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lunedì 25 aprile 2011

Intervista a Christos Stremmenos
(da Radio Città del Capo)





Ecco il testo dell'intervista al  professor Christos Stremmenos, messa on line come file audio sul sito della radio bolognese lo scorso 23 aprile. Hanno curato la trascrizione Alberto, Tizzie, Marco, Bruno, Zippo e il sottoscritto (tutto fatto ieri come potete vedere qui!). Prossimamente sarà disponibile anche la traduzione in inglese fatta da Vanesio e Alex (col contributo di Tizzie).
Qui il link originale a RCDC con i file audio e un articolo di accompagnamento.


Stremmenos: “la fusione fredda
risolverà molti problemi dell’umanità”

Radio Città del Capo - Bologna - Italy | RcdC.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA
http://radio.rcdc.it/archives/stremmenos-la-fusione-fredda-puo-risolvere-molti-problemi-dellumanita-77206/
Trascrizione autorizzata per il blog Ventidue passi d’amore e dintorni 


...e questo, naturalmente, ci ha fatto pensare che veramente, Fleischmann e Pons avevano trovato qualcosa di molto importante, perché se ci si spostava di un micron da queste [condizioni sperimentali]... si trovava palladio e basta... o ossido di palladio e l'ossido di palladio non esisteva, perché il giorno prima il palladio era lucido, splendeva...

Quindi questo avrebbe voluto dire che c'era stata una..

...trasmutazione! Erano trasmutazioni prodotte da un processo... questo è successo dopo venti giorni. Abbiamo pensato con [Gian Paolo] Cammarota [direttore dell'Unità Complessa di “Scienze Chimiche, Radiochimiche e Metallurgiche dell'Università di Bologna, ndr] di sottoporre i nuovi campioni a una specie di deformazione, insomma come fanno gli orefici che passano attraverso un... in modo da deformare un pochettino il reticolo. Abbiamo seguito lo stesso protocollo dell'esperienza [di Flieschmann e Pons], però stavolta dopo cinque giorni (creando della struttura difettosa sul palladio) avvenivano gli stessi fenomeni, con le stesse caratteristiche, con la stessa – diciamo così – quantità di elementi formati sempre in quelle zone e così via. La cosa che uno pensa subito è che la struttura difettosa sia la più adatta, quindi mi è venuto in mente subito di sperimentare con una struttura estremamente deformata, che è polvere di palladio, e siccome il palladio ce lo dovevamo procurare dall'Inghilterra, io dico “ma perché non usiamo un altro elemento meno costoso? – perché non c'erano neanche tanti soldi – prendiamo il nickel”.
Contemporaneamente ho avuto l'occasione di leggere qualcosa che Focardi aveva pubblicato sul Nuovo Cimento, quindi, come colleghi nella stessa università a Bologna, abbiamo cominciato a scambiare pareri, informazioni et cetera, quindi in parallelo abbiamo lavorato finché io sono andato in pensione.
Una cosa molto importante sulla polvere. L'ultimo mio studente che faceva la tesi con me – che per caso era un Greco – aveva osservato una cosa molto interessante con le polveri di nickel. Le polveri di nickel da sole non è che assorbissero un gran quantità di idrogeno. Messe lì naturalmente in una cella – avevamo fatto una cella calorimetrica raffinata dove si misuravano variazioni di temperatura e di quantità di calore prodotto in maniera molto rigorosa – abbiamo constatato circa 1, 2 o 3 watt nei migliori dei casi e lo stesso anche Sergio Focardi. Focardi però era indirizzato anche allo studio – come professore di fisica nucleare – di parametri nucleari, ma nello stesso tempo anche di cambiamenti di struttura, insomma eravamo complementari su questa questione. Comunque – questo è molto importante, perché l'ho osservato e l'ho detto allora a Sergio – facendo degassare la polvere di nickel, stavolta a una pressione bassissima (cioè 10-6, cioè un milionesimo della pressione atmosferica) per una settimana e a una temperatura di 500 gradi [centigradi, ndr] in modo che tutti gli ossidi dalla superficie dei micrococchi [probabilmente Stremmenos intende "microparticelle", ndr] del nickel venivano eliminati (tutti gli ossidi formati perché siamo immersi in un'atmosfera di ossigeno), ebbene: il caricamento mi ha “succhiato” – come posso dire – una enorme quantità di idrogeno (perché usavo idrogeno...) e da 500 gradi che era, la temperatura è cominciata a salire in maniera molto, molto considerevole, insomma verso l'alto, superando i 1000 gradi. Io ho preso paura e ho spento tutto [ride] perché mi dico: "qui mi scoppia tutto!".
Andava su in maniera molto veloce la temperatura. Probabilmente si aggiungeva anche una reazione chimica (formazione di idruri in quel caso lì). Non ho avuto la pazienza di aspettare che arrivasse a regime, ma gli esperimenti precedenti che così, a livello di produzione esotermica dal nickel... mi è durato anche sei mesi questo eccesso [di calore], quindi ha fatto... ma assorbiva poco idrogeno, quindi ho capito che il trucco era di purificare il nickel al massimo...

