Siamo appassionati d’Amore onestà spiritualità arte poesia politica democrazia sostenibilità tecnologia green-energy cold-fusion LENR medicina alternativa cambi di paradigma rivoluzioni scientifiche criptoarcheologia e “tante cose infinite, ancor non nominate”. Siamo uno specchio capovolto della realtà, fuori c’è il patriarcato qui una "società gilanica", fuori c’è ancora la società del petrolio qui dentro siamo pro E-Cat (funzionanti), mobilità elettrica, fotovoltaico, sistemi d'accumulo ecc.

>>>> CERCHI LIBRI SUL BENESSERE DEL CORPO, DELLA MENTE E DELLO SPIRITO?

BACHECA DEL BLOG

22passi è un blog non una rivista on line, pertanto la responsabilità di quanto scritto in post e commenti dovrebbe appartenere solo ai rispettivi autori. In ogni caso (cfr. Sentenza Corte di Cassazione n. 54946 del 27 dicembre 2016), le persone fisiche o giuridiche che si reputassero diffamate da determinati contenuti, possono chiederne la rimozione contattando via email l'amministratore del blog (vd. sezione "Contatti") e indicandone le "coordinate" (per es. link, autore, data e ora della messa on line).

giovedì 8 marzo 2018

RISPETTO DEL VOTO ESPRESSO DAGLI ELETTORI

Illustrissimo Presidente della Repubblica,
gli elettori che si sono recati alle urne il 4 marzo hanno espresso chiaramente la loro volontà votando al 33% il M5S: spetta pertanto a Luigi di Maio l’incarico di provare a formare un Governo.
Non può e non deve spettare alla coalizione di centro-destra; una coalizione messa insieme per cavalcare strumentalmente una legge elettorale riconosciuta pessima da tutto l’arco parlamentare e soprattutto da tutti i cittadini che l’hanno subita; una coalizione che prima del voto non è stata in grado di indicare un leader; una coalizione che si compone di partiti che hanno avuto solo il 17%, il 14%, il 4%, il 3% ciascuno, molto meno del 33% del M5S. 
33 è quasi IL DOPPIO di 17.
33 è quasi DUE VOLTE E MEZZA 14.
33 è circa OTTO VOLTE 4.
33 è UNDICI VOLTE 3.
Questi confronti sono eloquentissimi.
Presidente Mattarella, da cittadino Le chiedo e La prego di rispettare il voto espresso da un elettore su 3 e di affidare il primo incarico esplorativo a Luigi Di Maio. 

Distinti saluti

————

SCRIVETE ANCHE VOI AL PRESIDENTE:
https://servizi.quirinale.it/webmail/

21 : commenti:

Silvio Caggia ha detto...

Ah ah ah...
Scusate se rido anche se c'è da piangere...
Ma Mattarella deve rispettare la legge, legge che lui stesso ha firmato...
Come fai a dire "una legge elettorale riconosciuta pessima da tutto l’arco parlamentare"?
Questa legge e stata voluta da tutta la maggioranza governativa attuale più forza Italia più lega!
Questa legge è stata dichiaratamente fatta per impedire al m5s di andare al governo da solo!
Bisognava chiedere a Mattarella di non firmarla, non di non applicarla!

pegupe@gmail.com ha detto...

Forse una forte pressione popolare (che si chiama democrazia) potrebbe indurlo a riflettere e, magari, a cambiare prospettiva. Questo non significa tirarlo per la giacchetta, a meno che non sia Giacchetti a farlo.
Tuttavia, vista la situazione, non so quanto ai 5 stelle (e alla nazione) convenga ricevere il compito di formare un governo impossibile.

Silvio Caggia ha detto...

@Pegupe
Forte pressione popolare?
La maggioranza degli italiani ha rivotato i partiti che hanno fatto questa legge elettorale truffa, quindi questa legge è democraticamente accettata. Chi ha rivotato PD, FI o Lega (o non ha votato proprio) non ha il diritto di lamentarsi di questa legge elettorale.
Ognuno ha diritto di votare quello che vuole ma non di lamentarsi di ciò che ha votato, altrimenti è un manifesto rincoglionito...

In pratica Di Battista ci vede molto bene... Ricordi il "Vedo molta gente rincoglionita"?

mario massa ha detto...

