Facciamo un "gioco pre-ferragostano".
- Entriamo nel NTRS (NASA Technical Reports Server), il sito che permette l'accesso ai documenti scientifici nell'agenzia spaziale statunitense.
- Digitiamo nella casella di ricerca l'acronimo LENR (Low Energy Nuclear Reaction).
- Otterremo 91 risultati con ai primi quattro posti:
- The Application of LENR to Synergistic Mission Capabilities (2014)
- NASA Glenn Research Center Experience with "LENR Phenomenon" (2012)
- LENR at Glenn Research Center (2011)
- Low Energy Nuclear Reaction Aircraft- 2013 ARMD Seedling Fund Phase I Project (2014)
Abbiamo dimostrato qualcosa? Naturalmente no. L'analisi di tali documenti non modificherà di un millimetro l'opinione di chi ritiene che i fenomeni LENR siano a tutt'oggi indimostrati e in primis impossibili. Naturalmente non modificheranno nemmeno l'opinione di chi ritiene che i fenomeni LENR siano già abbondantemente dimostrati a livello di evidenza sperimentale, ma ancora senza una spiegazione teorica convincente.
Quello che proprio non capisco, invece, è perché per molto molto meno in Italia:
- si raccolgono firme a migliaia per stigmatizzare l'uso di denaro pubblico in ricerche che - secondo le teorie accademiche accreditate e le banche dati della comunità scientifica - equivalgono a studiare gli "asini che volano";
- ci sono molti volonterosi diffamatori/denigratori pronti a dare del perditempo, incompetente, imbroglione ecc. a ogni ricercatore che si occupi di LENR.
Forse perché, nel bene e nel male, gli USA sono gli USA
, mentre
l'Italia è - e merita di essere - quel che è.
Di per sè, sulla questione di destinare o meno denaro pubblico a quello o quell'altro filone di ricerca, non ho granchè da dire, in quanto trattasi di decisioni 'politiche', che se prese in buona fede, dopo aver svolto una adeguata verifica e non previo italico foraggiamento, potrebbero essere condivise o meno, ma comunque da rispettare.
RispondiEliminaLe lettere a cui ti riferisci, invece, sono una forma di aggressione un filino sopra le righe e stupisce che abbiano raccolto tante adesioni, pare anche da chi non avesse poi molta dimestichezza con le tematiche trattate, ma che si è comunque inserito nelle fila dei lapidatori. Certi spettacoli fanno sorgere il sospetto che più che una consapevole e rispettabile (anche se personalmente NON la condivido) opinione, ci sia una pecoreccia aggregazione dietro alcuni opinion leader, così da non trovarsi nel campo degli additati, ma in quello degli additandi, il che fa tanto comodo, talvolta anche per la carriera.
Consideriamo poi che in Italia pare avessimo una fiorente scuola di studiosi LENR e diciamo che se la decisione, ancorchè in ottima fede, fosse sbagliata, ci sarebbe da mangiarsi i 'cosiddetti' per l'errore commesso.
L'unico sedicente (ma non lo dice solo lui) freddofusore che forse sta ottenendo risultati seri a livello mondiale, è un tal Andrea Rossi, che di soldi pubblici non ne ha presi e per lavorare ha dovuto andare a prendersi soldi di investitori privati, oltreoceano. Sarà vera gloria (come si chiedeva il manzoni)? Vedremo, ma nel caso dovremo davvero studiare qualche buona ricetta per cercare di mandare giù alla meglio i 'gioielli' cui accennavo prima ;-)
Di certo il clima non è facile per questi pionieri e neppure per chi cerca di seguirne le vicende, vedi discussione iniziata, e tutt'altro che conclusa, sul post precedente. Pare persino impensabile avere un concreto interesse, non dico economico (mica ci mettiamo soldi a rischio), ma di sola curiosità, verso queste controverse, ma non certo completamente assurde, tematiche.
