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giovedì 31 maggio 2012

Impressione o realtà?
sicuramente la prima, ma...
(autore: utente Paolo)


Sarà sicuramente un’impressione sbagliata, ma questa mattina Google risponde in maniera molto diversa alle richieste di notizie provenienti da tutto il “mondo” della Cold Fusion – Low Energy Nuclear Reaction – E-Cat e simili.
Probabilmente è un fatto momentaneo, ma se in assenza di notizie verificabili, di dati certi oggettivamente, di qualcosa di diverso dal solito “si dice”, il più cliccato motore di ricerca avesse cambiato strategia, perché, l’argomento in oggetto, ritenuto di diminuito interesse, quindi meno remunerativo?
Ove questa impressione dovesse trovare conferma, forse, suonerebbe come un campanello di allarme e, chi avesse la possibilità di invertire questa tendenza, se la ritenesse preoccupante, forse, dovrebbe riflettere circa il caso di indire qualche conferenza stampa – di un certo livello – per comunicare i risultati di una lunga quanto proficua (speriamo) sperimentazione.
Comunque anche questa considerazione è frutto di mie congetture e, non è detto, che debba essere condivisa, perché il diminuito interesse - se confermato - potrebbe essere, anch’esso, frutto di strategie a me ignote.

paolo

mercoledì 30 maggio 2012

Terremoti? Stragi annunciate.
(autore: utente sandro75k)

Mentre monta la solita polemica sterile  sulla previsione più o meno possibile e più o meno puntuale dei terremoti vorrei illustrare cosa è stato il terremoto in Italia e quanti danni abbia fatto nella sola storia recente. Ecco da Wikipedia un semplice elenco: http://it.wikipedia.org/wiki/Terremoti_in_Italia
È inutile aggiungere che non c'è bisogno di tirare in ballo cause artificiali o teorie paranoiche per spiegare questi fenomeni che sono tutt'altro che nuovi e tutt'altro che "inaspettati".
Convivere con i terremoti, mettere in sicurezza il nostro patrimonio storico-culturale, sembra la sola soluzione possibile anche perché le variabili dell'equazione terremoto sono delle più disparate ed impensabili (per i curiosi http://daltonsminima.altervista.org/?p=21093).
I fenomeni meteorologici sono prevedibili con larga puntualità ma non mi sembra che per questo ci siano meno vittime o si faccia molto per evitare le sciagure idrogeologiche. Le soluzioni dell'ultimo momento servono a poco. La prevenzione è l'unica carta giocabile in questi contesti.
Ma ve la immaginate  una previsione che sostenga, ad esempio, un forte terremoto in Lombardia fra l'estate e l'autunno del 2013? Provocherebbe danni economici, sociali e psicologici superiori al terremoto stesso!
Nel 1908 il famoso terremoto di Messina rappresentò probabilmente la più grossa sciagura da questo punto di vista per la nostra Nazione. Ben 100.000 morti. Se penso alla ciclicità degli eventi in quei luoghi (125 anni prima, nel 1787, il precedente dello stesso livello) e  che qualcuno sostiene di poterci costruire un ponte che agganci la Sicilia alla Penisola ho i brividi...
Sono già passati 104 anni da quella terribile data, qualche brutto pensiero comincerei a farlo, purtroppo!
Dal link http://diamante.uniroma3.it/hipparcos/TerremotoSiciliaCalabria1908.htm la narrazione degli eventi, per non dimenticare e per non ripetere gli stessi errori...

Sandro





Il 28 dicembre 1908, lunedì, alle ore 5,21 del mattino, nella piena oscurità e con gli abitanti in parte immersi nel sonno, un terremoto, che raggiunse il 10° grado della scala Mercalli, accompagnato da un maremoto, mise a soqquadro le coste calabro-sicule con numerose scosse devastanti. La città di Messina, con il crollo di circa il 90% dei suoi edifici, fu sostanzialmente rasa al suolo. Gravissimi i danni riportati da Reggio Calabria e da molteplici altri centri abitati del circondario. Sconvolte le vie di comunicazione stradali e ferroviarie nonché le linee telegrafiche e telefoniche. L’illuminazione stradale e cittadina venne di colpo a mancare a Messina, Reggio, Villa San Giovanni e Palmi, a causa dei guasti che si produssero nei cavi dell’energia elettrica e della rottura dei tubi del gas.
A Reggio Calabria andarono distrutte fra le altre, la villa Genoese-Zerbi e i palazzi Mantica, Ramirez e Rettano, nonché diversi edifici pubblici. Caserme ed ospedali subirono gravi danni, 600 le vittime del 22° fanteria dislocate nella caserma Mezzacapo, all'Ospedale civile, su 230 malati ricoverati se ne salvarono solo 29.
A Bagnara di Calabria crollarono numerose case. A Palmi andò distrutta la chiesa di San Rocco. A Trifase nei pressi di Catanzaro si ebbero molti danni ma fortunatamente pochi gli scomparsi data la modesta dimensione delle abitazioni. In Sicilia si ebbero crolli a Maletto, Belpasso, Mineo, S. Giovanni di Giarre, Riposto e Noto. A Caltagirone crollò per metà il quartiere militare.
A Messina, maggiormente sinistrata, rimasero sotto le macerie ricchi e poveri, autorità civili e militari. Nella nuvola di polvere che oscurò il cielo, sotto una pioggia torrenziale ed al buio, i sopravvissuti inebetiti dalla sventura e semivestiti non riuscirono a realizzare immediatamente l’accaduto. Alcuni si diressero verso il mare, altri rimasero nei pressi delle loro abitazioni nel generoso tentativo di portare soccorso a familiari ed amici. Qui furono colti dalle esplosioni e dagli incendi causati dal gas che si sprigionò dalle tubature interrotte. Tra voragini e montagne di macerie gli incendi si estesero, andarono in fiamme case, edifici e palazzi ubicati nella zona di via Cavour, via Cardines, via della Riviera, corso dei Mille, via Monastero Sant'Agostino.
Ai danni provocati dalle scosse sismiche ed a quello degli incendi si aggiunsero quelli cagionati dal mare. Improvvisamente le acque si ritirarono e dopo pochi minuti almeno tre grandi ondate aggiunsero al già tragico bilancio altra distruzione e morte. Onde gigantesche, alte oltre 10 metri, raggiunsero il litorale spazzando e schiantando quanto esistente. Nel suo ritirarsi la marea risucchiò barche, cadaveri e feriti. Molte persone, uscite incolumi da crolli ed incendi, trascinate al largo affogarono miseramente. Alcune navi alla fonda furono danneggiate, altre riuscirono a mantenere gli ormeggi entrando in collisione l’una con l’altra ma subendo danni limitati. Il villaggio del Faro a pochi chilometri da Messina andò quasi integralmente distrutto. La furia delle onde, spazzò via le case situate nelle vicinanze della spiaggia anche in altre zone. Le località più duramente colpite furono Pellaro, Lazzaro e Gallico sulle coste calabresi; Riposto, S.Alessio, Briga e Paradiso su quelle siciliane.
Gravissimo il bilancio delle vittime. Messina che all’epoca contava circa 140.000 abitanti ne perse circa 80.000 e Reggio Calabria registrò circa 15.000 morti su una popolazione di 45.000 abitanti. Altissimo fu il numero dei feriti e catastrofici furono i danni materiali. Numerosissime scosse di assestamento si ripeterono nelle giornate successive e fin quasi alla fine del mese di marzo 1909.

