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venerdì 31 luglio 2009

A volte ritornano...

Una piccola sorpresa! COMUNICATO STAMPA Torna in Umbria dopo il successo ottenuto nel 2008 a Perugia, Assisi e Spoleto, la mostra fotografica itinerante "Donne di Vrindavan", con foto di Tamara Fametani e poesie di Daniele Passerini. In India Vrindavan è meta di pellegrinaggio dei devoti a Krishna ed è nota come la "città delle vedove". L'esposizione racconta la difficile condizione delle vedove indiane attraverso una quarantina di straordinarie fotografie accompagnate da altrettante liriche. "Le donne che ho ritratto - spiega la Farnetani - sono nella maggior parte dei casi vedove che, dopo la morte del loro sposo, dedicano la loro vita a Krishna. Si ritirano dalla vita mondana spogliandosi da ogni forma di materialismo per pregare e raggiungere la Moksh (la liberazione dalla ruota continua delle rinascite). Lo fanno a volte volontariamente ma più spesso costrette, infatti nella società indù tradizionale una donna rimasta senza marito non ha più nessun ruolo sociale". La mostra è visitabile a Corciano (PG), in occasione del Corciano Festival, dal 2 al 9 agosto presso lo spazio Agosto Cinema di Gabriele Anastasio. Per informazioni: 393 8130260.

giovedì 30 luglio 2009

Cuciture

Un sarto ebreo ricevette da un nobile della sua città l'incarico di cucire un raro capo di vestiario con un tessuto prezioso acquistato a Parigi. il nobile raccomandò al sarto di realizzare un capolavoro. Il sarto sorrise e rispose che non c'era bisogno di incitamenti perché lui era il migliore della regione. Terminata l'opera portò il vestito dall'illustre cliente, ma ne ricevette in cambio solo ingiurie e accuse di aver rovinato il tessuto. Il sarto frastornato e avvilito andò a chiedere consiglio da reb Yeralimiel che gli disse pressappoco così: "Disfa tutte le cuciture del vestito e poi ricucile esattamente negli stessi punti di prima. Poi riportaglielo". Il sarto seguì lo strano consiglio e riportò il vestito al nobile. Con sua sorpresa il signore fu entusiasta del lavoro e aggiunse anche un premio al salario.
Reb Yeralimiel gli spiegò poi: "La prima volta tu avevi cucito con arroganza e l'arroganza non ha grazia. Perciò sei stato respinto. La seconda volta hai cucito con umiltà e il vestito ha acquistato valore". È decisiva l'intenzione, più della perizia, l'ispirazione più della maestria, anche negli umili lavori. [...] La sola abilità tecnica è sterile, vana. Per chi è abituato a considerare solo il prodotto finito e non il modo con cui lo si lavora, per chi giudica l'opera e non l'intenzione, questo racconto è invano.

mercoledì 29 luglio 2009

Dal 1 all'8 agosto a Paganica

Non ci speravo più che mi chiamassero e invece...
dal 1 all'8 agosto opererò come volontario della Protezione Civile nella tendopoli di Paganica a L'Aquila: parto sabato prossimo col 18° contingente che la Regione Umbria ha inviato in Abruzzo a partire da quel tragico 6 aprile. Sono contento di potere finalmente dare una mano agli Abruzzesi: collaborare alla gestione della tendopoli e aiutare le persone che vi sono tuttora ospitate. E poi ho davvero voglia di confrontare quello che vedranno i miei occhi con le più disparate versioni che ho letto in questi mesi su come è stato e viene gestito questo dopo-sisma. Il 10 luglio 1965 sono nato quasi per caso a L'Aquila, 44 anni dopo ci torno: mai come stavolta per scelta. Comincio a preparare lo zaino e a rimboccarmi le maniche .

martedì 28 luglio 2009

Meglio porgere un fiore che l'altra guancia

Premessa: di fronte a un conflitto che mi oppone a un'altra persona, mi è capitato di aver sposato tranquillamente la tesi altrui piuttosto che quella mia iniziale. Vale a dire che se sbaglio lo riconosco sempre. Non mi piace e non so fingere.
Quando invece sono convinto di essere nel giusto e di stare subendo un torto, ho scoperto che passo sempre per queste 7 fasi.
  1. Non mi capacito di quello che sta succedendo!
  2. Provo in tutti i modi a cercare di spiegare le mie ragioni e convincere l'altro della loro fondatezza.
  3. Cerco comunque di avere un chiarimento, di ascoltare meglio i ragionamenti dell'altro e cercare una mediazione.
  4. Se trovo un muro, perdo rapidamente interesse alla questione, salvo non si possa proprio lasciar correre (ad esempio in caso estremo intraprendere azioni legali per far valere un diritto riconosciuto dalla Legge).
  5. Siccome credo in Dio e nella legge del karma (quel che si semina si raccoglie), ci tengo a potermi presentare di fronte a qualsiasi Tribunale Celeste (o terrestre) con la coscienza pulita e a testa alta. Mi preoccupo semmai di chi un giorno dovrà raccogliere le conseguenze del torto che mi ha arrecato. Così dopo qualche mese riprovo con lui la fase 2.
  6. Se ancora insiste nella sua posizione, gli auguro tutto il bene del mondo e lo cancello dai miei pensieri. Della sua vita è responsabile solo lui.
  7. Chiaramente se un giorno tornasse sui suoi passi gli riaprirei la porta. Non sono vendicativo.

lunedì 27 luglio 2009

Ghiannis Ritsos: zero, uno e due volte nove...

Anche le parole vene sono dentro di esse sangue scorre quando le parole si uniscono la pelle della carta s’accende di rosso come nell’ora dell’amore la pelle dell’uomo e della donna.
Ghiannis Ritsos
Ho scoperto grazie a Erri De Luca - ne parla nel suo Alzaia edito da Feltrinelli - il poeta greco del '900 Ghiannis Ritsos (1909-1990). La lirica che ho scelto, una delle tante che costellano il web del ricordo di questo poeta, getta un ponte felicissimo tra amare la poesia e amare l'altro sesso: per alcuni di noi queste due ricerche rispondono pari pari allo stesso imperativo. Pare che a Ritsos piacesse molto comporre mini-componimenti d'una sola riga, a metà tra la poesia e l'aforisma; quelli che ho qui selezionato sono in sintonia con la precedente poesia.
Com’è arduo per la parola passare dal sangue alla poesia. A volte, per avventura, le parole trovano l’altro loro significato. La sera tardi posai la cazzuola del muratore sulle mie carte. Vocali, consonanti, gridano, s’accordano, tacciono in profonda imparzialità.
Erri de Luca cita due di queste piccole liriche:

Hanno ammainato le bandiere. Sono rientrati in casa. Contano i soldi.

