Non tutti gli israeliani (e non tutte i fratelli e sorelle di questo mondo) pensano che la violenza sia l'unico modo di opporsi alla violenza, per di più alzando drammaticamente la posta in gioco. Dopo avere inserito il video della manifestazione pacifista a Tel Aviv dell'8 gennaio scorso, ecco quello relativo ad una analoga manifestazione di pochi giorni prima. Ringrazio l'amica Anna Paola Maestrini - una vera brava traduttrice, non un semplice volenteroso come me - per avere tradotto i testi del video.
Tel Aviv 3 gennaio 2009 - Migliaia di israeliani protestano contro la guerra a Gaza
(slogan dei manifestanti) “Gaza, Gaza, non disperare, l’occupazione avrà una fine”
(Jhonatan Klinger) “Se Israele facesse la cosa giusta, concentrandosi più sulle ragioni dell’attacco di Hamas, piuttosto che sull’attacco stesso, Israele sarebbe un luogo dove si vive meglio; si vivrebbe meglio anche nel sud. L’economia prospererebbe, e non dovremmo spendere denaro per la guerra, perché questa guerra costa un’occhio della testa; si sarebbero potuti spendere tutti questi soldi per aiutare le città del meridione e altre zone svantaggiate”. (manifestanti) “Stop all’occupazione! Stop all’occupazione!”
(Hadas Ziv) “L’opinione pubblica israeliana è contenta della guerra, e l’appoggia, ma questo è soltanto la prova della loro inadeguatezza; erano pure contenti all’inizio della prima e della seconda guerra del Libano; all’inizio sono sempre contenti, ma cambierà”.
(Uri Avneri) “Sì, non appena cominceranno a morire dei soldati, la situazione cambierà immediatamente; dopo che saranno caduti i primi venti soldati, l’opinione pubblica cambierà”. (manifestanti) “No, no agli attacchi; sì, sì, alla pace” “Tutti i ministri al governo sono criminali di guerra!”
(Uri Avneri) “Mi rattrista vedere i piloti dell’aviazione trasformarsi in robot, in macchine, in strumenti di guerra; pigiano un bottone, senza pensare, perché non vedono i morti. È quello che hanno fatto altri piloti in tutto il mondo, è quello che hanno fatto anche i piloti nazisti quando bombardavano l’Europa, è quello hanno fatto i piloti inglesi e Americani quando hanno distrutto le città tedesche senza una ragione militare.” (manifestanti) “Sì, sì alla pace, no, no agli attacchi! Stop all’occupazione!”
(Ibtisam Marane) “Credo che il mondo stia tacendo per via di quello che fa Hamas, ma Hamas non rappresenta tutta la nazione palestinese… Per gli israeliani, quelli di Hamas sono terroristi, li vogliono eliminare, ma non credo che questa sia la soluzione. L’opinione pubblica israeliana pensa che noi siamo la 'quinta colonna', che siamo dei traditori, ma quel che non capiscono è che questa manifestazione ha come scopo di proteggere i civili di entrambe le parti. È veramente vergognoso che gli israeliani ci considerino dei traditori; noi siamo qui per arrestare la guerra a Sderot e a Gaza." (Ai lati della strada, ma al centro dell’attenzione, alcuni protestanti di destra) “Che vinca l’IDF [Forze Armate Israeliane], fanculo agli arabi!”
(Jhonatan Klinger) “Sono sgomento nel vedere che la maggioranza dell’opinione pubblica israeliana sia a favore della guerra; si sentono ovunque rivendicazioni razziste che condannano tutti gli arabo-israeliani e quelli di sinistra, si alzano anche le voci di chi vorrebbe aggredire fisicamente quelli che sono venuti qui a manifestare; tutte queste grida dimostrano che la società israeliana non ha ancora metabolizzato il fatto che la democrazia si basa su due elementi: le regole della maggioranza e anche una minoranza attenta al rispetto dei diritti umani." (Manifestanti di destra) “Traditori! Traditori! Traditori!”
(Dr Awni Kahil) “Gaza è rovinata. Gaza è distrutta. Sono stati uccisi moltissimi civili, compresi bambini, lattanti e donne. Migliaia di case sono state distrutte, moltissime persone sono ora senza tetto. La situazione umanitaria è gravissima e credo che sia compito di Israele di porre rimedio al più presto alle distruzioni e di riaprire un dialogo con i palestinesi. Inoltre, questo tipo di attacchi non può assolutamente eliminare Hamas. Gli attacchi non faranno altro che rinforzare l’immagine di Hamas agli occhi degli abitanti di Gaza”.
(Ibtisam Marane) “Credo che i media siano di parte; ad esempio il Generale Roni Daniel si è appellato alla guerra prima ancora che cominciasse.”