  • A. Gori - Il Popolo Italiano nella storia della Libertà e della grandezza della patria dal 1800 ai giorni d’oggi. Vallardi Editore 1928.
  • L. Cappelletti – Storia d’Italia Dalla caduta dell’Impero romano d’occidente fino ai giorni Nostri (476-1900) Vallardi Editore – 1932.
  • Denis Mack Smith – Storia d’Italia 1861-1969 – Milano 1984.
  • Rivista Militare, Annata 1909.
  • Le navi di linea italiane- Ufficio Storico della Marina – Roma 1966.
  • Le Torpediniere Italiane - Ufficio Storico della Marina – Roma 1964.
  • Navi e Marinai – Uomini ed avventure dell’Italia sul mare – C.G.E. – Milano.
  • Collezionismo Italiano - C.G.E. – Milano 1979.
  • Italia del XX secolo – Rizzoli - Milano 1977.
  • E.Cataldi – Storia dei Granatieri di Sardegna – Ass. Naz. dei Granatieri di Sardegna, 1990.
  • R. Sermonti – I Carabinieri nella storia d’Italiana – Centro Editoriale Nazionale , Roma – 1980.
  • P. Sezanne – Le Decorazioni del Regno di Sardegna e del Regno d’Italia – Uffici Storici Esercito-Marina Aeronautica. Roma 1992.
  • C. Scarpa-P. Sezanne – Le Decorazioni del Regno di Sardegna e del Regno d’Italia – Uffici Storici -Esercito-Marina Aeronautica. Roma 1985.
  • Domenica del Corriere, anni 1908, 1909.
  • Cronache, manifesti, e documenti vari.

La 'guerra aerea' per l'eolico

Vi lascio il link della seconda puntata della mia carrellata sul mondo dell'eolico d'alta quota, nella cornice, un po' stretta (6000 battute) per un tale argomento, della rubrica settimanale di Opinioni de L'Indro. Chiudo così l'analisi che riguarda le società che, chi più chi meno, hanno o hanno avuto a che fare col KiteGen. Prossimamente, nello spazio più adeguato concesso da un articolo e intervistando chi segue direttamente il progetto KiteGen, darò voce a storia, aspetti tecnici, tempi e margini di sviluppo, prospettive applicative più probabili, di una tecnologia italiana all'avanguardia nel mondo. Perché c'è da rimarcare che sull'eolico troposferico si sono gettati in tanti, fiutando il business, ma i soggetti che hanno veramente un know how e brevetti proprietari sono pochi: KiteGen, Makani, Laddermill, Skywindpower, Enerkìte e Skysails (con ovviamente tante università dietro) e tra loro il progetto dell'Ing. Massimo Ippolito è sempre in prima fila.

La Ricerca in Italia?!
(autore: utente Paolo)



L’argomento della Ricerca, probabilmente, è un po’ più complesso di quanto l’aspro confronto tra le due fazioni riesca a rappresentare.

Nel corso di questo dibattito mediatico, su questo argomento, ho postato il link relativo ad un articolo apparso su di un quotidiano nazionale, non perché sia particolarmente affezionato ad esso, ma perché, durante questo lungo periodo di assenza di politica (vera) mi è parso piuttosto indipendente nella rappresentazione dei fatti e delle responsabilità, nonostante che il perseguimento della ”pura” indipendenza sia un’attività complessa e, probabilmente, irrealizzabile.