Quindi polvere di nickel... lei ha detto degassare, cioè togliere l'ossigeno...

Togliere tutti i gas che assorbe… più gli ossidi formati nella superficie dei micrococchi [probabilmente Stremmenos intende "microparticelle", ndr] del nickel.

E come si fa a fare questo procedimento con la polvere di nickel?

Scaldando. Scaldando a temperatura attorno a 500 gradi e creando una depressione di (io sono andato molto avanti) 10-6 che significa un milionesimo di atmosfera. Comunque forse bastava anche poco e naturalmente uno doveva lasciare il campione più giorni e quindi…

Mi scusi professore se la interrompo, ma quello che mi sta dicendo è molto simile a quello che ha detto l'ingegner Rossi quando il 14 parlava della temperatura dentro l'energy catalyzer, lui parlava di circa 400, 500 gradi...

Sì. Ecco Rossi ha avuto il grande merito di attivare il sistema attraverso questo catalizzatore... da passare dai watt ai kilowatt, e questo se lo tiene segreto, fa benissimo...

Il famoso ingrediente segreto di cui parlava Rossi durante la presentazione.

Questo va bene... fa benissimo e naturalmente, quando avrà sistemato tutte le questioni con il brevetto e così via, sarà di dominio pubblico, almeno a livello di dominio scientifico.
E abbiamo ancora delle idee da [sviluppare] a livello di ricerca... di sollecitare il sistema anche con altri metodi, non chimici puramente (perché un catalizzatore ha un'azione chimica), ma altri modi chimico-fisici per sollecitare e migliorare il sistema, renderlo un pochino più flessibile in modo da poterlo un domani – non so tra quanti anni – usare per le macchine, per gli aerei a reazione eccetera, insomma c'è ancora molta strada da fare, ma è una strada fantastica.

Ecco professore, venendo un po' ai giorni nostri, siamo in una vicenda che è stata presentata a Bologna, ma ha un cuore in Grecia adesso, e su questa vicenda appunto è stato detto dall'ingegner Rossi che in una città greca si sta sviluppando uno stabilimento. Ha fatto anche il nome di una ditta, la Defkalion, mi sembra che si chiami…

Io sono il vicepresidente [ride].

...di cui lei è il vicepresidente, esattamente. Ecco, stiamo parlando di un vero e proprio impianto industriale, quindi non si parla più di sperimentazioni …

No, no, stiamo parlando di un impianto industriale che stiamo preparando in maniera molto precisa, ma mi consenta, in questo momento, di non focalizzare la nostra discussione su questi aspetti. Ci sarà il momento, a ottobre, senz'altro sarà un exploit di questa faccenda, ma in termini molto seri...

Le volevo fare solo una domanda di questo tipo: visto che lei, appunto, ha una passata esperienza anche di rappresentanza diplomatica in Italia, quindi proprio sul suo specifico ruolo lei si è adoperato con il governo greco per agevolare la sperimentazione di questo impianto... qual è il suo ruolo?