No, non è un buon clima per le LENR. Vedrai però come diventerà fantastico se dovessero dimostrarsi cosa reale e utile. Quanti degli attuali crocifissori delle LENR si precipiterebbero a scovare una loro frase sull'argomento, la più morbida possibile, prelevandola da qualche mail o blog, per accreditarsi come sostenitori della prim'ora. Del resto la sceneggiata delle tessere retrodatate all'avvento di Mussolini, non credo sia stato una caso isolato, ma una geniale espressione della indiscutibile capacità trasformistica dell'italiano medio. In questo siamo dei grandi! :-)
@Daniele
RispondiEliminaCosa sta cavalcando il balilla nella foto?!?
@tutti gli autori
RispondiEliminaPer cause indipendenti dalla mia volontà, sono con la testa e con le dita piuttosto lontano dal blog in questi ultimi mesi. Perciò invito chi di voi ha tempo e voglia a proporre nuovi post, di ogni agomento. Altrimenti il blog rischia di andare in ibernazione sul serio! :)
@Silvio Caggia
Cosa sta cavalcando il balilla nella foto?!?
L'ho messa perché è divertentissima e l'ho scovata su Google Immagini usando come chiave "armi segrete fasciste", ma francamente non ho mai sentito parlare di un cavallo meccanico inventato nel ventennio: una sfida impossibile da vincere con la sola meccanica, senza elettronica, sensori e computer. Credo proprio che sia un fake!
Non a caso l'esercito USA solo in questi ultimi anni è riuscito a mettere a punto una serie di muli e cani robot, quasi un secolo dopo dai tempi suggeriti dalla foto!
https://youtu.be/rOsseaoauFE
https://youtu.be/QUKYBQJIr8g
https://youtu.be/BtRnzlO7m_M
@Silvio Caggia
RispondiEliminaP.S. Mi verrebbe da pensare che fosse una messinscena a uso della propaganda fascista. Comunque la "fonte" sembra essere questa:
http://blog.modernmechanix.com/horse-of-steel-runs-across-fields/
@Alessandro Pagnini
RispondiEliminaNo, non è un buon clima per le LENR. Vedrai però come diventerà fantastico se dovessero dimostrarsi cosa reale e utile. Quanti degli attuali crocifissori delle LENR si precipiterebbero a scovare una loro frase sull'argomento, la più morbida possibile, prelevandola da qualche mail o blog, per accreditarsi come sostenitori della prim'ora. Del resto la sceneggiata delle tessere retrodatate all'avvento di Mussolini, non credo sia stato una caso isolato, ma una geniale espressione della indiscutibile capacità trasformistica dell'italiano medio. In questo siamo dei grandi! :-)
Eh già!
alzetta gerardo says:
RispondiEliminaJuly 25, 2012
3:44 am
Dear Laura from Rome, by chance I’ve seen your comments of January 12, 2008: The mechanical horse was not a fake and there is nothing phony either about the story or the photo. It was built by my father in 1932-33 and a second improved version was built the following year. The horse was tested, was functional and moved also in open fields. What is left of this invention is still visible in Grizzo (PN), where my father was born in 1892. The daughter Giuliana was able to keep it thoughout the war years and stored the mechanical horse in a country house with other inventions of my father. I can send to you a recent picture of the horse.
Grizzo (PN):
RispondiEliminahttps://it.wikipedia.org/wiki/Montereale_Valcellina
... e dunque non è un fake. Cercate su google: alzetta cavallo meccanico
RispondiEliminaCome spesso accade, la realtà supera l'immaginario.
Buon ferragosto a tutti!!! :-)
@Salvatore Boi
RispondiEliminaMah, proprio i link che proponi mi sembrano confermare l'ipotesi patacca. Ritengo probabile che i mass media fascista millantarono l'esistenza del "cavallo d'acciaio" ma dubito che esso fosse molto più di un manichino o dell'idea mai portata a compimento del l'inventore da te citato.
L'esistenza del "cavallo di acciaio" fascista "
- a parer mio - va affrontata da un punto di vista storico.
Esistono prove documentali (foto, brevetti, documenti) chiaramente riconducibili al ventennio. No. La foto in questione è l'unico documento e compare solo in link molto recenti, post era Photoshop.