@Silvio
Qui: http://www.youtrend.it/2018/03/08/no-non-e-colpa-del-rosatellum/
si dice in sintesi che davanti a un elettorato spaccato quasi esattamente in tre (coalizione di destra, sinistra anche se spezzettata e 5* che non fa alleanze) non c'è legge elettorale accettabile dalla Corte costituzionale che possa far vincere qualcuno. Cioè i 5* fanno le vittime dicendo che questa legge era contro di loro, ma in realtà la situazione di stallo non sarebbe colpa di nessuno tanto meno del sistema elettorale.
Io non so neanche di chi sia simpatizzante chi scrive, ma mi pare che ciò che scrive, giusto o sbagliato che sia, sia degno di attenzione se si pensa a future elezioni.

Unknown ha detto...

@MArio

guarda pensavo anch'io la stessa cosa. Il Rosatellum non mi appare una buona legge elettorale ma mi sembra di capire che in ogni caso l'Italia è divisa in 3 e non c'è legge elettorale che tenga considerato che la consulta boccerebbe un premio di maggioranza oltre un certo limite. Ma che questa legge fosse fatta contro i 5 stelle lo hanno detto tutti, esponenti del Pd inclusi, sopratutto sul valorizzare coalizioni e regole e codicilli che scorporassero le liste minori a favore del partito di maggioranza dentro la coalizone stessa, unito ad un uninominale sulla previsione del fatto che i 5 stelle fossero poveri sui nomi e sugli scontri diretti. Ma gli è comunque andata male. In ogni caso un paese diviso in 3 non si risolve con un cambio di legge elettorale, concordo.

@Franco

Allora io ti chiedo ancora scusa. Ma veramente. La mia presumevo fosse una polemica costruttiva che cercasse di stanare il tuo senso critico. Quando parlavo di disonestà intellettuale non mi riferivo a te ma a molti politologi e giornalisti miopi. Ero solo stupito che ti accodassi a quel genere di pensiero. Inoltre... volevo portarti su di un terreno di discussione e su temi legati ai principi ispiranti il Movimento e spesso disattesi, sull'attuabilità o meno dei moderni sistemi di comunicazione applicati alla democrazia, insomma non voglio ripetermi. Trovavo solo deprimente che non si riuscisse mai a parlare nel merito e i tuoi commenti mi parevano allineati a tutti gli altri e siccome ti stimo e ho avuto anche il privilegio di conoscerti e ti considero persona degna ed intelligente chiedevo se si poteva portare la discussione sui quei temi. Dire che i 5stelle sono di destra, ignoranti, massimalisti, corrotti, etc... non mi pareva un passo avanti nell'analisi. Riguardo al fideismo quoto Daniele. Mio padre può confermare, ho dubitato dei 5stelle fino all'ultimo e tutt'ora dubito. Penso che come movimento liquido ed obliquo porga il fianco a potenziali mutazioni repentine (è capitato anche al PD in breve tempo, quindi figurati). Può benissimo trasformarsi in una setta di autarchi bipolari, incamerare i peggiori difetti dell'italiano pretedente il tutto e incapace di autoanalisi, può trasformarsi in un partito di invasati (molti lo sono già). Sempre a mio padre il giorno prima del voto dicevo: qui ce la rischiamo grossa. Ma allo stesso tempo io che ho fatto? son rimasto a guardare e a commentare. Inerme, disattendendo tutti i richiami che un movimento potenzialmente vergine mi ha mandato (il messia :) ), quindi non posso neanche troppo recriminare.

INsomma avrei voluto parlare di sociologia. Vorrei provare ad immaginare cosa direbbe Marcuse della società odierna, oltrechè Baumann. Cito qualche frase da cioccolatino:

'in questo mondo nuovo si chiede agli uomini di cercare soluzioni private a problemi di origine sociale, anzichè soluzioni di origine sociale a problemi privati'

“Ognuno di noi è artista della propria vita: che lo sappia o no, che lo voglia o no, che gli piaccia o no.”

e riguardo la capacità d'analisi...

“L’introspezione è un’attività che sta scomparendo. Sempre più persone, quando si trovano a fronteggiare momenti di solitudine nella propria auto, per strada o alla cassa del supermercato, invece di raccogliere i pensieri controllano se ci sono messaggi sul cellulare per avere qualche brandello di evidenza che dimostri loro che qualcuno, da qualche parte, forse li vuole o ha bisogno di loro.”

continua...

