Dalla Costituzione della Repubblica:
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro (Art. 1, 1° comma).
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese (Art. 3, 2° comma).
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto (Art. 4, 1° comma).
La Carta Costituzionale sancisce valori e principi guida, ma sta alle persone e alla società renderli reali e vigenti. Se lo Stato non sa garantire ai cittadini il diritto fondamentale al lavoro, se il Governo non sa far molto più che invitare paternalisticamente all'ottimismo, è sacrosanto che siamo i lavoratori a rimboccarsi le maniche e scendere in trincia (ergo salire sulle gru o picchettare cancelli) per opporsi agli speculatori che comprano e vendono aziende come giocatori di Monopoli, senza farsi tanti scrupoli degli operai che le mandano avanti.
I lavoratori asserragliati da una settimana alla INNSE di Milano, quelli che contemporaneamente presidiano la Manuli ad Ascoli e la LASME a Melfi non sono "anomalie" o "anacronismi". Tutt'altro, sono la parte viva di questa nostra Nazione, quella ancora capace di lottare per il proprio futuro, non assuefatta e asservita all'ostentazione mediatica dell'edonismo al potere. È questa l'Italia in cui riesco ancora a identificarmi, l'Italia che mi fa essere razionalmente e non fideisticamente ottimista. Questi lavoratori onesti, che chiedono giustizia, uguaglianza e rispetto dei diritti, sappiano che sono ancora tanti gli Italiani pronti a scendere in piazza accanto a loro.
Togliamoci dalla testa l'idea che la politica la facciano ancora i partiti: ormai tocca farla a noi gente comune, o prima o poi non potrà più farla nessuno.
P.S. NELLA NOTTE C'È STATO IL LIETO FINE PER LA INNSE.
UN ESEMPIO PER TUTTI!
1 : commenti:
Che la concretezza sia con noi...
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