Lunedì scorso ho avuto modo di incontrare l'Ing. Andrea Rossi per una seconda intervista, questa volta faccia a faccia, finalizzata a raccogliere nuovi particolari sulla sua invenzione. Ho registrato oltre 30 minuti di domande e risposte che nei giorni seguenti ho sintetizzato nel testo che segue. Sulla base di un gentlemen's agreement ho avuto anche una serie di precisazioni, off record e confidenziali, che confortano la mia opinione che chi - e ce ne sono tanti - è convinto di avere a che fare con una bufala... somiglia - mi si perdoni - metà a un mulo e metà a uno struzzo!
Energy catalyzer:
facciamo un po' di chiarezza
intervista all'Ing. Andrea Rossi, di Daniele Passerini
in esclusiva per Ventidue passi d'amore e dintorni
(creative commons license - contenuti utilizzabili citando e/o linkando la fonte)
Complimenti Ing. Rossi, la
notizia dell'invenzione dell'E-Cat ha avuto ampio risalto in Grecia dove
è stata localizzata la Newco che si occuperà della sua produzione e
commercializzazione, la Defkalion Green Technologies di Atene. Immagino
che in tutto ciò abbia giocato a favore avere come sponsor il Prof.
Christos E. Stremmenos, che è stato oppositore del regime dei colonnelli,
ex Ambasciatore della Grecia a Roma, Professore di Fisica presso
l'Università di Atene, praticamente un eroe nazionale greco. In Italia
al contrario i mass media hanno pressoché ignorato la notizia e se ne
discute soltanto nel web, spesso aspramente. Le domande che le faccio
sono ispirate appunto a interrogativi, dubbi e critiche che ho raccolto
su internet. Per esempio, un punto molto dibattuto è quanto l'E-Cat
possa essere considerato sicuro.
I moduli da 10 kW che produciamo
sono sicuri e non danno problemi: è da anni che li stiamo testando e
usando, sono state fatte tutte le misure possibili delle radiazioni
emesse dal reattore e tutte ne hanno sempre comprovato la massima
sicurezza. Lo dominiamo come vogliamo, lo accendiamo e lo spegniamo, lo facciamo salire
e scendere di potenza, non può mai superare una
certa potenza perché l'abbiamo strutturata in modo tale che comunque non
possa esserci una superficie di reazione Idrogeno-Nickel superiore ai
limiti di sicurezza e soprattutto
non esistono radiazioni fuori dal reattore che modifichino in maniera
rilevante la radiazione di fondo. È vero invece che, allo stato attuale
delle conoscenze, non sappiamo cosa succederebbe se partendo dallo
stesso progetto di un reattore da 10 kW ne costruissimo uno da 1000 kW
facendo il cosiddetto scale-up, cioè ingrandendolo. Infatti ci guardiamo
bene dal farlo. Per ottenere potenze maggiori combiniamo in serie e in
parallelo, come fossero batterie, i reattori da 10 kW: collegandoli in
parallelo si aumenta la quantità di energia prodotta a temperatura
costante, mettendoli in serie si moltiplica la quantità di energia
prodotta a temperatura crescente, perché si moltiplicano i ΔT.
Combinando le due architetture, serie e parallelo, si può ottenere quel
che si vuole restando rigorosamente negli stessi parametri di sicurezza.
Parliamo sempre di potenza termica, giusto?
Sì, la conversione in altre energie avrà le perdite di efficienza di
qualsiasi altro sistema: nel ciclo di Carnot l'efficienza normalmente è
tra il 30 e il 35% a seconda dell'efficienza del sistema, questo
significa che se noi convertiamo 1 MW termico in potenza elettrica
possiamo ottenere 300-350 kW elettrici ed energia termica il resto.
Quindi si potrebbe produrre entrambe le cose contemporaneamente: calore ed elettricità.
Con il ciclo di Carnot si fa così, certo, nulla si crea e nulla si
distrugge: alla fine il bilancio energetico deve risultare 100. Di
conseguenza se trasformo di 100 kW in 35 kW elettrici gli altri 65
restano termici, questo in teoria, poi chiaramente qualche punto
percentuale si perde in dispersioni. Ricapitolando, se serve potenza
termica l'E-Cat fornisce direttamente quella, basta solo uno
scambiatore di calore e il gioco è fatto. Se invece serve elettricità
solo una parte dell'energia termica può essere trasformata in
elettricità, restando comunque utilizzabile anche il termico che avanza.
Quindi
un piccolo paese di 50-100 famiglie con una unità da 1 MW potrebbe
essere reso energeticamente indipendente sia dal punto di vista del
riscaldamento che dell'energia elettrica.
Ah sì, questo senz'altro.
Se ho capito bene, una volta fornita al reattore la potenza necessaria
all'accensione (a Bologna si è parlato di 1-2 kW), nel momento in cui la
macchina è a regime potrebbe funzionare in modo autonomo, senza una
presa di corrente o una batteria, visto che la potenza assorbita
(dell'ordine di 0,4 kWh) è ampiamente dentro i circa 3,5 kW elettrici
ottenibili.
Certamente. Rimane poi però il problema del drive
[sistema di controllo] che comunque è un attimino più complesso: ogni
reattore è implementato di un drive elettrico per motivi di sicurezza
quindi deve essere attaccato a una linea di corrente. Proprio in virtù di questi controlli possiamo garantire che non ci sono problemi intrinseci
di sicurezza nei nostri E-Cat da 10 kW, così come nelle nostre unità da
1 MW, costituite da 100 reattori da 10 kW ciascuno dei quali ha il suo
sistema di controllo. Da 10 kW a 1 MW non facciamo altro che conservare
il grado di sicurezza acquisito.
Resta il fatto che ancora non
esiste una spiegazione scientifica di cosa avvenga dentro la macchina. Se non sapete questo come fate ad essere sicuri di poter controllare il
reattore in ogni condizione, anche quelle più imprevedibili?
Bene, prima di tutto un'idea
abbastanza precisa dei motivi teorici per cui la macchina funziona ce
l'abbiamo. Rimangono da precisare molte cose e ci stiamo lavorando, con
la collaborazione dell'Università di Bologna. Ma vede, anche nella
normalissima combustione della legna che cosa succeda esattamente in
realtà non lo sa nessuno. Cioè tutte le varie e successive reazioni che
avvengono tra la formulazione chimica di partenza e la formulazione
chimica finale dei prodotti di combustione non si conosce con esattezza.
Ciononostante si progettano camere di combustione in condizioni di
sicurezza, perché sapendo qual è la situazione iniziale e quale è la
situazione finale si prendono tutte le misure di sicurezza conseguenti.
Quindi, per esempio, noi mettiamo degli schermaggi sovradimensionati
rispetto a quelli che sarebbero sufficienti, e otteniamo un surplus di
sicurezza come si usa in qualunque altro impianto.
Con questo intende dire che i raggi gamma che il Prof. Villa ha
riportato non avere riscontrato durante l'esperimento del 14 gennaio
erano semplicemente ben schermati e non uscivano dalla macchina?
Con l'Università di Bologna procederemo per l'appunto a un lavoro
approfondito sui gamma. I gamma ci sono, per forza, perché se non ci
fossero non avremmo energia. È un problema non solo di schermaggio ma
anche di posizionamento dei contatori. Ci sono grossissime prudenze in
questo momento da parte mia su questo punto, almeno finché il brevetto
non sarà approvato. Noi al nostro interno le misurazioni dei gamma le
abbiamo fatte, ma cerchiamo di evitare che altri le facciano, perché
misurando i gamma si ottiene - come dire - l'impronta digitale di tutto
quello che c'è dentro il reattore.
Quello che lei ha detto a Celani durante la conferenza stampa del 14 gennaio...
Eh sì, il motivo per cui a un
certo punto ho chiesto gentilmente al Prof. Celani di spegnere il suo
contatore è proprio che so quanto sia in gamba... finché ho visto che
stava controllando se dentro ci fosse qualche trucco l'ho lasciato fare,
perché in poche parole il suo scopo, con quella macchinetta che si era
portato, era controllare se noi non avessimo nascosto dentro al reattore
qualche sostanza radioattiva e fosse quella la vera fonte di calore. In
questo caso l'emissione dei gamma sarebbe stata costante e precisa,
mentre nel caso di gamma che nascono lì al momento per via di reazioni
nucleari si verifica un'emissione discontinua, scoppiettante, quella che
Celani ha riscontrato.
Mi perdoni se insisto - questo
mi pare un punto abbastanza controverso - ma come si concilia
l'affermazione che voi avete un'idea abbastanza precisa
di quello che avviene dentro la macchina col fatto che al momento il
primo modello teorico formulato Focardi è stato negato
proprio dall'assenza di gamma (mi riferisco al report del Prof. Villa)?
In poche parole per una misurazione dei gamma veramente ben fatta noi
dovremmo creare un varco a 360° nel reattore per consentire al contatore
di leggere bene tutto quello che succede lì dentro. Cosa che però
implica dare la tecnologia completamente in mano a una persona preparata
in grado di interpretare i dati. Per strutturare i sistemi di sicurezza
anti-spionaggio di una tecnologia di questo genere non basta
circondarsi di collaboratori onesti e onestissimi... io stesso andrei in
crisi se qualcuno mi venisse a dire "ti diamo una cifra che ti
cambierebbe la vita dall'oggi al domani a te e alle tue prossime cinque
generazioni, in cambio devi solo dirci...". Un'offerta di questo genere
metterebbe seriamente alla prova anche l'onestà di un Santo.
Mi permetta di chiederle allora come reagirebbe lei se le facessero la stessa offerta per non produrre mai l'E-Cat!
Oh, uno deve trovarsi dentro certe situazioni per sapere veramente come
si comporterebbe... però posso dirle che questo progetto è la mia vita e
per me non ha prezzo.
Torniamo ai motivi della sua prudenza, stiamo parlando degli altri
elementi segreti oltre al Nichel e l'Idrogeno che partecipano alla
reazione? È questo che verrebbe fuori da un'analisi approfondita dello
spettro dei gamma, giusto?
Chiaro, proprio questo... la composizione della polvere che si trova
dentro la macchina è l'essenza della reazione, perché usando solo
Idrogeno e Nickel non viene fuori niente. Quindi che compromesso abbiamo
trovato? Ho fatto mettere al Prof. Villa i contatori in una posizione e
secondo un'angolazione che secondo me poteva essere tutelante, far
vedere qualcosa ma non troppo, però mi sono tutelato talmente che alla
fine i contatori non hanno preso niente, questo è il problema
Può dirci a che
punto dell'iter siete in questa procedura di brevetto? Siete in
dirittura di arrivo sì o no?
Ritengo di sì, anche se naturalmente la certezza l'avrò solo quando i nostri avvocati (lo Studio Cicogna di Milano) ci comunicheranno il lieto fine. Ho
sentito l'Avv. Cicogna una settimana, fa per avere chiarimenti, dopo che
il chimico nucleare Camillo Franchini aveva diffuso la notizia che il
nostro brevetto era stato respinto in malo modo. L'avvocato mi ha risposto che
avrebbe dovuto essere stato avvertito per primo se questo fosse
realmente successo, ha comunque controllato e dopo mezz'ora mi ha
telefonato rassicurandomi che quei rumors erano solo fesserie!
Evidentemente Camillo Franchini si riferiva alle
contestazioni relative alla prima fase di dibattimento in sede di Ufficio Brevetti.
Quando uno produce una macchina come questa e deve
metterla sul mercato, al di là del discorso del brevetto, di quali
autorizzazioni c'è bisogno? Potrebbero sorgere problemi per il fatto che
manchi ancora il modello teorico?
Dunque, il nostro cliente greco ha già ottenuto le autorizzazioni per la macchina che
verrà prodotta. Ai fini della sicurezza noi dobbiamo
dare la prova scientifica del fatto che l'impianto non dia luogo ad
emissioni di radiazioni e lavori in condizioni controllate di pressione in modo da mantenersi entro determinate energie.
Nel momento in cui dimostriamo che riusciamo a controllare
perfettamente le pressioni e le temperature del processo, non abbiamo
più problemi. Perché torniamo all'esempio della combustione, come
dicevamo prima: nessuno sa esattamente cosa avvenga. Ma non solo, le
dirò di più, come funzionino gli atomi in realtà nessuno lo sa, se lei
prende uno dei più aggiornati testi sui modelli atomici, il Marhoon, non
c'è un capitolo dove non si legga “potrebbe essere così, ma potrebbe
anche non essere così”. Se la mancanza di un modello teorico fosse un
motivo per non autorizzare l'E-Cat allora a questo punto non dovrebbero
essere autorizzate nemmeno tante macchine usate in medicina nucleare.
Pensi ad esempio a una PET (Positron Emission Tomography), teoricamente è una macchina pericolosissima. Come
funzionino esattamente le reazioni nucleari che danno luogo al funzionamento di
queste macchine non si sa per il semplicissimo fatto che nessuno sa come
funzioni il nucleo di un atomo. Hanno realizzato al CERN quell'immenso anello proprio per cercare di
cominciare a capire veramente come sono fatti gli atomi, perché non lo
sanno. Ma la PET si usa lo stesso, perché a prescindere dall'aspetto
teorico - tutt'altro che chiarito - in pratica si conosce la radiazione
che esce durante una tomografia e la sua pericolosità è sotto
controllo. La stessa cosa facciamo noi: la radiazione che esce dai
nostri reattori è perfettamente controllata, abbiamo fatto migliaia di
misure, le abbiamo fatte con gli stessi esperti che fanno i controlli
sulle macchine di medicina nucleare.
Immagino che il giorno in cui i fisici e i chimici nucleari troveranno
un modello scientifico per spiegare quello che avviene dentro la
macchina a quel punto potrà essere implementata e sviluppata. Siamo
appena all'inizio di una nuova tecnologia, come i primi motori a scoppio di oltre un secolo fa confrontati con quelli di oggi.
Assolutamente sì. L'esempio è giusto: nel 1905 ipotizzare di fare un
motore a scoppio che tirasse fuori potenze di centinaia di cavalli
sarebbe stata pura utopia, avrebbero detto "tu sei matto, questa roba
qua è una bomba". Diciamo che noi oggi abbiamo dimensionato la macchina
per essere sicura in proporzione alle conoscenze che abbiamo. Un secolo fa la chimica
della combustione del petrolio all'interno dei cilindri era in buona
parte ignota, però i motori giravano ed erano sicuri, perché a quelle
potenze di pochi cavalli vapore non c'erano problemi.
Cambiamo discorso, che alla fine abbiate scelto di produrre all'estero invece che in Italia non mi stupisce...
No, in Italia non intendo più fare niente, a parte la ricerca. Lei oggi
mi trova in Italia perché sto lavorando con l'Università di Bologna
altrimenti sarei negli Stati Uniti.
Proprio questo volevo chiederle. Perché proprio in Grecia e non negli
Stati Uniti dove si trovano le sue attività principali?
Negli Stati Uniti noi abbiamo una fabbrica di reattori. In Grecia c'è
questa Newco che è partecipata da grosse compagne europee che lavorano
nel settore dell'energia, si sono proposte e abbiamo fatto un contratto...
Un momento, questo mi era sfuggito. Mi sta dicendo che ci sarà una
fabbrica in Grecia e un'altra anche negli Stati Uniti?
Sì le è sfuggito, negli Stati Uniti una fabbrica c'è già. I reattori
che sono stati prodotti adesso e anche la prima unità da 1 MW li stiamo
costruendo nello stabilimento che abbiamo negli Stati Uniti.
Quindi l'unità da 1 MW che sarà presentata ad ottobre verrà costruita negli USA e portata in Grecia.
Esattamente. In Grecia ora si sta preparando lo stabilimento che produrrà per il mercato europeo, suppongo, anche se poi dipenderà da
quello che deciderà il consiglio d'amministrazione della Defkalion Green
Technologies.
A questo punto ci può dire chi sono gli investitori europei e statunitensi?
Mi dispiace, vogliono per il
momento mantenere l'anonimato entrambi. Non lavoro per soddisfare la
curiosità della gente, lavoro per produrre macchine che funzionano e
rispetto la volontà di chi ci mette i capitali. Posso solo aggiungere
che loro chiaramente conoscono benissimo tutti i segreti industriali
della macchina, proprio per questo hanno deciso di investire in essa.
Conferma che i primi clienti saranno a loro volta industrie e non privati?
Assolutamente sì, anche
perché torniamo al discorso della sicurezza, un conto è ottenere le
autorizzazioni per utilizzare questi impianti in una situazione
industriale, dove ci sono strutture e attrezzature adeguate e addetti
specializzati. Un conto è un elettrodomestico che viene comprato in un
qualsiasi grande magazzino e messo in un qualsiasi appartamento. È
evidente che sia lo sviluppo tecnologico sia le autorizzazioni e
certificazioni necessarie per produrre l'elettrodomestico implicheranno
molto più tempo per essere concluse e implementate. Più si va nel grande è più si ha a che fare con una struttura
industriale con addetti addestrati a fare la manutenzione e controllo. È quando si va a casa della signora Maria che il discorso diventa più difficile da
un punto di vista autorizzativo, perché li non c'è un addetto o un
esperto. Dentro
l'E-Cat avvengono pur sempre delle reazioni nucleari, anche se non viene
utilizzato né prodotto materiale radioattivo, o
meglio, si producono isotopi con un tempo di decadimento brevissimo, una emi-vita nell'ordine dei minuti.
Insomma il limite per ora per ora è nel piccolo, non nel
grande. Ma questo significa che come si mettono insieme elementi da 10
kW per ricavare unità da 1 MW, allo stesso tempo si potrebbero mettere
insieme unità da 1 MW per ricavare potenze maggiori? Per fare una
centrale da centinaia di 100 megawatt per esempio?
Certamente. L'unità da 1 MW sono 100 unità da 10 kW. A quel punto di
unità da 1 MW ne
possiamo mettere insieme quante vogliamo.
È fantascienza immaginare che tra 50 anni ci sarà la caldaietta domestica a fusione fredda in ogni appartamento?
Anche meno, potrebbero
bastare una decina di anni. Fermo restando il discorso autorizzativo
molto più complesso che dicevamo prima, che invece è già stato
superato per gli impianti industriali in costruzione.
Sì però c'è una via di
mezzo molto interessante a mio avviso: il teleriscaldamento. Già oggi
esistono interi quartieri collegati a una unica centrale termica. Le
infrastrutture sono già belle pronte, basterebbe sostituire la centrale a
metano con una a fusione fredda.
Senz'altro, questo è fattibile sin da ora, perché siamo comunque nel
campo dell'applicazione industriale, anche se l'uso finale è domestico,
non si va a mettere un reattorino dentro un appartamento come fosse un
televisore o un forno a micro-onde, nelle case corrono solo i tubi
dell'acqua calda prodotta da una centrale con tutti gli standard di
sicurezza che servono. Ed è proprio quello che si farà in Grecia, dove
sono più interessati al termico che all'elettrico.
Ci conferma i costi che ha dichiarato alla conferenza stampa di
Bologna, cioè 2000€ al kW per l'acquisto degli impianti e 1 centesimo a
kWh?
No, queste cifre sono in
dollari e centesimi di dollaro, se parliamo di euro i prezzi si
abbassano, in funzione del cambio attuale naturalmente. Ricordo che attualmente un kWh ottenuto da fonti energetiche tradizionali viene sui 13-14 centesimi.
Una bella differenza, non c'è che dire. Ok, possiamo concludere qui. La
ringrazio per questa seconda intervista concessa in esclusiva al blog Ventidue passi d'amore e dintorni.
Daniele Passerini
Caro Daniele,
RispondiEliminaIt is my pleasure to thank you for your excellent reporting of the Bologna Demonstration and of the events that followed it. You possess the high art of intelligent questioning (" It is NOT the answer that enlightens but the question")
Allow me please to ask you a rather
insignifiant question; "Do you know which type of peristaltic pump- that noisy small device was used at Jan 14-
manufacturer, size,etc?" Thank you!
Continue to enchant us with your fine reports!
Peter
Peter Gluck
Cluj, Romania
peter.gluck@gmail.com
http://egooutpeters.blogspot.com
Seguo i tuoi interessanti report sull' Energy catalyzer.
RispondiEliminaEddy- Bologna
@ Daniele
RispondiEliminaAmmetti che non vedi l'ora di fare un post tipo quello del 9 febbraio appena questa intervista inizierà a girare....
Detto questo, grandissimi complimenti per il report, e ti prego porta pazienza per le continue insistenze mie e di tutti i curiosi malati di speranza per un futuro migliore.
