Pagine

sabato 25 febbraio 2012

Stremmenos interviene a proposito di Hagelstein

Il Prof. Christos Stremmenos (nella foto), mi ha chiesto di pubblicare la lettera che segue, arrivatami questa notte via posta elettronica, per aprire un dibattito su:
  • un punto preciso dell'intervista di Maurizio Melis al fisico del MIT Peter Hagelstein, trasmessa pochi giorni fa da Radio 24 (audio) e trascritta su 22 passi (parte 1, parte 2, PDF);
  • su un'ipotesi di meccanismo di superamento della barriera di Coulomb avanzata dallo stesso Stremmenos già a fine anni '90.

***

Caro Daniele

In occasione dell’intervista di Melis al collega del MIT Peter Hagelstein, credo di aver il dovere di puntualizzare e rendere pubbliche le mie valutazioni alle affermazioni di quest'ultimo nel contesto dell’intero colloquio con Radio 24.
A prescindere dalla responsabilità storica del MIT di aver affossato il lavoro di Fleishman e Pons (di cui Hagelstein non ha colpa), non vorrei che venisse ancora una volta strumentalizzata l’autorevolezza di questo Istituto per diffondere (o meglio pontificare!) informazioni e pareri inesatti.

PH Io ritengo che l’apparato di Rossi sia fondamentalmente un derivato di quello di Francesco Piantelli. Se questo è vero, sappiamo abbastanza bene di cosa si tratta e i miei modelli fisici, che ho sviluppato per il sistema Palladio-Idrogeno, sembrano riprodurre bene anche quanto si osserva nei sistemi Nichel-Idrogeno”.

No caro Peter, l’apparato di Rossi ha portato ad un salto enorme della quantità dell’energia prodotta, ma anche a livello qualitativo ha contribuito con l’adozione come campione delle polveri di Ni con l’aggiunta del catalizzatore che tiene giustamente segreto.
L’intuizione di Rossi (ma anche la mia…) di usare in quell’epoca le polveri anziché le barrette di Ni che si ostinava a usare Piantelli (cercando di ottimizzare l’effetto con forme geometriche appropriate!), si basava sulla semplice osservazione che le trasmutazioni avvengono solo sulla superficie del campione, quindi per aumentare questi effetti chiaramente nucleari, bisognava aumentare la superficie polverizzando il campione di Ni o di qualsiasi altro metallo di transizione che erano notoriamente prestanti alla fusione fredda per la loro comune struttura cristallina.
Rossi ha intuito anche che i bassi redimenti energetici (5-15 watt) in tutti gli esperimenti della F.F. erano dovuti alla scarsa concentrazione dei idrogeno atomico, facilmente solubile e interagente col metallo. Predominava l’idrogeno o deuterio molecolare (H2, D2) estremamente stabili e insolubili alle temperature dei processi sia elettrolitico che diffusivo (incominciano a dissociarsi sopra i 2100 °C), quindi ha introdotto a mio parere, un catalizzatore chimico (?) che abbassa il livello termico della dissociazione del H2 in questo caso, creando abbondanza di idrogeno atomico facilmente interagente con il nichel.
Per altre idee e risultati che provengono (con un ritardo di almeno 15 anni…) dal “prestigioso MIT” tramite il Prof. Hagelstein, vorrei inserire indicativamente a) ricerche fatte negli anni ’90, non con l’abbondanza di mezzi del MIT ma con le scarse disponibilità dell’UNIBO; b) risultati sperimentali di ricerche spettroscopiche (Raman) che forse Hagelstein, come formulante delle ipotesi teoriche, avrà interesse di approfondire dando la sua interpretazione in confronto con la mia, che è solo il parere di un chimico fisico sperimentale. 

[ndr. La lettera di Stremmenos riporta a questo punto, integralmente, l'articolo Fusione fredda - un dibattito che prosegue, pubblicato ad Aprile 1999 su “LA CHIMICA E L’INDUSTRIA” (Organo Ufficiale della Soc. Chim. Italiana) che era già comparso sul blog (qui) ed è scaricabile a parte come PDF (qui)]

La proposta che segue si basa principalmente su risultati sperimentali (pubblicati in Tesi sperimentali dei miei studenti ) ottenuti da esperienze condotte in parte in Grecia, presso il Politecnico di Atene, nel periodo in cui ero invitato in qualità di Professore visitatore (2000).

Abbiamo sottoposto all’esame spettroscopico (con il metodo della spettroscopia Raman), un campione di palladio caricato di deuterio e portato alle condizioni dell’innesco delle anomalie termiche.
Notoriamente i metalli non presentano spettri Raman e all’inizio il nostro campione “scarico” di deuterio, risultava in modo spettroscopico silente.
Man mano però che si diffondevano gli atomi o, più corretto, i cationi di deuterio nel reticolo cristallino, si evidenziava uno spettro Raman discreto, caratteristico della dinamica vibrazionale del sistema, in cui l’altezza delle bande spettrali erano reversibili in funzione della quantità del deuterio assorbito.
Credo che queste caratteristiche spettrali siano legate, come ragionevolmente si può supporre, a stati vibrazionali quantici discreti del sistema e possono essere sfruttate tramite la RISONANZA ELETTROMAGNETICA COERENTE per potenziare e controllare le già esistenti “anomalie termiche” e quindi potenziare e controllare l’energia prodotta.
Poiché l’elongazione del “oscillatore armonico (modello schematico di riferimento), ha la stessa espressione sia dal punto di vista classico che quantomeccanico, quindi campi elettromagnetici coerenti di intensità regolabile (laser) e “sintonizzabili" alle frequenze spettrali Raman osservate, potrebbero indurre per risonanza (n.b: i tempi sono assai lunghi rispetto i tempi delle reazioni nucleari), una forte compressione del reticolo cristallino oscillante (in modo coerente) che ospita i nuclei del deuterio in modo da ravvicinarli al punto di superare (statisticamente) la barriera repulsiva di Coulomb e quindi creare le condizioni di “fusione fredda” di questo isotopo dell’idrogeno ingabbiato nel palladio, con conseguente produzione di He4 + 24 MeV di energia. Questa ipotesi di lavoro, formulata in mondo divulgativo per rendere l’idea, ha parecchi risvolti teorici e sperimentali che occorre tenere in considerazione (in primis la teoria dell’elettrodinamica quantistica di Giuliano Preparata) e il potere schermante oscillante della densità specifica elettronica, ai nuclei di deuterio collocati per diffusione in questo spazio.
Una rappresentazione grafica indicativa alle vibrazioni “normali” (fononi) del oscillatore armonico tridimensionale - che come modello di riferimento risulta più vicino al nostro reticolo cristallino - renderebbe credo ancora più compressibile il meccanismo elementare del processo di fusione… sempre però in superficie o al massimo ai primi duo o tre strati reticolari.

Ipotesi qualitativa di confinamento del nucleo del Deuterio nella cella cristallina

In conclusione, le idee e gli spunti per la promozione di una ricerca di base, possono essere elencate in ordine di quanto segue:
  • Per sistemi interattivi, idrogeno/nichel, lo sviluppo di esperienze che riguardano la granulometria e l’applicazione di campi elettrostatici, risulterebbe valido anche per sistemi deuterio/palladio.
  • Lo studio spettroscopico Raman e IR, di fondamentale importanza, per definire i stati vibrazionali reticolari del sistema interattivo, idrogeno/nichel, richiede tecniche sperimentali sofisticate di riflessioni multiple ottenute tramite guide d’onda di particolari materiali trasparenti alle lunghezze d’onda della luce infrarossa di cui do in seguito indicazioni schematiche.
Es. schematico dell’assemblaggio di una cella per lo studio spettroscopico di riflettanza Raman e I.R. di nanopolveri di Ni o di Pd oppure di altri metalli
  • Per lo sviluppo di esperienze di risonanza sia in sistemi interattivi, idrogeno/nichel che per sistemi deuterio/palladio o altri sistemi, occorre un Laser a impulsi "sintonizzabili" alle frequenze del profilo spettrale osservato, con potenze di picco, variabili da zero a 200 Watt almeno.