Ho capito la domanda dottore [ride]. Questa cosa naturalmente è come sono i vecchi amori: quando sono andato in pensione volevo fare il mio laboratorio e continuare queste mie ricerche in santa pace. Però informavo Giorgio Papandreu, l'attuale primo ministro, che allora era il presidente del Pasok. Nel Congresso in cui è stato eletto erano stati creati dei gruppi di lavoro per vari aspetti economici della Grecia. Insomma, per formulare il programma del partito che era in auge di andare nel governo. Quindi io ho detto: “Giorgio, guarda – gli ho spiegato – continuo a lavorare su questa cosa”. E allora al Congresso subito lui mi ha detto: “ma sai che ci credo anch'io a questa cosa, ma chissà quando verrà”. “Non lo so – dico – la verità e il destino non lo abbiamo, ma dobbiamo sostenere e perseguire questo filone...”.
Focardi mi ha telefonato due anni fa: “Guarda Christos che il salto di qualità c'è stato, perché Rossi ha trovato una maniera di...”. “Ma hai fatto le misure di...”? “Sì, le ho fatte io le misure e ho visto una amplificazione di 200 volte l'energia entrata, e non solo questo...”. Io non lo conoscevo Rossi ancora, perché stava negli Stati Uniti. “Non solo questo – dice – sono testimone del fatto che la Eon, lì vicino a Ferrara - a Bondeno - ha riscaldato un grosso capannone di Rossi, non so quanti metri quadrati o cubi...”. Non ci credevo neanch'io: “ma dico, sei sicuro, Sergio?”. “Ma si dice tu dubiti di me?”. “Di te non dubito assolutamente, ma passare dai watt ai kilowatt è un miracolo! Bravo questo ingegnere, lo voglio conoscere!”. Quando è venuto Rossi qui... anzi prima che venisse gli ho mandato una email: “Gli amici dei miei amici sono anche i miei amici, io quando verrai voglio conoscerti. Vogliamo discutere a livello scientifico e ho anche una proposta: vorrei seguire la cosa anche in Grecia perché in questo momento ci sono dei problemi economici seri nel mio paese”. Mi ha risposto subito, Rossi è sempre molto gentile, sempre aperto.

Quindi può essere una cosa molto importante per un paese come la Grecia che ultimamente ha avuto problemi economici grossissimi, tensioni sociali... potrebbe essere anche uno sviluppo importante...

Esatto, questo lo vedremo in seguito. Con i piedi di piombo, dobbiamo fare le cose serie. E non è solo la Grecia... è per l'intero pianeta questa cosa, se viene sviluppata con le dovute maniere, in modo da non soccombere attraverso il marketing dei petrolieri e tutti gli altri.
Con le altre forme di energia rinnovabile, alternativa, io credo che possa esserci una convivenza abbastanza costruttiva. È chiaro che il problema è che dobbiamo eliminare l'anidride carbonica da questo pianeta. Il cambiamento climatico non è un'opinione, non è un verdetto scientifico, è una realtà che viviamo giorno per giorno e quindi bisogna lavorarci. Mi chiederà perché si sono convinti sia Rossi che Focardi che la Grecia sia un paese adatto: perché noi fonti primarie di energia non ne abbiamo al di fuori dell'idroelettrico e naturalmente della lignite, ma non esiste un combustibile più inquinante di quello...

Però la Grecia ha tanto nickel...

Esatto, ha il nickel, e il presidente della Società del nickel è stato mio studente qui a Bologna, Sakis Barakos [?]... quando gli ho raccontato: "guarda che una volta ti ho bocciato in Fisica, adesso non lasciarti bocciare una seconda volta. Devi stare con le orecchie e gli occhi aperti su questa faccenda, perché potrebbe essere una cosa molto importante".
Insomma, considerando il clima, la predisposizione dell'attuale governo in Grecia... anche l'opposizione adesso ha chiesto di essere informata su questa questione... quindi questa faccenda viene accolta in maniera non pregiudiziale in Grecia, nessuno non si impegna... qui Rossi ha ragione, c'è poco da fare: gli interessi a livello scientifico sono molto conflittuali e molte volte sono “servitori”... lei mi capisce... e quindi sarà il mercato... il mercato è in grado di valutare scientificamente? No, ma comunque...

Ecco professore: sta parlando con un profano come sono poi anche gli ascoltatori della radio. Io volevo chiederle però una cosa, e Lei già in qualche modo l'ha accennato. Una comunità scientifica, estremamente scettica però, relativamente sia a questi studi ma sia anche alle evidenze presentate dal 14 Gennaio in poi, magari adesso un po' meno scettica perché ci sono anche altri studiosi che hanno cominciato a interessarsi... perché tutto questo scetticismo?

