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giovedì 6 novembre 2008

La profezia di Fini...

“Gli Stati Uniti non sono ancora pronti per un presidente nero”
Gianfranco Fini homo politicus lungìmirans
Mi scrive DonnaChenina: "...senza ragionare troppo, su quello che si dice e non si dice... esprimo quello che mi dice la mia pancia, e non sono troppo ottimista... ma spero di sbagliarmi, staremo a vedere!" Mi scrive M.K.B.: "...sono sinceramente meravigliata di questa vittoria. Non credevo che gli americani fossero 'pronti' ad aver un presidente nero, invece il popolo americano è rimasto folgorato dalla personalità di Obama. Speriamo non rimanga deluso..." Scrive Roux65 sul blog di Sonia: "bella l'immagine [di Obama] speriamo che sia bello tutto il resto..." Scrive Arzach su AcabhNews: "...il nuovo presidente mi sta simpatico, anche se starei attento a dire che Obama è un progressista se non addirittura uno di sinistra, come fanno da tempo soprattuto in Italia un sacco di persone, più o meno di sinistra. Obama è nero e con la sua vittoria cade un grosso tabù storico per gli USA, è democratico e speriamo faccia qualcosa per la gente e per la classe media americana e qualche guerra di meno, è giovane attivo e speriamo sia di esempio per le cariatidi, non solo anagrafiche, del nostro paese ma soprattuto non dimentichiamo che Mr Presidente per quanto simpatico e bravo non è il nostro Presidente." Infine la fantastica illustrazione qui sopra - che vale più di mille discorsi - l'ho trovata su Il Circolo dei Viaggiatori. Tutto ciò mi serve da spunto per insistere sul fatto che l'elezione di Obama è di per la rottura dei tradizionali schemi di potere statunitensi. Va infatti sottolineato che non si è trattata di una vittoria ma di un vero trionfo, in questo senso è stata proprio una sorpresa: che venisse eletto il primo Presidente USA di colore era nell'aria, ma non che una base elettorale così ampia potesse coagularglisi attorno, fino a trasformarlo nell'icona vivente di una svolta intensamente desiderata. Questo significa che tantissimi elettori, che qualche anno fa per principio non avrebbero mai votato un candidato di colore ed estraneo alla nomenclatura e di estrazione popolare, alla fine (dopo 8 anni di Bush!) hanno cambiato radicalmente idea. La voglia di cambiamento era talmente forte da spingere a votare colui che, per lo stesso colore della pelle, rappresenta un cambiamento. Se poi Obama lo porterà davvero è tutto un altro discorso: i suoi elettori e il mondo intero lo sperano. L'ondata obamica è stata talmente forte da arrivare persino in Italia. Ovvio che il governo italiano debba costruire buoni rapporti con qualunque presidenza americana, ma vedere il nostro presidente Berlusconi trasformarsi in presidente pro-Obama è persino più ridicolo di quando si dipinse presidente-operaio. La semplice verità è che la destra italiana adesso è spiazzata e si sente le spalle meno coperte: ne sono pietra di paragone le parole che Fini disse su La7 quando la possibilità che Obama vincesse pareva remota. Auguriamoci che la ventata fresca che ha portato alla Casa Bianca il primo Presidente nero, arrivi fino all'Italia. Non ne possiamo più né dell'egocentrismo di Berlusconi né della crisi d'identità di un'opposizione priva di veri leader da Berlinguer in poi... vorremmo vedere incarnarsi anche qui una persona-simbolo, nuova, diversa, con un carisma che nasce dal cuore e non dal portafoglio, sensibile piuttosto che arrogante, capace di catalizzare per vie democratiche un nuovo patto sociale, non dall'alto ma insieme, non con ma tra gli italiani. Sveglia Italia! Aggiungo per sdrammatizzare, qualche suggestione coi numeri. Barack Obama, 47 anni ricopre il mandato presidenziale n. 44 (dal 1789 a oggi); George Bush Jr ha ricoperto il n. 43 e il n. 42. Dunque soltanto per chi ha 43 anni (come me) vale questa curiosa circostanza: quando noialtri "classe 1965" abbiamo compiuto 42 anni era in carica Bush, che era stato il 42 presidente; quando abbiamo compiuto 43 anni era in carica il presidente n. 43 (sempre Bush); quando avremo 44 anni sarà in carica il presidente n. 44! Buffo no? Ovviamente 44 e un doppio 22... perciò questo blog non può che parteggiare per Obama! :-) Se invece consideriamo che il presidente democratico Grover Cleveland è stato eletto due volte (1885-1889 e 1893-1897) e lo stesso dicasi per Ronald Reagan (1981-1989) e George Bush Jr (2001-2009) entrambi repubblicani e con due mandati consecutivi a testa, allora Bush figlio risulta la quarantesima persona ad essere eletta presidente e Obama la quarantunesima... e i "giochini" coi numeri di cui sopra non varrebbero più. Ultima curiosità, se Obama venisse rieletto tra 4 anni, i democratici pareggerebbero 2 a 2 coi repubblicani il conto dei presidenti eletti in due mandati.