Bibliografia:
  1. Antonella del Ninno, Antonio Frattolillo, Antonietta Rizzo, Rapporto Tecnico ENEA RT2002/41/FUS, ENEA - Unità Tecnico Scientifica Fusione;Centro Ricerche Frascati, Roma, 2002
  2. http://it.wikipedia.org/wiki/Fusione_fredda
  3. http://it.wikipedia.org/wiki/Yoshiaki_Arata
  4. http://www.journal-of-nuclear-physics.com/?p=185

Cordiali Saluti 

Christos Stremmenos

128 commenti:

  1. Daniele: si scrive Raman. Il resto dopo, se interessa.


    Barney

    RispondiElimina
  2. "(cercando di ottimizzare l’effetto con forme geometriche appropriate!)"

    và beh ...stà clessidra interna com'è fatta ?

    RispondiElimina
  3. Stremmenos riporta nuovamente tutto all'origine e parla chiaramente di fusione fredda "tradizionale".... e secondo me pensa pure lui ai catalizzatori perovskitici!
    Daniel22p, glielo puoi chiedere????

    RispondiElimina
  4. shardanaelettronica su EA utilizza anche ultrasuoni laser a diverse lunghezze d'onda , quarzi o tormalina in cui viene fatta passare l'acqua dà elettrolizzare ... http://www.energeticambiente.it/sistemi-per-auto-idrogeno-acqua/14730350-interveniamo-sugli-elettrodi.html
    L'unica differenza è l'utilizzo di acqua in luogo dell'idrogeno , ma non cambia poi molto .Se si potessero parlare e scambiare esperienze Lorenz (Lorenzo Errico) e gli scienziati ne uscirebbero delle belle e potrebbero replicare Rossi in maniera piuttosto semplice .

    RispondiElimina
  5. Aggiungo che l'idrogeno che si utilizza , potrebbe essere precaricato in maniera simil omeopatica , trattando l'acqua in maniera adeguata prima di trasformarla in idrogeno .Utilizzare quindi un elettrolizzatore tipo Lorenz
    ...il trucco è nell'elettronica e in particolare nella costruzione trasformatore oltre che le frequenze di risonanza utilizzate per scindere l'acqua .Utilizza delle sequenze temporali-frequenze che inducono i cluster o domini di coerenza ad aumentare la loro energia fino alla scissione .
    Pretattare l'idrogeno in questo modo potrebbe essere molto utile .

    RispondiElimina
  6. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  7. Pretrattare l'acqua da cui si otterrà l'idrogeno ...

    RispondiElimina
  8. Il mio primo post o uno dei primi su questo blog fu sui catalizzatori perovskitici e ricordo che mi rispose solo Vettore se non sbaglio... Io ci ero arrivato per ragionamenti un po' anomali ma pensavo ad un problema di solubilizzazione gas-metallo conoscendo qualche meccanismo di catalizzazione nei processi petrolchimici, settore da cui viene Rossi... Vettore, invece, mi parlò di Piezonucleare (che poi mi sono studiacchiato)... Qualcuno più preparato di me (ci vuole poco) se la sente di fare qualche considerazione al riguardo?

    RispondiElimina
  9. La pressione dell'idrogeno all'interno della camera di reazione se vi sono presenti minerali perovskitici , potrebbero indurre questi ad un miriade di scintille ad alto voltaggio che non farebbero altro che scindere l'h2 in h , che secondo gli scienziati andrebbe a saturare il metallo provocando fusione .Quello che penso io invece è che una volta saturato il metallo una parte dell'energia venga prodotta dalla scissione-ricombinazione di h in h2 .

    RispondiElimina
  10. Bertoldo, quello che pensi tu lo avevo capito...é Sremmenos che la pensa diversamnete...:))))

    RispondiElimina
  11. @Bertoldo
    @Sandro75k
    La difficoltà principale che vedo nel dare una spiegazione teorica alla FF è che sembra manifestarsi in due situazioni profondamente diverse.

    1) Palladio-Deuterio
    Qui il palladio si comporta come un contenitore e gli atomi di deuterio interagiscono tra di loro, presumibilmente al centro del reticolo cristallino, fondendosi per creare nuclei di elio 4.

    2) Nichel-Idrogeno
    L'idrogeno, una volta penetrato all'interno del reticolo, deve penetrare il nucleo di Nichel per formare il rame. Almeno questa è la spiegazione di Focardi-Rossi.

    L'ipotesi che sto pensando con Sandro75k è che le forze repulsive all'interno del reticolo confini i nuclei in volumi ristretti all'interno del nucleo, cioè in buche di potenziale elettrico che potrebbero comprimere i nuclei sino a farli fondere. la repulsione elettrostatica e di 'appena' 100 volte inferiore a quella nucleare. Con una sufficiente energia cinetica che può essere amplificata da un effetto risonante all'interno del reticolo potrebbe non essere così difficile da superare.

    Questo però mi pare che potrebbe solo funzionare con il sistema palladio-deuterio... resta scoperto il sistema nichel-idrogeno...

    Per unificare le dinamiche sto pensando al processo di Penrose... che ne dite?

    RispondiElimina
  12. @Bertoldo
    Sono riuscito a leggere il lavoro che hai postato. Mi pare che venga descritto il processo di infragilimento dei metalli dovuti all'assorbimnto dell'idrogeno.
    Questo però è un processo chimico, non nucleare.
    Il cop 6 non credo che possa essere raggiunto anche perchè se non trasformi della massa in energia sei costretto a violare il principio di conservazione dell'energia.
    Questo però non toglie che l'infragilimento dovuta all'idrogeno possa avere un ruolo chiave nel processo..

    RispondiElimina
  13. Sandro, ne sai molto più di noi.. ricordo ben i tuoi post sul catalizzatore. Sarebbe interessante se tu ci spiegassi come funzionano, i tuoi ragionamenti. Ho letto anche una tesi a riguardo... sono estremamenti interessanti...

    RispondiElimina
  14. A proposito di Stremmenos, il milionario imprenditore australiano Dick Smith su ecatnews.com (ha evidentemente tempo da perdere) si chiedeva se Stremmenos dopo tutti gli avvenimenti avvenuti fin'ora, almeno agli occhi del grande pubblico, crede ancora in Rossi. Se si potessero avere una o due battute a riguardo direttamente dal Prof., sarebbe simpatico.

    RispondiElimina
  15. Molto interessante quello che dice Stremmenos... peccato che non dica quali siano le frequenze in questione! Si tratta di IR a quanto pare, ma di che lunghezza d'onda di preciso? Purtroppo non mi risulta che ci siano laser "tunabili" in quelle bande, o anche più sotto (THz)...

    RispondiElimina
  16. @Nemo
    quella tesi credo te l'abbia postata proprio io se non sbaglio... la postai a tutti ma credo non l'abbia letta nessuno...
    AD ogni modo, io non so assolutamente nulla più di nessuno... Quando si pensa di sapere riguardo questi temi, al 99% delle volte si sta banalizzando o sottovalutando clamorosamente qualcosa! Il mio ragionamento è stato semplicissimo:
    -Rossi non sembra un fisico teorico di quelli strabilianti e guardando un po' il suo passato poteva sfruttare solo le sue competenze in ambito petrolchimico ed in particolare doveva conoscere bene i vari sistemi di idrogenazione-catalisi... Per idrogenare si usano come catalizzatori (che io sappia-sapevo) Platino, Palladio ed altri metalli... SE non ricordo male questi metalli servono ad abbassare le temperature di necessarie per ottenere la rottura dei legami doppi-tripli c=c (tra carbonio)
    I complessi energetici mettalli-Idrogeno dovevano essere molto ma molto familiari per Rossi..secondo me avrebbe potuto già notare qualche anomalia sui catalizzatori(metallici?) che usava nel suo passato industriale... Nella chimica industriale la "polverizzazione" del catalizzatore che cita Stremmennos è cosa davvero scontata... anche le pietre sanno che il catalizzatore è tanto più funzionale quanto maggiore la superficie di contatto...
    Sono passato a credere nei catalizzatori perovskitici di sintesi perchè te li puoi "fabbricare come vuoi" (che io sappia e vi assicuro che ne so pochissimo)... In teoria il catalizzatore di Rossi potrebbe essere semplicemente, oltre alla struttura nanometrica, la composizione del "metallo" che usa perchè mirato e pensato esattamente come una Perovskite di sintesi! Poi come funzionano esattamente, se agiscono sempre e solo per le note proprietà piezoelettriche o c'è dell'altro, io quest NON LO SOOO!!!!!! :)))
    Io posso dare solo umili pareri , la rete è piena di info e di professoroni competenti. Ora scappo perchè arrivano i miei suoceri ed io sto facendo il brodo di gallina con i cappelletti! :)))

    RispondiElimina
  17. Beh, Sandro, sapessimo non saremmo qui ad interrogarci!!! :-))) Però è divertente!