Ti si è rotto l'aquilone? Lo spago tienilo.

La prima descrive benissimo tutti quelli che hanno abdicato ai loro ideali di gioventù... quelli che magari hanno fatto il '68 tirando molotov contro i "celerini" e oggi sono dentro il Popolo delle Libertà.
La seconda è un'immagine azzeccatissima per dire che mai nulla è perduto e qualcosa in mano ci resta sempre.
N.B. Le cifre dell'anno della nascita e della morte di Ghiannis Ritsos (1909-1990) sono le stesse... numeri speciali nella vita di persone fuori dall'ordinario.
Notizie sull’autore:
Ghiannis Ritsos nacque a Monemvasià nel 1909. Dopo un’infanzia segnata da gravi lutti familiari, nel 1926, colpito da tisi, fu ricoverato in sanatorio, dove rimase per tre anni. In seguito esercitò la professione di attore-ballerino e di copista in una banca. Nel 1933 entrò nelle file della sinistra, avviando un impegno politico che segnerà, spesso dolorosamente, la sua esistenza. Durante la guerra civile, il successivo governo di destra e la dittatura dei Colonnelli (1967-1974) fu ripetutamente incarcerato e deportato nei “campi di rieducazione nazionale”, ma restò sempre fedele ai suoi ideali di libertà e di giustizia sociale. L’impegno politico ebbe un’importanza centrale anche nella sua poesia, ma in Ritsos risuonano tutte le note, dolenti e gioiose, della grecità.Ottenne numerosi riconoscimenti internazionali di grande prestigio, e fu candidato per anni al Premio Nobel per la Letteratura. Le sue poesie e molti suoi lavori teatrali sono stati tradotti in tutte le lingue europee. Dotato di un’incredibile facilità di versificazione, Ritsos è autore di oltre cento raccolte, tra le quali segnaliamo Trattore (1934); Piramidi (1935); Epitaffio (1936); Sinfonia di primaveraLa marcia dell’oceano (1940); L’uomo con il garofano (1952); Veglia (1954: contiene Grecità e La Signora delle Vigne); I quartieri del mondo (1957); Quando arriva lo stranieroL’architettura degli alberi (1958); Le vecchie e il mare (1959); Sotto l’ombra del monteDodici poesie per Kavafis (1963); Testimonianze I (1963); Filottete (1965); Testimonianze II (1966); Gesti (1969-70); Pietre Ripetizioni Sbarre (1972); Elena (1972); Crisòtemi (1972); Quarta dimensione (1972); Diciotto canzonette per la patria amara (1973); Graganda (1973); La distruzione di Melos (1974); Inno e lamento per Cipro (1974); La pignatta affumicata (1974); Il muro nello specchio (1974); Diario d’esilio (1975); L’ultimo secolo prima dell’uomo (1975); Attualità (1975); Divenire (1977); La Porta (1978); Il corpo e il sangue (1978); Una lucciola illumina la notte (1978); Trittico italiano (1976-81, contiene: Trasfusione, Il mondo è uno, La statua sotto la pioggia); Erotica (1980-81).Ha inoltre tradotto Tolstoj, Hikmet, Ehrenburg, Jozef, Majakovskij, un’antologia di poeti rumeni e una di poeti cecoslovacchi. È morto nel 1990. È stato tradotto nelle principali lingue del mondo. (1938); (1958); (1962); Numerose le traduzioni in italiano, la maggior parte delle quali dovute a N. Crocetti: La Signora delle Vigne, Parma 1986 (con importanti riferimenti bibliografici); Erotica (1981); Il Funambolo e la Luna (1984, in questa collana, Lèkythos 4); Quarta dimensione (1993, in questa collana, Lèkythos 18), e a F.M. Pontani: Poesie (Scheiwiller 1969); Prima dell’uomo (Mondadori 1972); Diciotto canzonette per la patria amara (Verona 1974); La distruzione di Melos (Bologna 1975); Elena (Verona 1985); Pietre Ripetizioni Sbarre (2004, in questa collana, Lèkythos 35).

Scheda bio-bibliografica tratta dal sito di Crocetti Editore

domenica 26 luglio 2009

Amici ed energia pulita

Giornata piena, trascorsa tutta nel vicino Comune di Valfabbrica. Prima a pranzo con Riorita e Stefano nella loro nuova casa a Monteverde, oggi quasi trasformata in un centro estivo, visto che oltre alla mia Arianna e ai loro Raffaele e Lorenzo c'erano altri tre bambini a giocare. Poi dalle 17 in poi sono andato con Ari all'inaugurazione del parco fotovoltaico "Sergio Minelli" (ne avevo parlato qualche giorno fa), già connesso alla rete ENEL dal mese scorso. Si tratta del più grande impianto solare dell'Umbria e vale la pena di darne qualche numero:
  • 26000mq di superficie occupata;
  • 205 strutture;
  • 18 moduli fotovoltaici (da 270Wp ciascuno) per struttura;
  • 3960 moduli fotovoltaici complessivi;
  • 1MWp (1220 MWh all'anno) di energia prodotta dal sole pari al fabbisogno energetico di circa 500 famiglie;
  • tempo di realizzazione dell'impianto 6 mesi (2 anni a partire dalla prima idea).
Ho scelto 5 foto:
  • una zoomata dell'impianto scattata dalla frazione di Casacastalda;
  • due foto ravvicinate delle strutture che ospitano i moduli fotovoltaici
  • un momento dell'inaugurazione.
Non potevo mancare. Il tema delle energie rinnovabili (solare, eolico, biomasse ecc.) mi sta a cuore. Soffro per la miopia del governo in materia energetica (il ritorno al nucleare è un nonsense economico e ambientale), perciò mi rincuora che nella piccola Umbria ci sia gente capace di scelte molto più sensate, lungimiranti, coraggiose. È stata una bella sorpresa incontrare alla cerimonia Nevio, Antonella e la loro Rossana, un bel po' cresciuta dall'ultima volta che c'eravamo visti. La cosa curiosa è che proprio nelle ultime settimane avevo sentito voglia di rivedere questi carissimi amici ed eccomi accontentato. Attorno a ferragosto riusciremo a ripassare un giorno insieme come non capita da un paio d'anni. Tra l'altro Arianna e Rossana hanno quasi la stessa età e vanno sempre parecchio d'accordo. La domenica s'è conclusa con un salto alla stazione dei pullman di Perugia a salutare un'altra amica, Marcella, che tornava a Rossano per qualche settimana. Gli amici veri sono come l'energia pulita: rendono la vita migliore.

sabato 25 luglio 2009

Sopra la barca la carpa...