L’articolo di cui sopra è il seguente: "
L’Italia e i fondi europei per la ricerca "– da cui estraggo questo passaggio:

“Tra le varie cose che si potrebbero dire in merito ne cito una sola: l’Italia ha la metà degli addetti alla ricerca della Francia e un terzo di quelli della Germania in rapporto alla popolazione (dati della World Bank), come ho già avuto occasione di riferire in un post precedente.
Se si tiene conto di questo punto, il dato del Ministro Profumo assume un preciso significato: l’Italia finanzia la ricerca Europea in proporzione al PIL e riceve indietro finanziamenti dall’Europa in proporzione al numero di ricercatori che ha. Per riottenere il 100% di quanto l’Italia versa all’Europa, ciascun ricercatore italiano dovrebbe ottenere in media il doppio dei finanziamenti che ricevono i suoi colleghi francesi o tedeschi. La situazione reale è peggiore di come esce dalle nude cifre: poiché la grande maggioranza degli addetti alla ricerca in tutti i paesi europei lavora nelle Università, averne la metà degli altri in rapporto alla popolazione implica che i ricercatori italiani siano anche più gravati di obblighi didattici dei loro colleghi stranieri ed abbiano quindi meno tempo da dedicare alla ricerca.”

… ma, per capire di più è necessario leggere tutto l’articolo ed andare oltre, a un altro articolo, il cui titolo già è rivelatore di un aspetto fondamentale – Chi valuta i valutatori? – e da cui estraggo questo passaggio:

“Nel Regno Unito, dopo un’approfondita
indagine svolta tra il 2008 e il 2009, l’agenzia di valutazione ha escluso che si potessero usare indicatori bibliometrici per giudicare in modo automatico le pubblicazioni scientifiche. L’Anvur, senza aver svolto alcun’indagine, userà gli indicatori bibliometrici secondo regole improvvisate per l’occasione e scientificamente discutibili. In Australia avevano lavorato dal 2008 al 2010 per classificare le riviste scientifiche, ma nel 2011 hanno abbandonato questa tecnica riconoscendone i potenziali danni. L’Anvur, ignorando il precedente australiano, ha classificato le riviste in meno di tre mesi, con risultati affrettati e talora palesemente assurdi.”
Leggendo l'articolo appaiono spesso delle parole che, se cliccate, rimandano ad altri argomenti, come in un gioco di scatole cinesi, tipiche di letture nel web, ma che in questo caso stanno a significare della complessità di un argomento, inaspettata per chi scrive. Faccio un esempio, leggendo l’ultima frase del quarto capoverso: “Le voci di protesta ci sono (vedi ad esempio qui e qui) ma non sembrano scalfire il manovratore.”

Ho cliccato il primo qui… e si è aperto quest’altro argomento: “Sulla retorica della valutazione”. Ma se avessi cliccato il secondo qui… si sarebbe aperto: "Return on Academic ReSearch o ROARS"… in una sorta di gioco infinito, come senza fine parrebbe questo argomento.

Quindi se qualcuno all’interno dei due schieramenti pensa di avere la verità in tasca, forse, non racconta la verità; naturalmente Egli ritiene, nel mentre si adopera con passione in tale esercizio, di essere sincero e, forse, lo è, ma comunque sta raccontando la Sua verità, cioè, un punto di vista – autorevole – ma pur sempre parziale. Poi ne arriva un altro con un altro punto di vista e riprende da capo e, pure Lui è sincero, ma la VERITA’ dove sarà?

martedì 29 maggio 2012

Anche Socrate era accusato
di corrompere i giovani


Su autorizzazione del mittente, condivido con tutti alcune email scambiate ieri col Prof. Giancarlo Ruocco in merito alla lettera inviata sabato scorso dall'Università La Sapienza all'Istituto d'Istruzione Superiore Leopoldo Pirelli di Roma.

***

Da: Riccardo T.
Oggetto: Athanor
Data: 28 maggio 2012 19:00:41 GMT+02:00
A: Giancarlo Ruocco
Cc: Daniele Passerini (22passi.it)

Gent.mo Prof. Ruocco.

In riferimento ad una sua mail inviata all’Ing. Abundo e apparsa sul blog http://22passi.blogspot.it/2012/05/questo-punto-che-il-miur-si-attivi-in.html#comment-form, mi permetta qualche commento.
Trovo singolare che il direttore di Fisica dell’Università di Roma prenda a cuore gli “ingenti” fondi destinati allo studio di una cella a fusione fredda messa a punto da un istituto tecnico.

Che la fusione fredda sia un argomento controverso, oramai lo sanno anche i sassi, e grazie a Dio, lo sanno pure gli studenti. Questi hanno a disposizione via internet tutto quanto necessità per orientarsi, verificare le fonti e farsi una propria idea (credo sia anche questo un obiettivo dell’educazione scolastica) .
Anche se alla fine magari scopriranno che effettivamente non c’è nulla, imparereanno a misurare calorimetrie, capire quanto sia difficile fare scienza e allo stesso tempo quanta passione è necessaria. Un argomento controverso è poi per loro molto più intragante.  Oppure li limitiamo a costruire l’ennesimo generatore di Van Der Graaf tra gli sbadigli generali?

Se abbiamo a cuore di come vengono spesi i nostri soldi, forse io farei un pensierino a ITER e al suo successore DEMO. I conti li faccia lei, comparandoli con un bicchiere di acqua pesante e tungsteno e qualche termocoppia.
Non sto sostenendo che i fondi di ITER debbano essere spesi per la fusione fredda, ma le chiedo un po’ di fantasia – e facendo affidamento alla sua competenza – per pensare cosa si potrebbe fare con tutte quelle risorse per aumentrate – ad esempio - l’efficienza dei materiali nelle cosidette energie alternative (solare, eolico, biomasse...).

