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mercoledì 11 novembre 2015

Andrea Idini risponde

Alla fine del suo post Ca-cat: una "cagata pazzesca"o il segreto dell'e-cat? del 25 ottobre scorso, Silvio Caggia aveva così concluso: "I tecnici del blog di Franchini sono compatti nella convinzione che il ca-cat non possa funzionare, la spiegazione dettagliata del perché però è secondo loro troppo complessa per l'uomo della strada come me, che dovrebbe mettersi a studiare seriamente la fisica nucleare se volesse capirla"
Aveva pertanto evocato "una sorta di buon Piero Angela" che riuscisse a spiegargli tali motivazioni troppo complesse per l'uomo della strada... be' gli è andata molto meglio! Ieri Andrea Idini, un fisico che andrebbe encomiato già solo per l'infinita pazienza e competenza che ha avuto nel rispondere alla pioggia di commenti del nostro tenace Silvio nel blog di Camillo Franchini, gli ha risposto con una lunga e dettagliata email, autorizzandoci a pubblicarla su 22 passi. 

Pubblichiamo dunque integralmente la risposta del Dr. Andrea Idini, ricercatore in Fisica Nucleare presso l'Università di Jyväskylä, al post di Silvio Caggia intitolato Ca-cat: una "cagata pazzesca"o il segreto dell'e-cat?

Andrea è ricercatore in Fisica Nucleare presso l'Università di Jyväskylä, fa un po' di docenze in varie arti d'Europa (in UK in particolare) ed anche un blogger che fa divulgazione scientifica su www.phme.it

Anche se le sue posizioni - rispetto alle speranze che questo blog tuttora nutre circa e-cat e LENR - sono paragonabili a una doccia fredda, invito i lettori di 22passi a tributargli un giusto e caloroso benvenuto!

***

Email inviata da Andrea Idini a Silvio Caggia il 10/11/15

Rispondendo all'articolo di ipotesi di S­ilvio Caggia sul funzionamento dell'e-ca­t sarebbe necessario dipanare una discus­sione di centinaia di commenti. Non perc­hé l'argomento dello stesso sia controverso, ma perché la comprensione della fisi­ca nucleare non è alla reale portata di ­chi non ha dominato le quantità e i conc­etti della meccanica quantistica.

Cercherò di riassumere e restare precis­o, ma chiaro, parlando di fondamenti di F­isica Nucleare. Purtroppo per questo mot­ivo mi dilungherò molto e "non ho avuto il tempo di farlo più breve".

L'intero articolo è costruito sull'assun­to che una certa disposizione molecolare­ possa influenzare le probabilità di rea­zioni nucleari (le sezioni d'urto), cosa­ che Caggia stesso nel seguente commento­ aveva sostenuto: "Questa quantità ­(la sezione d'urto)­ vale ovunque si verifichino le condizio­ni di energia indicate!" ­


Dato che la sezione d'urto si mantiene s­empre identica:


1. È giusto che non c’è differenza fra­ acceleratore e ambiente, finché l’ambi­ente si mantiene a condizioni ragionevol­i, perché i nuclei sono dannatamente en­ergetici ché per influenzarli direttamen­te con condizione esterne serve minimo u­na supernova:  una Stella che brucia a 1­ milione di gradi è ininfluente per i n­uclei: un nucleo di Litio rimane un nucl­eo di Litio… etc… una supernova o una stella di neutroni iniziano ad avere pressi­oni che distorcono anche la materia nucl­eare, la portano in condizioni fuori dall­a normalità, ma possiamo studiare anche­ quello con opportune considerazioni.

Ovvero la probabilità di una reazione di­pende dall'energia del proiettile e dal ­tipo di bersaglio, non dal circondario.

Che ci sia un reticolo o meno non fa la ­minima differenza a un nucleo. Il motivo­ è perché nucleo e atomo viaggiano a ord­ini di grandezza diversi e gli orbitali ­atomici e le distanze reticolari sono enormemente più grandi di quanto sarebbero­ necessarie. Le densità che ho citato (su­pernove e affini) sono le uniche che per­mettono, appunto, questo tipo di trucchi­ perché gli atomi sono schiacciati insie­me quanto basta, che è tantissimo.
Un atomo è grande 10^-10m, un nucleo 10­^-15m.

L’esempio classico è un cane (~1m) sul s­agrato del Duomo, quello è il nucleo. La­ nuvola elettronica si estende per ~10 k­m fino alla tangenziale di Milano!

Fra l'altro la nuvola elettronica è trid­imensionale quindi efficacemente le dist­anze sono ancora più drammatiche (lo sa ­chiunque ha esperienza da sommozzatore).­ Insomma non puoi spingere il cane se ap­plichi una spinta a 10km di distanza!

Poi c’è un motivo più profondo di questo­, e sta nel fatto che cani e freccette e­ bersagli sono cose classiche, e non qua­ntistiche.
C’è un motivo per cui le cose quantisti­che non interagiscono bene a ordini di g­randezza diversi, ed è che sono funzioni­ d’onda.
Un’entità quantistica che non dispone d­i energia sufficiente, sarà letteralment­e trasparente a strutture piccole, perch­é la sua lunghezza d’onda è molto più lu­nga della dimensione con cui vorresti ch­e interagisse.

È lo stesso motivo per cui puoi ascoltare la radio dentro casa, ma non vedi attraverso i m­uri: le onde radio hanno lunghezza d’ond­a che si misurano in diversi metri (o an­che 1km nel caso AM!), quindi tutte le strutture grandi cm (i muri) non le vedon­o. La televisione ha lunghezze d’onda at­torno al metro, per questo motivo contie­ne più informazione, ma è anche più sensi­bile a come posizioni l’antenna se dentr­o casa e per avere una migliore ricezion­e bisogna posizionarla fuori. Il satelli­te è intorno al decimetro, quindi è nece­ssario posizionare la parabola all’ester­no perché il segnale rimbalza sui muri s­pessi qualche cm.
E così via, fino al visibile che ha lun­ghezze d’onda di qualche centinaio di nm­, e infatti riesci a vedere (se hai gli ­occhi abbastanza buoni) la cruna di un a­go, i pixel di uno schermo… etc… ed indirettamente effetti che arrivano a livelli­ quasi atomici: ad esempio la rifrazione­ che genera l’arcobaleno in una pozzangh­era sporca deriva da uno strato di pochi­ atomi di olio (fino a superfici monoato­miche). Se vedessi in profondo infraross­o come i serpenti non potresti vedere ef­fetti monoatomici di quel tipo, gli infr­arossi sono completamente trasparenti a ­superfici monoatomiche! Una pozzanghera ­con un sottile strato d’olio appare ugua­le a una pozzanghera pulita in infraross­o.

Controintuitivamente (d’altronde ha meri­tato il premio Nobel di Einstein) minore­ lunghezza d’onda = più energia:

Quindi è NECESSARIO che i protoni abbian­o energia attorno al MeV altrimenti la l­unghezza d’onda, unita alla repulsione c­oulombiana, determinerebbe che due proto­ni non si vedono proprio, esattamente co­me le onde radio non vedono i muri e i v­ostri occhi non vedono i nuclei!

Il claim che orbitali atomici eccitati p­otrebbero aiutare ed altri effetti a re­ticolo è decisamente immotivato, e non è­ mai quantificato perché non c'è molto d­a quantificare: un protone che ha energi­a sufficiente per influire sul nucleo è ­penetrante negli orbitali atomici e al r­eticolo molecolare, e viceversa il retic­olo molecolare è trasparente ai nuclei c­ome il muro per le vostre onde radio.


2. Quindi le reazioni che sperimentalmen­te studiamo negli acceleratori sono le s­tesse in qualsiasi condizione che possa ­avvenire (per quanto ne sappiamo) sulla ­Terra (vedi sopra). Al più vanno adatta­te considerazioni teoriche oramai ben no­te (cinematica inversa) e che comportano­ fattori scala facilmente calcolabili.

Negli acceleratori e nella fisica nuclea­re abbiamo teorie e pratiche sperimental­i molto consolidate, dall'ottimo potere ­esplicativo e dal buon potere predittivo­. L'influenza dei primi stati eccitati o­ altri effetti nucleari a bassa temperat­ura è già stata eviscerata negli anni '6­0 e purtroppo non c'è molto spazio fra q­ueste mura.

Il "famoso" paper "Cook-Rossi" è tendenz­ialmente uno scherzo che si smentisce d­a solo (http://www.phme.it/blog/2015/04/10/phringe-arxiv-teorico-rossi-e-cook-e-archetipo-della-balla-detta-in-modo-scientifico/), le cui premesse falsificano le conclu­sioni. 

Inoltre il modello non ha alcun fondamen­to pratico: i nuclei non solo sono fluid­i ma superfluidi­, ruotano, vibrano e si mischiano (un po­' di immagini carine qui, cliccando in g­iro: https://groups.nscl.msu.edu/charge_exchange/images/ivgmr.gif), e Cook li suppone inchiodati in un re­ticolo perché piace a lui.


3. Un protone, per innescare una reazion­e, deve avere un’energia nell’ordine del­ MeV, dopodiché la sezione d’urto croll­a per ovvie considerazioni che abbiamo f­atto sopra (qui quantitativamente: https://fusionefredda.files.wordpress.com/2015/09/li-alfa.gif). La Temperatura e la Pressione e le al­tre variabili termodinamiche, sono metod­i statistici di scrivere l’Energia. 

A questo punto è possibile calcolare la­ temperatura e la pressione necessarie s­enza troppi fronzoli utilizzando le info­rmazioni a nostra disposizione. 

Abbiamo una tensione fra proprietà term­odinamiche del materiale, dissipazione d­ell'energia e reazioni nucleari.

Intuitivamente se avessimo una reazione ­molto molto ­probabile, che generi come prodotti di ­reazione ciò che è necessario per gene­rare la reazione stessa, potremmo innesc­are una reazione a catena partendo da po­chi (finanche un singolo) proiettile acc­elerato: il primo proiettile ha più prob­abilità di innescare la reazione richies­ta che di dissipare, a quel punto i prod­otti di reazione a loro volta hanno più ­probabilità di innescare che dissipare, ­creando così una reazione a catena.

Se avessimo al contrario una reazione assai poco  probabile, il primo proiettile ha poche­ possibilità di innescare la reazione se­guente e rilasciare due proiettili, perc­hé è molto più probabile che dissipi. An­che nel caso in cui inneschi la reazione­ generando [proiettili], questi ultimi saran­no molto portati a dissipare termicament­e piuttosto che a generare altre reazion­i. Statisticamente il funzionamento sarà­ così smorzato da non generare alcun rea­ttore che riesca ad autosostenersi.

