Ecco il testo dell'intervista al professor Christos Stremmenos, messa on line come file audio sul sito della radio bolognese lo scorso 23 aprile. Hanno curato la trascrizione Alberto, Tizzie, Marco, Bruno, Zippo e il sottoscritto (tutto fatto ieri come potete vedere
qui!). Prossimamente sarà disponibile anche la traduzione in inglese
fatta da Vanesio e Alex (col contributo di Tizzie).
Qui il link originale a RCDC con i file audio e un articolo di accompagnamento.
Stremmenos: “la fusione fredda
risolverà molti problemi dell’umanità”
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http://radio.rcdc.it/archives/stremmenos-la-fusione-fredda-puo-risolvere-molti-problemi-dellumanita-77206/
Trascrizione autorizzata per il blog Ventidue passi d’amore e dintorni
...e
questo, naturalmente, ci ha fatto pensare che veramente, Fleischmann
e Pons avevano trovato qualcosa di molto importante, perché se ci si
spostava di un micron da queste [condizioni sperimentali]... si
trovava palladio e basta... o ossido di palladio e l'ossido di
palladio non esisteva, perché il giorno prima il palladio era
lucido, splendeva...
Quindi
questo avrebbe voluto dire che c'era stata una..
...trasmutazione!
Erano trasmutazioni prodotte da un processo... questo è successo
dopo venti giorni. Abbiamo pensato con [Gian Paolo] Cammarota
[direttore dell'Unità Complessa di “Scienze Chimiche,
Radiochimiche e Metallurgiche dell'Università di Bologna, ndr] di
sottoporre i nuovi campioni a una specie di deformazione, insomma
come fanno gli orefici che passano attraverso un... in modo da
deformare un pochettino il reticolo. Abbiamo seguito lo stesso
protocollo dell'esperienza [di Flieschmann e Pons], però stavolta
dopo cinque giorni (creando della struttura difettosa sul
palladio) avvenivano gli stessi fenomeni, con le stesse
caratteristiche, con la stessa – diciamo così – quantità di
elementi formati sempre in quelle zone e così via. La cosa che uno
pensa subito è che la struttura difettosa sia la più adatta, quindi
mi è venuto in mente subito di sperimentare con una struttura
estremamente deformata, che è polvere di palladio, e siccome il
palladio ce lo dovevamo procurare dall'Inghilterra, io dico “ma
perché non usiamo un altro elemento meno costoso? – perché
non c'erano neanche tanti soldi – prendiamo il nickel”.
Contemporaneamente
ho avuto l'occasione di leggere qualcosa che Focardi aveva pubblicato
sul Nuovo
Cimento, quindi, come colleghi nella stessa università a
Bologna, abbiamo cominciato a scambiare pareri, informazioni et
cetera, quindi in parallelo abbiamo lavorato finché io sono andato
in pensione.
Una
cosa molto importante sulla polvere. L'ultimo mio studente che faceva
la tesi con me – che per caso era un Greco – aveva osservato una
cosa molto interessante con le polveri di nickel. Le polveri di
nickel da sole non è che assorbissero un gran quantità di idrogeno.
Messe lì naturalmente in una cella – avevamo fatto una cella
calorimetrica raffinata dove si misuravano variazioni di temperatura
e di quantità di calore prodotto in maniera molto rigorosa –
abbiamo constatato circa 1, 2 o 3 watt nei migliori dei casi e lo
stesso anche Sergio Focardi. Focardi però era indirizzato anche allo
studio – come professore di fisica nucleare – di parametri
nucleari, ma nello stesso tempo anche di cambiamenti di struttura,
insomma eravamo complementari su questa questione. Comunque –
questo è molto importante, perché l'ho osservato e l'ho detto
allora a Sergio – facendo degassare la polvere di nickel, stavolta
a una pressione bassissima (cioè 10-6, cioè un
milionesimo della pressione atmosferica) per una settimana e a una
temperatura di 500 gradi [centigradi, ndr] in modo che tutti gli
ossidi dalla superficie dei micrococchi [probabilmente Stremmenos intende "microparticelle", ndr] del nickel venivano
eliminati (tutti gli ossidi formati perché siamo immersi in
un'atmosfera di ossigeno), ebbene: il caricamento mi ha “succhiato”
– come posso dire – una enorme quantità di idrogeno (perché
usavo idrogeno...) e da 500 gradi che era, la temperatura è
cominciata a salire in maniera molto, molto considerevole, insomma
verso l'alto, superando i 1000 gradi. Io ho preso paura e ho spento
tutto [ride] perché mi dico: "qui mi scoppia tutto!".
