In fondo ieri non è stata una
giornata "no", soltanto una
mattinata "no", molto ma molto da
Fantozzi!
Ore 7.45. Preparo la colazione per me e Ari, come circa tre volte a settimana da circa sei anni. La scuola dista tra i 5 e i 10 minuti di auto, in funzione del traffico: quindi sono un po' di fretta, non è una novità a quest'ora del mattino.
Apro un cartoccio di latte, riempio il bricco, vado a poggiarlo con la sinistra sul fornello mentre con la destra cerco il tappo a vite del tetra-pack sul piano della cucina. Inaspettatamente il bricco si rovescia e il latte cade, non addosso a me (poteva andare peggio insomma!), ma "solo" sui fornelli e da lì, gocciolando a cascata, sullo sportello del forno, sul tappetino e sul pavimento, dove va spandendosi in una larga chiazza biancastra.
Mentre ancora grido una lunga sillaba di disappunto, Arianna arriva di corsa e trova il latte ormai versato. Inutile piangerci: la prendo con filosofia e con un po' di brontolii contro me stesso mi do da fare per raccogliere il liquido col panno-spugna, dal pavimento e da tutti i maledettissimi interstizi dello sportello del forno in cui è filtrato.
Riempio nuovamente il bricco, lo metto a scaldare sulla fiamma, butto via il tetra-pack ormai vuoto. Un paio di minuti e la tazza di latte e cacao di mia figlia è già fumante sul tavolo con i biscotti accanto. La mia contiene già il caffè fatto con la macchina per l'espresso, vado ad aggiungerci il restante latte caldo. A questo punto - non ricordo bene come sia successo - sono riuscito a rovesciare la tazza di caffellatte nello stesso punto e con le stesse identiche conseguenze del latte freddo pochi minuti prima.
"Ma papà, che fai!"
Non saprei dire se sono più sconcertato io o mia figlia... è da episodi come questo che i bambini imparano che i loro genitori sono tutt'altro che esseri perfetti! Ok, è una giornata no, diciamocelo. La mia "filosofia" vacilla e me la prendo con me stesso, mentre replico gesti e azioni per asciugare le stesse superfici pulite poco prima.
Ore 8.00. Ho nuovamente sistemato tutto, Ari ha finito di fare colazione, siamo pronti per uscire. Solo adesso mi avvedo che il suo zaino è talmente pieno di libri e quaderni da non chiudersi!
"Arianna, ma sei sicura che devi portare a scuola tutti questi libri?!"
"Sì, oggi ho tutte le materie!"
"Come tutte le materie...?"
"Si stamattina ho tutte le maestre..."
"Ma questo non può significare che hai TUTTE le materie!"
"Sì, ti dico di sì..."
Lo riconosco, se c'è una cosa che mi fa uscir dai gangheri è quando Arianna insiste nel difendere una posizione indifendibile.
"Vuoi farmi credere che stamattina tutti i tuoi compagni di classe arrivano con uno zaino così?! Scommettiamo il contrario?"
"Uffa, ti dico che devo portare tutto..."
"Arianna, è impossibile che devi portare tutto. Vuol dire che salgo in classe pure io e sentiamo cosa dice la maestra ..."
"Ma papà..."
Siamo già usciti di casa e saliti in auto, il doppio episodio del latte versato (un cattivo auspicio!?) e ora quello dello zaino, con la discussione che si protrae - io insisto che non è possibile che debba portare tanti libri e quaderni, lei insiste di sì - mi ha alquanto innervosito e me ne accorgerò troppo tardi. Faccio manovra, infilo bruscamente il cancello del cortile e come un pivello raschio mezza fiancata destra dell'auto! Non dico una parola per tutto il tragitto fino a scuola e anche Arianna tace.
Naturalmente lei non aveva capito un bel niente di come in classe le era stato spiegato di organizzarsi con lo zaino quest'anno (il sistema è cambiato in prospettiva del passaggio alla media l'anno prossimo). Così, complice il fatto di vivere in due case, accumula un libro oggi e un quaderno domani, si è arrivati allo zaino mostruoso di ieri. Demerito mio e della mia ex moglie non essercene resi conto prima. Simpatica la scenetta che ha coinvolto me e la maestra d'italiano alla prima ora.
