A monte di tale iniziativa, c'è la consolidata collaborazione della Zona Sociale (formatasi nel 2002) con le scuole dell'Assisano, l'Azienda ASL 2 e le realtà associative del territorio. Durante il convegno si rifletterà sul compito degli adulti impegnati nell'educazione e nella cura degli adolescenti e saranno presentate le iniziative che la Zona Sociale ha realizzato e continua a realizzare per la promozione della salute nella fascia di età in questione, avvalendosi della professionalità degli operatori delle Cooperative ASAD e "La Goccia.
Rispetto a generazioni sempre più a rischio per la sfortunata congiuntura economica che sempre di più penalizza pesantemente ogni loro aspettativa per il futuro, il convegno intende fornire un’occasione per ripensare strategie educative, fattori protettivi e relazioni significative che le comunità locali possono mettere in campo per contrapporre, alla seduzione della fuga (alcol, droga, devianza, gioco, trasgressione ecc.), opportunità per essere protagonisti consapevoli della propria esistenza.
Tecnici del sociale, dirigenti scolastici, insegnanti, genitori e amministratori potranno confrontarsi in occasione del convegno con importanti esperti nazionali del settore fra i quali la psicoterapeuta e scrittrice prof.ssa Maria Rita Parsi, il medico-psicoterapeuta e scrittore prof. Alberto Pellai, e le docenti dell’Università degli Studi di Perugia prof.ssa Floriana Falcinelli e Giancarla Cicoletti rispettivamente della Facoltà di Scienze della Formazione e della Facoltà di Scienze Politiche. I lavori della mattinata si concluderanno alla presenza dell'assessore regionale alle politiche sociali Carla Casciari.
Quale preziosa appendice serale al convegno, alle ore ore 21.00 dello stesso giorno si terrà un incontro pubblico, presso il cinema-teatro Esperia di Bastia Umbra (PG) con lo psichiatra e scrittore Paolo Crepet sul tema "L'autorità perduta".
La partecipazione agli eventi della mattina e della sera è libera.
LIBRI DEI RELATORI DEL CONVEGNO
- Sfamiglia. Vademecum per un genitore che non si vuole rassegnare – Numeri Primi, 2011
- L'autorità perduta. Il coraggio che i figli ci chiedono – Einaudi, 2011
- I figli non crescono più. Sulla famiglia fragile – Einaudi, 2010
- La gioia di educare – Einaudi, 2008
- Non siamo capaci di ascoltarli. Riflessioni sull'infanzia e l'adolescenza – Einaudi, 2006
- Voi, noi. Sull'indifferenza di giovani e adulti – Einaudi, 2003
- La dimensione del vuoto. I giovani e il suicidio – Feltrinelli, 2000
- Tutti i libri di questo autore sul sito Feltrinelli
- Ingrati. La sindrome rancorosa del beneficato – Mondadori, 2011
- L'immaginario prigioniero. Come educare i nostri figli a un uso creativo e responsabile delle nuove tecnologie – Mondadori, 2009
- Promiscuità. Con fusione, pro fusione o dif fusione. Analisi a più voci sulla complessità della vita contemporanea – Compositori, 2008
- Onora il figlio e la figlia. Una guida per genitori per orientare i figli ad una sana educazione – Salani, 2006
- Tutti i libri di questo autore sul sito Feltrinelli
ALBERTO PELLAI
- E ora basta! I consigli e le regole per affrontare le sfide e i rischi dell'adolescenza – Kovalsky, 2010
- Questa casa non è un albergo! Adolescenti: istruzioni per l'uso – Kovalsky, 2009
- Educazione tra pari. Manuale tecnico-pratico di peer education – Centro Studi Erickson, 2002
- Tutti i libri di questo autore sul sito Feltrinelli
Poveri ragazzi...Non so più come spiegare che tante cose che ho raccontato loro di avere vissuto, ora non sono possibili. Mi provoca molto dolore.
RispondiElimina@valeria
RispondiEliminaConsiderato che ci sono centinaia e centinaia di commenti ad altri post - a mio avviso - del tutto meno significativi di questo, e che il tuo commento è l'unico dopo quasi 6 ore... mi verrebbe da pensare che sei una delle poche persone NORMALI e SENSIBILI qui dentro.
Davvero...ma come mai?
RispondiEliminaBrutto però..
@Daniele
RispondiEliminaMagari i più sono ragazzi e non hanno figli adolescenti...
Bel post, purtroppo sono di Torino e non riesco a partecipare ma ho un figlio di 15 anni, di cui sono estremamente contento...tutto considerato (sara' anche merito mio e di mia moglie?...bho) e comunque in quest'eta' sono irriconoscibili e non sai mai come prenderli.
RispondiEliminaLa cosa che piu' mi addolora e' che NON PARLANO...si tengono tutto dentro.
Io ritengo di essere un padre molto aperto e "in ascolto" ricordo benissimo i miei 15 anni e vorrei interagire ma...niente, vogliono fare i loro errori e forse e' giusto cosi'.
Come padre cerco di fare in modo che gli errori non siano irreparabili.
Ciao.
la scuola va completamente rifondata, questa scuola e' stata pensata tempo fa per creare manovalanza operaia ignorante quanto basta per stare tutto il giorno dentro 4 mura.