Andava
su in maniera molto veloce la temperatura. Probabilmente si
aggiungeva anche una reazione chimica (formazione di idruri in quel
caso lì). Non ho avuto la pazienza di aspettare che arrivasse a
regime, ma gli esperimenti precedenti che così, a livello di
produzione esotermica dal nickel... mi è durato anche sei mesi
questo eccesso [di calore], quindi ha fatto... ma assorbiva poco
idrogeno, quindi ho capito che il trucco era di purificare il nickel
al massimo...
Quindi
polvere di nickel... lei ha detto degassare, cioè togliere
l'ossigeno...
Togliere
tutti i gas che assorbe… più gli ossidi formati nella superficie
dei micrococchi [probabilmente Stremmenos intende "microparticelle", ndr] del nickel.
E
come si fa a fare questo procedimento con la polvere di nickel?
Scaldando.
Scaldando a temperatura attorno a 500 gradi e creando una depressione
di (io sono andato molto avanti) 10-6
che significa un milionesimo di atmosfera.
Comunque forse bastava anche poco e naturalmente uno doveva lasciare
il campione più giorni e quindi…
Mi
scusi professore se la interrompo, ma quello che mi sta dicendo è
molto simile a quello che ha detto l'ingegner Rossi quando il 14
parlava della temperatura dentro l'energy catalyzer, lui parlava di
circa 400, 500 gradi...
Sì.
Ecco Rossi ha avuto il grande merito di attivare il sistema
attraverso questo catalizzatore... da passare dai watt ai kilowatt, e
questo se lo tiene segreto, fa benissimo...
Il
famoso ingrediente segreto di cui parlava Rossi durante la
presentazione.
Questo
va bene... fa benissimo e naturalmente, quando avrà sistemato tutte
le questioni con il brevetto e così via, sarà di dominio pubblico,
almeno a livello di dominio scientifico.
E
abbiamo ancora delle idee da [sviluppare] a livello di ricerca... di
sollecitare il sistema anche con altri metodi, non chimici puramente
(perché un catalizzatore ha un'azione chimica), ma altri modi
chimico-fisici per sollecitare e migliorare il sistema, renderlo un
pochino più flessibile in modo da poterlo un domani – non so tra
quanti anni – usare per le macchine, per gli aerei a reazione
eccetera, insomma c'è ancora molta strada da fare, ma è una strada
fantastica.
Ecco
professore, venendo un po' ai giorni nostri, siamo in una vicenda che
è stata presentata a Bologna, ma ha un cuore in Grecia adesso, e su
questa vicenda appunto è stato detto dall'ingegner Rossi che in una
città greca si sta sviluppando uno stabilimento. Ha fatto anche il
nome di una ditta, la Defkalion, mi sembra che si chiami…
Io
sono il vicepresidente [ride].
...di
cui lei è il vicepresidente, esattamente. Ecco, stiamo parlando di
un vero e proprio impianto industriale, quindi non si parla più di
sperimentazioni …
No,
no, stiamo parlando di un impianto industriale che stiamo preparando
in maniera molto precisa, ma mi consenta, in questo momento, di non
focalizzare la nostra discussione su questi aspetti. Ci sarà il
momento, a ottobre, senz'altro sarà un exploit di questa faccenda,
ma in termini molto seri...
Le
volevo fare solo una domanda di questo tipo: visto che lei, appunto,
ha una passata esperienza anche di rappresentanza diplomatica in
Italia, quindi proprio sul suo specifico ruolo lei si è adoperato
con il governo greco per agevolare la sperimentazione di questo
impianto... qual è il suo ruolo?
Ho
capito la domanda dottore [ride]. Questa cosa naturalmente è come
sono i vecchi amori: quando sono andato in pensione volevo fare il
mio laboratorio e continuare queste mie ricerche in santa pace. Però
informavo Giorgio Papandreu, l'attuale primo ministro, che allora era
il presidente del Pasok. Nel Congresso in cui è stato eletto erano
stati creati dei gruppi di lavoro per vari aspetti economici della
Grecia. Insomma, per formulare il programma del partito che era in
auge di andare nel governo. Quindi io ho detto: “Giorgio,
guarda – gli ho spiegato –
continuo a lavorare su questa cosa”.