Questo è il principio con cui funzionano­ i comuni reattori nucleari a fissione: ­la fissione indotta dal neutrone è molto­ probabile ed avviene anche a temperatur­e molto basse (anche termiche sull'Uranio-235, quindi anche nel caso che il neut­rone venga completamente smorzato anche ­solo il movimento termico di pochi eV è ­sufficiente). 

La delicata tensione fra la dissipazione­ di energia in ambiente, e la preservazi­one di energia per generare altre reazio­ne è ciò che determina lo stato di un re­attore.

Se i proiettili dissipano energia più ve­locemente di quanto riescano a generarne­ di nuova tramite altre reazioni, si tra­tta di uno stato "sub-critico", come l'U­ranio naturale che non è tiepido e non r­ilascia sostanziali quantità energetiche­.

Se i proiettili dissipano molta poca ene­rgia e generano nuove reazioni molto vel­ocemente in un processo a valanga espone­nzialmente crescente (1 neutrone genera ­2, che ne generano 4, poi 8, che subito ­diventano 16, 32 e in pochi passaggi e f­razioni di secondo si arriva a 10^23 neu­troni che hanno esaurito una parte sosta­nziale dell'uranio e solo in quel moment­o rilasciano energia nell'ambiente) si h­a una situazione "super-critica" che è q­uella tipica delle bombe nucleari.

Se i proiettili e i bersagli sono in equ­ilibrio con la dissipazione di energia, ­si ha una situazione "critica" esotermic­a che è quella dei reattori nucleari.

Sembra molto difficile, ma in realtà il c­oncetto è lo stesso che permette al meta­no di fare una fiamma che brucia, mentre­ la benzina è più esplosiva mentre lo zu­cchero si caramella ma non brucia e l'ac­qua spegne i fuochi: a seconda della qua­ntità e gradualità energia rilasciata ab­biamo un processo chimico lento che rich­iede energia esterna e non si autosostie­ne, una fiamma costante, o un'esplosione­.

Nelle condizioni dell'uranio naturale la­ percentuale di neutroni nell'ambiente e­ la loro temperatura e pressione non è s­ufficiente a generare una reazione criti­ca, motivo per cui non abbiamo reattori ­nucleari in natura indipendentemente dal­la concentrazione (ma li abbiamo avuti m­ilioni di anni fa, quando l'Uranio natur­ale era più ricco dell'isotopo 235 e con­ opportune condizioni di pressione e schermatura neutronica delle rocce circosta­nti, vedi l'avvenimento di Oklo in Gabon­). Man mano che arricchiamo di Uranio-23­5 che è efficacemente un "rilasciatore a­utomatico" di proiettili è sempre più pr­obabile andare in stato critico e superc­ritico. Un sistema di puro Uranio-235 pu­ò facilmente andare in condizione critic­a (e difatti è il carburante di sottomar­ini e portaerei nucleari) senza bisogno ­di particolari condizioni esterne, basta­ avere una sufficiente massa (la "massa critica", appunto).

La reazione proposta pomposamente chiama­ta "Rossi Effect" (faccio notare che nes­suno scienziato serio si auto-nomina le ­reazioni, ma è un onore che la comunità ­riserva, così come non si autonominano c­andidati Nobel e altre amenità tipiche d­el mondo di pagliacciate che ha più a ch­e fare con lo showbiz che con la scienza­):

Li7 + H1 → Be8 → 2He4 + 17.3 MeV­

Questa reazione è un tipo di fissione in­dotta, molto simile in concetto a quella­ dell'Uranio.

Richiede un protone, che come abbiamo st­abilito deve avere un'energia di diversi­ MeV per avere una probabilità di assorb­imento, e rilascia 2 alfa con molta ener­gia cinetica. Questi due Alfa potranno p­oi scontrarsi con un protone e fornire e­nergia cinetica.

Il meccanismo fantasiosamente può funzio­nare, ma per andare dalla fantasia alla ­realtà il problema da risolvere è: la pr­obabilità che questo avvenga, permette u­no stato "critico"?

La risposta breve è ­assolutamente No­. E la motivazione vera è "imparate a ab­bozzare un minimo di stime di sezioni d'­urto e fate i conti".

Ora proverò a delucidare ancora un po' d­i grandezze relative alla fisica nuclear­e sperando di convincervi confrontando c­on quello dell'Uranio, ma questo non sos­tituisce assolutamente l'esperienza di s­tudio che sarebbe necessaria per parlare­ di tali argomenti.

Innanzitutto bisogna notare che, a diffe­renza del ciclo dell'Uranio a 2 processi­ (il neutrone colpisce l'Uranio, che fis­siona ed emette neutroni che perpetrano ­il ciclo), questo è un ciclo a 3 process­i: il protone interagisce col bersaglio ­di Litio, genera due alfa ad alta energi­a cinetica, poi uno di questi alfa dovrà­ interagire con un altro protone e ceder­e l'energia giusta e sarà questo protone­ a interagire col nuovo nucleo bersaglio­.

La probabilità che N eventi scorrelati a­vvengano è la moltiplicazione delle sing­ole probabilità. Gli eventi nei cicli so­no scorrelati (perché i processi nuclear­i "non hanno memoria", un protone a 3MeV­ è tale sia che originariamente venga da­ un Litio che da un Uranio), quindi per ­il ciclo dell'Uranio la probabilità chia­ve coinvolta nel ciclo è:

P(neutrone induca Fissione in U)­

Una volta che questa avviene ho già due ­neutroni pronti per farlo avvenire ancor­a.

Nel ciclo del Litio la probabilità chiav­e è:

P(protone 2.5MeV induca fissione di Li)*­P(alfa diffonda inducendo accelerazione ­di protoni a 3MeV)

La probabilità in Fisica Nucleare si mis­ura in "Barn".

Senza entrare nel dettaglio P(neutrone i­nduca Fissione in U) va dai 50 ai 500 ba­rn.

P(protone 2.5MeV induca fissione di Li)­ è di 0.7 barn di picco, ma 0.3 di media­ e 0 a basse energie, come abbiamo visto­ sopra.

Invece P(alfa diffonda inducendo acceler­azione di protoni a 3MeV) è più difficil­e da vedere in un singolo grafico, ma è ­un effetto molto studiato dato che deter­mina l'effetto di scattering alfa in acq­ua, e quindi in larga parte l'effetto di­ alfa dentro al corpo umano (http://iopscience.iop.org/article/10.108­8/0031-9155/42/1/006/pdf Fig.1) è ottimisticamente il 5%.­

Quindi la probabilità chiave ciclo class­ico di fissione a Uranio è P >> 50 barn

la probabilità di fissione a Litio è P <­ 0.7*0.05 = 0.035 cioè ad essere generosi 2000 volte­ meno probabile!

Questa probabilità è un indice che deter­mina quanto grossi e quanto caldi devono­ essere i reattori per poter funzionare.­ 

Se già nel caso dell'Uranio i reattori d­evono essere molto grandi (ed infatti un­a delle sfide per la "quarta generazione­" è rimpicciolirli!) e sono sicuramente ­molto caldi, se già è molto difficile fa­rli al Torio perché le probabilità P son­o leggermente più basse (nel Torio la ca­ttura neutronica va da 7 a 1400 barn per­ gli isotopi 232 e 233 rispettivamente, ­quindi in media nel mix viene più bassa ­dell'Uranio), figuriamoci le astronomich­e condizioni in cui sarebbe necessario v­ersare per avere questa reazione.

Condizioni Astronomiche per l'appunto, p­erché la temperatura e le pressioni nece­ssarie sarebbero quelle dell'Interno di ­una Stella e anche bella grossa (o di un­ acceleratore di particelle)!

D'altronde questo tipo di reazioni non è­ che siano una cosa nuova, impensata od ­esotica: sono l'ordine del giorno in un ­laboratorio di fisica nucleare che fa us­o di protoni. La temperatura e la pressi­one di un bersaglio in un acceleratore, ­sono altissime. I bersagli per gli espe­rimenti moderni sono raffreddati a liqu­ido e sono complicati aggeggi proprio pe­r sostenere le temperature e pressioni ­che si generano.
Ad esempio un bersaglio di Litio si li­quefa e bolle, si spinge a migliaia di g­radi a pressioni di diversi kBar. Per o­vviare al problema l’ultima moda è real­izzare bersagli di litio liquido, che f­acciano scorrere il Litio come l’acqua i­n un ciclo di raffreddamento.
Nonostante queste condizioni estreme pe­r il materiale, le reazioni non diventa­no auto-consistenti, cioè le condizion­i non sono sufficienti per generare alfa­ e protoni all’interno del litio e cont­ribuire autonomamente al riscaldamento.

Se un fascio di particelle intenso diver­si MW che ha già l'energia desiderabile ­non genera le reazioni desiderate in poc­hi grammi di Litio, che speranza può ave­re uno scaldabagno attaccato alla 220V?

Andrea Idini

266 : commenti:

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mario massa ha detto...

@Silvio Caggia
"Ma secondo te quel brevetto che scopo ha?"

Premetto che le figure io non riesco a vederle. Sono invece riuscito a vedere la prima pagina del brevetto originale ed effettivamente è concesso.
Il brevetto descrive un metodo per ottenere calore in eccesso, ma poi nei claims scrive "per misurare calore in eccesso". Sarebbe come avere inventato l'aereo, e invece di brevettare l'aereo brevetti un sistema per vedere volare un aereo. Perchè? Non lo so, ma si direbbe che anche loro non credono che quel calore ci sia davvero, ma lo misurano, per cui brevettano tutto l'ambaradan che sembra indicarne la presenza. Vogliono vendere i diritti a un prestigiatore?

Silvio Caggia ha detto...

@Mario Massa
Stiamo parlando del governo degli Stati Uniti d'America...
Per me stanno calando l'asso di denari, con tanto di aquila... E la briscola è ad ori...
È il limoncello-mirto che parla... Buona serata...

Silvio Caggia ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Silvio Caggia ha detto...

Riguardo i fatti di Parigi io la penso ­come Tiziano Terzani:
http://www.kelebekler.com/occ/terzani.ht­m
Tra l'altro l'argomento non è nemmeno sc­onnesso dal tema del post:
"Perche' non studiamo davvero, come avre­mmo potuto gia' fare da una ventina d'an­ni, tutte le possibili fonti alternative­ di energia?"