La prossima volta che senti Rossi puoi chiedergli che caldaia usa in casa!!?? (ironico e mattacchione)
Ah scherzi a parte, si ha un'idea "approssimativa" di quanto costi materialmente (la componentistica) di un e-cat?? Non parlo di prezzo di mercato, solo un interrogativo che ho sulla sua produzione (come vedi a casa mia il dibattito "bufala o meno" è proprio storia antica)
Anonimo la prima unità da 1MW sarà pronta verso ottobre credo che soltanto dopo qualche test ci sarà la produzione di massa; per il momento l'unica cosa impedita è la divulgazione della composizione e struttura interna...secondo mè l'unita da 1MW avra un volume intorno o di qualche metro cubo...
RispondiEliminaUff..che pacco io abito fuori città il teleriscaldamento in questo caso è molto dispersivo (magari si può fare lo stesso non saprei; ma le condotte dell'acqua calda saranno "salate")....anche se secondo mè per interessi militari e non solo (un veicolo senza problemi di autonomia sia aereo,terrestre e navale...) potrebbe accelerare di moooolto la ricerca(anche sulle altre tipologie di reazioni..quella classica palladio-deuterio resta la più pulità)
Prima di rispondervi devo ahimè comunicare di avere appena cancellato il seguente commento:
RispondiEliminaAnonimo ha detto...
....fermo restando il mio augurio che tutto quanto riguarda questa forma di energia corrisponda al vero...nell'intervista a precisa domanda non è stato detto quali sono i tempi per l'ottenimento del brevetto...cosa a questo punto fondamentale...visto che esiste già uno stabilimento in america e non ci sono problematiche realizzative particolari, a questo punto è solo l'ottenimento del brevetto che stà ritardando la commercializzazione di questo apparecchio....trattando si di una procedura burocratica come mai l'ing. rossi non dà una data massima entro la quale dovrà essere rilasciato tale brevetto?
14 febbraio 2011 13:44
Non si tratta di censura, ovvio. L'autore ha ignorato l'avvertenza che da un paio di settimane troneggia ben visibile sopra il box in cui si scrivono i commenti:
<...per favore, non restare "Anonimo": inserisci nell'apposito campo del form, o alla fine di quel che hai scritto, il tuo nome, nickname o anche solo un'iniziale. Grazie 1000!
I COMMENTI TOTALMENTE ANONIMI VERRANNO CANCELLATI E NON AVRANNO RISPOSTA.>
Naturalmente, se il distratto autore del commento in questione avrà la cortesia di rifare capolino e lasciare qualsivoglia nome/nick/sigla, gli risponderò volentieri.
@Peter
RispondiEliminaThanks, you're too kind!
I don't know which type of peristaltic pump was used at Jan 14... I'll ask it to Levi.
Bye
@Eddy
Grazie anche a te!
Visto che sei di Bologna approfitto per rivelare che dal 1967 al 1973 (da quando avevo due anni) sono stato tuo concittadino: hai presente il "grattacielo" in Via Benvenuto Cellini (traversa di Via Massarenti) accanto alla tangenziale? Proprio lì, al 16° piano. :)
@AlexFe
Eh magari, ma sarebbe chiedere troppo dai! ;)
No, non ho idea del costo della macchina... ma tu hai idea di quanto costi al produttore una Fiat 500, io no! Temo che chi produce, queste cifre se le tiene ben strette.
@francescoG
Mi hanno riferito che l'unità da 1 MW sarà ospitata in un container, vedo che gli standard sono due: piccolo (da 6m di lunghezza) e grande (da 12m). Cento E-Cat in quello piccolo ci stanno, ma non mi rendo conto di quanta altra componentistica serva. Comunque sia, si va da 38,5 metri cubi (container piccolo) a 77 metri cubi (container grande).
Come spiega Rossi, il teleriscaldamento a fusione fredda in teoria potrà essere implementato subito, mentre per il riscaldamento domestico toccherà aspettare minimo una decina d'anni. Comunque dai, si vedrà... l'importante e che si cominci! :)
ottima intervista, complimenti per il lavoro Daniele.
RispondiElimina@taote
RispondiEliminaGrazie davvero. Se tanto mi dà tanto, mi sa che ci provo sul serio a far la gavetta del "pubblicista"... è un po' che ci penso.
No, it was no compliment- youa are an excellent scientific journalist. You have a feeling for what I call the Interestingness of the things -see my blog.
RispondiEliminaI would be very grateful if you ask Levi about the data for this pump (missing from his report) it is for a bet with some skeptics who said the pump is too small. I have worked many years with such pumps and for me it was OK- good dimension.
chiedo scusa ma non mi ero accorto..
RispondiElimina....fermo restando il mio augurio che tutto quanto riguarda questa forma di energia corrisponda al vero...nell'intervista a precisa domanda non è stato detto quali sono i tempi per l'ottenimento del brevetto...cosa a questo punto fondamentale...visto che esiste già uno stabilimento in america e non ci sono problematiche realizzative particolari, a questo punto è solo l'ottenimento del brevetto che stà ritardando la commercializzazione di questo apparecchio....trattando si di una procedura burocratica come mai l'ing. rossi non dà una data massima entro la quale dovrà essere rilasciato tale brevetto?
una piccola precisazione ...quando Rossi si riferisce al cilo di carnot probabilmente si riferisce al ciclo Rakine (si usa vapore soprasaturo per muovere una turbina ,poi viene condesato,il ciclo è chiuso) che da alcuni viene chiamato ciclo di carnot pratico solo se si usa una turbina ad alta efficenza; quello teorico in questo caso l'efficenza è sul 60% allo stesso delta T...in futuro chissa se questo chip favorirà lo sviluppo di generatori distribuiti:http://www.powerchips.gi/ oppure:http://www.io.com/~frg/
RispondiElimina@Peter
RispondiEliminaI'd like to be a journalist, but I'm not so... who knows one day!
To be honest, I'm a poet... yes I write poems! But I love science too.
P.S. I work in a local authority.
@Savi
Scusa tu, è solo per favorire il dialogo... capirai che se tutti restassero anonimi non saprei mai a chi sto rispondendo.
Un brevetto (internazionale per di più) non è una semplice procedura burocratica, assomiglia più a un processo in cui le parti (l'Ufficio Brevetti e i suoi consulenti da una parte, il pool di avvocati dell'inventore e i loro consulenti dall'altra) si fronteggiano con obiezioni e contro-osservazioni. Ogni brevetto va per così dire smontato nei suoi elementi costitutivi, ognuno di essi è un claim. Chiaramente l'interesse dell'inventore è rivendicare ogni particolare, ma questo difficilmente è possibile: si parte dal chiedere il massimo per poi vedersi riconosciuti almeno i claims principali che rendono l'invenzione tale. La prima obiezione fatta a Rossi (quella che circola in internet spacciata - in mala fede - come rifiuto, mentre era solo un documento interlocutorio) era che il suo brevetto viola le leggi della fisica; fermo restando che questo non è un motivo per negare un brevetto, Rossi ha dovuto avanzare le sue controdeduzioni è così via. Il procedimento è di per sé lungo, quanto lungo dipende dalla complessità della materia in questione... e in questo caso lo è perché si tratta di una strada tecnologica del tutto nuova. Rossi è fiducioso che i suoi avvocati (lo Studio Cicogna di Milano) siano ormai a buon punto e di potere ottenere il brevetto prima di ottobre.
@francescoG
RispondiEliminaGrazie per la precisazione. Sono andato a vedermi il link su wikipedia:
http://it.wikipedia.org/wiki/Ciclo_di_Rankine
Ah, tornando al discorso precedente, immagino che il container sarà proprio da 6 metri (20 piedi), tipo questo che ospita un generatore a oli vegetali:
http://leonardocorp1996.com/prodotti_eng.htm
Daniele sbaglio o i claims del brevetto sono 15?? mi pare di ricordare che hai scritto che 10 sono stati approvati, se lo sai puoi scrivere quali???sempre se puoi;... il motivo è che potrebbe avere qualche problema sul fatto che non specifica gli additivi o che il macchinario è troppo vago per come è descritto...altrimenti bisogna riscrivere il brevetto ed è tempo che se nè va....spero di no....perchè sono troppo curioso di sapere come è fatto....
RispondiElimina@francescoG
RispondiEliminaÈ quanto ha dichiarato Rossi in sede di intervista. Credo che la fonte possa essere questa, dove si trova:
Claims of US 2011005506 (A1)
1. A method for carrying out an hexothermal reaction of nickel and hydrogen, characterized in that said method comprises the steps of providing a metal tube, introducing into said metal tube a nanometric particle nickel powder and injecting into said metal tube a hydrogen gas having a temperature much greater than 150[deg.] C. and a pressure much greater than 2 bars.
2. A method according to claim 1, characterized in that said hydrogen temperature varies in a range from 150 to 500[deg.] C.
3. A method according to claim 1, characterized in that said nickel powder is a nickel isotope powder.
4. A method according to claim 1, characterized in that said hydrogen is injected into said tube under a pulsating pressure.
5. A method according to claims 1 and 2, characterized in that said hydrogen temperature is a variable temperature which varies in said range from 150 to 500[deg.] C.
6. A method according to claim 1, characterized in that said metal tube is a copper metal tube.
7. A modular apparatus for providing a hexothermal reaction by carrying out the method according to claim 1, characterized in that said apparatus comprises a metal tube (2) including a nanometric particle nickel powder (3) and a high temperature and pressure hydrogen gas.
8. A method according to claim 1, characterized in that in said method catalyze materials are used.
9. An apparatus method according to claim 7, characterized in that said nickel powder filled metal tube (2) is a copper tube, said copper tube further including at least a heating electrical resistance, said tube being encompassed by a jacket (7) including either water and boron or only boron, said jacket (7) being encompassed by a further lead jacket (8) in turn optionally encompassed by a steel layer (9), said jackets (7, 8) being adapted to prevent radiations emitted from said copper tube (2) from exiting said copper tube (2), thereby also transforming said radiations into thermal energy.
10. An apparatus according to claim 1, characterized in that said apparatus comprises, encompassing said nickel powder, hydrogen and electric resistance (101) containing copper tube (100) a first steel-boron armored construction (102) encompassed by a second lead armored construction (103) for protecting said copper tube (100), a hydrogen bottle connection assembly (106) and a hydrogen bottle (107), said apparatus further comprising, outside of said lead armored construction (103), a cooling water steel outer pipe assembly (105).
È simpatica anche la funzione "claims tree" dove si vede bene che dal claim 1 derivano i claims 2-3-4-5-6-7-8-10 e dal 7 deriva il 9.
P.S. Gli unici San Valentino che non ho festeggiato dal 1991 a oggi: 2004 e 2011... se no col cavolo che ora stavo qui al computer!! :)
@francesoG: ti rispondo io.
RispondiEliminaIl brevetto è stato bocciato nella sua sostanza. Ovvero i claim che contano.
Ed è proprio per quello che hai scritto: troppo vago.
Se Rossi pensa di poter brevettare il reattore senza descriverlo chiaramente nella domanda di brevetto, si vedrà approvato solo il claim che ha creato "un tubo di metallo con dentro un pezzo di nickle e una resistenza".
Comuqnue, se vuoi farti una idea, questi sono i claim "approvati":
2. A method according to claim 1, characterized in that in said method catalyzer materials are used.
6. An apparatus according to claim 5, characterized in that said nickel powder contains catalyzer materials.
9. An apparatus according to claim 5, characterized in that said nickel powder filled metal tube is coated, on an outside thereof, by a jacket of water and boron, or steel and boron, and by a lead layer.
10. An apparatus according to claim 9, characterized in that said lead layer is coated by a steel layer.
11. An apparatus according to claim 5, characterized in that said apparatus comprises a steel pipe therethrough a flow of water, or other fluid, is caused to flow, said steel pipe being anempted in a heat exchanging relationship with said metal tube.
12. An apparatus according to claim 5, characterized in that said nickel powder is a nickel isotope powder.
15. An apparatus according to claim 5, characterized in that said exothermal reaction is a multiple exothermal reaction, adapted to provide different atoms depending on an amount of protons interacting with nickel nuclei.
Naturalmente per comprendere il tutto ti consiglio di leggere direttamente dal sito dei brevetti: http://www.wipo.int/pctdb/en/wads.jsp?IA=IT2008000532&LANGUAGE=EN&ID=id00000011868762&VOL=100&DOC=075642&WO=09/125444&WEEK=NA&TYPE=NA&DOC_TYPE=WOSA&TOK=Q309-A-eI6srxLYw7s9qWfbp73Y&PAGE=1
Comunque sia,
@Tia
RispondiEliminaUrca, che velocità... sembrerebbe quasi che abbia toccato un nervo scoperto. Ma non capisco Tia, il link che hai dato restituisce un documento del 2008, relativo appunto a una primissima opposizione dell'Ufficio Brevetti che mi risulta ampiamente superata.
Però, visto che dimostri di essere al dentro di questa materia, mi aiuteresti piuttosto a chiarire una questione su cui mi arrovello da settimane?
Anche il Prof. Francesco Piantelli ha presentato domanda di brevetto (un anno dopo Rossi) per un apparato simile. Ora, il punto è che per quanto cerchi non sono riuscito a trovare una sola pubblicazione di Piantelli antecedente la data di pubblicazione della domanda di brevetto di Rossi in cui si parli dell'utilizzo di polvere di Nickel... Piantelli teorizzava sempre solo ed esclusivamente intorno all'uso di barre di Nickel. Mi sembra assai curioso che un anno dopo che ne ha parlato per primo Rossi abbia cominciato a farlo anche Piantelli. Per questo cercavo una pubblicazione che dimostrasse che anche quest'ultimo sperimentava in precedenza usando il Nickel in polvere. E proprio non la trovo. Me la sai indicare tu per favore? Mi saresti davvero di grande aiuto, grazie.
Non troppo veloce.
RispondiEliminaMentre scrivevo il post è avvenuta una fusione fredda tra atomi di Silicio: si è schiantato il computer perchè il processore si è surriscaldato.
Comunque, qui tutte le date: http://www.wipo.int/pctdb/en/wo.jsp?IA=IT2008000532&DISPLAY=DOCS
La risposta che ho pubblicato è di ottobre 2010.
09.10.2010 Written Opinion of the International Search Authority
09.10.2010 International Preliminary Report on Patentability Chapter II (IPEA/409).
Non capisco cosa intendi con 'pubblicazione'. Intendi una pubblicazione scientifica?
In questo caso basta andare a vedere nella bibliografia della stessa domanda di brvetto di Rossi:
S. Focardi, F. Piantelli: Produzione di energia e reazioni nucleari in sistemi Ni-H a 4000C, Atti della Conferenza Nazionale sulla politica energetica in Italia, Universita di Bologna, 18-19 aprile 2005.
- S. Focardi, R. Habel, F. Piantelli: Anomalous heat production in Ni-H systems, Nuovo Cimento Vol. 107, pp 163-167, 1994
Moltre altre info le trovi su wikipedia alla voce fusione fredda.
>Sulla base [...] che confortano la mia opinione che chi - e ce ne sono tanti - è convinto di avere a che fare con una bufala... somiglia - mi si perdoni - metà a un mulo e metà a uno struzzo!
RispondiEliminaFinchè si tratta di credere, preferisco credere in qualcuno che ha molto da perderci come credibilità scientifica. Rossi non ha alcuna credibilità scientifica.
Bianchini o Villa hanno molto da perderci, ma finora non si sono sbilanciati. Del resto nessuno di loro ha visto l'interno del reattore.
Mi spiace, ma per adesso il reattore è un prodotto della Massive Dynamic (Fringe).
@Tia
RispondiEliminaOk, il nuovo link che hai dato, a monte di quello precedente, offre anche le date. Ma io al posto tuo non collegherei l'esito di un brevetto (come tanti vedo stanno facendo) a un parere espresso nel corso di un iter. Rossi mi ha riferito off records come e perché lo Studio Cicogna sarebbe riuscito a ribaltare quelle conclusioni e mi è sembrato convincente. Mi ha pregato di non parlarne in giro, fin quando l'iter è in corso e gli ho dato la mia parola.
Quanto al resto, sì, intendo pubblicazione scientifica. Nei documenti che citi non mi pare proprio che si parli mai di polvere di Nickel, ma sempre di barrette. Dico male?
P.S. Sei pregato di aspettare che ti rispondo (ho visto che hai pubblicato adesso di nuovo, e che diamine!) prima di commentare nuovamente, se no ci accavalliamo. Grazie. E se mi pubblichi qualcos'altro prima che mi dai modo di rispondere all'ultimo commento che hai scritto, cancello il nuovo, intesi? :)
Mamma mia che San Valentino questo!!!!!!!!!
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiElimina@Tia
RispondiEliminaVedo che, come usuale, quando non si hanno argomenti si va sempre sull'attacco personale. Rossi è un imprenditore, vuole costruire e vendere E-Cat non credibilità scientifica.
Parli di credibilità scientifica, eppure non parli di un Prof. emerito quale Focardi che se ha collaborato con Rossi per 3 anni direi proprio che escluda l'ipotesi "bufala", non credi? E non sto a citare le decine d'interviste dove Focardi ha dato testimonianza della bontà dell'invenzione di Rossi.
Non parli del Prof. Levi che ha concluso il suo report così:
"The amount of power and energy produced during both tests is indeed impressive and, together with the self sustaining state reached during [Test 1] could be an indication that the system is working as a new type of energy source of unknown origin. The short duration of the tests suggests that is important to make more long and complete experiments. An appropriate scientific program will be draw".
E ha risposto ad attacchi faziosi (molto simili ai tuoi) sulla rivista Query on line così: "...se mi trovo difronte a dati sperimentali correttamente acquisiti e mi manca una spiegazione teorica… beh vorrà dire che avremo molto lavoro da fare. Osservo infine che l’atteggiamento dell’Ing. Rossi è completamente diverso da quello di un qualsiasi “claimant”. Potremo fare misure sull’apparato in modo indipendente e con nostre apparecchiature. Ed è quello che faremo."
Anche il Prof. Villa nell'intervista che mi ha rilasciato ha espresso opinioni che vanno in direzione opposta all'ipotesi "bufala":
22PASSI. Alla luce di quanto ha esposto, è chiaro il motivo della prudenza - per non dire scetticismo - che la comunità scientifica mantiene riguardo l'E-Cat di Rossi. A costo di essere banale, da non addetto ai lavori vedo solo due possibilità: o la macchina di Rossi funziona davvero (e se è così lo fa sfruttando un fenomeno ancora ignoto alla Scienza), oppure siamo di fronte a uno dei più grandi imbrogli di tutti i tempi. Prof. Villa, ferma restando la sua equidistanza, gli elementi che ha in mano al momento la fanno propendere per una di questa ipotesi o gliene viene in mente qualcun'altra?
VILLA. Ho il massimo rispetto per tutti i colleghi coinvolti, che conosco da diversi anni. Chiaramente lavoro nell'ambito della prima possibilità, essenzialmente perché ritengo che la scienza non sia ancora arrivata al capolinea: c'è ancora tanto da scoprire in molti settori, sia della fisica nucleare, sia della struttura della materia sia della chimica (sono questi i tre campi coinvolti). È successo altre volte nella storia della scienza che prima si sia usata una invenzione e poi la si sia compresa bene. Atteggiamenti totalmente scettici o totalmente a favore in modo aprioristico sono sempre da condannare. La Scienza si basa su verifiche sperimentali indipendenti: qualunque sia la sorgente di energia (nucleare, chimica o altro) non rimarrà ignota per molto.
E ancora:
22PASSI. In conclusione quale è la sua opinione su tutta questa faccenda?
VILLA. Ho sicuramente trovato qualcosa di interessante da studiare e da capire. Piantelli prima e Focardi dopo si sono interessati ai sistemi Ni+H proprio perché vedevano dei fenomeni non compresi bene. Non appartengo ancora a quelli che "ci credono" ma nemmeno a quelli che "non ci credono": mantengo per ora una posizione di equidistanza. Con molta umiltà le posso dire che appartengo a quei pochi privilegiati che hanno visto coi loro occhi l'E-Cat produrre calore, ma non hanno ancora capito (o visto) quale sia la sorgente di energia. La scienza va avanti anche così: con molti dubbi (sani) e punti da chiarire. Misure oggettive, complete, certe e prolungate sono l'unica strada per comprendere questo fenomeno.
In conclusione. Mi spieghi perché te e tanti altri mostrate tanta acredine nei confronti di Rossi? Siete talmente eccessivi che finite per risultare sospetti. Hai ragione, né muli né struzzi... pare più un sottobosco da lupi e serpenti.
@Tia
RispondiEliminaTi ho cancellato un commento, e lo rifarò se insisti a non aspettare il tuo turno. Grazie 1000.
Puoi riscriverlo ora se vuoi.
Scusa Daniele solo una precisazione.Ma se l'e-cat va in produzione indipendentemente dal brevetto è così difficile impedire a qualcuno di copiarne la tecnologia.