    RispondiElimina
  18. @Sandro75k
    P.S.:
    Tra tutte la tua ipotesi mi pare la migliore... poi cosa avvenga lo sa solo Allah!

    RispondiElimina
  19. Caro Sandro75k fossi in te non mi butterei troppo giù, perché hai dimostrato in diversi post notevoli doti di intuito e perspicacia per cui non mi meraviglierei affatto se ti fossi avvicinato alla soluzione della questione ff, piuttosto mi chiedo se stiamo aiutando Rossi con i nostri ragionamenti o invece i suoi concorrenti che sicuramente tengono d'occhio questo blog, non vorrei che involontariamente tirassimo la volata a qualcuno che non lo merita affatto ma è solo più sveglio degli altri.

    RispondiElimina
  20. @Vincenzo Bonomo
    Ti ringrazio per il complimento ma ti assicuro che è assolutamente immeritato... (di questo ne sono certo)
    Tirare la volata a chi non lo merita?
    Se qualcuno è così bravo da "tiarare la volata" a Rossi o qualcun altro, ben venga!!!!!
    Fino a quando non capiamo che l'umanità intera debba necessariamente remare in una unica direzione non si va da nessuna parte!!!!!!

    RispondiElimina
  21. il brodo di gallina con i cappelleti è stato un successo... ;) aspetto commenti più profondi di quelli del "porchettaro"!!!! :D

    RispondiElimina
  22. Sull'ultimo numero di Le Scienze c'è un articolo proprio su Penrose e la sua rappresentazione matematica dei quasi cristalli . Rossi li utilizzerà per creare energia elettrica direttamente dal calore ?

    RispondiElimina
  23. Vedo due punti interessanti nel discorso di Stremmenos. Il primo e' banale: l'E-Cat non ha nulla a che vedere con Fleishman e Pons (anche perche' altrimento dovremmo avere se non gamma, almeno elio). Il secondo e' che SE (sottolineo il se) succede qualcosa nell'aggeggio di Rossi, questo MOLTO PROBABILMENTE e' dovuto a qualche meccanismo che coinvolge i fononi.
    Il resto mi sembra parecchio azzardato. Non come le tesi di Bertoldo, ma ci va vicino.

    Mi fa specie che Stremmenos tiri fuori di nuovo il mitico/mistico catalizzatore: secondo me significa che anche dal suo punto di vista il nickel nanometrico E i fononi E il calore fornito dalle resistenze NON basta a spiegare il fenomeno.
    Sembra solo a me la storia dell'ingrediente segreto del famoso film con Celentano? :-)

    Inoltre, c'e' un altro "italo-grecismo" da corregere, se D22 vuole: "tunnabile" (che a me pare orrendo). Comunque, laser di quel tipo esistono eccome: http://www.continuumlasers.com/ (siamo su roba costosetta...)


    Barney

    RispondiElimina
  24. Ho bisogno di un aiutino... mi sapete dire come calcolare la distanza media massima di n punti equamente distribuiti su una superficie sferica bidimensionale? Grazie...

    RispondiElimina
  25. @Nemo
    "Sono riuscito a leggere il lavoro che hai postato. Mi pare che venga descritto il processo di infragilimento dei metalli dovuti all'assorbimnto dell'idrogeno.
    Questo però è un processo chimico, non nucleare."

    E' la stessa identica risposta di Celani in streaming ,solo che non ha saputo rispondere sul fatto che il prozio (isotopo dell'idrogeno) non possiede neutroni e quindi non vengono rilasciati in questa reazione NI+H perchè h non deuterio che invece di neutrone uno ce l'ha e quindi la "pellaccia" la rischiata molto quando utilizzava Pd(palladio)+d(deuterio) che con ni(nichel)+h(prozio).

    "aspetto commenti più profondi di quelli del "porchettaro"!!!! :D"

    Comme ?

    RispondiElimina
  26. @Nemo
    chi è che studia matematica?
    Non me lo ricordo...
    altrimenti chiedilo a Franchini.... ;)
    ps: io non ho capito neanche la domanda....che significa distanza media-massima?????

    RispondiElimina
  27. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  28. @Bertoldo
    ho scoperto che il "porchettaro" da Franchini sarei io...
    giustamente aggiungerei!!! :D

    RispondiElimina
  29. @Barney
    In un tuo commento di due giorni fa sulle Lenr scrivevi della necessità per il Cicap di usare un prestigiatore come Polidoro per effettuare i propri controlli.
    A me risulta che il Dr. Massimo Polidoro non sia un prestigiatore, ma uno psicologo, che ha anche tenuto in passato il corso di Psicologia dell'Insolito all'Università di Milano-Bicocca.

    RispondiElimina
  30. Potrebbe essere Nessuno, GDmster, ed altri che non si palesano... help...

    RispondiElimina
  31. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  32. no Bertoldo, è stato chiaramente detto Sandro il Porchettaro... avevo l'immagine della porchetta qualche tempo fa...

    RispondiElimina
  33. Ma mi sembra di capire che il porchettaro qua dentro sono io , se non altro per lo stemma ...Pigs on the Moon ...

    RispondiElimina
  34. Nemo, nella discussione del Pi greco era intervenuto un ragazzo che diceva che stava finendo la triennale di matematica...non ricordi chi era ????

    RispondiElimina
  35. Ricordo i commenti ma non il nick... :-( se legge... speriamo intervenga

    RispondiElimina
  36. postalo da Franchini...tutti quei "professoroni" dovrebbero risolvertelo!!!;)

    RispondiElimina
  37. @Barney
    "Vedo due punti interessanti nel discorso di Stremmenos. Il primo e' banale: l'E-Cat non ha nulla a che vedere con Fleishman e Pons (anche perche' altrimento dovremmo avere se non gamma, almeno elio)"

    Le reazioni all'interno potrebbero essere più d'una , oltre alla scissione ricombinazione che dovrebbe essere controllabile con facilità ,ce ne deve essere almeno un'altra di altro tipo non controllabile pienamente fino ad ora e questa non può che essere di origine nucleare senza emissione di neutroni , in quanto non viene usato il deuterio ma il prozio che unneutrone da cedere non ce l'ha(ni).

    RispondiElimina
  38. "Non come le tesi di Bertoldo, ma ci va vicino."

    Non pretendo mica che sdoganino l'etere ...basta dire enrgia in surplus o materia oscura ...fate vobis ...

    RispondiElimina
  39. Se ci fosse un fisico avrei anche un altra domanda da fare sull'entropia dei buchi neri di Bekenstein Hawking... non riesco a digerirla e sono bloccato...

    RispondiElimina
  40. @Barney
    Lo trovo orrendo anch'io! :)
    Cosa proponi (sei ingegnere giusto?) per correggerlo? "REGOLABILE" può andare?

    RispondiElimina
  41. @Nemo
    Credo che la tua domanda sia malposta. Distanza media massima a me non dice nulla. Se poi intendi come disporre N punti su una sfera in maniera che sia massima la distanza minima tra due punti qualsiasi, la cosa si fa più simpatica e avendoci lavorato (strano no?) te la spiego.

