"Il mondo dei sensi è una molecola di polvere in un torrente di acque invisibili."
Nicolàs Gòmez Dàvila
Nicolàs Gòmez Dàvila
Post di Andrea Rampado
Nella storia dell'umanità le scoperte scientifiche da sempre hanno segnato l'evoluzione dell'uomo.
Nella storia dell'umanità le scoperte scientifiche da sempre hanno segnato l'evoluzione dell'uomo.
Dall'era del bronzo a quella del ferro
fino alla prima rivoluzione scientifica, dalla seconda metà del
Cinquecento all'epoca moderna, in piena era nucleare, l'umanità ha
visto e vissuto dei salti evolutivi chiari e ben definiti. Questi
passaggi sono attribuiti a persone, inventori a volte scienziati e
ricercatori; persone che dotate di genialità e spirito d'inventiva -
a volte contro dogmi scientifici o religiosi - hanno osato andare
oltre “fino ad arrivare là dove nessun uomo
è mai giunto prima”.
In questa nostra epoca, l'epoca
moderna, l'ultimo passaggio o salto evolutivo (nella sua accezione
più negativa purtroppo) è stato segnato tragicamente dallo scoppio
della prima bomba atomica a Hiroshima il 6 Agosto del 1945, solo tre
anni dopo la prima reazione a catena nucleare controllata della
prima pila atomica ad opera di Enrico Fermi e sette anni dopo la
scoperta della fissione nucleare ad opera di Otto Hahn nel 1938.
Viviamo nell'era atomica, un'era che
nel futuro sarà ricordata probabilmente come la più grande follia
dell'uomo. In meno di 90 anni abbiamo costruito più di 440 centrali
nucleari e ufficialmente oltre 17.000 bombe termonucleari. Quella che
inizialmente doveva essere la più grande scoperta scientifica di
tutti i tempi - energia a basso costo, a disposizione di chiunque,
utilizzata per la nostra evoluzione a beneficio di tutta l'umanità - è
tragicamente diventata la scoperta più abominevole di tutti i tempi.
Questo periodo storico probabilmente verrà ricordato come il periodo
più buio delle nostre ere, un passaggio durante il quale l'uomo ha
toccato la profondità più oscura del suo ego.
Alcuni uomini, in molte parti di questo
pianeta, uomini che io chiamo “Uomini del futuro” - e qualcun altro chiama "Eretici" - stanno provando
in molti modi a dare inizio a un nuovo passaggio evolutivo,
l'inizio di una nuova era. Molti sono dei millantatori che giocano
sulla buona fede e sul bisogno comune di trovare delle alternative al
monopolio del nucleare e del petrolio; difficile districarsi,
difficile distinguere cosa è buono da ciò che
non è buono. Molto è stato fatto in
campo alternativo, come il solare e l'eolico, ma non basta, non è
sufficiente. L'irrefrenabile crescita demografica associata alla
sempre più crescente richiesta di energia e risorse primarie non
è sostenibile con le energie alternative e neppure con le fonti
tradizionali, senza contare che tutto questo sta inevitabilmente
distruggendo il nostro unico pianeta, l'unica casa nella quale
viviamo. Siamo arrivati ad un punto di non ritorno, da cui non è possibile tornare indietro se non a costo di
sconvolgimenti planetari drammatici e forse inevitabili. In momenti
come questi, difficili per chi ne ha anche solo un minimo di
consapevolezza, l'uomo con la sua ragione, il suo ingegno e
caparbietà, forse riuscirà ad evitare l'estinzione, a
salvare se stesso salvando prima di tutto questo pianeta, la sua
casa.
In tutto il mondo infatti ci sono dei barlumi di speranza, lucine che quasi contemporaneamente si
sono accese, lucine che nei modi più disparati cercano di
illuminarci verso un nuovo cammino, verso una nuova era. Per gli
scettici ad oltranza, per i sostenitori della scienza dogmatica al
pari di una religione, non esistono e non possono esistere soluzioni
diverse da quelle che a oggi vengono sostenute in tutte le
università e in tutti i centri di ricerca del pianeta. Per altri
invece le soluzioni ci sono e si stanno battendo per farle emergere,
per farle riconoscere, per farle conoscere, per farle utilizzare.
Qualcuno di loro, come ad esempio Andrea Rossi dal 2011, sta cercando
in tutti i modi possibili di far emergere una nuova soluzione o
meglio una nuova fonte energetica. Una nuova fonte di energia che si
basa di fatto su un concetto ormai noto da quasi un secolo,
l'energia nucleare. Una energia prodotta non più da elementi
instabili e radioattivi, come l'uranio e la sua fissione, ma da
elementi naturali non radioattivi e abbondanti come l'idrogeno
dall'acqua e il nikel; la fusione fredda o, come più comunemente
chiamata in questi ultimi anni, LENR. Al contrario
di ciò che avviene nelle stelle come il nostro sole, essa dovrebbe
avvenire a temperatura ambiente e non a milioni di gradi come sperimentalmente dimostrato nella fusione calda.