RispondiEliminaClaudio
@Claudio
RispondiEliminaDici benissimo. È esattamente così: non è necessario il brevetto per produrlo. Ritengo in ogni caso che il brevetto ci sarà.
Ok visto che Tia non lo fa, rimetto io il commento che gli avevo cancellato (e lo avevo avvertito) dopo che per tre volte di fila mi ha lasciato un nuovo commento prima che gli rispondessi al precedente... se tutti si comportassero così sarei costretto ad attivare la moderazione dei commenti e proprio vorrei evitare.
RispondiEliminatia ha detto...
Non ho prestato attenzione al fatto se fosse sotto forma di polvere o barretta. Proverò a dare una occhiata, però si, mi pareva che Piantelli lavorasse con barre.
Ho aggiunto un altro commento su una questione slegata al brevetto e che mi è venuta in mente dopo aver inviato il commento. Del resto poi il blog non consente di modificare i messaggi inviati.
14 febbraio 2011 23:00
@Tia
RispondiEliminaGià, lavorava con barre, prima.
Aiutami a indagare su questa "trave" invece che rimestare pagliuzze nel brevetto di Rossi.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiElimina>Vedo che, come usuale, quando non si hanno argomenti si va sempre sull'attacco personale. Rossi è un imprenditore, vuole costruire e vendere E-Cat non credibilità scientifica.
RispondiEliminaQuando non c'è nessun dato sperimentale che confermi una fusione (ovvero gamma a BADILATE!) si può solo credere. Falsificare una enorme produzione di gamma è impossibile. Produrre 12kwh in via elettro-chimica rientra nel campo del possibile.
>Parli di credibilità scientifica, eppure non parli di un Prof. emerito quale Focardi che se ha collaborato con Rossi per 3 anni direi proprio che escluda l'ipotesi "bufala", non credi? E non sto a citare le decine d'interviste dove Focardi ha dato testimonianza della bontà dell'invenzione di Rossi.
Non è a me noto quanto Focardi sia legato al progetto. Io stesso ho scritto che sarei meno dubbioso se lo stesso Focardi è al corrente di cosa c'è dentro nel reattore (compreso quello portato per il test), ma non ho trovato nessuna dichiarazione di Rossi a riguardo, solo speculazioni.
Inoltre c'è un altro aspetto: IMPARZIALITA'. Focardi non è super-partes. Bianchini e Villa si.
>[..]Vari report di Levi&co.
Nessuno di loro ha visto cosa c'è dentro. Hanno dubbi anche loro, del resto.
>In conclusione. Mi spieghi perché te e tanti altri mostrate tanta acredine nei confronti di Rossi? Siete talmente eccessivi che finite per risultare sospetti. Hai ragione, né muli né struzzi... pare più un sottobosco da lupi e serpenti.
E' il principio di azione-reazione.
Mi mostri il braccialetto ad ologrammi che migliora l'equilibrio? Ti do una pacca sulle spalle.
Mi mostri una tecnlogia che spazza letteralmente via qualunque altra fonte energetica ad un prezzo ridicolo. Tecnologia che permette potenzialmente l'assenza di qualunque grossa rete di distribuzione (parlo di energia elettrica). Tecnologia che permetterebbe la produzione di idrogeno (per le auto) a bassissimo costo.
Tecnologia che stimo, al ribasso, a circa 1000 miliardi di dollari (in pratica, tutto il parco energetico nel mondo).
E mi domandi perchè sono sospettoso?
Se poi aggiungiamo che Rossi ha un passato oscuro, kaboom.
>Già, lavorava con barre, prima.
Aiutami a indagare su questa "trave" invece che rimestare pagliuzze nel brevetto di Rossi.
Sinceramente, mi pare di poca importanza nel contesto dell'e-cat.
@Tia
RispondiEliminaIn sintesi hai detto:
1)il Prof. Focardi è di parte, ergo sta coprendo nella tua ottica una truffa. Complimenti. Se vai nel post con la rassegna stampa delm14 gennaio ci sono un paio di interviste audio a Focardi: ti consiglio di riascoltartele, così ti rendi conto di quanto siano poco credibili le tue illazioni.
2) Levi, Bianchini, Villa sono "dubbiosi"... se intendi che procedono con metodo scientifico te la passo, se intendi che sono sospettosi, no. E chiunque ha parlato con loro di questa faccenda ti darebbe torto.
3) Sei una specie di cavaliere mascherato che, dove c'è una truffa da scoprire interviene. A me sembra che ce l'hai a morte con Rossi piuttosto... toccherebbe solo capire i veri motivi.
No mi dispiace, a me non convinci. Invito gli altri lettori a esprimersi sul tuo modo di argomentare.
P.S. Lo dici tu che non è importante e collegato il discorso del Nickel in polvere. Lo è eccome!
Capisco i dubbi ma la logica innanzi tutto.Per quale recondito motivo l'ing Rossi avrebbe orchestrato una simile "truffa" oltretutto coadiuvato da un emerito professore la cui reputazione anche in ambito accademico è indiscussa.Ma poi se fosse tutto campato in aria l'università di Bologna si sarebbe scomodata insieme a rispettati scienziati nel campo del LERN.Attorno a questa vicenda ruotano enormi interessi economici ma anche di prestigio.Forse è questa la chiave di lettura.
RispondiEliminaClaudio
Seguo con interesse gli sviluppi di questa vicenda che secondo me promette bene. Quello che mi lascia amareggiato è il silenzio mediatico dei più importanti player mediatici che in questo momento, secondo me, stanno dimostrando tutta la loro incompetenza informativa.
RispondiEliminaUn esperimento come quello di Bologna dovrebbe stimolare i media, la comunità scientifica e i centri di ricerca mondiali non tanto a chiedersi dove sta il trucco, ma a promuovere un serio dibattito sulle energie alternative, a capire perché si ha produzione di energia in eccesso in quelle condizioni e a chiedersi: se ci sono riusciti Rossi e Focardi, perché non dovremmo riuscirci anche noi a mettere a punto un reattore che si comporti così bene come quello presentato a Bologna?
Caro Daniele,
RispondiEliminaIt is excellen that you combine poetry
and science. I have a friend, Nobelist
in chemstry who is a great poet too.
I like Italian poetry and especially Italian opera from Monteverdi to Dallapiccola, obviously with emphasis
on Bellini, Donizetti, Rossini, Verdi Puccini. Your language is wonderful.
Please let me know if it si a problem to ask Levi about the pump, I can ask
Celeni or Roberto Germano (I hope you know his book re Fusione fredda) to help. Curiosity is my strongest weakness
Peter
leggendo un'articolo...mi è venuto in mente di fare questo:http://www.google.com/insights/search/#q=fusione%20fredda&cmpt=q
RispondiEliminache dire Rossi ha "attirato" meno di Arata mah.....forse l'articolo sul sole 24h a contribuito...
1) Non mettere in bocca agli altri i tuoi ragionamenti.
RispondiEliminaNon ho detto che Focardi fa parte di una truffa. Ho detto che non si sa quanto è legato al progetto e comunque non è super-partes. Ed è vero.
E l'ho anche scritto che *sarei meno dubbioso se Focardi ci mettesse la faccia*!
2) Forse non si è capito ma la questione che mi preme è: quell'affare produce energia tramite fusione.
Se poi Rossi non voleva truffare consapevolmente i clienti, ma non si è accorto che in realtà il reattore produce energia per via elettro-chimica, a me poco importa. Hai comunque detto una cazzata. E non hai permesso un banalissimo test continuativo in ambiente controllato, che l'avrebbe esclusa in un attimo.
3) Mi hai smascherato. -.-'
@piero: ecco perchè: http://pesn.com/2006/03/22/9600252_Perendev_electromagnetic_motor/
E ce ne sono a tonnellate di notizie così. Macchine perpetue, over-unity, fusione fredda.
Inizia ad essere una notizia rilevante quando *una persona competente ed estranea al progetto dichiara di escludere una origine elettro-chimica*. E per farlo basterebbe un banalissimo test di 24 ore in ambiente controllato. Cosa che Rossi non ha ancora permesso.
tia, lo so che il moto perpetuo almeno sulla terra non è possibile per via degli attriti. Il link che mi segnali ha poco a che vedere con l'esperimento di Rossi e Focardi, secondo me.
RispondiEliminaIo penso che quando si prende in esame una "caldaia" o una macchina pensata per "produrre" energia occorra tener conto del bilancio energetico complessivo per valutare la sua effettiva validità.
L'idrogeno, per esempio, ottenuto per elettrolisi dell'acqua è un combustibile, ma quanto costa in termini energetici produrre idrogeno e quanta energia riesco a ottenere dalla sua combustione?
Se il bilancio è positivo vale la pena prendere in considerazione l'idrogeno come fonte di energia alternativa. Ma se il bilancio energetico è negativo, non ha più tanto senso considerarlo fonte di energia alternativa.
Così vale per il fotovoltaico. Quanta energia mi costa produrre un modulo fotovoltaico e quanta energia riesco a ottenere dal suo ciclo di vita?
Per quanto riguarda il catalizzatore Rossi-Focardi, quello che secondo me è importante valutare è quanto costa in termini economici ed energetici produrre uno di questi moduli-catalizzatori e quanta energia utile riesco a ottenere dal suo ciclo di vita. Se il ciclo è positivo: cioè il totale dell'energia prodotta nel suo ciclo di vita è maggiore del totale dell'energia necessaria per la sua costruzione e funzionamento, allora vale la pena prenderlo in considerazione, altrimenti se il bilancio energetico è negativo, è chiaro che è meglio lasciare perdere e trovare altre soluzioni o provare a migliorare la sua efficienza energetica.
Tuttavia mi pare di aver capito che i risultati dell'esperimento di Bologna portino ad un bilancio energetico notevolmente positivo durante il funzionamento a favore del catalizzatore di energia. Resta da valutare il costo energetico della sua messa in opera, da confrontare con il guadagno ottenuto dall'energia prodotta durante il suo ciclo di vita.
Tia,capisco lo scetticismo ma credo che questa discussione porti a ben poco.Bisogna solo attendere,spero non troppo, e come sempre sarà il tempo a giudicare.
RispondiEliminaSe ho ben capito il messaggio di Rossi è ..... fatti non parole
A Daniele dobbiamo dire grazie perchè ci aggiorna costantemente
Claudio
Si parla sempre di note leggi fisiche violate. Cosi come non è possibile ricavare energia dal nulla (macchina perendev), non è possibile vincere le barriere elettrostatiche senza MOLTA energia. E qui si sta parlando di fusione calda (vedi bomba termonucleare).
RispondiEliminaL'idrogeno NON è mai stata una fonte energetica. L'idrogeno è un VETTORE ENERGETICO.
Parliamo di 2000 euro al kw termico installato. E' conveniente per forza.
Sulla carta è una tecnologia che sbaraglia tutte le altre di diversi ordini di grandezza.
...gran parte della tecnologia attuale era ritenuta impossibile in tempi più o meno lontani....ciò che era impossibile ieri può diventare possibile oggi o domani o tra 10 anni.....fino a quando non sarà verificata in modo più approfondito il funzionamento di questa macchina...ognuno è padrone di rimanere scettico o fiducioso al suo riguardo....
RispondiEliminaPersonalmente trovo questa continua diatriba tra "credenti" e "scettici" molto sterile e particolarmente inutile.
RispondiEliminaCon le informazioni in possesso al momento è impossibile poter dare un giudizio fondato, credo sarebbe meglio ridurre le variabili del dibattito e iniziare a discutere di cosa c'è di concreto (provato dai fatti).
Si può dire che Rossi ha avuto una storia travagliata, i sospetti di alcune persone possono anche essere legittimi, ma anche qua si ritornerebbe a dividersi in tifoserie (genio incompreso o truffatore)...quindi addurre la credibilità di Rossi come motivo per dubitare dell'e-cat ritorna ad essere inutile.
La realtà è che a livello atomico (come reazione fisica) succede qualcosa, che siano LERN o fusione fredda non è dato sapere, ma anche nell'ormai famoso rapporto 41
( http://www.youtube.com/watch?v=3PpjuYDq3cs )sembra assodato che qualcosa che non sappiamo spiegare e che sia sfruttabile succede.
Quindi invece di scagliare tante energie contro Rossi inviterei tutti gli "scettici" ad INCAXXARSI con chi affama la ricerca e l'università, con chi continua a proporre strategie energetiche vecchie di 50 anni antieconomiche e inquinanti, con chi ha trasformato l'italia in un paese favoloso dove avere idee per poi scappare e farle fruttare all'estero.
Detto questo se Rossi ha trovato la chiave del mistero ben venga, attendiamo con ansia il "corpo del reato", se Rossi è un truffatore e l'e-cat una bufala attendiamo con ansia "il corpo del reato"....perché più che attendere tutte le discussioni valgono come aria fritta.
@Daniele
spero di non andare oltre le righe con i miei commenti, non vorrei inavvertitamente contribuire a trasformare questo bello spazio nel solito pollaio.
@Claudio
RispondiEliminaCondivido in pieno i tuoi due precedenti interventi.
@Piero
Appena l'Università di Bologna riprenderà in mano la ricerca, e dovrebbe essere questione al più di settimane, non di mesi, allora avremo finalmente tutti dati che mancano e su cui ora va a nozze Tia (lo farei pure io al posto suo, se partissi cioè dal presupposto che Focardi è un ingenuo e Rossi è in mala fede). A quel punto i media non potranno più ignorare la notizia e cominceranno a occuparsene (in Grecia lo fanno già).
Condivido in pieno le considerazioni che rivolgi a Tia.
@Peter
Thanks again!
Here's the answer to your question: MILTON pump set at 292,8g/min of water.
You said nobilist in chemistry... great poet... I've searched on internet: maybe are you a friend of Roald Hoffman???
@francescoG
Non conoscevo questa funzione di Google! Bellissima!!
Da dove ci si arriva senza dover digitare www.google.com/insights/search? ho cercato sulla home di Google ma non trovo il pulsante.
Giusta osservazione la tua... comunque se osservi l'andamento della ricerca "cold fusion" vedi che anche il suo trend è in calo... della serie "non ci speravamo più"?! :)
@Tia
Non ti metto in bocca nulla, ti restituisco solo l'impressione che dai (e come ben vedi non solo a me).
A che pro i tuoi commenti? Francamente non si capisce proprio.
In certi momenti il tuo ragionamento sembra: "è troppo bello per essere vero, quindi non è vero!" (mi riferisco alla conclusione del tuo ultimo intervento). Forse ciò è corretto dal punto di vista probabilistico, ma non certo dal punto di vista logico.
@savi
ognuno è padrone di rimanere scettico o fiducioso al suo riguardo....
Così dovrebbe essere infatti... ma forse Tia si diverte a stuzzicare i fiduciosi! :)
@AlexFe
Sei impagabile! Grazie dei tuoi interventi piacevolmente viscerali, ma sempre nei ranghi del civile confronto che vige su questo blog.
Grazie a te, a Claudio, a Piero, a FrancescoG, a Savi e a tutti gli altri che hanno lasciato una traccia qui dentro. E grazie anche a Tia, che rende vivo il dibattito, e più acqua tenta di portare al suo mulino e più pare ritrovarsi coi piedi a bagno! :)
Caro Daniele,
RispondiEliminaThank you,you are very nice- it is about the Milton Roy pump you can use different tubes with it. It has worked at 58 rotations (beats) per minute.
Yes I have a long friendly correspondence with Roald, have translated his and Carl Djerassi's excellent play OXYGEN in Romanian. But I was unable to convince him that it is something of value with Cold Fusion/LENR or with Randy Mills's hydrino energy. He is a skeptic. I was 4 times in the US but we never met.
Please send me (peter.gluck@gmail.com)
your poetry, I like very much Italian
just the grammar is too difficult to me. Roberto Germano writes excellent aphorisms.
Peter
Dear Peter,
RispondiEliminayou can find some of my published poems (and prose too) in this blog, at the labels
"VENTIDUE PASSI D'AMORE" 2005
"SOSPENSIONI DI GRAVITÀ" 2006
"Donne di Vrindavan" 2008
but for your convenience I have selected for you these links:
http://22passi.blogspot.com/2008/04/gli-ostacoli-sono-doni-preziosi.html
http://22passi.blogspot.com/2008/04/lepilogo-di-ventidue-passi-damore.html
http://22passi.blogspot.com/2007/04/tre-piccoli-frammenti-da-ventidue-passi.html
http://22passi.blogspot.com/2009/03/lo-smarrimento.html
http://22passi.blogspot.com/2009/01/ogni-stella-che-brilla-di-pi.html
http://22passi.blogspot.com/2008/05/le-scie-azzurre-dellamore.html
http://22passi.blogspot.com/2007/03/dalla-meditazione-al-destino.html
http://22passi.blogspot.com/2007/03/la-voce-dellanima.html
http://22passi.blogspot.com/2007/05/il-bambino-interiore.html
http://22passi.blogspot.com/2009/07/acqua-e-terra.html
http://22passi.blogspot.com/2009/04/terremoti.html
http://22passi.blogspot.com/2008/11/caleidoscopi-e-altre-poesie-dellautunno.html
http://22passi.blogspot.com/2008/09/come-devessere-lamore.html
http://22passi.blogspot.com/2008/09/in-bilico.html
http://22passi.blogspot.com/2008/02/eclissi-del-21-febbraio-2008.html
http://22passi.blogspot.com/2008/01/un-sorriso-lungo-un-anno.html
http://22passi.blogspot.com/2007/05/amore-fuoco-e-candele.html
http://22passi.blogspot.com/2007/04/se-dubito-non-amo.html
http://22passi.blogspot.com/2007/04/versi-paralleli-di-due-cuori.html
http://22passi.blogspot.com/2007/02/arcipelaghi.html
http://22passi.blogspot.com/2008/04/una-piccola-selezione-di-donne-di.html
At the label "cantiere creativo" (creative construction) you can find many new works (maybe one day they will be published or maybe not)... they are works in progress.
It's nice to meet another person who loves science and art as me.
Thank you for your interest in my writing.
Piantelli usa delle barre di nickel e credo che la sua ricerca sia incentrata in particolar modo sul trattamento della superficie di queste barre:
RispondiEliminahttp://blog.newenergytimes.com/2011/01/19/rossi-and-focardi-lenr-device-probably-real-with-credit-to-piantelli/
http://www.newenergytimes.com/v2/news/2008/NET29-8dd54geg.shtml#dpnr
@Peter Gluck
In the first link you are also mentioned
Bingel
@Bingel
RispondiEliminaCiao, bentornato. Ti ringrazio molto per i due link che hai lasciato. Rossi ha sempre parlato solo ed esclusivamente di polvere di Nickel e mai di barre. Tu mi sembri confermare quello che anche a me è stato riportato: Piantelli ha sempre parlato di barre o al più di di trattamento nanometrico della superficie delle barre.
La questione non è di poco conto (vedi oltre il confronto tra i due rispettivi brevetti). E i due link che hai riportato, da una parte sembrerebbero gettare un po' di luce dall'altra mi confondono ulteriormente anche perché non capiscono se le dichiarazioni di Piantelli che Steven B. Krivit cita si riferiscono alla visita ai laboratori toscani avvenuta nel 2007 o a quella del 2009.
Nel primo link si legge: My confidence in the Rossi-Focardi work comes not only from Celani’s report but also, in large part, from my lab visits with Piantelli in 2007 and 2009 and my examination of his documentation. I remember that Piantelli let me take pictures of anything I wanted; he was not concerned that I might photograph anything proprietary. He explained to me that the proprietary aspects were the secret formulation of the nano-particle reactants and this was all in his head, he said, so there was no risk that I would reveal anything confidential.
Nel secondo link si legge: Actually, there are more secrets, he said. He didn't mind photographs being taken of anything in the lab. However, he said the real secrets are in his head - that is, the process of the surface preparation and what he's learned of this art in the last 19 years. Piantelli's secretiveness is no different than that of any of the other new energy researchers whom New Energy Times has met. Nobody who seems to have anything significant seems eager to be a saint and give it away.
La faccenda è tutt'altro che irrilevante se si dà un'occhiata ai rispettivi Brevetti di Rossi e Piantelli:
BREVETTO DI ROSSI
(WO/2009/125444) METHOD AND APPARATUS FOR CARRYING OUT NICKEL AND HYDROGEN EXOTHERMAL REACTIONS
Priority Data:
MI2008A 000629 09.04.2008 IT
Abstract: A method and apparatus for carrying out highly efficient exothermal reaction between nickel and hydrogen atoms in a tube, preferably, though not necessary, a metal tube filled by a nickel powder and heated to a high temperature, preferably, though not necessary, from 150 to 5000C are herein disclosed. In the inventive apparatus, hydrogen is injected into the metal tube containing a highly pressurized nickel powder having a pressure, preferably though not necessarily, from 2 to 20 bars.
