Ma c'è di peggio.
Sandro Bondi sul Giornale (
qui) accusa Repubblica (
qui la replica) e Corriere della Sera di essere “pericoli per la democrazia” e di vendere ai loro lettori una
falsa visione della realtà.
Sic et simpliciter il bue che dice cornuto all'asino. Almeno i sofisti, quando volevano dimostrare bianco il nero e nero il bianco, sapevano argomentare in maniera vincente.
In modo assai più sottile Francesco Cossiga, esternando
pubblicamente sul Corriere della Sera (
qui) una lettera
tête-à-tête indirizzata a Silvio
Berlusconi, gioca a fare il cardinale
Richelieu che consiglia Luigi XIII. Un gioiellino retorico ben confezionato che elenco le vigenti prassi di governo. Macchiavellico! Quasi un contrappasso per un Presidente del Consiglio che ultimamente ha aggiunto alla sua corona il titolo di “re dell'ossimoro”: ad esempio l'ossimoro del
buon capofamiglia che si concede un harem di giovani e avvenenti "scappatelle"! E potremmo pure riderci su, se "il cavaliere" fosse il personaggio di una “commedia all'italiana” piuttosto che rappresentare per definizione l'Italia nel mondo.
Insomma in ogni registro, inconsapevolmente o consapevolmente, viene messa in scena attrono a noi l'arroganza di quel particolare tipo di
elite che si ritiene al di là delle leggi e delle regole valide per i comuni mortali. Cosa sono morale, valori e civiltà per chi appartiene o ambisce appartenere a questa oligarchia? Solo una bandierina da lasciare sventolare al “popolo bue” o da issare a mo' di stendardo quando serve raccogliere il voto cattolico.
E no, basta!
Non siamo tutti come qualcuno vorrebbe dipingerci: non siamo tutti ladri, puttanieri, bugiardi, malati di deliri d'onnipotenza, non miriamo tutti ad aggirare le regole della democrazia e la legge in generale!
Ci siamo pure noi, che non dimentichiamo di essere nati in una nazione libera, orgogliosamente risorta dalle ceneri di una delle pagine più cupe della storia: il fascismo e la guerra mondiale, e poi civile, in cui esso ci trascinò. Per questo ci sdegniamo di vedere nuovamente al potere la vanagloria del “me ne frego”.
Se questo significa essere "poveri comunisti" ne siamo fieri, anche perché,
come ho scritto qualche giorno fa, sempre
meglio essere "poveri comunisti" che ricchi megalomani!
La realtà è che la maggior parte degli italiani possiede ancora un senso morale, nonostante le continue evidenti manipolazioni
massmediatiche dei giornali, telegiornali e programmi TV vari, pianificate proprio per estirparci coscienza e consapevolezza.
Noi "poveri comunisti" crediamo ancora nella forza della verità, dell'uguaglianza, della libertà, e auguriamo a tutti i nostri concittadini un'Italia monda dell'ipocrisia, dell'amoralità e dello squallore oggi imperanti.
Ma quanti desiderano una Italia fatta di ladri e puttanieri siano
coerenti: augurino ai propri figli e nipoti di diventare lenoni ammanicati con la "reggia" e alle proprie figlie e nipoti più belle di diventare le
escort da tre zeri a notte che scaldano il letto di chi comanda.
..."alle proprie figlie e nipoti più belle di diventare escort da tre zeri a notte, quelle che scaldano il letto a chi comanda"...
RispondiElimina...per illudersi di ottenere così in cambio l'apertura di cancelli chiusi da vincoli, Leggi, Regole...
Ma non è detto!
Per ingraziarsi il Potere non basta DARSI una volta e poi far la preziosa!
...Daniele, non si tratta di ESSER COMUNISTI, gente che storicamente ha lottato ed è morta per LIBERARE questo paese dal Nazismo a cui Mussolini aveva aperto le porte!
Qui si tratta di difendere I NOSTRI INTERESSI di cittadini!
I parlamentari legati ai mafiosi, la mafia che dilaga, le bugie di Stato, gli stipendi e i vitalizi a chi governa... GOVERNA?
L'azione "governare" è per una Democrazia, mentre sappiamo tutti ormai che coloro che sono seduti al parlamento e al Senato sono diventati la CASTA, la Classe di Potere, che legifera a suo piacimento e non per tutela dei diritti del cittadino o per "governare" in modo che nel paese le cose funzionino!