Ecco. La discriminante fra gli scettici e i favorevoli è che i favorevoli hanno lavorato, si sono occupati in termini sperimentali o teorici, gli scettici pontificano solo. Pontificano senza occuparsi, senza vedere la realtà sperimentale di questo sistema, della fusione fredda in generale. Pontificano anche in maniera arrogante, perché non hanno l'umiltà di riconoscere questo. D'altronde la Fisica, la Chimica, sono scienze sperimentali e questo bisogna sottolinearlo. Prevale non il modello il modello segue, è frutto del nostro cervello – prevale l'evidenza sperimentale, è quella che conta, altrimenti la scienza sarebbe ancora al livello di "neanderthalensis"! [ride]

Però alcuni scienziati, non scettici prevenuti, dicono: "Certo, abbiamo visto delle cose, però essendoci queste limitazioni di carattere economico, produttivo, di mercato non si può vedere dentro l'Energy Catalyzer, non si possono conoscere queste sostanze additive di cui parla Rossi... e quindi non si può vedere, non si può conoscere".

Queste sono scuse! Ammesso che Rossi lo apra, [troverebbero] della polvere! Dunque, il discorso è di prendere in esame tutti i possibili approcci per capire 1) come si può superare la barriera di Coulomb, cioè la repulsione fra i protoni e i nuclei; 2) come non vengano fuori le previste [radiazioni] in base a quel meccanismo, che potrebbe essere anche un altro meccanismo nucleare. Ma è compito loro: anziché pontificare così – per "farsi belli" – è bene che collaborino con chi ha lavorato, che si scambino [idee] per il bene di... d'altronde la Scienza ha quella finalizzazione lì: di aiutare l'Uomo, non i capitalisti – perché Lei ha capito che io sono dalla parte socialista, della società... ma di fronte al valore Uomo... l'Uomo ha due necessità: una, quella di mangiare e l'altra di muoversi, di utilizzare l'energia. Se riusciamo a decentralizzare questo discorso dell'energia abbiamo risolto al 50% i problemi esistenziali di una società. Grazie dottore, credo che abbiamo detto tutto! [ride]

Le faccio un'ultima domanda, perché siamo un po' sul politico adesso, abbiamo parlato tanto di scienza, e di questioni complesse. Ecco, sicuramente una scoperta come questa e soprattutto la sua applicazione industriale di massa, allargata, avrebbe effetti rivoluzionari sulla produzione di energia, ma talmente rivoluzionari che, visto che insomma attualmente...

Creerebbe squilibri...

...le attuali guerre si verificano per l'energia, insomma, che sia petrolio o...

Per il 50% del fabbisogno dell'Umanità. L'altro 50% è quello di mangiare!

Di mangiare, certamente. Però con l'energia attualmente, se vediamo i disastri delle guerre e i disastri delle centrali nucleari – vedi il Giappone – abbiamo diversi problemi.

Beh, le classi politiche internazionali si devono rassegnare: l'evoluzione scientifica, come non si è fermata con l'Inquisizione di Galileo, non può fermarsi ora. È bene che contribuiscano ad introdurre questo discorso – dal loro punto di vista, che io non condivido – ma non si può fermare l'evoluzione della Scienza. Questo è un “principio teleologico” – chiamiamolo così – del progresso dell'umanità, e in questo momento l'umanità è in crisi per le difficoltà che i sistemi politici generali creano su questi settori: 50% sull'alimentazione e 50% sull'energia. Se viene affrontato in maniera graduale... non è necessario "scannarsi" per accettare l'innovazione scientifica. La biotecnologia ha fatto dei salti molto importanti per la salute dell'Uomo; bisogna dare il dovuto contributo all'evoluzione scientifica a livello energetico. Non è un peccato, capisco che non la pensano tutti come me, ma questo è inevitabile: non si può bloccare l'evoluzione della Scienza, del sapere umano. Io, poiché, spero di avere ancora qualche genoma dei miei vecchi antenati, seguo due cose. Una, quella di Socrate: Ἓν οἶδα ὅτι οὐδὲν οἶδα ("Una cosa conosco, che non conosco niente"). E un'altra di Aristotele che ha detto: Φύσει τοῦ εἰδέναι ὀρέγεται ἄνθρωπος (per natura l'uomo ha la vocazione del sapere). Quindi è insito in noi, differiamo dal mondo animale in questo, appunto. [ride]

Quindi ci diamo appuntamento a Ottobre, in Grecia.