BREVETTO DI PIANTELLI
(WO/2010/058288) METHOD FOR PRODUCING ENERGY AND APPARATUS THEREFOR
Priority Data:
PI2008A000119 24.11.2008 IT
Abstract: A method and a generator to produce energy from nuclear reactions between hydrogen and a metal, comprising the steps of a) production of a determined quantity of micro/nanometric clusters of a transition metal, b) bringing hydrogen into contact with said clusters and controlling its pressure and speed...
Tra l'altro devo correggere una mia predente affermazione: non c'è un anno tra i due brevetti ma solo 7 mesi.
Adesso se la "nickel powder" di Rossi e la "determined quantity of micro/nanometric clusters of a transition metal" sono due cose diverse (polvere da una parte, barra con la superficie trattata a livello nanometrico) allora la "genialata" di Rossi sarebbe l'aver usato Nickel in polvere invece che in barre... ma allora perché tanti sospettano o sostengono che ha copiato Piantelli? Se invece si parlasse in entrambi i casi di introdurre polvere nel reattore allora l'accusa che l'uno abbia copiato l'altro non andrebbe perfino ribaltata?
P.S. Sto indagando per conto mio e osservo che su questi punti c'è molta omertà... forse più da parte di Piantelli (che dopo il 14 gennaio non ha detto una parola) che da parte di Rossi. Francamente non capisco... qualcosa non mi torna...
RispondiElimina@Peter
RispondiEliminaWhy are you quoted in the article by Steven B. Krivit? Are you LENR scientist?
@Daniele
RispondiEliminaYes, I have participated at the Cold Fusion movement from the very start, see please at my blog:
http://egooutpeters.blogspot.com/2011/01/triumph-looks-in-mirror.html and other writings there
I am also a constant collaborator of Steve Krivit- we are friends (he has even visited me here in Cluj)Our best
collaboration was a Survey made in 2005, we have stated there that NO good CF/LENR theory exists and that has not changed up to today.
Steve is not popular in the mainstream CF circles because he does not believe that CF is D+D fusion and he is a supporter of the Larsen Widom theory.
I am also not very popular due to my poisoning hypothesis - the ppb level air impurities S-, N-, C- based are killing the active centers where nuclear reactions take place, but nobody believes me. I think it is a case analogous with that of Bacterium pylori- but I suffer of the Cassandra Syndrome. ( see Bisinisencephalia)
Prof Piantelli who is a genius (both in new energy and in cancer research)has serious doubts that Pd- D electrolyis can ever work- on a technologizable level
Ni-H, his and Rossi's work surely will still have many problems but will conquer the energy market. in parallel with hydrino energy.
Peter
Caro Daniele.
RispondiEliminaI will read your poems in the weekend.
Thank you!
As regsrding the pump.. I am speaking as former Head of Research at OLTCHIM (see the Web)in a report is like a sonnet- you have to give all the data
for identification- pump manufactorer (Milton Roy or just Milton?), series, type, strokes per minute, internal diameter of the tube. These data are not secret but if they are not given the skeptics who are desperate will make the most fantastic and destructive hypotheses. I am fighting with them for a very long time and I know that their fantasy has no limits.
@Peter
RispondiEliminaDear Peter
I don't know all these details, I suggest you request these informations directly to Rossi:
info@leonardocorp1996.com
See you later
@Tia
Il dubbio che avrei al posto tuo a questo punto è che, più che un imbroglione, Rossi sia completamente folle! Io invece penso che sappia perfettamente quel che fa. :)
http://22passi.blogspot.com/2011/02/andrea-rossi-rilancia-altro-che-bluff.html
@ Daniele:
RispondiEliminaGrazie mille per l'intervista!
Solo un piccolo appunto: verso la fine scrivi:
"22PASSI. Ci conferma i costi che ha dichiarato alla conferenza stampa di Bologna, cioè 2000€ al kW per l'acquisto degli impianti e 1 centesimo a kW/h?"
quel kW/h dovrebbe essere kWh, così come il kW nella successiva risposta di Rossi.
@tia
va bene essere scettici, ma mettere sullo stesso piano la fusione fredda con Perendev e aggeggi simili non è assolutamente giusto.
Ci sono fior fior di ricercatori che lavorano o hanno lavorato sulla FF, a partire da Fleishmann (che ricordiamolo, prima del '89 era uno degli elettrochimici più considerati al mondo) a Del Giudice, Preparata, Celani, De Ninno, Arata, ecc.
E non è vero che non esistono teorie che la spiegano. La più importante e completa forse è l'elettrodinamica quantistica coerente (CQED) di Preparata, che tra l'altro spiega come mai, nell'apparato di Fleishmann e Pons deuterio-deuterio non si rivelano neutroni né trizio né gamma, ma elio-4, come confermato dal Rapporto 41.
@giucam: in realtà sto parlando del reattore di rossi, non in generale della fusione fredda.
RispondiEliminaE da un punto di vista giornalistico (era una risposta al fatto della mancanza di copertura mediatica). Non c'è semplicemente notizia, perchè ogni giorno qualcuno se ne esce fuori di aver violato le leggi della fisica, tirando fuori energia a basso prezzo (o zero).
@giucam
RispondiEliminaGrazie a te per le correzioni, ho già proveduto.
@Tia
Se per la non-notizia ti animi già così tanto, mi preoccuperò sul serio per la tua salute quando uscirà la notizia vera! ;)
Hi,
RispondiEliminaThis invention seems somewhat old.
American company Blacklightpower patented such reaction long time ago. Dr.Randell Mills published a lot of papers about catalytic reaction: Hydrogen (atomic state)+Nickiel+catalyst = Hydrino(lower state of hydrogen)+excess energy
Looks like someone "copy-pasted" this intellectual property and calls reaction diferrently.
Regards,
Wojciech Kopacz
wojkopac1@poczta.onet.pl
@Wojciech
RispondiEliminatwo little differences:
- rossi plays with his own money; mills does not
- rossi's one give about 10 kWh under the nose of university researchers; mills's does not
we are not proud to be italians in these days, but for rossi (and passerini, of course :-) )
@Wojciech Kopacz
RispondiEliminaAbout Blacklightpower Andrez Rossi wrote on Journal of Nuclear Physics:
"...very interesting, although our catalysts work differently. Very interesting, anyway".
In your opinion, also Piantelli and Focardi have "copy-pasted" Blacklightpower's intellectual property? :)
I think that in many places of the world different persons are inventing, individually, similiar machines, similar but different machines, not equal machines.
@Zippo
RispondiEliminaNot proud of our government, but at least proud of our inventors and scientists.
@ Danielle
RispondiEliminaUntil Mr.Rossi will show WHICH catalyst he is using and HOW is this catalyst working, we do not know difference between Blacklightpower and Rossi.
For now it seems the same reaction but called differently.
Blacklightpower did disclosed all catalysts that will work in reaction.
So I still keep my opinion about copy-paste of intellectual property.
PS.I do remember a few years ago british company called GARDNER WATTS also claimed similiar device based exactly on Blacklightpower components.
Regards,
Wojciech Kopacz
@ zippo
RispondiEliminaMills did played his own money on the beginning of his Hydrino research also.
Mills did 50 kW test unit with Rowan University.
Anyway, it is not about the money used or actual working unit output.
It is about genuine invention, which was originated from Randell Mills- and now other researchers claim it as their own calling the same cat diferrently or not disclosing catalysts they use.
Rossi did not explained what way his catalyst is working differently from Blacklightpower process, even didn't disclosed kind of catalyst at all.At least Mills has a well pulished theory about fractional states of hydrogen.Do Rossi has solid explanation for "his" process?The only I could find sometimes he calls it Cold Fusion, the other time he is reluctant to confirm that.
History proves that success has many fathers, fail is like abandoned child...
Regards,
Wojciech Kopacz
@Wojciech Kopacz
RispondiEliminaI admit to knowing little about the scientific research of Randell Mills... I know especially (a little) the history of Italian cold fusion research, since 1989. I'm not an expert, I will ask ISCMNS for an opinion on Mills.
But... I observe that between the end of the XIXth century and the beginning of the XXth century in many parts of the world many inventors built automobiles and now we have Ford, Opel, Fiat, Renault, Citroën, Mercedes, BMW, Toyota, Honda etc.. The same thing happened in the aviation industry. What's the problem?
Do you wish a "Big Brother" of clean energy instead of good and honest competition?
P.S. Sorry for my bad english... I help myself with Google translate!
:-)
@Danielle
RispondiEliminaI wish the best for italian researchers and I want to see a working unit on the market as soon as possible.My only concern is about:who is origilal inventor and to whom glory and money shall go :-). I did follow work of Dr Randell Mills and his company Blacklightpower for many years.They were the first ones to announce anomalous excess heat during reaction of Hydrogen+Nickiel+certain catalysts, and existence of a new state of matter called Hydrino, the fractional state of Hydrogen atom.Can you imagine under how big criticism from establishment they went at that time?They did an extensive and costly research during those years.
If Rossi is doing the same just naming it differently- it is unfair.
It is very difficult to invent and explain something completely new.
What I guess Rossi is doing- maybe he just mastered that process by some small deviation-who knows?He is not disclosing catalyst involved.
As per car makers analogy.It is easy to master existing invention,like making car engines better.But we know WHO is original inventor of internal combustion piston engine :-).
Regards,
Wojciech Kopacz
@Wojciech
RispondiEliminaMills sells licenses without an engine, also in Italy; is this "playing with his own money"?
Anyway
- Piantelli (and Patterson!) use Ni-H in the middle of 90s! Maybe Mills copy-pasted Piantelli?
- by now, hydrino theory is valid as CQED theory and other; only time will say the truth; but if the hydrino theory is right and the rossi receipt is different, even without a theory, patent on theory can not be applied
- Rossi is going to product engines; Mills does not. When engines will be on market Mills have to prove Rossi copied, not vice versa
@zippo
RispondiEliminaIt is a good idea to search for similarities between the three really promising new energy technologies- that of Piantelli, of Rossi and that of Mills. However, Piantelli thinks his process has nothing to do with Mills and his hydrinos. Rossi also says that.
Mills has not told thsi explicitly, he is very busy preaparing his own demonstration- the so called CIHT technology- hydrino energy converted in electrical energy directly. You acn see it at the BlackLightPower website.
Life and science are always more surprising than we think.
The Science- Sport analogy is forced,
in Science there can be more winners in the same time and in the same contest. A better analogy is Science- Metasport- in this sense:
http://egooutpeters.blogspot.com/2011/01/other-candidate-for-motto.html
We have to wait, but it seems this autumn will bring a good crop of energy breakthroughs
@Peter
RispondiEliminaI quote everything you wrote, and I have your same great expectations.
For your arguments, and anything else, it's unfair to say: "If Rossi is doing the same just naming it differently- it is unfair.". Wojciech nor Mills nor Piantelli can today say this. Time will do.
@zippo I did not want to tell anything bad re Rossi- he says (at New Energy Times- inter alia, indirectly responding to a quetion of mine) that his system is different from that of Piantelli. Again why a difficult problem should not have 2 different solutions? And Rossi says he is not using hydrinos in his generators.
RispondiEliminaWhat happens in all these devices- vederemo!
@Daniele
RispondiElimina...Adesso se la "nickel powder" di Rossi e la "determined quantity of micro/nanometric clusters of a transition metal" sono due cose diverse (polvere da una parte, barra con la superficie trattata a livello nanometrico) allora la "genialata" di Rossi sarebbe l'aver usato Nickel in polvere invece che in barre... ma allora perché tanti sospettano o sostengono che ha copiato Piantelli? Se invece si parlasse in entrambi i casi di introdurre polvere nel reattore allora l'accusa che l'uno abbia copiato l'altro non andrebbe perfino ribaltata?
Io credo sia estremamente difficile, almeno dal punto di vista del buon senso, che l'accusa possa essere ribaltata per una semplice ragione che ho già diverse volte ribadito: Piantelli lavora a questo progetto da oltre 20 anni mentre Rossi se ne è uscito fuori praticamente dal nulla e in un tempo relativamente breve, con un background in materia di fisica nucleare e di fusione fredda innegabilmente poco chiaro, ha tirato fuori questa sua rivoluzionaria invenzione (speriamo). Non voglio togliere nulla a Rossi ma come ho, in più occasioni ribadito, mi sembra molto improbabile che costui, considerato anche il rapporto con Focardi, non si sia avvalso in qualche modo del lavoro e delle esperienze di coloro che lo hanno preceduto. Mi sembra, oltre che ingiusto, quasi ridicolo negarlo.
In ogni caso tutto può essere, può anche darsi che Rossi, prima di venire in contatto con Focardi, manco avesse idea di chi fosse Piantelli e che il suo processo sia in fin dei conti anche molto diverso da quello implementato da quest'ultimo.
Una cosa però mi fa riflettere: senza avere una base teorica, un'idea di quello che può succedere e che ti spinge a sperimentarlo, come può uno scienziato, se non sperando in una grande botta di culo, arrivare a scoprire qualcosa? Rossi la base teorica non ce l'ha e questo lo dimostrano persino le confutazioni ricevute dalla sua domanda di brevetto. Mi chiedo allora come possa essergli venuto in mente di usare quel particolare miscuglio di ingredienti che lo hanno portato al risultato che poi ha ottenuto. E' un po' come se io prendessi del sale, del pepe, del bicarbonato o dell'aceto e mettendoli in un bicchier d'acqua pretendessi di tirarne fuori dell'energia (credo che farne uscire fuori qualcosa sarebbe come vincere al superenalotto). Insomma, un'idea di base dovrò pur avercela! E' questo che di Rossi mi lascia estremamente perplesso, la mancanza di una competenza di fondo. ...a meno che, incidentalmente, come è accaduto a Piantelli o, credo, persino a Fleischmann, lavorando a qualcosa di diverso si sia reso conto anche lui di un'anomala produzione di calore.
Del resto, stando a quanto afferma, pare che Rossi lavori a questo suo progetto addirittura da prima di Fleischmann e Pons. Non si sa mai che presto ci racconti anche di come ha avuto la genialata!
Ritengo, in ogni caso, sia perfettamente calzante quanto afferma Gluck ovvero che lo stesso problema possa avere diverse soluzioni.
Bingel
@zippo
RispondiEliminaThanks for your help!
You said "Piantelli (and Patterson!) use Ni-H in the middle of 90s! Maybe Mills copy-pasted Piantelli?" Well said!
You said "Rossi is going to product engines; Mills does not. When engines will be on market Mills have to prove Rossi copied, not vice versa." Well said! It's true for Milss, it's true for Piantelli too.
@Peter
"My favorite sport is swimmimg, my favorite meta-sport is swimming counter-stream." (Peter Gluck)
Wonderful aphorism, I like it, bravissimo!
You said "Piantelli thinks his process has nothing to do with Mills and his hydrinos. Rossi also says that." And I'll add that also Celani said me that the E-Cat of Rossi and the Blackligthpower of Mills are based on different principles.
P.S. Do you know Piantelli personally? I tried to ask him to interview him, since three weeks ... but does not answer me. You may intercede for me?
@Bingel
Ma è proprio il buon senso che va contro le tue affermazioni. Infatti rigor di logica vorrebbe che vale per Piantelli la stessa osservazione che Zippo ha fatto rispetto a Mills: se Rossi ha "copiato" com'è che lui una macchina che funziona l'ha costruita mentre le supposte vittime del "furto intellettuale" no?! Dovrebbero averla costruita prima loro, ti pare?!
Inoltre, e non lo dico io ma una persona molto ben al dentro della materia che si è confidata con me, tu fai lo stesso errore che fanno in tanti: sottovaluti Rossi. In realtà quando lavorava alla trasformazione di rifiuti in combustibili (in Italia alla fine glielo hanno impedito trascinandolo in uno scandalo costruito ad arte, mentre in USA ha potuto continuare e sviluppare le stesse tecnologie) utilizzava in quel processo (chimico) anche il nickel, ispirandosi (se ho capito bene) al processo Fischer-Tropsch per la trasformazione di carbone in idrocarburi. A un certo punto probabilmente si è reso conto che in certe condizioni succedeva anche qualcosa che non poteva essere spiegato dalla sola chimica. Chiaramente a quel punto ha letto tutto ciò che ha trovato su Nickel e fusione fredda, in primis i lavori di Piantelli e Focardi (citati infatti nella biografia del suo brevetto). Possibile che tu e altri dobbiate fargli una colpa di essere andato oltre???
Io sarei contentissimo di potere ascoltare Piantelli al riguardo... ma son passate 3 settimane da quando gli ho chiesto un'intervista e sto ancora facendo anticamera. Se Piantelli ritiene di essere vittima di "spionaggio industriale" perché tace così?
Non sto polemizzando, è che proprio non riesco a capire.
Caro Daniele.
RispondiEliminaa- I have seen the start of Randy Mils in 1991 and have heard from Bill Collis
about the start of Piantelli inn 1994 and these were ABSOLUTELY independent.
b_ As told I like how you are writing
and I will do what I can in ordere that-audiatur et altera pars- you should know what thinks Piantelli. He amd me are friends, I admire him- a great scientist in new energy and in cancer research.
It will not be easy- he is 77 years old, very ill (chronic asthma) and he is very, very busy. But without his opinion the vision of the problem is not complete.
However I will ask you to write me to
peter.gluck@gmail.com and we will discuss everything re your interview
and what else you wish in this acse.
Write in Italian please, I will answer in English.
P.S Do you know Roy Virgilio http://www.progettomeg.it ? In his case I succeeded to convince Piantelli to accept a visit etc.
Caro Peter,
RispondiEliminava bene, appena ho un momento ti scrivo in Italiano al tuo indirizzo email, grazie.
P.S. Yes, I met Roy in internt: he just gave me contact with Piantelli (telephone of lab) and I spoke with her assistant. Also Roy told me it's very difficult get a interview with Prof. Piantelli, but I don't give up... of course without being insistent.
@P. Gluck
RispondiEliminaPiacerebbe anche a me sapere cosa ne pensa di questa storia e onestamente mi farebbe piacere se lei si sbilanciasse un po' e ci raccontasse qualcosa d'interessante vista la sua vasta esperienza in materia.
@Daniele
Ti rispetto e lo sai e non ho intenzione di aprire una discussione su questo tuttavia ho la sensazione che noi due parliamo due lingue diverse.
Non ho detto che Rossi abbia copiato. Ho semplicemente detto che a mio avviso si è avvalso del lavoro di chi lo ha preceduto e secondo me non dovrebbe negarlo. Inutile precisare che questa è solo una mia opinione e può darsi benissimo che mi stia sbagliando.
Il fatto che a differenza di altri sia riuscito ad ottenere dei risultati più promettenti, cosa che ogni volta continui a sbattermi in faccia, significa ben poco e non prova affatto che quanto io vada affermando non sia vero. Insisto anzi a dire che il buon senso ed un insieme di elementi tra cui, in primo luogo, la collaborazione con Focardi, fanno supporre che le cose potrebbero stare proprio come io ritengo.
Mi pare altresì estremamente sensato, considerata la storia di Piantelli, in materia di fusione fredda, che, al contrario di quella di Rossi, è sotto gli occhi di tutti, escludere che Piantelli abbia copiato Rossi come invece tu paventi in uno dei tuoi precedenti post. Sottolineo però che tutto è possibile e che a volte la realtà poco ha a che fare col buon senso.
Preciso inoltre che Piantelli, in base a quanto scrive Roy Virgilio (e mi pare di averti più volte linkato il sito dove costui lo afferma, sebbene alcuni valori riportati circa le potenze ottenute, a mio avviso, non siano corretti) sta lavorando ad un progetto che nel medio termine dovrebbe condurre a sua volta alla realizzazione di un apparato commerciabile.
Come dice anche Gluck, Piantelli è un uomo anziano e ha portato avanti la sua ricerca in materia di fusione fredda in maniera saltuaria e dando spesso la precedenza alla ricerca in campo medico, che da quanto ne so, è la sua occupazione primaria. Magari se avesse avuto più risorse e più tempo a disposizione, può darsi che sarebbe arrivato prima lui ma infondo questo, secondo me, è un fatto di secondaria importanza.
Non si può negare infatti che l'evolversi di questi due progetti vada tutto sommato, almeno negli ultimi anni, quasi di pari passo, e sebbene veda in vantaggio Rossi potendo quindi certamente escludere che costui abbia copiato, è tuttavia un dato di fatto che Piantelli lavora al suo progetto da 20 anni ed esistono riscontri documentati della sua opera mentre Rossi è semplicemente sbucato fuori dal nulla. Come l'ha recuperato questo tempo? La risposta mi sembra ovvia: traendo beneficio anche dal lavoro e dall'esperienza di chi lo ha preceduto. Se poi invece è vero quanto Rossi afferma ovvero che in passato (addirittura prima di Fleischmann) ha lavorato a sua volta col nickel e che a sua volta ha osservato strani fenomeni non riconducibili alle leggi della fisica "convenzionale" questo ovviamente non posso saperlo ma allora ricordati, nella prossima intervista di approfondire la questione. Sono certo che ne verrebbe senz'altro fuori qualcosa di veramente interessante.