E allora al Congresso subito lui mi ha detto: “ma
sai che ci credo anch'io a questa cosa, ma chissà quando verrà”.
“Non lo so
– dico – la verità e il destino
non lo abbiamo, ma dobbiamo sostenere e perseguire questo filone...”.
Focardi
mi ha telefonato due anni fa: “Guarda
Christos che il salto di qualità c'è stato, perché Rossi ha
trovato una maniera di...”.
“Ma hai fatto le misure di...”?
“Sì, le ho fatte io le misure e ho
visto una amplificazione di 200 volte l'energia entrata, e non solo
questo...”. Io non lo conoscevo
Rossi ancora, perché stava negli Stati Uniti. “Non
solo questo – dice – sono
testimone del fatto che la Eon, lì vicino a Ferrara - a Bondeno - ha
riscaldato un grosso capannone di Rossi,
non so quanti metri quadrati o cubi...”.
Non ci credevo neanch'io: “ma
dico, sei sicuro, Sergio?”.
“Ma si
–
dice –
tu dubiti di me?”.
“Di te non dubito
assolutamente, ma passare dai watt ai kilowatt è un miracolo! Bravo
questo ingegnere, lo voglio conoscere!”.
Quando è venuto Rossi qui... anzi prima che venisse gli ho mandato
una email: “Gli amici dei miei amici sono anche i miei amici, io
quando verrai voglio conoscerti. Vogliamo discutere a livello
scientifico e ho anche una proposta: vorrei seguire la cosa anche in
Grecia perché in questo momento ci sono dei problemi economici seri
nel mio paese”. Mi ha risposto subito, Rossi è sempre molto
gentile, sempre aperto.
Quindi
può essere una cosa molto importante per un paese come la Grecia che
ultimamente ha avuto problemi economici grossissimi, tensioni
sociali... potrebbe essere anche uno sviluppo importante...
Esatto, questo lo vedremo
in seguito. Con i piedi di piombo, dobbiamo fare le cose serie. E non
è solo la Grecia... è per l'intero pianeta questa cosa, se viene
sviluppata con le dovute maniere, in modo da non soccombere
attraverso il marketing dei petrolieri e tutti gli altri.
Con le altre forme di
energia rinnovabile, alternativa, io credo che possa esserci una
convivenza abbastanza costruttiva. È chiaro che il problema è che
dobbiamo eliminare l'anidride carbonica da questo pianeta. Il
cambiamento climatico non è un'opinione, non è un verdetto
scientifico, è una realtà che viviamo giorno per giorno e quindi
bisogna lavorarci. Mi chiederà perché si sono convinti sia Rossi
che Focardi che la Grecia sia un paese adatto: perché noi fonti
primarie di energia non ne abbiamo al di fuori dell'idroelettrico e
naturalmente della lignite, ma non esiste un combustibile più
inquinante di quello...
Però
la Grecia ha tanto nickel...
Esatto,
ha il nickel, e il
presidente
della
Società
del
nickel
è stato mio studente qui a
Bologna, Sakis Barakos [?]... quando gli ho raccontato: "guarda
che una volta ti ho bocciato in Fisica, adesso non lasciarti bocciare
una seconda volta. Devi stare con le orecchie e gli occhi aperti su
questa faccenda, perché potrebbe essere una cosa molto importante".
Insomma,
considerando il clima, la predisposizione dell'attuale governo in
Grecia... anche l'opposizione adesso ha chiesto di essere informata
su questa questione... quindi questa faccenda viene accolta in
maniera non pregiudiziale in Grecia, nessuno non si impegna... qui
Rossi ha ragione, c'è poco da fare: gli interessi a livello
scientifico sono molto conflittuali e molte volte sono “servitori”...
lei mi capisce... e quindi sarà il mercato... il mercato è in grado
di valutare scientificamente? No, ma comunque...
