Caro blog,
ancora pochi giorni e compirai un lustro. Nascesti ed eravamo solo tu e io; nel 2011 siamo stati circa 24.000 persone al mese. Però, in sincerità e non avertene male, mi brilla negli occhi che vale molto più un Natale in famiglia, con chi amo e m'ama, di tutte le soddisfazioni del mondo virtuale.
Miei cari lettori,
vi auguro di avere sempre meno tempo da passare su internet e sempre più tempo da condividere coi vostri cari, da impiegare per le vostre passioni, da dedicare alla crescita interiore e spiritale, vostra e del vostro prossimo: tempo speso bene in tutto quanto rende la vita non solo una scuola di esperienze, ma soprattutto una scuola d'amore.
Con tutto il cuore
Buon Natale
Daniele
Siamo appassionati d’Amore onestà spiritualità arte poesia politica democrazia sostenibilità tecnologia green-energy cold-fusion LENR medicina alternativa cambi di paradigma rivoluzioni scientifiche criptoarcheologia e “tante cose infinite, ancor non nominate”. Siamo uno specchio capovolto della realtà, fuori c’è il patriarcato qui una "società gilanica", fuori c’è ancora la società del petrolio qui dentro siamo pro E-Cat (funzionanti), mobilità elettrica, fotovoltaico, sistemi d'accumulo ecc.
Pagine
venerdì 23 dicembre 2011
Buon Natale 2011
35 commenti:
N.B.PER LASCIARE COMMENTI È NECESSARIO REGISTRARSI CON LA PROPRIA GMAIL
22passi è un blog non una rivista on line, pertanto la responsabilità di quanto scritto in post e commenti dovrebbe appartenere solo ai rispettivi autori. In ogni caso (cfr. Sentenza Corte di Cassazione n. 54946 del 27 dicembre 2016), le persone fisiche o giuridiche che si reputassero diffamate da determinati contenuti, possono chiederne la rimozione contattando via email l'amministratore del blog (vd. sezione "Contatti") e indicandone le "coordinate" (per es. link, autore, data e ora della messa on line).
Parole sagge!
RispondiEliminaAuguri a tutti
Mario
A coloro che non sono troppo schizzinosi per accettare gli auguri dal sottoscritto (a qualcuno hanno dato fastidio ahimè) ...
RispondiEliminaBUON NATALE !
Auguri!
RispondiEliminaAuguri a tutti!
RispondiEliminahttp://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/5/5c/Double-alaskan-rainbow.jpg
GIUSTISSIMO FRATELLO!!!
RispondiEliminaBUON NATALE A TUTTA LA TUA FAMIGLIA!!!
Auguri a tutti.
RispondiEliminaAuguri Daniele , felice per la tua felicità.Auguri a tutti i protagonisti di questo blog.Auguro a tutti che il prossimo anno porti
RispondiEliminagrandi e positive novità . Buone feste . Gabriele
Un Buon Natale, sereno e semplice, come dovrebbero essere tutti i nostri cuori.
RispondiEliminaAuguri a Tutti!
@Daniele
RispondiEliminaA te un Buon Natale personale: grazie per la tua pazienza e la tua ospitalità...
E che il Santo Natale ci faccia assaporare il gusto delle cose più semplici, della famiglia, dei piccoli gesti, del calore...dell'Amore
Ne abbiamo davvero bisogno, dopo tanto digiuno dello Spirito!
LOL grazie per l'augurio, Daniele, anche se per quest'inverno c'è poco da fare, avrò ancora, ahimè, un sacco di tempo troppo libero.
RispondiEliminaTanti auguri anche a te, e spero che poi ci racconterai come avete avete gestito le feste delle...tre formazioni familiari :D
Miglietto, i tuoi auguri sono i benvenuti, li ricambio volentieri!
Buon solstizio a tutti, felice rinascita :)
@Ulixes
RispondiEliminanon avevo visto!
Che spettacolo, siamo già alla primavera 2012!
Grazie, altrettanto a te ed un anno 2012 da grandissimo!
RispondiEliminaauguri Daniele
RispondiEliminae auguri a tutti i partecipanti a questo blog.
Tantissimi auguri di Buon Natale anche a te, Daniele, e a tutti i fedeli lettori del tuo blog!
RispondiEliminaA presto!
Luca
Buffer overflow
RispondiEliminafavola di Natale
Fra qualche tempo, in un grigio mese di Novembre, è successa una cosa molto strana. Io stesso, non so se l'ho capita; ve la voglio raccontare, perchè forse, raccontandola, le idee mi si fanno più chiare nella testa.
