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sabato 9 febbraio 2013

Fondo salva-Stati o salva status quo?

ulixes ha detto...

Ci arrivo, eh?!
Se mi si da il tempo ci arrivo anch'io!
Con grande e colpevole ritardo, oggi ho finalmente compreso cosa è il MES.
Mi occorreva proprio una lezione in stile "scuola elementare":



Poi, son voluto andare a vedere chi lo ha approvato:

http://parlamento.openpolis.it/votazione/index/id/39316/sf_highlight/fiscal+compact

Ora vorrò controllare chi ancora lo sostiene e magari vorrebbe ulteriormente irrigidirlo.
Non metto in discussione l'Europa, ma voglio capire bene gli "strumenti" che essa si è data e "chi" gestisce quegli strumenti.  

***

In effetti persino Wikipedia elenca le critiche che vengono mosse a questo Meccanismo Europeo di Stabilità:
  • Diversamente da altri fondi di stabilità come il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, non è prevista la possibilità di un mero accantonamento contabile, ovvero il conferimento in proprietà o ipoteca di beni demaniali, e quindi di una sua definizione preventiva in assenza dell'applicazione degli aggiustamenti di bilancio, con i quali gli stati potrebbero in futuro reperire in tempi rapidi la quota di loro competenza, laddove richiesto dal fondo MES.
  • L'accantonamento contabile tuttavia potrebbe evitare il trasferimento e l'immobilizzo finanziario pluriennale di importanti risorse dei bilanci nazionali, comportando il rischio di scarso impiego nel fondo, laddove non è riscontrabile analoga rigidità nelle norme degli stati membri per l'accertamento e la valorizzazione dei beni e dei versamenti relativi al capitale sociale nelle società di capitali di diritto privato.
  • La legislazione europea non prevede inoltre un tetto massimo, deliberato da un organismo esterno, al leverage (rapporto fra indebitamento e capitale) fra capitale sociale autorizzato e esposizione debitoria verso gli Stati membri, quale strumento di governance per evitare che un fondo di garanzia indipendente con compiti di pubblica utilità, relative immunità e garanzie di riservatezza, possa trasformarsi in un soggetto speculativo.
  • Unica indicazione del rapporto con gli istituti di credito è la possibilità di finanziarsi nel mercato secondario e interbancario, senza cenni in merito alla facoltà di detenere azioni o strumenti derivati, conferibili dagli stati membri che hanno convertito aiuti alle loro banche in azioni di proprietà. Questione che porrebbe innanzitutto il problema di nazionalità delle banche, trasferendo il controllo a un soggetto estero e, per i suoi fini, privo di controllo politico. In secondo luogo la questione di sovrapposizione di competenze con la BCE, in rapporto di proprietà col MES e regolatore del settore bancario, oltreché unico soggetto avente strumenti per essere un prestatore di ultima istanza (laddove il MES non può praticare il quantitative easing, ovvero regolamentare le garanzie dei suoi prestiti senza le conseguenze del giudizio dei mercati).

2 commenti:

  1. Si. Piano piano vedi che ci arrivo.

    "Non ci sarà mai pace in Europa se gli stati si ricostituiranno su una base di sovranità nazionale..." (Jean Monnet)

    "Le nazioni dell'Europa dovrebbero essere guidate verso il superstato senza che i loro popoli sappiano cosa sta accadendo. Ciò si può ottenere tramite passi successivi, ognuno mascherato da uno scopo economico, ma che porterà alla fine e irreversibilmente alla federazione" (Jian Monnet)

    "SENZA CHE I LORO POPOLI SAPPIANO COSA STA SUCCEDENDO" ??????

    "PASSI SUCCESSIVI, OGNUNO MASCHERATO DA UNO SCOPO ECONOMICO" ??????

    Ma chi ca@@o era questo Jean Monnet?
    Voglio andare a vedere.
    A fondo!

    Intanto mi ascolto questo, in sottofondo:

    http://www.youtube.com/watch?v=7JIr9__LsGk

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  2. @ulixes
    Eh, c'e' un'europa ogni testa di europeo... Riprova con Altiero Spinelli, vedi se ti va meglio magari... :-)

    RispondiElimina

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