    RispondiElimina
  42. Gdmaster, tu che ne pensi dei catalizzatori perovkitici?

    RispondiElimina
  43. Articolo e discussione molto interessanti ... cercando in rete qualche meccanismo che rallenti la ricombinazione dell'H2, ho trovato questo:

    http://jcp.aip.org/resource/1/jcpsa6/v119/i4/p2376_s1?isAuthorized=no

    The metallicity of carbon nanotube is lost at full hydrogen coverage, and we find strong covalent C–H bonding that would slow down the H2 recombination kinetics during desorption.

    Che i nanotubi ti carbonio possano c'entrare qualcosa ?

    RispondiElimina
  44. Si Gdmster è come l'hai descritta tu... se mi aiuti mi fai un piacere!!! :-)))

    RispondiElimina
  45. @sandro75k
    non li conosco, dovrei guardarmeli un po'. se ho tempo lo faccio volentieri anche perché li ho visti citati anche fuori di qui qualche tempo fa.

    RispondiElimina
  46. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  47. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  48. Gdmaster
    Hai visto che anche i porchettari hanno gusto????
    :)))
    ...dove hai letto uil riferimento?
    Grazie

    RispondiElimina
  49. Secondo l’equazione di Bekenstein – Hawking l’entropia dei buchi neri è = kb A / 4 lp^2

    Ora dato che R di Schwarzschild di un buco nero è = 2GM/c^2, se raddoppio il diametro l’entropia quadruplica dato che l’area si calcola con il quadrato del raggio.

    Non riesco a capire perché… non è come dire che se raddoppio le dimensioni di un file lo spazio occupato sul disco quadruplica?

    Mi sembra un paradosso…

    RispondiElimina
  50. @Nemo
    E' una cosa stupida ma ci ho fatto un brevetto una ventina di anni fa.
    Immagina di dover disporre 8 punti in maniera da soddisfare il requisito della massima distanza minima: quasi tutti risponderebbero di metterli ai vertici di un cubo inscritto, perché simmetrico è bello. Però non è questa la soluzione. Prendi due facce opposte ed avvicinale facendo scorrere i punti sulla sfera: i punti sulle due facce si allontanano però quelli sulle facce opposte si avvicinano. A questo punto fai ruotare una delle due facce intorno all'asse passante per il suo centro. Dopo un po' avrai la condizione di massima distanza minima. Non esiste una formula generale in funzione del numero di punti; almeno io non la trovai. Si può procedere numericamente con un algoritmo di simulated annealing o con l'algoritmo genetico. Rispetto al cubo si guadagna qualche percento.
    Le prestazioni di un sistema di trasmissione dipendono dalla minima distanza dei punti che rappresentano i segnali trasmissibili all'interno di una certa costellazione. Il cubo è la costellazione della modulazione di polarizzazione. Ruotandolo come ti ho detto si guadagna qualche dB e si fa unb brevetto. Per questo ho capito che volevi dire.

    RispondiElimina
  51. @sandro75k
    spero tu non te la sia presa per il porchettaro, c'è differenza tra un simpatico sfottò e un insulto.

    RispondiElimina
  52. Ho capito perfettamente... solo che volevo verificare delle soluzioni numerico che hanno 10E38 punti su una sfera di circa 3 km di dia...... :-(

    RispondiElimina
  53. Sandro ha ragione. Gdmster sei un grande!

    RispondiElimina
  54. @Nemo
    Se non hai da fare nulla nei prossimi 35 anni con 10E38 punti ce la fai...

    RispondiElimina
  55. @Gdmaster
    ma figurati se me la sono presa, io lo sono per davvero un porchettaro!!!
    Per me è solo un onore fare le porchette e poter discutere con tante persone così compententi!

    RispondiElimina
  56. Non esiste una soluzione semplice scomponendo la sfera in triangoli elementari?

    RispondiElimina
  57. @sandro75k
    fossero tutti saggi come te il mondo sarebbe migliore. vado a fare spese, ciao

    RispondiElimina
  58. @Nemo
    Con così tanti punti la soluzione è quasi certamente simmetrica. Dividi la superficie della sfera per 10E38 e poi prendi il diametro del cerchio che ha quell'areola.

    RispondiElimina
  59. E se il catalizzatore fosse il grafene?

    http://www.lescienze.it/archivio/articoli/2011/09/01/news/laboratorio_grafene-775521/

    http://xmx.forumcommunity.net/?t=4556264

    RispondiElimina
  60. @nemo
    prova a guardare anche qui: http://mathworld.wolfram.com/SphericalCode.html

    @gdmster
    interessante l'applicazione delle euristiche da te citate ad un problema continuo ...

    RispondiElimina
  61. @OTC
    tu che ne pensi dei catalizzatori Perovkitici?

    RispondiElimina
  62. @OTC
    mi pare la soluzione corretta! :-)

    RispondiElimina
  63. @sandro75k
    mi piacerebbe saperti rispondere, ma confesso in tutta onestà che non so nemmeno cosa siano ...

    RispondiElimina
  64. @gdmaster

    giuro che non è una provocazione. ma cosa ti ha riportato da queste parti?

    se mi posso permettere, nel mio lento e sconnesso studio delle persone, dei commenti e delle valutazioni sulla fusione fredda e affini comprendendo tutto l'arco costituzionale da Franchini a Daniele, mi è parso di notare che vi siano due mondi distinti e separati: chi ha fiducia nella ricerca sulle LENR e chi le considera una bufala totale. Mi pare di notare inoltre che coloro che più sono preparati nel campo della fisica nucleare sono i più scettici (non è questo necessariamente un elemento probante di invalidazione delle stesse). Vorrei sapere dove ti collochi tu e nel caso tu sia convinto dell'assurdità di una reazione nucleare a bassa energia cosa ti porta a commentare in questo blog? ripeto, non è una provocazione, ma il tentativo disperato di trovare un linguaggio comune tra 'apocalittici e integrati' perchè penso che solo così la discussione all'interno di questo ed altri blog può assumere un significato più esteso e costruttivo della sindrome da appartenenza di squadra (se non sindromi peggiori).

    @Daniele
    apprezzo molto la tua precisazione e presa di posizione. forse sai che ogni volta che si toccano determinati temi i rischi di fraintendimento sono alti, come forse sai che il web brulica di siti che con la scusa di un complotto finiscono per parlare di negazione dell'olocausto, savi di Sion e quant'altro. Per quanto mi riguarda sposo il principio della totale libertà di espressione ma al contempo ritengo saggio da parte di un gestore di un blog limitare ogni deriva strumentalizzabile in senso estremo. Infine mi permetto di suggerire che se si vuole dare spazio, voce e conforto alla ricerca sulle LENR, l'unica via è provare ad interagire con chi è più competente anche se nutre uno scetticismo in buona fede.

    ps
    posterò questo commento anche sul sito di Franchini

    RispondiElimina
  65. @Alessandro Pepe

    fai bene a postarlo a che lì: darai nuovo humus ad un terreno oramai sterile, che rifugge da un giorno e mezzo la confutazione scientifica su Malatesta e parla di varia amenità per "intorbidire l'acqua".

    Fai bene...

    Ma nel mio rapporto personale con te (sono io, non Daniele, ad aver parlato di quegli argomenti e molte volte, non una sola, qui e da franchini) vorrei rivolgerti una domanda precisa. Così come tu chiedi a GDmster di schierarti dall'una o dall'altra parte rispetto ad un fenomeno che molti studiosi, in giro per il Mondo stanno validano con le loro repliche, cosa, di grazia, ti spinge ad escludere che non si applichi lo stesso teorema alle cose che affermo?!

    Perchè questa fretta di arginare, censurare, invocare la moderazione di Daniele, pena l'abiura del diritto all'equilibrio e all'onorabilità dello stesso?!

