Pagine

mercoledì 4 maggio 2011

Di nuovo l'ingegner Rossi a Mr Kilowat (I)

Internet sì che è magico, internet riscrive tutte le regole e diventa la madre di tutti i cambiamenti. Per esempio funziona ormai anche da macchina del tempo: ci permette di vedere/ascoltare i programmi radio e Tv e discuterne prima ancora che vadano in onda!
Dopo il primo servizio dedicato da Rainews all'E-Cat (ce ne saranno altri) che abbiamo visto ieri in anteprima ancor prima che venisse trasmesso in tv (domani alle 20.35), stasera va in onda alle 21.00 una nuova intervista di Maurizio Melis all'ingegner Andrea Rossi su Radio 24., la radio del Sole 24 ore.

Ecco il testo trascritto e mandato al blog dal mitico Tizzie: standing ovation! :-)


Melis intervista di nuovo l'ingegner Rossi (parte 1)

Buonasera da Maurizio Melis. Chi segue Mr. Kilowatt sa che nelle ultime settimane abbiamo parlato più volte di "fusione fredda", o meglio di "reazioni nucleari a bassa energia" cercando per quanto possibile anche di ricostruire il contesto di queste ricerche. Ma, se l'argomento è tornato in auge lo dobbiamo all'E-Catalyzer, un oggetto non più grande di un tubo, più o meno di mezzo metro di lunghezza, inventato da un italiano: Andrea Rossi, sulla base degli studi di un altro italiano: Sergio Focardi, fisico e professore benemerito all'Università di Bologna. Ricordo tutto questo a coloro che non hanno seguito le precedenti puntate.

Ecco, secondo Rossi e Focardi l'oggetto in questione produrrebbe energia termica, quindi calore, mediante una "fusione fredda" tra nickel e idrogeno, quindi energia pulita e pressoché illimitata, in pratica saremmo in presenza di una vera e propria rivoluzione. La notizia, attenzione, non sta tanto nell'annuncio, l'ospite che di qui a poco presenterò, non me ne vorrà, ma di annunci mirabolanti se ne sentono tanti, ma nel fatto che almeno tre fisici del tutto estranei alla vicenda, un italiano e due svedesi, tra cui il presidente dell'Accademia svedese, hanno confermato la produzione di energia con una modalità, attenzione alle parole che hanno usato, che non sarebbe riconducibile ad alcuna reazione chimica nota, e quindi si tratterebbe di un qualche tipo di reazione nucleare. Cosa c'è dentro la macchina però non lo sappiamo, perché i test sono stati effettuati per precisa richiesta dell'inventore a scatola chiusa per una questione di protezione brevettuale, a scatola chiusa cioè misurando quanta energia entra e quanta energia esce, ed è proprio l'inventore Andrea Rossi che abbiamo in linea con noi stasera. Buonasera Rossi, benvenuto a Mr.Kilowatt.


Buonasera, buonasera a tutti voi.

Si trova nel suo laboratorio, credo, in questo momento

Sì, sono nel mio laboratorio, stiamo proprio facendo degli esperimenti con delle miscele nuove di catalizzatore.

Allora senta: proviamo a fare un po' il punto sulla situazione anche perché ci sono molte voci che circolano su Internet, allora vediamo cosa è vero e cosa no. La prima cosa che le chiedo è: quanti E-Cat sono in funzione attualmente?

Allora, noi stiamo costruendo l'impianto da 1 MW che verrà inaugurato in Ottobre. Per fare questo impianto ci vogliono 330 E-Cat. Noi li stiamo costruendo e mano a mano che vengono costruiti vengono messi in funzione in modo da testarne singolarmente il comportamento. Poi alla fine a Settembre faremo l'assemblaggio di tutti quanti. Ad oggi ce ne sono in funzione 147. Stiamo continuando a farli, la produzione industriale inizierà a Novembre quindi li facciamo letteralmente uno per uno, e infatti questo "tac-tac" che si sente è una pompa peristaltica che sta provando il prossimo che poi verrà messo in funzione...

...che serve a pompare acqua attraverso questa specie di tubo, giusto?

Esatto.

