Questa sequenza mi ha evocato - ahimè - anche immagini e sentimenti legati ai crolli e ai lutti dell'Aquila e dei paesi vicini, visti e rivisti in foto e video, che continuo ad avere negli occhi da un mese a questa parte. E questo mi ricorda che sabato sera ho avuto una discussione abbastanza accesa con Eva (e non me lo sarei mai aspettato perché di solito ci troviamo d'accordo su tutto), una mia cara amica aquilana, che vive a Perugia da molti anni e ha la sua famiglia e tanti amici terremotati, in tendopoli o arrangiata in altre situazioni provvisorie. Premetto che sin dall'inizio ho preso cum grano salis le testimonianze che provengono da blog come Miss Kappa, ByoBlu, Terremoto: dove gli altri non arrivano, ben consapevole che spesso il confine tra denunciare e polemizzare può essere sottile: ho letto e leggo queste fonti con molta attenzione, trovando informazioni importanti, pur non condividendo - a volte - certi toni e affermazioni. Ritengo doveroso tentare di costruirmi un'idea dei fatti a 360° e soprattutto difendo il diritto alla libertà di opinione e informazione (nei limiti di un corretto dialogo democratico ovviamente). Dunque è proprio il confronto tra le fonti di informazioni ufficiali e quelle "indipendenti" a farmi ritenere che esagerano le prime a dipingere il dopo-sisma in Abruzzo come il meglio gestito della storia d'Italia ed esagerano le seconde a dipingerlo come il peggio gestito. Ma chi è causa del suo mal pianga se stesso: è inevitabile che un'informazione ufficiale troppo di parte (che rasenta la "propaganda") generi per reazione uguale e contraria una controinformazione potenzialmente altrettanto di (contro)parte. Insomma, non condivido né l'atteggiamento di chi a mo' d'avvoltoio strumentalizza il terremoto per fare bella figura (tanto più a campagna elettorale aperta), né quello di chi lo strumentalizza per cogliere in fallo il governo a ogni piè sospinto. Per quel che mi riguarda, spero che questo governo possa fare "bella figura" (di sostanza non di facciata) nell'Aquilano, e non certo per il bel visino scuro di Silvio Berlusconi (trovo molto significativo l'anagramma che ho evidenziato), ma per il popolo abruzzese, diamine! Mi sono trovato a discutere - dicevo - con la mia amica, come me "di sinistra" e non estremista, perché a suo parere le "cronache" fornite dai siti/blog "indipendenti" sono soltanto opera di quattro gatti faziosi e assetati di polemica, mentre gli abruzzesi, e gli sfollati in particolare, nella maggioranza apprezzano quanto è stato fatto per affrontare l'emergenza e sono grati all'impegno dei volontari. Per quanto mi sia sforzato, non sono proprio riuscito a farle capire che non metto assolutamente in discussione l'impegno e la dedizione dei volontari ma solo certe direttive date loro dai vertici della protezione civile né che volevo sottintendere che solo gli autori di quei blog "capiscono tutto", figuriamoci: do sempre per scontato che nessuno possiede la verità! Confrontando il mio ricordo diretto della gestione del terremoto in Umbria nel 1997 con l'idea che mi sono fatto di come si muove ora la macchina della protezione civile - in base a tutto quello che ho letto e visto su internet (valutando di volta in volta la credibilità delle fonti) - noto una maggiore "militarizzazione"... cosa che in sé può essere certamente necessaria in situazioni di "crisi" (però c'è sempre modo e modo), ma che mi appare coerente con un quadro generale di limitazione delle libertà. In una semplice immagine: confrontando la società di 10 anni fa a quella di oggi, non mi stupirei se tra un decennio la maggioranza della gente giudicasse normale avere carri armati appostati accanto a stazioni, monumenti, centri commerciali ecc., per la nostra "sicurezza" naturalmente. Anzi, pare che molti lo pensino già ora. Se il trend è questo, c'è poco di cui essere allegri!
Siamo appassionati d’Amore onestà spiritualità arte poesia politica democrazia sostenibilità tecnologia green-energy cold-fusion LENR medicina alternativa cambi di paradigma rivoluzioni scientifiche criptoarcheologia e “tante cose infinite, ancor non nominate”. Siamo uno specchio capovolto della realtà, fuori c’è il patriarcato qui una "società gilanica", fuori c’è ancora la società del petrolio qui dentro siamo pro E-Cat (funzionanti), mobilità elettrica, fotovoltaico, sistemi d'accumulo ecc.