"Buongiorno, ascolti," alzando con la mano lo zaino ad altezza spalla, a mostrare quanto scoppiasse, "penso che Arianna non abbia chiaro quel che ha da portare in classe: dice che stamattina le serve tutta 'sta roba perché avrebbe tutte le materie."
"Ma no, non è così, oggi non ha tutte le materie..." risponde stupita la maestra e nel frattempo fa il gesto di voler prendere lo zaino per sentire quanto pesi. Glielo passo e, nell'istante in cui lo prende e lascio la presa, di colpo il suo braccio viene trascinato giù dallo zaino che cade sul pavimento! Lo apriamo e la maestra verifica subito che 3/4 del carico non serviva.
Per reagire a questo avvio di giornata, sono subito andato a comprare la maniglia nuova per lo sportello anteriore lato passeggero della Multipla, da sostituire a quella disintegrata poco prima contro il cancello e ho passato il resto della mattina a sfaccendare un po' in casa. Avevo pregato la maestra di spiegare bene ad Ari come comportarsi in futuro, così all'uscita da scuola ci ha tenuto ha fermarmi per confermare che aveva colto l'occasione per rispiegare a tutta la classe come utilizzare il diario e preparare lo zaino. L'ho ringraziata di cuore.
Post scriptum
Stamattina (domenica) ho accompagnato alle 8.45 mia figlia al suo gruppo scout (
Perugia 3). Rientrato a casa ho scritto questo post e ora preparerò il pranzo (piatto unico: lasagne!) prima di andarla a riprendere alle 12.45. Perché questa aggiunta? Perché ne approfitto per sottolineare che, benché sia un cristiano sui generis ma senz'altro non un cattolico, sono contento che mia figlia frequenti gli scout dell'
AGESCI (dove la lettera "C" sta proprio per cattolico). Trovo assai positiva la loro impostazione educativa e formativa, anche se (o forse proprio perché) da bambino non ho partecipato a nessun gruppo simile. Le scelte "di campo" Arianna le farà crescendo e con le proprie riflessioni, ora è giusto che ascolti altre "sane" campane, oltre a quelle dei suoi genitori. In realtà le persone che cercano il senso profondo delle loro vite tendenzialmente condividono valori e ideali simili: è su teorie, azioni, atteggiamenti che ne devono derivare che poi ci si divide.
A chi vuole estremizzare e giocare sporco su tali divisioni dico: guardatemi, mi sento socialista e porto mia figlia agli scout, e pure a catechismo e alla messa (quest'anno farà la prima comunione). Quale è il problema? Siamo molto diversi tra noi eppure facciamo parte di collettività locali, apparteniamo a una medesima società e viviamo tutti su uno stesso pianeta. Questa è la vita vera: fatta di contrapposizioni da mediare e "inconciliabilità" da conciliare. Trovatemi un leader politico che ci crede davvero e lo voterò, che sia di "sinistra" o di "destra".
Ciao Daniele,
RispondiEliminastamattina tutto a posto, ho aperto e mi è comparso subito il tuo post di oggi!
Una giornata "sì" in questo caso per me, forse perchè è una meravigliosa giornata di sole, che mette il buonumore anche senza metterci troppa volontà, a me il sole mi fa un gran bene, vorrei che fosse sempre primavera o estate.
Detto questo, dico che ho letto il tuo post...e ti chiedo...Daniele, sei ancora nervoso?
O come al solito molto distratto(guarda che non è un rimprovero!)rileggi il tuo post e se vuoi metti a posto le frasi che hai invertito:
"me ne renderò accorgerò", e "lo zaino apriamo" che forse doveva essere "apriamo lo zaino",ho capito lo stesso cosa volevi dire, ma non posso fare a meno di notare queste piccole cose,te lo faccio notare poi tu fanne ciò che vuoi.
La storia degli "zaini" dei bambini è una storia annosa, anche se nel caso di tua figlia, era stata una sua mancata organizzazione, però anche quando tengono solo quello che devono avere, gli zaini sono lo stesso troppo pesanti, e vedo che alcune mamme, qui da noi (io vivo in provincia di Milano)hanno adottato un carrellino simile a quello che serve per trasportare i bagagli, non si può caricare sulle spalle di bimbi ancora in crescita certi pesi, altro che scoliosi viene a bimbi che attualmente crescono tutti in altezza in una maniera esagerata.