Bingel
@Bingel
RispondiEliminaPenso che le nostre (più apparenti che sostanziali) divergenze di vedute dipendano non dal modo in cui approcciamo l'argomento (che è simile) ma piuttosto da come ci siamo entrati dentro.
Tu conoscevi bene il lavoro svolto nell'arco di 20 anni da Piantelli; a un certo punto spunta fuori un Rossi a presentarci un E-Cat che funziona e nemmeno lo nomina (in quella conferenza stampa, in altre sedi sì); al posto tuo immagino avrei fatto le tue stesse considerazioni.
Io fino al 14 gennaio (anzi fino ai giorni immediatamente successivi) non sapevo quasi nulla di fusione fredda... da allora ho cominciato a documentarmi, ho cominciato a sentire parlare di Piantelli ecc. Ho ordinato il libro di Roy 6 giorni fa, e non vedo l'ora di poterlo leggere. Intanto in questi giorni sto leggendo del materiale che mi ha indicato Celani e "Il segreto delle tre pallottole" a cui ha collaborato Emilio del Giudice.
Se riuscirò a intervistare Piantelli, sarò lieto di potere dare spazio alle sue parole. Il punto, per quello che sto vedendo, è che Rossi non ha violato alcun brevetto di Piantelli (per questo insistevo sulla differenza tra polvere e barre di Hickel), ha solo letto le sue pubblicazioni e chiaramente ha fatto tesoro di questo. Ma non c'è nulla di scorretto in ciò, e non sto a ripeterti le valutazioni che ho già scritto varie volte e che ti portano a dire che parliamo due lingue diverse.
Francamente prima di intervistare una terza volta Rossi (sempre che sia ancora disponibile), vorrei intervistare altri "nomi" della fusione fredda. La mia wish-list comprende Piantelli, Celani, Focardi, Del Giudice... e presto arriveranno sorprese sul blog.
Sta certo che mi interessa farmi un'opinione a 360° della "fusione fredda all'italiana e naturalmente condividerla.
Spero davvero di conoscerti un giorno. Un abbraccio e buona giornata.
Caro Daniele,
RispondiEliminaI advise you to include Bill Collis,
Vittorio Violante and Roberto Germano
in your list.
I have already got in touch with Piantelli who had a major Computer problem and could not communicate with
the world for more days.
Peter
Sono d'accordo che Rossi quasi certamente non ha violato nulla ma infatti non è di questo che sto discutendo, comunque credo tu abbia ragione, le nostre divergenze sono più apparenti che sostanziali.
RispondiEliminaSebbene non l'abbia ancora letto, conosco il libro di Torrealta e Del Giudice. Ci si trovano interessanti spunti di riflessione. Si parla della morte sospetta di Preparata, Mallowe e di altri personaggi di rilievo nel mondo della fusione fredda. Si parla inoltre di un ipotetico mini ordigno nucleare basato sulla fusione fredda.
Forse esagerano un po' ma è interessante valutare anche questi punti di vista.
Mi sono dimenticato di farti presente che Del Giudice è vicepresidente dell'associazione nazionale di omeopatia (ho visto un post qualche tempo fa dove chiedevi in che maniera l'avresti potuto contattare). Se non hai già avuto modo di parlarci, credo che visitando il sito potresti ottenere dei contatti utili.
Saprai che anche Preparata insieme a Del Giudice affrontò la questione della cosiddetta acqua informata.
Secondo questi due eminenti personaggi ci sarebbe qualche sorta di legame persino tra i principi che stanno alla base dell'omeopatia e quelli che regolano la fusione fredda.
Visto che ti piace muoverti in terreni non strettamente convenzionali credo potresti approfondire, in uno dei tuoi prossimi articoli, anche il discorso dell'omeopatia. In questo campo ci sono vicende poco limpide di cui varrebbe la pena discutere o quanto meno fare un minimo di divulgazione, una tra tutte la storia de Dott. Jacques Benveniste, insigne medico francese, per più anni a capo della sanità in Francia e completamente gettato nel discredito dopo che afferma di essere riuscito a dare una spiegazione scientifica all'omeopatia, la cosiddetta memoria dell'acqua.
Bingel
Caro Peter,
RispondiEliminaI've added them to my "wish list", thanks for the precious advice.
I am honored to have met you.
Good afternoon
P.S. I forgot to tell you... MILTON ROY pump: the flow was measured before the test; the containers used were been calibrated. I dont' know other (Did Rossi answer to you?)
Caro Daniele,
RispondiEliminaI have written to Francesco Piantelli and have asked him to help you to get the global vision of Ni-H LENR. All
round all Italy. I hope he will agree.
As regarding the pump I know about calibration but the answer has to come from Levi not Rossi. It is not my question I have no doubts that it is the idea of a skeptic, a nice gentleman but overly pessimitic. The idea was borrowed by some "bravos"- I guess it still means paid killers in Italian.(?)
@Bingel
RispondiEliminaLa prima cosa che mi è saltata agli occhi del curriculum di Del Giudice è proprio la sua vicepresidenza dell'Associazione Omeopatia. Nota bene che Query on line (la rivista del CICAP), subito dopo aver attaccato tramite il chimico Camillo Franchini tutto il test del 14 gennaio, ha promosso una giornata contro la grande bufala dell'omeopatia. Solo una coincidenza chiaro, ma per farti capire che molti accademici mettono sullo stesso piano (della bufala) sia la fusione fredda che l'omeopatia (già la solita storia del numero di Avogadro). Uso da anni l'omeopatia, anche con mia figlia, e mi sono sempre trovato benissimo. Chiaro, se uno vuole risolvere una situazione acuta meglio ricorrere all'allopatia (con la consapevolezza di tutti gli effetti collaterali), ma per risolvere patologie lievi e per prevenire le malattie l'omeopatia è imbattibile. Preferisco non tirare in ballo adesso l'omeopatia e la memoria dell'acqua... sarebbe solo un gettare benzina sul fuoco delle polemiche. Già è più che sufficiente la fusione fredda ad attirare gli strali degli scettici. Considera che sulla omeopatia Giuseppe Levi, per esempio, è sulla stessa posizione del CICAP e io gli dico sempre che un giorno si ricrederà esattamente come è successo per la fusione fredda. :)
La scienza ha da comprendere ancora tante cose, ma tante!
@Caro Peter
1000 grazie per l'aiuto che mi stai dando a stabilire un contatto con Piantelli.
Regarding the pump, now I forward all your questions to Levi. :)))
@Daniele
RispondiEliminaIn un altro post ti avevo chiesto informazioni sulla sonda per il vapore, ma vedo che richieste relative ad aspetti di dettaglio della prova hanno luogo anche su questo post e quindi permettimi di spostare qui i miei interventi.
In particolare trovo molto interessante l’argomento relativo alla misurazione della portata d’acqua. A questo proposito potresti chiedere per favore al tuo amico Levi anche i seguenti dettagli sulla determinazione di questa portata?
- Cosa significa che è stata effettuata prima della prova, nei giorni precedenti o immediatamente prima, magari mentre il Prof. Levi stava spiegando ai presenti in sala lo svolgimento della verifica?
- Chi ha effettuato materialmente la misura, il Prof. Levi o qualcun altro di sua fiducia a cui ha affidato questo incarico? Ovverosia, chi ha letto o stabilito il dato di “146.4g +/- 0.1 per 30 +/- 0.5 s” che compare nel suo report?
- A cosa ci si riferisce quando si parla di contenitore calibrato. A quello usato nella misurazione della portata? E in questo caso quale era la capacità di questo contenitore e la minima differenza di volume leggibile sulla scala graduata?
Sembrano dettagli di poco conto, ma non è così. La portata dell’acqua e le sue condizioni in uscita sono i due principali parametri, unitamente al consumo di energia elettrica, per stabilire l’eccesso di energia. Tutte le considerazioni su eventuali trucchi o fonti di energia nascoste, che io personalmente escluderei, cosi come quelle sulle radiazioni emesse hanno senso solo a valle di un’accurata, minuziosa e precisa stima dell’eccesso di energia conseguito.
In quanto responsabile principale, in nome e per conto del Dipartimento di Fisica dell’Università di Bologna e quindi di tutti noi, della verifica del catalyzer, mi aspetto che il Prof. Levi abbia avuto sotto stretto controllo tutti i parametri, soprattutto quelli su cui si basa la stima dell’eccesso di energia.
Lo chiedo a te perché ospiti in un post il link ad un documento presentato come “report ufficiale dell'esperimento del Dott. Levi Giuseppe (Università di Bologna, Dipartimento di Fisica e INFN)”. In questo momento in qualità di blogger stai svolgendo encomiabilmente una preziosa funzione pubblica, supplendo ad una grave carenza dell’Università stessa che di fronte ad un risultato di tale importanza storica, non diffonde sul suo sito alcun comunicato ufficiale firmato dai vertici dl Dipartimento di Fisica e dell’INFN, che pure erano presenti all’evento.
Tu hai divulgato per primo e annunciato al mondo la “buona novella energetica” contenuta nel rapporto del Prof. Levi: “The amount of power and energy produced during both tests is indeed impressive…”. Su di essa poggiano le speranze di migliaia di persone sensibili e preoccupate del futuro energetico che seguono con passione e grandi aspettative la vicenda del test di Bologna.
Sarebbe opportuno che il Prof. Levi risponda, magari intervenendo direttamente sul tuo blog, a tutte le richieste di maggiori informazioni, anche di dettaglio, sulla prova svoltasi sotto la sua responsabilità.
Grazie ancora per la tua preziosa funzione di intermediazione
AldoB65
@Aldo
RispondiEliminaGirata anche questa, però credo sia sommerso da email con domande simili...
@Daniele
RispondiEliminaGrazie e scusa se ti chiedo di fare da passaparola. Sarebbe meglio se ogni tanto il Prof. Levi leggesse i messaggi che appaiono su questo blog a cui ha affidato la divulgazione del suo report e rispondesse direttamente a quelli che riguardano aspetti tecnico-scientifici della verifica. Invece dà l’impressione di lasciare al verificato il compito di spiegare quello che è di esclusiva responsabilità del verificatore.
Sarà pure sommerso da domande simili alle mie, ma non sembra darsi molto da fare a rispondere. Dopo la pubblicazione del suo report non ho visto molti suoi interventi in rete. Nel frattempo tu hai risposto in sua vece, sul tuo e su altri blog, a centinaia di commenti che lo riguardavano.
Questo atteggiamento purtroppo alimenta il sospetto che non abbia risposte alle domande che gli vengono rivolte, domande che riguardano semplici ma importanti dati di fatto sulla sua prova.
Attendo comunque fiducioso. Buona domenica.
AldoB65
@Aldo
RispondiEliminaRisposte.
La misura del vapore è stata effettuata dal Dr Galantini (chimico) e controllata personalmente dal Dr Levi. La misura del flusso (media del risultato di 3 misure) dal Dr Levi.
Precisazioni da parte mia.
Levi non ha affidato a questo blog la diffusione del rapporto, è stata una mia iniziativa pubblicarlo una volta che il rapporto era stato diffuso.
Sento Levi spessissimo, lui invece ha pochissimo tempo di passare su questo blog e ovunque si parli o sparli del test del 14 gennaio. Si è sentito in dovere di rispondere solo alle affermazioni del chimico camillo Franchini sulla rivista Query on line (CICAP): trovi qui la sua lettera. Per il resto, capisco la curiosità di tutti, ma ha poco senso rispondere a domande "pelo nell'uovo" relative a un esperimento di 30 minuti quando presto saranno diramati dati relativi a esperimenti ben più lunghi. Le critiche si placheranno solo quando verranno fatti e resi pubblici esperimenti inattaccabili dal punto di vista metodologico, non continuando a rispondere ai dubbi intorno al 14 gennaio.
Mi auguro che già dalla settimana prossima l'Università di Bologna possa annunciare i tempi della ripresa dei test. Questo sì che è importante.
Ciao Aldo e buona domenica anche a te.
Ciao Daniele,
RispondiEliminaho conosciuto questo blog cercando informazioni sulla fusione fredda, che seguo con interesse (condito con un po' di sano scetticismo e molte speranze) da quando ho saputo della dimostrazione svoltasi in gennaio nella mia città.
Volevo farti un paio di domande:
1) in verita' la prima e' una curiosità: come sei venuto in contatto con le persone coinvolte in questi lavori, e in particolare perche' proprio tu sei stato tra gli invitati alla dimostrazione ?
2) non mi e' chiaro fino a che punto Focardi sia coinvolto nella costruzione dell'apparecchio, in particolare non ho capito se lui conosce esattamente e completamente cosa c'e' dentro o almeno se ha partecipato ad esperimenti dove il reattore e' stato fatto funzionare per LUNGHI periodi di tempo, tali da escludere qualunque "truffa" o ipotesi di produzione di energia per via tradizionale (chimica), e se ha partecipato alle analisi cui faceva riferimento Rossi - dove veniva rilevata la presenza di rame laddove prima c'era solo Nichel.
Ti ringrazio anticipatamente,
massimo - Bologna
@Massimo
RispondiEliminaMi sono innamorato dei blog perché c'è un ordine nel loro caos (e caos nel loro ordine), proprio come nella vita: sono certo che tra post e commenti ho già risposto alle tue domande qui dentro, ma mi ripeto volentieri... una buona informazione passa anche per la ridondanza.
La prima risposta è: un po' per caso un po' per fortuna. Conosco Giuseppe Levi da quando andavamo insieme alle medie e poi al classico, dopo lui si iscrisse a fisica, io a ingegneria. Lui è diventato dottore in fisica, io detti tutti gli esami del biennio d'ingegneria (inclusi Analisi Matematica 1 e 2, Fisica 1 e 2, Chimica, Metodi di osservazione e misura) tranne Meccanica Razionale, poi mi buttai su tutt'altri percorsi di laurea. Ma siamo sempre rimasti in contatto, anche quando Giuseppe si è trasferito a Bologna. Negli ultimi 2, 3 anni ha cominciato a raccontarmi (esigendo e ottenendo riservatezza) di cosa stava bollendo in pentola, infatti a sua volta Focardi lo aveva chiamato in causa circa gli esperimenti che faceva con Rossi. Ne approfitto per dirti che uno dei motivi, il principale, per cui mi sono schierato sul fronte "non è una bufala", è che, come ti ho spiegato, conosco Levi da una vita, so bene quanto sia razionale e scettico (è membro della Skeptics Society!)... è entrato in questa faccenda convinto che non potesse trattarsi che di una bufala (evidentemente Focardi doveva esserci caduto in buona fede) e ho avuto modo di osservare il suo graduale mutamento d'opinione, mano a mano che tutte le ipotesi di frode che verificava si dimostravano infondate... questo nonostante si trovasse a maneggiare report di dati portati da Focardi, non la macchina stessa. Prima del 14 gennaio ha potuto misurare direttamente le performance del reattore Ni-H solo 2 volte, ma sono bastate a fugargli gli ultimi dubbi.
Chiaramente ero entusiasta degli aggiornamenti che mi forniva, ma non avrei mai pensato di poter partecipare al primo test pubblico. L'idea è venuta proprio a lui (e gliene sarò grato per tutta la vita) in primis perché aveva voglia di condividere l'evento insieme a un amico e poi perché sapeva che l'argomento m'interessava e ne avrei potuto scrivere sul blog. Lui ha chiesto a Rossi se poteva includermi nella lista degli invitati e Rossi ha accettato. L'idea della cronaca in diretta invece è venuta a me pochi giorni prima. Ho chiesto a Levi cosa ne pensasse, mi ha risposto che secondo lui si poteva fare ma era meglio lo chiedessi a Rossi prima... E qui ho barato, alla fine non glielo ho chiesto (temevo mi potesse rispondere di no): mi sono messo tra gli invitati in un punto un po' defilato e via con la telecronaca vera e propria... chiaramente a un certo punto qualcuno ha mangiato la foglia, ma ormai era fatta e soprattutto la cosa era stata apprezzata da tutti, Rossi in primis. Da quel momento è come se si fosse aperta una porta che da Levi mi ha portato a Rossi, a Focardi, a Celani ecc.
L'argomento non mi sta semplicemente appassionando, mi sta entusiasmando, ragion per cui sto passando molto più tempo a leggere e documentarmi che a scrivere sul blog. Non solo (la butto qui, poi vedremo) comincio a cullare l'idea d'iscrivermi a settembre a Fisica...!
@Massimo
RispondiEliminaPer la seconda domanda, ti rimando alla prima intervista che ho fatto a Rossi e alle varie interviste (scritte o alla radio) rilasciate da Focardi. Trovi tutto nel post dedicato alla rassegna stampa (ahimè è un po' che non l'aggiorno). Rivediti anche i 3 video (circa 40 minuti) che rendicontano la presentazione del test e la seguente conferenza stampa. Troverai le risposte che cerchi. In breve Rossi ha assunto Focardi come consulente per la fase di ingegnerizzazione che ha portato dai primi prototipi fino agli attuali E-Cat pre-serie, in particolare per la progettazione della schermatura dalle radiazioni (che termalizzerebbe tutti i gamma emessi nelle reazioni che avvengono all'interno del reattore). Il segreto industriale che Rossi protegge in attesa del brevetto riguarda uno o più elementi additivi contenuti nella polvere di Nickel utilizzata (che verrebbero rivelati da uno spettro dei gamma), non so se Focardi lo conosca o meno, ma di certo ha avuto modo di osservare il reattore centinaia e centinaia di volte, quanto basta a escludere qualsiasi trucco. E ha riferito di averlo visto in funzione per periodi di tempi molto ma molto lunghi! Comunque farò in modo che si esprima nuovamente e con chiarezza al riguardo, Focardi infatti ha già gentilmente acconsentito a rilasciarmi un'intervista; perciò questi giorni sto documentandomi più che posso e stilare una lista di domande all'altezza della situazione... tanto più che mi ha dato l'ok per un'intervista pure qualcuno dalle parti di Frascati e di siffatte liste devo farne quindi due!
Spero di aver soddisfatto le tue curiosità.
@Daniele
RispondiEliminaGrazie per le risposte, anche se purtroppo sono evasive e, a parte quella sull’intervento diretto di Levi nella misura del flusso, non rispondono a nessuna delle mie domande. Ma d’altronde io non sono il Prof. Franchini, appartengo al popolo bue della rete, quello che deve credere a quello che gli si racconta solo sulla base dei titoli di chi lo afferma.
Comunque me l’aspettavo che il dr. Levi non avrebbe risposto alla domanda sulla sonda del vapore, non poteva rispondere. Ma il suo silenzio basta a confermare quanto avevo trovato in questa pagina web in cui si solleva il problema della sonda e non solo: http://www.mail-archive.com/vortex-l@eskimo.com/msg42552.html.
Qui si dice che la sonda per il vapore, quella che nella fig. 2 del report viene rappresentata in cima al cilindro verticale esattamente nel punto da cui nelle tue foto emerge la sonda che termina con il cavo giallo, non assomiglia alla HP474AC come riportato nel testo (e neppure, aggiungo io, alla HP474ACR come indicato in figura).
La cosa è facilmente verificabile. Si va su Google, si digita “HP474AC” (o anche “HP474ACR”) e si clicca su immagini, appaiono decine di foto di questa sonda, tutte uguali tra loro ma completamente diverse da quella che compare nelle tue foto.
Infatti a catalogo la sonda HP474AC è lunga 20 cm, mentre nelle foto la sola parte sporgente è lunga almeno 30 cm. Non solo, ma in tutte le foto a catalogo la sonda HP474AC ha un manico a sezione squadrata e un cavo liscio e scuro che termina con un cilindretto scuro pure lui. Nelle foto della tua cronaca appare invece un manico cilindrico e un cavo giallo a spirale, che termina con una spina anch’essa gialla a 2 spinotti.
Quindi la sonda che il dr. Levi ha indicato nel suo report non è quella che compare nelle tue foto e io credo di più alle tue foto, anzi penso che il vero report, quello più affidabile, sulla prova di Bologna sia proprio la tua cronaca (foto e testo, limitatamente però a quello che hai osservato di persona).
