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lunedì 20 settembre 2010

Musabella

Fa sempre una strana sensazione, quasi un sentirsi nudi, ascoltare una canzone che sembra parlare direttamente a te, dei tuoi stessi giorni, di quello che ti si agita in cuore. Mi è successo spesso, era da un po' che non mi succedeva, è ricapitato oggi. Gli IO?DRAMA sono un gruppo milanese ormai ben più che emergente, visto che hanno già inciso due CD e riscosso ampi favori del pubblico più attento e della critica. Poco fa ho ascoltato questa loro canzone alla radio, Musabella, musicalmente connotata da una godibilissima verve acustica, che - come dicevo - mi ha folgorato e toccato nel vivo col suo testo, molto nel vivo! La dedico alla sola persona che può davvero capire a cosa mi riferisco! :-)
P.S. Riascoltandola devo dire che, già alle prime note, si nota una certa somiglianza con la bellissima Close to me dei Cure (qui in versione acustica)... la cui influenza si sente ancora di più, visto che sono in vena di paragoni, in Per dimenticare degli Zero Assoluto... va be', non ne faccio un drama, diciamo che quando una canzone è bella semina ispirazioni in buona fede, anche a distanza di 25 anni!
MUSABELLA

Musabella mi hanno detto che sei da sola e non ridi più come facevi prima, ma ti conosco e so che è perché al mondo quest’oggi c’è troppa noia. E lo so che per svagarti fumi in sala ascoltando canzoni che sai a memoria perché è da troppo tempo che alla radio non passano roba nuova.

Musabella vieni qui, ti voglio ancora, qualcosa cambia, la sveglia suona. Ricordi? Sono quello che guardava sdraiato il cielo a Barcellona. Ora dammi poesia come fa la luna dimmi che ne vale la pena, che esistere è resistere giorno dopo giorno un giorno ancora.

Musabella torna qui che mi manchi al mare. Non è abbastanza una sola stagione. Da quando sei andata via il vino che bevo non ha sapore. Ora dammi verità come fa la luna. Dimmi che ne vale la pena. Amore, quanto sei più bella adesso… Già, ma non è più lo stesso.

Musabella torna qui. Poi toccami.

E leccami, io non ho paura. Sì, leccami. Io non ho paura. Amore, quanto sei più bella adesso… Già, ma non è più lo stesso. Ora dammi poesia come fa la luna, dimmi che ne vale la pena, che esistere è resistere giorno dopo giorno un giorno ancora. Leccami. Sì leccami. Amore, quanto sei più bella adesso… Già, ma non è più lo stesso. Ora dammi verità come fa la luna. Dimmi che ne vale la pena. Se esistere è resistere ora toccami: esisto ancora.

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6 commenti:

  1. Quante volte capita che una canzone m'ispiri pensieri e ricordi.

    Un abbraccione

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  2. Bellissima canzone. Il violino direi che per me è tutto! Non ho mai sentito parlare di questo gruppo. Non sono molto aggiornata in fatto di musica :)

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  3. @Kylie
    Lo scorso inverno sono stato a lungo corteggiato da una ragazza, impagabile e buona come il pane, di cui Dio però non ha proprio voluto farmi innamorare. Beh, aveva una straordinaria abilità a scovarmi e dedicarmi canzoni che si adattavano puntualmente a quello che vivevamo... e anche quando semplicemente ascoltavamo la radio in auto, quasi tutte le canzoni parlavano di noi... era un po' streghetta credo! ;-)

    @la_chia
    Beh, anche io non ne avevo mai sentito parlare... però in effetti rispetto a te sono più giustificato dall'età! ;)
    Lieto di averteli fatti scoprire anche a te, Musabella è proprio carina! :)

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  4. Dimenticavo, il connubio rock-violino fatto con gusto, come in questo caso, è sempre una chicca, condivido in pieno!
    Per non parlare del violino nella musica classica!
    A proposito di violino, hai letto qualcosa di Fermine Maxence?

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  5. In effetti è un pò strano, se non molto, che io in fatto di musica non sia aggiornata. Sono completamente ignorante direi, se sento una melodia che mi piace la scarico non m'importa di chi sia. Tanto che nella mia cartella ho dai meravigliosi Beatles a canzoni vecchie italiane, anche una canzone del cartone di Anastasia, poi musica classica (prevalentemente Giovanni Allevi) e folk. Di tutto di più! L'importante è che piace. Sennò sarebbe sprecata.
    In quanto al violino è speciale come strumento, può essere allegro (come in "il fabbricante dei sogni" dei Modena City Rambles) oppure malinconico. È versatile a tutti i tipi di musica. Di Fermine Maxence non ho mai letto niente. Però m'informerò!:)

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  6. D'accordo su tutto, Chiara.

    Solo una puntualizzazione. Checché ne dica il buon Allevi, che mi piace molto (comunque più il compositore intimista per piano che quello più pomposo per orchestra), la sua è musica classicheggiante, ma non classica. Ti consiglio di avventurarti anche nella vera musica classica di cui s'è nutrito Allevi stesso in conservatorio. Sono sicuro che l'apprezzeresti moltissimo, ne hai la sensibilità.

    P.S. Di Maxence ho letto Neve, Il violino nero, L'apicoltore, in questo ordine che si è pure rivelato essere il mio ordine di gradimento. Sono libri piccolini che si leggono in mezza giornata.

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