Ma ad oggi, questo stracciare di vesti l’ho visto solo per quei (ahimè dal mio incompetente punto di vista) pochi “truffatori” della fusione fredda.

Cordialmente

Riccardo T.

P.S. Se le è sfuggito, sappia che c’è anche una cella in funzione all’ MIT. Si, quelli che accusarono di frode Fleischmann e Pons. Si vede che sono diventati truffatori pure lì.


***

Da: Giancarlo Ruocco
Oggetto: Re: Athanor
Data: Monday, May 28, 2012 7:46 PM
A: Riccardo T.
Cc: Daniele Passerini (22passi)

[ndr, testo non pubblicato in mancanza/attesa di autorizzazione dell'autore]


***

Da: Daniele Passerini (22passi)
Oggetto: Re: Athanor
Data: 28 maggio 2012 19:49:46 GMT+02:00
A: Giancarlo Ruocco
Cc: Riccardo T.

Le rispondo io Prof. Ruocco,
la dirigente ha inoltrato la Sua email CORRETTAMENTE al diretto interessato, prof. Abundo, autorizzandolo a darne tutta la pubblicità che meritava. 
E ne merita tanta davvero.
Cordialmente

Daniele Passerini


***


Da: Riccardo T.
Oggetto: RE: Athanor
Data: 28 maggio 2012 22:01:03 GMT+02:00
A: Giancarlo Ruocco
Cc: Daniele Passerini (22passi)

Gent.mo Professor Ruocco,
Grazie per la sua mail.
Siamo assolutamente d'accordo che l'educazione dei giovani sia una cosa terribilmente seria. Lo dice ad un genitore di un alunno in II a liceo scientifico.
Ma che un esperimento di fusione fredda possa essere visto come veicolo di "corruzione del sapere dei giovani" mi sembra francamente esagerato. Se non erro fu Socrate ad essere accusato di essere corruttore di giovani. Spero che Abundo preferisca la cicoria alla cicuta (mi permetta di aleggerire la discussionecon una battuta :))
I danni VERI li fanno certi professori privi di ogni entusiamo e amore per la materia che insegnano. Il ripetere la lezioncina scritta sul libro - quando va bene -  in attesa che suoni la campanella.

Lasci curiosare questi ragazzi con il conteggio dei neutroni,  verificare alterazioni  vere o presunte dei gamma. Verificare se trovano trasmutazioni o contaminazioni. Li lasci fare ipotesi. Li lasci verificare se siano vere. Ma li faccia appassionare alla materia più bella del mondo anche in modo non convenzionale.

Dubito siano loro a dare un verdetto sulla fusione fredda - anche se per lei è già scritto.
Per pochi altri, come me, il meglio deve invece ancora venire. Se saremo smentiti, ma smentiti scientificamente, la scienza avrà vinto ancora.

Cordialmente
Riccardo T.

LENR, il realismo e le prospettive...


La "follia" dentro la NASA s'aggrava... ;-)


P.S. E non dimentichiamoci dell'ultimo video intitolato NASA LaRC | Abundant Clean/Green Energy di Joseph M. Zawodny, un tipo che ha detta di certi "scettici ad libidum" si fa i video a casa con l'iPhone, ci appiccica sopra la titolatura NASA Langley Research Center - Center Innovation Fund e li mette in rete sperando che i suoi superiori non se ne accorgano... viva il buon senso eh! :-)


lunedì 28 maggio 2012

Precisazione dell'Ing. Massimo Ippolito

In merito all'articolo pubblicato su L'Indro mercoledì scorso, KiteGen, la nuova energia vola, e ad alcune discussioni che ha suscitato rispetto alle società che raccolgono finanziamenti per lo sviluppo del KiteGen, ho avuto modo di parlare oggi con l'ing. Massimo Ippolito.

A seguito della nostra chiacchierata, Ippolito mi ha inviato una breve precisazione che sarà pubblicata su L'Indro, accanto all'articolo in questione e anticipo qui sul blog. 

***

Kite Gen Research S.r.l., la società detentrice delle proprietà intellettuali e dei diritti sulla commercializzazione del progetto KiteGen, precisa che sia SOTER che WOW sono società di azionariato popolare. 
Entrambe detengono quote sociali di KGR, la prima è esclusivamente dedicata al sostegno del progetto, in stretto contatto con il team di sviluppo, mentre la seconda è una entità indipendente per quanto ne sappiamo aperta anche ad altre iniziative di carattere finanziario.
Ringraziando per l'attenzione al KiteGen, informiamo che Soter sta promuovendo un Open day per la presentazione della tecnologia per il prossimo 24 giugno dove verrà anche presentato il piano industriale per la produzione del primo lotto di macchine.

il presidente del CDA KiteGen
Massimo Ippoltio

A questo punto, che il MIUR si attivi in fretta!


Su autorizzazione dell'Ing. Ugo Abundo, a sua volta autorizzato dal dirigente dell'IIS Pirelli di Roma, pubblico una email che è arrivata sabato scorso all'Istituto d'Istruzione superiore in questione dal Direttore del Dipartimento di Fisica nonché prorettore dell'Università La Sapienza.
Ribadisco che di documenti simili, email o report che fossero, da inizio 2011 a oggi me ne sono stati inoltrati parecchi, senza poterli pubblicare in mancanza di autorizzazione di chi mi aveva dato accesso a essi, vuoi che riguardassero Andrea Rossi e il suo E-Cat, giornalisti stranieri dal comportamento discutibile, convegni annullati o quant'altro. È proprio su materiali riservati del genere che ho basato alcune mie "convinzioni" che taluni ritengono irragionevoli e immotivate, cogliendo ogni occasione per rimarcarlo. Da parte mia ribadisco, ancora una volta, che quando scrivo nel blog non ho mai la pretesa di convincere chi mi legge su questioni che vanno al di là delle informazioni in suo possesso o dei riferimenti scientifici da lui ritenuti inviolabili; mi limito semplicemente a testimoniare ciò che, in coscienza, ritengo doveroso condividere con tutti.