Accadrà che Sbandone, il figlio del computer Ciberio e della pediatra Levotussa, si ammalò.
Si ammalò di un dolore strano, mai visto finora e neanche fino al momento in cui si verificherà questa storia, che, come ho già detto, deve ancora accadere. Una malattia mai citata su nessuna edizione Garzantella e neppure sull'enciclopedia Benettona, che pure ne dirà di tutti i colori. I sintomi erano (o forse dovrei dire saranno? O sarerano? Non so; si vede proprio che ho le idee un po' confuse!). Cavolo, mi sono già perso! Stavo dicendo, i sintomi:
- disgusto per i sedicesimi di finale di qualsiasi sport; e dire che, fino a quel momento, Sbandone non si era perso un torneo di hockey subacqueo neanche con la febbre a 17 (nell'anno in cui si svolgerà questa storia, la temperatura aveva subito una grossa svalutazione, alla quale si era poi posto rimedio abbassandola con un decreto imperiale)
- incapacità di tenere fermo un cat (una periferica da gioco con le stesse caratteristiche del mouse, ma con l'aggiunta di alcune funzioni importanti, quali le fusa, il pelo ed un consumo quotidiano di due scatolette di carne FIAT)
- passione estrema per le canzoni di Nada.
Ai genitori del piccolo, immediatamente, non sfuggirà la gravità del quadro clinico. Ma per quanto si sforzassero di curarlo autonomamente, non avranno alcun tipo di reazione positiva da parte di Sbandone.
Decisero quindi di portarlo all'ospedale D'Avena, dove, da tempo immemore, lavoreranno i maggiori specialisti delle malattie dell'infanzia, dell'adolescenzia e della protuberanzia. E una volta qui giunti, si presentò loro uno spettacolo drammatico: tutti i bambini del paese di Sbandone saranno in sala d'attesa:
c'era Nonritorno, il figlio dell'idrualico termoionico Treottavi e della poetessa Rimescola
c'era Stampatello, il figlio dei CharStar, quelli dell'omonima tipografia a puntatori
c'era Fiammella, figlia del pompiere a iperbanda Ardo e della pittrice postsurreodadamanieriscriptodigitale Ghernica
c'era Scriudraiver, figlia del meccanico quantista Potenziale e dell'insegnante di ginnastica in cdrom Eunoeddueettreeqquattro
c'era Anamnestetico, figlio del medico comedonologo Prendaqueste e della fioraia virtuale Scrinseiver
E poi ce ne saranno tanti altri, di cui ora non ricordo il nome; dovete perdonarmi, ma molto tempo mi separa da questo episodio, anche se il tempo è trascorso dalla parte sbagliata.
(continua...)
(...)
RispondiEliminaMa lo stupore di Ciberio, Levotussa e, per quel poco che riusciva a cogliere, Sbandone, non si fermò qui; tutti i bambini presenteranno gli stessi sintomi. Immaginatevi che razza di confusione poteva esserci in quella sala d'aspetto, piena così di bambini che ascoltavano, ognuno una canzone diversa, le rimasterizzazioni pterodigitali dei maggiori successi di Nada! Una roba che non succederà neanche mai!
Vedendosi tutti lì riuniti, i genitori immediatamente penseranno ad una epidemia contagiosa, una delle solite robe che i bambini si prendono a scuola e poi si portano a casa. Per questo motivo, quando uscì il primo piccolo paziente dalla gabbia anagnostica che doveva dare il referto, tutti si accalcarono davanti al dispensatore di responsi in formato MPA: probabilmente il primo referto dava la diagnosi anche di tutti gli altri bambini.
Il responso della gabbia anagnostica, di solito così preciso e prolisso nel citare casistica, farmaci, controindicazioni e importo del ticket (stavolta, niente decreti imperiali) sarà estremamente laconico e sibillino:
* buffer overflow *
Che significherà? Quale strana malattia esotica? Prendi in mano la Garzantella, io c'ho l'ultima edizione, ma non c'è, non c'è, non c'è! Ansia, panico, angoscia. I bambini, sensibili agli stati d'animo dei genitori, non poterono trovare altro rifugio che un'overdose di Nada. La stanza fu invasa da 400 trobowatt di Malanima, e mai cognome sarà più azzeccato.
Inferocita, la torma dei genitori e dependance generazionale si volse alle stanze dove sedevano gli operatori addetti alla manutenzione della gabbia anagnostica. Parlerà per primo un padre, la voce isterica nella contraddizione suprema:
"Chi è il responsabile qui dentro? Chi ci dice cosa dobbiamo fare? Chi ...?"