(Uri Avneri) “Sono dell’opinione che non vi sia bisogno dei media, basterebbero un portavoce alla radio e un quotidiano, perché è come se fosse stato tutto scritto e detto da una sola persona comunque; non vi è differenza tra di loro. Al momento i media sono caduti in disgrazia, ma questo non sorprende nessuno che conosca i media.”
(Jhonatan Klinger) “Se Israele facesse la cosa giusta, concentrandosi più sulle ragioni dell’attacco di Hamas, piuttosto che sull’attacco stesso, Israele sarebbe un luogo dove si vive meglio; si vivrebbe meglio anche nel sud. L’economia prospererebbe, e non dovremmo spendere denaro per la guerra, perché questa guerra costa un’occhio della testa; si sarebbero potuti spendere tutti questi soldi per aiutare le città del meridione e altre zone svantaggiate”. (manifestanti) “Stop all’occupazione! Stop all’occupazione!”
(Hadas Ziv) “L’opinione pubblica israeliana è contenta della guerra, e l’appoggia, ma questo è soltanto la prova della loro inadeguatezza; erano pure contenti all’inizio della prima e della seconda guerra del Libano; all’inizio sono sempre contenti, ma cambierà”.
(Uri Avneri) “Sì, non appena cominceranno a morire dei soldati, la situazione cambierà immediatamente; dopo che saranno caduti i primi venti soldati, l’opinione pubblica cambierà”. (manifestanti) “No, no agli attacchi; sì, sì, alla pace” “Tutti i ministri al governo sono criminali di guerra!”
(Uri Avneri) “Mi rattrista vedere i piloti dell’aviazione trasformarsi in robot, in macchine, in strumenti di guerra; pigiano un bottone, senza pensare, perché non vedono i morti. È quello che hanno fatto altri piloti in tutto il mondo, è quello che hanno fatto anche i piloti nazisti quando bombardavano l’Europa, è quello hanno fatto i piloti inglesi e Americani quando hanno distrutto le città tedesche senza una ragione militare.” (manifestanti) “Sì, sì alla pace, no, no agli attacchi! Stop all’occupazione!”
(Ibtisam Marane) “Credo che il mondo stia tacendo per via di quello che fa Hamas, ma Hamas non rappresenta tutta la nazione palestinese… Per gli israeliani, quelli di Hamas sono terroristi, li vogliono eliminare, ma non credo che questa sia la soluzione. L’opinione pubblica israeliana pensa che noi siamo la 'quinta colonna', che siamo dei traditori, ma quel che non capiscono è che questa manifestazione ha come scopo di proteggere i civili di entrambe le parti. È veramente vergognoso che gli israeliani ci considerino dei traditori; noi siamo qui per arrestare la guerra a Sderot e a Gaza." (Ai lati della strada, ma al centro dell’attenzione, alcuni protestanti di destra) “Che vinca l’IDF [Forze Armate Israeliane], fanculo agli arabi!”
(Jhonatan Klinger) “Sono sgomento nel vedere che la maggioranza dell’opinione pubblica israeliana sia a favore della guerra; si sentono ovunque rivendicazioni razziste che condannano tutti gli arabo-israeliani e quelli di sinistra, si alzano anche le voci di chi vorrebbe aggredire fisicamente quelli che sono venuti qui a manifestare; tutte queste grida dimostrano che la società israeliana non ha ancora metabolizzato il fatto che la democrazia si basa su due elementi: le regole della maggioranza e anche una minoranza attenta al rispetto dei diritti umani." (Manifestanti di destra) “Traditori! Traditori! Traditori!”
(Dr Awni Kahil) “Gaza è rovinata. Gaza è distrutta. Sono stati uccisi moltissimi civili, compresi bambini, lattanti e donne. Migliaia di case sono state distrutte, moltissime persone sono ora senza tetto. La situazione umanitaria è gravissima e credo che sia compito di Israele di porre rimedio al più presto alle distruzioni e di riaprire un dialogo con i palestinesi. Inoltre, questo tipo di attacchi non può assolutamente eliminare Hamas. Gli attacchi non faranno altro che rinforzare l’immagine di Hamas agli occhi degli abitanti di Gaza”.
(Ibtisam Marane) “Credo che i media siano di parte; ad esempio il Generale Roni Daniel si è appellato alla guerra prima ancora che cominciasse.”
(Uri Avneri) “Sono dell’opinione che non vi sia bisogno dei media, basterebbero un portavoce alla radio e un quotidiano, perché è come se fosse stato tutto scritto e detto da una sola persona comunque; non vi è differenza tra di loro. Al momento i media sono caduti in disgrazia, ma questo non sorprende nessuno che conosca i media.”
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