VILLA. Sono stato contattato dal Dott. Levi e dall'Ing. Rossi per cercare segnali certi della natura nucleare del fenomeno presente nel reattore di Rossi. Ho accettato di buon grado essenzialmente perché avevo sentito molte voci su questa vicenda senza che vi fossero certezze o conferme indipendenti. Perciò ho partecipato alla dimostrazione pubblica del 14 gennaio portando con me due scintillatori allo ioduro di sodio che avevo in laboratorio e dell'elettronica NIM utilizzata 15-20 anni fa in esperimenti di fisica nucleare: niente di più nuovo per esplicita richiesta.
VILLA. Certamente: misurando le energie dei gamma è possibile, in certi casi, capire quali nuclei sono coinvolti nelle reazioni nucleari. Nuclei diversi possono produrre gamma di energie caratteristiche, quindi, se non si vuole che si scopra quali siano i catalizzatori impiegati, capisco la richiesta di non misurare le energie. Val la pena osservare però che le possibilità sono tante ed occorrono misure molto precise per essere sicuri del tipo di nucleo coinvolto. I rivelatori allo ioduro di sodio non sono ideali quando la precisione delle misure energetiche sono fondamentali.
22PASSI. Tornando alla cronaca dell'esperimento del 14 gennaio, cosa ha rilevato con gli strumenti che ha potuto utilizzare e dichiarato nel suo report del 26/01/2011?
VILLA. Premetto che, pur sperando in un risultato positivo, mi sono mantenuto (e imposto) una sana equidistanza da ogni preconcetto o da ogni informazione che non avessi verificato personalmente. Ero fiducioso di osservare la produzione di calore - almeno 4 persone indipendenti me ne avevano parlato - e questo infatti è avvenuto, come descritto nel report di Levi. Anche sui gamma ero ben disposto e molto curioso poiché non erano state documentate precedenti misure (anche se ne erano state fatte). Come ho detto, le limitazioni imposte alle misure sono state tante, ma non tali da impedire misure significative di flusso di gamma. Per tutto quello che sappiamo di fisica nucleare (molto), dell'interno del reattore (coperto da segreto industriale e non verificato) e dell'ipotesi di funzionamento di Rossi e Focardi (cioè fusione idrogeno+Nickel che producono rame), se ci fossero stati gamma li avremmo dovuti vedere... e Invece non se sono visti. Questo mi ha costretto a scrivere un report su una misura nulla. Ne riassumo le conclusioni così:
- nei limiti di sensibilità delle misure (Egamma>200 kev, >30 Hz gamma rate), non si sono osservati i gamma;
- per la mia comprensione del reattore (poca), l'unica ipotesi che finora gli autori hanno formulato per spiegare la produzione di energia non ha retto la prova sperimentale;
- occorrono nuove ipotesi da mettere alla prova, nuove misure, sia riducendo significativamente le soglie di energia gamma, sia eliminando parte della schermatura.
VILLA. Sulle misure negative, come quella dei gamma, bisogna sempre stare attenti. Quando si trova qualcosa è facile descrivere il risultato. Nelle misure negative invece, l'assenza del risultato costringe a spiegare esattamente cosa si è cercato e qual'è la sensibilità. Possiamo dire certamente che eventuali gamma di energia superiore a 200 kev (praticamente assenti, frequenza <30Hz) non possono essere responsabili dell'energia prodotta. Ciò non esclude a priori l'esistenza di reazioni energie nucleari a bassa energia (LENR), che però in questo contesto deve ancora essere dimostrata. Ecco perché è importante fare altre misure per rivelare gamma da 5 keV in su e con un reattore il più possibile non schermato: i gamma di bassa energia infatti vengono assorbiti più facilmente.
In fisica nucleare, si hanno molto frequentemente gamma. Praticamente in tutti i decadimenti degli isotopi di rame si ha produzione di gamma in aggiunta all'emissione di elettroni, di positroni o di neutrini ed in generale nei reattori (a fusione o a fissione) la produzione di gamma è un modo classico di produrre calore. L'assenza di gamma (con le cautele appena dette) e la contemporanea presenza di calore (osservata) è chiaramente da spiegare. Piuttosto che avventurarmi in possibili modelli teorici preferirei avere altri dati: cosa succede alle basse energie? quali isotopi del rame sono prodotti? quali isotopi del nichel sono coinvolti? Solo dopo avere questi dati è possibile proporre un modello che abbia una qualche base scientifica.