RispondiEliminala scuola deve essere piccola e locale, vicino alle realta' che studia e deve avere libero accesso ad esse.
fino ad una certa eta' le scuole possono essere di quartiere con scambi di studenti alla pari tra diverse realta' (citta/campagna per esempio).
le classi vanno tolte, gli insegnanti non insegnano niente ma offrono solo aiuto, i bambini saranno portati a leggere i libri giusti e ad eseguire i giusti lavori manuali perche' stimolati dall'ambiente che li circonda, anche lavorativo. impareranno piu' dl lavoro che dai libri, questi forniranno solo le nozioni teoriche di base.
stavo per l'appunto pensando di aprirne una qui a Bali, ho gia' qualcuno interessato ma al momento non ne ho molta voglia.
qui abbiamo gia vari tipi di insegnamento, c'e' la scuola Cinese, Ghandi, Steiner, Australiana, Francese e Indonesiana, piu' altre scuole indipendenti che forse sono le migliori. a mio parere, pur essendo a livelli stratosferici rispetto alle vostre scuole lager, manca ancora quel passo in piu', rendere il ragazzo libero di studiare quando vuole e cosa vuole.
Steiner
RispondiEliminahttp://www.greenschool.org/
Ghandi
http://www.gandhibali.org/
le altre
http://www.balispirit.com/travel/bali_children_schools.html
No, molti non sono adolescenti, lo sono stati e sanno che età difficile sia, ora però ed in questo hai ragione penso sia peggio: l'ambiente attorno dalla famiglia in poi è molto più fragile, ci si era abituati ad una vita facile ed ora i nostri giovani si trovano davanti un muro fatto di mancanza di prospettive di vita e di deserto culturale e sociale intorno.
RispondiEliminaRoby
RispondiEliminase il bambino non e' libero di fare ogni istante quello che desidera si sente in gabbia e la colpa principale (ed e' vero) la prendono i genitori. per questo da voi il dialogo genitori figli e' praticamente inesistente, solo che senza termini di paragone non ve ne accorgete perche' da voi il non-dialogo e' la norma e tra voi vi ritenete normali.
un figlio va a scuola se ne ha voglia altrimenti non ci va, fa qualcos'altro che gli piace di piu'. la scuola e' la cosa peggiore che avete, l'obbligare un bambino a fare quello che non gli va di fare e farlo crescere come un robot e' una cosa assurda.
da notare poi che e' proprio oggi dove praticamente tutta la popolazione e' scolarizzata che e' partita la crisi, adesso siete talmente bravi che siete arrivati a competere con un cinese!
io non sò cheddire.
RispondiElimina1)allora, qui i soldi ve li scordate.
2)vi hanno fatto credere che fossero una prova del vostro valore? era solo la prova che si potevano far soldi.
3)pensavate di farcela da soli ma c'era in realtà una organizzazione e una congiuntura che vi sostenevano. Adesso è finito tutto e siete soli.
4)o vi riorganizzate o è finita. In tal caso ce la faranno solo i criminali.
6)da soli non potete farcela. Le cose importanti e basilari non cadono dal cielo. bisogna lavorare o lottare, e tutti insieme.
ho paura di aver detto delle banalità.
Sono tentato di non postare.
mW
@indopama
RispondiEliminascusa ma, dici "..da voi..." intendendo l'Italia immagino.
Non conoscendoti posso sapere da dove scrivi?
Ciao
una cosa che forse puo' interessare alcuni: nessuno dei figli degli illuminati va a scuola. la prima educazione viene fatta dentro la famiglia (sono tutti a livelli alti ovviamente) ed il bambino e' sempre lasciato indipendente, fin dal primo anno di eta'. puo' scegliere cosa fare e come farlo, gli adulti sono li' da supporto quando lui lo chiede e controllano che non si faccia male. nessuno gli dice devi fare questo devi fare quello questo e' giusto quello e' sbagliato. il bambino impara anche sbagliando ma soprattutto impara a decidere da solo e non si cura del giudizio degli altri. studia quando vuole e quello che vuole e soprattutto lo fa mentre lavora o gioca. ogni volta che la curiosita' lo porta a conoscere qualcosa di nuovo prende un libro per aumentare la sua conoscenza. i bambini non vogliono far altro che imparare, solo che vogliono imparare quello che gli pare quando gli pare. se gli dai delle regole li uccidi, si tengono tutto dentro fino a che non scoppiano, come negli stadi. per fortuna che c'e' il calcio.
RispondiEliminascrivo da Bali, Indonesia.
RispondiElimina@Indopama
RispondiEliminaMontessori diceva proprio questo.
Ma qui avremo il problema di cosa fare di un esercito di insegnanti incazzati e senza lavoro
dimenticavo, abbiamo anche la Montessori School, vicino a casa mia.
RispondiEliminacomunque ecco come pensano alla Ghandi School per esempio (ma le altre scuole sono simili):
Educational Ethos –
All children have differing gifts and so there is no single way to help them achieve their best. Children vary in many ways, in the choice of what they want to excel in, how they learn, and how they relate to others around them. Applying this in practice means that we need to create a classroom that meets the needs of each child.