***


Oggetto: contatto
Da: "Giancarlo Ruocco"
Data: Sab, 26 Maggio 2012 4:48 pm
A: Flavia De Vincenzi [dirigente IIS Pirelli di Roma]
Cc: [omissis]"
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Gentile Prof.essa De Vincenzi,


le scrivo a nome di un gruppo di docenti e ricercatori del dipartimento di Fisica della Sapienza. Siamo rimasto sconcertati da quanto letto sulla stampa nazionale in merito al progetto detto "Athanor" portato avanti nell'Istituto da lei pro-tempore diretto.


Da quanto abbiamo potuto leggere su internet e sui giornali, uno dei docenti del suo istituto, il prof. Ugo Abundo, ha coinvolto gli studenti nello sviluppo e la sperimentazione di un congegno da lui denominato "Athanor" che, sempre secondo il prof. Abundo, dovrebbe produrre energia attraverso trasmutazioni nucleari; tale progetto sarebbe stato finanziato con fondi dell'Istituto.


Da esperti del settore avremmo piacere di conferire con lei per renderla partecipe delle nostre perplessita', s ia come ricercatori, sia come educatori che si rendono conto di come sia difficile e delicato insegnare la scienza a ragazzi che non hanno sviluppato lo spirito critico che gli servirebbe per affrontare soggetti difficili e controversi.


Le saremmo grati se potesse venire a farci visita, e aspettiamo una sua risposta per concordare la data.


Distinti saluti,
giancarlo ruocco


******************************************************
Giancarlo Ruocco
Dipartimento di Fisica, direttore.
Universita' di Roma "La Sapienza"
P.zza Aldo Moro 2
I-00185, Roma, Italy


Tel (office #1) [omissis]
(office #2) [omissis]
(mobile) [omissis]
Fax [omissis]


e-mail : giancarlo.ruocco@roma1.infn.it
web : http://www.phys.uniroma1.it/doc/ruocco/Html/gcr.html


***

Alla luce di lettere come questa, dell'appello di pochi giorni fa, di articoli scandalistici pubblicati di recente su blog e testate registrate, che gettano ombre pesanti su settori importanti dell'Università e degli istituti di ricerca italiani, ritengo doveroso e opportuno che il MIUR si attivi e indaghi celermente: sulla veridicità delle accuse e su cosa diavolo agiti gli animi di tanti rispettati accademici italiani. Nell'occasione, oltre a soppesare le denunce all'operato di membri di PoliTO, INRIM e CNR, il MIUR dovrà retrospettivamente esaminare analoghe denunce rivolte ininterrottamente, da inizio 2011 a oggi, a membri dell'Alma Mater Studiorum di Bologna e dell'INFN. A questo punto lo chiediamo ad alta voce tutti.

P.S. Un'ultima cosa. A chi spende ore del suo tempo prezioso a vergare fiumi di parole per spiegare come e perché sbaglio, rispondo che nel poco tempo che posso dedicare a queste "faccende", piuttosto che dar fiato alla logorrea preferisco prendere il telefono e chiamare e parlare direttamente con persone come Riccardo Renna, amministratore unico di Sequoia Automation srl, Massimo Ippolito, padre del KiteGen, Paolo Musumeci, presidente del CdA di WOW spa, il prof. Ugo Bardi dell'Università di Firenze, l'Ing. Ugo Abundo dell'IIS Pirelli di Roma (per quel che riguarda solo le ultime 24 ore). Chiamasi controllo e verifica dei fatti, altro che "chiacchiere d'Albione".


LINK: leggi pure Anche Socrate era accusato di corrompere i giovani 

domenica 27 maggio 2012

Appello al Ministero dell'Istruzione,
dell'Università e della Ricerca scientifica


Circola da qualche giorno un sedicente appello che si conclude così:
"Per quanto sopra esposto i firmatari invitano il ministero vigilante ad intervenire tempestivamente al fine di verificare se corrispondono al vero le affermazioni, più volte ripetute e riportate a mezzo stampa, che si intende porre tra le priorità dell'attività dell'INRIM lo studio delle reazioni piezonucleari. I proponenti ritengono che questo getterebbe discredito sull'intero sistema della ricerca e auspicano che si possa ricondurre la politica del nostro istituto metrologico nazionale entro i canoni della prassi scientifica unanimemente accettata in tutto il mondo. 
Questo soprattutto al fine di evitare che risorse pubbliche, in un momento difficile per il paese e per il suo sistema ricerca, vengano allocate per finanziare e sostenere progetti privi, per lo meno allo stato attuale, di alcun fondamento scientifico."
L'INRIM! Ecco il cavallo di troia con cui è stato sferrato l'ennesimo attacco al piezonucleare, partendo da alcuni articoli molto poco giornalistici (già oggetto di querele per diffamazione) che non sono degni d'essere linkati (li trovate agevolmente tramite Google) scritti da giornalisti compiacenti, che attaccano ad personam i nomi più coinvolti in questo filone di ricerca: in primis il prof. Alberto Carpinteri del politecnico di Torino. 