Nella pagina web sopramenzionata si dice anche che la sonda delle tue foto assomiglia alla sonda SPC C-45-0500 BEX, la quale però misura solo la temperatura (ho verificato con Google, è proprio così). Quindi, a parte il fatto che tutti coloro che conoscono i rudimenti di fisica si domandano come sia stato possibile risalire al grado di secchezza del vapore con uno strumento che si chiama “Air Quality Monitoring” che misura solo temperatura e umidità relativa, qui ci troveremmo addirittura con uno strumento che misura solo la temperatura. Ora il dr. Galantini potrà essere anche il più esperto chimico del mondo, ma se un medico mi dice che ho 130/80 di pressione, dopo aver letto il termometro, permettimi di avere qualche dubbio. Tra l’altro chiedere ad un chimico di misurare il grado di secchezza del vapore è come farsi controllare le tonsille da un cardiologo, potrebbe anche capirci qualcosa ma non è la persona più indicata.
E questo non è un dettaglio, non è “pelo nell’uovo”, è almeno mezzo uovo. Tutto il clamore suscitato nel mondo della FF dalla prova di Bologna nasce dal fatto che nel rapporto del dr. Levi si dice, in parole povere, che si è immesso 1di elettricità e inspiegabilmente si è ricavato 12 di calore. Questo 12 deriva dal prodotto di 2 fattori: la portata d’acqua e il calore specifico che il fluido asporta dal catalyzer. Questo secondo fattore dipende fortemente dal grado di secchezza del vapore che esce e il valore di potenza prodotta indicato nel rapporto del dr. Levi presuppone proprio che il vapore sia completamente secco. Ma per avere vapore secco, partendo da acqua fredda occorrono circa 2600 J per ogni grammo di acqua, mentre per un vapore molto umido ne bastano circa 400, cioè meno di un sesto. Quindi il grado di secchezza è decisivo per lla stima del guadagno energetico e altrettanto lo è lo strumento usato.
Segue…
AldoB65
@Daniele
RispondiElimina(Scusa ho dovuto inviare il testo in due riprese a causa della limitazione sul numero dei caratteri di un commento. Purtroppo non ho il dono della sintesi di un cronista.)
Quanto detto nel precedente intervento solleva altri interrogativi come:
- Perché mai il Dipartimento di Fisica che vive di grandezze fisiche, anzi le insegna e spiega anche come misurarle, chiede ad un chimico esterno di effettuare una misura così delicata per l’esito della prova come quella della secchezza del vapore, che è una grandezza fisica?
- E’ stato il DF a ingaggiare il dr. Galantini? E se no, chi?
- Il dr. Galantini è intervenuto a titolo di favore personale o a contratto?
- Il DF ha in mano un rapporto firmato dal dr. Galantini che descrive la strumentazione impiegata, la procedura seguita e i risultati ottenuti?
So che queste domande non riceveranno risposta. Te le rivolgo lo stesso come spunti di riflessione perché son sicuro che prendi seriamente questa tua passione giornalistica, descrivi ciò che vedi e riferisci fedelmente ciò che ti raccontano (vero o meno che sia). Poi ovviamente ognuno è libero di formarsi le opinioni che vuole. Ma le opinioni possono evolvere anche in base alla conoscenza che ci si fa delle cose e ho letto che ti stai documentando scrupolosamente su questo tema affascinante della FF. Proprio per questo vorrei invitarti ad applicare personalmente il tuo senso critico e le tue conoscenze di fisica, antiche o rinfrescate che siano, per verificare di persona quanto ti ho segnalato più sopra, cosicché tu possa proporre ai lettori del tuo blog, che ti auguro siano sempre più numerosi, niente altro che la verità.
Per quanto riguarda il lasciar perdere i dubbi sulle prove del 14 gennaio e il rinvio ai risultati delle prove future, mi dispiace ma non mi trovi d’accordo. Se riscontro degli errori palesi e decisivi in prove avvenute pubblicamente, come posso fidarmi dei dati diramati dalla stessa persona relativi a prove non pubbliche, dove tra l’altro non ci sarà neppure uno sconosciuto, ma intraprendente ed affidabile, cronista di un blog di provincia a raccontarmi e a farmi vedere con le sue foto come sono andate veramente le cose?
AldoB65
@Aldo
RispondiEliminaE io giro anche queste all'interessato sperando (quanto te) che arrivino risposte meno "evasive", nel senso che Levi dovrebbe capire (ti do ragione) che è bene dedicare un po' più di tempo a rispondere a chi, come te, dimostra di seguire con grande interesse la vicenda. Però (un colpo al cerchio e uno alla botte) so bene che in questo momento il tempo per lui è una risorsa veramente scarsa, quindi una lancia in suo favore la spezzo comunque ancora. Però sta' certo che farò pressing affinché ti risponda! :)
Non sono un tecnico, perciò ti seguo relativamente nel discorso delle sonde... però ho un dubbio: nel report di levi si fa riferimento a due diversi test con due setting sperimentali differenti, non è che per caso la questione che sollevi potrebbe nascere da questo?
@ daniele
RispondiEliminaTi ringrazio per la tua cortese risposta alle mie 2 domande.
Riguardo il mio dubbio su quanto Focardi (o altri stimati scienziati dell'Universita' di Bologna) sappiano dell'apparecchio di Rossi, e' secondo me determinante per la credibilita' dell'intera faccenda.
Credo che tu conosca bene le travagliate vicende giudiziarie di Rossi, e le sue spiegazioni di tali disavventure lette sul suo blog sono interessanti ma non bastano a fugare i miei dubbi.
Fra l'altro, quando tento di "scavare" sul background di Andrea Rossi usando - come tutti - le ricerche tramite internet, i dubbi si moltiplicano.
Tanto per farti un esempio: afferma di essersi laureato in ingegneria chimica alla Kensington University negli Stati Uniti: su alcuni forum statunitensi che si stanno interessando al catalizzatore Focardi-Rossi si legge che tale college e' considerato una specie di "diploma-mill", che tradotto significa "diplomificio"... ; fra l'altro tale college e' stato condannato per essere non-compliant con gli standard richiesti dallo stato della California, e se non sbaglio e' stato addirittura chiuso nel 2003. (molti anni dopo la laurea di Rossi, comunque).
http://hawaii.gov/dcca/ocp/udgi/lawsuits/kensington
Questo e' solo per dire che la credibilita' e la serieta' di Focardi, Levi e quant'altri si stanno occupando della cosa - unita alla loro conoscenza il piu' possibile approfondita del reattore - e' in questo momento VITALE per un giudizio: leggere quanto hai scritto sul tuo amico Levi e' decisamente positivo.
Dubbi a parte, spero - come tutti - che la cosa non si risolva in una bolla di sapone o peggio un una truffa.
Continuero' a seguirti, avrei tante altre domande da porre.
Grazie
Massimo - Bologna
@Massimo
RispondiEliminaPosso assicurarti, che tutto quello che scrivi è già nelle domande che farò presto al Prof. Focardi.
P.S. Faccio veramente fatica a immaginare il "cui prodest" di una eventuale truffa. Francamente sono convinto che il reattore funzioni, ma la mia convinzione non ha chiaramente valore. Quello che invece la logica mi sembra non escludere potrebbe essere una sorta di "doppio-gioco" teso a far credere che una macchina funzionante sia invece una truffa... in questo caso un "cui prodest" potrebbe esserci. Ma tra la cosa più semplice (il reattore funziona e verrà dimostrato) e un complesso complotto ritengo più verosimile la prima possibilità!
@ daniele
RispondiEliminaOttimo... sei il nostro "infiltrato", attendiamo con ansia altre notizie di prima mano.
In effetti, una vera e propria "truffa" appare poco verosimile al punto in cui siamo giunti, se Rossi avesse voluto bluffare con qualcuno non credo sarebbe uscito cosi' allo scoperto.
Quello che un po' temo e' che una eventuale insufficiente conoscenza di cosa faccia e come sia fatto quel reattore da parte di altri che non siano Rossi abbia portato a trascurare qualche aspetto che renda il tutto - praticamente - inutile o inutilizzabile o meno conveniente di quel che sembra.
Come dire... troppo bello per essere vero !
Ciao
Massimo - Bologna
@Aldo
RispondiEliminaDear Colleagues,
as anticipated, I am sending copy of the "Declaration" of Dr. Galantini about the instrumentation used. I received it just now and it is in Italian language.
Thanks for Your kind attention,
Francesco CELANI
****************************
-------- Messaggio originale --------
Oggetto: sonda
Data: Thu, 20 Jan 2011 18:56:41 +0100
Si certifica che lo strumento con cui è stato effettuata la misura dell’acqua libera nel vapore durante il test svoltosi a Bologna il 14.01.2011 era lo strumento HD37AB1347 della Delta Ohm dotato di sonda mod.HP474AC con campo di risoluzione -40;+150°C.
Galantini dr.Gilberto
GREIT SERVICE s.r.l.
via Monsignore di Sotto, 32/A
44040 ALBERONE DI CENTO (FE)
C.F. e P. I.V.A. 02544400373
@Massimo
RispondiEliminaBe', "infiltrato" ma alla luce del sì... agente segreto proprio per nulla! :)))
@Daniele
RispondiEliminaGrazie per la aver postato il messaggio di Celani. Non so se te l’ha girato il dr. Levi, comunque risponde solo ad una delle ultime domande e in modo molto problematico. Il problema è che se la sonda in questione è quella che nelle tue foto spunta dalla sommità del catalyzer, ciò che c’è scritto nella mail non è confortato dall’evidenza delle immagini.
Io spero che tu abbia avuto il tempo di verificare l’aspetto delle sonde in questione. Così come per distinguere una banana da una mela non occorre essere agronomi, non è necessario essere dei tecnici per vedere che la sonda HP474AC che si trova in tutti (dico tutti) i cataloghi su internet non è quella che appare sulle tue foto, ad esempio nella 1652b. Prova ad ingrandirla e verifica tu stesso. Cosa ti sembra? Oltre ad un buon cronista sei anche un discreto fotografo, dovresti avere l’occhio allenato ai particolari.
Fai pressing sul tuo amico, fatti almeno dire se la persona che appare nella tua foto delle 17:09 è il dr. Galantini . Se così fosse, ci sarebbe da chiedersi come mai in quella mail si dice una cosa che apparirebbe diversa dalla realtà.
Per quanto riguarda le due prove hai ragione, purtroppo nel report del dr. Levi sono state descritti 2 diversi test : il Test1 del 16 dicembre e il Test2 del 14 gennaio. Secondo me è stata fatta una scelta inopportuna, perché ingenera parecchia confusione. Si tratta sicuramente di due assetti di prova in parte diversi. Lo si vede dalla fig.1 che si riferisce al Test1 e non ha l’alloggiamento per inserire la sonda in questione, che invece appare nelle tue foto. Infatti nel testo del report si dice che nel Test1 non era stata fatta alcuna misura della secchezza del vapore e che si era rimediato a questa carenza nel Test2. La fig.2 invece descrive l’assetto del Test2 con l’indicazione della sonda che avrebbe dovuto misurare la secchezza del vapore (il condizionale deriva da quanto detto in precedenza). Io mi riferisco sempre e solo al Test2 perché è quello che conta in quanto è quello pubblico e si può disporre di una documentazione che consente di verificare i risultati ottenuti indipendentemente da quanto riportato nel report del dr. Levi, ovvero la tua cronaca e i 3 filmati.
L’importanza fondamentale della misura in questione, quella della secchezza del vapore, la puoi capire bene visto che hai dato un paio di esami di fisica. Se è stata utilizzata una strumentazione inadeguata, non si può essere sicuri che il vapore fosse secco, avrebbe potuto essere molto umido. La potenza richiesta per quest’ultimo è meno di un sesto di quella necessaria per generare vapore secco e quindi anche l’eventuale guadagno energetico rispetto all’energia elettrica immessa verrebbe ridotto dello stesso fattore.
Siccome ti stai dedicando con passione alla FF, ti sarai sicuramente accorto che la parte fondamentale di questa tecnologia è la calorimetria, cioè la misura, effettuata con la massima accuratezza possibile (ho visto che hai superato anche un esame di Metodi di osservazione e misura), di quanto calore viene prodotto, per accertarsi che se ne produca in più dell’energia che viene immessa, altrimenti è tutto inutile.
AldoB65
@Daniele
RispondiEliminaGrazie per la aver postato il messaggio di Celani. Non so se te l’ha girato il dr. Levi, comunque risponde solo ad una delle ultime domande e in modo molto problematico. Il problema è che se la sonda in questione è quella che nelle tue foto spunta dalla sommità del catalyzer, ciò che c’è scritto nella mail non è confortato dall’evidenza delle immagini.
Io spero che tu abbia avuto il tempo di verificare l’aspetto delle sonde in questione. Così come per distinguere una banana da una mela non occorre essere agronomi, non è necessario essere dei tecnici per vedere che la sonda HP474AC che si trova in tutti (dico tutti) i cataloghi su internet non è quella che appare sulle tue foto, ad esempio nella 1652b. Prova ad ingrandirla e verifica tu stesso. Cosa ti sembra? Oltre ad un buon cronista sei anche un discreto fotografo, dovresti avere l’occhio allenato ai particolari.
Fai pressing sul tuo amico, fatti almeno dire se la persona che appare nella tua foto delle 17:09 è il dr. Galantini . Se così fosse, ci sarebbe da chiedersi come mai in quella mail si dice una cosa che apparirebbe diversa dalla realtà.
Per quanto riguarda le due prove hai ragione, purtroppo nel report del dr. Levi sono state descritti 2 diversi test : il Test1 del 16 dicembre e il Test2 del 14 gennaio. Secondo me è stata fatta una scelta inopportuna, perché ingenera parecchia confusione. Si tratta sicuramente di due assetti di prova in parte diversi. Lo si vede dalla fig.1 che si riferisce al Test1 e non ha l’alloggiamento per inserire la sonda in questione, che invece appare nelle tue foto. Infatti nel testo del report si dice che nel Test1 non era stata fatta alcuna misura della secchezza del vapore e che si era rimediato a questa carenza nel Test2. La fig.2 invece descrive l’assetto del Test2 con l’indicazione della sonda che avrebbe dovuto misurare la secchezza del vapore (il condizionale deriva da quanto detto in precedenza). Io mi riferisco sempre e solo al Test2 perché è quello che conta in quanto è quello pubblico e si può disporre di una documentazione che consente di verificare i risultati ottenuti indipendentemente da quanto riportato nel report del dr. Levi, ovvero la tua cronaca e i 3 filmati.
L’importanza fondamentale della misura in questione, quella della secchezza del vapore, la puoi capire bene visto che hai dato un paio di esami di fisica. Se è stata utilizzata una strumentazione inadeguata, non si può essere sicuri che il vapore fosse secco, avrebbe potuto essere molto umido. La potenza richiesta per quest’ultimo è meno di un sesto di quella necessaria per generare vapore secco e quindi anche l’eventuale guadagno energetico rispetto all’energia elettrica immessa verrebbe ridotto dello stesso fattore.
Siccome ti stai dedicando con passione alla FF, ti sarai sicuramente accorto che la parte fondamentale di questa tecnologia è la calorimetria, cioè la misura, effettuata con la massima accuratezza possibile (ho visto che hai superato anche un esame di Metodi di osservazione e misura), di quanto calore viene prodotto, per accertarsi che se ne produca in più dell’energia che viene immessa, altrimenti è tutto inutile.
AldoB65
@Aldo
RispondiEliminaScusa, ma ti stai preoccupando delle pulci invece che dell'elefante.
Comunque dicono che i prossimi test saranno effettuati evitando di produrre vapore: acqua in ingresso e acqua in uscita. Così per tagliare la testa almeno a questo toro.
Caro Daniele,
RispondiEliminaIt was an enchantment to read your very original poetry. I will continue- have to discover the essence of your style.
Festina lente e con grande piacere..
PLEASE write to my personal address
I want to discuss collaboration problems.
Peter
@Daniele
RispondiEliminaLa condizione del vapore in uscita non è una pulce è mezzo elefante, l’altro mezzo è la portata di acqua. La pulce è il pezzetto di scotch attaccato alla bombola e amenità del genere. Anzi più che pulci, sono farfalle colorate cui son corsi dietro buona parte dei commentatori dimenticandosi dell’elefante. Ma i tuoi lettori preferiscono le farfalle, i sogni, la poesia. Ho visto che oggi gli è già stato elargito un nuovo sogno da rincorrere.
Comunque non insisto più. Mi sembra di fare la parte di chi rompe le bolle di sapone ai bimbi. Non è un ruolo simpatico. E poi dopo tutto le bolle si rompono da sole, basta attendere.
Ti ringrazio ancora per le tue foto e le tue cortesi e rapide risposte. Ti faccio tanti auguri per il tuo simpatico e poetico blog. Quando ti sarai rinfrescato qualche concetto di fisica e vorrai vedere le cose con i tuoi occhi e capire con la tua testa cosa è accaduto il 14 gennaio, prova a rileggerti quello che già ti ho scritto. C’è già tutto.
Buona fortuna.
AldoB65
@Aldo
RispondiEliminaAppunto, basta attendere. Lo dico anche io.
Proprio oggi ho chiesto al dottor Francesco Celani la sua opinione su questa storia delle sonde: certo anche per lui il setting sperimentale e i report seguenti sono stati un po' troppo approssimativi (le pulci), ma non dubita del fatto che la macchina di Rossi funzioni sul serio (l'elefante).
Ti incollo il testo di una delle tante email spedite in questi giorni da Levi relativamente al test non ufficiale eseguito a febbraio:
We have done a technical test for preparing a more complete experiment.
Average flux in that test was 1 liter per second (measured by me many times during the test). No steam. MINIMUM power measured was 15 kW for 18h. 0.4g H2 consumed.
This means that a 270 kWh = 972 MJ where at least produced. This is an under estimation.
Sono d'accordo che al momento di dati sull'elefante ce ne siano pochissimi... ma nell'attesa non è necessario ingannare il tempo continuando a cercare ed esaminare tutte le sue pulci (insisto che la metafora è più che azzeccata).
Spero di risentirti quando verranno diffusi consistenti dati sul pachiderma! :)
@Daniele
RispondiEliminaCiao,
a rischio di venire mandato a quel paese, e pur sapendo che sai benissimo cosa chiedere a Focardi se avrai modo di fare un'altra intervista, mi azzado a "suggerirti" qualche domanda che e' venuta in mente a me.
1) conosce esattamente TUTTO cio' c'e' nel reattore ? anche quegli elementi che Rossi ha coperto da segreto ?
2) Oltre a Rossi (e a lui, eventualmente), ci sono altre persone coinvolte nello sviluppo e/o test dei reattori, intendo dire: ci sono altre persone che partecipano MATERIALMENTE con Rossi nella fase di costruzione dei prototipi ?
se si, quante ? e chi sono ? sono suoi collaboratori o dipendenti di qualche societa' ?
3) ci sono altre persone indipendenti - cioe' non Rossi, o suoi eventuali collaboratori o lei stesso - che hanno materialmente mai assistito al montaggio o allo smontaggio del reattore , o al suo funzionamento per lunghi periodi di tempo - ben superiore al test pubblico di Bologna svoltosi in gennaio ?
4) Lei ha mai visto il reattore smontato, o ha partecipato al suo montaggio o allo smontaggio dopo i test ?
si sente di escludere in modo categorico che ci possano essere (a sua insaputa) componenti che possono alterare l'esito degli esperimenti, il modo in cui il calore e' prodotto o come viene misurato ?
5) Nei test "privati" effettuati in fase di sviluppo, avete mai rilevato (e misurato) la presenza di radiazioni di qualche tipo, in particolare raggi gamma ? Era presente a tali rilevamenti ?
6) Ha mai partecipato in prima persona all'analisi dei residui della reazione, e puo' confermare di avere visto risultare da
tali analisi la presenza di rame ?
7) se non sbaglio, la reazione viene innescata riscaldando il nichel fino ad una certa temperatura; una volta innescata, immagino che si auto-alimenti fino ad esaurimento del combustibile e che quindi non occorra piu'
una sorgente esterna di calore. In che modo viene spenta la reazione, e come regolata la potenza di erogazione in tempo reale (se e' possibile farlo) ?
8) se non sbaglio, il reattore dispone di una schermatura per evitare o limitare l'uscita di radiazioni durante la reazione.
come e' realizzata ? che spessore ha ?
9) E' stato affermato (anche da lei), che prototipi di questo tipo stanno da tempo scaldando gli ambienti di lavoro di Rossi ? dove ? in italia o negli USA ? ha avuto modo di vederli ?
10) E' stato riferito di una azienda, la EON di Bondeno, utilizza da tempo uno o piu' reattori.
Questa azienda e' in qualche modo collegata alla figura dell'Ing. Rossi ?
Ce ne sarebbero tante altre ma so che le farai tu..
Grazie
Massimo - Bologna
acc.. perdona i doppi post, non mi rispondeva il browser e ho cliccato "invia" piu' volte. C'e' modo di cancellarli ?