Ecco
professore: sta parlando con un profano come sono poi anche gli
ascoltatori della radio. Io volevo chiederle però una cosa, e Lei
già in qualche modo l'ha accennato. Una comunità scientifica,
estremamente scettica però, relativamente sia a questi studi ma sia
anche alle evidenze presentate dal 14 Gennaio in poi, magari adesso
un po' meno scettica perché ci sono anche altri studiosi che hanno
cominciato a interessarsi... perché tutto questo scetticismo?
Ecco.
La discriminante fra gli scettici e i favorevoli è che i favorevoli
hanno lavorato, si sono occupati in termini sperimentali o teorici,
gli scettici pontificano solo. Pontificano senza occuparsi, senza
vedere la realtà sperimentale di questo sistema, della fusione
fredda in generale. Pontificano anche in maniera arrogante, perché
non hanno l'umiltà di riconoscere questo. D'altronde la Fisica, la
Chimica, sono scienze sperimentali e questo bisogna sottolinearlo.
Prevale non il modello –
il modello segue, è frutto del nostro cervello –
prevale l'evidenza sperimentale, è quella che conta,
altrimenti la scienza sarebbe ancora al livello di
"neanderthalensis"! [ride]
Però
alcuni scienziati, non scettici prevenuti, dicono: "Certo,
abbiamo visto delle cose, però –
essendoci queste limitazioni di carattere economico, produttivo, di
mercato – non si
può vedere dentro l'Energy Catalyzer, non si possono conoscere
queste sostanze additive di cui parla Rossi... e quindi non si può
vedere, non si può conoscere".
Queste
sono scuse! Ammesso che Rossi lo apra, [troverebbero] della polvere!
Dunque, il discorso è di prendere in esame tutti i possibili
approcci per capire 1) come si può superare la barriera
di Coulomb, cioè la repulsione fra i protoni e i nuclei; 2) come
non vengano fuori le previste [radiazioni] in base a quel meccanismo,
che potrebbe essere anche un altro meccanismo nucleare. Ma è compito
loro: anziché pontificare così – per "farsi belli" –
è bene che collaborino con chi ha lavorato, che si scambino [idee]
per il bene di... d'altronde la Scienza ha quella finalizzazione lì:
di aiutare l'Uomo, non i capitalisti – perché Lei ha capito che io
sono dalla parte socialista, della società... ma di fronte al valore
Uomo... l'Uomo ha due necessità: una, quella di mangiare e l'altra
di muoversi, di utilizzare l'energia. Se riusciamo a decentralizzare
questo discorso dell'energia abbiamo risolto al 50% i problemi
esistenziali di una società. Grazie dottore, credo che abbiamo detto
tutto! [ride]
Le
faccio un'ultima domanda, perché siamo un po' sul politico adesso,
abbiamo parlato tanto di scienza, e di questioni complesse. Ecco,
sicuramente una scoperta come questa e soprattutto la sua
applicazione industriale di massa, allargata, avrebbe effetti
rivoluzionari sulla produzione di energia, ma talmente rivoluzionari
che, visto che insomma attualmente...
Creerebbe
squilibri...
...le
attuali guerre si verificano per l'energia, insomma, che sia petrolio
o...
Per
il 50% del fabbisogno dell'Umanità. L'altro 50% è quello di
mangiare!
Di
mangiare, certamente. Però con l'energia attualmente, se vediamo i
disastri delle guerre e i disastri delle centrali nucleari – vedi
il Giappone – abbiamo diversi problemi.
Beh,
le classi politiche internazionali si devono rassegnare: l'evoluzione
scientifica, come non si è fermata con l'Inquisizione di Galileo,
non può fermarsi ora. È bene che contribuiscano ad introdurre
questo discorso – dal loro punto di vista, che io non condivido –
ma non si può fermare l'evoluzione della Scienza. Questo è un
“principio teleologico” – chiamiamolo così – del progresso
dell'umanità, e in questo momento l'umanità è in crisi per le
difficoltà che i sistemi politici generali creano su questi settori:
50% sull'alimentazione e 50% sull'energia. Se viene affrontato in
maniera graduale... non è necessario "scannarsi" per
accettare l'innovazione scientifica. La biotecnologia ha fatto dei
salti molto importanti per la salute dell'Uomo; bisogna dare il
dovuto contributo all'evoluzione scientifica a livello energetico.