Ci diamo appuntamento in Grecia, anzi sarò molto, molto contento di fare due chiacchiere anche allora!

25 commenti:

  1. Ottimo lavoro.

    La versione in inglese occorrera` "parafrasarla" un po', perche' altrimenti risulterebbe di difficile comprensione a mio parere. Gia` lo e` questa trascrizione in molti passaggi, al che mi chiedo se non sarebbe un bene rimaneggiarla un po' per fornire senso piu` compiuto alle frasi, oppure attenersi a quanto detto a voce e lasciare tutto cosi`.

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  2. >tizzie
    La versione in inglese occorrera` "parafrasarla" un po'
    certo, che poi l'originale è un festival di frasi incompiute...

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  3. Tra "i problemi dell'umanità" che la ff risolverebbe c'è anche quello della vera indipendenza dei popoli. Questa è una tecnologia intrinsecamente anti-mondialista che diminuisce o annulla la possibilità di ricatto delle grandi potenze sugli stati inermi.
    Nessun paese potrà più essere affamato e distrutto economicamente dagli embarghi della 'famigghia Addams' (ONU, NATO, WTO ecc.) e questo non può che confortare tutti gli uomini liberi.

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  4. Segnalo che finalmente ne parla anche un settimanale, Panorama ha una intervista a Focardi fatta venerdì scorso:
    http://blog.panorama.it/italia/2011/04/22/parla-lo-scienziato-che-ha-inventato-la-fusione-nucleare-a-freddo/

    Renzo

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  5. Bel regalino di Pasqua.
    Grazie a Daniele Passerini ed ai volenterosi.
    Con il Vostro permesso e citando le fonti passo a pubblicare sul blog dell'Associazione 202020 Ambiente Efficienza Energia.
    Un cordiale saluto a tutti i presenti.
    Luigi Versaggi

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  6. tra le altre cose stremmenos nell'ultima parte della intervista accenna l'argomento che avevo proposto insieme ad un altro utente riguardo gli scenari economico politico ambientale che si aprono a fronte di questa incredibile invenzione

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  7. @ Daniele

    Formibabile e coerente come sempre.

    Colgo l'occasione per fare una proposta: aprire un post specifico dedicato alla VERA STORIA SEGRETA (MILITARE) DELLA FUSIONE FREDDA, da assemblare in stile "WikiLeaks", anche la rete pullula di “tracce seminate ad arte”, a volte nascoste all’interno di “quartine”.

    Così come migliaia di altri appassionati come me, anch'io ho in corso, da marzo, una mia modestissima inchiesta personale, grazie alla quale potrei offrire quale contributo originale.

    In virtù delle informazioni raccolte, tra l'altro, oseremmo dimostrare che:

    1) - Rossi/Foccardi hanno inventato BEN POCO DI NUOVO.

    2) - Per dirla con Enrico Bellone, scomparso purtroppo qualche giorno fa: "... i sacri testi della fisica e della chimica non sono mai adeguatamente aggiornati, perché molte innovazioni, dato il loro enorme valore strategico, prima di essere divulgate, trascorrono lunghi periodi di quarantena sottoforma di segreti militari..." (la storia della scienza e della matematica insegna), con buona pace di Camillo Franchini & Co.

    3) - La Natura è sempre lì, ma si è attrezzata per assicurare un gran tournover di osservatori, oggi più che mai.

    Grazie a tutti per i servizio reso, ancora più prezioso perchè gratuito.