RispondiElimina@Aldo
RispondiEliminaPost scriptum.
Hai ragione a dire che se il vapore non fosse "secco" il calcolo dell'energia prodotta varierebbe notevolmente (mezzo elefante piuttosto che una pulce), infatti è l'appunto principale che il dottor Celani mi ha evidenziato quando ne abbiamo parlato. Però l'elefante è davvero grosso e anche (e sinceramente non credo) avessimo a che fare con mezzo elefante, basterebbe e avanzerebbe.
Comunque ti assicuro che per le prossime sperimentazioni si cercherà di prevenire tutte le possibile contestazioni. In primis Levi sta provvedendo a reperire nuova strumentazione ad hoc... ma c'è molto di più. Oggi ho parlato sia con Celani che con Levi e ho fatto in modo che si parlassero tra loro. Non solo confermo, che l'intenzione è quella di formare un gruppo di ricerca interdisciplinare e interfacoltà a Bologna, ma pure di creare una sorta di rete di auto-controllo tra Bologna e altri centri di ricerca italiani, in modo di concordare i migliori setting sperimentali e validare circolarmente i dati ricavati. La posta in gioco è talmente alta che circola la consapevolezza che non è momento di campanili e prime donne... percepisco un molto positivo stato nascente di unione che fa la forza!
@Massimo
RispondiEliminaLa metà delle domande che proponi ci ho già pensato io... su qualcun'altra vedo se posso venirti incontro... ho già fatto altre domande "scomode" e il passo da un'intervista a un'inquisizione potrebbe essere breve, ovviamente vorrei evitare! ;)
P.S. Ma che c'hai al posto del dito, una mitragliatrice!?!?! :D
Ok, ho cancellato i doppioni.
@ Daniele
RispondiEliminaSi, capisco che non e' il caso di farlo innervosire !
Diciamo che quelle che mi interessano di piu' sono dalla 4 alla 8 comprese, le altre sono... di contorno (e piu' cattivelle...)
Grazie comunque vada, non vedo l'ora di leggere altre notizie sull'argomento.
Ciao
Massimo - Bologna
@Massimo
RispondiEliminaA dire il vero ho un po' paura che si innervosisca! La 4 indirettamente è già tra le mie domande. La 8 mi era sfuggita, credo di poterti rispondere io perché è un'informazione che ho sentito: si parla di 2,5 cm. Per questo se fusione nucleare è (e ribadisco che la reazione è nucleare non chimica) non può essere quella sui libri di fisica... serverebbe ben altro spessore per fermare i gamma.
P.S. Anche se alla fine non l'ho riportato (l'intervista era troppo lunga e qualcosa ho tagliato) Rossi ha spiegato che lo schermaggio (lui dice così, non schermatura) oltre che a proteggere assolve anche la funzione di termalizzare... che suppongo (glielo chiederò alla prima occasione) significhi che l'acqua viene scaldata proprio scorrendoci attorno.
@ Daniele
RispondiEliminaMa tu hai capito se qualcuno ha mai misurato le radiazioni ALL'INTERNO del reattore ?
Perche' qualche tipo di radiazione ci deve pur essere, altrimenti da dove arriva il calore ? poi che siano gamma o microonde.. ma qualcosa ci dev'essere.
Massimo - Bologna
ciao Daniele
RispondiEliminaho scoperto questo bellissimo blog per caso, cercando notizie sull'apparato Rossi Focardi. Ti faccio i miei complimenti e ti ringrazio di cuore per l'utilissimo servizio che fai a tutti noi. Ti confesso che sono ansioso di leggere ogni giorno nuove notizie sull'argomento, visto che altrove è impossibile reperirle.
@Daniele
RispondiEliminaBravo, hai la stoffa del cronista, vai in fondo alle notizie e allacci i contatti con le persone giuste.
Sono contento che abbiamo resuscitato mezzo elefante e quindi mi sento in dovere di rifarmi vivo per mostrarti l’altra metà.
Non è difficile vederla, basta un minuto. Devi semplicemente andare su http://hawkins.thomasnet.com/viewitems/lmi-metering-pumps/series-j5-12vdc-electronic-metering-pumps .
Ti apparirà una pompa LMI serie J5. Confrontala con le foto in cui compare la pompa utilizzata il 14 gennaio ad esempio la foto delle 18:14, oppure quella inserita nell’articolo di Repubblica ed eventuali altre foto che hai scattato ma non hai rese pubbliche.
Ti chiederei inoltre di dirmi se a parer tuo (non c’è bisogno di girare la domanda al dr. Levi) la pompa utilizzata a Bologna può essere stata una LMI serie J5.
Dopo ti svelerò in cosa consiste la seconda metà dell’elefante
A risentirci
AldoB65
@Massimo
RispondiEliminaHo aspettato a risponderti perché speravo di riuscire a beccare Levi e chiederlo a lui... ne ho sentite tante in questi giorni, e francamente non so se mi verrebbe di dirti sì perché l'ho ascoltato o perché me lo sono immaginato. Ti farò sapere.
@Guido
Grazie 1000 e benvenuto a bordo!
@Aldo
Grazie anche a te dei complimenti. Volevo sentire Giuseppe anche riguardo il tuo quesito, ma non trovandolo ti ho preso alla lettera. Allora, sì ho un altro paio di foto non pubblicate in cui si intravede la pompa, la migliore però è quella a cui ti riferisci. Sono andato a riguardarmi tutti i file originali delle foto in cui si scorge 'sta benedetta pompa (quelli pubblicati sul blog ovviamente sono a bassa definizione). Ma anche ingrandendo non escono fuori targhette, sigle ecc.
Perciò posso solo fare un'analisi visuale e ti riepilogo i miei ragionamenti. Se giudico dalla foto che ho scattato all'immagine trasmessa dalla Tv in sala (h 16.09), la pompa sembrerebbe nettamente più bassa della LMI serie J5, ma in effetti è solo un effetto dato dall'aver fotografato con una certa angolazione un'immagine bidimensionale, infatti anche la scatola elettrica di controllo appare come una grossa scatola di scarpe mentre in realtà nelle altre foto (h 16.52 per esempio) si vede benissimo che è cubica. Quindi punto a capo.
A guardare la foto principale (h 18.14) che mostra chiaramente il retro della pompa, e confrontandolo con quel poco che si intravede nelle foto sul catalogo on line (che mostrano le pompe sempre di fronte per 3/4), il posteriore sembrerebbe decisamente più simile al quello della LMI Series H9 High Pressure Electronic Metering Pumps che a quello della LMI Series J5 12VDC Electronic Metering Pumps. In realtà la forma dello scatolato (si dice così?) non mi pare corrispondere in modo convincente a nessuno dei due modelli. Se proprio dovessi fare una scommessa tra LMI Series H9 e LMI Series J5 direi la prima. Ma l'ipotesi per cui protendo è un'altra: quello usato a Bologna potrebbe essere un modello andato fuori produzione.
Be', sono stato al gioco e ci ho perso pure una mezz'oretta... adesso però per premiare il mio impegno mi spieghi dove vuoi andare a parare ok? :)
P.S. Io non ci capisco nulla di queste pompe e francamente non ho idea di quale ipotesi tu stia seguendo, non mi faccio problemi a risponderti ugualmente perché ho piena fiducia nelle persone che hanno approntato l'esperimento in questione.
per quanto riguarda la sonda ho notato che la sigla è HP474AC (è così anche nel report di levi) in base a quello che c'è su sito "mancherebbe" una R....ma può darsi che si tratti di un modello vecchio.....stesso discorso per la pompa non sembra propio nuova....e comunque i colori (forse anche altro come la forma non si vede bene quello della J5) della parte posteriore (anche l'attaco standard) sono diversi rispetto al LMI J5
RispondiElimina@Daniele
RispondiEliminaBenissimo, finalmente si parla di cose concrete (dati, sigle, forme) e non di trucchi, complotti, dietrologismi. So che questi ultimi hanno molto fascino per una buona parte dei tuoi lettori, ma è bene che seguano e non precedano una analisi meticolosa dei dati di fatto.
Come vedi in questa fase non hai bisogno di ricorrere al supporto del tuo amico Giuseppe, puoi, anzi devi, verificare con i tuoi occhi.
Anch’io per scrupolo sono andato a guardarmi la pompa H9. No, non può essere essa quella di Bologna per tutta una serie di motivi. Innanzi tutto sul pannellino frontale nero ha solo una manopola di regolazione, mentre quella di Bologna ne ha 2,. Puoi vederlo abbastanza bene nel secondo filmato, dopo una quarantina di secondi , il pannello nero della pompa appare in basso a destra.. Le immagini dei filmati sono deformate e quindi dopo aver fatto un printscreen e ritagliato la pompa devi abbassare leggermente l’altezza dell’immagine. Poi la H9 ha uno scatolato diverso da quello che cerchiamo. Lo vedi bene nella foto di “La Repubblica” , la fascia liscia che circonda lateralmente il pannello è più larga nel caso della H9 e presenta un semicerchio prominente che invece è assente nella pompa di Bologna. Infine il basamento della H9 è più alto del necessario.
Sono pignolerie lo so, ma come dice l’adagio "è nei dettagli che il diavolo nasconde la sua coda". E io credo sia alla scienza, sia alla saggezza popolare, frutto dell’esperienza atavica dell’uomo e che lo ha fatto sopravvivere prima di Galileo.
Quindi non ti chiedo di asserire che la pompa di Bologna sia una J5, non possiamo dire questo, possono esserci od esserci state pompe con lo stesso aspetto (anzi approfitterei per lanciare una caccia al tesoro su Google-immagini per cercare altri sosia della pompa di Bologna) ti chiedo solo di dirmi, anche alla luce delle nuove informazioni se la pompa di Bologna può essere una LMI Serie J5.
Poi come promesso completerò l’analisi della prova del 14 gennaio. Non ho portato il discorso fino a questo punto per lasciarlo appeso a mezzo elefante. Prima vorrei però, per chiarezza di esposizione, che il bersaglio venisse messo bene a fuoco, poi sparo la conclusione che ho già pronta e vediamo se riusciamo ad abbattere l’intero elefante, così concludiamo questo safari.
P.S. Fai bene a nutrire la fiducia, soprattutto nei confronti dei veri amici. Basta non confondere “fiducia” con “fede”. La fede è un concetto assoluto ed è immutabile. La fiducia è qualcosa che ogni tanto deve essere verificata alla luce dei fatti e il suo livello può variare a secondo delle circostanze.
AldoB65
@FrancescoG
RispondiEliminaÈ ad Aldo che interessa... vediamo come va avanti 'sta storia.
@Aldo
A questo punto immagino che il tuo obiettivo sia dimostrare che la pompa utilizzata avesse una portata incompatibile con quella dichiarata nel report, giusto?
Al tuo precedente commento inoltratogli, Levi mi ha risposto in modo molto colorito:
HO MISURATO IL FLUSSO>>>>> MISURATO >>>>> DEI LORO MODELLI DI POMPA NON ME NE FREGA NULLA. QUEL TEST E' ACQUA PASSATA.
C'E' STATO IL TEST TECNICO. MINIMUM ENERGY 15kW for 18h.
NON VOGLIO PIU' SENTIR PARLARE DI ALTRE "POMPE"!
ORA STO ACQUISTANDO LA MIA POMPA !
E FAREMO ALTRE MISURE.
Insomma mi dispiace, davvero. Che devo dirti, al posto di Levi forse cercherei di rintracciare quella pompa e accontentarti, ma poiché è tranquillo di quanto fatto, credo voglia preoccuparsi solo del prossimo esperimento e di come mettere in piedi un sistema di misurazione a prova di qualsivoglia critica.
Comunque hai la mia parola che al prossimo esperimento a cui parteciperò... fotograferò da tutti i lati e in primo piano la pompa utilizzata, mi farò dare le sue generalità, e la intervisterò pure! :)
Scherzi a parte, pare che nelle prossime settimane faremo un count down entrambi: tu per trovare conferme ai tuoi dubbi, io perché si dimostrino infondati.
Spiacente di non essere riuscito ad accontentarti (per ora).
@Daniele
RispondiEliminaMi hai rovinato il finale. Comunque bravo hai capito in anticipo dove stavo andando a parare. Tuttavia consentimi di illustrarlo ad altri eventuali tuoi lettori che si erano incuriositi della storia.
Ebbene la seconda metà dell’elefante è proprio la portata di acqua. Se assumiamo che la pompa usata a Bologna è quella di maggior portata delle serie J5 abbiamo una portata di soli 7,6 litri all’ora, meno della metà dei 17,6 litri all’ora indicati nel rapporto del dr. Levi.
Ricapitolando, lo scopo della verifica del 14 gennaio (che per me è l’elefante) era quello di accertare, quantificandolo, se il catalyzer produceva molta più energia di quella immessa.
Il rapporto del dr. Levi non quantifica in modo esplicito il guadagno, cioè il rapporto tra il calore prodotto e l’elettricità assorbita, ma nel testo fa capire che è circa 12.
Questo 12 è dato dal prodotto della portata di acqua per il salto entalpico, derivante a sua volta dalle condizioni del vapore.
Per quanto riguarda il primo mezzo elefante, quello delle condizioni del vapore, il fatto che la sonda citata nel report di Levi non sia quella raffigurata nelle tue foto dà motivo di ritenere che il vapore fosse molto umido e quindi di dividere per 6 il suddetto valore di guadagno.
Per quanto riguarda il secondo mezzo elefante, quello della portata, il fatto che la pompa che appare nelle tue foto è identica ad una pompa che eroga meno della metà di quanto indicato nel report del dr. Levi, dà motivo di dividere ciò che resta per 2.
Quindi 12 diviso 6 e diviso ancora 2 diventa 1, cioè il calore prodotto dal catalyzer nella prova del 14 gennaio potrebbe essere stato niente di più dell’energia assorbita dalla rete elettrica. Ciò significherebbe che, almeno in quella occasione, il catalyzer si sarebbe comportato come un normale bollitore elettrico. E questo sarebbe perfettamente compatibile con i risultati degli altri 2 report dell’Università, che non riportano traccia di radiazioni anomala.
---- fine del safari -----
Per quanto riguarda la mail del dr. Levi sulla pompa essa si commenta da sola. E’ una reazione da “lesa maestà”. Chi l’avrebbe mai detto che alla casta ecclesiale che processò Galilei, si sarebbe sostituita quella degli accademici e che qualcuno di essi che si sarebbe immedesimato così bene nel ruolo da invocare il dogma dell’infallibilità.
Però te l’avevo detto di non disturbarlo. Lo sapevi che risponde solo a domande poste da Franchini in su, tanto per i normali utenti del web c’è il suo amico Passerini che si dà da fare.
Comunque, per finire, non è vero che la prova del 14 gennaio è acqua passata. E’ la base della sua credibilità e purtroppo sta diventando anche la base per la credibilità della nostra Università nel campo della FF. Se il suo report su un evento pubblico è pieno di lacune ed errori, come si fa a credere ai risultati che rilascia su prove effettuate a porta chiusa. Per me la sua credibilità è a zero. La nostra fortuna è che ha un amico che porta avanti con serietà e umiltà la sua passione giornalistica.
Attendo i tuoi report sui futuri eventi a cui sarai invitato e leggerò con curiosità le interviste che riuscirai a strappare a pompe, sonde, PC e finanche ai più umili tubi.
AldoB65
@Aldo
RispondiEliminaBel safari, ma ne avevo già fatto un bel pezzo in compagna del dottor Celani! Però resto sempre dell'idea che chi ora si cala nel ruolo di Buffalo Bill (ma al posto tuo lo farei anch'io, lo riconosco) avranno di che ricredersi. Quando gli esperimenti saranno ufficiali io continuerò a fare il blogger e a non fare mancare i miei contributi quasi-giornalistici, gli scienziati faranno gli scienziati al 100%, tutti i report scientifici arriveranno in primis e doverosamente da loro.
P.S. Conosco Levi da 35 anni. Da almeno 20 cerco di spiegargli i motivi per cui ritengo che l'omeopatia funzioni a prescindere dal numero di Avogadro, e lui niente: sposa tutt'ora in pieno la posizione del CICAP! E ricordo molto bene quando mi diceva che la fusione fredda era impossibile e che sicuramente i dati di funzionamento della macchina di Rossi erano frutto di errori di misura...
Come ti dicevo, sull'omeopatia non ha mai cambiato idea (l'ha anche provata qualche volta, e si è ancor più convinto che non funziona), sulla fusione fredda invece sì. E siccome lo conosco molto bene, il fatto che abbia cambiato idea mi basta e avanza. Fede più che fiducia, ok, può darsi... fatto sta che aspetto fiducioso quel che porterà il futuro. Se ho ragione io, tu sarai comunque felice di non averne avuto. Però se hai ragione tu, io non sarò per niente felice! ;)
@Daniele
RispondiEliminaCerto, sare felicissimo se si riuscisse a trovare una fonte pulita ed economica, soprattutto di questi tempi, e mi dispiace di fare la parte di Buffalo Bill.
Riguardo allo scetticismo del dr. Levi, il suo problema è proprio che ha cambiato idea sulla FF. Il suo atteggiamento sarebbe compatibile con la conduzione di un programma sperimentale sull’omeopatia, ma non sulla FF. Chi si assume l’onere di collaudare in nome dell’Università, e quindi di un Ente pubblico, la validità di un prodotto o di un dispositivo, si riveste dello scomodo e delicato ruolo di giudice. Il giudice, come noto, deve non solo essere ma anche apparire imparziale. Deve presentarsi al processo senza sentenze preconcette e anche se in cuor suo nutre un’opinione non la deve assolutamente svelare, pena il decadimento dalla funzione. Levi invece si comporta come un giudice che dice a destra e a manca che lui è convento dell’innocenza (o della colpevolezza) dell’imputato. Levi sta facendo di tutto per apparire un partigiano di Rossi e Focardi e questo di per se gli toglie credibilità, a prescindere dagli errori presenti nei suoi report. Credibilità già compromessa fin dall’inizio dal conflitto di interessi in cui si trova, essendo membro da un anno del “board of adviser” del blog di Rossi e collaboratore da anni di Focardi.
Il tuo amico non ha capito bene quale è il suo ruolo in questa vicenda. Confonde il suo obbiettivo (l’elefante) con quello di Rossi. L’elefante di Rossi è dimostrare che il suo catalyzer funziona ed è in grado di sviluppare molta più energia di quella convenzionale che vi entra, cioè che ha un alto guadagno (10, 100, ecc.). L’elefante di Levi è invece mettere in piedi un test di verifica attendibile e credibile sulle rivendicazioni di Rossi a prescindere dal guadagno che risulterà dalla sua prova (10, 100, oppure nulla, cioè 1). Non deve rivendicare che il catalyzer funziona, deve solo dimostrare cha ha sotto controllo tutti i parametri che servono a stabilirne il quadagno. E lo dimostra anche rispondendo con pazienza e cortesia a tutte le domande che riguardano la conduzione della prova, anche a quelle rivoltegli dai comuni cittadini italiani, in nome e per conto dei quali egli conduce le prove e che, pagando le tasse, finanziano l’università e gli assicurano lo stipendio. Lui è al servizio degli italiani, non di Rossi, ne di Focardi.
Comunque ti ringrazio per aver ospitato i miei rilievi sulla prova del 14 gennaio. Chi tra i tuoi lettori vuole capire come potrebbero essere andate le cose, ora ha più elementi per rendersene conto.
Ora voglio dare credito ai tua appassionata e nobile perorazione della buona fede del tuo amico Giuseppe.
Se non ti ho annoiato, ti farò avere, su blog relativo all’ultimo test, la mia opinione su come rendere più credibili i risultati dei prossimi test. Non sono un esperto del ramo, conosco la fisica scolastica. Ma sono un tipo difficile da convincere con i soli proclami e se il dr. Levi riesce a convincere me della adeguatezza del suo apparato di verifica, penso che convincerà buona parte degli altri osservatori.
A risentirci
AldoB65
(oops ... mi ero dimenticato la firma)
@Aldo
RispondiEliminaForse il mio entusiasmo ha fatto sì che mi fraintendessi o che dessi io un'idea sbagliata. In effetti dire che Levi crede alla fusione fredda è eccessivo visto che nemmeno sappiamo se nel reattore di Rossi si verifica fusione fredda o qualche altro tipo di LENR. Levi non parte dall'obbiettivo di dimostrare che l'E-Cat funziona, vuole semplicemente capire come fa a produrre quell'energia... si tratta di errori di misura? si tratta di un imbroglio? si tratta di un fenomeno fisico mai osservato prima (con questa intensità)? Per lui sono tutte ipotesi valide, ma chiaramente alcune le ha già messe alla frusta e qualcuna a questo punto appare più papabile e altre meno, tutto qui.