E la lettera di Cossiga, al di là del rafforzamento di questo Sistema di potere, è profondamente offensiva verso le Donne!
Che vuoi che sia, Silvio, anche Kennedy lo ha fatto, le donne sono al mondo solo per servire nel letto, non ti preoccupare!
Tu pensa a fare il tuo lavoro da UOMO!
Scusa Danda, ma hai completamente travisato il senso del mio post, evidentemente lo hai letto di fretta e un po' assonnata data l'ora.
RispondiEliminaGuarda che solitamente non amo per niente Cossiga, ma quella sua lettera è lo schiaffo più violento che abbia mai visto recapitare (e con classe) contro la faccia di Berlusconi. Riflettici con calma e ne converrai anche tu.
Ma Danda, non avrai mica pensato che Cossiga consigliasse veramente pubblicamente a Berlusconi quelle cose??? E ovvio che quei "consigli" servivano solo a mostrare il vero volto squallido di questo potere.
E l'espressione "poveri comunisti" usata da Berlusconi qualche giorno fa a Cinisello Balsamo... e la conclusione della mia lettera rivolta a chi difende ancora Berlusconi... ma veramente non hai capito che la mia era amara ironia???
P.S. Davvero non si capisce che in questo post ero ironico e incazzato con chi si prende gioco di noialtri cittadini onesti?
RispondiEliminaDaniele! ma nooooo!!!
RispondiEliminami dispiace, non ci siamo capiti (e due!) ;-)
Io non ho frainteso ciò che hai detto tu, sono d'accordo con ciò che tu dici, ho rafforzato ciò che tu hai scritto con le mie parole!
Non faccio che indignarmi a tutte le pronunciazioni, porcate, argomentazioni da castelli di carta, bugie, accuse verso demoni invisibili, che AFFABULA "quell'uomo": il premier, quello definito il "meno male che Sivio c'è"!!
Ciò che ha detto a Cinisello Balsamo è paradossale! E l'ho scritto anche sul mio blog il giorno dopo.
L'insopportabile per me è che continui a dividere il mondo in due: quelli che stanno con lui e i COMUNISTI.
Il Comunismo non esiste più, è una radice storica da cui provengono molti di noi che culturalmente sono per la libertà di pensiero e contro i POTERI di Stato, di Mercato, di Egemonia concentrata e manovrante.
Ciò che ho scritto nel mio commento era sarcasmo, è collera; mi dispiace che il senso emerso sia qualcosa contro ciò che tu hai espresso! Io andavo e vado nella tua direzione!
Circa Cossiga... ecco, qui sono perplessa! ma veramente è da interpretare come una denuncia pubblica? Forse qui ironia e sarcasmo sono talmente sottili e pregni d'una cultura di cui sono deficitaria, che la mia interpretazione è stata quella d'un consiglio seriamente politico.
D'altronde non ci sarebbe da stupirsi! Spesso qualcuno s'alza infilando a collana perle di cazzate per spezzare lance in favore di questo lavoratore (Cavaliere di titolo e di fatto con le donne!) indefesso!
L'altro giorno è stata la volta di Ben Anmar (fra poco lo posto sul mio blog); il 18 giugno sul Corriere della Sera la deputata Pdl Deborah Bergamini, che l'ha paragonato al "povero" Catilina; nonchè il nuovo Direttore del TG1 che continua a parlare di GOSSIP intorno a Berlusconi, motivo per cui oscura le notizie sulle indagini a Bari, e quanti altri! (anche un mese fa la dichiarazione terribilmente falsa della Santanchè)...
Ecco, le parole di Cossiga le ho lette in linea a queste persone che lo definiscono AMICO (e così lo appella Cossiga nella sua lettera aperta)...
Perfino menzionare i Kennedy che hanno avuto il burrascoso privato sessuale (specialmente John), m'è sembrato assurdo!
Ho frainteso il senso delle parole di Cossiga?
(fra l'altro ancora non ho letto le notizie sui giornali di oggi, magari c'è qualche nuova...)
Ora provo a rileggere. Ma tu sei sicuro?
Bacio!
Gli ho dato una rilettura veloce.
RispondiEliminaE' ambigua.
Ieri, quando l'ho letta, avevo pensato anche che l'ammettere da parte di Cossiga tali fatti, invece di negarli come fan tutti, era qualcosa con cui Berlusconi doveva comunque misurarsi.
