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martedì 19 febbraio 2008
È bello ciò ch'é vero o è bello quel che piace?
Il fotografo cinese Liu Weiqiang ha vinto un premio con questa fotografia, divenuta simbolo dei danni ecologici arrecati dalla nuova linea ferroviaria Qinghai-Tibet. Finita poi la foto on-line, gli internauti più smaliziati hanno presto scoperto che era stata abilmente manipolata. Così Weiqiang ha dovuto ammettere di averla "un po' ritoccata" con Photoshop e ha restituito il premio. Bisogna però riconoscere che l'aggiunta delle antilopi alla scena è stata proprio una bella idea!
Ha ancora senso contrapporre uno scatto originale ad uno elaborato col computer? Perché scandalizzarsi? Mi pare piuttosto che sia ormai nata una nuova forma d'arte, a cavallo tra pittura e fotografia, in cui l'ispirazione prende spunto dall'inquadratura di una reflex digitale e il fotografo-pittore dipinge su una tela di pixel con le setole virtuali dello stilo della tavoletta grafica. Tempo fa avevo postato un'altra celebre immagine contraffatta, quella della madonna con bambino riflessa nel lago: è bello ciò ch'è vero o è bello quel che piace? Propendo per la seconda ipotesi.
E' vero! E' una forma d'arte comunque, ormai non si tratta di "contraffazione", trucco, ma di "collage", di tecniche che possano esprimere l'immaginario nella sua vastità che si fa grande aumentando le stesse possibilità! Una volta i colori bisognava crearli con le piante, con i minerali... Oggi le possibilità creative spaziano, e l'immaginario diventa infinito! Ciao!!! un saluto! (spunti sempre interessanti nei tuoi post, che prolificano!! ^__^ )
Il fatto che anche il fotoritocco "estremo" potesse assurgere ad arte, l'ho intuii la prima volta 12 anni fa, quando mi resi conto delle immense potenzialità offerte da una semplicissima tavoletta grafica A5 con la sua penna digitale: già allora 256 livelli di pressione l'avvicinavano molto a uno strumento di disegno (o pittura) reale... figuriamoci oggi!
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E' vero! E' una forma d'arte comunque, ormai non si tratta di "contraffazione", trucco, ma di "collage", di tecniche che possano esprimere l'immaginario nella sua vastità che si fa grande aumentando le stesse possibilità!
RispondiEliminaUna volta i colori bisognava crearli con le piante, con i minerali...
Oggi le possibilità creative spaziano, e l'immaginario diventa infinito!
Ciao!!! un saluto!
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RispondiEliminaIl fatto che anche il fotoritocco "estremo" potesse assurgere ad arte, l'ho intuii la prima volta 12 anni fa, quando mi resi conto delle immense potenzialità offerte da una semplicissima tavoletta grafica A5 con la sua penna digitale: già allora 256 livelli di pressione l'avvicinavano molto a uno strumento di disegno (o pittura) reale... figuriamoci oggi!
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