Ad esempio e per chiarire le incertezze teorico/sperimentali: si parla spesso di Ni58 che produce Cu59 solo perché dei 5 isotopi stabili del nickel, il Ni58 è il più diffuso (68% di tutto il nickel). Non ci sono però misure a supporto di questa ipotesi. Sia nel campo della fusione che in quello della fissione gli isotopi più importanti non sono quelli più diffusi. Nel caso della fusione gli isotopi dell'idrogeno più importanti sono il deuterio ed il trizio, estremamente rari (meno dell'0,015%). Nel caso della fissione è l'isotopo U235 il vero combustibile, presente nell'uranio naturale per meno dell'1%, e pertanto deve subire un processo di arricchimento prima di poter essere utilizzato.
22PASSI. Mentre le altre misure di radiazione che ha effettuato il Dr Bianchini, tecnico del Dipartimento di fisica dell'Università di Bologna, in cosa consistevano e come si integrano con quelle prese da lei?
VILLA. Il Dr Bianchini ha fatto misure di radioprotezione: si è interessato al fatto che chi visitava il reattore non fosse esposto a radiazioni nocive. Ha controllato il livello ambientale di radiazioni gamma e di radiazioni da neutroni. Per la salute di tutti, ha trovato che non ci sono gamma né neutroni al di fuori del reattore. Le misure di cui mi sono occupato erano fatte con altri rivelatori disposti in corrispondenza di due fori praticati nel rivestimento protettivo del reattore. I gamma prodotti nella camera di reazione avevano quindi almeno due possibilità di uscita. La disposizione dei fori era tale che si poteva dimostrare indubitabilmente l'esistenza di reazioni dovute alle annichilazioni elettrone-positrone: una delle firme caratteristiche della produzione di isotopi di rame instabile (Cu59-Cu62). Gli scopi delle misure di Bianchini e delle mie sono quindi molto diversi, ma sono coerenti: nessuno di noi ha osservato radiazione significativamente più intensa del fondo naturale.
VILLA. Purtroppo abbiamo visto funzionare il reattore per un tempo troppo breve e con poca comprensione di quello che c'è nel reattore per poter trarre conclusioni certe. Dal punto di vista ingegneristico ciò che è importante è la produzione di calore che sicuramente c'è stata su una scala temporale breve (40 minuti). La vera sfida è averla su tempi lunghi.
Deve essere chiaro che non è il semplice rapporto di potenze un indicatore conclusivo: l'automobile, l'accendino e la pila sono tutti esempi di apparati in grado di produrre potenza in uscita, senza che vi sia potenza in ingresso, almeno per periodi limitati di tempo. Sulla natura della sorgente preferisco tenere aperta ogni ipotesi: la distinzione tra natura chimica e nucleare può essere fatta anche sulla base dell'energia immagazzinata per unità di volume o per unità di massa, ma dalle informazioni verificate in nostro possesso non è possibile ancora discriminare tra le due. Rossi e Focardi, che hanno più informazioni di noi, su questo punto non hanno dubbi. Altri generi di sorgenti energetiche sono note (energia di tipo gravitazionale) ma non possono avere un ruolo in questo contesto.
22PASSI. Alla luce di quanto ha esposto, è chiaro il motivo della prudenza - per non dire scetticismo - che la comunità scientifica mantiene riguardo l'E-Cat di Rossi. A costo di essere banale, da non addetto ai lavori vedo solo due possibilità: o la macchina di Rossi funziona davvero (e se è così lo fa sfruttando un fenomeno ancora ignoto alla Scienza), oppure siamo di fronte a uno dei più grandi imbrogli di tutti i tempi. Prof. Villa, ferma restando la sua equidistanza, gli elementi che ha in mano al momento la fanno propendere per una di questa ipotesi o gliene viene in mente qualcun'altra?
VILLA. Ho il massimo rispetto per tutti i colleghi coinvolti, che conosco da diversi anni. Chiaramente lavoro nell'ambito della prima possibilità, essenzialmente perché ritengo che la scienza non sia ancora arrivata al capolinea: c'è ancora tanto da scoprire in molti settori, sia della fisica nucleare, sia della struttura della materia sia della chimica (sono questi i tre campi coinvolti). È successo altre volte nella storia della scienza che prima si sia usata una invenzione e poi la si sia compresa bene. Atteggiamenti totalmente scettici o totalmente a favore in modo aprioristico sono sempre da condannare. La Scienza si basa su verifiche sperimentali indipendenti: qualunque sia la sorgente di energia (nucleare, chimica o altro) non rimarrà ignota per molto.
