Una serie di circostanze davvero insolite mi ha regalato una mattina speciale, ben riassunta nella mail che ho appena scritto e inviato al mio compagno di banco del liceo, perso di vista circa sei anni fa...
Da: daniele.passerini@22passi.it
Oggetto: CHI SI RISENTE! :-)
Data: 30 ottobre 2008
9:36:12 GMT+01:00
A: [omissis]
Caro [omissis], toc, toc! Chi si risente?
Vecchio mio, è da primavera che ho avuto da [omissis] la tua email. Mi sono ripromesso tante volte di scriverti, poi tra una cosa e l'altra me ne sono sempre dimenticato... ma non scordato (consentimi la sottigliezza etimologica). Poi stanotte ti ho sognato. E me lo ricordo! Cosa che non mi capita più da molti anni, salvo pochissime eccezioni.
Figurati che c'incontravamo di fronte alla stazione di Fontivegge e ti raccontavo - nel sogno - di un altro sogno che avevo fatto - realmente - subito prima. Ho vissuto insomma uno di quei rari momenti di sogno lucido in cui il sognatore è cosciente di sognare: più precisamente ero ancora consapevole del sogno precedente. Fatto sta che proprio la particolarità di averti raccontato un sogno dentro un altro sogno deve aver fissato nella memoria questo po' po' di roba!
Allora, dicevo, c'incontravamo di fronte alla stazione di Fontivegge (c'era anche qualcun altro con noi, ma vattelapesca chi) e ci salutavamo e abbracciavamo proprio come succederebbe nella realtà: "Ciao! Ma che bello rivedersi! Quanto tempo dall'ultima volta! E come stai e che combini adesso?"
Ti spiegavo di essere appena tornato - era appunto il tema del sogno precedente - da un viaggio negli USA: on the road, West coast to East coast, passando anche per la mitica Route 66. E avevo incontrato persino uno sciamano di nome Sudhiro che girava su una Mini Cooper rossa, uguale a quella...
"Esatto," m'interrompevi, "quella era proprio la mia Mini Cooper!"
Eh già, quella che guidavi da neopatentato e con cui spesso s'andava in giro insieme. Che ricordi, amico mio (ne son passati di anni: 25!).
E mi raccontavi che stavi cercando in tutti i modi di rintracciare quel bel tipo che non te l'aveva più restituita!
C'erano molti altri particolari... ma ormai chi se li ricorda più! :-)
Quel che importa è che stamattina mi ritrovo il tempo di dirti tutto questo. Ieri infatti ho chiesto di poter prendere un giorno di ferie, senza alcun motivo particolare, se non che mi sono accorto che giovedì 30 novembre l'agenda di lavoro era insolitamente libera da impegni e appuntamenti, che ho ancora una quindicina di giorni di ferie del 2008 da consumare, che sentivo il bisogno di una giornata di riposo e svago tutta per me.
Inoltre oggi è sciopero generale della scuola e pur non facendo parte di quel comparto (e non potendo quindi scioperare) mi piace unirmi idealmente al coro di protesta contro la riforma scolastica testé scodellata dalla maggioranza parlamentare (ti ricordi quando al liceo mi "rimproveravi" di essere troppo idealista, be' non sono poi tanto cambiato). Dunque, considerato che il Ministero degli Interni conteggia come assenteismo del pubblico impiego pure le normalissime ferie, oggi sono orgoglioso di risultare a torto assenteista (assente giustificato o ingiustificato sono sottigliezze da poco conto per chi ci governa ora!) solo per avvalermi di un diritto previsto per legge da ogni contratto di lavoro.
Be', per dirlo alla Lucio Dalla, "caro amico ti scrivo così mi distraggo un po' e siccome sei molto lontano..."! Non so se in [omissis] seguite ancora le vicende della politica italiana... avete in programma di ritornare a vivere in Italia tra qualche anno?
Un saluto alla tua sposa, e alla prole... uno o due figli? Aggiornami! Un abbraccio a tutti.
Daniele
Questa giornata la dedico dunque in primis a riallacciare un contatto con una persona cara, e poi a qualche sogno: lavorare all'idea di base del prossimo libro (sta prendendo corpo: stamattina mi sono svegliato anche col titolo giusto in testa!); girare un po' le colline attorno a Perugia alla ricerca della mia prossima casa.
Mi sovviene un'ultima cosa. Ho già dedicato un post alla differenza tra dimenticare e scordare, ma avevo tralasciato che la stessa differenza passa tra rammentare (richiamare alla mente) e ricordare (riportare al cuore).
Una splendida giornata a tout le monde!
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