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  8. @ luigi

    beh l'innovazione a quanto so io è nella produzione stabile di energia a livelli molto alti.

    in pratica gli esperimenti passati o si trattava di osservare fenomeni spesso non riproducibili sempre o quantità di energie minime.

    che poi tale tecnologia sia stata sfruttata in segreto dai militari è fuor di dubbio perche è previsto anche nel protocollo di brevettaggio di qualunque cosa deve avere l'approvazione militare perche se ha un uso militare prima deve essere nelle loro mani ...strano a dirsi ma è cosi.

    credo per questo rossi stava in usa a parlare da quello che ho capito con i militari

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  9. Grazie a tutti per la traduzione! Vi seguo con grande interesse e tanta speranza!

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  10. @ federico

    Ciao, Federico. Con franchezza, mi trovo qui, adesso, perché non ho alternative: fuori, da una settimana, "vien giù che Dio la manda!" (un diluvio).

    Ti propongo un gioco.

    Prendi carta e matita e disegna tre cerchi abbastanza grandi, in modo tale che ogni singolo cerchio condivida con gli altri due un pezzetto della propria superficie.

    Colora la frazione di superficie condivisa. La chiameremmo "zona grigia" o, se preferisci, "zona d'ombra".

    A fianco ai cerchi 1,2 e 3 scrivi rispettivamente "Pubblico", "Privato", "Militare"

    Dentro il cerchio 1 scrivi Ministero Difesa, Università, Enti Ricerca (ENEA, ...), Diversi (tutti alimentati dal bilancio statale)

    Dentro il cerchio 2 "Privato", scrivi Industria (Finmeccanica, SNIA BPD, ecc...), centri di ricerca privati, consulenti a vario titolo, ecc...

    Nel cerchio 3 "Militare", scrivi Dipartimenti Pianificazione strategica, Gestione, Auditing, Forniture, ecc...(definizioni di fantasia)

    Questo, nella nostra ipotesi è il nostro "modello standard" molto grezzo, riferibile all'Italia o, se preferisci, al "Club Nucleare", alla NATO, agli USA, ecc... In particolare, se parliamo degli USA, scriveremmo RAYTHEON, LOCHED RTIN, BOEING, ecc...

    Ti avviso, questo è un terreno "minato", dove i rischi maggiori che corriamo, sopratutto se il nostro ragionamento non è supportato da prove adeguate, sono costituiti da: cadere nel ridicolo, complottismo, dietrologia.

    La mia proposta, non a caso, e, data la complessità degli argomenti, suggerisce di aprire un intero post sul tema, in modo tale che funga da contenitore per tutti i contributi che arriveranno, alcuni seri, altri meno, altri nulli. Ma arriveranno, arriveranno!

    Questa è una storia che ha infinite analogia con la storia della fusione calda.

    Questa storia si intreccia con molti "misteri" legati a:
    - Grande mistificazione dei trattati di non proliferazione nucleare,
    - "URANIO IMPOVERITO" (e relativo depistaggio),
    - guerra dei Balcani e relativa "Sindrome dei Balcani"
    - Guerra del Golfo e relativa "Sindrome del Golfo"
    - Morti sospette dei nostri soldati, impiegati in diverse missioni all'estero.
    - Basi militari in Sardegna, morti di leucemia e tumori vari = "Sindrome di Quirra".
    Tutti casi INSPIEGABILI per la "scienza ufficiale".

    Quanto tu affermi sembrerebbe (per il momento il condizionale è d'obbligo)sia successo nella "zona non grigia. La vera incubatrice della fusione fredda è però la zona d'ombra.

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  11. @Enrico Maria Podestà e AleVasce
    Grazie a nome di tutti. L'unione fa la forza, sempre! :)

    @Tizzie
    Stremmenos parla l'italiano bene... cioé quasi con troppa disinvoltura! :)
    Se fai attenzione noti che già questa stessa trascrizione è stata rimaneggiata assai, cercando di restare il più fedele possibile al testo originale, ma eliminando ripetizioni e un'infinita di "diciamo" e "come dire", cercando di completare le frasi dove era indispensabile per la comprensione, ma lasciandole monche dove lo stesso Stremmenos apriva un discorso senza chiuderlo.

    @Vanasio
    Parafrasate pure, è necessario, però cum grano salis... nel senso che di questa intervista, nella stessa versione italiana, conta di certo più la sostanza che la forma. ;)

    @Paysages M
    Se questa tecnologia farà semplicemente il suo dovere, non potranno non esserci conseguenze socio-politico-economiche... una bella inversione di rotta a questo mondo sull'orlo del precipizio ci vuole proprio!

