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domenica 27 febbraio 2011

Piccola stella senza cielo

A Yara Gambirasio
e alla sua famiglia,

una Piccola stella senza cielo...
che basta e avanza a riempirlo tutto.
Con immenso affetto.

Piccola stella senza cielo 
(da Giro d'Italia, 2003)*

Luciano Ligabue

Cosa ci fai, in mezzo a tutta questa gente?
Sei tu che vuoi, o in fin dei conti non ti frega niente?

Tanti ti cercano, spiazzati da una luce senza futuro,
altri si allungano, vorrebbero tenerti nel loro buio.
 

Ti brucerai, piccola stella senza cielo,
ti mostrerai, ci incanteremo mentre scoppi in volo.

Ti scioglierai, dietro a una scia, un soffio, un velo.
Ti staccherai, perché ti tiene su soltanto un filo, sai.


Tieniti su, le altre stelle son disposte,
solo che tu a volte credi non ti basti.
Forse capiterà che ti si chiuderanno gli occhi ancora
o soltanto sarà una parentesi di una mezz'ora.


Ti brucerai, piccola stella senza cielo,
ti mostrerai, ci incanteremo mentre scoppi in volo.

Ti scioglierai, dietro a una scia, un soffio, un velo.
Ti staccherai, perché ti tiene su soltanto un filo, sai.



*Ligabue ha inciso quattro diverse versioni di questa canzone: è presente nel Cd d'esordio Ligabue (1990), nel doppio Cd live Su e giù da un palco (1997), nel doppio Cd live Giro d'Italia (2003), nel Cd live Sette notti in arena (2007). Senza dubbio l'autore considera questo brano particolarmente ispirato, ed è proprio così. Ho scelto l'arrangiamento che mi piace e tocca di più. A dire il vero, fino a ieri dicevo che il video che lo accompagna è un po' forzato rispetto al testo, ma solo fino a ieri...

sabato 26 febbraio 2011

L'ultima lettera di Eugene Mallove (2004)

(...segue da qui)


Proprio mentre stavo per pubblicare questo post, ho letto la notizia dell'ultima ora del ritrovamento del corpo di Yara Gambirasio, la tredicenne scomparsa esattamente 3 mesi fa (il 26 novembre) e poco più grande di mia figlia. Un pugno nello stomaco. Invito a rivolgere una preghiera di amore a Yara e tutte le anime del mondo strappate prematuramente alla vita terrena e all'affetto di chi le ama.



LETTERA APERTA AL MONDO
Appello universale per il supporto delle nuove Scienze e Tecnologie energetiche

Dott. Eugene F. Mallove*, presidente di New Energy Foundation e direttore della rivista Infinte Energy.
*[ndr il dr Eugene Mallove è stato assassinato da ignoti, a bastonate, la notte del 14 maggio 2004]

A tutte le persone del mondo che sono curiose e di mente aperta, dotate di buona volontà, di capacità di giudizio e di immaginazione. A scienziati e ingegneri, filantropi, ambientalisti, studiosi di energia, investitori in alta tecnologia, professionisti della sanità, giornalisti, artisti, scrittori, finanzieri, gente dello spettacolo e leader politici. Che siate conservatori, progressisti, democratici, repubblicani, libertari o anarchici, che siate agnostici, buddisti, cristiani, ebrei, indù, musulmani, atei, o di qualunque altro credo spirituale, questo messaggio è diretto a tutte le persone di buona volontà come voi.

Caro amico:

Inizio con alcune riflessioni di uomini saggi, che possano fare da sfondo a questo accorato appello perché tu prenda in considerazione e sostenga la ricerca e lo sviluppo di forme di energia radicalmente nuove. Si tratta di fonti energetiche in grado di capovolgere il mondo dalla testa ai piedi, e di segnare l’alba di un nuovo giorno glorioso per la nostra civiltà.

“L’eccezione mette alla prova la regola”. Oppure, detto in un altro modo: “L’eccezione dimostra che la regola è sbagliata”. Se esiste una eccezione ad una regola qualunque, e questa può essere dimostrata e osservata, quella regola è sbagliata. - Richard P. Feynman (1963), Premio Nobel per la Fisica 1965.

Il progresso della fisica è a-sistematico. Questo significa che la fisica a volte si inoltra verso nuovi territori senza aver sufficientemente consolidato quelli su cui già si trova. Presume a volte troppo facilmente che certi risultati siano confermati, e basa su di essi il proprio progresso, esponendosi così al rischio di dover fare in futuro una retromarcia ancora più vistosa. Questo fenomeno diventa evidente in una materia il cui sviluppo dei concetti fondamentali avviene spesso in modo lento. Le nuove generazioni compaiono all’orizzonte prima che il concetto si sia consolidato, e presumono - con il tipico entusiasmo a-critico della gioventù – che tutto ciò che gli viene insegnato a scuola sia oro colato, mentre dimenticano i dubbi e le incertezze dei loro predecessori, nella fretta di trasformare i concetti in applicazioni utili ad ottenere nuovi trionfi. Ogni nuovo giovane fisico corre il rischio di dimenticare i dubbi del passato e le incertezze del presente, e di accettare con mente a-critica i concetti al livello di sviluppo in cui li ha trovati. - Percy W. Bridgman (1961), Premio Nobel per la Fisica 1946.

Il Nobel americano per la Fisica 1988, Leon M. Lederman, non è certo un propositore della ricerca di forme radicalmente nuove di energia. Lo si potrebbe definire uno “scettico patologico”, in base ad almeno una sua opinione, espressa in The God Particle (1993, p.122). Nonostante questo, egli sente in qualche modo che potremmo essere alle soglie di una rivoluzione della fisica. Di recente ha dichiarato: “Lo si sente nell’aria… il senso di una rivoluzione imminente è molto forte”. (New York Times, 11 novembre 2003, p.D12). Lederman non ha idea di quanto sia accurata la sua affermazione, ma non lo è certo per motivi che sarebbe disposto ad accettare facilmente.

Forse Lederman si riferisce a certi argomenti esoterici di fisica accademica, come la “Teoria delle stringhe“, oppure “l’oscura energia cosmica”, ma non certo a tecnologie pratiche basate su una fisica radicalmente nuova. Poiché soffre dei problemi intellettuali sopra descritti dal Nobel P. W. Bridgman, Lederman non ha mai preso in considerazione l’enorme quantità di ricerca che certamente rivoluzionerà le fondamenta della fisica, e ci darà il controllo di nuove e fantastiche forme di energia.

Peggio per Lederman, e peggio per tutti noi, visto che non ha voluto interessarsi di queste cose. Ci sarebbe certo tornato utile il supporto di gente come Lederman, se solo volesse tornare con i piedi per terra ed esaminare a mente aperta la validità dei dati sperimentali che oggi mettono in pericolo le loro beneamate teorie.

In un articolo di “Science” del 1 novembre 2002, 18 esperti riferiscono di aver esaminato tutte le alternative disponibili oggi ai combustibili fossili, trovando che tutte hanno “severe deficienze“ nella loro capacità di affrontare i problemi ambientali, e nel rappresentare adeguate soluzioni al crescente bisogno di energia del pianeta.

Il professore di Fisica Martin Hoffert, leader di quel gruppo di ricerca, ha dichiarato alla stampa che gli Stati Uniti dovrebbero implementare un programma urgente di ricerca energetica, come il progetto Manhattan della bomba atomica o le missioni lunari Apollo. Secondo il New York Times (4 novembre 2003, D1), Hoffert ha dichiarato che “ci vorrebbero forse sei o sette progetti colossali che operano simultaneamente ... [e che] dovremmo prepararci ad investire diverse centinaia di miliardi di dollari nei prossimi dieci-quindici anni”.

Ebbene, io ho qualcosa da dire a questi esperti: le soluzioni ai nostri problemi energetici sono a portata di mano, e sicuramente richiedono ricerca e investimenti iniziali, ma non certo i miliardi di dollari a cui questi “esperti” dell’establishment sono abituati dalla generosità del nostro governo. Al massimo saranno necessarie alcune decine di milioni di dollari, per creare dei robusti prototipi di generatori di energia elettrica basati su nuove scoperte in fisica energetica che già sono avvenute.