Ecco, senta: questi 147 E-Cat dove si trovano?

Nei tre stabilimenti in cui noi lavoriamo: uno è a Bologna e due sono negli Stati Uniti, uno in Florida e uno nel New Hampshire.

Quindi non sono in mano a persone, privati cittadini, imprese che stanno facendo dei test, questa era una delle voci che girava

No: sono in mano nostra, facciamo questi test singolarmente, in modo che se ci sono dei difetti li vediamo sul pezzo prima che venga assemblato.

Per arrivare ad una macchina da 1 MW partendo dalle macchine da circa 10 kW, lei ha detto che ce ne vogliono 300. Come vengono assemblati? Come è possibile passare da tanti piccoli ad uno grande?

Vengono assemblati in serie ed in parallelo. In parallelo significa uno di fianco all'altro e ciascuno ha la propria sorgente di fluido da riscaldare, di acqua in poche parole. Invece in serie significa uno dopo l'altro.

In pratica in serie fanno aumentare la temperatura, perché l'acqua si scalda di passaggio in passaggio; in parallelo si aumenta la portata, diciamo.

È come le batterie, come con l'elettricità: mettendo delle batterie in parallelo si aumentano gli ampere, mettendole in serie si aumenta il voltaggio.

Quanto costerà l'energia termica prodotta con questa tecnologia?

Con i costi attuali, 1 kWh prodotto con questa tecnologia costa circa un centesimo di euro.

Quindi diciamo un decimo rispetto al costo dell'energia...

Rispetto al costo attuale direi un quinto, un sesto, perché Lei deve calcolare il costo, non il prezzo.

Non il prezzo, perfetto. Ogni quanto bisogna fare il "pieno", tra virgolette, a questo oggetto?

Ogni sei mesi. Ogni sei mesi i moduli vengono sostituiti.

È questo l'elemento, diciamo, principale, di costo tecnologico?

Sì, direi di sì. La procedura per essere rapida consiste nella sostituzione del modulo. Poi il modulo viene portato in fabbrica dove viene ricaricato, di modo che presso il cliente si fa semplicemente la sostituzione dei moduli.

D'accordo. Ecco, senta: sbaglio se dico che proprio questa polvere di nickel forse potrebbe essere anche nanotecnologica? L'ingrediente segreto è anche quello forse più costoso di questo oggetto?

Non è sbagliato...

Va bene, va bene, va bene: capisco! [ride] Capisco che non si possa dire di più. Però intanto parliamo di riscaldare acqua, di fare riscaldamento. Prossime applicazioni a cui state pensando?

Allora guardi, perfetto: il prossimo punto produce energia termica, quindi acqua calda e aria fredda. La prossima applicazione sarà sicuramente l'affiancamento della produzione di elettricità. Stiamo vedendo se troviamo qualcosa di più efficace e semplice del classico ciclo di Carnot (cioè vapore, turbina, eccetera). Stiamo vedendo se riusciamo a trovare qualcosa di più idoneo che sfrutti meglio l'energia, però male che vada ci si rifugerà nel ciclo di Carnot. Però stiamo facendo degli studi molto approfonditi per uno sfruttamento che abbia un'energia superiore. Lo stiamo facendo negli Stati Uniti, questo, con un'azienda specializzata. E qui, nel breve-medio termine, mi fermerei, perché poi le applicazioni per la locomozione di treni e navi mi sembrano l'applicazione meno complessa, quindi forse nell'arco di qualche anno ci si può arrivare. Escluderei categoricamente le...

...le automobili in tempi rapidi, d'accordo. E' una questione di dimensioni, di dissipazione del calore, immagino che non sia facile su un oggetto così piccolo.

Sì, poi anche di prontezza di reazione alla richiesta, cioè: uno in automobile ha bisogno di fermarsi ad un semaforo, poi...

Certo... e ripartire! [ride]

È impensabile un'applicazione automobilistica.

Bene Rossi, intanto la ringrazio, però dobbiamo fermarci qui. Do appuntamento a tutti gli ascoltatori a domani sera per la seconda parte dell'intervista. Buona serata.