    @Renzo
    Sì, l'arrivo su Panorama è un segno... pessimo segno che abbiano battuto l'Espresso. Ribadisco che ho segnalato a gennaio la storia a Fazio, Saviano, Gabanelli e... silenzio fondo. :(
    C'è un'altra cosa che vorrei dire... confrontando tutte le informazioni che ho raccolto, mi sento di potere affermare che il padre dell'E-Cat è Rossi, Focardi al più è uno zio... e mi sembra che ultimamente lo zio si stia leggermente allargando... ma è solo un'impressione.

    @Luigi Versaggi
    Ti inviterei a linkare facendo tutti i riassunti e le sintesi che vuoi, ma non a copia-incollare il post come fanno molti: potremmo introdurre dei miglioramenti al testo, se ti limiti a mettere un link non sfuggiranno, se copi e incolli sì.

    @Federico
    Il discorso del complottismo è lungo. Non è che non credo che esistano dei complotti, ma la mia impressione è che il "pensiero complottista" tenda a fare di tutta l'erba un fascio (di tutte le cose un complotto) diventando così una sorta di spiegazione - non so come dire - tautologica e non contraddicibile valida per tutto. Io ho una vera idiosincrasia per ogni "spiegazione onnicomprensiva" (a meno che non abbia a che fare con la dimensione spirituale della coscienza) prodotta dalla mente umana.

    @Luigi
    Diamo tempo al tempo, sto traducendo, a tempo perso un bell'articolo di Steven Krivit sulla fusione fredda e sugli equilibri di potere in essa.
    Non riesco a moltiplicarmi, sicuramente ci sono più cose che vorrei scrivere qui dentro di quelle che il tempo mi consente di scrivere. Dico a tutti: se avete contributi da suggerire, già pubblicati su un vostro blog, o se non avete un blog e volete usare questo come tazebao, sono disponibile (se fate caso ho una etichetta intitolata "altre penne su questo blog").
    Bello l'esempio dei cerchi... e se lo disegnassi tu sel serio?

    RispondiElimina
  12. @ Daniele

    "...Bello l'esempio dei cerchi... e se lo disegnassi tu sel serio?"

    Ci abbiamo lavorato per un po'.

    Ci siamo arresi perché stava diventando un "figlio della libidine", un albero troppo complicato, troppo contorto che alla fine non avrebbe interessato nessuno.

    Sono però dell'avviso che pubblicare un qualunque schema avulso da un metodo, o da un contesto che lo giustifichi e ne consenta una corretta interpretazione sia controproducente.

    La mia proposta è fondata sulla consapevolezza della complessità dell'argomento e sulla necessità che gli interessati possano partecipare offrendo un proprio contributo, assumendosi contestualmente la propria responsabilità.

    Non dimentichiamolo: molti dei protagonisti che hanno "recitato" nella "zona d'ombra" sono andati in congedo o stanno per farlo. Molti, tra questi, hanno dovuto avvalersi di collaboratori. Sicuri che nessuno, tra loro, non si senta animato dallo stesso spirito del soldato Bradley Manning? (vedi caso documenti riservati USA su WikiLeaks).

    Rossi(!!!???):"...from the People of DOE and DOD in the USA. From them there is really to learn. They say 10-20 words and from those words I get a universe of informations. In these last 2 months we made substantial evolution,...".
    (Tempismo? Contatto giusto al momento giusto? Io un'idea me la sono fatta!)

    I vari Oppenheimer, i Teller, ecc... della "fusione fredda", per quanto potenti, lo sanno più di chiunque altro: uno tzunami da BIG ONE impossibile fermarlo.

    Considerata la dimensione planetaria del fenomeno, non dire tutto, tutto insieme, ma un po' alla volta, per evitare di non avere niente da dire dopo, non è ne' un'opzione ne' una necessità: è un rischio inesistente perchè è e sarà impossibile per chiunque esaurire l'argomento in dieci, cento, mille post.

    Are we ready?

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  13. Ciao Daniele!

    Grazie per la segnalazione, ho provveduto a rimuovere l'articolo dal blog.
    In effetti però la fonte Radio Città del Capo era citata.