Nucleare per decreto? No, grazie...
meglio la fusione fredda a furor di popolo

L'energia nucleare da fissione non è necessaria
come ci vogliono far credere. 

Non è l'unica possibilità per uscire dalla crisi energetica, è la peggiore possibilità. Spero che tutti gli Italiani che hanno votato il governo Berlusconi siano almeno consapevoli che con la loro fiducia mal riposta rischiano di condannare loro stessi, figli, nipoti ecc. a un nucleare reso necessario per decreto, tarpando le ali a fonti alternative pulite come il solare fotovoltaico. (*)

La fusione fredda non è impossibile
come ci vogliono far credere. 

È disposto a crederci per esempio Loris Ferrari, professore Associato di Struttura della Materia presso il Dipartimento di Fisica dell'Università di Bologna, che pochi giorni fa, a proposito dell'E-Cat Ni-H Rossi-Focardi presentato a Bologna il 14 gennaio scorso, ha scritto: "I dubbi sull'origine di questa emissione di energia (che si presenta in forma termica e assolutamente "pulita") non sono completamente fugati, ma se le verifiche condurranno a conferme, il catalizzatore di energia rappresenterebbe la soluzione definitiva del problema energetico. Credo che l'opinione pubblica dovrebbe cominciare a parlarne e a esserne coinvolta: l'unico modo, questo, per evitare gli "insabbiamenti" da parte dei potentati energetici attuali e di possibili sfruttatori a scopi militari (cosa che in passato pare sia già avvenuta, a proposito della fusione fredda). Nel contempo, l'interesse dell'opinione pubblica, attraverso i media, può stimolare enti pubblici e privati a investire qualche soldo in questa ricerca, che finora è stata portata avanti con budget da Piccola Fiammiferaia". (qui il testo completo)

(*) Post scriptum. Mi è stato segnalato sul sito www.fotovoltaici.info un ottimo suggerimento per  fare pressione sul governo italiano affinché modifichi il Decreto in corso di approvazione. Io l'ho fatto, tu che aspetti?

Si inizia a parlare di fusione fredda...
e si finisce sempre a parlar di defunti!

Peter Seller in Dr. Strangelove (1964) di Stanley Kubrik
"Va bene, ora ti sei espresso. Non credevo che lo scatolotto di Rossi, male descritto, peggio gestito, avrebbe suscitato tanta passione. Nemmeno Mallove è mai stato tanto eloquente."



Su Query on line, la rivista del CICAP, dopo la pubblicazione di una "stroncatura" dell'E-Cat di Rossi si è sviluppato un lungo dibattito sulla fusione fredda in generale. Un thread è stato chiuso dalla redazione il 5 febbraio scorso, pertanto si è fermato a 82 commenti. Un altro ad oggi è arrivato a 188 commenti.

In verità la discussione ha interessato e coinvolto solo pochi appassionati come me, studenti universitari, forse qualche professionista o docente universitario, ma soprattutto il chimico nucleare Camillo Franchini, della cui attività scientifica si trovano pochissime tracce su internet, salvo varie sue stroncature alla fusione fredda ospitate in casa del CICAP, e questo articolo di giornale da cui potrebbero intuirsi suoi collegamenti con ambienti militari da un lato e industriali (ENI?) dall'altro.

Devo dire che il dottor Franchini mi risulta molto simpatico come interlocutore, non solo per il rispetto che devo alla sua età (a occhio e croce tra i 70 e gli 80 anni), ma anche per la sua verve. Purtuttavia, viste le argomentazioni che oppone, non lo candiderei certo a campione di onestà intellettuale. Non ho trovato una sua foto in internet, perciò ho surrogato con Peter Seller, nella sua indimenticabile e geniale interpretazione del dottor Stranamore nell'ononimo film di Kubrik.

Ho deciso di condividere con tutti i lettori di questo blog, senza commentare, le parole che mi ha indirizzato Franchini stanotte sul thread di Query on line in questione.

Ad alcune affermazioni di uno studente di fisica, dall'approccio - a mio parere - un po' troppo neo-positivista e apodittico, avevo scritto:
Alla tua età avevo la stessa identica fede nella scienza. Poi ho scoperto quanto le debolezze umane prevarichino la sua purezza e la sua idealità, quanto dietro le ricerche scientifiche ci siano gli interessi economici o banali giochi di potere: non è complottismo, è semplicemente essere realisti.

Riferendosi a ciò, Franchini si è rivolto a me così (si noti bene che normalmente mi dà del Lei e in quest'occasione è passato al tu):
Va bene, ora ti sei espresso. Non credevo che lo scatolotto di Rossi, male descritto, peggio gestito, avrebbe suscitato tanta passione. Nemmeno Mallove è mai stato tanto eloquente. Buona notte

Per chi non lo sapesse il dottor Eugene Mallove (1947-2004) è stato assassinato a bastonate, da sconosciuti, la notte del 14 maggio 2004. Nel 1991, quando lavorava al MIT, si era accorto "che i test di Fusione Fredda fatti dal suo istituto [ndr nel 1989] avevano in effetti registrato calore in eccesso, ma i dati erano stati manipolati prima della pubblicazione, per far apparire il contrario. Il MIT infatti rischiava di vedersi bloccare di colpo i finanziamenti miliardari che in quel momento stava ricevendo dal governo per la ricerca sulla fusione calda" (fonte). La bocciatura della fusione fredda emessa dal MIT aveva ovviamente pesato in modo decisivo nell'operazione di discredito di Fleischmann e Pons. Non riuscendo a ottenere una ritrattazione dal MIT, Mallove si licenziò per protesta e fondò la rivista Infinite Energy, che divenne un punto di riferimento per i ricercatori della fusione fredda.

La mia risposta a Franchini e a tutti quelli che la pensano come lui è stata e sempre sarà semplicemente questa:
Ma che “sottile” allusione… questo mi dà ancora più voglia di insistere, mi creda.

Lo scambio di colpi integrale può essere letto qui, tra i commenti del 25 febbraio (ma per seguire il filo della discussione toccherebbe risalire all'origine).

Cambiando discorso, mi era completamente sfuggito che il 21 febbraio scorso, sul forum Ambiente e clima di Franco Foresta Martin, il professor Loris Ferrari, del Dipartimento di Fisica dell'Università di Bologna ha lasciato questo interessante intervento:
Fusione fredda
Recentemente, a Bologna, si è tenuta una dimostrazione di produzione di energia di probabile origine nucleare a temperatura-ambiente. Il risultato è stata un'emissione di potenza, continuativa e controllata, venti volte superiore a quella immessa per il funzionamento. L'invenzione del metodo (denominato "catalizzatore di energia") è dell'ing. Andrea Rossi, mentre le misure e gli studi teorici sono stati effettuati dallo staff diretto dal prof. Sergio Focardi, coordinato dal prof. Giuseppe Levi, entrambi del Dipartimento di Fisica dell'Università di Bologna, con la collaborazione della Sezione INFN di Bologna. Non mi dilungherò sui dettagli, ma credo sia utile, per i frequentatori del forum, avere questa notizia, del resto già divulgata dal Resto del Carlino e da edizioni locali di altri giornali (compreso il CdS). I dubbi sull'origine di questa emissione di energia (che si presenta in forma termica e assolutamente "pulita") non sono completamente fugati, ma se le verifiche condurranno a conferme, il catalizzatore di energia rappresenterebbe la soluzione definitiva del problema energetico. Credo che l'opinione pubblica dovrebbe cominciare a parlarne e a esserne coinvolta: l'unico modo, questo, per evitare gli "insabbiamenti" da parte dei potentati energetici attuali e di possibili sfruttatori a scopi militari (cosa che in passato pare sia già avvenuta, a proposito della fusione fredda). Nel contempo, l'interesse dell'opinione pubblica, attraverso i media, può stimolare enti pubblici e privati a investire qualche soldo in questa ricerca, che finora è stata portata avanti con budget da Piccola Fiammiferaia. L'altro vantaggio sarebbe quello di arrivare a una certificata e inequivocabile dimostrazione di attendibilità, efficienza e sicurezza di utilizzo, da parte di ricercatori indipendenti e sottoposti a un controllo pubblico.
Saluti e auguri a dita incrociate.

