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martedì 2 giugno 2009

Le Donne si difendono

Pubblico un comunicato uscito oggi in concomitanza della festa della Repubblica. C'è chi pensa di fare un favore alle donne usandole come soprammobili, veline, ornamenti; chi pensa - come me - che se ce ne fossero molte più in politica, allora i governi saprebbero gestire meglio problemi e tensioni sociali. Ma parlo di Donne con la D maiuscola, salite ai vertici per loro merito, non di quelle che poi devono continuare a rendere il favore al loro "capo".

Roma, 2 giugno - (Adnkronos) - "Con il loro voto il 2 giugno del 1946 le donne hanno contribuito a porre le basi della Repubblica italiana e della democrazia in questo Paese. Le 21 donne dell'Assemblea Costituente hanno posto le fondamenta dei principi e dei diritti che sono alla base della nostra convivenza civile e della costruzione di un'Europa pacifica e unita. Oggi, a cinque giorni dalle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo, il primo che rappresenta direttamente oltre 500 milioni di cittadini che in maggioranza sono donne, in Italia proprio le donne sono totalmente oscurate e tradite da un'immagine degradata o mercificata" Lo ha dichiarato oggi Silvia Costa, Grande Ufficiale della Repubblica e candidata al Parlamento europeo per il Partito democratico, prima firmataria dell'Appello "2 giugno - Per una Repubblica che rispetti le donne", presentato oggi a Roma.

Si tratta di un documento sottoscritto da donne insignite delle più alte onorificenze della Repubblica Italiana, insieme alle donne candidate al Parlamento Europeo, alle parlamentari del Pd e a donne rappresentative della società civile, delle professioni e delle istituzioni. ''La crisi - ha proseguito Costa - la pagano soprattutto le donne e i giovani. Aumenta il precariato, si riduce la nuova occupazione femminile, aumenta il divario Nord-Sud. È sempre più difficile conciliare lavoro e maternità, si impoveriscono le famiglie, soprattutto quelle giovani con più figli e quelle più anziane, mentre aumentano i 'lavoratori poveri' tra i giovani e le donne".

"È per questo - ha aggiunto Costa - che ho sentito il dovere morale, prima che politico, di lanciare questo appello, cui finora hanno aderito, tra le altre, Maria Luisa Spaziani, poetessa, Bianca Tedeschini Lalli, la prima donna Rettore in Italia, Rosa Valentino, fondatrice dell'Associazione donne giuriste italiane, Susanna Diku, prima donna immigrata nominata Ufficiale della Repubblica, Suor Eugenia Bonetti, impegnata nella lotta alla tratta di esseri umani, Anna Maria Fecchio Comito, dell'Associazione Famiglie con disabili, e le candidate al Parlamento europeo Patrizia Toia, Maria Grazia Pagano, Natalia Maramotti e Rita Borsellino."

(N.B. da una fonte di cui raramente m'avvalgo)

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4 commenti:

  1. sottoscrivo.... l'altra metà del cielo non si fa mettere i piedi in testa....

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  2. vero... però pare che metà di quella metà se lo faccia fare...

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  3. Piccola correzione: Maria LUISA Spaziani.

    (lo so, è una forma compulsiva)

    :)

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  4. No Artemisia, hai fatto bene a farmelo notare... solo che il refuso è nell'appello della Costa e nemmeno io ci avevo fatto caso. Però, nota bene, avevo linkato al nome giusto. ;o)

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