    In ogni caso ho spedito anche una email per scusarmi per il disguido. Da ora in avanti non mi farò prendere dalla fretta e valuterò con più calma le opportunità di pubblicazione e le varie implicazioni di Copyright.
    Cordiali saluti.
    Luigi Versaggi

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  14. @Luigi
    Tutto bene quel che finisce bene... stanotte quando ho ricevuto la email di RCDC lì per lì ho pure pensato che mi fossi dimenticato io di mettere i loro link, poi ho visto che si riferivano al tuo blog e sono corso ad avvisarti. Ciao

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  15. Uhm com'è che qui non noto la domanda più banale ed ovvia?
    Stremmons dice di avere usato anche lui polvere di Nickel. Allora chi è stato il primo? Rossi o Stremmons?
    Stremmons dice una balla?
    Se non dice balle questa diventa prior art (a meno che Stremmons non abbia fatto gli esperimenti con la polvere DOPO Aprile 2008, cosa che dubito da come è impostato il discorso).
    La prior art invalida completamente il brevetto!
    Anche se gli concedono il brevetto, quando si andrà in tribunale a difendere il brevetto, ci sarà chi si riferirà a questa intervista e chiamerà in causa Stremmons.

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  16. @tia: nella descrizione della richiesta di brevetto il fatto che il nickel sia in polvere o meno non sembra particolarmente rilevante, anche se "raccomandato".

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  17. Non mi ricordavo. A questo punto mi domando cosa cavolo brevetti visto che è tutta prior art.
    A naso, se l'e-cat funziona, quella domanda di brevetto, se approvata così com'è, viene triturata in tribunale alla prima contestazione. Figurati se Piantelli (reattore Ni-H) starà zitto.

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  18. @Daniele
    Hyperion non è il nome che "dovrebbe" avere l'e-cat? Fonte Wikipwedia

    Qui viene riportato per ben 6 volte, e non ha nulla a che fare con l'e-cat, perchè userebbe nitruri di uranio...

    http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2011-03-31/nucleare-portatile-064904.shtml?uuid=Aa3dJwKD

    Deduco Hyperion non sarà il nome ufficiale, altrimenti si farà troppa confusione...

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  19. Rispondendo a Daniele sul come mai Piantelli se ne sta tutto calmino, rispondo: tattica classica nei brevetti.
    L'esempio ultimo tra i tanti è LG vs Sony sui diritti del lettore Blu-Ray.
    La PS3 è fuori da anni, perchè LG ha aspettato fino ad adesso?
    Perchè Sony ormai non può più cambiare l'hardware ed il software, e quindi dovrebbe dare i soldini a LG.
    Se LG scattava subito alla commercializzazione di PS3, Sony avrebbe cambiato al volo le specifiche.
    Esempi come questo sono ordinari. Si attaccano i brevetti quando non è piu possibile fare retromarcia e l'unica opzione è pagare, pagare.

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  20. >Enrico Maria Podestà
    quelli sono mini-reattori a fissione, sul principio di fukushima insomma.

    Hyperion Power Module costerà circa 50 milioni di dollari e di per se stesso è grande 2 metri per un metro e mezzo, anche se ha bisogno di mezzo ettaro per alloggiare la turbina e il resto dell'attrezzatura

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  21. @Tia
    E figurati se te ne stai zitto tu. :-D
    Sei tu l'incredibile Hulk allora? Stai per colpire ancora? :)
    Ma lo sai che tu e Piantelli in fondo avete molto, molto, molto in comune... fin troppe. ;)

    @Enrico e Vanesio
    Avevo già segnalato a Defkalion quella omonomia, mi hanno pure risposto ringraziandomi. Spero anche io che cambino nome, perché confondere la tecnologia di Rossi con quella di un reattore a fissione di IV generazione non mi sembrerebbe proprio il caso!

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  22. @Daniele
    Ah... Mi stupisci ogni giorno di più!
    Non ho parole.. Sei un mito!

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  23. Dmoanda forse off-topic: per quando e` prevista la pubblicazione della versione inglese dell'intervista?

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  24. @Enrico
    Perché, che ho fatto??? :)

    @Tizzie
    Se non ce la faccio oggi, male che vada domani... sono incasinatissimo questi giorni.

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