We ask. Is individual attention being paid each student amongst many – to observe carefully how they explore the world, to engage them through questioning and to look at the world through their eyes? This is what we encourage our teachers to do in every class they teach. The Gandhian Philosophy of imparting education forms our guiding principles and shapes all of our teaching practice.
The First Principle of ‘True Teaching’ is that ‘NOTHING CAN BE TAUGHT’.
The Teacher is not an instructor or a Task Master – they are a helper and a guide. Their business in teaching is to suggest and guide, it is not to impose. A teacher does not ‘train’ a pupils mind; they act as a facilitator in the process of a students continueing development and learning.
The Second Principle of ‘True Teaching’ is that the MIND has to be consulted in its own growth.
There can be no greater harm done to a child than for us to decide in advance that a student shall develop particular qualities, capacities, ideas, virtues or be prepared for a pre-arranged career. The student needs to be an active participant in their own growth and development.
The Third Principle of ‘True Teaching’ is to work from - the near to the far, from that which is to that which is to be.
If anything has to be brought in from outside it must be offered and not forced on the students mind. A free and natural growth is a condition of genuine development. Without meaning learning has no purpose. The learning and developmental experiences must be appropriate to the students current level of understanding.
che tradotto in automatico:
RispondiEliminaEthos Educational -
Tutti i bambini sono doni differenti e quindi non c'è un unico modo per aiutarli a raggiungere il loro meglio. I bambini variano in molti modi, nella scelta di ciò che vogliono eccellere in, il modo in cui imparare, e come si relazionano con gli altri intorno a loro. Applicando questo in pratica significa che dobbiamo creare una classe che soddisfa le esigenze di ogni bambino.
Chiediamo. È l'attenzione individuale di essere pagato ogni studente tra i tanti - di osservare con attenzione il modo in cui esplorare il mondo, per coinvolgerli attraverso interrogatori e di guardare il mondo attraverso i loro occhi? Questo è ciò che noi incoraggiamo i nostri insegnanti a fare in ogni classe che insegnano. La filosofia gandhiana di educazione impartire forme nostri principi guida e le forme tutte le nostre pratiche di insegnamento.
Il primo principio di 'insegnamento True' è che 'nulla si può insegnare'.
Il Maestro non è un istruttore o un Master Task - sono un aiuto e una guida. Loro attività di insegnamento è quello di suggerire e guidare, non è imporre. Un insegnante non 'treno' una mente degli alunni, ma fungere da facilitatore nel processo di uno sviluppo studenti e l'apprendimento.
Il secondo principio della 'Insegnare True' è che la mente deve essere consultato nella sua crescita.
Non ci può essere più fatto male ad un bambino che per noi di decidere in anticipo che uno studente deve sviluppare particolari qualità, capacità, idee, virtù o essere preparati per un pre-arranged carriera. Lo studente ha bisogno di essere un partecipante attivo nella loro crescita e sviluppo.
Il terzo principio della 'Insegnare True' è quello di lavorare da - il vicino al lontano, da ciò che è a quella che deve essere.
Se qualcosa deve essere portata dall'esterno deve essere offerto e non costretto sulla mente degli studenti. Una crescita libera e naturale è una condizione di autentico sviluppo. Senza imparare significato non ha scopo. L'apprendimento e le esperienze di sviluppo deve essere adeguato al livello attuale di comprensione degli studenti.
ho dimenticato il link
RispondiEliminahttp://www.ourbalischools.com/tamanrama-jimb.def.academics.asp
Molto bello...interessante
RispondiEliminaLa libertà anche nel conoscere, abbandonando il criterio punitivo e vessatorio, che oramai in Italia si esprimo solo nel "Per domani fate due versioni di greco..."
a "Portami la giustificazione che hai fatto sega ieri..."
In effetti potremmo solo guadagnare nel cambio...
@indopama
RispondiEliminaGrazie.
Pero' parliamo di due culture completamente differenti.
Su molte cose comunque la penso come te, almeno in parte.
Sulle regole pero' no. Le regole ci vanno, senza esagerare; poche, importanti, inflessibili e che cambiano con l'eta'.
Non ho belle esperienze di figli di amici che applicavano la teoria "liberi di fare quello che vogliono.."
Il bambino fin da piccolo "tira la corda" per metterti alla prova e vedere fino dove riesce a spuntarla.
Parlo di regole intelligenti che aiutano a crescere, ovviamente.
Io e mia moglie siamo entrambi laureati e nostro figlio va a scuola e non ha mai espresso il desiderio di non andarci, l'avremmo preso in considerazione. Non e' un "secchione", fa una marea di altre cose tra cui uno sport agonistico che si e' scelto lui (non il calcio...fortunatamente...avrei dovuto oppormi") lo abbiamo sempre assecondato in quasi tutte le sue aspirazioni. Ma non so se sia poi cosi' giusto. Porta alla dispersione del talento.
Ti posso dire che cerco spesso il dialogo..con dolcezza, quasi in punta dei piedi...ma a quest'eta' ti assicuro che se non lo decidono loro non c'e' verso. Passera'.
Hai figli adolescenti?
Ciao
L'adolescenza è una malattia: ora lo so!
RispondiEliminaCome una varicella, eh?