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lunedì 4 maggio 2009
Da Allegro non troppo
al "c'è poco di cui essere allegri"
Questa sequenza mi ha evocato - ahimè - anche immagini e sentimenti legati ai crolli e ai lutti dell'Aquila e dei paesi vicini, visti e rivisti in foto e video, che continuo ad avere negli occhi da un mese a questa parte. E questo mi ricorda che sabato sera ho avuto una discussione abbastanza accesa con Eva (e non me lo sarei mai aspettato perché di solito ci troviamo d'accordo su tutto), una mia cara amica aquilana, che vive a Perugia da molti anni e ha la sua famiglia e tanti amici terremotati, in tendopoli o arrangiata in altre situazioni provvisorie. Premetto che sin dall'inizio ho preso cum grano salis le testimonianze che provengono da blog come Miss Kappa, ByoBlu, Terremoto: dove gli altri non arrivano, ben consapevole che spesso il confine tra denunciare e polemizzare può essere sottile: ho letto e leggo queste fonti con molta attenzione, trovando informazioni importanti, pur non condividendo - a volte - certi toni e affermazioni. Ritengo doveroso tentare di costruirmi un'idea dei fatti a 360° e soprattutto difendo il diritto alla libertà di opinione e informazione (nei limiti di un corretto dialogo democratico ovviamente). Dunque è proprio il confronto tra le fonti di informazioni ufficiali e quelle "indipendenti" a farmi ritenere che esagerano le prime a dipingere il dopo-sisma in Abruzzo come il meglio gestito della storia d'Italia ed esagerano le seconde a dipingerlo come il peggio gestito. Ma chi è causa del suo mal pianga se stesso: è inevitabile che un'informazione ufficiale troppo di parte (che rasenta la "propaganda") generi per reazione uguale e contraria una controinformazione potenzialmente altrettanto di (contro)parte. Insomma, non condivido né l'atteggiamento di chi a mo' d'avvoltoio strumentalizza il terremoto per fare bella figura (tanto più a campagna elettorale aperta), né quello di chi lo strumentalizza per cogliere in fallo il governo a ogni piè sospinto. Per quel che mi riguarda, spero che questo governo possa fare "bella figura" (di sostanza non di facciata) nell'Aquilano, e non certo per il bel visino scuro di Silvio Berlusconi (trovo molto significativo l'anagramma che ho evidenziato), ma per il popolo abruzzese, diamine! Mi sono trovato a discutere - dicevo - con la mia amica, come me "di sinistra" e non estremista, perché a suo parere le "cronache" fornite dai siti/blog "indipendenti" sono soltanto opera di quattro gatti faziosi e assetati di polemica, mentre gli abruzzesi, e gli sfollati in particolare, nella maggioranza apprezzano quanto è stato fatto per affrontare l'emergenza e sono grati all'impegno dei volontari. Per quanto mi sia sforzato, non sono proprio riuscito a farle capire che non metto assolutamente in discussione l'impegno e la dedizione dei volontari ma solo certe direttive date loro dai vertici della protezione civile né che volevo sottintendere che solo gli autori di quei blog "capiscono tutto", figuriamoci: do sempre per scontato che nessuno possiede la verità! Confrontando il mio ricordo diretto della gestione del terremoto in Umbria nel 1997 con l'idea che mi sono fatto di come si muove ora la macchina della protezione civile - in base a tutto quello che ho letto e visto su internet (valutando di volta in volta la credibilità delle fonti) - noto una maggiore "militarizzazione"... cosa che in sé può essere certamente necessaria in situazioni di "crisi" (però c'è sempre modo e modo), ma che mi appare coerente con un quadro generale di limitazione delle libertà. In una semplice immagine: confrontando la società di 10 anni fa a quella di oggi, non mi stupirei se tra un decennio la maggioranza della gente giudicasse normale avere carri armati appostati accanto a stazioni, monumenti, centri commerciali ecc., per la nostra "sicurezza" naturalmente. Anzi, pare che molti lo pensino già ora. Se il trend è questo, c'è poco di cui essere allegri!
6 commenti:
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22passi è un blog non una rivista on line, pertanto la responsabilità di quanto scritto in post e commenti dovrebbe appartenere solo ai rispettivi autori. In ogni caso (cfr. Sentenza Corte di Cassazione n. 54946 del 27 dicembre 2016), le persone fisiche o giuridiche che si reputassero diffamate da determinati contenuti, possono chiederne la rimozione contattando via email l'amministratore del blog (vd. sezione "Contatti") e indicandone le "coordinate" (per es. link, autore, data e ora della messa on line).
Ciao Daniele, negli ultimi giorni è vero che ho avuto un po' di problemi in generale con il web e il mio PC, però venendo da te in particolare...non capisco mai perchè, io ne deduco che c'è troppo peso, succede anche con il blog di un altro amico che ogni tanto commento, ma che apro sempre mal volentieri perchè mi ci vuole un secolo...