Loris Ferrari
Professore Associato di Struttura della Materia
Dipartimento di Fisica dell'Università di Bologna. (fonte)

Se il professor Ferrari dichiara questo, mi sembra più che evidente che al Dipartimento di Fisica abbiano elementi in mano tali da credere nella bontà della scoperta di Rossi. Alla faccia di tutti i Dr Strangelove del mondo e di chi li foraggia!

Concludo questo lungo post invitando a leggere la lettera che Eugene Mallove inviò, esattamente il giorno prima di essere assassinato, a Richard Hoagland, perché fosse pubblicata sul sito “Enterprise”: Lettera aperta al mondo - appello universale per il supporto delle nuove Scienze e Tecnologie energetiche.

mercoledì 23 febbraio 2011

Prova tecnica non ufficiale dell'E-Cat (II)

Bologna 11/02/11 - quadro di controllo (photo by Daniele Passerini)
Bologna 11/02/11 - E-Cat Ni-H (photo by Daniele Passerini)
(...segue) Ok, era da quasi due settimane che friggevo a tenermelo per me, ma mi ero impegnato alla riservatezza. Bene, oggi Levi mi ha finalmente autorizzato a svelare che l'11 febbraio scorso sono stato presente, come osservatore, al test tecnico non ufficiale, effettuato a Bologna nella stessa sede dove era stato predisposto l'esperimento del 14 gennaio. Sono arrivato a test già in corso e dalle ore 21 del 10 febbraio alle ore 6.45 della mattina seguente stato accanto all'E-Cat funzionante.

È ovvio che non avendo questo test alcun valore, se non di prova preparatoria per chi l'ha realizzata, non placherà minimamente le polemiche in corso dal 14 gennaio in poi, anzi è presumibile che le alimenterà. Almeno fino a quando, nelle prossime settimane, si predisporranno finalmente dei test con dei protocolli sperimentali inappuntabili e sotto il controllo e l'egida dell'Università.

Il dottor Francesco Celani, dell'Infn di Frascati, si è espresso sull'ultimo sviluppo della vicenda indirizzando alla sua mail-list, poche ore fa, la seguente dichiarazione.

Cari Colleghi,

ho avuto, da poco, copia di un secondo test effettuato da Andrea Rossi a Bologna alcuni giorni fa e appena pubblicato on-line da una nota (e molto diffusa, 327000 lettori) rivista scientifica svedese (Ny Teknik). [ndr qui]

* Questa volta ci sono stati alcuni significativi progressi nella conduzione dell'esperimento rispetto al "caotico" ed affrettato (mi si perdonino i termini) test effettuato a Bologna il 14 Gennaio 2011.

* In dettaglio:

a) la durata del test è stata aumentata da circa 1 ora a 18 ore;

b) Il flusso dell'acqua è stato considerevolmente aumentato (da circa 5cc/s a ben 1000cc/s) per evitare che il sistema operasse nel regime d'ebollizione (difficile valutare esattamente la potenza in uscita causa possibile presenza di acqua liquida mescolata al vapore).

* Purtroppo, in tale esperimento, il flusso di acqua NON era generato utilizzando una pompa ma attaccandosi direttamente alla conduttura dell'acqua (dichiarata avere una pressione di ben 8 Atmosfere)*.
Ovviamente, date le note instabilità di pressione dell'acqua nelle condutture (oltre a problemi di "sassolini" che potrebbero ostruire la serpentina di raffreddamento) e l'elevatissimo flusso di acqua "dichiarato" (un litro al secondo!!!), la misura, anche se sembra aver dato risultati nettamente superiori a quelli del 14 Gennaio 2011, ritengo che debba essere

RIPETUTA in condizioni di lavoro STABILI e CONTROLLATE.

Ho già dichiarato, per vie brevi, la mia disponibilità a far effettuare test in condizioni più "standardizzate" e facilmente controllabili: ho già fornito numerosi suggerimenti "operativi" al riguardo.

* Reitero il mio suggerimento che, nelle condizioni operative dichiarate da Rossi, un flusso ragionevole (e di agevole "gestione") dell'acqua di raffreddamento, sia di 50-100cc/s.

* Nonostante le mie su-citate critiche, desidero complimentarmi con il Gruppo di Rossi per i progressi ottenuti e la buona volontà mostrate.

Grazie per l'attenzione,

Francesco CELANI

******************************************************
* Il dottor Celani ha semplicemente frainteso, nel corso di una telefonata, una frase del dottor Levi: non è stata mai dichiarato nessuna misure di pressione perché non è stata effettuata. È stata invece misurata e dichiarata una portata di 1 l/s. Inoltre si ribadisce che questo test non aveva altra pretesa se non quella di permettere a Levi di conoscere meglio la macchina, come si accende, controlla e spegne, in vista degli esperimenti che verranno tra poche settimane effettuati dall'Università di Bologna in base a protocolli sperimentali condivisi con esperti del settore.

P.S. Dal forum di EnergeticAmbiente (qui) riporto l'intervento di Vettore che, riferendosi all'articolo pubblicato da NyTeknik, mi pare abbia colto benissimo ciò che questa nuova prova, con tutti i limiti che si sono evidenziati (e ce ne sarebbero ben altri), ha aggiunto alla precedente:

Ci sono dei dettagli interessanti che non si erano capiti bene:
1) la prova serviva per far prendere confidenza con l'apparecchio agli sperimentatori dell'UniBO;
2) la portata dell'acqua, nonostante sproporzionata e non costante è stata misurata periodicamente con un contatore volumetrico;
3) l'apparecchio ha funzionato per tutte le 18 ore con il rubinetto dell'idrogeno chiuso! (Aperto solo all'inizio per caricarlo).
4) per quanto detto sopra si capisce che non è necessario fare il vuoto o fare cicli di pulizia o assorbimento dei gas: funziona tutto al volo;
5) l'intero apparato è stato aperto ed ispezionato: nel box di controllo ci sono solo 5 PLC, e nel reattore non c'è niente di "fraudolento" e quasi tutto il peso ed il volume sono dovuti alla schermatura di piombo.
6) da questa foto frontale si capisce che il box di controllo non è altro che una specie di comando che contiene solo 5 termostati (o qualcosa di simile), più un interruttore generale:
http://1.bp.blogspot.com/-W47iZf0Zw-...Cat110211b.jpg 
E' quasi certo a questo punto che i 5 fili che entrano nel reattore alimentino delle resistenze.

Si viene e si va

La mia generazione è cresciuta coi miti e la poesia di De Andrè, De Gregori, Battisti, Battiato e ce ne sarebbero decine da aggiungere... ma quando ascolto Elisa, Ligabue, Max Gazzé, Cristina Donà - e ce ne sarebbero decine da aggiungere - mi dico che ci sarà sempre qualcuno capace di farci emozionare, commuovere e piangere di gioia, mai meno bravo di chi l'ha preceduto, anzi, come Dio vuole, sempre e ancora un passino avanti. Mentre scorre la colonna sonora delle nostre vite...



Si viene e si va (2000)
Luciano Ligabue

Si viene e si va, comunque ballando
pensando "una vita forse non basterà"
si viene e si va, allora 

tenendo la vita per la coda
nel caso che Dio non sia in sede.


Si viene e si va, tenendoci stretti 

tenendoci dritti che così si fa
si viene e si va, per sempre
fra gusto e dolore più o meno 

venendo nel mondo più o meno.

Vai vieni e vai, come vuoi
nasci solo e solo andrai
è in mezzo che hai quel gran bel traffico 

il traffico che puoi.
Si viene e si va cercandoci un senso
che poi alla fine il senso è tutto qua.


Si viene e si va, di umana commedia 

che c'è chi la spiega e c'è chi vive e va
si viene e si va, comunque
fischiando, cantando il motivo 

ci serve comunque un motivo.

Vai vieni e vai, come vuoi/puoi
nasci solo e solo andrai
è in mezzo che hai quel gran bel traffico 

il traffico, il traffico, il traffico
il traffico che vuoi.

