Carissima,
Suvvia, metti la testa a posto!
permettimi di darti un paio di consigli, pure se ti viene un diavolo per capello quando li ricevi, in particolare da me.
So bene quanto sia orgogliosa del tuo lavoro, ma di norma se una parrucchiera vuole avere la testa ben pettinata ricorre a un'altra parrucchiera. Anche se ci provi, non puoi farti sciampo, taglio, colore e messa in piega con le tue sole mani.
Insisto: devi farti ragione della necessità di un aiuto.
E non temere che la tua clientela ti giudichi male per questo: intanto non lo saprà, salvo glielo dica tu stessa, e poi vedendo che stai molto meglio ritornerà più volentieri nel tuo salone. Tanto meno ti giudicherei male io, anzi al contrario, ti apprezzerei per avere finalmente riconosciuto i tuoi limiti.
Il tuo profilo, ora nascosto e soffocato da ricci e nodi, rifulgerebbe come merita.
E mi sta a cuore la tua giovane apprendista.
Anche con lei continui a fingere di avere una gran bella testa e pretendi pure che te ne riconoscesse la bellezza. Giocoforza lei comincia a essere insofferente e a darti i primi grattacapi: attenta, se non cambi atteggiamento tra voi si creerà sempre più tensione e alla fine si licenzierà lei o la butterai fuori tu.
Ti confesso - non avertene - che temo possa comportarti con lei come facesti con me, quando iniziasti a spettinarmi pur di far passare in secondo piano il caos della tua capigliatura.
Il tuo ex socio
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