    Di cosa hai paura?
    Cosa vuoi esorcizzare?
    Non esiste pericolo, se si lascia l'intelligenza libera di applicarsi e osservare, sai?

    RispondiElimina
  66. mio messaggio a Franchini

    Gentile Professor Franchini,

    è la prima volta che scrivo in questo blog e sono un assiduo frequentatore del sito di Daniele Passerini. Ho anche organizzato insieme ad altri l’incontro con il professor Celani. Ho assistito in questi mesi ad una ‘guerra’ senza esclusione di colpi e più studio la questione (da un punto di vista socio culturale ed epistemologico, non scientifico) e più la questione si fa confusa. Le devo dire che non apprezzo quando sian in questo blog che in quello di Daniele si scade nell’insulto personale, nella derisione o peggio nella calunnia. A me interessa capire se la ricerca sulle LENR ha senso di esistere e se esistono forze da ambo le parti che cercano di ostacolarla od osannarla per motivi non prettamente scientifici. Allego qui sotto un commento che ho appena lasciato sul sito di Daniele. Non è mia intenzione cercare di unire due mondi cosi distanti tra loro ma vorrei capire, e secondo me tanti altri insieme a me, cosa c’è in tutte queste discussioni di non strumentale alla denigrazione di un supposto ‘avversario’.

    un saluto e grazie per l’ospitalità

    RispondiElimina
  67. Ti direi di rilassarti, nel mentre decidi in completa autonomia se dar credito o portare all'ammasso le cose che scrivo.
    Ho lo stesso diritto che hai te all'opinione e all'espressione libera.

    Oppure qualcuno vuole affermare il contrario?

    RispondiElimina
  68. Forse la saga sui neutrini non è ancora finita...

    http://www.ansa.it/scienza/notizie/rubriche/fisica/2012/02/23/visualizza_new.html_103190652.html

    RispondiElimina
  69. @Valeria

    Ognuno ha la sua 'missione'. La mia è quella di rendere la discussione sulle LENR il più limpida e corretta possibile perchè se sapessi che esiste una reazione nucleare a bassa energia e questa non venisse studiata per motivi diciamo non scientifici lo riterrei un fatto grave che ha bisogno di tutto il sostegno dell'opinione pubblica. Tu presumi che gli ostacoli a queste ricerche abbiano radici storico culturali profonde e arrivi, se ho capito bene, a conclusioni molto estreme che io non condivido e fin qui nulla di male. Ma affrontare determinate tematiche quali olocausto, complotto massonico e quant'altro (oltre a trovarle tematiche a mio parere errate) non aiuta, anzi devia in maniera aberrante, la mia 'missione' di cui sopra. Ripeto, a ciascuno la sua Missione, e dal punto di vista teorico non mi spaventa discutere anche di temi ed ideologie le più estreme (così sono pronto a discutere con te e con il professor Franchini), ma è proprio la convinzione estrema in un senso e nell'altro che non sta rendendo giustizia alla ricerca sulle LENR siano esse un abbaglio o una grande scoperta scientifica.

    RispondiElimina
  70. Che le LENR siano state occultate fattene una ragione oramai. Lo ha sentito de visu, live, sia da Celani che da Cardone, con vasta documentazione storica e fattuale, fuori onda.
    Pensavo ne avessi fatto già tesoro.

    Cosa vuoi che te ne dia conferma camillo franchini?!
    Davvero pensi che arrivi a questo?

    Non ti sei accorto come svicola di fronte ai ricalcoli di un professore che una volta era vicino alle sue posizioni?
    Non ti sei accorto come evita accuratamente di riprendere quelle formule per non dover dire "Malatesta ha ragione"?
    ...e quale confronto cerchi?

    Detto questo, siccome per me è assodato che la fusione fredda sia stata la bestia nera che ha reso le notti insonni di più di una generazione di scienziati, io, che sono più curiosa di una scimmia e più meticolosa di una rammendatrice, ne vado a cercare le cause. Te lo dissi anche sabato scorso, di fronte al tuo nervosismo scaturito dalle argomentazioni che non io, ma gli stessi professori intervenuti avevano tirato fuori!
    C'era Andrea a parlarne, ricordi?

    Ora non esiste tematica che sia così assodata, sicura, provata, blindata e inattaccabile da non essere messa in discussione e rivisitata, alla luce di nuove prove e fatti documentali (non siti complottisti, ti correggo).
    Se per te esistono tabù, temo che tu abbia molte più espressioni di fede cieca di quante non ne abbia dimostrate io sinora.
    La cosa mi sorprende.

    RispondiElimina
  71. @Valeria
    'Se per te esistono tabù, temo che tu abbia molte più espressioni di fede cieca di quante non ne abbia dimostrate io sinora.
    La cosa mi sorprende.'

    Io ho sicuramente dei tabù, come tutti credo. Ho remore, pregiudizi, frustrazioni che inquinano o inquadrano la mia visione del mondo. Proprio per questo cercherei di rimanere sul confronto scientifico. E' proprio per questo motivo che è stato inventato questo metodo, per trovare un terreno comune e condivisibile sulla percezione della realtà. Io credo che realtà sia comunicazione e viceversa quindi è solo attraverso il principio di condivisione che si stabilisce la stessa. Che poi la realtà condivisa sia una delle tante e che sia anche l'espressione della visione del mondo della classe dominante (Gramsci) non significa che si possa fare a meno della stessa per stabilire rapporti e relazioni con gli altri esseri umani.

    @Daniele
    aldilà della possibile malafede dei tuoi detrattori io credo che il forzato fraintendimento sia dovuto al fatto che quando si è cominciato a parlare di olocausto hai bannato solo mwatt e non Valeria.

    RispondiElimina
  72. ok
    mi auto-banno.
    non posso sopportare questo processo in rete...

    Fino allo streaming ci arrivo, oltre, mi rifiuto!

    RispondiElimina
  73. @Valeria

    non era a questo che volevo dire e lo sai. il commento rivolto a Daniele era semplicemente il tentativo di spiegare una reazione, foss'anche in malafede. Ho detto che per chi ha visto la cosa superficialmente o chi ha voluto strumentalizzarla si è chiesto: perchè è stato bannato mwatt e non Valeria? che poi dietro al banning di mwatt ci vossero anche altre motivazioni (ammesse dallo stesso mwatt invero sul sito di Franchini) è altra questione. Ma credo che Daniele ha capito benissimo il rischio che correva per questo ha scritto quel post che io personalmente ho apprezzato. Riguardo ai tabù ci sono e sempre ci saranno e io non ho mai conosciuto persone che non ne avessero. I tabù non sono solo degli strumenti di potere ma degli anticorpi che una comunità adotta per evitare ed esorcizzare tragedie come quella dell'olocausto.

    RispondiElimina
  74. @Valeria, A.pepe
    "ne vado a cercare le cause".
    cosa avviene 20, 30 anni fa... In USA vi era un'enorme quantità di ogive atomiche da demolire... Poi sono apparse le munizioni col cosidetto uranio impoverito.... Nel "segreto delle tre pallottole" di Del Giudice (mi sembra) ho letto che i vari proiettili anticarro ma anche le ogive di bombe se arricchite nel D. con il forte urto d'impatto o con una camicia di normale esplosivo raggiungevano la massa critica ed esplodevano a livello nucleare..... erano state ritrovate le famose ombre riportate di figure umane vaporizzate entro alcuni carri e costruzioni.. Celani mi sembra confermi ... Non ne capisco molto ma l'uranio arricchito nel D. mi sembra abbia molto a che vedere con i processi di arricchimento della FF.... (o sbaglio?).... figurarsi se quindi questa ricerca poteva andare avanti!!! Allora si può capire il ruolo dei servizi segreti militari e dei vari scienziati a mistificare, a negare invalidare prove , isolare ricercatori.. iniziando da Pons & Flas, al documento 41 ai lavori di Piantelli e Focardi per non parlare delle ricerche insabbiate dalla NASA e ritrovate da Celani...... E' solo una mia ipotesi basata sulla similarità dei processi di caricamento dell'uranio e del Palladio con Deuterio, esiste? domandatelo a Celani se vi sembra credibile...