Vai vieni e vai, come vuoi/puoi
nasci solo e solo andrai
è in mezzo che hai quel gran bel traffico 

il traffico, il traffico, il traffico
il traffico che vuoi.

martedì 22 febbraio 2011

La grande diplomazia del governo Berlusconi

«Lascio a voi in questa giornata il mio cuore, felice, veramente felice di essere riuscito a mettere da parte tutto ciò che non era amore. Sono felice di guardare verso il futuro con quei sentimenti che soli portano la felicità e il benessere all'uomo, che sono l'amicizia, la fratellanza e l'amore». 

Dal discorso di Silvio Berlusconi a Bengasi, in occasione della firma del trattato di amicizia, partenariato e cooperazione tra Italia e Libia (30/08/10).

Sei mesi dopo...
 
«Non disturbo Gheddafi».

«Stati Uniti e Italia hanno distribuito ai ragazzi a Bengasi razzi rpg».
Gheddafi, dopo aver fatto uccidere migliaia di persone in piazza ordinando all'aviazione di bombardarle (22/00/11).

«Se fossero confermate le parole di Gheddafi si tratterebbe di una purissima falsità che lascia sgomenti e sbigottiti».

Sapesse Frattini quanto siamo sbigottiti noi!!! 
Solo un governo del Paese dei Balocchi come questo poteva trovare geniale legare l'economia italiana ai destini di una nazione dittatoriale! Del resto, uno che si beve che una ragazzina che gli fa le fusa è la nipote di Mubarack può benissimo credere che un tiranno come Gheddafi sia un alleato rispettabile e un ottimo investimento per il futuro.

Speciale di Report sulla fusione fredda (1997)

N.B. del 21/07/2012: periodicamente qualche lettore mi segnala che i video inseriti in questo post sono stati rimossi da youtube... segno che infastidiscono parecchie persone in quanto di tutta attualità. E periodicamente inserisco nuovi link che portano a quei video.

Quando il 27 settembre 1997 Milena Gabanelli mandò in onda questo servizio sulla fusione fredda, erano passati 8 anni dal famoso annuncio di Fleischmann e Pons. Qui da noi si finanziava la ricerca sulla fusione calda e cercava di convincere l'Europa a costruire ITER in Italia. Solo tre anni dopo, nel 2000, il grande Giuliano Preparata, uno dei più brillanti fisici italiani del dopoguerra, sarebbe morto  a 58 anni di un rarissimo tumore, una perdita gravissima per la scienza italiana. È sempre emozionante e utile rivedere e riascoltare lui ed Emilio del Giudice spiegarci verità che erano già note allora, ma che soltanto ora, forse, sono finalmente vicine ad affermarsi.


Prendo una [cella] di questo genere che potrà presto arrivare a - diciamo - 10 kW, o un insieme di queste [celle]: per far questo mi servirà un grammo di Palladio, un grammo di Palladio costa sul mercato nell'ordine di 15-20 mila lire e ho bisogno, per esempio, di un litro di acqua pesante che [...] costa 400-500 mila lire al litro. Questo oggetto potrà darmi 10 kW che è l'energia necessaria a far funzionare un grande appartamento per un tempo dell'ordine di 500 anni... (Giuliano Preparata, a 2/3 del 1° video)


Il fatto di richiedere a uno stadio molto poco avanzato la riproducibilità è un modo per chiudere il sistema. "Va be', questo non è riproducibile...", ma adesso tu mi spieghi perché tutto a un tratto questa cosa era tranquilla e poi a un certo punto c'è un picco [...] e poi va su la temperatura... cosa è successo dentro la cella se è andata su la temperatura? Vuol dire che c'è una sorgente di calore. E questa sorgente di calore? Che c'è stato? C'è stato qualcuno che dentro si è messo a pedalare...? ad accendere una fiamma ecc...? No! E allora il problema fondamentale di questi stupidi di scienziati - perché non posso chiamarli altrimenti - è che loro [...] dicono "o mi fai vedere che ci sono i neutroni" - e i neutroni non ci sono perché il processo è diverso - "o mi fai vedere che è riproducibile!" - e la riproducibilità non è una cosa che si può richiedere a questo livello, se uno non ha capito bene. L'importante è che ci siano degli eventi che non possono essere spiegati dalla teoria, la cui unica spiegazione è che ci sia una sorgente di calore e a un certo punto il problema è di mettersi lì [e dire che] questa è una cosa importantissima, studiamo, facciamo un'analisi a tappeto, sistematica ecc. e poi alla fine... no! E questo è stato un modo vizioso per per distruggere tutta questa grande speranza della fusione fredda. (Giuliano Preparata, alla fine del 2° video)


Nei primi tempi della radio Guglielmo Marconi percepiva i segnali radio solo di notte e non di giorno... cioè nei primi tempi non sempre gli esperimenti riescono perché uno non ha ancora imparato tutte le condizioni che lo rendono possibile. (Emilio del Giudice, all'inizio del 3° video)

Chi durante l'ultimo mese ha seguito la vicenda dell'Energy-Catalyzer a Nickel e Idrogeno di Rossi e Focardi avrà certamente notato quanto questo servizio di Report, dopo 14 anni, sia ancora decisamente attuale.

P.S. Su segnalazione di un lettore aggiungo il link a un altro contributo di Report, un'intervista di Milena Gabanelli al Prof. Giuliano Preparata, successiva al servizio di cui sopra:

Einstein pubblicò nel 1905 tre lavori fondamentali,  che  innescarono o che dettero  - diciamo - combustibile a tre rivoluzioni scientifiche... Se Einstein vivesse oggi e dall'Ufficio Federale dei Brevetti di Berna mandasse questi lavori al Physical Review, a Nature, a Science, a Nuclear Physics o qualsiasi cosa, non verrebbe sicuramente pubblicato. Su questo io non ho il minimo dubbio. (Giuliano Preparata)

lunedì 21 febbraio 2011

Prova tecnica non ufficiale dell'E-Cat (I)

Foto di Daniele Passerini
Poco fa il dottor Giuseppe Levi mi ha autorizzato a rendere pubblico quanto segue.

Nei giorni scorsi, esternamente all'Università di Bologna, si è svolta una prova tecnica del reattore Ni-H Rossi-Focardi (Energy Catalyzer) finalizzata a valutare alcune problematiche sperimentali.

Si è trattato di un test senza produzione di vapore (con ΔT volutamente molto inferiori a quelli realizzati il 14 gennaio scorso).

Sono stati osservati un minimo di 15 kW prodotti continuativamente per 18 ore per un totale di 270 kWh = 972MJ.

Portata dell'acqua: 1 l/s
H2 immesso nel reattore: 0,4 g.

Dell'esperimento sono stati osservatori lo stesso dottor Levi e altri testimoni. 

Riguardo ciò non verranno diramati report ufficiali, che verranno invece forniti riguardo gli esperimenti che prossimamente saranno avviati in accordo col Dipartimento di Fisica dell'Università.

AGGIORNAMENTO: Prova tecnica non ufficiale dell'E-Cat (II)

domenica 20 febbraio 2011

Evidenze scientifiche della fusione fredda

"L'anomalia è la chiave per accedere ad una nuova conoscenza" (Nikola Tesla)

Si avvicina ogni giorno di più il momento della riabilitazione di Fleischmann e Pons (e di parecchi altri): se nel 1989 avessero annunciato la scoperta della fusione fredda in termini di probabilità di riproducibilità probabilmente non sarebbero stati tout court bollati come venditori di bufale. Dal 1989 ad oggi però la comprensione delle variabili in gioco nel fenomeno è cresciuta e la riproducibilità è sempre più alta, i laboratori di Frascati e i loro campioni di Palladio venduti ai laboratori di tutto il mondo ne sono un esempio. 