Non è un peccato, capisco che non la pensano tutti come me, ma
questo è inevitabile: non si può bloccare l'evoluzione della
Scienza, del sapere umano. Io, poiché, spero di avere ancora qualche
genoma dei miei vecchi antenati, seguo due cose. Una, quella di
Socrate: Ἓν οἶδα ὅτι
οὐδὲν οἶδα ("Una cosa conosco, che non
conosco niente"). E un'altra di Aristotele che ha detto: Φύσει
τοῦ εἰδέναι ὀρέγεται ἄνθρωπος
(per natura l'uomo ha la vocazione del sapere). Quindi è insito in
noi, differiamo dal mondo animale in questo, appunto. [ride]
Quindi
ci diamo appuntamento a Ottobre, in Grecia.
Ci
diamo appuntamento in Grecia, anzi sarò molto, molto contento di
fare due chiacchiere anche allora!
Siete dei grandi!
RispondiEliminaOttimo lavoro.
RispondiEliminaLa versione in inglese occorrera` "parafrasarla" un po', perche' altrimenti risulterebbe di difficile comprensione a mio parere. Gia` lo e` questa trascrizione in molti passaggi, al che mi chiedo se non sarebbe un bene rimaneggiarla un po' per fornire senso piu` compiuto alle frasi, oppure attenersi a quanto detto a voce e lasciare tutto cosi`.
>tizzie
RispondiEliminaLa versione in inglese occorrera` "parafrasarla" un po'
certo, che poi l'originale è un festival di frasi incompiute...
Tra "i problemi dell'umanità" che la ff risolverebbe c'è anche quello della vera indipendenza dei popoli. Questa è una tecnologia intrinsecamente anti-mondialista che diminuisce o annulla la possibilità di ricatto delle grandi potenze sugli stati inermi.
RispondiEliminaNessun paese potrà più essere affamato e distrutto economicamente dagli embarghi della 'famigghia Addams' (ONU, NATO, WTO ecc.) e questo non può che confortare tutti gli uomini liberi.
Segnalo che finalmente ne parla anche un settimanale, Panorama ha una intervista a Focardi fatta venerdì scorso:
RispondiEliminahttp://blog.panorama.it/italia/2011/04/22/parla-lo-scienziato-che-ha-inventato-la-fusione-nucleare-a-freddo/
Renzo
Bel regalino di Pasqua.
RispondiEliminaGrazie a Daniele Passerini ed ai volenterosi.
Con il Vostro permesso e citando le fonti passo a pubblicare sul blog dell'Associazione 202020 Ambiente Efficienza Energia.
Un cordiale saluto a tutti i presenti.
Luigi Versaggi
tra le altre cose stremmenos nell'ultima parte della intervista accenna l'argomento che avevo proposto insieme ad un altro utente riguardo gli scenari economico politico ambientale che si aprono a fronte di questa incredibile invenzione
RispondiElimina@ Daniele
RispondiEliminaFormibabile e coerente come sempre.
Colgo l'occasione per fare una proposta: aprire un post specifico dedicato alla VERA STORIA SEGRETA (MILITARE) DELLA FUSIONE FREDDA, da assemblare in stile "WikiLeaks", anche la rete pullula di “tracce seminate ad arte”, a volte nascoste all’interno di “quartine”.
Così come migliaia di altri appassionati come me, anch'io ho in corso, da marzo, una mia modestissima inchiesta personale, grazie alla quale potrei offrire quale contributo originale.
In virtù delle informazioni raccolte, tra l'altro, oseremmo dimostrare che:
1) - Rossi/Foccardi hanno inventato BEN POCO DI NUOVO.
2) - Per dirla con Enrico Bellone, scomparso purtroppo qualche giorno fa: "... i sacri testi della fisica e della chimica non sono mai adeguatamente aggiornati, perché molte innovazioni, dato il loro enorme valore strategico, prima di essere divulgate, trascorrono lunghi periodi di quarantena sottoforma di segreti militari..." (la storia della scienza e della matematica insegna), con buona pace di Camillo Franchini & Co.
3) - La Natura è sempre lì, ma si è attrezzata per assicurare un gran tournover di osservatori, oggi più che mai.
Grazie a tutti per i servizio reso, ancora più prezioso perchè gratuito.