    RispondiElimina
  75. A.Pepe
    non puoi imporre cosa per te è giusto fare.Se in questo blog entrano anche altri argomenti vuol dire che si è aperti a svariati argomenti.
    Valeria lascia stare .Il blog è di Daniele e solo lui decide .Se a qualcuno non va bene come sta ,alza le ancore.

    RispondiElimina
  76. @nemo io ritengo che puoi considerare i punti sulla sfera come vertici di un poliedro.
    Conoscendo il raggio della sfera e il numero dei punti, viene fuori il lato del poliedro che dovrebbe essere la massima distanza minima.

    RispondiElimina
  77. @piero41

    Verosimilmente i proiettili all'uranio impoverito innescano nel momento d'impatto una reazione di fissione nucleare confinata in uno spazio assai ridotto che permette di sciogliere o ammorbidire il metallo che in questo modo diventa piu' penetrabile.
    Non credo che si tratti di reazioni a bassa energia dato che come anche tu dici ci sono testimonianze di corpi vaporizzati a latere di simili eventi.
    A meno che in ambito militare non si sia riusciti ad ottenere reazioni lenr sufficentemente potenti da sciogliere una lega come l'acciaio senza cmq arrivare a temperature da fissione.
    Il problema rimane aperto e quantomai importante...

    RispondiElimina
  78. @Süleyman سليمان
    Grazie, riesci a darmi anche la formula?

    RispondiElimina
  79. @ triziocaioedeuterio
    Del Giudice mi sembra parlava proprio di fissione nucleare ottenuta con masse molto ridotte caricate con D. Io mi chiedevo se fosse stato propio questo processo di caricamento con D che si ritrova anche nel Palladio nelle Lenr a bloccare, a segretare i processi di FF propio per non arrivare al segreto dell'uranio impoverito. Se poi anche quello dei militari rientri fra i fenomeni delle Lenr a livello esplosivo sarebbe molto interessante da sapere ma credo che assieme a tutti gli studi e tecnologie militari rimarrà ancora a lungo segretato...

    RispondiElimina
  80. Pepe
    Gli iniziati ragionano per archetipi mentre i
    fisici si affidano al numero: esiste un
    vocabolario per tradurre queste lingue una
    nell’altra? Il sottoscritto si è posto questa
    domanda e la risposta è stata positiva. Una
    volta compreso il meccanismo sono
    riuscito a costruire una vera teoria
    matematica secondo le antiche dottrine,
    ottenendo qualcosa che comprende il
    “modello fisico standard” ma che si spinge
    molto più lontano.
    Peppe oggigiorno la verità si identifica con i numeri.Tu stesso hai detto che non bisogna scostarsi dai numeri.
    Quello che ho incollato è una teoria olistica del tutto corredata dalla matematica.Appena uscita-
    con il prossimo intervento concludo

    RispondiElimina
  81. Alla fin fine però, se il Campo Unificato è la
    coscienza collettiva, tutto quanto
    realizzeremo con gli strumenti avremmo
    potuto realizzarlo con la nostra mente.

    bene ,si capisce, che chi ha i numeri or ora ha ancora il coltello dalla parte del manico

    http://tinyurl.com/testo-ita-pdf
    semplificazione in italiano senza formule
    http://lanl.arxiv.org/pdf/1201.3765v2.pdf
    trattazione matematica

    RispondiElimina
  82. chiedo venia
    ma il primo link non è esatto
    con il secondo troverete il primo
    sono un ignorante sulla rete ,pardon
    grazie Nemo
    non so quanto sia vera ma che si cominci ,questo è importante

    RispondiElimina
  83. Vedo che ci possono stare anche gli spazioni... :-)

    RispondiElimina
  84. @Robi

    lungi da me imporre qualcosa. Non sei la prima persona che me lo dice è quindi evidente che il mio modo di esprimermi porta a pensare questo. Giuro che non era mia intenzione. I miei sono solo suggerimenti. Come molti sto solo cercando di capire natura forma origine e struttura delle dinamiche che ruotano attorno alla vicenda delle LENR e più vado a fondo e più la storia sembra contorta e complessa.

    RispondiElimina
  85. >Se poi anche quello dei militari rientri fra i fenomeni delle Lenr a livello esplosivo sarebbe molto interessante da sapere ma credo che assieme a tutti gli studi e tecnologie militari rimarrà ancora a lungo segretato...

    Forse ho una sorpresa per voi in merito a questo argomento, vedo se riesco a farlo caricare in rete per domani da Nikola.

    RispondiElimina
  86. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  87. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  88. @nemo Devi considerare il tuo caso come una icosfera, cioé la sfera costruita per triangoli equliateri.
    Le facce di una icosfera sono esattamete il doppio del numero dei vertici - 4.
    I vertici nel tuo caso sono i 10E38 punti che hai menzionato.
    Ad esempio:
    una icosfera 162 vertici ha 320
    facce.
    Dunque la tua icosfera ha 10E38*2 facce.
    Ora, se conosci il raggio della tua sfera, calcoli la sua superfice e la dividi per il numero delle facce. In questo modo ottieni l'area S di un singolo triangolo equilatero.
    Ora il lato di un triangolo equlatero conoscendo la sua area S è:
    L=2*sqrt(S/sqrt(3)).
    Che rappersenta forse quello che tu hai chiesto.
    Ciao

    RispondiElimina
  89. @Süleyman سليمان
    Fantastico! Era esttamente qello che cercvo di calcolare. Grazie 1000!

    RispondiElimina
  90. @Bertoldo
    >E' la stessa identica risposta di Celani in streaming..

    Non ricordavo più il passaggio di Celani quando rispondeva alla tua domanda. Non volevo fare il pappagallo..

    Quello che però mi ha colpito molto della sua intervista è stato quando ha ripercorso il test effettuato da Rossi e la rilevazione dei gamma.

    Gamma all’inizio, moltissimi tanto da fare andare fuori scala lo strumento, alla fine e forse qualcuno durante la dimostrazione che si confondeva con il fondo naturale.

    Tante cose posso pensare, tranne che Rossi sia così incosciente da mettere una sorgente di raggi gamma nella sala dei test. Non credo del resto alla coincidenza cosmica. Le coincidenze di questa natura mi paiono quasi impossibili.

    I gamma possono interagire con gli elettroni (effetto fotoelettrico oppure Compton) venendo così schermati naturalmente dalla materia.

    L’idea che mi sono fatto è che l’idrogeno intercristallino vada a chiudere ‘le falle’ del reticolo del nichel dove è più probabile che i fotoni possano uscire senza interagire con gli elettroni.

    Da qui l’ipotesi che forse non è proprio vero che la reazione avvenga solo in superficie, ma che invece sia necessaria una geometria tale da massimizzare l’assorbimento dell’idrogeno sulle pareti esterne del grano di nichel in modo tale da chiudere il più possibile tutte le vie di uscite dei gamma.

    Se i gamma non rimbalzano sugli elettroni del nichel eccitandoli, il nocciolo non si scalda e l’acqua resta fredda.

    RispondiElimina
  91. Se il nostro sole si trasformasse in un buco nero dovrebbe esserci uno spazione ogni 8,32269E-16 metri...

    Sto dando i numeri.... :-(

    RispondiElimina
  92. Più cresce la massa e più si diradano..

    RispondiElimina
  93. Rossi in un intervista afferma che la siemens gli fornirà un particolare tipo di turbina che renderà possibile la generazione di elettricità anche con temperature del vapore di 251 celsius...not bad:

    http://www.e-catworld.com/2012/02/rossi-siemens-ag-helping-with-leonardo-corp-with-efficient-electricity-generation/

    RispondiElimina
  94. potrebbe essere questa la turbina ?
    http://www.energy.siemens.com/hq/en/power-generation/steam-turbines/sst-040.htm

    RispondiElimina
  95. In effetti otrebbe essere proprio la sst-040 poichè le caratteristiche tecniche sembrano adattabili a temperature del vapore di max 400 celsius.
    Quindi dovrebbe lavorare anche a temperature inferiori...