L'ho letta interpetrandola così: "Caro Silvio, i fatti sono questi, c'è poco da negarli, ma in fin dei conti è roba "da sciupafemmine", stupidaggini, si può rimediare. Vendi la Villa del peccato, lascia il Palazzo delle Grazie, e mettiti a fare il tuo lavoro. Insomma, ricomincia da capo. Oppure, se vuoi esasperare questa situazione, se vuoi veramente vedere se il popolo ancora ti vuole, fai cadere il Governo, basta che non fai restare tutti così, tu a rotolarti nella melma, e gli altri insieme a te."
...
Rileggendola ora, è ambigua.
Sembra quasi un "papà" che dà consigli a qualcuno che vuole far diventare il figliol prodigo.
Non riesco a trovare in modo pulito quel sarcasmo con cui avverrebbe "lo schiaffo più violento che abbia mai visto recapitare (e con classe) contro la faccia di Berlusconi."
...BOHHHH!!!!
...
Se è ironia con la quale vuole dirgli pubblicamente di farla finita, allora è veramente MOLTO FORTE. E passa così inosservata? ...mumble mumble...
Berlusconi non dà accenni a rispondere?
sono tra quelle orgogliose di essere comunista!
RispondiElimina@DanDapit
RispondiEliminaQuella lettera è un siluro contro. Le han dato rilievo Il Corriere e - mi dicono - anche La Repubblica e La Stampa... gli altri giornali ovviamente tacciono.
Ma proprio il fatto che Il Giornale e Libero l'hanno ignorata dovrebbe far riflettere, non ti pare?
@la signora in rosso
Anche io sono orgoglioso. Berlusconi gioca sporco sul fatto che "comunista" è più polisignificante di "amore". Comunisti per lui sono i khmer rossi, per noi i comunisti sono molti dei partigiani che hanno liberato l'Italia dai fascisti. Per lui comunista significa Stalin, per noi significa Enrico Berlinguer ecc.
dopo una settimana ritorno!
RispondiEliminaGià avevo notato i giorni seguenti che l'innominabile aveva annunciato: "Non ho nulla di cui scusarmi", ora per caso sono incappata nella conferma al fatto che lui avesse utilizzato al meglio la lettera di Cossiga. Infatti l'intervista rilasciata a CHI non l'avevo letta, ne avevo sentito parlare, perchè anche al telegiornale ne avevano ampiamente parlato... ma nell'intervista lui dice chiaramente che RINGRAZIA COSSIGA!
Ecco qua:
DOMANDA:"Francesco Cossiga sul «Corriere della Sera» la esorta a non chiedere scusa a nessuno: secondo lui il privato non influisce sulla vita pubblica. Cosa gli risponde?
RISPOSTA: "Ringrazio il mio caro amico Cossiga per il suo intervento a mio sostegno. In effetti, io non ho nulla di cui dovermi scusare con nessuno. Non c’è nulla nella mia vita privata di cui io mi debba scusare. Sono, invece, in tanti, dagli editori ai direttori dei principali quotidiani italiani, che debbono vergognarsi e che dovrebbero scusarsi con me".
Ciò l'ho trovato su un Blog che ha riportato l'intervista con questa introduzione:
"Pubblicata sul sito de Il Popolo delle Libertà c'è l'intervista del fido Signorini (per chi non lo sapesse è il direttore di quell'inutile giornale gossiparo di proprietà berlusconiana, che il fine settimana ci ammorba con fatti irrilevanti nel programma Verissimo insieme a Silvia Toffanin, fidanzatina di Piersilvio Berlusconi... della serie "tutto in famiglia") al premier Silvio Berlusconi per il settimanale Chi"
dal Blog [d]istruzione: http://laltroverso.blogspot.com/2009/06/pubblicata-sul-sito-de-il-popolo-delle.html
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Dani, ti pare che quella lettera ambigua non potesse servire al Berlusca? Gli ha aperto l'autostrada!
Sigh e Sob!! ;-((
Aprire un'autostrada mi sembra il meno... il problema è che da anni che veniva costruita.
RispondiEliminaLa risposta di Berlusconi al Corriere è d'obbligo.
Ma che alla fine la lettera di Cossiga possa essere ritenuta seria - a destra e a sinistra e oramai a prescindere se lo sia o meno nell'intenzione dell'autore - questo sì che è un brutto segno del precipizio in cui rischia di cadere l'Italia.
Cara Danda, questa non è un'Italia, non so più nemmeno io cosa sia.
thanks for this nice post 111213
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