Scrivo perciò questo post con l'auspicio che chiunque s'imbatta in questi veleni camuffati da "appello scientifico" e, leggendo velocemente e non conoscendo i retroscena, sia tentato di sottoscriverlo, non firmi ma si fermi, si documenti sul piezonucleare e infine osservi che tra i firmatari della petizione appaiono con tanto di Istituzioni di appartenenza:
  • Camillo FranchiniCISAM (dunque scopriamo che non è in pensione come dice, ma è ancora in servizio attivo) - il blogger di fusionefredda.wordpress.com, nemico giurato di tutto ciò che ancora non è stato inserito nelle banche dati;
  • Alessio Guglielmi, University of Bath - il logico matematico che col nome di battaglia Gherardo Gentzen imperversa su alcuni blog con un trivial aplomb inversamente proporzionale alla sua intelligenza;
  • Giancarlo Rucco - prorettore e Direttore del Dipartimento di Fisica di Roma1, già autore di alcune prese di posizione contro le LERN e contro il Papa (in quest'ultimo caso, riconosco che un po' mi sta simpatico!).
  • Giovanni Comorretto - Istituto Nazionale di Astrofisica - noto collaboratore del Comitato Nazionale per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale, influente gruppo d'opinione (e d'interessi) che spesso si è distinto per chiusura mentale nei confronti di tutto ciò che si trova ancora al confine tra noto e ignoto.
  • Ugo Bardi - Università di Firenze - nota firma di ASPO Italia, sostenitore della teoria del riscaldamento globale antropico, del fotovoltaico e dell'eolico d'alta quota, quanto fiero oppositore di altre tecnologie concorrenti alle porte.
  • Giancarlo de Marchis - Esperto UE FP7-ICT - ospite fisso del blog di Camillo Franchini e "storico" peer reviewer del fisico teorico Yogenda Srivastava (UniPG e INFN).
  • Livio Varalta - perito elettrotecnico - altro ospite fisso del blog di Camillo Franchini, per il quale mostra una evidente acritica forma di venerazione personale...
Tra queste persone ci sono i promotori stessi dell'iniziativa.

Definire i progetti sul piezonucleare "privi, per lo meno allo stato attuale, di alcun fondamento scientifico" (il per lo meno allo stato attuale la dice lunga) è grave segno di comportamento di parte, ascientifico, scientista, oscurantista.

22 passi, che non è un blog scientifico (e di fronte a casi del genere dico per fortuna!) non cade nella trappola del divide et impera con cui da decenni si neutralizzano i filoni di ricerca troppo innovativi nel campo delle nuovi fonti di energia pulite (o della fisica di frontiera) e dà ugualmente spazio a:
  • E-Cat di Andrea Rossi
  • Athanor dell'IIS Pirelli
  • piezonucleare
  • ricerche LENR di Piantelli, Celani, Arata, Hagelstein ecc.
  • eolico d'alta quota (sia il KiteGen che tutte le centinaia di proposte concorrenti)
  • ecc. ecc. ecc.
Partendo dal presupposto che:
  1. per arrivare al traguardo del 100% di energia prodotta da fonti rinnovabili serve avere  a disposizione un ventaglio, quanto più ampio possibile, di differenti tecnologie;
  2. più c'è concorrenza e competizione, più il progresso avanza velocemente e il cittadino ci guadagna.
Basta insomma, con le divisioni fomentate ad arte. I tempi per questi giochetti sono finiti e come un Beppe Grillo (personaggio che non amo, ma ritengo giustificato e "legittimato" dai tempi indegni che viviamo) sta spazzando via dalla politica il circo della casta, così è tempo che venga spazzato via dalle università il circo dei baroni e dai mezzi di informazione il circo dei giornalisti venduti.

Continuerò ad ospitare su questo blog tutte le persone che si battono per dare concrete speranze di futuro a un mondo migliore per tutti, e a disprezzare apertamente quanti indossano l'elmetto per far vincere, ancora una volta, un mondo che fa vivere meglio soltanto loro stessi. 

Buona domenica 

sabato 26 maggio 2012

L'ispiratore del Prof. Srivastava secondo
il Dr. Franchini, per mio tramite.
(autore: utente Paolo)

Julian Schwinger (1918-1994)

Per chi non lo conoscesse e volesse capire quanto fortunati siano stati i Suoi allievi: 

“…it is hard to imagine what physics would be like at the end of the millennium without the contributions of Julian Schwinger, a private man but a great scientist and a superb teacher with dozens of the now best established theoretical physicists among his students, including three Nobel laureates…” (CERN Courier, 2002)
http://suppiya.wordpress.com/julian-schwinger/
Inoltre, dato che non è facile reperirlo (il pdf di cui sotto) e, nel dubbio, possa andare perduto, lo metto a disposizione di chi vorrà leggerlo/studiarlo ed eventualmente trovarne utili spunti per delle personalissime riflessioni:

NUCLEAR ENERGY IN AN ATOMIC LATTICE
Julian Schwinger
Department of Physics, University of California Los Angeles, CA 90024 

paolo

giovedì 24 maggio 2012

Even Saudi Arabia is Desperate
for an Alternative to Fossil Fuels
(autore: utente Paolo)


L’articolo, molto interessante, si pone già tutte le domande che una persona normale si potrebbe porre in una simile situazione, quindi non c’è alcuna necessità che mi dilunghi in altri commenti.
Tuttavia, prima di lasciarvi alla lettura dell’intero articolo, un punto vale la pena evidenziare:
Questa notizia indica  che la carenza di energia è peggio di quanto pensassimo.
Si potrebbe ipotizzare che l'Arabia Saudita  tema di raggiungere un livello minimo di scorte in un tempo più veloce del previsto; ma se i Sauditi, che detengono le più grandi riserve di petrolio esistenti al mondo, sono seriamente preoccupati, Noi cosa dovremmo fare?

mercoledì 23 maggio 2012

Wow, da non crederci!