Unknown ha detto...

@silvio
Infatti, perchè invece di dire a priori dietro una tastiera se funziona o no bisognerebbe tuffarsi a provare, sperimentare, tentare, è quello de dovrebbero fare i veri scienziati! Onore a tutti quelli che ci provano, ora Abundo, poi il MFMG, poi Parkhomov, i cinesi, etc. E sopra tutti Andrea Rossi che ha avuto il merito di fare riaprire un capitolo della scienza che "qualcuno" aveva troppo frettolosamente chiuso. Se fosse ancora vivo Galileo starebbe in laboratorio a smanettare con i tubi di allumina, garantito!

nemo ha detto...

"Ma ovviamente per te per spiegare come si separano nel Vortex le molecole più calde da quelle più fredde occorre almeno la meccanica quantistica."

Serve a fisica. punto

MISTERO ha detto...

Dubito però che siano riusciti a migliorare il rendimento di un fattore almeno 10, significherebbe che alla Vortex ci sono ingegneri pirla.

Con questo tuo ragionamento tutti gli ingegneri che non migliorano mai nulla sono dei pirla...
In effetti, quando presentavo soluzioni per rigenerare le emulsioni o per decontaminare olii o per migliorare le frazioni del petrolio in raffineria tramite la cavitazione, vedevo gli ingegneri che si sentivano dei pirla..
Tu pensa gli presentavo una soluzione inedita che sfrutta quello che per gli ingegneri è da sempre un problema..La cavitazione..
Chi è che diceva che dove c'è un problema c'è una opportunità? :-)))

@Barney
In merito al mercurio non so se è già stata fatta la pubblicazione, sapevo che entro questo anno doveva essere fatta. Dovrei avere da qualche parte delle bozze, se ti interessa provo a inviartele via mail. Sono stati misurati i neutroni in più punti contemporaneamente attorno al contenitore, quello che risulta è estremamente interessante..
Ma Andrea è sparito?
Ne sai qualcosa?
In merito al convegno, quello che trovi scritto sono i suoi appunti, ma ci sono i filmati, qui trovi (quasi) tutti i video:
https://vimeo.com/channels/328554

Cherubini https://vimeo.com/41901024
Cardone https://vimeo.com/channels/194791/23230877
Zucchetti https://vimeo.com/channels/194791/37789275 (molto interessante)

Daniele Passerini ha detto...

@Silvio
Riguardo i fatti di Parigi io la penso ­come Tiziano Terzani:
http://www.kelebekler.com/occ/terzani.ht­m
Tra l'altro l'argomento non è nemmeno sc­onnesso dal tema del post:
"Perche' non studiamo davvero, come avre­mmo potuto gia' fare da una ventina d'an­ni, tutte le possibili fonti alternative­ di energia?"

Grazie, conoscevo le posizioni "esemplari" diametralmente opposte di Tiziano e Oriana, ma non quella lettera. Ora sto uscendo di casa, ma stasera con calma cerco di costruirci, su un post apposito, un terreno di dibattito e confronto. Si sa che la guerra annulla e sospende molte regole su cui la società, in tempo di pace, si fonda... ma penso che nessuno abbia dubbi sul fatto che l'obiettivo (per tutta l'umanità) deve essere quello di arrivare a uno stato permanente di pace diffusa e non di guerra diffusa.
A stasera.

bertoldo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
bertoldo ha detto...

"MISTERO ha detto...

@Berto
Spero di non farti arrabbiare, ho una stupida considerazione da fare, per riflettere tra capre tibetane.. :-))
Se Tesla era capace di produrre energia dall'etere, perché trasmetterla?
Cioè che senso aveva produrla gratis (era possibile produrla in qualsiasi parte del globo??) e trasmetterla quando sarebbe bastato replicare il sistema di produzione e utilizzarlo dove serviva?
18 ottobre 2015 18:25 "
Perchè è la trasmissione che incrementa la potenza disponibile . poi hai citato meyl ma o fai finta di non leggere o non capisci cosa c'è scritto ... letto bene ? dal 500% al 1000% ed è anche facile replicare e misurare ... è ora che il gsvit si compri un kit ...

Vincenzo Bonomo ha detto...

Massa si chiedeva quante applicazioni esistessero che necessitavano la produzione di gas caldi e freddi contemporaneamente e a me è venuto in mente un impiego militare nel campo aeronautico del tubo vortex, ovvero utilizzarlo con i gas di scarico dei turboelica per sopprimere da un lato la traccia infrarossa e dall'altro riscaldare l'ala dell'aereo in funzione antighiaccio.
Chissà se è tecnicamente fattibile una soluzione di questo tipo?

Robbins ha detto...

@Daniele

Il link è sbagliato per la presenza di una linetta (http://www.kelebekler.com/occ/terzani.ht­-m).

Link senza linetta: http://www.kelebekler.com/occ/terzani.htm

MISTERO ha detto...

@Vincenzo
Visto che ti interessa, ci sono applicazioni in campo militare, satellitare, biologico, etc, del tubo di Ranque-Hilsh:
http://www.science.gov/topicpages/r/ranque-hilsch+vortex+tube.html
http://worldwidescience.org/topicpages/r/ranque-hilsch+vortex+tube.html
http://www.scientific.net/AMM.390.670

@Mario
Ecco una buona investigazione sul tubo:
http://jestec.taylors.edu.my/Vol%202%20Issue%203%20December%2007/211-%20217%20Arjomandi.pdf

Experiments were conducted to find the relationship between the hot-end plug diameter and the efficiency of the Ranque-Hilsch vortex tube. The results show that the size of plug determining the cold mass fraction results in different efficiencies. It was also shown that the efficiency of the tube is maximised when the area ratio is between 0.9 and 0.98. The geometrical parameters of the tube which is designed for achieving the maximum temperature are different from those of the tube designed for cooling purposes. Generally, Ranque-Hilsch vortex tube is more efficient as a cooling device rather than an air heater.

@Berto
Ma ti pare? ;-)

Se Meyel ha ragione, perché non vende energia?



Daniele Passerini ha detto...

@Robbins
Il link è sbagliato per la presenza di una linetta (http://www.kelebekler.com/occ/terzani.ht­-m).
Ma dove diavolo ti è spuntata fuori quella lineetta???
Non c'era né nel link inserito da Silvio, né in quello copiato (da lui) da me... misteri della rete?

Mauro elia ha detto...

@ Mario Massa

Ancora sul vortex tube (by Hermano Tobia)...è chiaro che essendo ignorante facilmente sarò ridicolo, ma non avendo alcuna reputazione da difendere....
In questo sito:
http://products.exair.com/vt-perf?t=blarjok8rbb0uqetvkhg1u6880

C'è una tabella con i vari tubi... leggo in fondo il cod.3298 btu 6800 e il cod. 3299 btu 10200
In fondo c'è scritto che funzionano con 6,9 bar
Poi, nel link sotto c'è un compressore "ultra potente" 7bar che funziona con 12 volt e circa 60 Watt...

https://www.google.it/url?sa=t&source=web&rct=j&url=http://www.amazon.it/COMPRESSORE-ULTRA-POTENZA-12VOLT-7BAR/dp/B00NEI363S&ved=0CCAQFjABahUKEwilvcKwtpLJAhWDPxQKHaVjBCA&usg=AFQjCNEueFH2RyzfHYhwbFtoBCpGcNPFLg

Un condizionatore normale consuma circa 500 watt figuriamoci uno da 10200 btu
sparando cavolate magari un po' di risate te le fai..:-D

Mauro elia ha detto...

Tu avevi calcolato 15 kw per far funzionare il tubo vortex...voui spostare un moscerino con un trattore? :-D

MISTERO ha detto...

@Mauro
Nelle tabelle da te linkate trovi:
SCFM > Standard Cubic Feet for Minute
SLPM > Standard Liters per Minute

Il compressore da te linkato produce forse 1 litro per minuto..
Per 10200 BTU/hour servono 4248 l/min.
;-)

Mauro elia ha detto...

@ Mistero

Bene bene.. mi merito il mea culpa!
Grazie!

Barney ha detto...

@Daniele e Silvio: saro' un maestro nel mirror climbing, ma non ho la resistenza di Caggia nell' Eel swimming, per dire.

Il brevetto: ho letto tutto, incluso l'interessante thread su E-Cat World. Pare che sia piu' o meno roba "consolidata" nel mondo ff, l'unica novita' sta nella determinazione delle dimensioni delle nanoparticelle, mi pare.
L'assegnatario: la persona che ha depositato il brevetto lavora per la US Navy, e in certe condizioni il brevetto e' automaticamente assegnato alla US Navy, che ha come azionista unico il Governo. NON e' il Governo degli USA che ha richiesto il brevetto (questo e altre migliaia, mica crederete che ci sia solo questo, eh?), come in Italia non sono le varie Universita' beneficiarie ad avere richiesto i brevetti; e' un automatismo, se non ricordo male in Italia se brevetti a nome della tua Uni (mantenendo lo status di inventore) paghi molto meno. Mi immagino che negli USA sia uguale.

Daniele Passerini ha detto...

@Robbins
Cavolo, questa me la devi proprio spiegare.
Il link postato da Silvio è INEQUIVOCABILMENTE http://www.kelebekler.com/occ/terzani.ht­m.
L'ho aperto dal telefonino senza alcun problema.
Ma provandoci dal computer, copiando il link nella linea indirizzo del browser (Firefox), in effetti la pagina non si apre perché, dopo un po' che la pagina viene caricata, il link si trasforma in http://www.kelebekler.com/occ/terzani.ht­%C2%ADm... e la pagina non si apre!!! CHE DIAVOLO SIGNIFICA?

Silvio Caggia ha detto...

@Barney
Assegnatario: il titolare di un diritto di proprietà industriale.
http://www.uibm.gov.it/index.php/component/content/article/266-uibm/1002116-glossario-a

Silvio Caggia ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Silvio Caggia ha detto...

@Daniele
Shy
Il codice della vergogna... :-D
https://en.m.wikipedia.org/wiki/Soft_hyphen

Andrea ha detto...

"TUTTI QUI DENTRO SANNO BENISSIMO FINO ALLA NAUSEA I MOTIVI PER CUI L'E-CAT NON POTREBBE FUNZIONARE"

Invece mi pare proprio di no, dato che date spazio alla disinformazione (in buona fede) targata Caggia e altre cose che non hanno il minimo fondamento scientifico.