RispondiEliminaSolo moooolto più lunga e sfiancante
Ghandi era un illuminato per cui sapeva molto bene com'e' fatta la vita, da questa conoscenza non puoi che muoverti secondo le linee guida di cui lui parla, variando piu' o meno a seconda dei gusti personali.
RispondiEliminaho due figli di 6 e 4 anni piu' un'altro in arrivo.
RispondiEliminaRoby capisco cio' che dici e capisco anche che l'ambiente e' fondamentale, in questo non ci sono solo i genitori ma anche il resto della vita che incontra durante tutta la giornata.
a mio parere il vostro ambiente in italiano oggi giorno fa talmente schifo che sono 7 anni che non rientro nemmeno per una breve vacanza. siete troppo invischiati in assurde regole, agli occhi di gente libera apparite come dei robots. avete una maschera che per portarla ci vuole un camion rimorchio. vivete una finzione continua nella quale agite solo per realizzare i vostri pregiudizi e praticamente mai per soddisfare voi stessi. l'importante e' apparire agli altri come desiderano che io sia, questo siete voi, parlando sempre in generale ovviamente.... poi ci sono delle splendide eccezioni.
Com'è vero!
RispondiEliminaOramai viviamo dentro una corazza medioevale...è il bello è che ci sentiamo pure comodi e caldi là dentro!
La scuola e' importantissima, solo il sapere e la cultura possono illuminarti.
RispondiEliminaOvviamente in Italia e' un disastro...il metodo comunque non e' molto cambiato da quando ho fatto il liceo io ('80) ma mi ha dato i mezzi per mettermi in discussione essere critico e ricercare la verita' per conto mio.
Mi ha acceso la curiosita' e voglia di imparare...ma sono diventate operative dopo l'adolescenza ;)
Mio figlio non imparera' molto in questa scuola ma spero che acquisisca almeno queste abilita'.
In questo cerco di aiutarlo.
Comunque...per capirci...dopo questo ventennio sarei emigrato.
Spero mio figlio lo faccia.
@tutti
RispondiEliminaA volte basta solo una piccola provocazione... :)
Mi spiace solo di non poter intervenire anche io, ma adesso ho troppo da fare... domani senz'altro. Anche come padre di una figlia 13enne!
@indopama
RispondiEliminacome ti capisco...stai dove sei..credimi qui e' notte fonda, e parlo delle persone...i politici ne sono la conseguenza.
no, l'illuminazione arriva quando gli pare e la maggior parte di illuminati che conosco e' gente assolutamente normale, indistinguibile dagli altri. anzi, tra quelli che hanno studiato molto e soprattutto all'estero (america ed europa) non ne ho mai trovati.
RispondiEliminaripeto Roby, adesso che siete tutti scolarizzati siete talmente bravi che vi siete portati a livello dei cinesi. altrimenti da chi e cosa e' nata la crisi? siete stati raggiunti dai cinesi che fanno le stesse cose vostre facendosi pagare di meno.
purtroppo voi da dentro non avete termini di paragoni per vedervi diversi da come vi vedete.
al momento il 99% di voi ha delle capacita' paragonabili a quelle di un babbuino, l'1% di voi invece e' l'eccellenza a livello mondiale. non so perche' questa forbice si sia cosi' tanto allargata.
@indopama
RispondiEliminascusami sai ma quando dici "voi" mi viene l'orticaria...condivido il tuo pensiero e nella mia vita ho viaggiato abbastanza da vedermi dall'esterno.
Non mi riconosco nella descrizione (esatta) che dai degli italiani e non mi riconosco come italiano. Gli italiani pero' non sono tutti italioti, il problema e' che ormai siamo in pochi, in via di estinzione e sottoposti a caccia libera.
Il mio non e' un rigurgito di patriottismo....e neppure un rimprovero, sia chiaro.
Non mi conosci, volevo solo che capissi con chi ti stavi confrontando.
Ciao.
Non parla di collettività, parla di grado di coscienza..
RispondiEliminaNon sta offendendo, anche se sembra. Siamo ridotti a larve, imbambolate di frescacce, infarcite di idiozia, anche se siamo coltissimi e con tre lauree e sei lingue parlate..
Era questo che intendeva: percezione del Sè...non ne abbiamo affatto..
@Valeria
RispondiEliminaso che non offendeva me, infatti l'ho chiarito e non sono affatto offeso.
Chiedo solo di non rispondermi del tipo "Roby, voi siete..." perche' mi viene l'orticaria e mi fa male essere confuso con chi non apprezzo. E' una cortesia nei miei confronti, tutto qui.
Beata te che conosci tutta questa gente coltissima...ma sei sicura che tre lauree (specie se scientifiche) facciano cultura?
Io quel poco che so di me stesso l'ho acquisito fuori dal Politecnico.
@Robytex
RispondiEliminaNo. Non era per dire che la conosco (so bene quanto conti un titolo accademico, se paragonato all'esperienza) era per trovare un termine di paragone, tra l'altro assolutamente ininfluente e forse deleterio se si parla di Coscienza (conosco persone di un'umiltà evidente che sono molto più "progredite" di tutte le altre)
@Valeria
RispondiEliminati quoto in tutto.
Pero' forse stiamo andando un po' OT.