19 commenti:

  1. "questo "tac-tac" che si sente è una pompa peristaltica che sta provando il prossimo che poi verrà messo in funzione..."

    ebbasta con le pompe peristaltiche! vogliamo i rubinetti del lavandino:))
    anche sentir dire che molto bolle in pentola mi scoraggia..basta arrivare a 70° per farsi il the:))
    in ogni caso anche se gli ultimi due esperimenti non sono stati esaltanti e potrebbero far sorgere preoccupazioni per l'ingegnerizzazione immediata (cioè a ottobre) per adesso l'importante è che si siano visti degi eccessi di potenza da reazioni ancora sconosciute e che sicuramente moltissimi nel campo della fisica e della chimica si sono attivati per cercare di studiare seriamente e replicare questi fenomeni, rispetto ai 4 gatti degli ultimi anni, è già un ottimo risultato per ora..

    RispondiElimina
  2. Bertoldo scriveva nell'altro post:

    sul fatto che sia impensabile un'apllicazione automibilistica ho qualche dubbio ...oggi si usano gli ibridi cioè motori carnot per caricare la batteria di un motore elettrico applicato alle ruote .Perchè non si può fare lo stesso ?

    Come spiegato in un altro post (se non ricordo male), non e` possibile al momento miniaturizzare negli ingombri di un'automobile (su un SUV grande od un TIR, forse si`) tutto l'apparato necessario per convertire energia termica di bassa intensita` (acqua calda, vapore sostanzialmente) in energia utile, ossia elettrica. Le turbine a vapore sono delicate, i sistemi di conversione voluminosi e pesanti. Ci vorra` ancora un bel po' di tempo.

    Navi e locomotive invece soffrono molto meno di questi problemi, i problemi di spazio e carico sono molto relativi.

    RispondiElimina
  3. Ma che vantaggio avrebbe metterli sui treni e sulle auto? La soluzione è produrre energia elettrica abbondante, economica e pulita nelle centrali. Poi i motori possono essere elettrici, alimentati da batterie o fuel cell tramite idrogeno, sempre ricavato dalla stessa energia elettrica. Altra cosa le navi, lì una turbina ci va a penello, come fanno già le navi a propulsione nucleare.

    RispondiElimina
  4. http://www.unipv.eu/on-line/Home/AreaStampa/Newsletter/articolo5600.html

    Se qualcuno la ha seguito, lo ringraziamo anticipatamente se può dirci qualcosa....

    Grazie

    Ric

    RispondiElimina
  5. Volevo segnalare che a questo indirizzo:

    http://vimeo.com/channels/194791#23230877

    c'è una conferenza tenuta dal Proff. Cardone riguardo alla spiegazioni (e storia) delle reazioni piezonucleari.
    Il metodo è chiaramente quello "scientifico" opposto all'approccio di Rossi, ma, quasi a giustificare il modo opposto di procedere, circa al minuto 9:30, dice una cosa e cioè:

    "Quando lo studio è passato dallo stato (inteso come ente pubblico) sotto forma di CNR, Esercito, Finmeccanica, Ansaldo ad un'azienda privata ad alta tecnologia, a questa non gliene può importare di meno [della teoria che c'è dietro], loro vogliono solo risultati, loro pensano solo a produrre per vendere, non si preoccupano di spiegare i risultati che ottengono, desiderano soltanto che i risultati siano affidabili"

    che in qualche modo mi sembra che è lo stesso che cerca di fare Rossi per il suo E-Cat.

    RispondiElimina
  6. @Massimo: a me l'ecat piace perchè cambia il paradigma, cioè basta modello centralizzato (tipo hub-and-spoke, per restare nel mondo dei computer, o mainframe, se preferisci) ad un modello decentralizzato, tipo PC, peer-to-peer, IP, open, libero.

    Se l'invenzione venisse utilizzata solo per risparmiare sul combustibile, lasciando il modello inalterato, sarebbe una grossissima delusione.

    RispondiElimina
  7. @riccardo
    focardi a pavia era troppo presto e dovevo lavorà..se no ci sarei andato. magari adesso è in giro sotto casa mia a mangiare la pizza:))

    RispondiElimina
  8. "Con i costi attuali, 1 kWh prodotto con questa tecnologia costa circa un centesimo di euro."