Unknown ha detto...

insomma come vedi provo ad esser vigile. Non so fino a che punto i richiami di Adorno, MArcuse, Pasolini o Bauman fossero tinti solo da un fosco pessimismo (nei primi tre sicuramente). L'idea che stesse vincendo il mondo del mercato, per loro il mondo sbagliato in un orizzonte diviso in due. Cosi come ad un certo punto qualcuno (Fukuyama) ha cominciato a parlare di fine della storia. Quando Pasolini sulla scia di Marcuse prospettava un mondo di zombie cerebrolesi, totalmente anestetizzati dalla merceologia mediatica, così appunto quando si parlava dell'uomo ad una dimensione io li ho visti come richiami ad un possibile futuro distopico, sicuramente in parte avverati, ma diamine siamo esseri umani, e non credo che basti un pò di pubblicità condita dal crollo del muro di Berlino per annientarci come entità creatrici. Io di creatività ne vedo tanta in giro, di movimento anche. Sono sconfortato certo, trovo che stiamo usando gli strumenti che abbiamo nel peggiore dei modi, ma poi vedo mio figlio e mi rincuoro. Insomma ho provato ad uscire dal paradigma secondo il quale morto il socialismo avrebbe vinto il male e saremmo rimasti spettatori inermi del disfacimento morale e creativo del mondo. Penso che dietro ai 5stelle si sia annidato quel germe, o virus, o seme. Parlo di una risposta al sistema, del tentativo di rispondere al mercato delle menti con la loro stessa arma. Poi ripeto se ci riescono o meno poco importa, il seme è piantato. Concludo, sperando in una risposta amichevole e costruttiva, anche dura s'intende, io non mi offendo, citando nuovamente Bauman:

'Penso che la cosa più eccitante, creativa e fiduciosa nell'azione umana sia precisamente il disaccordo, lo scontro tra diverse opinioni, tra diverse visioni del giusto, dell'ingiusto, e così via. Nell'idea dell'armonia e del consenso universale, c'è un odore davvero spiacevole di tendenze totalitarie, rendere tutti uniformi, rendere tutti uguali. Alla fine questa è un'idea mortale, perché se davvero ci fosse armonia e consenso, che bisogno ci sarebbe di tante persone sulla terra? Ne basterebbe una: lui o lei avrebbe tutta la saggezza, tutto ciò che è necessario, il bello, il buono, il saggio, la verità. Penso che si debba essere sia realisti che morali. Probabilmente dobbiamo riconsiderare come incurabile la diversità del modo di essere umani.'

Silvio Caggia ha detto...

@Mario Massa
Non hai considerato la proposta di legge elettorale che abbiamo scritto noi della Rete e depositata in Parlamento:
http://www.huffingtonpost.it/2017/04/28/proposta-m5s-al-pd-sulla-legge-elettorale-premio-di-lista-sogl_a_22060269/

CLaudio Rossi ha detto...

@ Mario Massa
Mi meraviglia non poco la tua affermazione.
Se un paese con un assetto politico tripolare vuole la governabilità allora sceglie una legge elettorale a doppio turno ed è il "Popolo sovrano" a decidere il proprio governo.
Si è scelta invece una legge orribile e complicatissima passata a botte di fiducie in un parlamento incostituzionale per escludere il terzo incomodo, in quanto Renzi e Berlusconi avevano già deciso il loro inciucio (senza alcuna considerazione per gli elettori, come si è visto).
Prova a immaginare cosa sarebbe successo oggi con un sistema a doppio turno!!!

Daniele Passerini ha detto...

@mario massa
Quoto Claudio: le leggi elettorali - dà che nazione è nazione - sono fatte proprio per permettere la governabilità, mentre questa è stata costruita apposta per impedire che il M5S andasse al governo, ritorcendosi contro i suoi stessi artefici.

mario massa ha detto...

@Silvio
La legge che indichi mi pare che non verrebbe accettata dalla Corte costituzionale che rifiuta premi eccessivi di maggioranza (e il 15% è considerato tantissimo). Personalmente ho una idea completamente diversa, ma visto che non è applicata da nessuna parte non te la dico per non essere preso in giro (fai l'ingegnere che è meglio:-)). Per inciso avrebbe dato il governo ai 5*.