@ luigi
RispondiEliminabeh l'innovazione a quanto so io è nella produzione stabile di energia a livelli molto alti.
in pratica gli esperimenti passati o si trattava di osservare fenomeni spesso non riproducibili sempre o quantità di energie minime.
che poi tale tecnologia sia stata sfruttata in segreto dai militari è fuor di dubbio perche è previsto anche nel protocollo di brevettaggio di qualunque cosa deve avere l'approvazione militare perche se ha un uso militare prima deve essere nelle loro mani ...strano a dirsi ma è cosi.
credo per questo rossi stava in usa a parlare da quello che ho capito con i militari
Grazie a tutti per la traduzione! Vi seguo con grande interesse e tanta speranza!
RispondiElimina@ federico
RispondiEliminaCiao, Federico. Con franchezza, mi trovo qui, adesso, perché non ho alternative: fuori, da una settimana, "vien giù che Dio la manda!" (un diluvio).
Ti propongo un gioco.
Prendi carta e matita e disegna tre cerchi abbastanza grandi, in modo tale che ogni singolo cerchio condivida con gli altri due un pezzetto della propria superficie.
Colora la frazione di superficie condivisa. La chiameremmo "zona grigia" o, se preferisci, "zona d'ombra".
A fianco ai cerchi 1,2 e 3 scrivi rispettivamente "Pubblico", "Privato", "Militare"
Dentro il cerchio 1 scrivi Ministero Difesa, Università, Enti Ricerca (ENEA, ...), Diversi (tutti alimentati dal bilancio statale)
Dentro il cerchio 2 "Privato", scrivi Industria (Finmeccanica, SNIA BPD, ecc...), centri di ricerca privati, consulenti a vario titolo, ecc...
Nel cerchio 3 "Militare", scrivi Dipartimenti Pianificazione strategica, Gestione, Auditing, Forniture, ecc...(definizioni di fantasia)
Questo, nella nostra ipotesi è il nostro "modello standard" molto grezzo, riferibile all'Italia o, se preferisci, al "Club Nucleare", alla NATO, agli USA, ecc... In particolare, se parliamo degli USA, scriveremmo RAYTHEON, LOCHED RTIN, BOEING, ecc...
Ti avviso, questo è un terreno "minato", dove i rischi maggiori che corriamo, sopratutto se il nostro ragionamento non è supportato da prove adeguate, sono costituiti da: cadere nel ridicolo, complottismo, dietrologia.
La mia proposta, non a caso, e, data la complessità degli argomenti, suggerisce di aprire un intero post sul tema, in modo tale che funga da contenitore per tutti i contributi che arriveranno, alcuni seri, altri meno, altri nulli. Ma arriveranno, arriveranno!
Questa è una storia che ha infinite analogia con la storia della fusione calda.
Questa storia si intreccia con molti "misteri" legati a:
- Grande mistificazione dei trattati di non proliferazione nucleare,
- "URANIO IMPOVERITO" (e relativo depistaggio),
- guerra dei Balcani e relativa "Sindrome dei Balcani"
- Guerra del Golfo e relativa "Sindrome del Golfo"
- Morti sospette dei nostri soldati, impiegati in diverse missioni all'estero.
- Basi militari in Sardegna, morti di leucemia e tumori vari = "Sindrome di Quirra".
Tutti casi INSPIEGABILI per la "scienza ufficiale".
Quanto tu affermi sembrerebbe (per il momento il condizionale è d'obbligo)sia successo nella "zona non grigia. La vera incubatrice della fusione fredda è però la zona d'ombra.
@Enrico Maria Podestà e AleVasce
RispondiEliminaGrazie a nome di tutti. L'unione fa la forza, sempre! :)
@Tizzie
Stremmenos parla l'italiano bene... cioé quasi con troppa disinvoltura! :)
Se fai attenzione noti che già questa stessa trascrizione è stata rimaneggiata assai, cercando di restare il più fedele possibile al testo originale, ma eliminando ripetizioni e un'infinita di "diciamo" e "come dire", cercando di completare le frasi dove era indispensabile per la comprensione, ma lasciandole monche dove lo stesso Stremmenos apriva un discorso senza chiuderlo.