Nel frattempo vedo che siete partiti con la tangente di nuovo a parlare di brevetti e cose che ignorate, contenti voi... Ma non dite che non vi ho avvisato... :P

Spero solo di non legge più qualunquismo assortito a proposito della fisica e dei fisici nucleari, tirando in ballo a sproposito leggi e meccanismi.

"a) Per te tutti i membri del ISCMNS sono 229 pazzi che "vedono il cielo viola"

Non li conosco tutti, ma tutti quelli di cui ho avuto il piacere di leggere le pubblicazioni sì. Non li considero scienziati di livello.
A giudicare dalla libreria: http://www.iscmns.org/library.htm in cui figurano perfino slides come pubblicazioni, e altissimamente autoreferenziale, siamo anni luce dai livelli a cui è abituata la fisica nucleare.

Capisco che per un profano è difficile distinguere cose che si somigliano, ma c'è un mare di distanza fra quelle pubblicazioni e il minimo richiesto su Physical Review C. Infatti rarissimamente e sempre più rarissimamente (nonostante i claim di sempre più prossima rivoluzione del mondo) vi pubblicano.

Non è una questione di moda, è una questione di rigore scientifico, che manca completamente.

Quindi semplicemente, non mi fido della scienza che fanno, nè dei risultati sperimentali che danno che contengono falle così grosse che anche a un teorico appaiono evidenti a una prima lettura.

E questa non è la mia opinione di Lord Kelvin, è l'opinione della stragrande maggioranza di quelli che sanno di cosa parlano, dato che la comunità non si allarga, ha una età media elevata, ha partecipazioni francamente mediocri, numero di citazioni ridotto e di impatto risibile.

E non è una fallacia di "moda" è semplicemente che la qualità è mediocre e conseguentemente la comunità si orienta da altra parte.

Possiamo anche fare un gioco, di trovarmi qualcuno che su worldofscience (potete cercare su Google Scholar se non avete l'accesso poi controllo io), abbia più citazioni sull'argomento negli ultimi 5 anni del sottoscritto in fisica nucleare.
(E io non sono nessuno, non ho un gruppo e sono l'ultimo arrivato, e faccio cose che non sono manco tanto di moda nella materia, anzi... quindi se uno scienziato esperto non riesce ad accumulare più citazioni di qualcuno che era ancora dottorando...)

Se vinco io promettete di leggere e scrivere su un po' di fisica nucleare di base, se vincete voi prometto io di leggere quello che volete.

Daniele Passerini ha detto...

@Andrea
Invece mi pare proprio di no, dato che date spazio alla disinformazione (in buona fede) targata Caggia e altre cose che non hanno il minimo fondamento scientifico.
Infatti questo non è un blog scientifico. Vuoi continuare a girare per la vigna lamentandoti che non produce olio? Fai pure. :)

Nel frattempo vedo che siete partiti con la tangente di nuovo a parlare di brevetti e cose che ignorate, contenti voi... Ma non dite che non vi ho avvisato... :P
Il giorno che capirai lo spirito di questo blog magari ti renderai conto di quanto suonino ridicoli i tuoi giudizi. ;)

Spero solo di non legge più qualunquismo assortito a proposito della fisica e dei fisici nucleari, tirando in ballo a sproposito leggi e meccanismi.
Stiamo violando qualche legge a farlo? :)

Non li conosco tutti, ma tutti quelli di cui ho avuto il piacere di leggere le pubblicazioni sì. Non li considero scienziati di livello.
Amen. :O

Capisco che per un profano è difficile distinguere cose che si somigliano, ma c'è un mare di distanza fra quelle pubblicazioni e il minimo richiesto su Physical Review C. Infatti rarissimamente e sempre più rarissimamente (nonostante i claim di sempre più prossima rivoluzione del mondo) vi pubblicano.
Noi leggiamo cose che leggono con interesse gente come Brian Josephson, Peter Hagelstein, Pamela Boss, Michael McKubre, Robert Duncan, Vittorio Violante e tantissimi altri. Lasciaci divertire come si divertono loro: a te che te ne cale? :)

Non è una questione di moda, è una questione di rigore scientifico, che manca completamente.
Lo vediamo benissimo il rigore che manca ai lavori di cui parli, ma non ci scandalizziamo come fai tu... siamo degli ignorantoni, così poco importanti da fare scomodare persino un cervellone come te. Certo che gira proprio in modo strano questo mondo! :D

Quindi semplicemente, non mi fido della scienza che fanno, nè dei risultati sperimentali che danno che contengono falle così grosse che anche a un teorico appaiono evidenti a una prima lettura.
Ipse dixit et amen! :O

E questa non è la mia opinione di Lord Kelvin, è l'opinione della stragrande maggioranza di quelli che sanno di cosa parlano, dato che la comunità non si allarga, ha una età media elevata, ha partecipazioni francamente mediocri, numero di citazioni ridotto e di impatto risibile.
Ottimo modo di valutare, soprattutto decisamente scientifico: complimenti!!! :)))

E non è una fallacia di "moda" è semplicemente che la qualità è mediocre e conseguentemente la comunità si orienta da altra parte.
Si orienta dove girano interessi e finanziamenti infatti. ;)

Daniele Passerini ha detto...

@Andrea
Possiamo anche fare un gioco, di trovarmi qualcuno che su worldofscience (potete cercare su Google Scholar se non avete l'accesso poi controllo io), abbia più citazioni sull'argomento negli ultimi 5 anni del sottoscritto in fisica nucleare.
(E io non sono nessuno, non ho un gruppo e sono l'ultimo arrivato, e faccio cose che non sono manco tanto di moda nella materia, anzi... quindi se uno scienziato esperto non riesce ad accumulare più citazioni di qualcuno che era ancora dottorando...)
Se vinco io promettete di leggere e scrivere su un po' di fisica nucleare di base, se vincete voi prometto io di leggere quello che volete.

Ma sei proprio un mattacchione! ;)
Immagino che probabilmente alle tue regole vinceresti tu, ma se tutti quelli che fanno esperimenti di fusione fredda riferiscono che il fenomeno NON è esclusivamente nucleare che senso ha???
Facciamo invece un gioco alla buona, da ignorantissimi ventiduini:

Ubaldo Mastromatteo: 136 risultati su Google Scholar.
Fulvio Frisone: 141 risultati su Google Scholar.
Andrea Idini: 155 risultati su Google Scholar.
Francesco Piantelli: 224 risultati su Google Scholar.
Luca Gamberale: 218 risultati su Google Scholar.
Jed Rothwell: 642 risultati su Google Scholar.
Francesco Celani: 1130 risultati su Google Scholar.
Michael Melich 1330: risultati su Google Scholar.
Peter Hagelstein: 1430 risultati su Google Scholar.
Vittorio Violante: 1680 risultati su Google Scholar.
Brian Josephson: 9970 risultati su Google Scholar.
Roberto Germano: 16400 risultati su Google Scholar.
Jean Paul Biberian: 17600 risultati su Google Scholar.
Pamela Boss: 18300 risultati su Google Scholar.

Che bidone 'sto Google scholar! ;)))

Andrea ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Andrea ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Andrea ha detto...

"date spazio alla disinformazione"
"Vuoi continuare a girare per la vigna lamentandoti che non produce olio?"

Beh quindi è un tuo vanto quello di fare disinformazione?


"Immagino che probabilmente alle tue regole vinceresti tu, ma se tutti quelli che fanno esperimenti di fusione fredda riferiscono che il fenomeno NON è esclusivamente nucleare che senso ha???"

Cosa c'entra il Nucleare? Le citazioni sono in tutte le branche della scienza, se il fenomeno è reale e rispettato nella comunità scientifica, riceverà citazioni, al contrario no!

Ora ok, diverse materie implicano diverso impatto medio, ma per un confronto così improbo (un under 30 discreto vs all star Fusione Fredda) in materie così simili (non stiamo confrontando fisica delle particelle con psicologia e io non sono parte di quelle grandi collaborazioni) e tutto circondato da pretese di grandosità e riflettori puntati a ogni scoreggia di gatto, se la ricerca fosse di minima qualità dovrei perdere alla grandissima!

Confrontando i risultati di scholar i risultati sono come quelli di Google, quindi Biberian che viene corretto in Siberian riceve un bel po' di attenzione!

Peccato non ci sia alcun John Brown, quello da 3 milioni di risultati. Sempre bello sfruttare meriti non propri vero?

Citazioni allo scienziato è, in prima battuta, il metodo di valutazione della qualità della ricerca scientifica.

Se nessuno di quelli che tanto idolatrate fa ricerca di minima qualità a voi non scandalizzerà ma è un ammissione di coprofagia!

Daniele Passerini ha detto...

@Andrea
Eppure l'esempio mi pareva chiaro. Ti ho scritto:
"Vuoi continuare a girare per la vigna lamentandoti che non produce olio?"
E tu mi rispondi:
Beh quindi è un tuo vanto quello di fare disinformazione?
Non puoi lamentarti dal cattivo olio prodotto da una vigna. Punto.
È questo che proprio non ti entra in testa. Per te il fatto che da 25 anni tanti ricercatori si sono imbattuti in laboratorio in fenomeni non inquadrabili teoricamente, vagamente etichettati come fusione fredda e LENR, non conta un piffero. Tu parti dal "peso" della teoria, noi prendiamo atto delle evidenze sperimentali, e non ci servono ennesimi Soloni a spiegarci perché secondo la scienza nota tutto ciò è impossibile, ci servono menti aperte che si interroghino su come possa invece essere possibile. Questo è il "gioco" che a livello scientifico si fa dentro l'ICMNS e a livello non scientifico in questo blog.
Quindi - insisto - se vuoi continuare a fare l'esperto d'olio di oliva che si lamenta del l'olio prodotto da questa vigna fai pure. Significa che hai molto tempo da perdere e poco da fare! :)
Buona giornata, ci sentiamo stasera.

Silvio Caggia ha detto...

@Andrea Idini
Quindi, riassumendo, ci hai spiegato come non solo quanto da me ipotizzato nel ca-cat esca dalla fisica nota, ma anche quanto dichiarato sull'e-cat esca dalla fisica nota, ed infine che anche chi si occupa di ff esce dal novero dei fisici noti.

Grazie

Ora sono più consapevole dei rischi che corro a scommettete qualcosa sul funzionamento dell'e-cat, come dei rischi che corrono i fisici che insistono a ricercare oltre la fisica nota.

Tuttavia rimango un temerario, e credo che un giorno faranno un monumento al fisico ignoto... :-)

mario massa ha detto...