@Claudio Rossi
@Daniele
Che ci fosse la volontà di fermare i 5* ne sono convinto anch'io (che voto a destra) anche se ci sono in giro voci false (come quella del premio alla coalizione che supera il 40%).
Nel link che ho messo viene preso in considerazione anche il caso di doppio turno alla francese, ma conclude (non so se a torto o a ragione) che comunque con ogni probabilità non ci sarebbe stata governabilità (al secondo turno quasi ovunque si sarebbero trovati in 3). Non seguo la politica ma leggo che l'Italicum di 3 anni fa era proprio un doppio turno con ballottaggio e premio al primo partito, ma è stato dichiarato incostituzionale.
Qui:https://it.wikipedia.org/wiki/Sistema_elettorale_italiano c'è la storia del sistema elettorale italiano, che cominciò nel 1861 proprio con un sistema a doppio turno.

Franco Sarbia ha detto...

@ Alessandro
non posso raggiungere le tue vette: quando citi assieme Adorno, Marcuse, Pasolini o Bauman, e li contrapponi alla banalità del mio pensiero sono inerme. Per impressionarti non potrei che aggiungere Severino, Sartre, Jung, Gramsci, Dostoevski, Marx, Parmenide, Eraclito e qualcun altro più o meno a casaccio. Ma io sono di pensiero lento e lascio alla mia mente la facoltà "vedere" la realtà in solitudine. Immediatamente i miei occhi da soli non ci riescono: nell'oggetto del loro ammirare guardano ciò che vorrebbero fosse, come in un eterno inganno d'amore. Solo il tempo mi concede, piano, piano, di esprimere ciò che mi suggerisce l'osservazione diretta: ogni due mesi due neuroni mi si dissociano da vecchi pregiudizi, e altri due si connettono a illuminare la realtà che cambia. Questi sono i miei poveri mezzi e se tu trovi solo banalità e frasi fatte in quel che a me sembra frutto originale del mio pensiero non posso farci nulla. Per farmi perdonare e non sfigurare troppo cito l'estratto di una intervista a Baumann trovato in un cioccolatino. Era di due anni fa. Spero non sia scaduto, perché un anno dopo dopo il teorico della società liquida ci ha lasciato. Parlando della crisi della sinistra mette assieme il suo pensiero a quello di un arcaico pensatore italiano, nato sessant'anni prima dell'inizio dell'antropocene, che io mi attardo a stimare. Dice Bauman: «Perché siamo in un interregno, per citare Gramsci quando diceva che “se il vecchio muore e il nuovo non nasce, in questo interregno si verificano i fenomeni morbosi più svariati”. Oggi i vecchi strumenti non funzionano più ma quelli nuovi non ci sono ancora...». Con amicizia e affetto. Sempre.

Daniele Passerini ha detto...

@Mario
ci sono in giro voci false (come quella del premio alla coalizione che supera il 40%).
Ni, perché di fatto è come se ci fosse. Qui si spiega bene la questione:
http://www.youtrend.it/2018/03/04/soglia-40-per-cento-vincere-elezioni-premio-di-maggioranza-rosatellum/

Unknown ha detto...



@ Franco
Apprezzo molto la tua risposta. Per nulla banale. La mia critica era solo su un paio di commenti che tu hai fatto sui cinque stelle che mi sono parsi un po’ datati e privi di contenuti profondi. Riguardo alle citazioni...

Non erano citati a casaccio e sei più colto di me per capirlo. Marcuse ed Adorno, per quel po’ che ho letto, hanno orizzonti comuni nel criticare il monopolio capitalista, così Pasolini (che conosco un po’ meglio) lancia il suo grido di allarme per l’avvento di un nuovo fascismo camuffato da democrazia. Bauman infine per primo parla di società liquida etc... mi è parso che tu seguissi quella strada, quella direzione e volevo stimolarti ad andare oltre, ma continui a fare l ‘offeso quindi a questo punto lascio io. Ho ripetuto più volte che ti stimo come persona e come pensatore, per quel po’ che ti conosco, ma che ho solo trovato un po’ ancient regime le tue critiche al Movimento. Non mi pareva un insulto capitale. Ho anche ammesso che forse hai ragione, ad appoggiare il Movimento si diventa un po’ fideisti senza accorgersene.