    Un kWh termico ovviamente, se trasformato in elettrico, visti i rendimenti dei sistemi a ciclo di Carnot, bisogna moltiplicarlo per 5 almeno...
    Poi parla di costo del Nichel, non accenna affatto al costo dei catalizzatori e soprattutto non accenna nulla al costo del nichel processato...procedimento che per renderlo idoneo ha bisogno di energia meccanica (produzione di nanoparticelle) energia termica (deossidazione) e ancora energia meccanica per creare il vuoto.

    A naso direi un costo kWh elettrico di almeno 10 cent sempre che il bilancio energetico rimanga positivo....si chiama indice EROEI.

    Daniele, prova a fare questa domando al dr. Rossi, penso che conosca molto bene questo piccolo problema, non solo, si spiegherebbe il tentativo in Grecia di far riconoscere questa energia come energia rinnovabile, per i certificati verdi, perchè potrebbe non essere economicamente sostenibile!!!

    Poi una settimana fa gli E-CAT erano 97, ora sono diventati 147 distribuiti in 3 stabilimenti...solo che dall'elenco che fa poi gli stabilimenti diventano 5.

    Ha un po di confusione in testa o da i numeri per troppo stress?

    RispondiElimina
  9. Tizzie questo è solo un esempio (roba di 30 anni fà):http://ntrs.nasa.gov/archive/nasa/casi.ntrs.nasa.gov/19880002196_1988002196.pdf utile come generatore in un ibrido seriale con motori elettrici a trazione diretta (nelle ruote,ci sono vari progetti) batterie posizionate nel pianale...e il vano motore libero per il generatore; c'è anche molta altra roba potenzialmente molto interessante che con l'uscita del E-CAT subirà una forte accelerazione (esempio starrotor engine, termoacustica,quasiturbine ,chip vari o simili...) certo non sarà immediato ma non si dovrà aspettare tanto (solo il fatto del possibile vantaggio tra costruttori di veicoli...è molto influente..)

    RispondiElimina
  10. @Alberto. D'accordo, ma anche senza estremizzare. Oggi facciamo centrali inquinanti da migliaia di MW, se fossero non inquinanti potrebbero essere più piccole e distribuite sul territorio senza sindrome nimby, ed elimineremmo anche il trasposrto con le reti ad alta tensione. Insomma, la visione dell'autonomia energetica personale mi sembra un po' ingenua ed anche poco efficiente.

    RispondiElimina
  11. x tizzie
    Avendo a disposizione un'auto elettrica sarebbe possibile ricaricarla , usando un e-cat connesso ad un generatore elettrico tramite turbine ?
    Conviene usare la rete elettrica ?

    L'idea è quella di recuperare un cinquino trasformarlo in elettrico come dal sito però usando un motore elettromagnetico a paralell path tipo mk12 con un rendimento a dire dei costruttori molto alto e perfetto per la trazione di un'auto elettrica , ricaricare le batterie con e-cat .
    E' fattibile o pura fantasia ?

    RispondiElimina
  12. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  13. @bertoldo: a parte che simili ipotesi sono premature a mio parere (non si conoscono neanche le tempistiche per l'uso privato di E-Cat di bassa potenza), non penso esistano generatori a turbina a vapore portatili universali acquistabili come quelli a 4 tempi dal ferramenta.

    Certo, in teoria tutto e` possibile (idealmente con un generatore stazionario alimentato ad ipotetici E-Cat, sarebbe possibile fare quanto dici), ma al momento fai prima ad allacciarti alla rete elettrica esistente, perche' prima che cio` sara` possibile di tempo ne passera` un bel po'.

    RispondiElimina
  14. chiedo scusa. esiste il modo per innescare le notifiche via email senza dover per forza lasciare un commento ?

    RispondiElimina
  15. @Andrea
    Scrivermi una email?
    La trovi su in cima (contatti)
    Ciao

    RispondiElimina
  16. E' online la seconda parte dell'intervista di Mr. Kilowatt a Rossi:
    http://www.radio24.ilsole24ore.com/radio24_audio/2011/110505-mrkilowatt.mp3

    RispondiElimina
  17. Salve a tutti.