@Mistero
"Con questo tuo ragionamento tutti gli ingegneri che non migliorano mai nulla sono dei pirla..."

Nel documento che hai lincato i russi non hanno utilizzato un altro oggetto: è il tubo Vortex con miglioramenti (multicamera, ecc.). Se con delle semplici modifiche migliori di un fattore 10 sarebbe come se uno uscisse adesso con un'auto diesel che fa 200km con un litro: come si sentirebbero i progettisti della Fiat o della Wolksvagen?
Comunque sono sempre pronto a misurare le prestazioni di uno di questi tubi: tu me lo procuri, io misuro con la stesso stile che adottammo per la stufetta russa e tu pubblichi i risultati delle nostre misurazioni qui su 22passi come facesti allora. (però, a essere sinceri, credo che interesserebbe a pochini).

"Ecco una buona investigazione sul tubo:
http://jestec.taylors.edu.my/Vol%202%20Issue%203%20December%2007/211-%20217%20Arjomandi.pdf"

In fig 7 leggi che la massima efficienza raggiunta in raffreddamento è del 16% e in riscaldamento del 9%. Per comparazione un normale ciclo frigorifero a quelle temperature ha una efficienza (COP) del 300%.

@Mauro Elia
"sparando cavolate magari un po' di risate te le fai..:-D"

Meglio correre il rischio di dire una cavolata che restare lettori amorfi: se si ha un dubbio sempre meglio esternarlo: Mistero ti ha già risposto. Colgo però l'occasione per appoggiare ciò che più volte ha detto Andrea Idini e, di là, Camillo: giusto muovere dubbi e osservazioni (e su questo ho sempre encomiato Silvio), ma penso che chi non è del mestiere dovrebbe avere anche un minimo di umiltà e domandando, pensare "A me pare che le cose stiano così, ma probabilmente sono io che mi sbaglio, vediamo cosa mi risponde un esperto". Se poi l'esperto risponde in modo arrogante, o fa finta di rispondere, fischialo: non è obbligato a scrivere qui.

@Andrea Idini
" Non è una questione di moda, è una questione di rigore scientifico, che manca completamente. Quindi semplicemente, non mi fido della scienza che fanno, nè dei risultati sperimentali che danno che contengono falle così grosse che anche a un teorico appaiono evidenti a una prima lettura."

Non è sempre così, ma sono d'accordo con te: nel 95% dei casi la situazione è come la descrivi. Il restante 5% ben fatto sul piano della documentazione potrebbero essere errori sperimentali ai quali nessuno è indenne (neutrino superluminare docet).

@Bertoldo
"è ora che il gsvit si compri un kit ..."

Non conoscevo questo Meyel. GSVIT non può comprare e testare tutto quello che fantasticano su internet, ma se le affermazioni di Meyel sono ritenute credibili da molti (Mistero mi pare molto scettico), la cosa è diversa e se ne può parlare. Non ho trovato quanto costa il Kit. In ogni caso prima si potrebbe cercare in rete un filmato del kit in funzione per farsi un'idea.

Andrea ha detto...

"Non puoi lamentarti dal cattivo olio prodotto da una vigna. Punto."

Quale sarebbe il buon vino prodotto dalle affermazioni "scientifiche" fatte su questo blog? Tipo l'articolo di Caggia?

"Tu parti dal "peso" della teoria, noi prendiamo atto delle evidenze sperimentali"

Non e' vero, prendo atto anche del peso delle evidenze sperimentali. Ci sono tante evidenze sperimentali che non collimano veramente con le teorie, fatte con modalita' ben piu' rigorose, ad esempio il puzzle del raggio protonico.

Quello che portate come "evidenza" mi continuano (e alla comunita' scientifica) come esempi di cercare di spiegare il rendimento della Panda Fire con la produzione di coppie materia-antimateria.

"Quindi, riassumendo, ci hai spiegato come non solo quanto da me ipotizzato nel ca-cat esca dalla fisica nota, ma anche quanto dichiarato sull'e-cat esca dalla fisica nota"
No, il puzzle del protone esce dalla fisica nota.

Io invece ti ho spiegato che quanto hai ipotizzato contraddica fatti sperimentali noti. Ovvero che hai piu' volte applicato, senza rendertene conto perche' non hai esperienza nel parlare di certe cose, l'equivalente di sostenere che la Terra potrebbe essere piatta e che oltre le colonne d'Ercole l'acqua caschi giu'.


"ed infine che anche chi si occupa di ff esce dal novero dei fisici noti."

No, non c'e' nessun indice. Semplicemente chi si occupa di FF lo fa in modo praticamente amatoriale quindi i suoi risultati non sono considerati dai fisici piu' professionisti, tanto quanto i risultati (non meno controversi) di altri che invece fanno esperimenti come Galileo comanda.

"Ora sono più consapevole dei rischi che corro a scommettete qualcosa sul funzionamento dell'e-cat, come dei rischi che corrono i fisici che insistono a ricercare oltre la fisica nota."

Il rischio di apparire ignorante, perche' non avete ancora capito che TUTTI i fisici che fanno ricerca, non la fanno a proposito di "fisica nota".
Pero' alcuni fisici si muovono con rigore, altri alla ricerca della luce dei riflettori con clamore ingiustificato dalla scarsita' della fisica che professano.

MISTERO ha detto...

@Mario
In ogni caso prima si potrebbe cercare in rete un filmato del kit in funzione per farsi un'idea.
Ecco un po di filmati:
https://www.youtube.com/watch?v=LD8OkbumcY0
Carina la barchetta alimentata wireless, c'era anche un filmato di un aereoplanino alimentato wireless, era in rete 10 anni fa ora non riesco a ritrovarlo, eventualmente lo carico sul tubo visto che lo avevo salvato..
Altri filtati:
https://www.youtube.com/watch?v=rO7daex7dsg
https://www.youtube.com/watch?v=9lvqI24L1VE
https://www.youtube.com/watch?v=k6m6_GhsJsw (con Keshe)

Se con delle semplici modifiche migliori di un fattore 10 sarebbe come se uno uscisse adesso con un'auto diesel che fa 200km con un litro: come si sentirebbero i progettisti della Fiat o della Wolksvagen?

Non lo so, ma alcune risposte le ha date Grillo durante la presentazione di un auto alla FIAT Mirafiori che con un litro fa 50 km, 13 ANNI FA:
https://www.youtube.com/watch?v=j6dCv6JunlY

MISTERO ha detto...

@Andrea Idini
Semplicemente chi si occupa di FF lo fa in modo praticamente amatoriale quindi i suoi risultati non sono considerati dai fisici piu' professionisti, tanto quanto i risultati (non meno controversi) di altri che invece fanno esperimenti come Galileo comanda.

Sembra che li conosci tutti, i fisici amatoriali, conosci anche questi:

http://openarchive.enea.it/handle/10840/6793

E questo:

http://www.cherubinifisico.it/?page_id=27
http://www.enea.it/it/Ricerca_sviluppo/documenti/ricerca-di-sistema-elettrico/nuovo-nucleare-fissione/lp4/rds-79-lp4.pdf

Si tratta di un dilettante vero?

Hermano Tobia ha detto...

@Andrea

Aggiungo il gruppo di fuffaroli dell'ISOLDE/CERN:

https://indico.cern.ch/event/440482/attachments/1149027/1648508/abstract_CERN_14oct2015.pdf

Nel frattempo vedo che siete partiti con la tangente di nuovo a parlare di brevetti e cose che ignorate, contenti voi... Ma non dite che non vi ho avvisato

Francamente questo atteggiamento da Marchese del Grillo ("Io so' io, e voi non siete un c...") mi sembra alquanto fuori luogo ...

Andrea ha detto...

Deduco che vogliate raccogliere la mia sfida e trovare qualcuno piu' citato di me su pubblicazioni negli ultimi 5 anni, giusto per sGrillonarmi.

Datemi un paio di nomi e volentieri controllo le citazioni, non mille pero' neh, voi potete scremare con Scholar poi controllo io sui motori seri.

Poi non fate gli gnorri e qualcosa di Fisica buona lo leggete e scrivete neh? ;)

mario massa ha detto...

Hermano tobia
@Andrea Idini
"Francamente questo atteggiamento da Marchese del Grillo ("Io so' io, e voi non siete un c...") mi sembra alquanto fuori luogo ..."

Andrea, le nostre opinioni sono molto vicine, ma il tuo atteggiamento mi pare controproducente: vogliamo cercare di portare la gente al modo corretto di affrontare le cose in campo scientifico, o fare guerre di religione? Ci vuole pazienza e buona volontà da entrambe le parti. Che Silvio sia capace di far saltare i nervi anche a un santo ti avevano avvertito:-)

Daniele ti ha dedicato un post: una cosa inpensabile qualche anno fa quando dichiarava "io sono un partigiano". Oggi mi pare che pur rimanendo convinto dell'esistenza della FF, sia disposto a discuterne serenamente con chi è di opinione contraria e anche Camillo si è complimentato. Non dimenticherei che siamo in casa sua e questo non è un blog scientifico.

MISTERO ha detto...

@Andrea Idini
Deduco che vogliate raccogliere la mia sfida e trovare qualcuno piu' citato di me su pubblicazioni negli ultimi 5 anni, giusto per sGrillonarmi.

Ok, sei figo, sei bravo, intelligente e te piase el vin bon.. :-))
Tra una bevuta e una fumatina, mi rispondi in merito ai neutroni misurati da Cherubini e Co.?

Andrea ha detto...

@Mario: perche' controproducente? cerco di far capire la differenza fra una pubblicazione scientifica e un curriculum meno robusto.
Se si vuole investigare la scienza da vicino, alla fine serve anche questo.

Questo non sara' un blog scientifico, ma alla fine si parla di neutroni, si chiede risposte sul merito, si parla di imbuti e affini... quindi di nuovo: dove sarebbe il vino nel post di Caggia?

Sto cercando semplicemente di metterla in modo giocoso, mi sono messo come termine di paragone perche' non e' fair tirare in ballo altri mica perche' voglio fare il Marchese del Grillo. Volendo possiamo considerare professionisti stimati del mondo Nucleare: Alex Brown, Duguet, Machiavelli...etc... ma direi che a quel punto il confronto non sarebbe fattibile (e' gente da migliaia di citazioni l'anno!).

Non posso fisicamente commentare a ogni cosa e ogni claim, perche' appunto come ho detto fin dall'inizio servirebbe da parte vostra una istruzione specifica, e da parte mia infinito tempo.