Consigli per il figlio? :)
@Robytex
RispondiEliminaIo?....Mai dati per i figli: ne cerco!!!!
credo che fare il genitore sia il compito piu' difficile e piu' bello del mondo!
RispondiEliminaMa non esiste un manuale! :)
No, sicuro....e se ci fosse quel pazzo imprevedibile di mio figlio, lo brucerebbe per fare le castagne
RispondiElimina(è l'utilizzo che preferisce per quanto attiene ai libri!)
RispondiElimina@Valeria
RispondiEliminaSe ci pensi Pepe Carvalho ci accendeva il caminetto in quel di Barcellona
La cosa peggiore per un genitore, ad un certo punto della propria vita e con i figli già cresciuti, è dire:
RispondiElimina"Tornassi indietro eviterei di ripetere gli stessi errori con i miei figli..."
Nessuno insegna il mestiere del genitore.
E sbagliare, quando è troppo tardi, è tremendo e riempie di sensi di colpa...
DOVREMMO LIBERARCENE DEI SENSI DI COLPA. Li trasmettiamo ai nostri figli, senza volerlo
RispondiEliminaDovremmo vegliare, stare attenti ad alcuni pericoli, parlare loro...
Ma poi alla fine ognuno è individuo con i suoi tempi e le sue reazioni, le sue scelte.
Lo vedo con mio figlio: distante da me le mille miglia, intelligente, veloce, intuitivo....ma a scuola una CAPRA (ho avuto i colloqui oggi del 1° anno!!!!)
è un gaudente, è nato così.
le redini non gliele metti manco morta
..è un libero farfallone amoroso, Acquario, leggermente matto di natura...incomprimibile!
@Valeria
RispondiElimina1° anno di cosa?
Ist. tecnico aeronautico
RispondiEliminaMa credo che dura minga...
(vado a prenderlo a ripetizione, a dopo)
Ciascuno di noi genitori ne avrebbe sicuramente da raccontare dei propri figli "matti".
RispondiEliminaVelocissimamente una mia esperienza su uno dei miei figli quando aveva 14 anni: appassionatissimo di aviazione con l'aspirazione di diventare pilota.
Va in bicicletta all'aeroporto vicino, salta la rete ed entra in prossimità delle piste per fotografare gli aerei in decollo.
Naturalmente viene bloccato e atterrato dai militari di guardia.
Non vi racconto le grane successive. E'finito sui giornali, parlavano di attacco terroristico...
Da ridere, oggi....
@paul
RispondiEliminaTi capisco....sono appassionato di aerei anch'io e fare foto e' un casino....in Italia eh...naturalmente.
Certo poi l'ingenuita' dei 14 anni porta a fare questi sbagli. E' li che dobbiamo vigilare senza vietare....ma non puoi mica stargli sempre dietro come un poliziotto!
Paul
RispondiEliminatuo figlio lo ha fatto per far divertire un po' anche i militari che si annoioavano. pensa come devono essere cadute tutte le regole in quel momento quando si sono trovati di fronte un bambino.
hahaha lo vedo di fronte al colonnello che gli deve fare le solite domande di routine e riceve risposte inimmaginabili.
Roby, il voi mi riferisco al vostro tipo di societa' occidentale, e' generalizzato. l'orientale per esempio riconosce il vostro modo di vedere e vivere la vita ma lo soddisfa solo in parte e ne usa quanto basta. si riconoscono pure in voi perche' e' un'esperienza che anche loro hanno avuto nei primi anni di vita quando erano concentrati totalmente alla scoperta del mondo la' fuori, quindi vi capiscono molto bene. voi pero' non riuscite a vedere il modo di vivere orientale perche' vi manca la conoscenza dell'io. avete un'ottima conoscenza delle cose attorno a voi ma vi siete dimenticati dell'attore principale, voi stessi.
RispondiElimina@Daniele
"Tecnici del sociale, dirigenti scolastici, insegnanti, genitori e amministratori potranno confrontarsi in occasione del convegno con importanti esperti nazionali del settore fra i quali la psicoterapeuta e scrittrice prof.ssa Maria Rita Parsi, il medico-psicoterapeuta e scrittore prof. Alberto Pellai, e le docenti dell’Università degli Studi di Perugia prof.ssa Floriana Falcinelli e Giancarla Cicoletti rispettivamente della Facoltà di Scienze della Formazione e della Facoltà di Scienze Politiche. I lavori della mattinata si concluderanno alla presenza dell'assessore regionale alle politiche sociali Carla Casciari. "
ho i miei dubbi che tra queste persone possa essercene una che possa risolvere qualche problema poiche' la loro conoscenza e' proprio figlia di quella conoscenza che vi sta portando al fallimento, quella conoscenza razionale che pretende di inserire il comportamento umano nell'ambito delle altre leggi meccaniche che regolano la realta' esterna.
noi non siamo robot e per migliorare l'elemento "uomo" occorre esserne dei profondi conoscitori. quella gente non lo e' affatto, sono un pericolo piu' che una soluzione. vedrei molto meglio al loro posto anziani al termine della loro vita perche' molto piu' probabilmente hanno il coraggio di parlare per cio' che sono e non per la maschera che devono portare per reggere il peso della recita in mezzo al vostro modello di societa'.
