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giovedì 2 luglio 2009

IO MI CHIAMO CLANDESTINO

Il Vaticano oggi è sceso in campo per stigmatizzare il pacchetto sicurezza appena approvato a colpi di fiducia dal Governo... bravo, ma non poteva farlo prima!!
Poche ore fa sulla bacheca del gruppo che ho aperto su facebook (Solidarietà a La Repubblica e alla stampa italiana) è stato pubblicato questo intervento magistrale, ringrazio di cuore il suo autore.
Io mi chiamo clandestino, perché voglio vivere, niente ombre, niente nascondigli, perché dal mio sudore c'è la libertà, libertà di stare con la mia famiglia, e non soffrire o aver paura di vedermi strappato un figlio che nasce, o che non possa andare a scuola. Mi chiamo Clandestino, perché ho voglia di integrarmi e rifarmi un altra vita fuori dagli orrori delle guerre. Mi chiamo Clandestino, perché lo è il mio cuore e la mia anima, mi chiamo Clandestino per un domani di abbracci e pace universale di tutte le razze.
Claudio Clandestino
Questa parole sono la giusta protesta contro le vessazioni di cui la nuova legge renderà oggetto gli immigrati in Italia:
  • diventa reato l' ”ingresso e il soggiorno illegale nel territorio dello Stato” (non verrà punito con il carcere, ma con una multa da 5 mila a 10 mila euro e l’espulsione);
  • si prolunga da due a sei mesi il tempo massimo di permanenza nei centri d’espulsione. Le proroghe saranno autorizzate dal giudice di pace quando il cittadino straniero non collabora o no arrivano i documenti necessari all’espulsione dal Paese d’origine;
  • si confermano tre anni di reclusione e l’eventuale confisca dell’immobile per chi dà alloggio a pagamento, “per trarne ingiusto profitto”, a immigrati irregolari. Ma solo se questi sono senza permesso al momento della stipula o del rinnovo del contratto d’affitto;
  • i cittadini stranieri che vogliono sposarsi in Italia sono obbligati a esibire il permesso di soggiorno (i clandestini, quindi, non potrebbero sposarsi);
  • si alza da sei mesi a due anni (tre per i residenti all’estero) il termine dopo il quale chi ha sposato un italiano può chiedere la cittadinanza. I tempi di dimezzano se ci sono figli nati o adottati dalla coppia;
  • è previsto un contributo di 200 euro sulle richieste di cittadinanza. Metà del contributo servirà a finanziare la Cooperazione, l’altra metà andrà al Dipartimento immigrazione del Viminale;
  • viene subordinata l’iscrizione dei cittadini stranieri all’anagrafe alla verifica da parte del Comune dell’idoneità dell’immobile in cui abitano;
  • si obbligano gli sportelli di money transfer a fotocopiare il permesso di soggiorno dei loro clienti e a segnalare alla polizia quelli che non lo hanno. Chi non lo fa, perde la licenza;
  • è prevista l’esibizione del permesso di soggiorno per accedere ai servizi pubblici e per gli atti stato civile (escluse le prestazioni sanitarie o le iscrizioni alle scuole dell’obbligo);
  • i cittadini stranieri sono obbligati a sottoscrivere un ”accordo di integrazione” con un punteggio che crescerà o diminuirà in base al loro comportamento. Chi esaurisce i punti, perderà il permesso e sarà espulso;
  • è introdotto un contributo sulla domanda di rilascio o rinnovo del permesso di soggiorno che andrà da un minimo di 80 a un massimo di 200 euro;
  • è previsto il superamento di un test di italiano per chi chiede la carta di soggiorno.
(la fonte di questo elenco è www.stranieriinitalia.it)

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