Poi mi pare che Mistero abbia accolto la sfidina, portando avanti il suo Cavaliere (Cherubino) Bianco.
Avra' la meglio sul Cavaliere Nero?

Results: 2
(from All Databases)
You searched for: AUTHOR: (Cherubini G*)
Refined by: AUTHORS: ( CHERUBINI G ) AND RESEARCH AREAS: ( PHYSICS ) AND COUNTRIES/TERRITORIES: ( ITALY )
Timespan: All years.

F.Cardone , G.Cherubini , A.Petrucci: PIEZONUCLEAR NEUTRONS Physics Letters A 373 ( 2009 ) 862-866

E' l'unica pubblicazione di Cherubini nella lista sul suo sito che appartiene a un giornale scientifico Peer Reviewed.

Ha un discreto numero di 26 Citazioni.

Una sola altra pubblicazione dopo di quella mi risulta in database dello stesso autore, che e':
Violation of local Lorentz invariance for deformed space-time neutron emission
By: Cardone, F.; Cherubini, G.; Lammardo, M.; et al.
EUROPEAN PHYSICAL JOURNAL PLUS Volume: 130 Issue: 3 Article Number: 55 Published: MAR 30 2015

Quindi "vinco io", Mistero per onorare la richiesta potresti leggere qua:
https://tap.iop.org/atoms/rutherford/522/page_47210.html

e farne un riassuntino da mettere sul sito come prossimo articolo! ;)

Daniele Passerini ha detto...

@Andrea
Quindi "vinco io"...
Ok ce l'hai più lungo tu! :D

@tutti
Più sono intelligenti, più sono bambinoni! :)

Andrea ha detto...

Sarei Bambinone perche' non riuscite a trovare una sola persona fra quelli tanto esperti e scientificamente bravissimi che possa competere con un 30enne precario?

O_o

L'ho messa come un gioco per farla piu' divertente, ma la sostanza e' tutt'altro che ridicola.
Daniele sei tu che mi hai chiesto se reputo i membri dell'ISCMNS buoni scienziati su cui eventualmente basare future ricerche, io non solo ho detto "Non mi pare", ma ho spiegato il perche'.

Se non c'e' e' cosi' difficile in una lista di 229 nomi che possa competere con un giovanissimo come tanti altri che non ha mai avuto fondi e un gruppo proprio siamo messi molto, ma molto male.

Poi a te non interessera', ma questo e' il motivo per cui non fai una buona figura a seguire ogni respiro di gente che non ha la minima rivelanza sul piano scientifico e a citarli come "il grande qui" "il grande li' ", "se interessa a gente come X allora sara' vero...etc..."

X e' un coglione, il piu' delle volte!

Grazie della visibilita' certamente, ma che mi avete chiesto a fare di postare e fate domande, se poi non accettate le risposte?

Silvio Caggia ha detto...

@Andrea Idini
Su fusionefredda Camillo Franchini si è posta la sana domanda del perché ci sia questa corsa brevettuale alla fusione fredda, visto che non può esistere...
https://fusionefredda.wordpress.com/2015/10/26/andrea-1/#comment-53366
Mi ha colpito la tua risposta:
https://fusionefredda.wordpress.com/2015/10/26/andrea-1/#comment-53368
Ed in particolare:
"I fuffari sfruttano come microscopici gi­ocatori questo procedimento, e mettiamo ­che io riesca a realizzare un vero mamoz­io che funzioni veramente, anche se quel­lo di Rossi e’ assurdo e il meccanismo n­on c’entrasse molto ecco che Rossi ha il­ pretesto per denunciarmi e magari vende­ndo uno degli appartamenti di Miami si c­omprerebbe un avvocato di grido che io n­on posso permettermi, mandandomi in banc­arotta immotivata e chiedendo il brevett­o (quello vero) come risarcimento."
Tutto questo tuo ragionamento ha senso solo se entro questa vita qualcuno riesce ad inventare qualcosa che funziona davvero, altrimenti il ragionamento collassa su se stesso... Stai cominciando a crederci anche tu?

MISTERO ha detto...

@Andrea Idini
Poi mi pare che Mistero abbia accolto la sfidina
Quindi "vinco io"

Non ho accettato nessuna sfida, forse mi sono espresso male o non mi sono espresso affatto... Ci riprovo!

Questo signore tal Cherubini, da anni va dicendo che misura neutroni in esperimenti piezonucleari, li misura con svariati metodi, He3, CR39 con Boro, etc..
Ho sentito dire in giro che questo tale è uno dei massimi esperti in Italia di misure nucleari, ma sai se ne sentono tante e non è il mio settore, io mi occupo di altro (non eri tu che sostenevi che sono tutti dilettanti nel campo della fusione fredda?)..
Qualcuno ha anche detto che questo tale, il Cherubini, deve aver sbagliato spacciatore perché non si possono misurare neutroni da sostanze chimiche che non ne emettono.
Sei anche tu dell'opinione che il Cherubini è un drogato o pensi che possa aver scoperto qualcosa di nuovo?

p.s. carino il link, me lo studio e ti preparo un riassunto anche se non ho partecipato al tuo concorso. Visto che ti piace dare lezioni, comincia a prepararti su questo:
http://www.springer.com/us/book/9781402062827
Che poi ti interrogo, se rispondi giusto ti invio una cassetta di buon Cabernet dei colli Euganei.. ;-)

Hermano Tobia ha detto...

@Andrea
Sono un po' di fretta è quindi vado a memoria: fra chi ha pubblicato sull'argomento LENR c'era JOM Bockris (solo il suo testo di elettrochimica ha circa 5000 citazioni) e Julian Schwinger (Nobel nel 63, il suo singolo articolo più citato ha circa 6000 citazioni).
Quest'ultimo ha partecipato a diversi ICCF.
Il presidente dell'ICMNS é Josephson, Nobel nel 73.

Sul Cavaliere bianco e Cavaliere nero...

http://m.youtube.com/watch?v=qYY4HERByd8

Daniele Passerini ha detto...

@Andrea
Poi a te non interessera', ma questo e' il motivo per cui non fai una buona figura a...
Esattamente Andrea, non mi interessano i giudizi altrui e mi sono emancipato da un pezzo dalle dinamiche puerili del "ce l'ho più lungo io", "lei non sa chi sono io" ecc.
Mica ti sto dicendo che i tuoi argomenti non sono importanti, lo sono eccome! Ma ti assicuro che sono 5 anni che qui dentro e in altri blog li ascoltiamo e compariamo con gli argomenti dell'altra parte (chi alla FF ci crede perché ha visto accadere in laboratorio cose che per te sono impossibili). Non ci puoi impedire di guardare l'argomento a 360° (l'argomento scientifico è solo un settore circolare di tutta la circonferenza presa in esame) invece di focalizzarci a raggio laser come fai tu su un solo determinato pezzetto. Anche le onde radio non avrebbero potuto mettere in contatto una parte e l'altra del mondo se non ci fosse stata la ionosfera... ;)
Ma soprattutto devi rilassarti un po' ed è da qualche giorno che insisto: si può essere aprioristicamente negazionisti delle LENR senza SUONARE LE TROMBE, prendi esempio da Mario Massa. ;)

Hermano Tobia ha detto...

@Andrea
Leggo adesso che ti riferivi agli ultimi 5 anni ... Sempre di fretta mi viene in mente il gruppo NRL (1) ...
Nessun commento sulla attività semi fusionista di isolde / cern ?

Cmq questa "gara" non ha molto senso, visto che appena funziona qualcosa la ricerca accademica finisce e comincia quella industriale (o militare, vedi contratto milionario ENEA - DOD), che ha tecniche e scopi diametralmente opposti.

Infine (se ti va) ti propongo di commentare un articolo non propriamente fusionista, ma che secondo alcuni fornirebbe una spiegazione non nucleare alle anomalie riscontrate nel campo LENR (e non solo) (2). Ed infatti gli autori, tuoi colleghi fisici, hanno fatto una società (Jovion) per studiare industrialmente l'argomento e brevettarne le tecniche.

(1) https://www.academia.edu/17964553/Condensed_Matter_Nuclear_Science_October_2015
(2) http://www.calphysics.org/articles/puthoff_Hyd87.pdf

Andrea ha detto...

@Mistero: "Sei anche tu dell'opinione che il Cherubini è un drogato o pensi che possa aver scoperto qualcosa di nuovo?"

Non credo sia drogato, non posso saperlo.
Pero' sono sicuro che e' un "outsider" in scienza, e le sue evidenze sperimentali non convincano oltre che me, la comunita' scientifica fatta di esperti ben piu' accreditati.

Per lo stesso motivo non trovo proficuo studiare il libro da te linkato.
Son contento che leggerai il riassuntino IOP. :)

@Caggia: "Stai cominciando a crederci anche tu?"
Credere a cosa? Il "credere" e' diverso che "sapere", quindi se si parla di cose attuali e che ho avuto modo di vedere "so" che alcuni processi non hanno senso e che alcune misure sperimentali non sono affidabili (banalmente quando non si mettono le barre di errore anche uno studente del primo anno viene bocciato in direttissima, eppure molte cose sull'argomento su cui mi e' caduto l'occhio non parlano di errore, precisione, accuratezza...etc...).

"Credo" che, nonostante quelli qui indicati siano tendenzialmente cialtronate, la comunita' (quella vera che pubblica su Physical Review C, me compreso) non sta studiando il sistema nucleare tanto per spendere un po' di soldi dei contribuenti, ma perche' e' un sistema che ancora non dominiamo.
Il che non significa che "tutto puo' succedere", non torniamo all'effetto Casimir nel motore della Panda. Significa che, sebbene non sia pensabile di dominarlo con un solenoide e della polverina, il fatto che un giorno si arrivi a fare un reattore nucleare compatto e' un'aspettativa piu' che una speranza: partendo dal pebble bed alla "laser-induced fusion" e arrivando alle accelerazioni di wakefield (non collegato al tizio antivaccini) ci sono una serie di soluzioni teoriche e tecnologiche allo sfruttamento dell'interazione forte.

Ora che tutto il carrozzone sia tenuto in ballo per fare patent trolling nel momento in cui qualcuno vorra' commercializzare un reattore Pebble Bed dimensionato per un aeroplano o una baita, non e' un'ipotesi da trascurare data la vostra passione per i brevetti e la fantaindustria.

Andrea ha detto...