22PASSI. Si parla di un "terzo elemento" (tenuto segreto da Rossi) che insieme al Nickel e all'Idrogeno renderebbe possibile il funzionamento dell'apparato. Ha qualche idea di quale potrebbe essere?
VILLA. L'elenco dei candidati potrebbe essere lungo: l'idrogeno ha forti affinità con palladio, titanio, magnesio e uranio. I primi esperimenti di fusione fredda venivano fatti con palladio, che quando assorbe idrogeno in maniera rilevante produce grandi quantità di calore con effetti spettacolari (una barra di palladio diventa rovente). Ricordo che dopo il famoso annuncio di Fleishmann, Pons e Jones, il prezzo del palladio sui mercati mondiali triplicò nel giro di pochi mesi. Prima di lavorare sul terzo elemento, però, ho ancora molte curiosità sui primi due (pressione, composizione isotopica, chimica ed altro).
22PASSI. So che è in corso il perfezionamento di un contratto di ricerca tra Rossi e l'Università di Bologna per permettere al Dipartimento di Fisica di eseguire ulteriori esperimenti, parteciperà anche lei a questa ricerca?
VILLA. Certamente, se gli attori principali lo vorranno. Come ho già detto a Rossi e Focardi, ho un laboratorio che è già attrezzato per misure di fisica nucleare: principalmente gamma e neutroni. È possibile fare misure agevolmente e nelle condizioni che si reputano opportune. Dovremo trovare un punto di equilibrio tra le necessità di non scoprire ciò che si reputa un segreto industriale (almeno fino a quando non verrà concesso il brevetto) e invece la necessità di capire cosa avvenga davvero nella cella di reazione, cioè misure accurate e complete. Ritengo importante capire bene il fenomeno (qualunque esso sia) per migliorare la produzione di energia. Tra le prime macchine a vapore di Watt o i primi motori a scoppio e quelli attuali c'è un abisso: è stato migliorato il consumo, il peso dei motori, la potenza e l'emissione di fumi inquinanti. Lo stesso genere di percorso dovrà essere fatto per ogni nuovo motore o fonte energetica. Il reattore di Rossi non si potrà sottrarre a questa legge del progresso scientifico e tecnologico.
22PASSI. Il Dott. Levi ha recentemente dichiarato che "facendo funzionare il reattore in Dipartimento per abbastanza tempo (>10-15h) potremo escludere (sono già estremamente improbabili) qualunque fonte chimica. Vi è un limite alla densità di energia chimica immagazzinabile." Se la fonte chimica fosse definitivamente esclusa, quali armi resterebbero ancora in mano agli scettici?
VILLA. Viviamo in un mondo dove nonostante le conquiste della luna, del GPS e delle missioni interplanetarie esiste ancora la Società della Terra Piatta (http://theflatearthsociety.org). Si troverà sempre qualcuno che non crederà nemmeno in ciò che ha sotto il proprio naso. Dal mio punto di vista il vero obbiettivo non è tanto dimostrare che non sia energia di origine chimica, ma capire qual'è la fonte di energia. Se poi si rivelerà chimica, nucleare o altro ne trarremo le debite conclusioni. Le opinioni degli scettici ad oltranza devono essere valutate per quello che sono: opinioni (appunto). Credo che il tempo sia sempre galantuomo: le invenzioni valide riescono sempre a superare la diffidenza iniziale. Un esempio: 100 anni fa (o poco più) si riteneva che i fratelli Write fossero dei ciarlatani, perché era esperienza quotidiana che un oggetto piu' pesante dell'aria non può volare. Oggi l'aereo si prende così facilmente che risulta difficile capire come i nostri avi potevano essere cosi' chiusi alle invenzioni eccezionalmente buone!
22PASSI. In conclusione quale è la sua opinione su tutta questa faccenda?
