Evvai! La protesta studentesca dilaga auto-organizzandosi e coordinandosi tramite internet. Persino a Parigi i nostri studenti Erasmus hanno issato striscioni contro la riforma Gelmini sull'Arco di Trionfo. Oggi gli studenti hanno occupato 17 stazioni ferroviarie, una dopo l'altra in tutta la penisola, così da avere la massima visibilità sui mass-media: Scalea (sulla linea Napoli-Reggio Calabria) dalle 10.00 alle 10.15; Milano Porta Garibaldi dalle 10.10 alle 10.30; Venezia Mestre dalle 11.10 alle 11.35; Catania Centrale dalle 11.20 alle 12.20; Milano Greco Pirelli dalle 11.20 alle 14.35; Trieste Centrale dalle 12.45a alle 13.25; Padova dalle 13.00 alle 15.00; Perugia (!) dalle 14.25 alle 15.40; Palermo Notarbartolo dalle 14.25 alle 14.50; Parma dalle 14.40 alle 15.45; Cremona dalle 14.50 alle 15.25; e infine Roma Termini (binari dall'1 al 10) dalle 17.30 alle 18.30. Numerose anche le autostrade bloccate dagli studenti dal nord al sud.
È chiaro che tutto ciò crea notevoli disagi ai cittadini, ma è altrettanto chiaro che occupare una Facoltà (praticamente tutte le Università d'Italia sono in rivolta contro il governo) ha un impatto molto limitato sulla maggioranza dell'opinione pubblica, mentre coinvolgere le comunicazioni ferroviarie e stradali è un'azione che arriva a segno.
Fantastico quanto è stato riferito succedere nelle strade di Roma: molti automobilisti, incolonnati a causa dei cortei, sono scesi dalle auto per applaudire e abbracciare i manifestanti sotto la pioggia! Questa è l'Italia che ci piace, questo è il popolo pensante a cui si può ancora essere fieri di appartenere.
Viva questa Italia! È ormai innegabile che Berlusconi guidi il governo meno amato dagli Italiani da 40 anni a questa parte, solo lui e chi si fida di lui non lo sa!
La colonna sonora della giornata? Propongo senz'altro Bomba o non bomba (1978) di Venditti (e De Gregori).
Inserisco ancora una volta i link su cui seguire le ragioni della "sommossa":