A sostegno di questa mia tesi consiglio la visione (nei due video su YouTube che seguono) di un documentario intitolato "La fusione fredda è ancora un tema caldo" messo in onda a metà del 2009 dalla CBS, la celebre emittente televisiva statunitense. In breve, Scott Pelley, redattore della trasmissione "Sixty minutes" vuole scoprire se la "fusione fredda" è davvero una bufala come sostiene la "scienza ufficiale". Si rivolge a Rob Duncan, uno scienziato esperto in misurazioni energetiche membro della American Physical Society e lo porta a esaminare i risultati dichiarati da un un laboratorio israeliano all'avanguardia nel campo della fusione fredda. Inizialmente scettico, alla fine Duncan deve riconoscere che in effetti il fenomeno esiste. A questo punto è veramente istruttivo osservare la reazione di Richard Garwin, uno dei fisici più autorevoli al mondo che collaborò con Teller alla costruzione della bomba H, che si dice certo, a dispetto delle evidenze scientifiche a favore della fusione fredda, che siano frutto di errori di misura. Aveva perfettamente ragione Max Plank quando affermò: "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari." 

Buona visione.




Sono veramente contento di avere finalmente trovato un filo rosso che lega insieme fusione fredda, memoria dell'acqua e tante altre cose tra cui includerei pure inconscio collettivo e archetipi junghiani. Vedo finalmente i primi segni concreti di una possibile riunificazione tra scienze matematiche e scienze umanistiche, una rivoluzione analoga a quella portata nella nostra vita quotidiana dalla scoperta delle onde radio, una rivoluzione culturale che vedrà tanta cosiddetta para-scienza felicemente annessa ai territori della scienza, con reciproco vantaggio.

sabato 19 febbraio 2011

Conferenza di Roberto Germano (2003)



Ho trovato nel web (qui) il testo di una conferenza-dibattito sulle nuove prospettive della scienza tenutasi a Napoli il 16 Marzo 2000, dove il fisico Roberto Germano presentò i contenuti del libro che di li a poco avrebbe pubblicato per i tipi di Bibliopolis nel 2003 col titolo Fusione fredda, moderna storia d'inquisizione e d'alchimia. Questo è il testo di quella conferenza, è un po' lungo, ma vale la pena di leggerlo tutto perché è assolutamente attuale!


Fusione fredda
moderne storie d'inquisizione e d'alchimia
 
Che voglio dire con questo titolo?!
Cominciamo con dei riferimenti al passato. Poi passerò a condividere con voi quella che è stata la mia esperienza sconvolgente in merito... Perché c'è una certa differenza tra leggere certe cose sui libri e viverle in prima persona.
Sui libri si può trovare l'aforisma di Max Planck (uno dei padri della Meccanica Quantistica): "Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono finalmente la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari". E va bene, questo è vero. Molti di noi avranno letto "La struttura delle rivoluzioni scientifiche" di Thomas Kuhn, in cui l'autore tratteggia il modo di evolversi del pensiero scientifico. Ci sono, nel corso dell'evoluzione scientifica, dei modelli, delle teorie, cioè delle visioni del mondo ("teoria" deriva dal greco - teoria - e significa proprio "vedere", "osservare") che hanno un certo peso in alcuni periodi ed intorno alle quali si costruisce tutta la scienza sperimentale. Dopodiché accade che iniziano pian piano a presentarsi delle "anomalie" sperimentali, anomalie rispetto a quella che è la visione generalmente accettata fino a quel momento. Tali anomalie non si inseriscono più nella teoria e quindi le si inizia a classificare, un po' come degli insetti particolari... Ad un certo punto c'è qualcuno che grazie a queste anomalie ha una nuova "visione" e dice: "OK: queste anomalie si possono correlare tutte insieme in un nuovo modello, in una nuova teoria". E questo è quello che è sempre successo.
Niente di nuovo. Però...
Potremmo citare la considerazione di Benedetto Croce secondo cui: "La maggior parte dei professori hanno definitivamente corredato il loro cervello come una casa nella quale si conti di passare comodamente tutto il resto della vita; da ogni minimo accenno di dubbio... diventano nemici velenosissimi, presi da una folle paura di dover ripensare il già pensato e doversi mettere al lavoro". Questa è effettivamente una delle problematiche psicologiche che sta alla base della difficoltà di accettare nuove visioni scientifiche. Non è l'unica, come vedremo. Ma sicuramente la pigrizia intellettuale e l'attaccamento al potere accademico sono dei fattori importanti. Attualmente è divenuto in realtà fondamentale anche il potere economico.
Può essere interessante ricordare alcuni aneddoti del passato che fanno luce sul presente.
Quando Alexander Graham Bell, negli Stati Uniti d'America, decise di proporre l'idea del telefono, avendone capita l'utilità, per noi oggi ovvia - dopo essere stato rifiutato dal U.S. Post office e dalla Western Union - andò al British Post Office, il cui ingegnere capo era Sir William Preece, uno dei più importanti scienziati inglesi dell'epoca. Preece era membro della prestigiosissima Royal Society ed aveva studiato col grande Michael Faraday. Ebbene, cosa disse questo eminente scienziato quando Bell gli spiegò il funzionamento e l'uso del telefono?! Disse: "L'Inghilterra è piena di ragazzini che possono portare messaggi". Questo è ciò che disse. Poi si distinse anche in seguito per un'altra affermazione relativa alla lampadina: "Un'idea completamente idiota".
Questi sono esempi abbastanza interessanti che riguardano apparecchi, invenzioni, non di chissà quali nuove idee sulla visione del mondo...
Lo stesso famoso Michael Faraday fu accusato di ciarlataneria quando annunciò di poter generare una corrente elettrica semplicemente muovendo un magnete in un avvolgimento... cosa oggi ovvia, che si usa ad esempio nella dinamo della luce della bicicletta...
Un altro esempio è la presentazione del fonografo all'Accademia delle Scienze di Parigi: "Non appena la macchina ha emesso qualche parola il Signor Segretario Perpetuo si precipita sull'impostore e gli serra la gola con mano di ferro." Quindi, credeva che fosse il trucco di un ventriloquo... "Vedete bene - Dice ai suoi colleghi. Con sbalordimento di tutti, la macchina continua ad emettere suoni."
Ebbene sì, è successo anche questo.
  
Possiamo prendere degli spunti interessanti anche dal recente libro di Luc Burgin "Errori della scienza".
Ad esempio, quando Antoine Laurent Lavoisier, il padre della chimica moderna, scoprì che esisteva l'ossigeno e che era fondamentale nella combustione e che il "flogisto" invece non esisteva, tutti spararono a zero contro Lavoisier, sulle più importanti riviste...
Certo, Lavoisier era senz'altro un rivoluzionario, anche dal punto di vista politico, partecipò attivamente alla Rivoluzione Francese e definì la chimica "scienza rivoluzionaria".
Però su Lavoisier possiamo anche dire un'altra cosa. Fu chiamato a pronunciarsi sull'origine delle meteore, infatti c'erano allora varie teorie sull'origine delle meteore, una delle quali (quella giusta) era quella secondo cui si trattava di pietre che cadevano dal cielo, come oggi sappiamo bene. Lavoisier disse che le meteore non potevano certo essere pietre che cadevano dal cielo per il semplice motivo che nel cielo le pietre non ci sono... Effettivamente c'era poco da discutere!!

AAA vendesi cameretta

Causa up-grade a nuovo arredamento più consono alle esigenze di una adolescente, vendo la cameretta di mia figlia, acquistata alla fine del 2002, tuttora in ottime condizioni (come da foto), con struttura in faggio e frontali laccati rosso aragosta.

ELEMENTI DELLA COMPOSIZIONE:

1) Mobile con armadio e letto a castello, rete a doghe, scaletta e protezione di sicurezza.
L'armadio 2 ante, misura 900 mm di larghezza, 885 mm di profondità, 1316 mm di altezza; è accessoriato all'interno per tutta la larghezza con bastone porta-abiti davanti e 3 mensole (profonde 310 mm) dietro.
Dimensioni complessive della struttura: larghezza 2020 mm, profondità 885 mm, altezza 1632 mm.

2) Mobile con la metà superiore ad anta con 3 ripiani interni e la metà inferiore con 4 cassetti: larghezza 600 mm, profondità 470 mm, altezza 1636 mm.

3) Scrivanietta con cassetto: larghezza 900 mm, profondità 598 mm, altezza 766 mm (entra anche sotto la struttura).