VILLA. Ho sicuramente trovato qualcosa di interessante da studiare e da capire. Piantelli prima e Focardi dopo si sono interessati ai sistemi Ni+H proprio perché vedevano dei fenomeni non compresi bene. Non appartengo ancora a quelli che "ci credono" ma nemmeno a quelli che "non ci credono": mantengo per ora una posizione di equidistanza. Con molta umiltà le posso dire che appartengo a quei pochi privilegiati che hanno visto coi loro occhi l'E-Cat produrre calore, ma non hanno ancora capito (o visto) quale sia la sorgente di energia. La scienza va avanti anche così: con molti dubbi (sani) e punti da chiarire. Misure oggettive, complete, certe e prolungate sono l'unica strada per comprendere questo fenomeno.
22PASSI. Da parte mia e dei lettori di Ventidue passi d'amore e dintorni, grazie delle sue dettagliatissime spiegazioni e buon lavoro.
VILLA. Sono io che ringrazio Lei per avermi dato la possibilità di chiarire (spero) alcuni aspetti di questa vicenda.
Danie', sei un grande, lasciatelo dire.
RispondiEliminaUn abbraccio sincero
Query è la rivista del CICAP. Bianchini sembrerebbe collegato all'ENI. L'ENI è collegato al Forum Nucleare Italiano
RispondiEliminaDi che Bianchini stai parlando?
Bingel
@Zippo
RispondiEliminaGrazie Zippo, ma quello che faccio lo possiamo fare tutti... è ora di cambiarla sul serio quest'Italia, non lasciarla in mano alla gentaglia che la governa, politicamente, economicamente, culturalmente.
Forza. Se ogni blog fa la sua parte la rivoluzione parte da internet e arriva nelle strade.
@Bingel
Refuso!!!
Grazie... Franchini non Bianchini!
Comunque a proposito di Franchini... alle ore 23.38 di ieri ho inviato alla redazione di Query la seguente mail
RispondiEliminaOggetto: commenti di Camillo Franchini
Gentile redazione di Query
RIBADISCO la richiesta di moderazione nei confronti del chimico nucleare Camillo Franchini (nel post dedicato alla replica di Levi).
Capisco il rigore intellettuale estremo, capisco la rigidità dovuta all'età, capisco tutto... ma non è corretto che il Franchini continui a spostare il focus di ogni commento verso la delegittimazione personale di chi sceglie come oggetto del suo contraddittorio. Grazie
Francamente che nessuno di Query abbia preso le difese di Levi, non vi fa onore.
Come bene ha scritto Levi, oggettività scientifica e scetticismo sono due atteggiamenti molto diversi: il primo implica apertura mentale mentre il secondo implica...
implica fondamentalmente ritenersi parte della schiera dei pochi intelligenti illuminati e veder tutti gli altri come tontoloni. Esattamente la forma mentis che traspare in Franchini.
Cordiali saluti
Poco dopo, alle 00:48 del 05.02.2011, nel post in questione è apparso questo commento
Query on line
Visto il degenerare della discussione, chiudiamo momentaneamente i commenti.
Lascio tutti liberi di giudicare, il post coi commenti incriminati è questo:
http://www.queryonline.it/2011/02/02/il-ritorno-della-fusione-fredda-ci-risponde-levi/
Allora sei stato tu a provocare la chiusura di quel thread!
RispondiEliminaDiavolo, così non sapremo mai come andrà a finire!
Bisognerebbe amputarti una mano! :)
B.
@B.
RispondiEliminaCiao carissimo, non so chi tu sia ma ho grande stima di te e dei tuoi acuti interventi.
Sono stato io dici...?
Che vuo' fa', questo è un Paese in cui i magistrati sono accusati di perseguire i rei! ;)
Buon weekend
P.S. La Z. era di Zorro... saprò mai di chi è la B.?
@B.
RispondiEliminaAggiungo e sottolineo che ho avuto il tatto di scrivere una mail (non un commento) alla redazione di Query.
Risposte? Nessuna.
La voce CICAP di wikipedia dice molto bene (vd sezione Critiche e repliche):
Causa la particolare attività svolta, il CICAP è oggetto di un certo numero di contestazioni, le più comuni delle quali sono quelle di mancanza di obiettività e di apriorismo "scientistico".
A) Una critica di carattere metodologico è quella di professare una forma di integralismo scientifico. Molti avanzamenti scientifici hanno dovuto infrangere la barriera costituita dal precedente modo di vedere le cose e dalla resistenza nei confronti delle teorie innovative, non tanto per malafede o ad interessi particolari quanto per la difficoltà stessa che ha la mente umana ad individuare e a mettere in chiaro gli assunti a priori del suo procedere. Secondo tali critiche il CICAP contribuirebbe a tale resistenza rifiutando, per partito preso, qualsiasi teoria in contrasto con le conoscenze scientifiche attuali. In opposizione a tale critica, il CICAP sostiene di non prendere posizione a priori, ma soltanto dietro indicazione dei risultati ottenuti attraverso analisi fondate sul metodo scientifico.