RispondiEliminaVolevo dirti che non vorrei sbaglire...ma tempo fa dicevi pure di aver avuto una discussione con questa Eva, e poi avevate fatto subito pace...ricorda comunque una cosa...le donne con i nomi brevi e brevissimi sono tutte fuoco e c'è poco da scherzare con loro!
Ho chiacchierato fino a dieci minuti fa, con Silvia mi pare di aver capito che forse vi siete incontrati su Facebuk..
Daniele un abbraccio e un bacio, unito alla buona notte
Ciao
Franca
Carissima Franca, felice di risentirti!
RispondiEliminaHai fatto bene ad avvertirmi del problema che incontri. Sicuramente la funzione che ho aggiunto dei tre link sotto ogni post rallenta molto l'apertura del blog e proprio questi giorni mi riproponevo di alleggerirlo eliminando qualche widget superfluo e diminuendo il numero dei post visualizzati nella home. Lo farò prima di andare a letto. Fammi sapere se noti miglioramenti. Ma se usi Explorer ti cosiglio di passare in ogni caso ad un altro browser! ;o)
Per quel che riguarda Eva, sì penso che ti confondi. L'ultima discussione che ebbi con lei risale ad almeno 4 o 5 anni fa, molto prima che aprissi il blog. Non riesco nemmeno a ricordare con chi potresti confonderti.
Quanto a Silvia, se uno scambio di "ciao" (letteralmente) equivale ad incontrarsi allora sì, l'ho incontrata su fb... molto fugacemente per ora!
Un abbraccio e buonanotte
Ciao Daniele, sono Maria Teresa Lanza (quella che halasciato un commento all'ultimo post da te redatto riguardo al tuo incontro con Jodo).
RispondiEliminaScusa ma, non sapendo come comunicare in altro modo con Te, ho deciso di osare lasciarti qui quanto dovevo urgentemente comunicare:
Emergenza europea:
Vi prego di inoltrare velocissimi questo messaggio su più reti italiane
possibili!
Grazie!
**********
Emergenza europea:
il giorno 6 alcuni Europarlamentari cercano di
eliminare la libertà da Internet.
**********
Questa chiamata è per una azione diretta! Semplicemente riempiendo
questo modulo il tuo messaggio arriverà a tutti gli europarlamentari del
tuo paese:
http://xmailer.hacktivistas.net
Internet come la conosciamo si trova in pericolo. Le nuove leggi della
Unione Europea (il "pacchetto telecomunicazioni") che cercheranno di
approvare il 6 di maggio, permetterà agli Internet Provider di limitare
legalmente il numero di pagine web che puoi vedere e di decidere se
darti un determinato servizio o meno (come il peer2peer, la telefonia
VOIP, o quello che non gli sembri sufficientemente lucrativo).
La nuova legge permetterà ai Provider di offrire "abbonamenti" come
succede con la PayPerView e di limitare il tuo accesso alla rete in
funzione del "pacchetto" che hai scelto all'abbonarti. Potranno inoltre
filtrare contenuti e monitorare le tue attività su Internet e senza
nessun intervento da parte di un giudice o di un magistrato! Per avere
maggiorni informazioni:
* http://www.blackouteurope.eu/
* http://www.laquadrature.net/en
Possiamo ancora fermarli con una protesta massiva via email prima del
giorno 6 di maggio. Già sono state inviati più di 375.000 messaggi,
dobbiamo arrivare ad un milione. I pochi europarlamentari che lottano
per salvaguardare la libertà e la neutralità della rete ci hanno
invitato a continuare a mandare email. Solo le caselle di posta
stracolme di email dei cittadini potrà fermare questa pazzia. Non
esitare, ti porta via solo 5 minuti difendere la tua libertà. Pretendi
da loro che votino in favore dell'emendamento 46 (prima era il 138) che
garantisce le nostre libertà.
Domani sarà tardi: http://xmailer.hacktivistas.net/en/message
Non ci posso credere!!! Pure Silvio hai anagrammato! Baci. :)
RispondiElimina@Surrealina
RispondiEliminaL'avevo trovato per conto mio... ma poi in libreria, su un libro del grande Bartezzaghi mi pare, ho scoperto che il bel visino scuro era già stato smascherato da qualcun altro! ;o)
@Maria Teresa
RispondiEliminaUso improprio dei commenti perdonato vista la buona causa! ;o)
Uno di questi giorni posto la seconda e ultima parte del mio resoconto sullo stage con Jodorowsky a Firenze il 7-8 marzo. Ciao e a presto