A ciò aggiungo (se graditi) vari accessori per lo più Ikea: lampada a parete a forma di luna, lampada a forma di cuore, mensola rossa a "V", mensola appendiabiti, mobiletto a forma di casetta ecc.

La camera è assolutamente uni-sex.
Ubicazione: Perugia.


Tutto compreso 
500,00 €

(P.S. chi l'ha comprata ha fatto un affare, 
l'ho venduta a molto meno!)


N.B. Le fotografie (appena scattate) possono essere visualizzate in grande dimensione per apprezzare appieno le condizioni della mobilia)

Se interessati contattatemi tramite un commento o una mail a daniele.passerini@22passi.it.

Fusione fredda: solo la punta di un iceberg

Fusione Fredda - moderna storia d'inquisizione e d'alchimia, del fisico Roberto Germano, è uno dei prossimi libri che leggerò. Ne riporto intanto la prefazione, scritta dal compianto Giuliano Preparata (1942-2000) nel 1999, uno dei più importanti fisici italiani del dopoguerra: dopo dodici anni suona come una profezia che si sta finalmente compiendo.


Prefazione

Sono passati esattamente dieci anni da quella giornata di primavera (il 23 marzo 1989) in cui due elettrochimici, allora all'Università dello Utah, M. Fleischmann e S. Pons annunciarono all'umanità che l'alba di un nuovo mondo si era appena dischiusa. Come Roberto Germano racconta con passione, precisione e ricchezza di particolari in questo bel libro, il formidabile apparato scientifico-tecnologico dei nostri tempi doveva dare a questo annuncio pieno di speranza una ben triste risposta: lo scherno, la derisione, l'emarginazione di chiunque abbia cercato di seguire i due scienziati nello sviluppo di un programma di ricerca totalmente nuovo, che mette in discussione una buona parte delle certezze e dei punti fermi della organizzazione scientifica planetaria.
Chi abbia una qualche conoscenza della storia della Scienza si affretterà certamente ad obiettare che tutto ciò è assolutamente naturale: di che meravigliarsi? Non è forse stato così per Copernico, Bruno e Galilei alla nascita della scienza moderna? Certamente, ma gli scienziati (una moltitudine impressionante) e le istituzioni scientifiche che hanno reso e rendono la vita impossibile allo sparuto drappello di coloro che hanno preso sul serio il messaggio di Fleischmann e Pons, sono gli stessi che ci ricordano ad ogni pie' sospinto il grande debito che l'umanità ha nei confronti di quei coraggiosi e di chi, sfidando inquisizione, comunità accademica e varie istituzioni politico-economiche del tempo, li volle seguire. E questo la dice lunga, come ci ricorda Germano, sulla grande somiglianza che esiste tra la "comunità" scientifica odierna e quella degli Aristotelici che tanto filo da torcere dettero agli innovatori, figli del nostro Rinascimento.
Tuttavia, la comparsa di libri come questo e di una serie di iniziative che vedono, come viene qui ricordato, il nostro Paese finalmente coinvolto a livello delle sue principali istituzioni scientifiche nel campo dell'energia (l'ENEA e l'INFN) in un rinnovato interesse per le problematiche della fusione fredda, è forse il segnale che nel nuovo millennio, il cui inizio è alle porte, le cose saranno diverse, e che la scienza nuova, annunciata dai fenomeni sorprendenti della Fusione Fredda, aprirà alla nostra comprensione domini di realtà fin qui inesplorati e ci fornirà gli strumenti, non solo energetici, per rendere migliore l'esistenza di tutti gli esseri viventi di questa nostra Terra.
Come ha sottolineato con acutezza l'autore, è forse quest'ultimo l'aspetto della vicenda, potremmo ben dire della "saga", della Fusione Fredda che più ci apre alla speranza. E come i lettori percepiranno dalla lettura del Cap. VI, è proprio questo l'aspetto che da quel giorno del marzo del 1989 ormai lontano mi ha convinto ad imbarcarmi in un'avventura intellettuale ed umana che, sapevo, mi avrebbe procurato non poche amarezze e delusioni, allontanandomi e alienandomi da quel mondo, quello accademico voglio dire, che fin dagli anni verdi avevo considerato come il mio, e che mi aveva riservato non poche soddisfazioni e riconoscimenti. Ma ciò è stata pur sempre ben poca cosa di fronte alle gioie che il dipanarsi di questa nuova realtà, che insieme a pochi amici e colleghi contemplavo per la prima volta, mi arrecava e continua ad arrecarmi. Infatti sono proprio quegli straordinari eventi che, ad esempio, avvengono in una matrice metallica di Palladio, percorsa dall'isotopo dell'idrogeno, il deuterio, che fanno gridare allo scandalo la maggioranza degli uomini di scienza, che ci stanno convincendo che i meccanismi dinamici che governano la materia condensata, animata ed inanimata, sono ben più sottili e potenti di quelli che sono stati fin qui ipotizzati e studiati. Non solo, ma una serie di deduzioni, basate sull'elettrodinamica quantistica, che mi avevano convinto ben prima del 1989 che le idee correnti sulla materia erano gravemente carenti, trovano nella scoperta di Fleischmann e Pons una drammatica indicazione della loro sostanziale correttezza e rilevanza. Ai miei occhi, la Fusione Fredda è venuta così ad apparire come la punta di un iceberg che non solo avrebbe fatto affondare la nave degli scienziati sciocchi di fine secolo, ma avrebbe fatto emergere una nuova realtà ben più ricca e sottile di quell'immane meccano di palline atomico-molecolari la cui inadeguatezza e povertà concettuale, ahimè, domina oggi fisica, chimica e biologia.
È quindi per me grande il merito di Germano di aver saputo cogliere appieno questo aspetto della "moderna storia d'inquisizione e d'alchimia", che ha qui raccontato con tanta sagacia e documentazione.
 

venerdì 18 febbraio 2011

Pare ci siano i comunisti anche in Libia...

E ora il nostro Silvio Metternich Berlusconi cosa farà? Manifesterà solidarietà al suo grande amico dittatore? Stigmatizzerà il popolo in rivolta, talmente delinquente da farsi persino ammazzare?

Perugia: nuovo mercato contadino
a Ponte San Giovanni

È da parecchio che non parlo della mia città nel blog. Torno a farlo per informare i miei concittadini che il mercatino contadino e artigianale Terra fuori Mercato, che da un paio d'anni si teneva una volta al mese in Piazza Sandro Pertini (zona via Cortonese-Madonna Alta), si trasferisce a Ponte San Giovanni di fronte al CVA, angolo via della Scuola-via Cestellini. Tra l'altro a 5 minuti a piedi da dove abito.

Da domani 19 febbraio e per tutto il 2011, appuntamento col nuovo Mercato contadino il terzo sabato di ogni mese: dalla mattina al tramonto vendita diretta di prodotti alimentari e artigianali, secondo i criteri della certificazione partecipata, della filiera corta e della produzione biologica. Inoltre per tutti: degustazioni, momenti di intrattenimento e laboratori aperti.

I prossimi mercati saranno il 19 marzo, 9 16 aprile, 21 maggio, 18 e 21 giugno (doppio appuntamento estivo), 16 luglio (poi ad agosto tutti in vacanza), 17 settembre, 15 ottobre, 19 novembre, 17 dicembre. 

Hanno reso possibile il Mercato contadino di Ponte San Giovanni, l'associazione "Ponte Solidale" (la Bottega del Mondo - commercio equo e solidale, presente nel quartiere), il finanziamento del Bando Cesvol per la progettualità sociale 2010-2011, il Circolo Arci Island (che ha promosso per 2 anni il mercato a Madonna Alta), le Associazioni Attac, Contro-sguardi, Incluso me, Terra Fuori Mercato), il movimento Genuino Clandestino ed infine la cooperativa sociale Ponte Solidale, il Centro Territoriale Permanente A. Volumnio, la Parrocchia e alcuni gruppi giovanili.

Per altre informazioni: Bottega del Mondo, via San Bartolomeo, 50 - 06135 Perugia Ponte San Giovanni, tel. 075-393097 - Ponte Solidale società cooperativa sociale

Prossimamente sulle web-Tv

Mi sto facendo in quattro per intervistare i "testimonial" più autorevoli nel campo della fusione fredda... be' oggi è stata una piacevole sorpresa scoprire che qualcuno vuole intervistare anche me. E io non ho nulla in contrario! Pubblico senza omissis col consenso del mittente.

