Sembra proprio di sì. Le voci si accavallano confermandosi l'un l'altra: l'ing. Andrea Rossi, imprenditore che ha sviluppato il progetto, il prof. Sergio Focardi (INFN di Bologna) e altri ricercatori italiani, si starebbero preparando a svelare alla comunità internazionale a inizio 2011 il primo reattore
Nichel-Idrogeno in grado di produrre energia (si dice fino a 1 Mega Watt) tramite reazione nucleare a bassa energia, meglio nota come
fusione fredda sin da quando Fleischmann e Pons ne annunciarono la scoperta nel 1989. Da allora ricercatori di tutto il mondo hanno cercato da una parte di confutare il fenomeno, dall'altra di replicarlo e trovare il modo di utilizzarlo per produrre energia. La storia sta dando ragione ai secondi. La fusione fredda a differenza di quella "calda" delle centrali nucleari, non richiede grossi investimenti, è economica, non crea rischi di inquinamento ambientale né scorie radioattive (il decadimento degli isotopi prodotti è dell'ordine di poche decine di ore).
C'è
chi dice che la presentazione ufficiale dell'apparato, già producibile su scala industriale, si terrà a Bologna entro febbraio, le mie fonti confermano la città, suggeriscono forse
entro gennaio e accennannano a 10 KW termici ottenuti con un rendimento che stimerei superiore al 900% (sì proprio novecento per cento, ho contato bene gli zeri!).
Si tratta in realtà di un segreto di Pulcinella, di cui si parla da tempo con molte speranze tra gli addetti ai lavori e con grande scetticismo, in genere, nel mondo accademico, e a cui ho ritenuto doveroso dedicare qualche post: un prototipo del reattore Rossi-Focardi è funzionante da diversi anni e il suo progetto è stato coperto da brevetto internazionale nei primi mesi del 2010 (ne ho parlato
qui). Confido di riuscire ad aggiornarvi presto da
Ventidue passi d'amore e dintorni con gli ultimissimi sviluppi di quella che si annuncia essere una rivoluzione epocale del mercato dell'energia quanto degli stessi paradigmi scientifici su cui si fonda l'odierna fisica nucleare.
Bologna, 14 gennaio 2011: presentazione dell'apparato Focardi-Rossi.
Una previsione ottimistica.
RispondiEliminaQuando l'apparato si sarà diffuso su scala industriale noi ci papperemo finalmente delle belle centralone a fissione di terza, dico, terza generazione grazie alla politica economica del nostro stimabile governo.
Di terza generazione e di tecnologia retro-sovietica, sperimentatissime!!! ;)
RispondiEliminaLa fusione fredda avanzerà, su questo ormai non ci sono dubbi, e presto non se ne parlerà solo sui blog, finalmente pure sulle prime pagine dei giornali. Ma pensa un po' che effetto avrebbe sull'opinione pubblica se, mentre qui si iniziassero a costruire i "dinosauri" nucleari (di III o IV generazione che siano), in un altro stato europeo si cominciasse a costruire la prima centrale a fusione fredda da 1 Mega Watt!
Utopia? Credo proprio di no... aspetta e vedrai.
Ci spero anch'io, e non smetto di sicuro. ;)
RispondiEliminaE comunque, i dinosauri al tirannosauro.
Non solo Rossi e Focardi stanno lavorando a generatori a FF.
RispondiEliminaVi segnalo il bellissimo e-book "Fusione fredda" di Roy Virgilio che ho letto proprio in questi giorni.
C'è di mezzo anche un azionariato popolare per la produzione di un generatore a FF. Un'occasione da non perdere.
Potete trovare l'ebook sia su www.progettomeg.it che su www.lulu.com
Ciao
la stellina a sette punte indicante l'esploSIONe è inadatta ...
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