Sopra la barca la carpa crepa
sotto la barca la carpa campa.
Stamattina mentre gironzolavo con mia figlia, m'è venuta in mente questa variante del noto sciogli-lingua della capra e della panca. Evidentemente avevo ancora in testa le suggestioni dei discorsi di ieri. Ad Arianna è piaciuta. Ma come immaginavo ho visto ora su internet che c'erano già arrivati in tanti: si vede che non vado a pesca. Però ho la soddisfazione di esserci arrivato da solo! :-)

Canta cavallo che l'erba crepa

Ieri con mia figlia al telefono...
«Papà papà, ascoltami: il proverbio dice "sopra la panca la capra canta, sotto la panca la capra crepa" oppure "sopra la panca la capra campa, sotto la panca la capra crepa"?» «Ma che dubbio è? Lo abbiamo ripetuto 1000 volte questo sciogli-lingua: dice campa, non canta!» «Lo so, lo so, ma è mezz'ora che [...] insiste che invece si dice canta. Io glielo dicevo che la capra vive o muore e non canta o muore... ma lei giù a insistere, voleva avere a tutti i costi ragione.» «Non ti preoccupare, stavolta hai ragione tu o per lo meno anche io ho sempre sentito dire campa e non canta!» (*) «Grazie papà.» «"Sopra la panca la capra canta...", ma ti pare possibile? Sarebbe come dire "canta cavallo che l'erba cresce!"» «Eh eh!» «Giusto ci sono anche i proverbi che usano campa: "campa cavallo che l'erba cresce!" e c'è pure "chi beve vino campa cent'anni", anzi no "chi beve birra campa cent'anni"... aspetta, aspetta, questa era una pubblicità (con Renzo Arbore) non un proverbio, e poi non è mica vero: dipende quanto uno beve! Sarebbe molto meglio dire "chi beve poco vino campa cent'anni" o ancora meglio "chi beve acqua (di sorgente) campa cent'anni!"» (*) P.S. A onor del vero oggi ho scoperto, curiosando con google, che sono tante le persone a dire lo sciogli-lingua della capra e della panca con canta invece che campa. Qualche ora dopo a cena... «Allora com'è finita con la capra?» «Oh ma voleva avere proprio ragione, fortuna che c'eri tu.» «Ascolta, se capita che ti deve fare qualcosa e invece rimanda rimanda e prende tempo, tu dille "canta cavallo che l'erba cresce", no anzi dille "canta cavallo che l'erba crepa" e vediamo se si mette a ridere o se si arrabbia!» «Eh eh, sì ci sto.» «Comunque si potrebbe fare una variante dello sciogli-lingua mica male, senti un po': "sopra la carta la capra canta, sotto la carta la capra crepa" oppure "sopra la vasca la vacca caca, sotto la vasca la vacca casca", a voglia le varianti che si possono fare!» «Sei sempre il solito con questi giochi...» «Be', allora ci sarebbe anche quella della vacca e del mulo, non è tanto fine però tocca saperla: "Disse la vacca al mulo: oggi ti puzza il culo. Rispose il mulo alla vacca, ho appena fatto la cacca."« «Ma dai, che schifo!» P.S. E ho appena trovato su internet questa... notevole! Sopra la Panda la capra campa sotto la Panda la capra crepa! ALTRI LINK:

venerdì 24 luglio 2009

Un sabato particolare in Provincia di Perugia

Cosa fare domani sera? C'è l'imbarazzo della scelta.
A Marsciano c'è il concerto dell'inedita coppia artistica Patty Pravo e Mario Biondi, evento conclusivo (gratuito!) dell'ormai classica rassegna Musica per i borghi iniziata lo scorso 13 giugno. A Città di Castello c'è il concerto di Fiorella Mannoia (23€). A Castiglione del Lago, nell'ambito di un altro festival musicale ormai irrinunciabile, Trasimeno Blues (23 luglio - 3 agosto) si esibisce (spettacolo gratuito) la belgradese Ana Popović, la migliore chitarrista elettrica blues del mondo. È qui a dire il vero ci lascio un po' il cuore! A Perugia, c'è poi lo spettacolo (stasera e domani sera) di Dario Fo e Franca Rame Giotto non Giotto, che sposa la tesi che vuole il ciclo di affreschi della Basilica di San Francesco d'Assisi non realizzato da Giotto, troppo giovane in quegli anni perché gli venisse affidato un progetto così importante, bensì dal romano maestro Cavallini (21€). N.B. Lo spettacolo era stato programmato ad Assisi sul prato antistante la Basilica superiore di S. Francesco, ma la Curia ha dato il veto! Si è perciò ripiegato, quasi come fosse una nemesi, sulla ex Chiesa di S. Francesco al Prato di Perugia. Andrò invece a Gubbio, dove al Teatro Romano (nella foto), verrà messo in scena L'elisir d'amore di Gaetano Donizetti. Avevano proposto di salire sul palco anche a me, infatti un gruppo di elementi del coro dell'Università perugina per l'occasione rafforza le fila del coro lirico di Rimini, ma non avevo proprio tempo di studiarmi le parti e partecipare alle prove a Rimini: inconciliabile col lavoro. Peccato. Comunque domani ascolterò con piacere i miei amici e sono contento che mia figlia m'abbia chiesto di venire con me: sarà la prima opera lirica a cui assiste. Incollo qui sotto alcune informazioni sull'allestimento trovate su internet. "L'Accademia Lirica Internazionale di Gubbio, dopo i lusinghieri successi ottenuti nel 2007 e nel 2008 con le rappresentazioni di “Tosca” e “Traviata”, è riuscita a programmare, anche per la stagione lirica eugubina del 2009, un‘opera di grande rilievo e di sicura presa sul pubblico". «Delle oltre settanta opere donizettiane, – spiega il M.° dell’Accademia Vitaliano Bambini – questa è l’unica che abbia, nel titolo, la parola “amore”. Singolare caso, anche considerando che trattasi di un’opera dalle intenzioni comiche. Ma la particolarità sta nel fatto che questo capolavoro gira intorno ad una vicenda d’amore contrabbandata come effetto di un magico “elisire”, escamotage che, ancor oggi, trova la sua modernità nella credulità di molti. Prova ne sia il credito che i molti maghi e fattucchieri, anche televisivi, trovano nell’interesse di tanta gente, tanto da indurci a meraviglia su com’è cambiato il mondo e su come sia sempre uguale. Questa pagina, – continua il maestro – la si può considerare una felice estrinsecazione di uno degli aspetti della personalità di Donizetti, dove il sentimento vero e sofferto convive con burle e macchiette clownesche, tradotte in musica con la genialità di mixare serio e comico, scherzosa provocazione e grigia malinconia, risata ed elegia».