    RispondiElimina
  96. @nemo
    "Quello che però mi ha colpito molto della sua intervista è stato quando ha ripercorso il test effettuato da Rossi e la rilevazione dei gamma.
    "
    Rossi deve avere un meccanismo di accensione della reazione tipo un vecchio accendigas a quarzo .

    "L’idea che mi sono fatto è che l’idrogeno intercristallino vada a chiudere ‘le falle’ del reticolo del nichel dove è più probabile che i fotoni possano uscire senza interagire con gli elettroni."

    E' quello che volevo dire con saturazione , una volta tappate le falle del metallo si crea una camera di reazione "stagna" ad ogni radiazione ad alta energia in uscita .

    "Da qui l’ipotesi che forse non è proprio vero che la reazione avvenga solo in superficie, ma che invece sia necessaria una geometria tale da massimizzare l’assorbimento dell’idrogeno sulle pareti esterne del grano di nichel in modo tale da chiudere il più possibile tutte le vie di uscite dei gamma. "

    La geometria interna ancora non è perfetta vista la non linearità della reazione , forse ci vorrebbe una geometria auto organizzante variabile nel tempo e in frequenza .Troppo complicato !

    RispondiElimina
  97. @Bertoldo
    Che spettacolo vedere la... 'fisica' in azione!

    RispondiElimina
  98. Andrea Rossi
    February 26th, 2012 at 5:04 AM
    Dear Gio:
    Correct,
    A.R.
    gio
    February 26th, 2012 at 4:00 AM
    dear ing. rossi

    i read the question of bob from Netherlands and your answer too.

    As you say the costs are different in each country, so the set up of e-cat allows to use different energy sources,selecting the most economic .

    cordialità

    RispondiElimina
  99. quindi il cop è 6....migliorerà ma di poco...ilfatto di usare qualsiasi fonte energetica di innesco della reazione ...questo rende l'e-cat .assolutamente easy and cheap....se si usa il gas per l'innesco e non la piùcostosa elettricità la bolletta si riduce di 6 volte!!

    RispondiElimina
  100. rossi mi conferma e precisa domanda quanto sopra:

    Andrea Rossi
    February 26th, 2012 at 8:05 AM
    Dear Gio:
    Yes.
    Warm Regards,
    A.R.
    gio
    February 26th, 2012 at 7:34 AM
    Dear ing. rossi

    So can i use my gas boiler, with no need to change it, to start up and re-start e-cat ?

    Cordialità



    ....bolletta ridotta ad 1\6.

    RispondiElimina
  101. ma lo aveva già confermato nell'intervista di frank acland:

    Rossi emphasized that the 10 kW units are designed to be added on to existing heating systems, not to replace them. It will be an appendage that can be used to provide heat to whatever system already exists in homes, allowing users to save on their current sources of fuel. The heat output of these units will be between 40 and 80 degrees C. They will be able to provide home heat and hot water. These units will have fully automatic controls — the customer is not able to modify its operations; Rossi said a COP of 6 is guaranteed.

    RispondiElimina
  102. @gio

    Che vuol dire che posso usare direttamente il gas per scaldare la resistenza che farà partire il reattore?
    By passando l'utilizzo della corrente elettrica alla quale cmq l'ecat dovrà essere collegato per alimentare il sistema di controllo?

    RispondiElimina
  103. A parte il fatto cheil costo del metano sta aumentando sempre più comunque una normale caldaietta la puoi accendere anche per poche ore inoltre in estate produce acqua calda, l'e-cat probabilmente deve restare accaso 24 ore al giorno anche in estate e i costi ?? soprattutto però te le immagini in un palazzo 30/50 fiamme in continuo per produrre 1.66kW 24 ore al giorno? l'inquinamento... Se l'accensine elettrica potesse esser temporizzata , abbinandola all'autosostentamento sarebbe molto conveniente anche l'Enel...

    RispondiElimina
  104. quindi secondo il tuo ragionamento ...se uno vuole caldo tutto il giorno si deve accontentare e averlo solo per poche ore , visti i prezzi che salgono continuamente del gas, mentre se ha un ecat che con una ricarica dura sei mesi e si può accendere e spegnere quando vuole , deve continuare a tenersi solo il gas per poche per risparmiare ?
    Siete proprio ridotti male ma male male ...dopo la sfiatella , il nucleare , ora si tratta si convenienza ...ma per piacere e và e và

    RispondiElimina
  105. @bertoldo
    Il problema dell'e-cat è che deve esser alimentato da una sorgente elettrica da 1.66 kW, che può esser anche a gas.Rossi non ha risposto chiaramente se tale alimentazione può esser interrotta, tempo addietro aveva detto che l'e-cat doveva esser tenuto sempre acceso ed alimentato.Le caldaiette a gas sono molto flessibili in base alla T esterna, comunque in genere credo che le normative permettano al max un accensione di 10- 12 h/g. Se devo spendere € 8 /gg di energia elettrica per mantenere sempre alimentato l'e_cat per 24h/gg siamo fuori convenienza rispetto ad una caldaietta a gas che viene anche utilizzata in estate per l'acqua calda, con l'e_cat continui anche in estate a spendere € 8/gg per l'acqua calda? Se invece l'alimentazione potesse essr interrotta dopo un ora di accensione durante le 2 di autosostentamento ed un ora di sosta per poi riprendere il ciclo per le 12 ore diurne, allora non vi sarebbero problemi con un consumo di € 1 /gg .Ora Rossi ha detto che la sorgente energetica di alimentazione può esser anche a gas ma 24 ore danno molto inquinamento.. io ipotizzerei magari pannelli fotovoltaici integrativi, ( ma di notte?) , comunque se con l'energia gratis, preferisci comunque spender 240 al mese tutto l'anno..... io aspetto il gatto elettrico con turbina e batterie...

    RispondiElimina
  106. @tutti
    Vi giro alcune parole del Prof. Stremmenos rivolte ai commentatori del presente post.

    Caro Daniele

    Ho avuto solo ora il tempo di guardare i commenti alla mia lettera. Sono soddisfatto di aver innescato una importante discussione riguardante il confinamento dei protoni e dei deutoni nella cella elementare cubica a face centrate, rispettivamente al reticolo cristallino di nichel e di palladio. Questo confinamento interattivo con i fononi reticolari unifica come uno dei meccanismi (di reazione) comuni, l'E-Cat con Fleishman e Pons a prescindere dai prodotti di reazione. Ora per lo schizzinoso commentatore che passa tranquillamente sopra ai termini ″linkare″, ″masterizzare″ ecc. e si scandalizza per il ″tunnabile″, non è ″italo-grecismo″ come lui sostiene, ma ″italo-anglismo″ di quelli che purtroppo vengono usati, inquinando le nostre belle lingue.

    Cari saluti


    Aggiungo, dato che molti se lo chiedono, che Stremmenos mi ha confermato di AVERE INTERROTTO OGNI RAPPORTO CON DEFKALIONS e di confidare che Rossi possa raccogliere il successo che merita. Cose che aveva già chiaramente espresso nel suo precedente intervento su questo blog:
    http://22passi.blogspot.com/2011/10/presa-di-posizione-di-stremmenos.html

    RispondiElimina
  107. Penso che l'E-CAT funzioni solo in piccolo range di temperatura,perchè sfrutta una transizione di fase fa il nickel e il catalizzatore. Secondo me il catalizzatore è un gas ( Ar) e ha proprietà isolanti ma in determinate temperature può creare composti instabili con H . Nella rottura del legame Ar-H proprio sulla superfice del nickel si possono creare condizioni di cattura ,dovute anche alla vibrazione degli atomi di Ni per la frequenza elettromagnetica che sappiamo viene fatta da un generatore. Nella fusione nucleare però mancano i neutroni, o vengono " fatti" e penso che sia molto difficile costruire un neutrone con miscelando protone con un
    elettrone, ci vorrebero gluoni e mesoni d'accordo, ma potrebbero derivare proprio dal catalizzatore che per effetto fotoelettrico dei gamma scomponga il nucleo di Ar per spallazione . Il tutto dentro il reticolo del Ni. Perciò non si puo dire che l'Ar sia a tutti gli effetti un catalizzatore.