La frase gli si smorzò in gola, un po' perchè era partito 5 ottave più in alto di quanto avrebbe potuto permettersi; ma, soprattutto, perchè uno degli addetti alla manutenzione uscirà sbruciacchiato e annerito dalla sala macchine in cui risiedono i condizionatori d'aria: 200 metri cubi di circuiti idraulici per raffreddare un millimetro di calcolatore esabaronico.
L'addetto si scusò: "Guardate, c'è stato un guasto alla macchina, non era mai successo. Buffer overflow non è il nome di una malattia misteriosa: è il messaggio di errore che la macchina ha dato prima di esplodere. Significa che il calcolo che gli è stato dato da svolgere era troppo complesso, oppure c'è un errore nel software, oppure nel firmware, o forse nel middleware, o anche nel freeware, o nel cozzware, o nell'answer, o nel server, oppure non so .... Provate presso qualche altra clinica ...".
I genitori seguiranno il consiglio dell'uomo torcia, come fu benevolmente soprannominato per tirarsi su il morale.
Ma l'ospedale della città vicina, non solo sarà colmo dei genitori di quella città, ma anche dei genitori dei paesi vicini, che avevano avuto la medesima avventura dei genitori di Sbandone e compagnia: anche loro, buffer overflow, calcolatore bruciato, la corsa all'ospedale vicino. In breve l'epidemia fu nazionale e un'intera generazione di calcolatori esabaronici tornò allegramente sulle spiagge di Formosa, da dove era venuta.
(continua...)
(...)
RispondiEliminaChe succederà a questo punto? Ora ve lo dirò. Che strano ... ma non è una contraddizione? Dire: "Ora ve lo dirò"; come si fa a dire "Ora" una cosa che si dirà nel futuro ... Scusate, mi sono perso un'altra volta. Torniamo alla nostra storia.
Nel caos generato dall'epidemia, nessuno seppe dare risposte concrete; nè i medici, di qualsiasi endospecializzazione, nè i bioragionieri e neppure i gigatorzoli (un mestiere che nel nostro tempo non è ancora stato inventato e che non vi sto a spiegare cos'è).
Ma, nel paese di Sbandone, abiterà a quel tempo anche un vecchio infermiere in pensione, scontroso come come una stunt car, taciturno e solitario. Si chiamava Cumulonembo, o almeno, tutti lo chiamavano così e non era più possibile dire se fosse il vero nome o un oscar alla carriera. Ebbene, Cumulonembo si presentò alla casa di Sbandone, parlerà col padre Ciberio e gli dirà così:
"Buonasera, vorrebbe provare a curare suo figlio?"
"Farei qualsiasi cosa per non ascoltare più Nada!" fu la risposta.
"Allora potete organizzarvi, lei e qualche altro genitore del paese, per andare su al nord, dove c'è tanta neve, a cercare la medicina!"
"La medicina? Quale medicina?"
"Guardi, io non lo so, diciamo che è solo un'intuizione, forse lei potrebbe non credermi ..."
"Avanti, mi dica, la prego ..."
"Non so, ecco vede, non so come fare a dirglielo ... io ho sognato un cane, mezzo lupo e poi ... Babbo Natale ..."
Ciberio sudò sette pullover per trattenere un immane "Ma va a cagare!!!"; poi, da dentro casa, echeggiò un lancinante "TI STRINGEROOOOO'!!!!!! GIURO CHE TI FARO' MALEEEEEEEE!" e disarmato, con lo sguardo sulle proprie ginocchia disse: "Cosa dovrò fare?".
La ricetta di Cumulonembo era banale: "Lei deve andare, se crede con altri genitori, al nord, deve trovare Balto, il cane mezzo lupo, organizzare una slitta che farà guidare da questo cane e con questa trovare Babbo Natale!".
In mezzo a questo corso intensivo di nonsense, l'unica domanda che venne in mente a Ciberio sarà anche la più deficiente: "Sì, ma al nord ... al nord dove, esattamente?".
Cumulonenmbo chinò le spalle, si girò e se ne andò sconsolato. Che branco di pezzenti, penserà.
Ma, nonostante tutto, quei genitori partiranno; d'altro canto, così non si poteva più andare avanti. E poi, tra poco ci sarebbe stato il campionato mondiale di windsurf indoor, e se non si potevano neanche più vedere i sedicesimi di finale in santa pace, allora non c'era più niente che avesse senso nella vita.
Trovare Balto fu un'impresa molto più facile del previsto. Ciò che si rivelerà invece impresa impossibile fu convincere 'sto bastardo a trainare una slitta. E ci provarono in tutte le maniere, e con le salsicce no che poi m'ingrasso e non posso più fare i film, e con i biscotti uguale, e con una bella cagnetta neppure che poi Jenna se ne ha a male (ma tu guarda se ci doveva capitare l'unico cane romantico!), e la pelliccia nuova no che perdo il look ...
