È rimasto deluso chi stamattina si aspettava -- me compreso -- di sentire parlare a Uno Mattina della presentazione del reattore Ni-H Rossi-Focardi tenutasi a Bologna il 14 gennaio scorso, un avvenimento la cui rassegna stampa ogni giorno che passa si allunga!
In una decina di minuti di intervista al Dott. Francesco Celani (INFN di Frascati) e al Dott. Fulvio Frisone (Dipartimento di Fisica dell'Università di Catania) condotta da Eleonora Daniele e Michele Cocuzza, è stata aperta solo una brevissima parentesi sull'Energy Catalyzer, senza menzionare l'Ing. Rossi, né il Prof. Focardi, né il gruppo di fisici dell'Università e dell'INFN di Bologna coinvolti nel test. Ho trascritto il punto in cui la Daniele interrompe Celani per chiedergli conto dell'esperimento di Bologna e la breve risposta che ha dato il ricercatore di Frascati.
In una decina di minuti di intervista al Dott. Francesco Celani (INFN di Frascati) e al Dott. Fulvio Frisone (Dipartimento di Fisica dell'Università di Catania) condotta da Eleonora Daniele e Michele Cocuzza, è stata aperta solo una brevissima parentesi sull'Energy Catalyzer, senza menzionare l'Ing. Rossi, né il Prof. Focardi, né il gruppo di fisici dell'Università e dell'INFN di Bologna coinvolti nel test. Ho trascritto il punto in cui la Daniele interrompe Celani per chiedergli conto dell'esperimento di Bologna e la breve risposta che ha dato il ricercatore di Frascati.
CELANI. Il punto debole della fusione fredda è che c'è una comprensione del fenomeno estremamente limitata, quindi gli esperimenti che si fanno hanno un basso tasso di riproducibilità... cioè fai un esperimento un giorno, il giorno dopo non ti funziona più. Comunque questa situazione così dura, frustrant, da circa cinque anni è notevolmente migliorata...
DANIELE. Ecco, infatti volevo chiederle, c'è stato proprio pochi giorni fa un esperimento importante di fusione fredda a Bologna, eccolo qua: [indica sul video l'immagine dell'articolo uscito sull'edizione bolognese di Repubblica] "Fusione nucleare a freddo, a Bologna ci siamo riusciti". Che cosa...?
CELANI. Intanto questo esperimento è - diciamo - una variante del cosiddetto fenomeno della fusione fredda perché la fusione fredda in genere si fa utilizzando alcuni elementi specifici Palladio, Nichel, Idrogeno e Deuterio, e basta. Questo esperimento è qualcosa di più complicato in cui gli elementi base aiutano un altro elemento, mantenuto segreto, per produrre calore, quindi è una variante separata... uno sviluppo... ma non è proprio fusione fredda. Infatti gli stessi autori non dicono mai fusione fredda, ma fusione catalizzata... no scusi, energia catalizzata. Quindi è un filone a parte, correttamente... è un'altra cosa.
Mi ha colpito che Celani abbia definito l'esperimento (che poi più che un esperimento era una dimostrazione pubblica) "qualcosa di più complicato" della fusione fredda - diciamo - tradizionale. Per Rossi e Focardi tanto complicato non sembrerebbe, visto che hanno costruito l'Energy Catalyzer e visto che pare funzionare molto meglio di qualsiasi altro apparato LENR finora realizzato in tutto il mondo.
Forse i pionieri della fusione fredda, benché fatichino ancora a conquistarsi un vero e proprio riconoscimento in ambito accademico, si sono già divisi in un fronte ortodosso-conservatore e in un altro dissidente-rivoluzionario... il giorno in cui tutti avremo compreso che la fusione fredda (variante "catalizzata") è una realtà e altri filoni di ricerca giungeranno a buon fine, ne vedremo proprio delle belle!
Forse i pionieri della fusione fredda, benché fatichino ancora a conquistarsi un vero e proprio riconoscimento in ambito accademico, si sono già divisi in un fronte ortodosso-conservatore e in un altro dissidente-rivoluzionario... il giorno in cui tutti avremo compreso che la fusione fredda (variante "catalizzata") è una realtà e altri filoni di ricerca giungeranno a buon fine, ne vedremo proprio delle belle!