@HT: Nei primi '90 erano ben altri tempi. Non sapevo Josephson fosse a presidenza, ma negli ultimi anni risulta comunque pochissimo citato.

La gara ha molto senso perche' non c'e' quasi ambito che non abbia ricerca accademica connessa, e tanto piu' gli interessi sono forti tanto piu' la ricerca e' prolifica, al massimo si sposta dalla fisica all'ingegneria, ma le citazioni sono ancora di piu'! (penso che l'accademico col maggior numero di citazioni in assoluto sia un ingegnere)

Se una ricerca in Fisica apre interi settori industriali, il numero di citazioni si impenna a decine di migliaia (vedi effetto fotoelettrico ed emissione stimolata di Einstein)!

La Mosier-Boss che e' stata citata e' prolifica in ambiti ingegneristici e chimici variegati infatti (sempre che non ci sia un omonimo).

Nelle pubblicazioni degli ultimi 5 anni il conteggio di citazioni rimane bassino: 14 totali, Forsley e' a 8 (io 57).

Tanto perche' se no la gente litiga non e' una gara a dire che ce l'ho piu' lungo per il gusto di dirlo, e' solo per prendere un campione senza insultare terzi specifici o prendere qualcuno di cosi' in vista da essere di pubblico dominio e non concedere partita (il mio capo ha 560 citazioni sulle pubblicazioni degli ultimi 5 anni!).

Ora penso a qualcosa da far leggere a te! ;)
Poi leggo pure io, magari domani o dopo, uno strappo lo posso pure fare...

Sul CERN non vedo cosa dovrei commentare, non conosco le politiche interne, quanto tempo dedichino a questo e quanto ad altro, e in che modo vi ricerchino...

Silvio Caggia ha detto...

@Andrea Idini
"Ora che tutto il carrozzone sia tenuto i­n ballo per fare patent trolling nel mom­ento in cui qualcuno vorra' commercializ­zare un reattore Pebble Bed dimensionato­ per un aeroplano o una baita, non e' un­'ipotesi da trascurare data la vostra pa­ssione per i brevetti e la fantaindustri­a."
Ci stai prendendo in giro?
Pensi non distinguiamo un brevetto LENR da un Pebble Bed?

MISTERO ha detto...

@Andrea Idini
le sue evidenze sperimentali non convincano oltre che me, la comunita' scientifica fatta di esperti ben piu' accreditati.

Ho chiesto a te non alla comunità scientifica di cui una parte vergognosa e sindacalizzata si è espressa con il tribunale mediatico messo in piedi da 4 imbecilli..
Sei tu che devi argomentare spiegando che cosa non ti convince..

Hermano Tobia ha detto...

@Andrea
Ora penso a qualcosa da far leggere a te! ;)

OK però ... tieni presente che sono un semplice ingegnere ... finché si discute della bombolina (non so se conosci la "saga" relativa ....), di fisica tecnica / trasmissione del calore (anche se in questo settore l'esperto è Mario) o di modellazione numerica, posso dire la mia ... se mi avventuro in altri campi non ho nessuna difficoltà a dire che il mio eventuale contributo è quello di un (curioso) dilettante ....

Poi leggo pure io, magari domani o dopo, uno strappo lo posso pure fare...

:)

mario massa ha detto...

@Andrea
Qui siamo su 22Passi: mettiti nei panni di un tipico lettore 22passi: appassionato di nuove tecnologie, ma nella vita fa tutt'altro, se ha una cultura scientifica sono ricordi del liceo (Hermano è una rara eccezione).

Il lettore tipico da una parte vede persone (tra cui fisici e docenti) che dichiarano di avere ottenuto certi risultati sperimentali. Dall'altra vede altri (molti di più) che dicono "i conti non tornano, per cui o è un errore o una truffa". Lui però quei conti fa fatica a farli perchè non è il suo lavoro. A quel punto che abbia il dubbio che dei risultati sperimentali valgano più dei conti fatti non dico da Andrea Idini, ma anche dal più grande degli scienziati (secondo il detto val più la pratica della grammatica) mi pare comprensibile, soprattutto se consideri che qualcuno di quei dati viene da persone con le carte a posto, magari confermati da un premio Nobel.

Come se ne esce? La mia opinione è che o si salutano gli amici di 22Passi, oppure si accetta la "sfida". E la sfida, per come stanno le cose, non può che essere sperimentale. E non può essere una replica nel tuo laboratorio (ove si possono trovare 1000 ragioni per un risultato negativo), ma una verifica al fianco dell'inventore.

mario massa ha detto...

@Mistero
Ho guardato un po' i link e soprattutto questo: https://www.youtube.com/watch?v=9tplRbd-fso

Il kit è ben realizzato per cui penso che Meyr abbia sbagliato le misure delle potenze in ingresso-uscita: misurare potenze dell'ordine di 1W a 7 MHz non è difficile ma comunque bisogna saperlo fare.

Meyr asserisce di aver venduto più di 1000 kit e costa (versione base) 800 euro. Il prezzo comprende anche il generatore (che sarebbe facile realizzare) e lui offre anche il kit senza, ma ovviamente se poi non funziona è colpa del tuo generatore. Se credi che Meyr possa avere ragione prova a convincere i membri di 22passi a comprare il kit e lo testiamo (io ci metto come al solito i miei 100 euro). Ovviamente la misura sarebbe aperta a chiunque volesse assistere. Attento che il fatto che si riesca a trasmettere quelle piccole potenze a 1 metro per semplice accoppiamento capacitivo è perfettamente noto. "Funzionare" significa che l'energia in uscita è maggiore di quella immessa col generatore come asserisce Meyr. Se si dimostra che funziona (oltre a restare basito) rimborserò i soldi che ognuno ci ha messo, possibilmente sotto forma di pranzo stile Cesena e mi impegno a far campagna di convincimento verso professori-tecnici-scienziati che conosco. Se non funziona mi pagherete voi il pranzo.

MISTERO ha detto...

@Mario
Sai come la penso, se possibile cerchiamo di non comprare nulla e nessuna colletta..A breve avremo notizie anche di Keshe, le uniche spese che affronteremo sono il viaggio e il tempo per il test, se vogliamo in un qualche modo quantizzarlo, ma visto che alimentiamo le nostre passioni..:-)
Sono in contatto con Meyl da diversi anni, non c'è stata mai occasione ma è disponibile.
Ad un metro hai ragione, ma se non ricordo male a 3 metri la potenza in uscita dovrebbe essere centinaia di volte superiore a quanto si riesce poi a ricevere e utilizzare. Ho visto filmati con l'antenna a più di 3 metri e ho conosciuto testimoni che affermano questo, non ci possono essere errori di misura, o funziona o è una truffa.
Tieni presente che ho conosciuto e incontrato un paio di volte un analogo ucraino, finito nella rete di una pseudo associazione che si è rivelata poi una setta tipo Testatika in Svizzera e sono sfumate tutte le possibilità di verifica e collaborazione.
Per il pranzo è sempre un piacere, sono alla fine di un trasloco, il tempo di sistemarmi e organizzo evento, conferenze e un pochino di fiera che non guasta mai..

Andrea ha detto...

@Caggia: "Pensi non distinguiamo un brevetto LENR da un Pebble Bed?"

Sicuramente voi, e ogni essere pensante, lo distingue.
Il problema e' che il Patent Trolling per definizione e' il muovere azioni legali independentemente dalla validita', valore ed effettivo contesto del brevetto.
Se c'e' scritto "sistema compatto per generare energia nucleare", ecco che ho i presupposti per intentare una causa verso qualcosa che tecnologicamente non c'entra niente, ma legalmente e' disputabile.

Una causa che sicuramente alla fine perdero', ma nel frattempo
1- se sono grosso io, spingo il mio concorrente in una estenuante battaglia legale e ne dilapido le risorse.
2- se e' grosso lui, obbligo il rinvio di una applicazione commerciale finche' la causa non e' conclusa. Se questo implica una perdita per la compagnia per miliardi, la compagnia mi da qualche milione in fase di patteggiamento tanto per evitare problemi.

L'importante in questo gioco e' apparire, perche' se appari e appelli alla coorte come qualcuno che "ci era quasi" hai vinto la causa anche se non hai in mano che mosche, tecnicamente.

Famoso e' il caso di RIM che ha sancito l'inizio del declino per Blackberry. E' stata accusata di rompere un brevetto USA sui servizi di messaggistica, la causa era arrivata al punto che nel riesamine RIM avrebbe dovuto spegnere il servizio Blackberry. Per evitare di farlo, ha pagato 600 milioni di dollari. Lo stesso brevetto, in Europa, e' stato opposto con successo nel 2011, a dimostrazione che il brevetto era praticamente se non inconsistente quantomeno non chiave nei servizi RIM. Il contenzioso era nel fatto che "servizi di messaggistica" non e' sufficientemente preciso da coprire "servizi email" e che NTP e' una compagnia esclusivamente legale e non aveva effettivamente mai implementato la tecnologia del brevetto.

RIM ha ottenuto un rimborso, ma le spese legali se le e' dovute sobbarcare, ha perso un sacco di energie nella causa, ed e' iniziata a declinare pesantemente e ad essere meno tecnologicamente presente.

Il Patent Trolling e' estremamente remunerativo ma distruttivo per la tecnologia (come tante altre cose "da gli stessi vantaggi del truffare rispetto al lavoro onesto"), e non e' da escludere che questo sia il "long-game" se non di Rossi, dei suoi finanziatori.

@Mistero: "Ho chiesto a te non alla comunità scientifica di cui una parte vergognosa e sindacalizzata si è espressa con il tribunale mediatico messo in piedi da 4 imbecilli.."
Pero' intanto quella parte vergognosa pubblica e viene citata, facendo il suo lavoro scientifico riconosciuto, in ISCMNS sembra non essercene uno solo.

Io non ho tempo di rispondere a tutti come ho fatto con Caggia, dato che poi per ogni volta che risposto due cose saltano fuori e che l'universo delle pubblicazioni e' vasto.

Per quello esiste una comunita' scientifica e non solo individui e la comunita' scientifica, che scandaglia abbastanza efficacemente l'intero universo delle pubblicazioni, soprattutto se cosi' pubblicizzate al pubblico esterno.
http://www.phme.it/blog/2013/08/21/il-metodo-scientifico-comunita-e-autorita/

E la comunita' scientifica ha gia' giudicato ampiamente insufficiente il rigore degli esperimenti rispetto alle affermazioni.