Nei ruoli principali dell’opera, avranno modo di mettersi in evidenza: Eun Jin Kang, soprano (nel ruolo di Adina) – Emanuela Tesch, soprano (Giannetta) – Gianni Leccese, tenore (Nemorino) – Samadov Javid, basso (Belcore) – Eugenio Leggiadri, basso (Dulcamara).La regia sarà curata da Alla Simonishvili, maestra di canto lirico, mentre il Coro Lirico Vincenzo Bellini di Rimini, preparato dal M° Riccardo Serenelli, eseguirà le parti del collettivo. La scenografia prenderà forma dalle esperte mani dell’eugubino Luca Berrettoni, al quale competeranno anche gli effetti luce e l’attrezzeria.Sarà invece l’Orchestra dell’Accademia di Gubbio ad avere la parte della conduzione musicale dell’opera, grazie alla prestazione di giovani e bravi musicisti, sia eugubini che di altre città umbre, marchigiane e romagnole, selezionati con cura tra gli iscritti ai Conservatori di Perugia e Pesaro. Infine il maestro Nicola Samale salirà sul podio del direttore d’orchestra.

Prevendita biglietti: IAT –Servizio Turistico Associato - Tel. 075 922.06.93 e Botteghino del teatro prima dello spettacolo. Costo biglietto: Intero € 30 – Giovani under 18 € 25.

giovedì 23 luglio 2009

Verde Umbria di nome e di fatto!

Chissà se un giorno il cono per antonomasia sarà quello dell'energia eolica invece che quello del gelato! Il perché di questo mio apparente delirio nell'articolo del Corriere qui linkato.
Paradossale che il Governo in carica voglia imboccare di nuovo la strada del nucleare proprio mentre il mondo fa marcia indietro (si veda ad esempio quanto sta succedendo in Canada) e mentre non passa settimana senza leggere di qualche nuovo importante progresso sulla via delle energie alternative pulite. Ma è facile immaginare chi ha interesse a continuare a produrre energia da poche costosissime mega-centrali piuttosto che parcellizzare e renderne autonoma la produzione sul territorio e tra gli stessi cittadini. Persino qua vicino a casa mia, nella verde Umbria, un piccolo ma vivace Comune come Valfabbrica (3.500 abitanti) è diventato pioniere nel campo delle energie rinnovabili. Oggi 23 giugno alle ore 12, presso la Sala della Partecipazione di Palazzo Cesaroni, sede del Consiglio Regionale dell'Umbria, si terrà la conferenza stampa di presentazione del Parco Fotovoltaico di Valfabbrica, ultimato lo scorso 19 giugno, che con 1MW di energia generata garantirà elettricità a circa 500 famiglie. Alla conferenza stampa interverranno: Ottavio Anastasi, Sindaco di Valfabbrica, Lamberto Bottini, Assessore all’Ambiente e Sviluppo sostenibile della Regione Umbria, Pierluigi Manna, dirigente Servizio Energia Regione Umbria, Matteo Minelli, rappresentante legale della TO.MA. s.r.l. di Gualdo Tadino e proprietario dell’impianto fotovoltaico, Roberto Leonardi presidente del Consorzio di Cooperative sociali ABN che ha realizzato l'impianto in compartecipazione con Ecosuntek. L'inaugurazione ufficiale si terrà domenica 26 luglio ore 17 presso la zona C.A.I. San Giorgio di Casacastalda-Valfabbrica, dove il parco fotovoltaico è situato. P.S. del 26/07/09: qui alcune foto dell'impianto fotovoltaico.

mercoledì 22 luglio 2009

Il corpo delle donne

Ci sarebbero veramente 1000 cose di cui potrei parlare, purtroppo ho poco tempo di farlo in questo strambissimo mese di luglio. Perciò entro al volo per inserire un video eloquentissimo che avevo visto qualche mese fa e lasciare un po' di link per approfondire il tema trattato. Sto valutando l'idea di cogliere lo switch dal segnale analogico al digitale terrestre (qua in Umbria mi pare avverrà entro l'anno) come occasione per liberarmi del tutto del televisore: sarebbe una bella sfida... per mia figlia!
Consiglio anche questi link:

venerdì 17 luglio 2009

Stalking

Nei giorni scorsi sono stato bersaglio di una pesante azione di stalking, nel web e nella vita reale, ritengo in conseguenza delle opinioni politiche talvolta espresse - ai sensi della libertà di pensiero sancita dall'art. 21 della Costituzione - sulle pagine di questo blog. Stamattina ho denunciato fatti ben circostanziati alle autorità. Finché si parla di poesia non si pestano i calli a nessuno, se ci si occupa di società e politica il discorso cambia...

lunedì 13 luglio 2009

Giornata di silenzio per la libertà d'informazione on line

14/07/09 shhhh...
Leggi come è nata l'idea e l'appello sul sito di Diritto alla Rete. Ma leggi sotto anche un'opinione antagonista. In fondo, in fondo...

Perché non aderirò allo sciopero dei blog

di Paolo Attivissimo

E' meglio accendere una candela che maledire l'oscurità. – Anonimo
Per domani è stato indetto uno "sciopero dei blog" per protestare contro l'ennesima legge ridicola che secondo alcuni pareri autorevoli rischia di imbavagliare Internet in Italia. Iniziativa lodevole e interessante, ma non parteciperò. Per una ragione molto semplice: perché il silenzio e l'adunata in piazza sono la negazione della cultura della Rete. La Rete non è mai riuscita a contrastare efficacemente gli attacchi alla libertà andando in piazza e strillando. Perché i politici di ogni schieramento che non capiscono nulla di Internet non fanno fatica a ignorare il baccano in piazza che dura un giorno. Si fa una bella giornata di fraterna lotta al sistema, si fa baldoria insieme, ci si trova con gli amici e ci si sente eroi per un giorno... e il giorno dopo ci si rende conto che non s'è concluso nulla, perché si è rimasti alla mercé degli stessi politici inetti di prima. No, non è con gli scioperi che si sensibilizzeranno i politici che hanno in mano il pallino delle leggi. Non si può sensibilizzare chi è ottusamente insensibile e manco sa cosa sia ciò su cui vorreste sensibilizzarlo. Tanto varrebbe cercare di sensibilizzare un coccodrillo ai problemi dell'etica kantiana. Provateci pure: vi farà fuori comunque in un solo boccone. E il giorno dopo vi avrà dimenticato. Non se la ricorda più nessuno la metafora della Rete come organismo vivente che reagisce alle minacce aggirandole ed evolvendosi, invece di tentare un fatuo attacco frontale? Siamo noi le cellule di quell'organismo. Gli internauti francesi si trovano il macigno della legge Hadopi, e cosa fanno, i sit-in? Lanciano baguette contro Sarkozy? No, inventano il router Hadopi, che cracca le password degli access point che trova in giro e rende tutti "colpevoli", paralizzando per sovraccarico il sistema giudiziario. Astuto. Impariamo le tecniche di anonimizzazione e di occultamento. Impariamo la crittografia, lo scambio di file non tracciabile, la steganografia, il ripping dei nostri DVD e dei Blu-Ray, l'hacking dei dispositivi che ci circondano, il blogging anonimo, l'hosting sicuro. Impariamo a difenderci dai soprusi e a far valere il nostro diritto di esprimerci civilmente, usando le tecniche che il nostro ottuso antagonista non ha speranza di capire. Portiamo la contesa su un terreno che ci è familiare, invece di camminare allegramente sul campo minato dell'avversario. Il contrasto alla stupidità non si fa adottando le regole degli stupidi. Si fa diventando più intelligenti, più svelti, più preparati. Si fa sfruttando le debolezze dell'avversario. Ma bisogna volerlo fare. Sempre che non pensiate che quando un topolino e un gatto si siedono a discutere in casa del gatto, il topolino possa averla vinta per pura forza dialettica.