La Parsi (ci ho lavorato) la vedo come il fumo negli occhi!
RispondiEliminaquanto hai ragione!
Una piazzista di fumo, sempre dello stesso tabacco da decenni....
insolita pace serale.
RispondiEliminatutti sul blog di Don Matteo con i figli adolescenti?
ho tre figli adolescenti, pessime esperienze con le scuole, e un po' di esperienza di homeschooling, purtroppo non come avrei voluto, perché il governo Prodi ha escluso ogni possibilità di istruire i figli come si vuole: tutti uguali dobbiamo essere. Mi voen da dire...almeno i figli del Berlusca hanno fatto le scuole steineriane.
RispondiEliminaSono completamente d'accordo con Indopama, anche se non vivrei in Oriente. Diciamo che mi sarebbe piaciuta l'America, dove il governo ti paga per istruire tu stesso i figli, con il tuo giudizio e il tuo programma di studio.
mmmm....Non credo che mio figlio frequenti quel tipo di pagine...
RispondiEliminaA dire il vero con i preti ha sempre avuto un pessimo rapporto!
Una bella iniziativa, molto utile per il modo di vivere dei ragazzi di oggi.
RispondiEliminaBuon venerdì!
@Indopama
RispondiEliminaTi avevo scritto il commento delle 22:16 climategate- per confrontarmi un po' con te e conoscere meglio i tuoi assunti- le tue dottrine di vita... non mi hai risposto, senz'altro non lo hai notato :mi farebbero piacere averne ora dei commenti... Vedendo come parli bene l'italiano e pensi di conoscere a fondo la classe popolare italiana... probabilmente o hai vissuto e studiato in Italia o hai parenti Italiani ed è forse in queste situazioni che hai conosciuto la nostra situazione. Sarebbe interessante anche sapere dove è avvenuto: al sud, al centro al nord: variano molto le situazioni sociali ed i modelli di vita...
In Emilia vi erano e vi sono scuole ed asili per l'infanzia fra i più avanzati per la libertà di gioco e di attività creative organizzate verso i piccoli per portarli così ad esplorare e conoscere certe loro capacità.Prima di parlar delle scuole per gli adolescenti è meglio parlar della nostra società della quale la scuola è lo specchio "formante" con i suoi insegnanti, i suoi genitori e suoi programmi imposti dai ministri e con i suoi costumi sociali e le sue TV che si abbarbicano nelle menti dei giovani. Ora prima di dire che la nostra attuale società è una merda beh.. Cento anni fa in una famiglia nascevano una diecina di figli: 3-4 morivano alla nascita, molti poi morivan per malattie, sul lavoro, nelle guerre, avvelenati al fegato o ai polmoni dal lavoro, dal cibo dall'alcool.. Era una vita bestiale veramente sia nei campi sia nelle manifatture. Dopo 12-14 ore di lavoro a cottimo c'era l'osteria per ubriacarsi durante la briscola, poi a casa ubriachi a menare la moglie, a brutalizzarla , poi sveglia alle 5..
2° parte
RispondiEliminaEppure caro Indopama erano queste bestie che la mattina al lavoro a cottimo si privavano di uno o due pezzi prodotti per darlo ai compagni con la febbre che non potevano lavorare. Erano quelle donne, mogli brutalizzzate che durante gli scioperi e le manifestazioni marciavano davanti con i figli e finivano sotto gli zoccoli della cavalleria o sparate.. Nacquero lì, fra quei"bruti"le prime società di mutuo soccorso. il famoso welfare ha origini nella "merda?". La storia andò avanti, la civiltà della tecnica produsse cibi migliori, salute e meno ore di lavoro ma non per merito di elite illuminate come ritieni ma di quelle classi di lavoratori sottopagati ma che arricchirono i padroni, molto meno i figli e la società italiana. Giorni fa ho visto un documentario sul manovalato schiavistico su immigrati per la raccolta dei pomodori al sud in Puglia. !5 anni fa in Maremma ho visto tale raccolta eseguita qusi automaticamente da grandi macchine con 2-3 operai seduti sopra.. Sottosviluppo e sviluppo tecnico...
Questa società alienata di "merda"ha fatto le sue scelte tecnologiche in tutti i campi: gli uomini preferiscono vivere più a lungo, con più sicurezze, salute e comodità e non solo in occidente ma anche in japan, in cina, in India ecc anche se quà i lavoratori si son forse trovati imposti i supermercati, le lavatrici e la schiavitù delle merci senza aver fatto la trafila di scioperi e lotte sindacali dell'occidente..
In questa situazione ritornando alla scuola è evidente che le classi superiori non possono esser altro che indirizzate alla creazione di tecnici e specialisti adatti a sviluppare e controllare una tale società tecnologica se gli insegnanti sono bravi, suscitando in loro attenzione ed interessi per quegli argomenti altrimenti col solito ..... Comunque è evidente se lasciati a loro stessi a quell'età i ragazzi non si metton certo a leggere o studiare autonomamente: giochi e chiacchere sono in genere i loro comportamenti, per forza devi organizzarli, disciplinarli.. se vuoi ottenerne un ingegnere... E l'elevazione, illuminazione dell'io? Sino a 40-50 anni l'uomo sviluppi la propria socialità, conoscenza del mondo, la paternità.... in seguito arriva il tempo , se è saggio, della conoscenza del sè, della preparazione al grande passaggio... Così diceva il saggio....