(continua...)
(...)
RispondiEliminaInfine, Balto sbottò: "Ma insomma, scemi, non avete ancora capito? Dovete andarci da soli! Io l'ho già cercato il futuro di mia figlia! Che volete, ora, che vi dia il suo? Non si può! è facile da capire, se vi sforzate ce la potete fare!".
Umiliati da un cane. Con Nada alle spalle e senza neanche l'orizzonte dei sedicesimi di finale. Sarà vita? Mesti, i genitori del paese di Sbandone, non sapendo in che direzione andare, presero la strada del ritorno, litigando per chi doveva pagare il prossimo caffè all'autogrill transtronico.
E qui, con una pessima caduta di stile, la nostra storia avrà un colpo di scena: stavano per uscire dal circolo polare artico, quando, in lontananza vedranno una slitta.
"Che bestie sono quelle? Cervi? Alci?"
"Ma sono renne, scemo!"
"E tu che ne sai?"
"Taci tu che devi ancora pagare il caffè all'autogrill!"
"Zitti, che arriva quello della slitta!"
Non indovinate chi era? Uno vestito di rosso, col cappello rosso, la barba bianca, che arriva a bordo di una slitta trainata da renne, nel circolo polare artico? Esatto, avete indovinato: sarà Cumulonembo.
Cumulonenmbo saltò giù dalla slitta, si tolse la finta barba bianca e attaccherà: "Oh, giovani, sono dovuto venire a cercarvi io, altrimenti col piffero che mi trovavate!".
Evidentemente i genitori del paese di Sbandone eccelleranno nella formulazione di domande deficienti. Nello sbigottimento generale, il più pronto di riflessi fu solo capace di dire:
"Cumulonembo, ma allora sei tu Babbo Natale?"
"No, sono Elizabeth Taylor, somaro!"
Scherzava o diceva sul serio? A quel punto nessuno ci capiva più nulla.
Cumulonembo riprese la ramanzina "Facciamo in fretta: devo andare a cercare almeno altre 200 comitive di imbranati come voi che si sono persi nel polo. Ho un regalo da darvi!".
"La medicina?" chiese un genitore.
"Esattamente!" rispose e porse loro un enorme sacco di iuta dall'aspetto floscio. Certi di trovare una medicina in formato piccolissimo, così come saranno abituati nel loro tempo, i genitori rivoltarono il sacco a terra, spintonandosi per raccogliere per primi il contenuto. Ai genitori bastarono solo un centinaio di scrollate del sacco per rendersi conto che questo sarà vuoto.
(continua...)
(...)
RispondiElimina"Ehi, ma qui non c'è niente!" disse uno dei geni.
"Non è esatto" rispose Cumulonembo "Lì dentro c'è il vuoto!"
"????.....?????" balbettarono i premi Nobel per l'arguzia.
Cumulonembo riprese: "Sì, lì dentro c'è ciò che manca a voi, ma in misura ancora maggiore ai vostri figli, che non hanno gli anticorpi: c'è il vuoto, l'assenza, la mancanza, il silenzio, lo spazio. Se avete coraggio, se siete adulti, se siete responsabili, regalate questa cosa ai vostri figli per Natale, e costringete i nonni, gli zii, gli amici a fare la stessa cosa come regalo ai vostri figli. Abbiate il coraggio di presentarvi a mani vuote dai nipoti e dagli amici con figli. Abbiate il coraggio di fare la pessima figura del pezzente, di essere scambiati per avari, perchè veramente voi gli avrete regalato un pezzettino di loro stessi."
Ormai Cumulonembo era un torrente in piena e continuò: "Ma non vi siete chiesti come mai i vostri figli si sono ammalati a Novembre? Non sarà stato da quando hanno iniziato a chiedervi in regalo tutti gli oggetti del mondo e tutto hanno ricevuto anche prima del tempo? Ma come faranno a contemplare la vastità dell'infinito se si illudono di poter toccare tutto con le mani? Non vi sto dicendo di non fare mai più regali ai vostri bambini: portategliene uno e dateglielo solo il giorno di Natale! Quanto spendete per tutti i regali di Natale che fate ogni anno? 250 Trabisconzi? E i nonni? Altri 250? Bene, fate così: date a vostro figlio un solo bel regalo da 125 Trabisconzi, e gli verrà un regalo così bello che se lo terrà stretto per tutta la vita, e con il resto dei soldi fate ciò che volete ma non regali, altrimenti non resta più spazio per il vuoto!".