Il giorno 18/feb/2011, alle ore 09.30, Giacomo Guidi ha scritto:

Salve
 
sono un consulente che, insieme ad alcuni giornalisti freelance, sta realizzando un servizio di approfondimento, con contenuti audio e video, sull'apparato LENR presentato da Focardi-Rossi il 14 gennaio a Bologna di cui lei è stato diretto testimone. E' infatti molto interessante il minutes da lei scritto e riportato su web in cui narrà la dinamica della giornata. I risultati sperimentali ottenuti sono impressionanti nonostante l'impostazione a "scatola nera". Il servizio sarà un documentario principalmente incentrato sulla potenziale rivoluzione che questa scoperta, se l'esperimento verrà confermato, sarà in grado di innescare nell'intero panorama energetico mondiale. Il documentario è un prodotto che sarà distribuito su internet e su canali televisivi come "current television", per cui in ambito non mainstream. Ad ogni modo la ringrazio anticipatamente se potrà fornire la disponibilità per una veloce intervista in modo che possa raccontare la sua esperienza (tecnica ed umana) su questa vicenda, sui suoi protagonisti e sulle sue possibili implicazioni future.
 
Se potrà confermarci questa disponibilità, vorremmo contattarla per realizzare una breve intervista video, raggiungendola nel posto e nel momento a lei più comodo (già a partire dalla prossima settimana).
 
La ringrazio anticipatamente e pongo cordiali saluti
 
Giacomo Guidi
 
Phizero srl
Via dell'Artigianato, 33
48014 Castel Bolognese (RA)
Tel:  +39 0546 50358
Fax: +39 0546 655349
Mob: +39 349 2743307
PGP Key ID: 0x1F43514E on subkeys.pgp.net
E-mail :  giacomo.guidi@phizero.it
PEC E-mail: giacomo.guidi@ingpec.eu
Home: www.phizero.it

Un'altra intervista tradotta negli States

Altra scoperta di stanotte. Anche la seconda intervista che ho fatto all'Ing. Andrea Rossi, dopo la prima finita su New Energy Times, è stata tradotta in inglese e pubblicata negli States. Stavolta però non mi hanno chiesto il permesso...


Interview with Rossi (cold fusion) 
to get clarity on his catalyzer technology


Italian journalist Daniele Passerini has compiled some recent dialogue he has had with Andrea Rossi, the inventor of the catalyzer technology which appears to be a cold fusion process, which they are taking commercial in a 10 kW heater at a cost of 1 cent per kWh.
The following is a translation by Google of an interview in Italian between Daniele Passerini and Andrea Rossi of Leonardo Corp., the Italian company with the 10 kW cold fusion device preparing for the marketplace. Passerini is the one who gave a minute-by-minute report of the Jan. 14 press conference.  The Google translation of this interview was edited and cleaned up for Pure Energy Systems News by Hank Mills.

 

Energy Catalyzer:
lets get some clarity.

Last Monday I had the opportunity to meet Ing. Andrea Rossi for a second interview, this time face to face, in order to collect new details about his invention. I have recorded over 30 minutes of questions and answers that in the days following the interview I summarized in the following text. On the basis of a gentleman's agreement I also was given a number of clarifications, off record and confidential, which reinforce my belief that people - and there are many- that think this has something to do with a hoax are like a half mule and half ostrich.

22PASSI - Congratulations Mr. Rossi, the news of the invention of the E-Cat has been prominent in Greece where the Newco that assumes responsibility for it's production and marketing, Defkalion Green Technologies of Athens, is located. I imagine that Prof. Christos E. Stremmenos has to be played as a sponsor, who was an opponent of the regime of the colonels, former Ambassador of Greece to Rome, Professor of Physics at the University of Athens, and practically a national hero in Greece. In Italy the media have largely ignored the news and discussed it only on the web, often bitterly. The questions that I'm inspired to ask address the doubts and criticisms that I have picked up on the internet. For example, a very controversial question is if the E-Cat can be considered safe.

ROSSI - The 10-kW modules we produce are safe and for years now we have been testing and using them with no problems. All possible measures of radiation from the reactor have been taken and the modules have always demonstrated the utmost safety. We control it as we want, switching it on and switching it off and we get power on and power off. It can never exceed a certain power because we have designed it so that there can be no Nickel-Hydrogen reaction above the safety limits and, above all, there is no radiation outside of the reactor significantly over the background level. It is true that with our current state of knowledge we do not know what would happen if we started scaling up the reactor from 10KW to 1000KW. In fact, we take care not to do so. To obtain higher power production we combine the modules in series and parallel, as if they were batteries. A 10 KW reactor connecting in parallel increases the amount of energy produced at a constant temperature and putting them in series multiplies the amount of energy produced at increasing temperature, because you multiply the TD. Combining the two architectures, parallel and series, you can get what you want and stay strictly in the same safety parameters.

22PASSI - We always talk about thermal power, right?

ROSSI - yes, when converting to other forms of energy there will be a loss of efficiency. In the Carnot cycle efficiency is usually between 30% and 35% depending on the efficiency of the system, this means that if we convert 1MW of thermal power we can get 300-350 kW electric and thermal energy.

22PASSI - Then we could produce both heat and electricity at the same time..

ROSSI - With the Carnot cycle this is so. Of course nothing is created and nothing is destroyed: the energy balance should be 100. However, if out of 100KW of heat 35 KW of heat was converted into electricity and the other 65KW of heat remained, then you would lose a few percentage points in conversion. In summary, if the E-Cat provides only thermal power directly, only a heat exchanger is needed and you're done. If you need electricity only a portion of the thermal energy can be transformed into electricity, but you will also have the heat that remains.

22PASSI. Then a small village of 50-100 families with a 1 MW unit could be made more energy independent in terms of heating and electricity.

ROSSI. Ah yes, this certainly.

22PASSI - If I understand correctly, once enough power is given to the reactor to ignite (in Bologna there was talk of 1-2kW), in this setup the machine might operate autonomously, without a power outlet or battery as the power input (on the order of 0.4 kW / h) is well within the approximately 3.5 kW electricity obtainable.

ROSSI - Certainly. There remains, however, the problem of the drive (control system) that is still a little more complex: each reactor has implemented an electrical drive for safety reasons and much be attached to a current line. Precisely because of these controls, we can ensure that there are no safety problems inherent in our E-Cat from 10 kW, as well in our unit from 1MW, consisting of 100 reactors from 10kW each of which has its own control system. From 10 kW to 1MW we are able to maintain the level of safety gained.

22PASSI - the fact remains that there is still a scientific explanation of what happens inside the machine. If you do not know this how can you be sure you can control the reactor in every condition, even the most unpredictable?

ROSSI - Well, first of all we have a pretty good idea of the theoretical reasons why the machine works. Many things remain to be specified and we are working in collaboration with the University of Bologna. But you see, even in the normal combustion of wood exactly what happens in reality, nobody knows. That is all the various and successive reactions that occur between the chemical formulation of departure and the chemical formulation of the final products of combustion we do not know exactly. However, designing combustion chambers in terms of safety is possible because you know what is the initial situation and what is the final situation. All of the security measures result from this. So, for example, we use more shielding than what would be sufficient, and we get a surplus of security as it is used in any plant.

22PASSI - This means that the gamma rays that Prof. Villa has reported found during the experiment on January 14, were simply not well shielded and made it out of the machine?

ROSSI - With the University of Bologna we will proceed to do in-depth work on the range of radiation. The range of radiation that exists is necessary, because if it were not there, we would not have energy. It is a problem not only of shielding but also positioning counters. There are the greatest prudence in this moment on this point, at least until the patent will be approved. We have made internal measurements of the range of radiation produced, but we try to ensure that others do not, because measuring the range of radiation gets - as if to say - the fingerprint of everything that's inside the reactor.

22PASSI - What did you say to Celani during the press conference of January 14...

