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martedì 30 novembre 2010

Partirono in due ed erano abbastanza

Evvai! La protesta studentesca dilaga auto-organizzandosi e coordinandosi tramite internet. Persino a Parigi i nostri studenti Erasmus hanno issato striscioni contro la riforma Gelmini sull'Arco di Trionfo. Oggi gli studenti hanno occupato 17 stazioni ferroviarie, una dopo l'altra in tutta la penisola, così da avere la massima visibilità sui mass-media: Scalea (sulla linea Napoli-Reggio Calabria) dalle 10.00 alle 10.15; Milano Porta Garibaldi dalle 10.10 alle 10.30; Venezia Mestre dalle 11.10 alle 11.35; Catania Centrale dalle 11.20 alle 12.20; Milano Greco Pirelli dalle 11.20 alle 14.35; Trieste Centrale dalle 12.45a alle 13.25; Padova dalle 13.00 alle 15.00; Perugia (!) dalle 14.25 alle 15.40; Palermo Notarbartolo dalle 14.25 alle 14.50; Parma dalle 14.40 alle 15.45; Cremona dalle 14.50 alle 15.25; e infine Roma Termini (binari dall'1 al 10) dalle 17.30 alle 18.30. Numerose anche le autostrade bloccate dagli studenti dal nord al sud.

È chiaro che tutto ciò crea notevoli disagi ai cittadini, ma è altrettanto chiaro che occupare una Facoltà (praticamente tutte le Università d'Italia sono in rivolta contro il governo) ha un impatto molto limitato sulla maggioranza dell'opinione pubblica, mentre coinvolgere le comunicazioni ferroviarie e stradali è un'azione che arriva a segno.

Fantastico quanto è stato riferito succedere nelle strade di Roma: molti automobilisti, incolonnati a causa dei cortei, sono scesi dalle auto per applaudire e abbracciare i manifestanti sotto la pioggia! Questa è l'Italia che ci piace, questo è il popolo pensante a cui si può ancora essere fieri di appartenere.

Viva questa Italia! È ormai innegabile che Berlusconi guidi il governo meno amato dagli Italiani da 40 anni a questa parte, solo lui e chi si fida di lui non lo sa!

La colonna sonora della giornata? Propongo senz'altro Bomba o non bomba (1978) di Venditti (e De Gregori).



Inserisco ancora una volta i link su cui seguire le ragioni della "sommossa":

4 commenti:

  1. spero che tutto questo serva, anche se da come hanno blindato i palazzi del potere la politica guarda oltre, al grande giro di boa del 14 dicembre.
    La riforma Gelmini sarà votata, nonostante le proteste. Perchè la parola d'ordine di queso governo è: o sei con me o sei contro l'Italia.

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  2. Dico che al Senato il ddl non passa... e che il governo, se gli va bene, arriva al 14, ma non oltre.
    C'è qualcosa di nuovo nell'aria stavolta. Io ci credo, ed è ora di crederci in tanti.

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  3. peccato che come al solito non servirà a nulla

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  4. Non servirà finché si continuerà a dire che non servirà; se cominciamo a credere che possa servire a qualcosa, allora qualcosa succederà: la vita funziona così.

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