Ho provato infine a provocarti sull idea che malgrado i contributi di questi ottimi pensatori era forse il tempo di fare un passo avanti, che l’origine marxista del pensiero di Adorno e Pasolini forse oggi andrebbe arricchita con elementi nuovi perché viviamo in una società nuova. Volendo in soldoni fare un’opera di estremo riduzionismo:

Grossa parte del pensiero umanista del ‘900 era polarizzato dal conflitto di due blocchi. Il nemico, o amico, comune era il capitalismo da contrapporre al socialismo o ad una società non completamente asservita alla logica dei consumi. Ora che il capitalismo ha vinto che facciamo? Continuiamo a scrivere che il mondo va verso la fine? Che apres la mort du socialism le diluge? Continuiamo a dire che non c’è speranza e in questa chiave leggiamo come populista, ignorante, superficiale ogni movimento e pensiero che ci circonda rifugiandosi in una riserva indiana di ideali irrealizzabili? Oppure magari proviamo ad osservare da lontano i fenomeni del mondo distogliendo per un istante l’attenzione sulle colpe e sulle responsabilità, comprendendo che se le colpe son di tutti allora le responsabilità sono di ognuno per accorgersi che anche il nostro modo di pensare è inquinato dal qualunquismo dilagante perché anche noi ci informiamo e nutriamo, per quanto possano essere alti i nostri studi, alla mangiatoia comune della cultura di massa. Potrei farti L esempio di illustri pensatori fin de siecle che non sono riusciti a spiegare e spiegarci in modo organico cosa stesse accadendo. Primo tra tutti Umberto Eco che considerava Internet un luogo di massimalismo inutile, schiavo del mercato e del superficiale ed incapace di veicolare una cultura profonda ( che genio predittivo).
E mi è parso che tu seguissi quella strada. Tutto qui. Infatti alle mie domande specifiche non hai risposto, pensando che il mio unico obiettivo fosse offendere la tua intelligenza.
Ed ho provato a fare un appello agli intellettuali, moderne pizie, a coloro che dovrebbero essere in grado di predire il futuro leggendo il presente sulla base della loro cognizione del passato. E mi è parso che mancassero all’appello. Molto semplice. Sono anche convinto che se non ti avessi offeso, saresti d’accordo con me. Pace?

Daniele Passerini ha detto...

@Franco
Dice Bauman: «Perché siamo in un interregno, per citare Gramsci quando diceva che “se il vecchio muore e il nuovo non nasce, in questo interregno si verificano i fenomeni morbosi più svariati”. Oggi i vecchi strumenti non funzionano più ma quelli nuovi non ci sono ancora...».
VERISSIMO!
Ed è proprio questo il nocciolo del problema. Se si continua a usare i vecchi strumenti SICURAMENTE non si va da nessuna parte e i problemi si allargano, se si sperimentano nuovi strumenti si può anche sbagliare, ovvio, ma è l’unico modo per mettere a punto i nuovi strumenti stessi e andare avanti.
Come dice Karl Weik “meglio un agire caotico che un non agire ordinato”.

Franco Sarbia ha detto...

@ Alessandro
Guarda che io non faccio l'offeso e non sono offeso nemmeno un po', ma se tu ritieni «...un po’ ancient regime» le mie critiche al Movimento, a che servirebbe aggiungerne altre che non mi ha suggerito Bauman dall'aldilà? Avrei anche qualche idea sul futuro immediato ma con te neppure Renzi è d'accordo con me. Mi piacerebbe che il PD o un numero significativo dei suoi parlamentari permettessero al Movimento 5 Stelle di mettere alla prova le sue ricette fallimentari, per sgonfiare il bluff. Ne sono convinto perché sarebbe la "soluzione finale": segnerebbe la fine del PD attuale e di una sinistra incapaci di rinnovamento e assieme svelerebbe l'imbroglio del Movimento. Forse scopriremmo che entrambi sono già morti e dal sepolcro imbrattato del PD e da quello imbiancato del Movimento rinascerebbero i "nuovi strumenti" che ancora non ci sono, animati dai milioni di giovani e persone oneste, come te e gli amici del blog, che oggi pensano di aver trovato una risposta al loro profondo bisogno di una via d'uscita dal decadimento morale della nostra società. Ma credo che né l'uno né l'altro siano disponibili a immolarsi perché il destino si compia. Tanto passa la mia intelligenza della realtà e se non la ritieni sufficiente non ti posso aiutare. A maggior ragione so di sicuro che troverai di infimo livello "alla Catalano" anche le mie ultime considerazioni e le prossime non potrebbero che farmi scendere ancor più in basso nella tua considerazione. Ma questa pirandelliana incomunicabilità può solo divertirmi: mai offendermi.