    RispondiElimina
  108. Per quanto ho capito leggendo il blog di Rossi l'e-cat va usato assieme ad un'altra fonte di calore. Se questa è la classica calda a gas l'e-cat ha un uso solo invernale dove la caldaia serve a dare l'imput all'e-cat il quale procura sia acqua sanitaria come riscaldamento Pertanto la caldaia si accende e spegne secondo necessità dell'e-cat, il quale comunque mi sembra che possa avere delle regolazioni tali da far risparmiare , pur non potendolo spegnere del tutto. E' interessante pertanto calcolare il costo ga di questa caldaia per un e-cat invernale e vedere le economie reali. Più interessante la notizia degli E-cat industriali ora che Rossi ha trovato la soluzione di produrre con soli 251 gradi elettricità, poichè ha affermato che in tal modo gli e-cat industriali si autosostentano totalmente. Una vera rivoluzione! Con COP?.

    RispondiElimina
  109. Se fosse come dici tu Piero non sarebbe acquistabile e siccome Rossi non è un pirla qualsiasi , tutto quello che hai detto non corrisponde a realtà .

    RispondiElimina
  110. Credo che Rossi abbia frainteso la domanda di gio.
    Infatti a S. Broenink poco prima ha risposto che non si può pensare di usare parte del calore generato da un e-cat per alimentare un secondo e-cat e simmetricamente usare il secondo e-cat per alimentare il primo. Il motivo è quello che Rossi ha sempre ripetuto: “we need a concentration of thermal energy that the system you proposed does not allow”. Una caldaia a metano non modificata ha in uscita solo acqua calda a 60 - 70 °C, come un e-cat. Per ora solo una resistenza elettrica sembra essere adatta allo scopo e a Stephen T. oggi risponde “we are working with focus on the electric power production: it’s it the way which will bring us to the total self sustaining”.

    RispondiElimina
  111. Scalare
    cosa ne pensi dei chiodi tolti sulla via del compressore
    magari rispondimi su un lustro. grazie

    RispondiElimina
  112. Io sono seriamente preoccupato per la volonta` di Rossi di produrre congegni per "risparmiare sul consumo energetico" da retrofittare agli apparati gia` esistenti. In Italia entrerebbe in un ambito spinosissimo dove diversa gente e` stata fregata in passato ed ancora gli rodono. Caso Tucker.

    Ora non dico che l'E-Cat sia un Tucker II la vendetta, ma perche' non produrre o perlomeno iniziare con normali stufette o scaldabagni? La DeLonghi ci ha fatto una fortuna!

    RispondiElimina
  113. Ho stuzzicato un po' Rossi...

    Rampado Dr Roberto
    February 26th, 2012 at 10:23 AM
    Caro Dr Rossi,
    L’E-Cat verrà da te venduto con COP minimo di 6 ed è già un grandissimo risultato oltre che pratico anche scientifico, perchè se non altro dimostra che le reazioni LENR termiche esistono e sono utili.

    Ma se non sono indiscreto, qual’è il COP massimo raggiunto nei tuoi esperimenti ?
    Anche senza dare i numeri precisi, basterebbe una risposta “qualitativa”, tipo poco/ abbastanza/ molto/ moltissimo di più…
    Ti si è mai squagliato, fuso o esploso un E-Cat?
    Grazie.


    Mi ha risposto:

    Andrea Rossi
    February 26th, 2012 at 2:59 PM
    Dear Rampado Dr Roberto:
    Much more. But of course this has nothing top do with products for sale: as I said, it’s like the difference between a racing car and a regular one.
    Warm Regards,
    A.R.


    Non ha detto moltissimo di più, ma solo molto di più: quanto sarebbe secondo voi ?

    RispondiElimina
  114. ...e sullo squagliamento dell'E-Cat non ha risposto...

    RispondiElimina
  115. Robi, scusa ma non ho capito la domanda. Commentiamo sull’episodio 46, se vuoi.

    RispondiElimina
  116. >...e sullo squagliamento dell'E-Cat non ha risposto...

    In passato ha parlato molte volte di fusione del nichel, come se fosse accaduto molte volte a lui stesso durante i suoi lavori...

    RispondiElimina
  117. Nemo: "Secondo l’equazione di Bekenstein – Hawking l’entropia dei buchi neri è = kb A / 4 lp^2

    Ora dato che R di Schwarzschild di un buco nero è = 2GM/c^2, se raddoppio il diametro l’entropia quadruplica dato che l’area si calcola con il quadrato del raggio.

    Non riesco a capire perché… non è come dire che se raddoppio le dimensioni di un file lo spazio occupato sul disco quadruplica?

    Mi sembra un paradosso…"


    Secondo Bekenstein ( "Buchi Neri Comunicazione Energia", 2001, Di Renzo Editore )
    L'Entropia di un BH, avente volume V, è prop. all'area dell'orizzonte A ma anche al quadrato della sua massa irriducibile Mı. Stando al tuo esempio, raddoppiando il raggio, A quadruplica, V aumenta 8 volte, T=hc³/8ÞGM diminuisce ( in un BH è la Gravità la forza più importante e quindi la capacità termica è negativa ). Ciò solo in via ipotetica. Non è detto che un BH riesca ad assorbire di colpo tutta questa Entropia. Infatti T, legata alla costante di Plank, è un concetto quantistico. La conseguenza è che non è possibile fare paragoni col mondo fisico che ci circonda.

    RispondiElimina
  118. @ trizio

    @ scalare

    la domande, che ho fatto a rossi, sono chiare e semplice non penso che possa averle fraintese.

    non mi sembrano in contraddizione nemmeno con l'intervista ad acland.

    posso usare la fonte energetica più economica per l'innesco? si

    posso usare la mia caldaia di casa senza cambiarla per l'innesco? si

    il mio interesse era sopratutto sui costi e la flessibilita dell'e-cat.

    non sono in grado di porre una domanda pìu sul tecnico ( ipotizzare come), ma penso che potete completare voi le mie domande..forza!!

    ciao

    RispondiElimina
  119. altra cosa importantissima per la commercializzazione che rossi rivela ad acland:

    The final size of these units will be 12 x 12 x 4 inches, and the weight will be 20 lb................... Production is not planned outside the US because the small size of these units makes it fairly efficient to ship all over the world. Customs and shipping costs could make these units up to 20 percent more expensive outside the US.

    peso e misure ridotte...come ho sempre immaginato lo spedirà a casa!

    RispondiElimina
  120. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  121. @Bertoldo
    "tutto quello che hai detto non corrisponde a realtà"
    Spero sia come dici ma ho i miei dubbi, chiediglielo tu se vuoi, il tizio di questo commento ci ha provato ma non ha ottenuto risposte come in fondo non le aveva date precise nemmeno a me . Comunque per le consegne s'è preso da 12 a 18 mesi ed il costo andrà da $ 600 a 900. e non 500$. Di certo risolverà!!
    http://www.journal-of-nuclear-physics.com/?p=510&cpage=48#comment-189400

    RispondiElimina

N.B.PER LASCIARE COMMENTI È NECESSARIO REGISTRARSI CON LA PROPRIA GMAIL
22passi è un blog non una rivista on line, pertanto la responsabilità di quanto scritto in post e commenti dovrebbe appartenere solo ai rispettivi autori. In ogni caso (cfr. Sentenza Corte di Cassazione n. 54946 del 27 dicembre 2016), le persone fisiche o giuridiche che si reputassero diffamate da determinati contenuti, possono chiederne la rimozione contattando via email l'amministratore del blog (vd. sezione "Contatti") e indicandone le "coordinate" (per es. link, autore, data e ora della messa on line).