L'ultimo punto che tocchi, mi trova pienamente d'accordo, come sai sono orientata in una certa maniera politicamente, però nelle scelte verso i miei figli ho adottato un punto di vista lontano dalle ideologie, infatti li ho mandati ad una scuola privata gestita dai preti,perchè ai tempi che i miei figli frequentavano la scuola (ma credo che sia ancora così...) la scuola pubblica funzionava malissimo, o almeno cominciava a funzionare a pieno titolo solo a metà dell'anno scolastico, ma essendo una mamma che lavorava, e dovendo affidarli alla scuola dal primo giorno (non c'erano nonne o altro a darmi una mano)dovevo poterli affidare ad una scuola che funziuonasse dal primo giorno, con la mensa , col doposcuola e tutto il resto.
Ma aldilà, del discorso funzionale, che sarebbe troppo poco per giustificare certe scelte,non concepisco le persone che con pregiudizi alquanto arbitrari, scelgono per i propri figli l'esonero dalle ore di religione, non li battezzano quando nascono, e non proseguono nemmeno con Comunione e Cresima, facendo sentire i propri figli a disagio rispetto ad altri loro coetanei.
Spero che la tua Domenica prosegua bene,senza più latte versato e fiancata rovinata, oggi te la sei cavata con la distrazione nelle parole.
Dì,..sto pensando che hai Urano sollecitato, e so cosa vuol dire, io sono dei Pesci, e ho avuto Urano congiunto al Sole, forse mi sta lasciando ora...il nervosismo che ho subito, è qualcosa che in vita mia non avevo ancora provato, però il lato positivo è stato nel riuscire a superare il mio rifiuto per la tecnologia, ed eccomi quà a fare uso di Internet, e a comunicare in questo modo che qualche anno fa sarebbe stato per me impensabile,non sono una fanatica dei transiti, non li aspetto per verificare cosa succede, ma quando nella mia vita c'è qualcosa che mi sorprende verifico a posteriori che i transiti parlano, così come in questo momento si fa sentire l'opposizione di Sole a Saturno,(che non è facile da mandar giù) essendo anche un aspetto che io ho nel mio tema natale...vedi ...mi sono fatta anche un po' di ripasso di Astrologia (sempre Urano).
Ciao Daniele buon proseguimento e un bacio alla tua Arianna
P.S.- Una curiosità...ma la scuola li da te la frequentano anche il sabato?
Qui a Milano no...è un discorso regionale? Mi sto rendendo conto, che ci sono molte differenze nell'organizzazione, tra Nord, Centro e Sud, al Sud, per esempio il tempo pieno non sanno nemmeno cos'è!
Ciao carissima,
RispondiEliminano, non ero nervoso... avevo solo un po' di fretta. Tant'è che poi sono stato l'ultimo genitore a riprendere Arianna. Però sono riuscito a infilare in forno la teglia di lasagne prima di uscire! :)
Lasagne che - per inciso - da 1 a 10, oggi mia figlia ha valutato da 9 e mezzo (una volta mi ha dato perfino 10)! Dunque l'attenzione che è mancata al post è finita tra i fornelli. :-)
Ti preciso, se non l'ho già fatto, che sono estremamente distratto: che mi scappi qualche refuso (o perfino qualche errore) è più la norma che l'eccezione. Pertanto ti assumo come correttrice di bozze (grazie per le correzioni, ho provveduto)!!!
Però il punto è questo. Il blog non lo sento una "scrittura" vera e propria, piuttosto un "parlare insieme": dunque non mi preoccupo di scrivere qualcosa di perfetto e dunque qualche errore ci sta, un po' come ne scappano normalmente quando si chiacchiera tra amici.
Non mi parlar di Urano... ho bisogno di una presa a terra per quanto sono elettrico! :)))
La giornata di sole è bella pure qua, infatti tra poco usciamo: andiamo al percorso verde, dove ci sono i tavoli per giocare a ping-pong.
Buona domenica anche a te.
P.S. Rispondo alla tua curiosità: dipende dalle scuole. Qualcuna è organizzata col tempo pieno (5 giorni), più tradizionalmente nella maggior parte si fa lezione solo la mattina (6 giorni) e a me sta comodo così. Lunedì e venerdì Ari resta però a mensa e posso andare a prenderla alle 15 dopo che esco dal lavoro (non tutte le scuole però hanno il servizio mensa). Fino a un paio d'anni fa lavoravo anche il sabato mattina, ora averlo libero, per me è sacro! :)