Queste nuove reazioni nucleari potrebbero essere prodotte, non più in impianti impattanti come le centrali nucleari, ma in reattori grandi come un pacchetto di sigarette per alimentare una casa, grandi come un container per alimentare un'azienda o una industria. Andrea Rossi, dopo aver realizzato la sua invenzione in Italia, dopo aver coinvolto una delle più prestigiose università al mondo, la prima e la più antica, l'Alma Mater di Bologna, come nelle migliori tradizioni italiane (cervelli in fuga) è volato negli USA. Ha ottenuto finanziamenti milionari, l'interesse di multinazionali ed enti come la NASA e finanziamenti dai più importanti gruppi finanziari al mondo; ma ancora oggi nulla di quanto da lui promesso (e di promesse ne ha fatte moltissime) è stato mantenuto, nulla ad oggi è reperibile negli scaffali di un centro commerciale o negozio specializzato. Tutto questo per molti è considerata una truffa, per qualcuno un complotto, per altri una speranza. È in atto il classico gioco che molte volte solo la storia scritta nei libri ci ha fatto conoscere, il solito percorso dal quale emerge il solito problema di sempre e di questa umanità. Raggiri, intrighi internazionali, servizi segreti, bugie in mezzo a poche verità. Rossi non è l'unico che oggi presenta al mondo una soluzione energetica alternativa ed innovativa, ma, come dicevo, legata indissolubilmente a un vecchio concetto di “energia nucleare”. Ce ne sono molti altri che come lui dichiarano di ottenere energia da processi nucleari freddi, ma sono - sembrerebbe - più in ritardo nello sviluppo di sistemi commerciali. Ci sono prove e testimonianze anche dalla Russia, dal Giappone e dagli stessi USA.
Queste nuove reazioni nucleari potrebbero essere prodotte, non più in impianti impattanti come le centrali nucleari, ma in reattori grandi come un pacchetto di sigarette per alimentare una casa, grandi come un container per alimentare un'azienda o una industria. Andrea Rossi, dopo aver realizzato la sua invenzione in Italia, dopo aver coinvolto una delle più prestigiose università al mondo, la prima e la più antica, l'Alma Mater di Bologna, come nelle migliori tradizioni italiane (cervelli in fuga) è volato negli USA. Ha ottenuto finanziamenti milionari, l'interesse di multinazionali ed enti come la NASA e finanziamenti dai più importanti gruppi finanziari al mondo; ma ancora oggi nulla di quanto da lui promesso (e di promesse ne ha fatte moltissime) è stato mantenuto, nulla ad oggi è reperibile negli scaffali di un centro commerciale o negozio specializzato. Tutto questo per molti è considerata una truffa, per qualcuno un complotto, per altri una speranza. È in atto il classico gioco che molte volte solo la storia scritta nei libri ci ha fatto conoscere, il solito percorso dal quale emerge il solito problema di sempre e di questa umanità. Raggiri, intrighi internazionali, servizi segreti, bugie in mezzo a poche verità. Rossi non è l'unico che oggi presenta al mondo una soluzione energetica alternativa ed innovativa, ma, come dicevo, legata indissolubilmente a un vecchio concetto di “energia nucleare”. Ce ne sono molti altri che come lui dichiarano di ottenere energia da processi nucleari freddi, ma sono - sembrerebbe - più in ritardo nello sviluppo di sistemi commerciali. Ci sono prove e testimonianze anche dalla Russia, dal Giappone e dagli stessi USA.
Sono passati ormai 27 anni dalle prime dichiarazioni di
Fleischmann & Pons che per primi durante una conferenza stampa
dichiararano al mondo intero di aver prodotto l'energia del Sole in
un bicchiere. Dichiarazioni che vennero smentite nel giro di soli sei
mesi così che i due scienziati vennero banditi dalla comunità
scientifica internazionale. Affermazioni che furono rilasciate in un
periodo molto particolare della nostra storia, soprattutto quella
italiana; pochi infatti sanno che "l'idea" della fusione fredda partì
proprio dall'Italia quindici anni prima del 1989. Nel 1974 venne depositato il primo brevetto al mondo che sfruttava, secondo gli inventori, delle reazioni nucleari di fusione fredda; "Produzione di energia termonucleare controllata dell'idrogeno e suoi isotopi", di Omero Speri e Pietro Zorzi.
Il Sole 24 Ore 15 Aprile 1989 |
Omero Speri e Pietro Zorzi, due "Eretici" che vennero presi in seria considerazione dal fisico Roberto Monti del CNR e dal chimico Renzo Boscoli i quali formularono e divulgarono dal 1984-'85 in poi delle nuove teorie "eretiche".