Pagine

martedì 23 novembre 2010

Menu vegetariano di stasera

Per cena mi sono cucinato una vellutata "arancione" fatta in primis di carote e zucca più una cipolla e una piccola patata (con dado, pepe e olio) servita a minestra sopra del pane tostato spolverato di parmigiano e una fantasia di cavolo verza, cavolo nero e patate in padella (con sale, pepe, aglio e olio). Tutto buonissimo!

Dovevo finire le verdure che avevo in frigo visto che domani ritiro (comodamente vicino a casa) la cassetta di prodotti bio e locali - 9€ per 5kg di verdure e/o frutta - che prenoto ogni settimana a G.A.S.T.O.N.E. il gruppo di acquisto perugino di cui faccio parte. Se abitate nel capoluogo umbro - e non conoscete ancora  G.A.S.T.O.N.E. - vi consiglio spassionatamente di provare anche voi una cassetta come feci un anno fa: non ho più smesso!

PER INFO potete contattare il dr agronomo Tony Pisano, fondatore del gruppo (mail: gastone.pg@hotmail.com / cell. 3395046321), guardarvi questo sito Biobox in Umbria Toscana e Lazio o, su facebook, iscrivervi al Gruppo d'acquisto locale: GASTONE.

8 commenti:

  1. Viva i prodotti locali! Meglio ancora se bio. Questa è la vera concezione di slow food che tutti noi dovremmo sempre seguire.
    Bravo Daniele!
    Una qualche sera, ci auto invitiamo a cena ;0)

    RispondiElimina
  2. Aah, la minestra. L'ho mangiata pure io. Io odio la minestra :D

    RispondiElimina
  3. @Chiara
    A casa mia le ricette le suggeriscono il frigo, io ci aggiungo l'arte d'arrangiarsi con quel che c'è! :)

    Stasera è andata cosi.

    Vellutata arancione. Ho sminuzzato un bella fetta di zucca, altrettanto di carote, una cipolla, una patata e uno spicchio d'aglio. Ho soffritto velocemente il tutto dentro una pentola in poco olio, aggiunto l'acqua, un pizzico di pepe, un dado vegetale e lasciato bollire a fiamma bassa per un'oretta. A fine cottura ho frullato il tutto col minipimer e lasciato ancora un po' sul fuoco fino a raggiungere la densità voluta. Intanto avevo tostato due fette di pane; le ho fatte a pezzettoni, messe sul fondo del piatto, cosparse abbondantemente di parmigiano e infine ricoperte con la minestra.

    Cavoli fantasia. Ho tagliato a strisce mezzo cavolo verza, a pezzetti le cime di mezzo cespo di cavolo nero che avevo in frigo e 4 patate medio-piccole che avevo. Buttato il tutto nel wok (la padellona cinese) a soffriggere una decina di minuti in un po' d'olio con due spicchi d'aglio mescolando di continuo per non fare attaccare; ho aggiunto sale e pepe, due, tre bicchieri d'acqua e messo il coperchio. A cottura ultimata (controllando e mescolando di tanto in tanto ovviamente) ho tolto il coperchio, fatto consumare l'acqua e, mescolando spesso, fatto rosolare un po' il tutto prima di servire.

    RispondiElimina
  4. @daffodils
    Ci starei pure per l'auto-invito incrociato... ma confidi che stiano per commercializzare il teletrasporto?! ;)

    RispondiElimina
  5. @la_chia
    Pare proprio che le minestre e le verdure cotte in generale si apprezzino soprattutto da adulti: ci son passato io, vedo ci sta passando mia figlia, ci passi ancora tu. È uno dei più grandi gap generazionali tra genitori e figli! :)

    RispondiElimina
  6. Speriamo che passi! Alcune volte però la mangio molto più volentieri che altre, e la cosa succede se la giornata mi è andata bene. Una cosa che odio però è il grasso sulla carne, non che io sia ossessionata dall'ingrassare, ma proprio non riesco a mandarlo giù nel vero senso della parola! Speriamo che passi pure quello, ogni volta mi riprendono tutti..

    RispondiElimina
  7. Il grasso della carne lo scarto pure io, cioè i pezzi grossi... i pezzetti piccoli pace. Come le cose fastidiose della vita, si impara a sopportarle fino a un limite "soglia". Comunque visto che di carne ne mangio pochissima (sono un ex vegetariano) il problema grasso per me è molto minimale! :)

    RispondiElimina

N.B.PER LASCIARE COMMENTI È NECESSARIO REGISTRARSI CON LA PROPRIA GMAIL
22passi è un blog non una rivista on line, pertanto la responsabilità di quanto scritto in post e commenti dovrebbe appartenere solo ai rispettivi autori. In ogni caso (cfr. Sentenza Corte di Cassazione n. 54946 del 27 dicembre 2016), le persone fisiche o giuridiche che si reputassero diffamate da determinati contenuti, possono chiederne la rimozione contattando via email l'amministratore del blog (vd. sezione "Contatti") e indicandone le "coordinate" (per es. link, autore, data e ora della messa on line).