venerdì 10 luglio 2009

Il nemico della stampa di Umberto Eco

Sarà il pessimismo della tarda età, sarà la lucidità che l'età porta con sé, ma provo una certa esitazione, frammista a scetticismo, a intervenire, su invito della redazione, in difesa della libertà di stampa. Voglio dire: quando qualcuno deve intervenire a difesa della libertà di stampa vuole dire che la società, e con essa gran parte della stampa, è già malata. Nelle democrazie che definiremo 'robuste' non c'è bisogno di difendere la libertà di stampa, perché a nessuno viene in mente di limitarla.
Questa la prima ragione del mio scetticismo, da cui discende un corollario. Il problema italiano non è Silvio Berlusconi. La storia (vorrei dire da Catilina in avanti) è stata ricca di uomini avventurosi, non privi di carisma, con scarso senso dello Stato ma senso altissimo dei propri interessi, che hanno desiderato instaurare un potere personale, scavalcando parlamenti, magistrature e costituzioni, distribuendo favori ai propri cortigiani e (talora) alle proprie cortigiane, identificando il proprio piacere con l'interesse della comunità. È che non sempre questi uomini hanno conquistato il potere a cui aspiravano, perché la società non glielo ha permesso. Quando la società glielo ha permesso, perché prendersela con questi uomini e non con la società che li ha lasciati fare?
Ricorderò sempre una storia che raccontava mia mamma che, ventenne, aveva trovato un bell'impiego come segretaria e dattilografa di un onorevole liberale - e dico liberale. Il giorno dopo la salita di Mussolini al potere quest'uomo aveva detto: "Ma in fondo, con la situazione in cui si trovava l'Italia, forse quest'Uomo troverà il modo di rimettere un po' d'ordine". Ecco, a instaurare il fascismo non è stata l'energia di Mussolini (occasione e pretesto) ma l'indulgenza e la rilassatezza di quell'onorevole liberale (rappresentante esemplare di un Paese in crisi).
E quindi è inutile prendersela con Berlusconi che fa, per così dire, il proprio mestiere. È la maggioranza degli italiani che ha accettato il conflitto di interessi, che accetta le ronde, che accetta il lodo Alfano, e che ora avrebbe accettato abbastanza tranquillamente - se il presidente della Repubblica non avesse alzato un sopracciglio - la mordacchia messa (per ora sperimentalmente) alla stampa. La stessa nazione accetterebbe senza esitazione, e anzi con una certa maliziosa complicità, che Berlusconi andasse a veline, se ora non intervenisse a turbare la pubblica coscienza una cauta censura della Chiesa - che sarà però ben presto superata perché è da quel dì che gli italiani, e i buoni cristiani in genere, vanno a mignotte anche se il parroco dice che non si dovrebbe.
Allora perché dedicare a questi allarmi un numero de 'L'espresso' se sappiamo che esso arriverà a chi di questi rischi della democrazia è già convinto, ma non sarà letto da chi è disposto ad accettarli purché non gli manchi la sua quota di Grande Fratello - e di molte vicende politico-sessuali sa in fondo pochissimo, perché una informazione in gran parte sotto controllo non gliene parla neppure?
Già, perché farlo? Il perché è molto semplice. Nel 1931 il fascismo aveva imposto ai professori universitari, che erano allora 1.200, un giuramento di fedeltà al regime. Solo 12 (1 per cento) rifiutarono e persero il posto. Alcuni dicono 14, ma questo ci conferma quanto il fenomeno sia all'epoca passato inosservato lasciando memorie vaghe. Tanti altri, che poi sarebbero stati personaggi eminenti dell'antifascismo postbellico, consigliati persino da Palmiro Togliatti o da Benedetto Croce, giurarono, per poter continuare a diffondere il loro insegnamento. Forse i 1.188 che sono rimasti avevano ragione loro, per ragioni diverse e tutte onorevoli. Però quei 12 che hanno detto di no hanno salvato l'onore dell'Università e in definitiva l'onore del Paese.
Ecco perché bisogna talora dire di no anche se, pessimisticamente, si sa che non servirà a niente.
Almeno che un giorno si possa dire che lo si è detto.
Umberto Eco
Purtroppo condivido, è quello che mi sembra evidente da un paio di mesi. Ma sono ancora abbastanza giovane per riuscire a sperare in un miracolo...

In fila per 6 col resto di 2

"Non vedo l'ora di immergere le mani nel mare della tua calda pelle, in modo da farmi trasportare dalle tue onde senza avere paura. Ti voglio bene. Buon compleanno." Mettendo a posto spunta fuori davvero di tutto. Il mese scorso mi sono ritrovato tra le mani un piccolo verde bigliettino d'auguri, ricevuto esattamente 7 anni fa, per il mio 37esimo compleanno... Ero stato appena lasciato da mia moglie: per reazione avevo sperato che la donna che mi scriveva quel bigliettino fosse stata mandata dal Cielo a riparazione del torto subìto. Col senno di poi, riconosco che entrambi non eravamo pronti a vivere al 100% una relazione insieme: io troppo fresco di separazione, lei ancora lungi dall'essere veramente matura e indipendente. Dopo un anno di alti bassi, crisi e riavvicinamenti, finalmente la convinsi a trasferirsi da me. La convivenza si dimostrò un autentico disastro e ci lasciammo. Decisione mia.
Oggi invece di anni ne compio 44... tempus fugit!