Una sorpresa per tutti.

Inizia oggi, la mia collaborazione fissa con una testata quotidiana on line regolarmente registrata, L'indro, su cui, tutti i mercoledì, troverete una mia "opinione".

Vi invito a commentare il mio primo contributo, su L'Indro stesso e se volete anche qui:

martedì 22 maggio 2012

A breve test dell'Athanor a Roma e Caserta

ROMA 19/04/12, l'Ing. Ugo Abundo durante la presentazione dell'Athanor all'IIS Pirelli.
Il momento dei test sull'Athanor dell'IIS Pirelli, promossi e organizzati tramite 22 passi d'amore e dintorni, si avvicina. Nell'ultima email inviata oggi al blog, l'Ing. Abundo parla dei test che verranno effettuati a ROMA. Una seconda linea conduce invece a CASERTA, dove in parallelo sarà il Dr Domenico Cirillo a supervisionare ulteriori test sull'Athanor.

***

da: Ugo Abundo
a: Daniele Passerini (22passi)

data: 22 maggio 2012 12:35
oggetto: replica Athanor presso laboratorio Roma

Gent. Dott. Daniele Passerini,

proprio ieri, dopo gli incontri tecnici dei giorni precedenti, abbiamo perfezionato gli aspetti legali-organizzativi col laboratorio che, grazie al Suo aiuto, ci aveva dato la disponibilità potenziale.

L'amico ormai comune che ci aveva contattato ha predisposto tutto per un celere inizio dei lavori, che cominceranno con la rapida costruzione del clone del reattore vecchio, secondo le indicazioni da noi fornitegli, e proseguiranno con la progettazione della metodica di misura elettrica della potenza in input, secondo il protocollo condiviso che si è formato sul Suo blog. Seguiranno le misure calorimetriche di output.

Saremo tempestivamente informati dei risultati parziali, e li immetteremo gradualmente in rete.

La società preferisce (comprensibilmente) mantenere la riservatezza circa il proprio nome, definitivamente, mentre non ha problemi sulla circolazione dei risultati.

Con la presente intenderemmo sia fornire agli amici che ci seguono la notizia della definitiva partenza della PRIMA replica esterna, che ringraziarLa sentitamente, e con Lei tutti gli appassionati che ci seguono su 22passi, per l'apporto veramente operativo che si può ormai considerare durevolmente instaurato.

Ovviamente tutti gli aspetti che verranno fuori saranno sottoposti all'interesse e alle proposte dei diversi esperti che abbiamo imparato ad apprezzare sul blog.

Con i migliori saluti, e preghiera di pubblicazione.

Ugo Abundo e gruppo Athanor
 
***
 














Accadde... accade il 22 maggio


Un caro saluto alla 3^C del Liceo Scientifico Respighi di Piacenza (Italia) che stamattina sta svolgendo il saggio breve in aula d'informatica... lavorando anche alla scheda 22 maggio di Wikipedia. In bocca al lupo!

lunedì 21 maggio 2012

Impressioni e appunti di Pisa


Foto gentilmente concesse da Roy Virgilio


Sezione INFN di Pisa, Aula 131, poco prima dell'inizio del seminario
Al volo qualche cenno sul seminario sulle LENR svoltosi martedì 15 scorso all'INFN di Pisa. Sperando che Roy Virgilio abbia tempo di offrirvi qualcosa di più sostanzioso su EnergeticAmbiente - soprattutto in termini di rigore scientifico e completezza - gli ho fatto avere la registrazione audio completa (più di 3 ore, quasi 90 MB), che comprende sia gli interventi di Srivastava e Celani che la discussione finale col pubblico.

Vi riporto qui il contenuto degli appunti che ho preso.


A 5 minuti dall'ora fissata per l'inizio del seminario, l'aula 131 dell'INFN di Pisa è già quasi piena. Ho preso posto in terza fila con Roy Virgilio e un altro caro amico. “Si tratta di un argomento delicato... scottante...”, ci ha spiegato qualche minuto fa una fonte assolutamente autorevole, confidandoci con un po' di imbarazzo che, come successo a Roma alla Sapienza, c'erano state pressioni “dall'alto” per annullare il seminario. In questo caso la sezione INFN di Pisa ha tirato dritto e non si è fatta condizionare: scientifically correct!


Il seminario inizia puntualissimo. Alle ore 14.32 il Prof. Marco M. Massai dà il benvenuto ai due relatori, sottolineando il clima di attesa e interesse che ha accolto il seminario, dimostrato dal fatto che l'aula è completamente piena. Ripercorre velocemente l'odissea della fusione fredda, l'annuncio di Fleischmann e Pons, le contestazioni, tutte le novità che sono successivamente emerse nel campo delle reazioni nucleari in sistemi a bassa energia. Ricorda che già negli anni '70 all'ENEA si studiava la fusione calda a confinamento inerziale e che, in fondo, fusione calda e fredda sono entrambe ancora promesse in attesa di conferma. Il seminario vuole perciò dare informazioni sulle difficoltà e sviluppi nel campo di ricerca delle LENR.