7 commenti:

  1. Ciao, è da un po' che cerco di commentare sul tuo blog ma spuntano sempre dei problemi tecnici. Ci riprovo, innanzitutto facendoti i complimenti. E' un blog molto piacevole, cosa rara ultimamente.

    Per quanto riguarda questa vittoria, speriamo che passata l'euforia (più che giustificata) resti l'ispirazione che un po' tutti abbiamo ricevuto.
    Secondo me, il discorso del "niente è impossibile" resterà negli annali, uguagliando la dottrina della ricerca della felicità.

    A prestissimo,
    Antonio

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  2. Ciao Daniele,
    con tutte queste aggiunte è chiaro, che anche il mio commento era stato poco esaustivo e comprendeva più di quanto avevo espresso,.. mi piace quel tuo modo di cercare "paralleli" e "analogie" coi numeri, è la tua specialità...io spesso lo faccio coi nomi, ma dì un po' come si può tenatare una traduzione del nome di Obama?
    Aggiungo anche che sempre nel mio commento, posso farci star dentro anche quello che esprime Arzach...in definitiva concludo dicendo...che sono comunque contenta della vittoria di Obama, e non ne sono entusiasta al punto da poter subire delusioni...anzi così come percepisco io le cose in questo preciso momento, potrei solo essere stupita positivamente da quello che potrà seguire a questa Presidenza.
    Ieri sera, mi sono presa la briga di andare a vedere come Obama è messo astrologicamente, anche se non è possibile fargli un oroscopo preciso...però già sappiamo che è un Leone..con Luna in Toro e Venere in Cancro, Marte ce lo ha nella Vergine trigono a Saturno...insomma una mezza idea nel senso astrologico, io me la sono fatta..adesso sarebbe interessante procurarsi un oroscopo, preciso e seguire i transiti.
    Daniele buon proseguimento di giornata, un caro dsaluto e ciao
    DONNACHENINA

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  3. Quando lo disse Fini? Eh, che pretendi, mica era facile prevederlo! Ma gli Stati Uniti hanno dato una bella lezione a chi è antiamerikano coi paraocchi! Grande Paese... E poi magari Fini ora è contento di essersi sbagliato. Ciao :-)

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  4. si nmoloch981 però "...è giovane e abbronzato" il berlusca se lo poteva proprio risparmiare. E sui giornali on line di oggi . ciao
    Arzach

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  5. @arzach

    Su questo hai assolutamente ragione

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  6. purtroppo vorrei non averla...ciao moloch981

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  7. Ben ritrovati a tutti! :-)

    @Antonio

    Grazie della visita, e piacere di conoscerti. Ricambio i complimenti, hai veramente un blog molto ben fatto e interessante, anche più del mio! Condivido la tua valutazione, un po' di euforia ce la meritavamo tutti in questi tempi grami... adesso si sta a guardare cosa farà Obama e se manterrà le promesse, le premesse sembrerebbero incoraggianti.

    @donnachenina

    Sì, e come dici. Non bisogna farsi aspettative, stiamo solo sperando di essere piacevolmente sorpresi...
    Sul nome dico semplicemente che Barack Obama suona molto bene. Quanto McCain sapeva di Scozia, l'altro sa di Irlanda (anche se non c'azzecca proprio niente): Barack O'Bama insomma! A proposito, non vi pare che negli ultimi decenni la lettera B vada tanto di moda tra gli uomini politici?!

    @Moloch981

    La frase mi pare di avere letto che risalga a marzo, mica tanto tempo fa.

    Non è questione di antimericanismo, è che Bush ha saputo sprofondare la popolarità degli USA nel mondo a livelli inediti! Sospetto che i vertici repubblicani (non so se più su di McCain ma probabilmente più su della Palin) abbiano finto di lottare contro Obama. Gli industriali e i banchieri americani (chi comanda insomma) sanno bene che non conviene nemmeno a loro che gli USA siano invisi alla maggior parte del mondo. E la crisi del resto è talmente profonda che meglio lasciarla gestire a un democratico... azzi suoi!
    Il momento epocale richiede un presidente in grado di fare miracoli: Obama ha voluto questa bicicletta, mo' avrà da pedalare... speriamo abbia la stoffa del grande campione!

    @Arzach

    Ciao carissimo. Sul fatto che il Berlusca non sa mai tener la bocca chiusa siamo tutti perfettamente d'accordo... come ho scritto anche sul post di oggi. :-)

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