@Piero41
RispondiEliminaciao...non sono chiamata in questione, ma vorrei dirti la mia opinione.
(Indopama è italiano).
Giudicare non è mai giusto, specie se di cerca di trovare la via dell'elevazione. Giusto però è capire, quando si hanno le chiavi di interpretazione giuste.
L'Occidente ha fatto un certo tipo di cammino, l'Oriente un altro: entrambi hanno il compito e l'obiettivo di convergere. Non esiste un modello migliore di un altro..esiste l'esperienza necessaria, il percorso inevitabile.
Quello di noi Occidentali è stato disseminato di guerre feroci e conquiste positive di segno uguale e opposto. Siamo stati quelli "soggetti" alle prove maggiori. Cadere e risollevarci tante volte, ricominciare e reinventarsi, purtroppo anche conquistare il "meglio" (ai nostri occhi adesso sembra esserlo, anche se vacilla pericolosamente) e convincerci di aver raggiunto la mèta. Poi assistere al crollo di queste certezze, mente tutte le altre, i valori (non vorrei essere ovvia, cerco di spiegare), la solidarietà, l'amore, la famiglia, la spiritualità...rimanevano semi sempre più sterili e marginali nelle vite di molti di noi e comunque sempre più scientemente seppelliti nel dimenticatoio del mainstream, quello che avrebbe dovuto educarci, informare, metterci in comunicazione e invece ha fatto (sapientemente) l'esatto contrario. Ha creato contrapposizioni, ansie, paure, competitività spinta, cattiva e/o falsa informazione...da qui, a caduta, tutto il resto della nostra civiltà che ora si trova sulla soglia dell'implosione.
Anche quella è necessaria. La realtà duale nella quale siamo "costretti" a vivere è una scuola. Un'enorme scuola con 7 miliardi di alunni...e adesso ci sta mettendo di fronte agli esami di fine anno.
C'è chi è preparato e chi sta ancora ripassando, ma non ci saranno suggeritori o foglietti di carta con le soluzioni. La soluzione siamo esclusivamente noi e il nostro cambiamento.
Tutto ci sta indicando COME FARE, basta prestare un attimo di attenzione...
è ovvio che la nostra strada, quella di noi occidentali, è allo stato dell'arte quella con maggiori ostacoli, perchè è quella che ha subito milioni di condizionamenti in più, rispetto a quella orientale, ma anche in relazione alla società africana in genere, sa nel Maghreb, che in Africa equatoriale. In quei Paesi, dove la distribuzione del reddito è sempre stata una forbice spaventosamente aperta e la parola democrazia (che ora anche noi ci accorgiamo essere una menzogna enorme)non è contenuta nemmeno nei dizionari, la percezione di qualcosa di superiore a livello di coscienza è sempre esistita e noi, molte volte, dall'alto del nostro consumismo post-industriale, l'abbiamo giudicata come disperazione e ignoranza, senza accorgerci di dove stavamo andando a finire NOI...ecco, credo che il cerchio si stia per chiudere, fondendosi in un'armonia fatta delle esperienze di questi tanti Mondi, che sono vicinissimi a diventare UNO SOLO
RispondiElimina;-)
piero41
RispondiEliminavengo da un paese tra bologna e imola, ho 43 anni ma sono 10 anni che vivo in indonesia.
sono d'accordo con quello che dici, a quel tempo gli illuminati erano la gente normale, come ora qui in indonesia. qui piu' ti elevi di rango sociale e piu' si allontanano dall'essenza della vita e cominciano a muoversi seguendo gli stereotipi del "successo".
da voi in occidente, e questo e' un mio parere, oggi e' il contrario, le classi illuminate sono invece quelle piu' alte ed il popolo invece non sta seguendo per niente il proprio cuore ma ha accettato di seguire il modello di vita imposto dai media.
pare che sia un ciclo, ci si allontana e ci si avvicina, la cosa positiva e' che se si da l'ok la presa di coscienza e' velocissima. anche per questo dicevo che al momento c'e' un po' di melina, l'elite occidentale sta aspettando il popolo e il cambiamento nel popolo potrebbe anche avvenire in brevissimo tempo, questo li rende incerti sul come operare per porre termine a questo ciclo del kali yuga, il tempo del materialismo. loro sanno benissimo che siamo nel punto di inversione e sta per partire un'epoca diversa, stanno solo aspettando la massa. in certi paesi orientali invece e' il contrario, la massa e' gia' in quella che viene detta "eta' dell'oro" mentre i politici o i vertici anche economici sono quelli piu' indietro, quelli che ancora vogliono sperimentare il materialismo.
i paesi critici sono:
europa
cina
paesi islamici
l'europa perche' non accetta di staccarsi dalla droga del materialismo, anche se questo ormai non gli da piu' amore.
la cina perche' e' appena arrivata a godere il materialismo ed un popolo cosi' grande quando si muove mette timore. hanno ancora cmq un buon contatto con Dio, soprattuto nelle campagne.
i paesi islamici perche', a causa del seguire una religione piena di divieti e doveri, stanno scoppiando di voglia di liberta'. lo scoppio generera' un periodo di violenza dove i peggiori si elimineranno a vicenda e si spera che il vertice religioso metta in discussione i loro mille divieti e doveri.
gli africani sono ancora pochi per cui non hanno grossi problemi.
la situazione come dici tu e' molto varia, purtroppo quando si parla si deve generalizzare per rimanere sintetici. l'emilia romagna non e' la campania, tanto per intenderci.
detto questo, sempre a mio parere, l'occidente deve porsi una domanda: cosa non va in quello che facciamo?