giovedì 9 luglio 2009

Grattacapi d'una parrucchiera

Carissima,
permettimi di darti un paio di consigli, pure se ti viene un diavolo per capello quando li ricevi, in particolare da me.
So bene quanto sia orgogliosa del tuo lavoro, ma di norma se una parrucchiera vuole avere la testa ben pettinata ricorre a un'altra parrucchiera. Anche se ci provi, non puoi farti sciampo, taglio, colore e messa in piega con le tue sole mani.
Insisto: devi farti ragione della necessità di un aiuto.
E non temere che la tua clientela ti giudichi male per questo: intanto non lo saprà, salvo glielo dica tu stessa, e poi vedendo che stai molto meglio ritornerà più volentieri nel tuo salone. Tanto meno ti giudicherei male io, anzi al contrario, ti apprezzerei per avere finalmente riconosciuto i tuoi limiti. Il tuo profilo, ora nascosto e soffocato da ricci e nodi, rifulgerebbe come merita.
E mi sta a cuore la tua giovane apprendista. Anche con lei continui a fingere di avere una gran bella testa e pretendi pure che te ne riconoscesse la bellezza. Giocoforza lei comincia a essere insofferente e a darti i primi grattacapi: attenta, se non cambi atteggiamento tra voi si creerà sempre più tensione e alla fine si licenzierà lei o la butterai fuori tu.
Ti confesso - non avertene - che temo possa comportarti con lei come facesti con me, quando iniziasti a spettinarmi pur di far passare in secondo piano il caos della tua capigliatura.
Suvvia, metti la testa a posto!
Il tuo ex socio

martedì 7 luglio 2009

Mercoledì 8 luglio 2009 su La Repubblica

Se ne occupa già la stampa: Geronimo Emili ce l'ha fatta (vedasi anche il post che ho scritto qualche giorno fa)!
Grazie alla colletta di 500 persone, che hanno reso disponibili oltre 4000 euro, è stata auto-prodotta e acquistata una paginetta su La Repubblica per pubblicarvi domani mercoledì 8 luglio il seguente appello in italiano e inglese (testo definitivo):
LA STAMPA NON PUÒ ESSERE SOGGETTA
AD AUTORIZZAZIONI O CENSURE