Non tutte le teorie alternative sono valide; molto spesso, ricorda il Comitato, la scienza è accusata di rifiutare delle teorie perché rivoluzionarie quando in realtà le rifiuta semplicemente perché non sono confermate da fatti ottenuti per mezzo di indagini scientifiche.
A) Una critica legata alla precedente è quella di sostenere una forma estrema di riduzionismo: il CICAP pretenderebbe di ridurre ogni aspetto della vita umana alla misurabilità sperimentale. Il CICAP si difende affermando che la propria azione è limitata ai soli fenomeni fisici che, in quanto tali, possono essere indagati sperimentalmente e che non prende posizione su altri campi come politica, religione, etica, eccetera.
E ci mancherebbe che prendesse posizione anche su altri campi come politica, religione, etica, eccetera!!! :)))
Non ho niente da dire (o troppo forse, se non ci fanno fuori Rossi siamo all'inizio di una nnuova era..), ma visto che i commenti alimentano il blog.. felice di contribuire (nel mio piccolo)
RispondiEliminadaniele,
RispondiEliminarispondo a nome della redazione.
Query è la rivista del CICAP. Punto. Tutte le considerazioni che ha fatto dopo non ci riguardano. Il prof. Franchini non fa parte del CICAP e il CICAP non ha rapporti con l'ENI: Se vuole fare del complottismo facile faccia pure, ma non ci tiri in mezzo.
La discussione è stata chiusa perché da qualche decina di commenti non era più interessante. La maggior parte dei commenti erano fuori tema, molti contenevano attacchi personali (da una parte e dall'altra), pochissimi erano nel merito della discussione. Compresi i suoi.
L'abbiamo informata con una mail privata semplicemente perché ci ha scritto e abbiamo la consuetudine di rispondere. Non abbiamo mai ricevuto la mail di cui parla nel commento precedente (che chiedeva cosa?). Ce la rimandi e le risponderemo.
cordialmente,
Beatrice Mautino
@Beatrice Mautino
RispondiEliminaLe ho appena inoltrato la mail che avevo già inviato ieri sera alle 23:38 (a redazione@queryonline.it). Esattamente quella che ho riportato integralmente nel commento delle ore 01:04.
Non ho mai scritto scritto che Franchini fa parte del CICAP né che il CICAP abbia rapporti con l'ENI. Ho scritto "Query è la rivista del CICAP. Franchini sembrerebbe collegato all'ENI. L'ENI è collegato al Forum Nucleare Italiano."
Legga con attenzione quello che ho scritto, se no qualcuno potrebbe pensare che il CICAP, che lei qui rappresenta, abbia la coda di paglia. Non oso pensare tanto.
Che i commenti non fossero più interessanti è un giudizio come tanti, anzi quella discussione era molto interessante perché rivelava perfettamente la forma mentis di Franchini.
Cordialmente
Daniele,
RispondiEliminase la mail è quella le abbiamo risposto poco dopo (alle 00:52, controlli nella posta) dicendole che avevamo appena chiuso la discussione. La sua mail conteneva una critica (anzi, due) che abbiamo letto, come facciamo con tutte le critiche, ma nessuna domanda.
cordialmente,
BM
Ok Beatrice,
RispondiEliminapare che ci siamo vicendevolmente fraintesi, la vostra risposta l'ho scambiata per l'ultimo commento al post (erano molto simili!). E lei ha pensato che io avessi scritto una seconda mail (che non c'è). Perciò faccio ammenda e riporto tutto lo scambio in modo corretto. Buona domenica.
Alle ore 23.38 di ieri ho inviato alla redazione di Query la seguente mail:
Oggetto: commenti di Camillo Franchini
Gentile redazione di Query
RIBADISCO la richiesta di moderazione nei confronti del chimico nucleare Camillo Franchini (nel post dedicato alla replica di Levi).
Capisco il rigore intellettuale estremo, capisco la rigidità dovuta all'età, capisco tutto... ma non è corretto che il Franchini continui a spostare il focus di ogni commento verso la delegittimazione personale di chi sceglie come oggetto del suo contraddittorio. Grazie
Francamente che nessuno di Query abbia preso le difese di Levi, non vi fa onore.