Alle 14.36 il Dr Srivastava apre il suo intervento (parlando in italiano). Sottolinea che le passioni sull'argomento LENR, sono troppo accese! Tratteggia le origini della fusione fredda dagli anni '70, a partire dalle Coulomb explosions, rimarca che il premio Nobel Julian Schwinger (1918-1994) e Giuliano Preparata (1942-2000) hanno sofferto moltissimo, dal punto di vista accademico, per essersi interessati di LENR. Di Schwinger ricorda il motto “neither a true-believer nor a disbeliever be” (non essere né un vero credente né un miscredente) come esempio di atteggiamento scientifico corretto e che negli ultimi anni di vita pubblicò ben 8 papers sulla fusione fredda.

Parlando delle esplosioni dei cavi attraversati da corrente, cita gli esperimenti degli anni '70 in cui fu verificato che l'energia emessa aumenta al diminuire del diametro del filo. Se però il filo è "deuterato" la produzione di energia è maggiore di 5 ordini di grandezza!

Il Dr Yogenda Srivastava nel corso della sua esposizione
Occupate tutte le sedie, ci sono ora una decina di persone in piedi ad ascoltare: in tutto siamo tra le 90 e le 100 persone. Srivastava ha ormai iniziato a parlare in inglese fluente e continuerà così per tutto il resto dell'intervento. Da questo punto in poi prendo pochissimi appunti.

Parla della barriera di Coulomb, dei meccanismi che ne permettono il superamento...

Parla dei neutroni prodotti dai lampi, se ho afferrato bene spiega che si tratta di neutroni a bassa energia: a differenza di quelli dei raggi cosmici, i raggi gamma generati dalle scariche dei temporali sono di energia 3 ordini di grandezza inferiore a quella che sarebbe attesa...

Parla anche della produzione di neutroni dalla rottura “smart” di rocce: il piezonucleare...

Introduce la teoria di Widom...

Accenna a 5 anni di studi sulle teorie di Preparata che si sono svolti all'Università di Perugia...

Alle 15.25 un grande applauso segna la fine dell'intervento.


DOMANDE A SRIVASTAVA

C'era proprio bisogno di chiamare in causa i fulmini?

Srivastava risponde di no, ma poiché la maggioranza dei fisici esclude la possibilità di fenomeni nucleari a bassa energia, per questo ha chiesto loro di giustificare lo spettro di energie emesse da fenomeni macroscopici come i fulmini.

Ok, però da qui a dire che le LENR possono diventare un processo industriale per generare energia il passo è grande.

Srivastava è d'accordo e ribadisce che, infatti, siamo solo all'inizio. La domanda da farsi è perché vengono destinati così tanti fondi a ITER e così pochi alle LENR.

Interviene "a gamba tesa" il chimico nucleare Camillo Franchini, con le sue solite argomentazioni ("nessuna reazione del genere è stata registrata nelle banche dati" ecc.)... ma fuori dal “sistema controllato” del suo blog, cioè in condizioni ambiente e di pubblico reale e non virtuale, non riscuote lo stesso successo.

Alle 15.40 prende la parola il Dr Celani. Premette che il suo intervento è un lieve aggiornamento di quanto già esposto al CERN il 22 marzo scorso. Ringrazia David J. Nagel dai cui lavori sono derivate alcune parti della sua presentazione. 


Ricorda come 23 anni fa entrò nel mondo della fusione fredda, da critico e scettico, cercando il "baco", lavorando al laboratorio del Gran Sasso, dove i neutroni non arrivano. Anche lui all'inizio non credeva alle rivendicazioni di Fleischmann e Pons.

Ricorda la “truffa del MIT”, per nascondere l'evidenza di eccessi di calore anomali nelle prime repliche della cella di Fleischmann e Pons, scoperta da Eugene Mallove...

Alle 16.40 Celani conclude il suo lungo excursus (di cui non ho preso) su tutti gli esperimenti che hanno replicato con successo fenomeni LENR nel mondo (vedansi le slide presentate al CERN).

Il Prof. Maffei ringrazia e sottolinea la grande quantità di informazioni e stimoli offerti ai presenti. Apprezza l'onestà intellettuale dei relatori, che hanno trasmesso anche una sorta di estraniamento dal giudizio, per farci capire che la situazione è complessa, che ci sono molti dubbi, e quindi solo con competenze multidisciplinari si può andare avanti, soprattutto in condizioni tranquille.


DOMANDE A CELANI

Cosa ne pensa del test dell'impianto 1 MW fatto da Andrea Rossi a ottobre?

Si è trattato di una prova a porte chiuse, non sono stati permessi tutti i controlli necessari, non è stato prodotto alcun rapporto (ndr. qui però Celani non la dice tutta, in realtà esistono report riservati del test, redatti da alcuni degli osservatori presenti e commissionati da Ansaldo, Finmeccanica, Oto Melara ecc.). 

Che fine fanno i neutroni nelle LENR?

Poca roba, insignificante: c'è eccesso termico senza neutroni.

Qualcuno obietta che si è trattato di due seminari distaccati. La parte di Celani, ha mostrato che esiste qualcosa di concreto, ok, ma non si capisce quale possa essere il collegamento con la teoria di Srivastava.

Srivastava interviene per spiegare quale sia il collegamento e si apre un faccia a faccia con Camillo Franchini a cui Srivastava tiene agevolmente testa.
"È impossibile che un elettrone possa...", dice il chimico nucleare.
"Un elettrone? Chi ha parlato di un elettrone? Io parlo di un plasma di elettroni...", risponde Srivatava e così via...

Concludo, evidenziando che al seminario erano presenti in eguale misura professori, ricercatori e studenti, che l'atmosfera è stata molto positiva e le poche contestazioni corrette e nei limiti. Un buon segno.