@Vanasio
Parafrasate pure, è necessario, però cum grano salis... nel senso che di questa intervista, nella stessa versione italiana, conta di certo più la sostanza che la forma. ;)
@Paysages M
Se questa tecnologia farà semplicemente il suo dovere, non potranno non esserci conseguenze socio-politico-economiche... una bella inversione di rotta a questo mondo sull'orlo del precipizio ci vuole proprio!
@Renzo
Sì, l'arrivo su Panorama è un segno... pessimo segno che abbiano battuto l'Espresso. Ribadisco che ho segnalato a gennaio la storia a Fazio, Saviano, Gabanelli e... silenzio fondo. :(
C'è un'altra cosa che vorrei dire... confrontando tutte le informazioni che ho raccolto, mi sento di potere affermare che il padre dell'E-Cat è Rossi, Focardi al più è uno zio... e mi sembra che ultimamente lo zio si stia leggermente allargando... ma è solo un'impressione.
@Luigi Versaggi
Ti inviterei a linkare facendo tutti i riassunti e le sintesi che vuoi, ma non a copia-incollare il post come fanno molti: potremmo introdurre dei miglioramenti al testo, se ti limiti a mettere un link non sfuggiranno, se copi e incolli sì.
@Federico
Il discorso del complottismo è lungo. Non è che non credo che esistano dei complotti, ma la mia impressione è che il "pensiero complottista" tenda a fare di tutta l'erba un fascio (di tutte le cose un complotto) diventando così una sorta di spiegazione - non so come dire - tautologica e non contraddicibile valida per tutto. Io ho una vera idiosincrasia per ogni "spiegazione onnicomprensiva" (a meno che non abbia a che fare con la dimensione spirituale della coscienza) prodotta dalla mente umana.
@Luigi
Diamo tempo al tempo, sto traducendo, a tempo perso un bell'articolo di Steven Krivit sulla fusione fredda e sugli equilibri di potere in essa.
Non riesco a moltiplicarmi, sicuramente ci sono più cose che vorrei scrivere qui dentro di quelle che il tempo mi consente di scrivere. Dico a tutti: se avete contributi da suggerire, già pubblicati su un vostro blog, o se non avete un blog e volete usare questo come tazebao, sono disponibile (se fate caso ho una etichetta intitolata "altre penne su questo blog").
Bello l'esempio dei cerchi... e se lo disegnassi tu sel serio?
@ Daniele
RispondiElimina"...Bello l'esempio dei cerchi... e se lo disegnassi tu sel serio?"
Ci abbiamo lavorato per un po'.
Ci siamo arresi perché stava diventando un "figlio della libidine", un albero troppo complicato, troppo contorto che alla fine non avrebbe interessato nessuno.
Sono però dell'avviso che pubblicare un qualunque schema avulso da un metodo, o da un contesto che lo giustifichi e ne consenta una corretta interpretazione sia controproducente.
La mia proposta è fondata sulla consapevolezza della complessità dell'argomento e sulla necessità che gli interessati possano partecipare offrendo un proprio contributo, assumendosi contestualmente la propria responsabilità.
Non dimentichiamolo: molti dei protagonisti che hanno "recitato" nella "zona d'ombra" sono andati in congedo o stanno per farlo. Molti, tra questi, hanno dovuto avvalersi di collaboratori. Sicuri che nessuno, tra loro, non si senta animato dallo stesso spirito del soldato Bradley Manning? (vedi caso documenti riservati USA su WikiLeaks).
Rossi(!!!???):"...from the People of DOE and DOD in the USA. From them there is really to learn. They say 10-20 words and from those words I get a universe of informations. In these last 2 months we made substantial evolution,...".
(Tempismo? Contatto giusto al momento giusto? Io un'idea me la sono fatta!)
I vari Oppenheimer, i Teller, ecc... della "fusione fredda", per quanto potenti, lo sanno più di chiunque altro: uno tzunami da BIG ONE impossibile fermarlo.
Considerata la dimensione planetaria del fenomeno, non dire tutto, tutto insieme, ma un po' alla volta, per evitare di non avere niente da dire dopo, non è ne' un'opzione ne' una necessità: è un rischio inesistente perchè è e sarà impossibile per chiunque esaurire l'argomento in dieci, cento, mille post.
Are we ready?
Ciao Daniele!
RispondiEliminaGrazie per la segnalazione, ho provveduto a rimuovere l'articolo dal blog.
In effetti però la fonte Radio Città del Capo era citata.