Come bene ha scritto Levi, oggettività scientifica e scetticismo sono due atteggiamenti molto diversi: il primo implica apertura mentale mentre il secondo implica...
implica fondamentalmente ritenersi parte della schiera dei pochi intelligenti illuminati e veder tutti gli altri come tontoloni. Esattamente la forma mentis che traspare in Franchini.
Cordiali saluti
Poco dopo, alle 00:48 del 05.02.2011, nel post in questione è apparso questo commento:
Query on line
Visto il degenerare della discussione, chiudiamo momentaneamente i commenti.
Pochi minuti dopo, alle ore OO:52, ho ricevuto anche questa risposta via mail:
abbiamo chiuso momentaneamente i commenti.
la redazione
La Mautino ha ragione, la discussione stava un pochino degenerando tuttavia, a mio parere, il suo ruolo avrebbe dovuto limitarsi a moderare e non a censurare.
RispondiEliminaRitengo pertanto che la discussione sia stata chiusa un po' troppo frettolosamente.
Devo dire che è altrettanto vero però che stava diventando noiosa e ripetitiva quindi alla fine non è stato poi tutto questo male.
L'unica cosa che mi dispiace è che non potrò mai sapere cosa pensa Franchini in merito al claim di Rossi. Si è sbilanciato dicendo soltanto che secondo lui Rossi potrebbe essere in cerca di finanziamenti, magari lo è anche l'Uninversità, chi può saperlo.
Però se si fosse sbilanciato ulteriormente credo che la cosa, data l'esperienza di Franchini, sarebbe potuta essere istruttiva oltre che interessante.
PS: Mautino dice che Franchini non c'entra nulla col CICAP ma proprio niente non mi pare:
- http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=273923
- http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=273923
B.
@B.
RispondiEliminaDiciamo un affezionato collaboratore!
Franchini è un noto "killer" della fusione fredda... ancora poco e resterà senza lavoro! ;)
@Daniele
RispondiEliminaSempre grandissimo, ancora complimenti per il tuo lavoro...solo potevi anche accennare ad una intervista con Villa, giusto ieri (o forse l'altro ieri, bah) ti ho chiesto se avevi qualche novità e tu tranquillo "non bolle niente in pentola"...guarda che lo visito tutti i giorni ugualmente il blog!! :)
Scherzi a parte si sa CIRCA quando sarà il prossimo test a bologna??
Interessante il commento che ho letto da qualche parte (non chiedermi dove) se i vari ricercatori sarebbero capaci di creare una black box che ripeta le stesse performance di quella di Rossi, un approccio alla Sherlock, eliminate tutte le ipotesi impossibili quelle che rimangono se pur improbabili ecc ecc ecc.
In una prossima intervista puoi provare a porre questa domanda??
Solo un consiglio, non prendermi troppo sul serio
Ancora complimenti
Bel blog, niente da dire. Visitarlo è sempre un piacere però le chiedo una cortesia: forse è colpa del mio PC o forse della mia connessione (un ADSL da anti-digital-divide) ma il caricamento delle pagine risulta lentissimo e questo fatto mi trattiene dal venirci più spesso. Potrebbe provare ad alleggerirlo un po'? Credo che ne gioverebbe parecchio dal punto di vista delle visite ricevute e a quelli come me farebbe senz'altro un gran favore.
RispondiEliminaRiccardo G.
@Alex
RispondiEliminaCredevo che mi avessi chiesto se ci fossero novità da Bologna, e non ce ne erano. Qualcosa che bolle in pentola nel blog c'è sempre!
Ok, per il suggerimento. Anzi per i due suggerimenti! ;)
@Riccardo G.
Grazie per l'apprezzamento e grazie per la segnalazione. Ho provato ad alleggerire la pagina (il tempo medio di caricamento stimato da Google è sui 17 secondi), ma temo ci sia in primis un limite strutturale: uso una piattaforma e non conosco l'HTML tanto da poter alleggerire a livello di codice.
Uso stili, dimensioni e font diversi, ogni post è accompagnato da almeno un'immagine, ogni immagine ha un suo formato a seconda di come mi piace vedere impaginato il post... già solo questo rallenta il caricamento.