ROSSI - Yes, why at one point I asked him politely (to Professor Celani) to turn off his meter is just that I know how smart... until I saw that it was checking into whether there was some trick I have left to do, because in a nutshell its purpose, with the machine that was brought, was to check if we had hidden inside the reactor any radioactive substance that was the real source of heat. In this case the issuance of the range of radiation would have been constant and precise, while in the case of the range of radiation that was measured there it was a discontinuous emission, crackling, what Celani encountered.

22PASSI - Forgive me if I repeat, this seems a fairly controversial issue, but how do you reconcile the statement that you have a fairly accurate idea of what is happening inside the machine with the fact that at the time the first theoretical model was formulated Focardi denied his lack of Gamma (I am referring to the report Prof. Villa)?

ROSSI - In a nutshell for very nicely measuring the range of radiation we should create a 360 degree hole in the reactor to allow the meter to read what's happening there. But what that implies is giving away the technology completely in the hands of a person prepared to interpret the data. To design the systems security anti spy technology of this kind is not enough to surround himself with collaborators honest and like ... I myself, Andrea, would be in crisis if someone were to say "we will give you a figure that will change your life overnight and your next five generations in return for telling us..." An offer of this kind would severely test even the honesty of a Saint.

22PASSI - Then let me ask you how you would react if they were to make you the same offer to never produce the E-Cat?

ROSSI - One must be in the situation to know how you would answer... But I can tell you that this project is my life and for me is priceless.

22PASSI - Let's go back to the reasons for your caution, we are talking about secrets of the other elements in addition to the nickel and hydrogen involved in the reaction? This is what would be revealed due to a thorough analysis of the range of the radioactive spectrum, right?

ROSSI - Of course, just that.. the composition of the powder inside of the machine is the essence of the reaction, because using only nickel and hydrogen nothing comes out. So what compromise did we make? I had to put Professor Villa's counters in a second position and angle that I thought could be safe, to see something but not too much, but I was so careful that eventually the counters did not pick up anything. This is the problem.

22PASSI - Can you tell us at which point of the patent process is this technology? You are in the finishing straight yes or no?

ROSSI - I think yes, although of course the only certainty I have is when our lawyers (the Study Cicogna of Milan) will inform us the happy ending. I heard the lawyer. Stork a week ago for clarification, after the nuclear chemist Camillo Franchini had leaked the news that our patent was rejected in a bad way. The lawyer replied that he should have been warned first if this really happened, it has controlled half an hour later he phoned me reassuring me that those rumors were just crap! Evidently, Camillo Franchini was referring to disputes concerning the first phase of the trial in the Patent Office.

22PASSI - When one makes a machine like this and wants to put it on the market beyond the approval of the patent what other permits do you need? Could a problem arise due to the fact there is still not a theoretical model?

ROSSI - So, our client has already obtained the Greek permissions for the machine to be produced. For safety reasons we must provide scientific proof of the fact that the plant does not give rise to emissions of radiation and work in controlled conditions of pressure to stay within certain energies. The moment we show that we can perfectly control the pressure and temperature of the process, we will have no more problems. Lets go back to the example of combustion, as we said before: no one knows exactly what happens. Not only that, I'l tell you more, how atoms work, no one really knows if she takes one of the most recent testing of atomic models, the Marhoon, there is a chapter where you read "may be so, but might not be so." If the lack of a theoretical model would be a reason not to authorize the E Cat then at this point many machines used in nuclear medicine should not be permitted. For example, a PET (Positron Emission Tomography) machine, is theoretically, a very dangerous machine. How to work exactly the nuclear reactions that lead to the operation of these machines do not know for the simple fact no one knows how the nucleus of an atom functions. CERN has made that immense ring just to try and start to truly understand how atoms are made, because they do not know. But the PET using the same, regardless of the theoretical aspect (which is far from clear) you know the radiation that comes out during a scan and that the danger is under control. The same thing we do: the radiation coming out of our reactor is perfectly controlled, we have made thousands of measurements, we have made with the same experts who make the controls on the machines used in nuclear medicine.

22PASSI - I guess the day when the nuclear physicists and chemists will find a scientific model to explain what is happening inside of the machine at that point will be implemented and developed. We are just at the beginning of a new technology, like the first internal combustion engines of more than a century ago compared to today.

ROSSI - Absolutely. the example is right: in 1905 to assume an internal combustion engine that produced the power of hundreds of horses would be pure utopia, they would say "you are crazy, this shit here is a bomb." Let's say that today we have scaled the machine to be secure in proportion to the knowledge we have. A century ago, the chemistry of combustion of oil in the cylinders was largely unknown, but the engine turned and they were sure, because at those powers of a few horsepower there was no problem.

22PASSI - We change subject, at the end you have chosen to produce abroad instead of in Italy does not surprise me ...

ROSSI - No, in Italy, I will not do anything, apart from the research. Today I find myself in Italy because I'm working with the University of Bologna, otherwise I would be in the United States.

22PASSI - This I wanted to ask you. Why not in Greece and in the Unites States where there most activity on the technology is?

ROSSI - In the US we have a factory producing reactors. In Greece there is a Newco owned by large European companies working in the field of energy. There are proposals and we have a contract...

22PASSI - One moment, this had escaped me. Are you telling me that there will be a factory in Greece and another in the United States?

Yes, that escaped, the United States there is already a factory. The reactors that have been produced now and the first units of the 1MW plant are being built in the plant we have in the United States.

22PASSI - So the unit of 1MW that will be presented in October will be built in the US and brought to Greece?

ROSSI - Exactly. In Greece, we are now preparing the plant that will produce for the European market, I suppose, but that will depend on what the board of Defkalion Green Technologies decides.

22PASSI - At this point can you tell us who are the investors from Europe and the USA?

ROSSI - I'm sorry, they want to remain anonymous. We do not work to satisfy the curiosity of people, but work to produce machines that work and respect the will of those who put up the capital. I can only add that they clearly know very well all the secrets of the machine and is precisely why they decided to invest in it.

22PASSI - Confirms that the first customers will be private industries and not?

ROSSI - Absolutely Yes. Also, because back to the discussion about safety, it is one thing to obtain permission to use these devices in an industrial situation, where there are adequate facilities and equipment and specialized personnel. An account is a house hold appliance that is bought at any department store and put in any apartment. It is evident that both technological development and approvals and certifications necessary to produce the appliance will involve much more time to be finalized and implemented. The industrial one is great because you have an industrial structure with employees trained to do maintenance and control. It is when you go to the home of Mrs. Mary that the approval becomes more difficult from an authorization standpoint, because there is not a person or an expert. Inside the E-Cat nuclear reactions still occur, even when not in use or manufactured with radioactive materials, or better, isotopes are produced with very short decay time, a half-life in minutes.

22PASSI - In short, the limit for now is how small, not how large. But this means that as you bring together elements from 10KW to derive units of 1MW at the same time you could put together units from 1MW to obtain higher power? To make a 100 megawatt power station by hundreds of, for example?

ROSSI - Certainly. The unit of 1MW are 100 units of 10kW. At that point units of 1MW can be put together how we want.

22PASSI. It is science fiction to imagine that 50 years from now there will be a domestic cold fusion boiler in each apartment?

ROSSI - It could happen in less than a decade. It would be subject to authorization issues much more complex like we said before, but that has already been exceeded for industrial plants under construction.

22PASSI. 22PASSI. Yes, but there is a middle ground very interesting in my opinion: the district heating. Already today there are entire neighborhoods that are using a single boiler. The infrastructure is already pretty packed, just replace the unit for natural gas with a cold fusion.

ROSSI Certainly, this is feasible as of now, because we are still in the field of industrial application, even if the end use is residential, not going to put a device into an apartment like a TV or a microwave oven waves, in homes run only the hot water pipes produced by a power with all the safety standards that are needed. It is exactly what they will do in Greece, where they are most interested in that the electric heat.

22PASSI. We confirm that the costs declared at a press conference in Bologna, that is € 2000 per kW for the purchase of the plant and 1 cent per kWh?

ROSSI. No, these figures are in dollars and cents, when it comes to euro prices are lower, depending on the current exchange rate of course. I remember now a kWh from traditional energy sources is about 13-14 cents.

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