Ciò detto, Cumulonembo risalì sulla slitta e li lascerà nel loro silenzio.
Dal circolo polare artico al paese di Sbandone ci saranno molte migliaia di cotecometri. Almeno i primi 500, la comitiva li fece nel più assoluto silenzio. Anche quando si fermarono all'autogrill, perchè va bene il vuoto, ma pisciare bisogna, non ci fu alcun litigio per pagare il caffè: tutti pagarono per tutti, credendo di farla in barba agli altri, cosicchè la cassiera, che era norvegese ma un po' pirata vichinga, quella sera al bar si fece beffe ad alta voce degli italiani.
Poi durante il viaggio, qualcuno finalmente aprì bocca. Fu il pompiere che disse: "In effetti, Cumulonembo ha ragione: anche la fiamma non può ardere con la sola legna; ha bisogno anche di aria".
Poi attaccherà l'idraulico: "Sì, se non c'è la valvola del troppopieno, l'impianto salta."
Poi il tipografo: "Cosa si capirebbe in un libro, se non ci fossero gli spazi vuoti tra le parole, tra le lettere, dentro le lettere?"
E il meccanico "Anche la carburazione è una miscela, non puoi pompare solo carburante."
E la fioraia: "Le piante, se non hanno lo spazio per crescere, semplicemente non crescono più."
E l'esperto di computer "Ecco cos'era il buffer overflow; non era un guasto della macchina, era proprio il nome della malattia! Ecco perchè non c'era scritto più niente: perchè bisognava smettere di fare qualsiasi cosa."
E il medico: "Io ancora non ho capito una cosa ....". E nell'ilarità generale verrà buttato fuori dalla vettura.
Ciberio arrivò davanti a casa sfinito, ma sulla porta c'era Sbandone. Ascoltava i Jethro Tull. Il figlio disse al padre: "Ciao, Papà. Mi sei mancato, ma ora sto bene.".
-----
fine. auguri!
bello
RispondiEliminacostruire l'intuizione è lavoro da capomastri "armonizzatori"
ho anche riso di cuore
Serenità
M.
Tantissimi auguri di buon Natale a te e ai tuoi cari!
RispondiEliminaUn abbraccio forte forte
Non è che è bello, semplicemente ...è di più!
RispondiEliminaUna parabola dal futuro-presente-passato.
Un bellissimo racconto, tra Marcello Marchesi e Sant'Agostino...
Ho pianto e riso, allo stesso tempo, alla fine.
Sei una persona dalla sensibilità inusuale.
Buon Natale... MiseroTest...un bacio a Sbandone!
(ma misero de che?)
@miserotest
RispondiEliminami hai ricordato il benni migliore.
auguri a te e a tutti su questo blog. anche a tia, è natale e daniele mi perdonerà.
AUGURI GRAZIE A TUTTI VOI!
RispondiEliminaCarissimi, buona vigilia di Natale e a risentirci dopo le feste. Auguri e serenità a voi e ai vostri cari.
E un pensiero particolare a Sono solo un misero test... sono rimasto senza parole... hai un grande talento, sei un vero erede di Calvino! :))
La tua storia ora è qui, un dono per tutti.
Auguri a tutti di Buon Natale!
RispondiEliminaAuguro a tutti degli splendidi e felici Saturnalia :)
RispondiEliminanon mangiate troppo :)
Max
Daniele, nel sottoscrivere le tue parole, anche io auguro a tutti un sereno Natale!
RispondiEliminaV.
Luna d argento con stelle dorate,
RispondiEliminagnomi,folletti e fatine incantate
Una pioggia di auguri
e un pensiero fatato
per un anno da togliere il fiato
auguri di buone feste a tutti, e speriamo che il 2012 sia l'anno della svolta energetica!
RispondiEliminaTanti auguri di buon Natale a tutti e in particolare a Daniele un grandissimo GRAZIE per il suo E-Cat blog!!!
RispondiEliminaBUON NATALE A TUTTI!
RispondiElimina@D22:
RispondiEliminaCalvino??? Lo svizzero??? :-D
Mille e mille e mille auguri anche a te e a tutto il branco, quello analogico e quello digitale.
E adesso, via, tutti ad ascoltare Christmas song dei Jethro. E poi i Jane's Addiction, Janis Joplin, i Jefferson Airplane e Starship, Jimy Hendrix, Jonsi, Jeff Buckley, i Gipsy King... Ah, no, quelli sono con la G...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminasaggio come sempre... buone feste a te e famiglia
RispondiElimina