Comunque fammi sapere, se i piccoli interventi che ho fatto stasera, influiscono sui tempi di caricamento del tuo browser... a proposito quale usi? hai una versione aggiornata?
P.S. Più che lentissimo, è come se il caricamento avvenisse in due tempi (non so perché). Conviene allora aspettare 15, 20 secondi che sia caricato tutto piuttosto che provare a scorrerlo prima (se no il caricamento ricomincia da capo).
Si, esatto, è proprio come se il caricamento avvenisse, non tanto in due tempi ma due volte: finito di caricare ricomincia a caricare ...e ci mette un bel po' ...ma credo sia anche per via del fatto che la pagina è piena zeppa di contenuti ed immagini (ottimizzare le jpeg alleggerendole al massimo è certamente d'aiuto).
RispondiEliminaPer esempio la colonna di destra è lunghissima. Forse dovresti ridimensionarla un po', non so, sono idee che mi vengono al volo. Probabilmente per farlo dovresti strutturare la pagina in maniera divesa e non è detto che sia semplice.
Comunque non stare ad ammattirti, era solo un consiglio.
Ricky
@Ricky
RispondiEliminaÈ che temo che se anche alleggerissi parecchio la side-bar cambierebbe poco (oggi un 10-20% l'ho già eliminato).
Purtroppo fa questo lavoro (del "doppio caricamento") da quando è cambiato l'editor di Blogger, più o meno. Fino a primavera scorsa non succedeva. Mi sembra un problema strutturale più che legato ai contenuti. Per esempio le foto che inserisco sono tutte "salvate per il web" tramite photoshop.
Parlando di lentezza, quello che impressiona e' l'occupazione di CPU, il mio notebook quad-core con 4 gb di ram e' al 30/40 % di cpu....
RispondiEliminaNon ho idea di cosa sia, ma e' veramente pesante, se poi provo a leggere le pagine con il mio cellulare android, ancora peggio...
confirmation Greek TV
RispondiEliminaEnergy Catalyzer
http://www.youtube.com/watch?v=ysV6joTCcSk&feature=feedlik
@Alex
RispondiEliminaGrazie, ho fatto un quesito all'assistenza di Blogger.
@thomasvankuijk@hotmail.com
YES!!! I saw it few minutes ago!!!
Visto che la discussione sul sito del CICAP è stata chiusa, siccome in giro per il web ho trovato delle cosucce discretamente interessanti, se il gestore è d'accordo, io la proseguirei qua.
RispondiEliminaHo ricevuto proprio oggi, questa interessante segnalazionez da parte di un amico. Il suo commento è stato il seguente:
This is really interesting: whereas in 2002 the high school students of Southern Oregon and Washington experienced the cold fusion in the laboratory of Prof. John Dash of Portland State University, in Italy the university students of physics believe that cold fusion was a hoax. This is still happening ... The total silence of the Italian media is very similar to that of the worst mafia existing ...
Questo è veramente interessante: mentre già nel 2002 gli studenti delle scuole superiori dell'Oregon e del Southern Washington sperimentavano la fusione fredda nei laboratori del Prof. John Dash della Portland State University, in Italia gli studenti universitari di fisica credevano che la fusione fredda fosse una bufala. Questo accade ancora oggi... Il silenzio totale dei media italiani è molto simile a quello dei peggiori mafiosi esistenti...
B.
Segnalo inoltre questo interessante rapporto della DIA statunitense dove vengono analizzate le prospettive future sulla ricerca in materia di LENR. Le conclusioni: sta riscuotendo sempre maggior interesse e accettazione in tutto il mondo. Il Giappone e l'Italia sono all'avanguardia.
RispondiEliminaDico io: saremo all'avanguardia ma le bocche sono tutte quante cucite!
Da ultimo, a sostegno della "mia" tesi che i soldi scuciti, invece, per la ricerca in materia di fusione fredda (mi perdonerete se a volte uso questo termine impropriamente come sinonimo di LENR) sono stati sempre molto pochi in tutto il mondo, riporto questa lettera di Jed Rothwell (lenr-canr.org) indirizzata all'amministrazione Obama:
January 2009
Before the inauguration, the incoming Obama administration set up a web site to solicit public opinion on energy and other policy issues, the Citizens Briefing Book. We uploaded a message:
Allow more government researchers to study cold fusion
Cold fusion (the Fleischmann-Pons effect) is a source of energy that has been largely ignored, but has huge potential.