Art. 21 della Costituzione Italiana, 1948

BISOGNEREBBE NON AVERE OGNI GIORNO SINISTRA E MEDIA CHE CANTANO LA CANZONE DEL DISFATTISMO E DEL CATASTROFISMO. ANCHE VOI DOVRESTE OPERARE, ANZI DOVRESTE FARE DI PIÙ: NON DATE PUBBLICITÀ A CHI SI COMPORTA COSÌ.
Silvio Berlusconi ai giovani industriali italiani,
13 giugno 2009
Con questa sua dichiarazione rilasciata di fronte ai giovani imprenditori italiani, Silvio Berlusconi ha espresso l’invito a boicottare, sospendendo gli investimenti in pubblicità, quelle testate che raccontano la verità sulla crisi economica; ha poi attaccato direttamente Repubblica accusandola di guidare un piano eversivo. È la prima volta che un premier occidentale invita ad alterare il mercato e a boicottare i giornali a lui sgraditi.
Riteniamo inaccettabile questa forma di pressione: è un comportamento che richiama forme di governo tipicamente non democratiche.
Questo appello non è rivolto a quei cittadini preoccupati per Repubblica, anche perché siamo convinti che la maggioranza degli imprenditori non aderirà all'invito, avendo loro un senso dello stato e della democrazia molto più radicato e profondo rispetto a quello del Capo del Governo. Noi intendiamo rivolgerci a coloro che credono che questa ingerenza sia indegna, illiberale e antidemocratica. Non contestiamo il governo, le sue scelte o la sua politica; contestiamo la forma e la sostanza di chi lo presiede quando esprime queste modalità aberranti dell'esercizio del potere.
Egregi Presidenti Angela Merkel, Taro Aso, Gordon Brown, Stephen Harper, Dmitry Medvedev, Barack Obama e Nicolas Sarkozy:
FATELO SAPERE, NON LASCIATECI SOLI!
Questa pagina è stata acquistata da un gruppo di liberi cittadini di diversi orientamenti politici che hanno deciso di autotassarsi perché fortemente imbarazzati, nonché preoccupati per la progressiva perdita della libertà di stampa e per il ruolo di guardiano attento della democrazia che essa ricopre.
Firmato: ADRIANA GALGANO, ADRIANA MULASSANO, AGLIO E CIPOLLA, ALBERTINA MARZOTTO, ALBERTO MARINONI, ALBERTO MASSIDDA, ALDI KARIQI, ALDO RELLA, ALESSANDRA CARFÌ, ALESSANDRA CICIONI, ALESSANDRA CRISTOFARI, ALESSANDRA CULTRERA, ALESSANDRO DI GANGI, ALESSANDRO DI PALMA, ALESSANDRO MANCIA, ALESSANDRO MINELLI, ALESSANDRO OLOCCO, ALESSANDRO PIATTOLI, ALESSANDRO POZZI, ALESSIA AMATO, ALESSIA COVASSIN, ALGHAZWANI NAHRI, ALICE MANGIONE, AMEDEO BRUNI, ANDREA CAMPANELLA, ANDREA DI MAGGIO, ANDREA FABELLINI, ANDREA IGNAZIO DADDI, ANDREA ITALO, ANDREA PETTINAU, ANDREA PIGA, ANDREA SCARAFONI, ANGELA FUSI, ANGELA INCARDONA, ANGELA POLLONI, ANGELA SICILIANI, ANGELO CORSI, ANGELO RINOLLO, ANNA PANTAZI, ANNA PAVONE, ANNA RITA PIRAS, ANNALISA BECCHETTI, ANTONELLA DE ANGELIS, ANTONELLA SANTORO, ANTONELLA ZANCA, ANTONINA RANDAZZO, ANTONINO GALEANO, ANTONIO CAPRARI, ANTONIO CRESPINO, ANTONIO FALCIOLI, ANTONIO GRIMALDI, ANTONIO INDIRLI, ANTONIO LUPO, ANTONIO MIRENGHI, ANTONIO RANDAZZO, ANTONIO SOLARO, ARIANNA CICCONE, ARIANNA DONGIOVANNI, ARMANDO DI PALMA, ARMANDO REPPUCCI, ARNALDO PERFETTI, BARBARA BENUSSI, BENEDETTA IANNALFO, BENEDETTA INNALFO, BIANCA BACCARINI, BRANKA BUCCONI, BRUNA BERNARDI, CAMELIA BOBAN, CARLA FABRIZI, CARLA PARISI, CARLO REBASTI, CARLOLINA BACHO, CARMELO BORDONARO, CARMEN ROLLE, CAROLA CARPINELLO, CAROLINA BACHO, CAROLINA BIANCHI, CATERINA CAMPANI, CATIA EPIFANI, CECILIA RIPOSATI, CHIARA CHIOLLI, CHIARA FORESTI, CHIARA FORSETI, CHIARA JAPPELLI, CHIARA LORE, CHIARA MAZZATORTA, CHIARA SGUERSO-VERARDI, CHRISTINE OPPLIGER-HOSTETTLER, CLAUDIA BALOSTRO, CLAUDIA PEZZIMENTI, CLAUDIO BATTISTELLA, CLAUDIO CAVANA, CLAUDIO CELLA, CLAUDIO GIULIETTI, CLAUDIO PASSERI, CLAUDIO PIGA, CLAUDIO RIGGI, CONCETTA MARIA IDÀ, CORRADO PEPE, CORRADO SANGUINETI, CRISTIANA BOI, CRISTIANO DESTRINI, CRISTIANO DI GIOVANNI, CRISTIANO MIRANDOLA, CRISTINA ALOISI, DANIELA DELL'AQUILA, DANIELA MOCCIA, DANIELA OVADIA, DANIELE ALUFFI, DANIELE ANTOLINI, DANIELE DRAGISIC, DANIELE NOVAGA, DANIELE PASSERINI, DANIELE PERELLA, DANIELE PESCATORE, DANIELE SCOLLO, DANIELE VERDUCCI, DANILO CASSONE, DANTE ASTOLFI, DARIO CIMINO, DARIO GALLI, DARIO MANNINI, DARIO PAESANO, DAVID VIGNONI, DAVIDE MARANO, DAVIDE RIZZI, DAVIDE VERNA, DELFINA RATTAZZI, DIANA MARZANO, DIEGO FABBRI, DIEGO MIGLIETTA, DILETTA DI SIMONE, DOMENICO CALABRIA, DOMENICO RANDAZZO, DONATELLA MANGILI, DONATELLA MANGILLI, EDOARDO TALONI, EIRENE PAPADIMITRIU, ELENA ORLANDI, ELENA PIRAS, ELENA SANTUCCI, ELENA TEA RUSSO, ELIDE FERRI, ELIS DE VITA, ELISA CELLA, ELISA VALTOLINA, ELISABETTA, ELISABETTA PIRAS, ELISABETTA ROSSI, ELISABETTA STEFANINI, ELISABETTA ZARDINI, EMANUELA BRUSCAGIN, EMANUELE CALDAROLA, EMANUELE CHETTA, EMILIANO CARUCCI, ENEA MAZZOLENI, ENRICO BARILARO, ENRICO BARONCELLI, ENRICO CEVA, ENRICO MANNONI, ENRICO MARIA PORRO, ENRICO ZAMPARDI, ERIK STRIPPARO, ERNESTO GIANCOTTI, ETTORE LIVIO SERAFINI, EUGENIA MONTI, EUGENIO NOTARO, EUGENIO VICECONTE, EZIO FORESTI, FABIEN BUTAZZI, FABIO ALFREDO DONO, FABIO ANTONIO USALA, FABIO CONTU, FABIO MONTECCHIO, FABIO RIZZA, FABIO T., FABIO TURONE, FABIO VALENZA, FABRIZIO AUTINO, FABRIZIO DELLEPIANE, FABRIZIO E LUANA FABRIZI, FABRIZIO FERRANDO, FABRIZIO FILOSA, FABRIZIO GAMBACORTA, FABRIZIO TRENTACOSTI, FAUSTO CRICRÌ, FAUSTO MARIANO, FAUSTO ROCCHINI, FEDERICA GUERRINI, FEDERICA PALA, FEDERICA PIRRONE, FEDERICA ROSSI, FEDERICA VICARI, FEDERICO COMIN, FEDERICO ROMANI, FERRUCCIO FAVERO, FILIBERTO FANTIN, FILIPPO RIZZU, FILOMENA