Il modo in cui procederà mi sembra ben riassunto nella lettera che ha scritto alla rivista del CICAP (Query on line) in risposta a un attacco micidiale del chimico nucleare Camillo Franchini: http://www.queryonline.it/2011/02/02/il-ritorno-della-fusione-fredda-ci-risponde-levi/
P.S. Se un giorno la comunità scientifica avvallasse all'unanimità una teoria che ammette inequivocabilmente la fusione fredda, ripensando a ora diresti ancora che "il suo problema è proprio che ha cambiato idea sulla FF"? Con questa affermazione tu dai per scontato che la FF non esiste: a me sembra invece molto più scientifico l'atteggiamento di Levi che ammette la possibilità che possa esistere. Anche perché in 20 anni si sono accumulate tonnellate di evidenze sperimentali... Segui gli ultimi commenti su Query on line (questo post) e comincerai a renderti conto che la vera leggenda metropolitana è che la FF non funzioni e che nessuna rivista scientifica seria abbia mai pubblicato niente al riguardo. Non è questione di fare complottismo, è onesta intellettuale.
L'altro giorno ho realizzato un esperimento di cui non capisco il risultato. Ho comprato una barretta di grafite diametro 2 mm lunghezza 100 mm circa ho misurato la resistenza risultata di 8 ohm l'ho posta tra gli elettrodi di una batteria ricaricabile 12 volt 7 ah dopo qualche secondo é diventata incandescente. Dopo il raffreddamento a temperatura ambiente la grafite é risultata sensibile al campo magnetico di un magnete permanente e veniva attirata dal magnete. Una’altra barretta di grafite identica solo riscaldata con la stessa batteria e non portata ad incandescenza é rimasta insensibile al campo magnetico. Che una fusione abbia trasformato il carbonio in materiale ferromagnetico?
RispondiEliminaciao Daniele
RispondiEliminaci sono novità riguardo alle succose notizie della metà di marzo di cui parlavi tempo fa?
Siamo tutti in trepida attesa, specie adesso che stiamo vivendo le drammatiche notizie che vengono dal Giappone accompagnate dalle sconsiderate dichiarazione dei convinti "nuclearisti" italiani
Guido
@Archimide
RispondiEliminaTi consiglio spassionatamente di iscriviti al forum Energeticamente di Roy Virgilio, lì può essere che troverai chi ti può essere d'aiuto.
@Yoda
Ancora nulla. Come ho detto da poco a Tia che mi chiedeva la stessa cosa, contavo di avere indicato un termine congruo... mo' se ho sbagliato di una, due settimane non ve la prendete con me! :)
Si tratta di tempi morti burocratici... ma dovremmo esserci quasi.
@daniele
RispondiEliminaLei scrive:
Ma io al posto tuo non collegherei l'esito di un brevetto (come tanti vedo stanno facendo) a un parere espresso nel corso di un iter. Rossi mi ha riferito off records come e perché lo Studio Cicogna sarebbe riuscito a ribaltare quelle conclusioni e mi è sembrato convincente. Mi ha pregato di non parlarne in giro, fin quando l'iter è in corso e gli ho dato la mia parola.
Su quella richiesta di brevetto si leggono commenti sarcastici, tipo:
The patent is among the poorest written and drafted that I have ever seen.
It is essentially worthless in the USA but as for Europe, who knows. The
paper is better but far from convincing.
Il giudizio espresso nel corso dell'iter mi sembra possa essere difficilmente modificato, perché è inerente al processo proposto:
At present cold fusion, which is the basic explanation given in the description for generating energy is not accepted as mainstream science and technology.
A mio parere l'iter del brevetto è da seguire con la stessa attenzione della messa a punto della nuova unità.
Cordiali saluti
@Camillo Franchini
RispondiEliminaBuongiorno e ben ritrovato,
seguo con attenzione gli sviluppi "ufficiali" del brevetto sul sito dell'EPO, come può vedere qui.
Cordiali saluti
@Daniele
RispondiEliminaHo riguardato il rapporto preliminare dell'Ufficio Brevetti: mi sembra che le critiche rivolte a Pascucci siano di tipo scientifico, non formale. Le osservazioni del funzionario assomigliano molto più a una recensione che a un elenco di inadempienze formali.
Se quella è la politica dell'Ufficio Brevetti, Pascucci dovrà faticare non poco a superare un'obiezione di questo tipo:
At present cold fusion, which is the basic explanation given in the description for generating energy is not accepted as mainstream science and technology.
Cordiali saluti
@Camillo Franchini
RispondiEliminaFrancamente al posto di Rossi mi preoccuperei di più se le critiche fossero di tipo formale piuttosto che di tipo scientifico.
A meno di non "reinventare" il ruolo dell'Ufficio Brevetti, il suo compito non è patentare le opere d'ingegno che sono accepted as mainstream science and technology bensì quelle che funzionano. Se un test dell'E-Cat in presenza di ingegneri/tecnici/consulenti EPO dimostrasse che funziona, sarebbero le teorie "mainstream" a dover essere messe in discussione non l'E-Cat.
Cordiali saluti.
P.S. Ha informazioni tali da poter confermare che a Fukushima il peggio è superato? Hanno effettivamente ripreso il controllo della situazione? Grazie.
Ciao! ho riportato sul mio blog uno scambio di idee sulla fusione fredda tra due persone(ho citato anche la tua intervista)(se hai una mezz'ora mi farebbe piacere la leggessi e mi fornissi una tua opinione)...le due domande finali che pongono molti sospetti, magari nella prossima intervista glielo puoi chiedere!
RispondiEliminaPS: Il blog è questo http://dibattiti.wordpress.com/
RispondiElimina@Marco
RispondiEliminaChe pazienza a mettere insieme quel dialogo! Tutto tu? Be' complimenti.
Le due domande che citi:
a. Sarà vero quello che dice Andrea a difesa nei suoi processi?Ci vorrebbe qualcuno(tipo Iene o Striscia la Notizia) che si prendesse l’onere di verificare i fatti fino in fondo.
b.Come mai sporcare la propria immagine, con conseguente perdita di credibilità vendendo sul sito ufficiale del Catalizzatore Energetico domini con nomi simili a prezzi esorbitanti?Proprio non me lo spiego.
a. Magari lo facessero! Immagino che avrai fatto quello che ho fatto io: cercare su internet più informazioni possibili sulla storia del Petroldragon. La cosa curiosa è che a parte quei due articoli del Corriere, quello di Repubblica e la pagina di Wikipedia, e il sito di Rossi ovviamente, non c'è null'altro. Incrociando tra loro tutte le informazioni disponibili, la versione di Rossi a me onestamente sembra uscirne a testa alta, anche perché wikipedia stessa sottolinea che è stato assolto da tutte le accuse (salvo le bancarotte causate dalla chiusura forzata delle sue fabbriche, causa modifica legislativa ad hoc per farlo chiudere).
In altre parole, lo scandalo Petroldragon quello sì che era una bufala: poco fumo, niente arrosto.
Tutto il contrario dell'E-Cat adesso: tanto fumo e tanto arrosto.
b. Non capisco proprio la domanda. L'unico sito ufficiale dell'E-Cat (al momento ancora non operativo) è questo: http://www.defkalion-energy.com/.
Tu di che cosa diavolo parli?
@Daniele e Marco.
RispondiEliminaVi rispondo sul punto b.
Quei siti non sono correlati con Rossi e C. Si tratta semplicemente dei soliti sciacalli che si accaparrano e registrano domini con la speranza di farci su un gruzzolo se il nome diventa famoso.
@Daniele
Ne approfitto per chiederti cosa sta succedendo con gli esperimwenti all'università di Bologna.
- Continuano ?
- C'e' stato il suggello di quell'accordo da 500Keuro di cui parlava Rossi ?
Grazie
Andrea
Ciao Daniele, avevo già scritto ma non vedo più il mio intervento: ho commesso un errore io ed è andato chissa dove o lo hai censurato? Comunque lo ripropongo: al di là di tutte le misure di Levi o altri scienziati, un getto continuo di vapore da 20kg/h è MOLTO MOLTO di più di quello di una vaporella: tu lo hai visto? Qualcuno non direttamente coinvolto può dire di averlo visto? E per la prova di febbraio qualcuno ha visto il getto di acqua da 60 l/min (con quella gomma deve arrivare a 2.5 - 3 metri di distanza) e soprattutto qualcuno ha verificato la temperatura di ingresso e uscita dell'acqua all'esterno del E-CAT o è stata usata la sonda che si vede nelle tue foto posta dentro al reattore? Hai visto con i tuoi occhi se l'E-CAT era effettivamente alimentato da una comune presa domestica? Scusate se qualcuno ha già risposto a queste domande, ma io queste risposte non le ho trovate da nessuna parte.
RispondiEliminaOvviamente come tutti spero che sia tutto vero e ci sono buoni motivi per crederlo (conosco Focardi da quasi 20 anni), ma la storia insegna di granchi paurosi (vedi raggi N).
@Andrea
RispondiEliminaSe Mario Massa conosce Focardi da 20 anni saprà la risposta come la so io, ma io ho promesso di non parlare finché non è il momento... Mario forse no! :)
@Mario Massa
Ti ho risposto, e il tuo commento è sempre lì dove lo hai lasciato... cioè qui:
http://22passi.blogspot.com/2011/03/e-cat-ultime-news.html
Sei tu che hai sbagliato post(o) stasera! :)
Ma non tutti i mali vengono per nuocere: rispondimi a quello che ho scritto qui sopra ad Andrea.
P.S. Ma se conosci Focardi da 20 anni perché non lo chiedi direttamente a lui quello che hai domandato a me?
Grazie a mario massa e daniele per la risposta!
RispondiElimina@daniele
RispondiEliminacomunque il sito è questo
http://www.energycatalyzer.us/
ci si arriva anche dal video del tg greco sulla defkalion, ma se dite che non è suo tutto si spiega!
@Marco
RispondiEliminaAhimè, ne spunteranno a decine di siti "sciacalli" come questi... è un classico della rete.
Scusate, ma non avendo il tempo di leggere tutti gli interventi, mi è capitato di leggere l’intervento di TIA del 14 febbraio in cui si faceva riferimento all’utilizzo o meno di polvere da parte di Piantelli. Confermo che Focardi e Piantelli utilizzavano barrette, ma questo era dettato dal fatto che dopo alcuni mesi di lavoro la cella veniva aperta per sezionare la barretta e osservarla al SEM. L’utilizzo di nano polveri era già preso in considerazione da Stremmenos in un suo articolo su “La chimica e l’industria” aprile 1999 (anche se lui consigliava di sinterizzarla, cosa che non risulta faccia Rossi). C’è da dire che a quel tempo lui come la quasi totalità dei ricercatori pensavano a una fusione deuterio-idrogeno e non nichel-idrogeno. Se devo dire la verità però nelle celle che vidi nel suo laboratorio (le uniche che abbia mai visto in vetro, essendo lui un esperto di spettroscopia) il nichel era sotto forma di lamina sottile.
RispondiElimina@Camillo Franchini
RispondiEliminaMi autorispondo al P.S. a cui non mi ha risposto...
Emergenza a Fukushima: radioattivita' altissima, evacuati tutti gli operai
Il livello di iodio-131 nell'acqua del reattore 2 e' 10 milioni di volte superiore alla norma
27 marzo, 09:53 (fonte ANSA)
TOKYO - La radioattivita' dell'acqua al reattore n.2 della centrale di Fukushima e' estremamente elevata ed e' pari a 10 milioni di volte i livelli normali. Lo riferisce l'Agenzia per la sicurezza nucleare, secondo cui si e' resa necessaria l'evacuazione immediata dei tecnici al lavoro.
Il livello di iodio-131 presente nel reattore n.2 e' estremamente alto, al punto da far ipotizzare all'Agenzia che l'acqua possa essere legata in qualche modo al nocciolo, visto che la radioattivita' registrata e' di 1.000 millisievert/ora. L'emergenza contaminazione sale mentre i tentativi di messa in sicurezza sono frenati dalla minaccia radiazioni: proprio oggi era il programma il passaggio dalle autobotti dei pompieri alle pompe elettriche per iniettare acqua nei reattori, per accelerare i tempie ed evitare cosi' ulteriori ritardi. Le fonti di perdita di materiale nocivo restano ancora da individuare quando lo iodio e' salito a 1.850 volte i limiti legali nelle acque immediatamente vicine all'impianto di Fukushima.
SALE ANCORA LIVELLO IODIO RADIOATTIVO IN MARE - La radioattività in mare di fronte alla centrale nucleare giapponese di Fukushima è di 1.850 volte superiore ai livelli di norma, secondo le ultime misurazioni disponibili. Lo rende noto l'Agenzia giapponese per la sicurezza nucleare, che solo ieri aveva rilevato una presenza di iodio-131 in acqua 1.250 volte al di sopra del normale.
CAPO AIEA, ALLARME NUCLEARE POTREBBE DURARE MESI - Potrebbe durare settimane, o mesi, l'allarme nucleare in Giappone, dopo l'incidente alla centrale di Fukushima provocato dal sisma e dello tsunami che due settimane fa hanno devastato il nord-est del Paese. Lo afferma il direttore dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), il giapponese Yukiya Amano, in un'intervista al New York Times. Amano ha spiegato che le autorità nipponiche non sanno ancora con certezza se i noccioli dei reattori e il combustibile nucleare esausto sono ricoperti dall'acqua necessaria al loro raffreddamento, secondo il Nyt online. I tecnici hanno riscontrato alti tassi di radioattività in mare, vicino alla centrale, il che fa temere che uno o più reattori non abbia più una tenuta stagna. Amano ha detto di vedere "segni positivi" nel parziale ristabilimento dell'energia elettrica della centrale, ma ha auspicato "più sforzi per porre fine all'incidente".
Passate di quà http://www.facebook.com/pages/Le-Iene/48166220529 (la pagine ufficiale di facebook delle iene), e mettete mi piace alla richiesta di un servizio sulla fusione fredda di Bologna! Se siamo tanti magari ci danno peso!
RispondiElimina@ Marco
RispondiEliminami dispiace ma non condivido.
Se l'informazione (scientifica e non) deve passare da programmi comici come Le Iene o Striscia la Notizia, allora siamo messi davvero male!
Credo che in questo momento l'unico programma Tv che può affontare con una certa serietà l'argomento sia "Report", al quale ho già scritto di questo ed invito voi a fare altrettanto. Se poi nemmeno loro se ne occupano...allora proviamo anche con le "iene" ...sigh! :-(
@Marco
RispondiEliminaEh sì, Yoda mi ha tolto le parole di bocca... le Iene mi piacciono ma nel loro DNA c'è più la caccia alla truffa che il disvelamento di un coverup scientifico. Anche io ho segnalato tutta la storia a Report, era fine gennaio...
Invito tutti i frequentatori del blog ad inviare una email alla redazione di Report all'indirizzo: report@rai.it in cui si chiede la realizzazione di una puntata sulla scoperta di Rossi-Focardi.
RispondiEliminaP.S.: tra i link che ho segnalato alla redazione di Report nella mia mail ho doverosamente riportato anche quello del blog di Daniele :)
@Yoda
RispondiEliminaAncora un mese o due e non credo che sarà più necessario segnalarglielo... si faranno vivi loro! ;)
Però grazie :)
@daniele @yoda Io al contrario penso che possa raggiungere molte più persone, e il modo in cui spiegano loro le cose è molto più coinvolgente... Credo sia più opportuno appoggiarsi a tutti i possibili mezzi di informazione per raggiungere un buon risultato..
RispondiElimina@Marco
RispondiEliminaCapisco cosa vuoi dire, ma come era improprio che dell'E-Cat se ne occupasse il CICAP così sarebbe improprio che se ne occupassero Luca e Paolo! :)
Porterebbe però molte presone che non seguono report(ad esempio io) ad informarsi sul argomento...Poi non penso che solo perchè è una cosa di alto livello scientifico se ne possano occupare certe trasmissioni e per le altre sia improprio...certo se lo facessero quelli di mistero sarei d'accordo con te, sarebbe controproducente :) , ma le iene mi sembrano un giusto compromesso!Permetterebbero di raggiungere la maggior parte degli italiani...
RispondiElimina@Marco
RispondiEliminaSì, va bene. Comunque considera che Rossi non ha bisogno di farsi pubblicità (fosse dipeso da lui non avrebbe nemmeno fatto la presentazione a gennaio)... deve solo finire il lavoro che sta facendo e strabiliare il mondo a ottobre ad Atene. E i mass media finiranno col dare spazio alla notizia, è inevitabile. All'inizio anche a me sembrava doveroso "aiutarli" ad accorgersene, poi ho capito che... ogni cosa ha il suo tempo :)
P.S. Io guardo sia Le Iene che Report ;)
Hai ragione...in effetti è più una curiosità mia, di sapere maggiori particolari..e so che loro andrebberò più a fondo, ma ci pensi bene già tu!
RispondiEliminaCmq mi sembra di aver letto in qualche tuo commento che è stato rossi a tirar dentro focardi...mi sembra però piuttosto il contrario se si va a vedere questo articolo del 94...
RispondiEliminahttp://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/02/18/la-bomba-di-siena.html
@Marco
RispondiEliminaMercoledì avrai un po' di nuovi "particolari", è una promessa! :)
Rossi ha tirato dentro Focardi proprio per la sua esperienza in materia. Però il rendimento del salsicciotto di oggi è 2 (forse anche 3) ordini di grandezza maggiore dello scatolotto del '94. Prima di incontrare Rossi, Focardi aveva lavorato solo con barrette di nichel: ciò confermerebbe che è proprio nella polvere il segreto di Rossi. Del resto lo stesso Piantelli, da un paio di anni, ha anche lui abbandonato le barrette per passare alle polveri.
@Tia Ancora co' 'sta pompa! Hai letto il report? L'acqua viene da un serbatorio e hanno misurato il tempo necessario all'estrazione di mezzo litro... Riusciranno a vedere quanta acqua manca alla fine del test?!! leggi qui:
RispondiEliminaThe cooling inlet water of about 18 °C comes from a
reservoir via a pump (yellow). The transparent blue rubber hose going from the reservoir to
the device is visible above the yellow pump, on the left of the photo in figure 1.
[...]
Calibrations. The flow of the inlet water was calibrated in the following way. The time for
filling up 0.5 liters of water in a carafe was measured to be 278 seconds. Visual checks
showed that the water flow was free from bubbles. Scaled to flow per hour resulted in a flow
of 6.47 kg/hour (Density 1 kg/liter assumed).
Neanche di fronte all'evidenza!!!
Chiedo scusa, l'ultimo commento l'ho postato nella pagina sbagliata... era destinata a questa pagina... http://22passi.blogspot.com/2011/04/i-fisici-svedesi-sulle-cat-e-una.html
RispondiEliminaE' un problema se posto qualche tua intervista o news sul mio blog? chiaramente cito autore e provenienza
RispondiElimina@Mahler
RispondiEliminaNo problem, a Tia fischieranno un po' le orecchie :)
@Marco
No problem, link e citazioni sono ben gradite. Ciao
E lasciami il link del tuo blog, così passo a trovarti.
buongiorno a tutti quelli che leggono questo blog, e sopratutto a chi da questa ricerca ha grandi aspettative per il fututro.
RispondiEliminaio è da un pio che seguo con trepidazione e con grande speranza di poter trovare delle nueve fonti di energia alternative al petrolio.
La mia domanda è sempre che se ne conosca la risposta;
- sara possibile pel piu' prossimo futuro acquistare un generatore per una da utilizzare in una piccola impresa?
- Io adesso ho un contatore da 20kw, che potenza di e-cat dovrebbe occorrere per sostituirlo?
- Che costo dovrei sostenere?
Sono entusiasta dell' invenzione dei nostri connazionali Rossi e Focardi. Auguro vivamente una rapida diffusione, per un mondo migliore.Ciao,Vincenzo.
RispondiEliminaCiao Daniele, grazie per il tuo lavoro e la tua dedizione. mi fa molto piacere che si parli sul web di questi temi, ci mancherebbe altro!
RispondiEliminala mia curiosità è la seguente: risulta che Rossi o Focardi abbiano mai accennato, parlando dei materiali post "fusione", di aver trovato oltre a un ca 10% di rame anche dell'elio(in qualsivoglia forma, visto che mi sembra scarseggino i neutroni a disposizione)o adirittura litio, perché no?
mi riferisco all'esperimento durato mesi, i cui risultati sono stati analizzati da un laboratorio di Padova (università?).
ringrazio te e tutti coloro che diranno qualcosa, e leggo (per quanto mi è possibile) con interesse i commenti di tutti.
ciao!
Ciao a tutti,
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Grazie.
RL mutuante.