@ daniele
RispondiElimina@agli amici del blog
daniele ha scritto:
>Per cause indipendenti dalla mia volontà, sono con la testa e con le dita piuttosto lontano dal blog in questi ultimi mesi. Perciò invito chi di voi ha tempo e voglia a proporre nuovi post, di ogni agomento. Altrimenti il blog rischia di andare in ibernazione sul serio! :)
Dispiace anche a me che il blog ,come scrive daniele, possa andare in ibernazione:):), perché in questo luogo diversamente reale e familiare ho trovato molte cose interessanti oltre che un paio di amici cui sembrerebbe debba pagare una scommessa:):) prima o poi.
Allora faccio una proposta rivolta a tutti che possa essere un"leggero impegno":ognuno dichiari quanti post all'anno si sente di scrivere.
Così se anche solo una decina di autori decidessero di fare ciascuno 4post all'anno semza un impegno eccessivo per ciascuno avremmo quasi un post a settimana e il blog sarebbe scongelato.:):)
Io 4 post all'anno glieli fo:):):)
E voi???:):)
Un saluto calorosamente africano:):)
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiElimina@gio
RispondiEliminaGrazie di cuore.
P.S. A guardare le previsioni meteo il saluto africano nel weekend sarà un bel ricordo! ;)
@tutti
Avete letto su Ecatworld questo?
Airbus Scientist Announces ‘Theoretical Breakthrough’ in Cold Fusion — To Be Revealed in October
This is an interesting comment written by Jean-Francois Geneste, Vice-President Chief Scientist of Airbus Group Innovations on his LinkedIn page yesterday.
13. Aug. 2015 I made a major theoretical breakthrough in the field of “energy creation”. This will be presented at the 11th workshop on anomalies in hydrogen loaded metals which will be held next October in Airbus, Toulouse. iscmns.org/work11/. What it basically consists in is a global theorization of energy creation which includes all known means up today, that they be chemical, nuclear fission or nuclear fusion. Against all expectations, it is proved that there is potential room for cold fusion or so in a breakthrough approach of building a “burner” and making a (new) fuel. As a consequence, even if the burden of proof remains to cold fusionists to experimentally prove, at least, they are right, on a theoretical point of view, I completely revert the burden of proof to orthodox physicists who now will have to prove the non-existence of cold fusion, if they can, since they have been claiming it for years if not decades. The only way my theory leaves them, is to find a counter example to our theory. I sincerely think this will be very hard, the physical foundations being quite obvious and demanding less than orthodox physics itself.
I hope this theoretical work will allow a more objective approach concerning cold fusion in particular and will encourage young physicists to invest in the field.
This should make the upcoming conference at Airbus in Toulouse, France, all the more interesting. We should note that this is a ‘theoretical breakthrough’, not an announcement about a product or experiment, but still, to have a scientist from a major industrial organization like Airbus Group publicly go on the record in favor of cold fusion is a very unusual occurrence, and it indicates that there could be considerable R&D already going on at the aerospace company.
Something else to look forward to in the world of LENR!
@ gio
RispondiEliminaEh sì, la scommessa prima o poi andrà onorata :-)
@ Daniele
Se c'è una cosa che non manca, per la fusione fredda, sono le teorie.
Persino troppe. Manca invece una serie di esperimenti replicati che la confermino nella realtà, oppure i reattori di Rossi in vendita. Di ulteriori dissertazioni teoriche, se ne farebbe anche volentieri a meno. Se invece fossero così accurate da aiutare a realizzare la fusione in pratica, allora sarebbero utili, ma credo che in tal caso se ne uscirebbbero con un qualcosa di 'tangibile'.
Mi emoziona di più seguire eventuali repliche dell'effetto Rossi, che ogni tanto si sentono ventilare. Vorrei che si stabilizzasse la possibilità di ottenerlo, da parte di alcuni laboratori, così da fare davvero un salto epocale e a quel punto 'richiedere' una teoria adatta a spiegare un fenomeno reale e verificato.