This is a fusion reaction between deuterium atoms in solid materials. Over the last 20 years, it has been explored in laboratories world-wide and found to be much more efficient and cheaper than the conventional plasma fusion (ITER) method. It has produced thousands of times more energy per gram of fuel than any chemical reaction, and it can probably generate millions of times more. In some experiments, it has reached temperatures and power density comparable to the core of a conventional fission reactor.
This method is still not sufficiently understood to be scaled up or commercialized, but the potential is great. Government funding is needed to help achieve this understanding. Senior researchers at National Laboratories, the U. S. Navy and other government laboratories have done outstanding cold fusion research in the past, and they would like to do more, but they have not been adequately funded.
Technical details about cold fusion, including hundreds of peer-reviewed scientific papers from mainstream journals, can be found at this website: http://lenr-canr.org/
Jed Rothwell, Librarian, LENR-CANR.org
The Citizen's Briefing Book is now closed. Our proposal garnered roughly 50 votes from supporters, and 15 knowledgable comments, mainly from researchers. Unfortunately, several skeptics voted against it, so overall it got 37 votes (370 points). We thank the people who supported this initiative, and we encourage all readers to contact the Obama administration and other decision makers and request that cold fusion research be funded.
B.
Infine:
RispondiEliminaho linkato qualche commento fa un articolo di Franchini pubblicato sul sito del CICAP dove costui demoliva l'esperimento del prof. Arata del 2008.
Ecco cos'è successo a distanza di qualche tempo:
Nel giugno del 2009, Kitamura et al. (Kobe U.) ha pubblicato una replica dell'esperimento di Arata. Qui di seguito il paper in questione:
http://lenr-canr.org/acrobat/KitamuraAanomalouse.pdf
Un'ulteriore replica è stata eseguita da Kidwel ed è stata illustrata a Roma durante la ICCF-15 di Roma lo scorso anno:
http://lenr-canr.org/acrobat/KidwellDdoesgasloa.pdf
La lettura e la dimostrazione originale di Arata del 2008 sono invece desritte qui:
http://lenr-canr.org/News.htm#Arata
Sempre presso la XV conferenza sulla fusione fredda di Roma dello scorso anno, Arata ha presentato migliorie al suo precedente esperimento introducendo un nuovo design della cella ed un nuovo sistema di calorimetria. Di seguito le slides della presentazione:
http://iccf15.frascati.enea.it/ICCF15-PRESENTATIONS/S4_O1_Arata.pdf
B.
@B.
RispondiEliminaGrazie veramente grazie per diffondere queste informazioni. Penso che Franchini sia pronto per appendere al chiodo il fucile da killer della fusione fredda, che dici! ;)
Tra l'altro è curioso che tutti e tre i tuoi commenti fossero finiti nello spam... ho rimediato subito!
P.S. Visto il Tg greco?
Hai detto bene, visto ...perchè capito no di certo! :)
RispondiEliminaB.
Uno dei link, quello della replica di Kidwell, non funziona riporto qui di seguito quello corretto:
RispondiEliminahttp://www.lenr-canr.org/acrobat/KidwellDdoesgasloa.pdf
B.
Nel commento lasciato il 6 febbraio 2011 alle 15.55, B. ha postato questo brano (in inglese e italiano):
RispondiEliminaThis is really interesting: whereas in 2002 the high school students of Southern Oregon and Washington experienced the cold fusion in the laboratory of Prof. John Dash of Portland State University, in Italy the university students of physics believe that cold fusion was a hoax. This is still happening ... The total silence of the Italian media is very similar to that of the worst mafia existing ...
Questo è veramente interessante: mentre già nel 2002 gli studenti delle scuole superiori dell'Oregon e del Southern Washington sperimentavano la fusione fredda nei laboratori del Prof. John Dash della Portland State University, in Italia gli studenti universitari di fisica credevano che la fusione fredda fosse una bufala. Questo accade ancora oggi... Il silenzio totale dei media italiani è molto simile a quello dei peggiori mafiosi esistenti...
Si tratta di un brano di Davide Suraci, pubblicato sul suo sito www.territorioscuola.com, per la precisione qui:
13/02/11 - Reazioni Nucleari nella Materia Condensata: Edizione Speciale!
Una pagina ricca di link a davvero tante informazioni...
Sono lieto di essere stato contattato da Davide e potere così citare autore e fonte del brano di cui sopra. E ho scoperto un bel sito! :)