In ogni caso ho spedito anche una email per scusarmi per il disguido. Da ora in avanti non mi farò prendere dalla fretta e valuterò con più calma le opportunità di pubblicazione e le varie implicazioni di Copyright.
Cordiali saluti.
Luigi Versaggi
@Luigi
RispondiEliminaTutto bene quel che finisce bene... stanotte quando ho ricevuto la email di RCDC lì per lì ho pure pensato che mi fossi dimenticato io di mettere i loro link, poi ho visto che si riferivano al tuo blog e sono corso ad avvisarti. Ciao
Uhm com'è che qui non noto la domanda più banale ed ovvia?
RispondiEliminaStremmons dice di avere usato anche lui polvere di Nickel. Allora chi è stato il primo? Rossi o Stremmons?
Stremmons dice una balla?
Se non dice balle questa diventa prior art (a meno che Stremmons non abbia fatto gli esperimenti con la polvere DOPO Aprile 2008, cosa che dubito da come è impostato il discorso).
La prior art invalida completamente il brevetto!
Anche se gli concedono il brevetto, quando si andrà in tribunale a difendere il brevetto, ci sarà chi si riferirà a questa intervista e chiamerà in causa Stremmons.
@tia: nella descrizione della richiesta di brevetto il fatto che il nickel sia in polvere o meno non sembra particolarmente rilevante, anche se "raccomandato".
RispondiEliminaNon mi ricordavo. A questo punto mi domando cosa cavolo brevetti visto che è tutta prior art.
RispondiEliminaA naso, se l'e-cat funziona, quella domanda di brevetto, se approvata così com'è, viene triturata in tribunale alla prima contestazione. Figurati se Piantelli (reattore Ni-H) starà zitto.
@Daniele
RispondiEliminaHyperion non è il nome che "dovrebbe" avere l'e-cat? Fonte Wikipwedia
Qui viene riportato per ben 6 volte, e non ha nulla a che fare con l'e-cat, perchè userebbe nitruri di uranio...
http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2011-03-31/nucleare-portatile-064904.shtml?uuid=Aa3dJwKD
Deduco Hyperion non sarà il nome ufficiale, altrimenti si farà troppa confusione...
Rispondendo a Daniele sul come mai Piantelli se ne sta tutto calmino, rispondo: tattica classica nei brevetti.
RispondiEliminaL'esempio ultimo tra i tanti è LG vs Sony sui diritti del lettore Blu-Ray.
La PS3 è fuori da anni, perchè LG ha aspettato fino ad adesso?
Perchè Sony ormai non può più cambiare l'hardware ed il software, e quindi dovrebbe dare i soldini a LG.
Se LG scattava subito alla commercializzazione di PS3, Sony avrebbe cambiato al volo le specifiche.
Esempi come questo sono ordinari. Si attaccano i brevetti quando non è piu possibile fare retromarcia e l'unica opzione è pagare, pagare.
>Enrico Maria Podestà
RispondiEliminaquelli sono mini-reattori a fissione, sul principio di fukushima insomma.
Hyperion Power Module costerà circa 50 milioni di dollari e di per se stesso è grande 2 metri per un metro e mezzo, anche se ha bisogno di mezzo ettaro per alloggiare la turbina e il resto dell'attrezzatura
@Tia
RispondiEliminaE figurati se te ne stai zitto tu. :-D
Sei tu l'incredibile Hulk allora? Stai per colpire ancora? :)
Ma lo sai che tu e Piantelli in fondo avete molto, molto, molto in comune... fin troppe. ;)
@Enrico e Vanesio
Avevo già segnalato a Defkalion quella omonomia, mi hanno pure risposto ringraziandomi. Spero anche io che cambino nome, perché confondere la tecnologia di Rossi con quella di un reattore a fissione di IV generazione non mi sembrerebbe proprio il caso!
@Daniele
RispondiEliminaAh... Mi stupisci ogni giorno di più!
Non ho parole.. Sei un mito!
Dmoanda forse off-topic: per quando e` prevista la pubblicazione della versione inglese dell'intervista?
RispondiElimina@Enrico
RispondiEliminaPerché, che ho fatto??? :)
@Tizzie
Se non ce la faccio oggi, male che vada domani... sono incasinatissimo questi giorni.