    Vi scrivo perché so che il vostro blog è quello che più ha seguito e sta seguendo lo sviluppo dell'E-Cat qui in Italia.


    Circa dieci giorni fa ho scoperto che è presente una voce rigueradante l'E-Cat sulla Wikipedia italiana:

    http://it.wikipedia.org/wiki/Catalizzatore_di_energia_di_Rossi_e_Focardi

    Ebbene tale voce è stata PROPOSTA PER LA CANCELLAZIONE.

    Io ho fatto molto per mantenere la voce. Ho sottolineato la RILEVANZA MEDIATICA dell'oggetto della voce che è uno dei parametri secondo cui una voce può essere mantenuta su Wikipedia, ho fatto presente che è una voce non da cancellare bensì da sviluppare nell'ottica del progresso scientifico.

    La voce è fatta in modo più che dignotoso e gli argomenti per tenerla ci sono, compreso un numero enorme di fonti giornalistiche riportate nella voce.

    Ma come sempre avviene in questi casi DECIDERA' LA MAGGIORANZA.

    Invito pertanto chi tra voi dispone di un account su Wikipedia a PARTECIPARE ALLA DISCUSSIONE E ALLA SUCCESSIVA VOTAZIONE CHE DETERMINERA' LA CANCELLAZIONE O IL MANTENIMENTO DELLA VOCE CHE PUO' ESSERE TROVATA QUI:

    http://it.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:Pagine_da_cancellare/Catalizzatore_di_energia_di_Rossi_e_Focardi

    RICORDO A TUTTI CHE PER MANTENERE UNA VOCE SU WIKIPEDIA E' SUFFICIENTE RAGGIUNGERE UNA "MINORANZA DI BLOCCO" DI PIU' DI UN TERZO DEI VOTANTI.

    Quindi se votano in 20 è sufficiente che almeno 7 utenti votino per il mantenimento della voce e la voce resta.


    AIUTATEMI: UNA PICCOLA PAGINA SU WIKIPEDIA PUO' DETERMINARE, FAVORENDOLO, UN GRANDE PASSO PER L'UMANITA'

    RispondiElimina
  18. @ant0p
    Infatti, non se ne può più di pompe e pompe! Spero che Rossi metta a disposizione dell'UniBO almeno 2 E-Cat. Uno potrebbe essere tenuto costantemente acceso per 6 mesi con tanto di web-cam! Mo' lo propongo a Levi.

    @Mahler, Sté
    Grazie delle segnalazioni

    @Anonimo
    Scusa ma non rispondo a commenti anonimi.

    @Bertoldo
    Grazie dei link, molto interessanti. FANTASTICA la conversione elettrica dei veicoli euro0.

    @Tizzie
    Delete effettuato!
    Grazie ancora per le tue dita veloci... collegate a una mente sopraffina vista la perfezione delle trascrizioni!

    @Andrea
    Scusa, non avevo capito la domanda. Per attivare le notifiche devi lasciare un commento: ma basto un anonimo commento vuoto.

    @Fr@ncesco CH
    Ci vuole coraggio a pretendere che l'argomento non abbia rilevanza mediatica!
    Ci vuole coraggio ha proporre la cancellazione di un topic su cui scrive con entusiasmo persino un premio Nobel per la fisica: Brian Josephson!
    Non credo che ci riusciranno.

    RispondiElimina

N.B.PER LASCIARE COMMENTI È NECESSARIO REGISTRARSI CON LA PROPRIA GMAIL
22passi è un blog non una rivista on line, pertanto la responsabilità di quanto scritto in post e commenti dovrebbe appartenere solo ai rispettivi autori. In ogni caso (cfr. Sentenza Corte di Cassazione n. 54946 del 27 dicembre 2016), le persone fisiche o giuridiche che si reputassero diffamate da determinati contenuti, possono chiederne la rimozione contattando via email l'amministratore del blog (vd. sezione "Contatti") e indicandone le "coordinate" (per es. link, autore, data e ora della messa on line).