Unknown ha detto...

No no al contrario apprezzo molto il tuo ultimo commento e una parte di me ti da ragione. Il tuo è un discorso prettamente politico molto condivisibile. Le ricette dei 5stelle a me interessano relativamente. Credo che la maggior parte siano propaganda. A me piacevano e piacciono in 5 stelle quando dicono:

Sara’ durissima
Senza la tua partecipazione il tuo voto è inutile
Il PIL non è un parametro assoluto
Bisogna cambiar e paradigma
Non sarà domani
Ci vorrà tempo
È una questione di cambio di mentalità, di verdersi al centro dell attività politica e non subalterni

Tutti appelli variamente disattesi, ed è possibilissimo che nulla accada o quasi (io credo che una seria legge anti corruzione in Italia può fare i miracoli, ma tant’ e’)

Insomma mi interessava meno il discorso della tattica politica e di quel che sarebbe successo domani è del focalizzarci sulle persone e gli eventi prossimi, ma appunto era sul piano sociologico e oserei dire filosofico che vorrei discutere. Magari sarà occasione il 25 per parlarne.

Unknown ha detto...

Intanto a proposito di fake news

https://www.ilblogdellestelle.it/2018/03/la_bufala_del_caf_preso_dassalto_per_il_reddito_di_cittadinanza_ecco_le_foto.html

Franco Sarbia ha detto...

@ Alessandro
Ti rendi conto che non c'è possibilità di comunicazione? Io ti propongo una improbabile ipotesi immediata, che implicherebbe un mutamento strategico dell'attuale quadro senza sbocco. E tu mi rispondi: «eh, ci vuole ben altro che la tattica politica (?)». Questo è quello che mi passa il convento, e sinceramente non sento la necessità di seguire il tuo percorso mentale su di un piano sociologico e filosofico, troppo evidentemente differente dal mio. Propongo di rinunciare a ricondurre le differenze alle rispettive ragioni. Mi piace ritenere una ricchezza differenze apparentemente inconciliabili, senza la pretesa di omologarle alle mie idee. Ci sono tante verità quanti punti di vista: facciamocene una ragione e godiamoci tanta bellissima varietà, senza abbruttirla o banalizzarla quando non ci appartiene.

Unknown ha detto...

Ma no ma no proprio non ci capiamo. Colpa mia sicuramente. Volevo dire che ero d’accordo con te e mi chiedevo che idee ti eri fatto sul piano sociologico di ciò che stava accadendo

Alessandro Pagnini ha detto...

"...Propongo di rinunciare a ricondurre le differenze alle rispettive ragioni. Mi piace ritenere una ricchezza differenze apparentemente inconciliabili, senza la pretesa di omologarle alle mie idee. Ci sono tante verità quanti punti di vista: facciamocene una ragione e godiamoci tanta bellissima varietà, senza abbruttirla o banalizzarla quando non ci appartiene...."

Per quel che può valere, quoto! :-)

Unknown ha detto...

Concordo. In più aggiungo che la visione di Franco non è ontologicamente diversa dalla mia

Posta un commento

N.B.PER LASCIARE COMMENTI È NECESSARIO REGISTRARSI CON LA PROPRIA GMAIL
22passi è un blog non una rivista on line, pertanto la responsabilità di quanto scritto in post e commenti dovrebbe appartenere solo ai rispettivi autori. In ogni caso (cfr. Sentenza Corte di Cassazione n. 54946 del 27 dicembre 2016), le persone fisiche o giuridiche che si reputassero diffamate da determinati contenuti, possono chiederne la rimozione contattando via email l'amministratore del blog (vd. sezione "Contatti") e indicandone le "coordinate" (per es. link, autore, data e ora della messa on line).

Related Posts with Thumbnails