RispondiEliminaper prima cosa occorre eliminare cio' che non ci piace per fare posto al nuovo. occorre smettere immediatamente di fare le cose che non ci si sente di fare, poi e solo poi verrano stimoli nuovi per fare cose diverse e piu' appaganti.
quello che vi tiene fermi e in rotta verso la crisi e' il voler mantenere a tutti i costi abitudini di vita e visioni che non sentite vostre. fate le cose principalmente perche' pensate che seguendo un modello imposto la gente attorno vi apprezzi. non e' cosi', e' tutta una messa in scena, e' tutto finto, vivete le maschere ma dentro di voi siete diversi. quando lascierete uscire il "come siete veramente" allora cambiera' tutto e come al solito sarete la guida per il resto del mondo. occorre lasciare il freno, la puzza di strinato la sento pure io da qui! :-)
non e' il momento di pensare a come costruire il nuovo, e' il momento di lasciare cadere il vecchio che non piace piu'. il nuovo verra' dopo, per questo ogni iniziativa che si pone come riferimento di costruire qualcosa di nuovo e' destinata a fallire, or ae' tempo di disfare, a partire dalla finanza. tra poco vi accorgerete della truffa del denaro, una truffa banale con la quale i banchieri e i loro amici si arricchiscono a dismisura facendo poco o niente. ne avete da smantellare di falsi pregiudizi, l'educazione nella scuola e' uno di questi, un altro sara' la medicina, e via cosi'.
@Tutti
RispondiEliminaIl convegno è stato un successone, abbiamo fatto il pieno: quasi 300 persone.
Ho avuto il piacere fare quattro chiacchiere con Alberto Pellai, lo psicoterapeuta autore della mostra Nella pancia del papà (ne ho parlato qui) e soprattutto autore di testi molto significativi sull'adolescenza e sulla peer education in particolare, motivo per cui era stato invitato stamattina come relatore. Proprio sulla peer education probabilmente potrà nascere una bella sinergia tra lui e i nostri progetti... per ora non anticipo nulla, ma sono certo che faremo delle bellissime cose insieme nel 2012.
Sfortunatamente ho un problema in famiglia che mi terrà lontano dal blog ancora per un po'... due giorni fa mia madre è caduta in casa procurandosi una bella distorsione, tra pronto soccorso e commissioni varie (tra poco esco alla ricerca del tutore prescritto per la sua caviglia) avanti e indietro tra casa mia e sua proprio mentre il convegno era alle porte, sono veramente stanchino. A presto.
@Tutti
RispondiEliminaIl convegno è stato un successone, abbiamo fatto il pieno: quasi 300 persone.
Ho avuto il piacere fare quattro chiacchiere con Alberto Pellai, lo psicoterapeuta autore della mostra Nella pancia del papà (ne ho parlato qui) e soprattutto autore di testi molto significativi sull'adolescenza e sulla peer education in particolare, motivo per cui era stato invitato stamattina come relatore. Proprio sulla peer education probabilmente potrà nascere una bella sinergia tra lui e i nostri progetti... per ora non anticipo nulla, ma sono certo che faremo delle bellissime cose insieme nel 2012.
Sfortunatamente ho un problema in famiglia che mi terrà lontano dal blog ancora per un po'... due giorni fa mia madre è caduta in casa procurandosi una bella distorsione, tra pronto soccorso e commissioni varie (tra poco esco alla ricerca del tutore prescritto per la sua caviglia) avanti e indietro tra casa mia e sua proprio mentre il convegno era alle porte, sono veramente stanchino. A presto.
@Daniele
RispondiEliminaIn bocca al lupo per tua mamma...
sì, auguroni alla tua mamma, che guarisca presto.
RispondiEliminaI represent to your attention 3 films, created on the basis of materials "Conception of social security" - http://dotu.ru/category/in-english/:
RispondiElimina1. "Law of Time" - http://www.youtube.com/watch?v=-bV7w_YW0Zg
The correlation of the biological time and the social time frequencies and their interrelation in the global historical process was named "Law of Time".
2. "Six Principles of Global Manipulation" - http://www.youtube.com/watch?v=0fF3TQ0lJnU
Film about six priorities of the generalized instruments of management by countries and people of Earth.
3. "Anti-Qur'an Strategy of the Bible Project Wheeler-Dealers" - http://www.youtube.com/watch?
v=_1wXgXwj3MI
grande link soprattutto il primo, grazie razlich
RispondiElimina@Razlich
RispondiEliminaThanks for your suggestions
"Six Principles of Global Manipulation" is a precious summary.
The Huge Crime is clear and just in front of us in this moment...