Decidete fra di voi al massimo una cosa da farmi leggere, poi mandatemi dell'olio vostro, che purtroppo soffro di emicrania e il vino piu' di un bicchiere mi fa rischiare una brutta esperienza il giorno dopo ;)

@HT: http://docdro.id/dQoNZzW almeno l'introduzione ;)

Andrea ha detto...

@Massa:
"A quel punto che abbia il dubbio che dei risultati sperimentali valgano più dei conti fatti"

Massa, guarda che io capisco molto bene questo aspetto e non lo biasimo.
Quello che gradirei col mio scritto infatti non e' un turnover a 180 gradi delle opinioni, ma:

1- una considerazione piu' accurata delle opinioni opposte, e una piu' alta opinione della comunita' scientifica at large. Non siamo troll, non siamo pagati dai poteri forti, facciamo il nostro lavoro che negli intenti e' uguale a quello di chi vuole rivoluzionare il mondo. Finche' l'universita' sara' libera di ricercare (e in questo mi scorno sempre con Franchini) sara' libera di trovare soluzioni ai problemi del mondo, ed e' quello che facciamo quotidianamente. Non c'e' nessuna scienza "tradizionale" e "alternativa", esiste il metodo e la comunita' scientifica, che e' radicale e nuova per definizione ma deve essere precisa e rigorosa.

2- Magari smetterla di dare del Genio e del candidato premio Nobel a chi non mette assieme le citazioni di un giovinastro irriverente. Capire un pochino di piu' come funziona la comunita' scientifica e' piuttosto importante se si vuole commentare cio' che vi accade day-to-day.
In tal senso e' vero che l'esperimento e' la parola finale su tutto ("It doesn't matter how beautiful your theory is, it doesn't matter how smart you are. If it doesn't agree with experiment, it's wrong"), ma l'esperimento deve essere eseguito con la dovuta perizia.
Ci sono tanti esperimenti che fanno impallidire le migliori teorie, teorie ben piu' salde della fisica nucleare, ho citato il "Proton Puzzle" (ce ne sono due) ma ce ne sono altri.
La differenza e' che tali esperimenti sono esperimenti minimi, che non lasciano dubbi, e che affermano in modo stringente una e una sola cosa.
A riconoscimento di questo fatto, i risultati di tali esperimenti sono ripresi dalla comunita' scientifica, ogni scienziato dell'ambito vuole dire la sua. Il risultato di questa meccanica sono citazioni, su riviste peer reviewd accreditate. I due articoli sperimentali sul raggio del protone nell'idrogeno muonico hanno in soli 5+2 anni 500 citazioni.
E quando sono usciti i primi lavori non avevamo la piu' pallida idea della teoria possibile, ma proprio zero, altro che avere teorie traballanti con reticoli atomici e fononi.

Piu' la tesi e' dirompente piu' l'esperimento deve essere stringente, ma una volta che l'esperimento e' stringente non c'e' scienziato che non vi si vorrebbe buttare a pesce. Fidatevi che siamo tutti qua ad attendere l'esperimento N+1 che rivoluzioni il nostro mondo e non siamo timidi nel dare credito a chi lo merita come dimostrato piu' e piu' volte.
Ergo se una tesi tanto dirompente non ottiene il riconoscimento meritato, tendenzialmente e' perche' l'esperimento non e' stringente, non c'e' sicuramente alcun complottazzo dietro e l'inerzia di questo ambiente c'e' ma e' piuttosto limitata; o meglio, sparpagliata: ci sono individui con inerzia altissima, i Lord Kelvin che non smuovi finche' salgono sull'aeroplano, e ci sono gli entusiasti che si buttano alle prime avvisaglie serie.
Ma 20 citazioni non sono indice di coinvolgere gli entusiasti, sono indice di coinvolgere gli incompetenti delusi dalla vita...

3- Ancor di piu' lo smettere di scrivere di scienza come di ricette di cucina. Appunto serve preparazione per inventarsi gli 'mbuti e diffondere un'idea radicalmente sbagliata e' un peccato. La Teoria della Montagna di Merda e' vero, sconfessare affermazioni errate costa un ordine di grandezza (secondo me due) in piu' di fatica rispetto che elaborarle. Dalla mia parte mi risparmiate un po' di fatica, dalla vostra parte e' meglio stare zitti che scrivere fesserie. E un buon tacer non fu mai scritto.

Silvio Caggia ha detto...

@Andrea Idini
Ma davvero sei serio quando scrivi che il brevetto di Rossi sull'e-cat potrebbe fare patent trolling su un futuro brevetto di qualcuno sul Pebble Bed?
Ma quali claim ci vedi in comune?

@gio
Tu che sei del campo, ci dici la tua?

mario massa ha detto...

@Andrea
" Dalla mia parte mi risparmiate un po' di fatica, dalla vostra parte e' meglio stare zitti che scrivere fesserie."

Gulp, "vostra" significa che mi hai preso per un bè.

Andrea ha detto...

@Caggia: "Ma quali claim ci vedi in comune?"
Ci sono patent Troll che fanno causa con pretesti di brevetto come "the abstract idea of storing and labeling information", "routine tasks that could be performed by a human".

C'e' chi ha brevettato le etichette nel 1992:
https://www.google.com/patents/US6266674
e ha fatto causa a Guess e Adidas nel 2000qualcosa.

Un Brevetto Fusione Fredda e' fin troppo in tema per il legalese medio.

@Massa: E' un "vostra" generico, ci si identifichi chi vuole! :)

gio ha detto...

@silvio

sono solo un dilettante ,in questa storia . come gran parte dei partecipanti del resto. Magari con qualche nozione in più ,nel campo ,ma pur sempre un dilettante.

Non riesco ad aggiungere molto di nuovo rispetto a quanto già detto e scritto. Certo è che sedicenti esperti o presentatisi come tali in campo brevetti ,qui ed in altri siti, mi pare sia stati coglionati dagli accadimenti successivi.

Silvio Caggia ha detto...

@Andrea Idini
Quindi Rossi e tu prevedete che a breve qualcuno possa uscire sul mercato con grossi margini di guadagno con un qualcosa la cui descrizione possa essere sovrapposta a:
"Apparato per riscaldare un fluido che include un serbatoio per contenere il liquido da riscaldare e un wafer di carburante in comunicazione con il fluido. Il wafer include una mistura di carburante che contiene reagenti ed un catalizzatore, ed un resistore elettrico o un'altra fonte di calore in comunicazione termica con la mistura di carburante ed il catalizzatore"
Così che questo qualcuno possa essere spennato dagli avvocati di Rossi?
E Rossi quindi perché si sta facendo pubblicità? Per mettere sull'avviso questo qualcuno?
Non ti sembra che il patent troller dovrebbe muoversi in modo più discreto così da poter sorprendere la vittima?
O pensi che Rossi con questo brevetto possa fare causa ad una ditta che produce pentole a triplo fondo radiante?
http://images.famigliacristiana.it/2013/6/image009_1961005_672613.jpg

gio ha detto...

@ silvio

ho dato un occhio allo stato, ad oggi, dei brevetti di Rossi ( Industrial heat , leonardo corp) non sembra esserci alcuna novità!

Silvio Caggia ha detto...

@Mario Massa
@Franco Morici
Ho letto di sfuggita una frase di Steorn...
"Steorn CEO Shaun McCarthy gave a more detailed overview of the current iteration of Orbo (it uses electrets rather than magnets)"
Electrets! Vi ricordate?
Questi ci spiano... :-D

Silvio Caggia ha detto...

@Andrea Idini
Che ne pensi dell'ipotesi di Cook sull'extended Mossbauer Effect?
http://www.e-catworld.com/wp-content/uploads/2016/01/CookPresentationJCF16Dec2015.pdf

Silvio Caggia ha detto...


Andrea Rossi

January 13th, 2016 at 10:45 PM

Pekka Janhunen:

This answers to your comment arrived today at 2.51 a.m.

Sorry for the late, but I wanted to discuss with Prof. Cook the answer and he is in Japan, so we had a fuse to wait for.

Your argument is possibly right and it respects the common sense of classical physics.

This is why we ( Prof. Norman Cook and me) have to sustain our theory on the base of the data of the experiments and a rigorous system of advanced mathematical models.

Before we reach that level, you maybe correct and we wrong. Nevertheless, the quantum mechanical view of Feynman opens different perspectives. Feynman argument with regard to atomic (electron) physics is that all virtual states have a brief reality because of the uncertainty principle. Classically, all the excited states should not be real unless the necessary excitation energy is received from somewhere. Especially for nucleons, excitation energies of several MeV should be too high to allow the excited states to occur. But Feynman and the other developers of the QED have shown that “impossibly high energy ” excited states for electrons need to be included in the calculation of the probabilities of atomic states. The more virtual states that are included, the more accurate is the model result ( and that is why the QED is so accurate, but so hard to understand).

Classically, that is crazy and in his books Feynman has made a point of saying that their QED results “erode common sense” (e.g. p. 119, QED: The strange theory of light and matter, 1985).

That is to say, although the common sense conservation of energy tells us that the higher energy excited states should not affect the lower energy electron ( or nucleon) transitions, the quantum mechanical view that Feynman defends is that all of the virtual states are briefly “rel” within the time constraints of the uncertainty principle.

Generally, that means for nucleons that many higher energy states do exist simultaneously for a few femtoseconds ( lower energy nuclear excited states can exist for picoseconds or nanoseconds or even for milliseconds, but the principle is the same).

Is Feynman correct to say that “nobody understands QM” (p.9)? Maybe not, but if the uncertainty principle can be used in that way, then brief violation of the conservation of energy is possible. The “expanded Mossbauer Effect” Prof. Norman Cook and I are working upon and is the base of the theory we are trying to complete, starts from the idea that, during the brief reality of the nuclear excited states, high energy gamma resonance can occur and can make the virtual state become real leading to real de-excitation.

That might be said to be the occurrence of the violation of the conservation of energy via “virtual state excitation”.

The inevitable prediction from the “expanded Mossbauer” hypothesys is that, during de-excitation, real gamma rays will be emitted from excited nuclear states and those rel gamma rays should match the gamma ray energies that are known from the conventional nuclear physics experiments.

Low energy gamma ray datafrom inside the E-Cat should, therefore, tell us if the hypothesys is right or wrong.

We need to go through a process of measurements and formulation of a mathematical structure that allows the integration of the effect in the principles of the QED and the QM.

This having been said, we ( Prof. Norman Cook and me) are conscious of the fact that you could be right.

Warm Regards,

A.R.

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