Devo ancora incontrare un ignorante
le cui radici non affondino nella mia anima.
La solitudine è una tempesta silenziosa che spezza tutti i nostri rami secchi; e intanto spinge più in profondità le nostre radici vive dentro il cuore vivo della viva terra. (da "Sabbia e Schiuma")
La tempesta è capace di disperdere i fiori ma non è in grado di danneggiare i semi. (da "Self-Portrait")
Gli affetti del cuore sono come i rami del cedro; se l'albero perde un ramo robusto, soffre, ma non muore. Riversa tutta la vitalità nel ramo accanto, perché possa crescere e riempire il posto vuoto. (da "Le ali spezzate")
In un campo ho veduto una ghianda: sembrava così morta, inutile. E in primavera ho visto quella ghianda mettere radici e innalzarsi, giovane quercia verso il sole. Un miracolo, potresti dire: eppure questo miracolo si produce mille migliaia di volte nel sonno di ogni autunno e nella passione di ogni primavera. Perché non dovrebbe prodursi nel cuore dell'uomo? (da "Gesù figlio dell'uomo")
La tristezza è come un muro tra due giardini. (da "Sabbia e Schiuma")
Naturalmente mi è già capitato di parlare di Gibran sul blog; ricordo in particolare questi due contributi:
In autunno raccolsi tutti i miei dolori e li seppellii nel mio giardino. E quando Aprile ritornò e il bel tempo si risposò con la terra, crebbero nel mio giardino fiori bellissimi, diversi da tutti gli altri. I miei vicini vennero a vederli, e mi dissero tutti: "Quando tornerà l'autunno, e la stagione della semina, non vorresti darci un po' dei semi di questi fiori per poterli piantare nei nostri giardini?" (da "Sabbia e Schiuma")
- L'anima della danzatrice vive in tutto il suo corpo.
- Benedetti i ladri che hanno rubato le maschere.
Anche a me Gibran piace...
RispondiEliminaMolto mi piacque l'epistolario tra lui e Mary Haskell, le riflessioni contenute nelle sue lettere erano profonde, e pregne di sentimento! Quell'epistolario mi incantò!
Anche per il feeling ricco e "dorato" che c'era fra loro...