PAVONE, FIORAVANTE CATTELAN, FLAVIO SURACE, FORTUNATO RICCIO, FORTUNATO SALEMI, FRANCA MARIA TEGLIUCCI, FRANCESCA FALCIOLI, FRANCESCO BININI, FRANCESCO BONACCORSO, FRANCESCO FALVO D'URSO, FRANCESCO FOIANESI, FRANCESCO PAOLO COGLITORE, FRANCESCO TROINA, FRANCO LO FORTE, FRANK STAHLBERG, FRIDA CATALANO, GABRIELE MARTINELLI, GABRIELE NIOLA, GABRIELE PELOSO, GABRIELE SCOLLO, GABRIELLA IDÀ, GABRIELLA LEDDA, GAIA RIPOSATI, GAVINA SINI, GERONIMO EMILI, GIACOMO LARGHETTI, GIACOMO TORZO, GIAMPIERO MURONI, GIAN MARCO TODESCO, GIAN MARIO TAGLIARETTI, GIANCARLO FOLINI, GIANCARLO MANFREDINI, GIANCLAUDIO PINTO, GIANDONATO COCCA, GIANFRANCO SADDI, GIANLUCA CALCAGNILE, GIANLUCA PIU, GIANLUIGI DE STEFANO, GIANMARCO MANNAI, GIANMARCO MURRU, GIANNI DUCA, GIANNI GUASTO, GIANPAOLO D'ANGELO, GIANPAOLO GIRONDA, GIORDANO GRANELLI, GIORGIO AZZOLLINI, GIORGIO MORANDA, GIORGIO SABA, GIOVANNA BIONDOLILLO, GIOVANNA MASCHERA, GIOVANNA RAMAGINI, GIOVANNI BULLETTI, GIOVANNI CARULLO, GIOVANNI GONZAGA, GIULIA PENZO, GIULIANO FIORINI ROSA, GIULIANO SOTTOCORNO, GIULIO FAGGIANI, GIUSEPPE GENOVESE, GIUSEPPE LUIGI BIANCO, GIUSEPPE QUARATO, GIUSEPPE SERRA, GIUSEPPINA INGALLINERA, GUIDO COGOLI, GUIDO POGGIANI, IACOPO CAVALLO, IACOPO FIORINI, IAN MCCARTHY, ILARIA CATTARELLI, ILARIA INFANTE, IRENE DI MEO, IRENE MARSENO, ISABELLA BERTUSI, JACQUELINE ANGELA COOK, JAZZ ENGINE, JEAN PAUL MEDINA CARRION, JEAN-MARIE LE RAY, KATIA SALVADERI, LARA BARTOLI, LAURA DE SPIRITO, LAURA PUGGIONI, LEO GIANFRATE, LETIZIA ABIS, LIA DESOTGIU, LIANA TOGNALA, LILIANA BOSSI, LINA SINI, LINDA POLILLI, LORELLA PUCCETTI, LORENZO ALLEGRUCCI, LORENZO NICOLOSI, LORENZO ROSSI, LORENZO TAMELLINI, LORIS FERRI, LUCA FANTIN, LUCA FORESTI, LUCA IMMESI, LUCA MARCHETTI, LUCA NERVEGNA, LUCA ORSI, LUCA PODAVINI, LUCA ROSSI, LUCIA AZZARONE, LUCIANO GUGLIELMI, LUDOVICA LAGOMARSINO, LUIGI CREAZZI, LUISA BIDDAU, LUISA DOPLICHER, LUISA FALCIOLI, LUNA FORESTI, MANUELA NICOLOSI, MARCELLO SALMERI, MARCO BUTI, MARCO CELESTI, MARCO LUCA BREGLIA, MARCO LUNGO, MARCO MORELLO, MARCO ROSA, MARCO SCARCIOFFOLO, MARCO SCHIAVONE, MARCO TRIVELLATO, MARGHERITA FRONTE, MARIA AZZARONE, MARIA BATTAGLIA, MARIA CECILIA LOCHE, MARIA CRISTINA MONTISCI, MARIA CRISTINA STORTI, MARIA ELISA DONNA, MARIA GRANDI, MARIA GRAZIA REBASTI, MARIA NEGRONI, MARIA TERESA MECCHIA, MARIA TUFANO, MARIANGELA ALBERTINI, MARILENA RUSSO, MARINA CARTA, MARIO NICOLOSI, MARIO PAPPAGALLO, MARIO ROSSI, MARISA FOIS, MARTA FERRARIO, MARTINA RAFANELLI, MARY CARROLL RICHER LAFLECHE, MARZIA CECCARELLI, MASSIMILIANO BOSCHINI, MASSIMO DEGLI EFFETTI, MASSIMO DI DIEGO, MASSIMO DI LEO, MASSIMO LENZI, MASSIMILIANO MARFIA, MASSIMO NOCENTINI, NASSIMO PASQUALONI, MASSIMO TALAMINI, MATTEO MODESTI, MATTEO SCANDOLIN, MATTEO TRICARICO, MATTEO UGAZIO, MATTIA VASARIN, MAURA FIRMANI, MAURIZIO CORDA, MAURIZIO DIFRONZO, MAURIZIO FILIPPI, MAURIZIO MAISTRELLO, MAURO BORTOLOTTI, MAURO CIONI, MAURO DEL NERO, MAURO IODICE, MICHELA BARBARO JÖNULV, MICHELA RANDAZZO, MICHELE BIANCHINI, MICHELE BONELLI, MICHELE BURGALOSSI, MICHELE GERVASIO, MICHELE ZILLI, MILENA SERIO, MIRCO DESIDERI, NICOLA IACOVINO, NICOLA PIETRO POLI, ORIETTA BIANCHI, ORNELLA BOSCOLO, ORNELLA TRUNFIO, OSLA FRASER, PAOLA FALCIOLI, PAOLA FELICE, PAOLA PANIGAS, PAOLA SUSANNA PAGLIARETTA, PAOLO ALBERTO LEONE, PAOLO BALDELLI, PAOLO BASILE, PAOLO CHIARETTI, PAOLO DA RUGNA, PAOLO DELIPERI, PAOLO MASSIDDA, PAOLO PASTORINI, PAOLO PUGGIONI, PAOLO SCOZZAFAVA, PAOLO SMACCHIA, PAOLO TIBBERIO, PASQUALE AVINO, PASQUALINA CIPRIANI, PATRICIO ESTAY, PATRIZIA DE LUCA, PATRIZIA GRANDICELLI, PATRIZIO GEMMITI, PEPPINO PRIMIANI, PERMANO EDITRICE SRL, PIERA GUAZZONI, PIERANGELO MANZONI, PIERO FILOTICO, PIETRO GUASTAMACCHIA, RAFFAELE CIOFFI, RAFFAELE MERCURIO, RAIMONDO GARPETZ, RENZO PROVEDEL, RICCARDO PANELLI, RITA FAGIANO, RITA IANNELLI, RITA NONNIS, ROBERTA VIOLETTO, ROBERTO BEATI, ROBERTO CORRADINI, ROBERTO DERETTA, ROBERTO FIORETTI, ROBERTO GEMMA, ROBERTO MADONNA, ROBERTO MANNELLI, ROBERTO PRINCIPIANO, ROBERTO RANIERI, ROBERTO ROSONI, ROBERTO SASSO, ROCCO D'ELIA, ROMILDA DORIA, ROSARIA NAZIONALE, ROSSELLA BERIA, ROSSELLA S., SABRINA BRIGANTI, SALIM JAPPELLI, SALVATORE MANDRA', SALVATORE PIRAS, SALVATORE SANTANGELO, SALVO VISCUSO, SANDRO CICIONI, SANDRO G. MASONI, SANTINA BOSCO, SARA DE SANTIS, SARA IANNELLI, SARA PALMIERI, SARA RONCALLI, SAUL STUCCHI, SERENA GUARRACINO, SERENA SCHIAVONE, SERENA SENETTE, SERENA TIBALDI, SERGIO BARBAGALLO, SERGIO ORFEO, SERGIO PINNA, SHEILA TIBERI, SIBYLLE GASSMANN, SILVIA BELLOMO, SILVIA FALCIOLI, SILVIA PALOMBI, SIMONA SALANI, SIMONA TORTOLANO, SIMONE ODINO, SIMONE PICCIANI, SISSY EVELINA VIOLINI, SONIA PUTZOLU, STEFANO ALBERTO RUSSO, STEFANO CAVICCHI, STEFANO COLARELLI, STEFANO FALCONIERI, STEFANO FORTUNATI, STEFANO IOPPI, STEFANO NOSELLOTTI, STEFANO RANIERI, STELLA ROSSA RUGBY MILANO, SUSAN PINNA, SUSANNA ZERBINI, THIERRY BERTINI, TOMMASO RUSSO, UGO MARINELLI, UMBERTO ROTUNDO, UMBERTO SPANO', UMBERTO VERONESI, VALENTINA CINELLI, VALENTINA LIVI, VALENTINA MAZZACANE, VALERIA CAMBA, VALERIA GAROTTA, VALERIA ROSINI, VALTER DI CRISTOFARO, VERA BONACCINI, VERONICA CATERINA IELO, VINCENZO CALABRIA, VINCENZO LACALANDRA, VITO ANTONIO ATTOLLINO, VITO MINUNNI, VITTORIO PALUMBO,VIVIANA BERNARDI, WWW.GIOVANNIBRANCALE.IT, WWW.PRITALIA.NING.COM, YURI MESSINA The translation into French, German, Russian, and Japanese can be read at http://paginasurepubblica.blogspot.com/ ALTRI LINK: