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mercoledì 23 gennaio 2013

Legislatura 16ª - 7ª Commissione permanente -
Resoconto sommario n. 445 del 23/01/2013

IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO 
Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante commissariamento dell'Istituto nazionale di ricerca metrologica (INRIM) (n. 531)

(Parere al Ministro per i rapporti con il Parlamento, ai sensi dell'articolo 1, comma 5, della legge 27 settembre 2007, n. 165. Esame. Parere favorevole condizionato)



Riferisce alla Commissione il presidente relatore POSSA (PdL), il quale ricorda che l'Istituto nazionale di ricerca metrologica (INRIM), costituito con il decreto legislativo 21 gennaio 2004, n. 38, a norma dell'articolo 1 della legge n. 137 del 2002, deriva dalla fusione dell'Istituto di metrologia "Gustavo Colonnetti", scorporato  dal Consiglio nazionale delle ricerche (CNR), con l'Istituto elettrotecnico nazionale "Galileo Ferraris".

Fa presente poi che l'INRIM è un ente pubblico nazionale con il compito di svolgere e promuovere attività di ricerca scientifica nei campi della metrologia; ad esso competono le funzioni di istituto metrologico primario, vigilato dal Dicastero dell'istruzione. Osserva altresì che secondo il comma 4 dell'articolo 2 del decreto legislativo di istituzione, il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e il Ministero delle attività produttive, ora Ministero dello sviluppo economico, possono stipulare apposite convenzioni con l'INRIM per l'individuazione e la disciplina delle relazioni tra la ricerca e le applicazioni nei campi della metrologia.

Nell'evidenziare che, ai sensi del decreto legislativo n. 213 del 2009, l'Istituto si è dotato di un proprio statuto, riferisce che, in base all'articolo 6 del predetto statuto, il consiglio di amministrazione è costituito da tre membri, di cui il Presidente e un membro designati dal Ministro dell'istruzione e un membro designato dalla comunità scientifica e disciplinare di riferimento.

Dopo aver brevemente accennato alle numerose competenze del consiglio di amministrazione, si sofferma sulla disciplina riguardante il commissariamento di un ente pubblico di ricerca, richiamando l'applicazione della legge n. 165 del 2007. A tale proposito, rammenta che, nel caso di comprovata difficoltà di funzionamento o di mancato raggiungimento degli obiettivi indicati dal Governo, quest'ultimo può procedere al commissariamento dell'ente attraverso un decreto sottoposto al parere delle Commissioni parlamentari competenti, che si esprimono entro trenta giorni, oltre i quali si può comunque procedere al commissariamento.

Quanto alla fattispecie in esame, segnala che lo scorso 12 dicembre 2012 hanno rassegnato dimissioni dalla carica di componente del consiglio di amministrazione dell'INRIM il professor Paolo Vigo e l'ingegner Aldo Godone e che il successivo 19 dicembre tali dimissioni sono state accettate dal ministro Profumo.

Evidenzia peraltro che negli atti trasmessi si menziona il forte contrasto interno che ha connotato l'INRIM nel 2012, al punto che la quasi totalità dei ricercatori dell'ente ha fortemente richiesto che l'attività venisse ricondotta entro la prassi scientifica unanimemente accettata. Proprio alla luce della situazione venutasi a creare, due componenti del consiglio di amministrazione hanno infatti rassegnato le loro dimissioni. Puntualizza peraltro che la ragione dei contrasti interni ha riguardato le ricerche sul piezonucleare.

Risulta evidente, prosegue il Presidente relatore, che essendo rimasto in carica solo il Presidente, professor Alberto Carpinteri, il consiglio di amministrazione non può proseguire la propria attività; l'Esecutivo ritiene perciò che tale impossibilità di funzionamento costituisca una delle fattispecie previste dall'articolo 1, comma 5, della legge n. 165 del 2007, legittimante l'adozione da parte del Governo di un provvedimento di commissariamento.

Ne consegue che dalla data di emanazione del provvedimento in esame il consiglio di amministrazione dell'ente è sciolto e il Presidente cessa dalla carica; inoltre si nomina quale commissario straordinario dell'INRIM con compiti di ordinaria e straordinaria amministrazione il professor Rodolfo Zich fino alla nomina del nuovo Presidente e all'insediamento del nuovo consiglio di amministrazione. Tiene peraltro a rimarcare l'errata indicazione del nominativo del commissario straordinario nell'atto in titolo, laddove viene menzionato come Riccardo e non come Rodolfo. Osserva poi che rimarrà comunque in carica il collegio dei revisori dei conti. Fa presente altresì che, con un successivo decreto del Ministro dell'istruzione, sarà determinata l'indennità spettante al commissario straordinario.

Avviandosi alla conclusione, riferisce che il professor Rodolfo Zich è uno dei maggiori scienziati italiani nel settore dell'elettronica e uno dei più autorevoli esperti di management della ricerca esistenti nel nostro Paese. Dà conto in ultima analisi dei tratti salienti del curriculm del professore, con riferimento alla sua attività accademica e di ricerca, proponendo l'espressione di un parere favorevole.



Il sottosegretario Elena UGOLINI conferma l'intenzione dell'Esecutivo di nominare il professor Rodolfo Zich e che dunque nello schema di decreto si è verificato un mero errore materiale.



Nel dibattito interviene il senatore CARUSO (FDI-CDN) il quale ritiene che le puntualizzazioni del Sottosegretario circa il nome del commissario non siano sufficienti per l'adozione dell'atto formale. Afferma pertanto la necessità che sia ufficialmente rettificato il provvedimento da parte del Governo e sia nuovamente inviato alle Camere.

Richiama poi i contenuti dell'articolo 2388 del codice civile, sottolineando che il Governo in determinate condizioni ha l'obbligo e non la mera facoltà di azzerare il consiglio di amministrazione e di nominare un commissario straordinario. Giudica perciò doveroso nel caso di specie procedere al commissariamento, reputando tuttavia sufficiente nominare il membro del consiglio di amministrazione attualmente in carica, ossia il presidente Carpinteri, quale commissario straordinario.

Invita poi a focalizzare l'attenzione sulla tempistica delle dimissioni nell'Istituto, accolte dal ministro Profumo il 19 dicembre scorso, sottolineando l'opportunità di procedere tempestivamente a norma del codice civile. Rileva peraltro ora che l'Esecutivo è dimissionario e che a questo punto sarebbe a suo avviso più corretto che detta procedura sia compiuta dal nuovo Governo, nel pieno esercizio delle sue funzioni. A titolo personale, dichiara perciò di dissentire dalla proposta di parere favorevole preannunciata dal Presidente relatore.



Prende la parola la senatrice Mariapia GARAVAGLIA (PD), la quale si sofferma sull'istituto del commissariamento, evidenziando preliminarmente l'esigenza di porre un termine per tale fase straordinaria. Ritiene infatti che un modo per rispettare le istituzioni sia quello di tener fede alle scadenze, evitando di prolungare procedure eccezionali. Afferma dunque che la nomina di un commissario rappresenta una modalità per risolvere problemi procedurali ma non deve costituire affatto uno strumento per attribuire incarichi in maniera non trasparente.



Il senatore COMPAGNA (PdL) rammenta a sua volta le disposizioni del codice civile giudicando singolare che sia nominato in qualità di commissario non già il  membro del consiglio di amministrazione rimasto in carica bensì un'altra persona sia pure di indiscusso prestigio. Manifesta peraltro dubbi sulla possibilità per un Governo attualmente dimissionario di presentare provvedimenti siffatti, che hanno sicuramente un rilievo politico. Reputa dunque che, al di là del dato formale circa il nome corretto del candidato, debba essere preliminarmente affrontata una questione di correttezza istituzionale.



La senatrice Vittoria FRANCO (PD) giudica a sua volta non sufficiente la dichiarazione resa dal Sottosegretario circa la giusta denominazione del commissario, reputando indispensabile un atto formale che esprima in maniera univoca la volontà del Governo. Pur non mettendo in discussione le qualità del professor Rodolfo Zich, sulle quali si riallaccia all'esposizione del Presidente relatore, ritiene che lo schema di decreto vada corretto, tenuto conto che in esso è ripetuto per ben due volte il nome del professor Riccardo Zich. Invita perciò a sospendere l'esame in attesa di dirimere detta questione preliminare.



Il senatore ASCIUTTI (PdL) concorda con le dichiarazioni della senatrice Franco circa l'esigenza di una univoca indicazione del Governo circa il nome del candidato. Richiamando le osservazioni del senatore Caruso, si domanda a sua volta le ragioni che hanno indotto il Governo a non intervenire già a dicembre e a non indicare l'attuale Presidente come commissario straordinario. Sollecita indi un chiarimento sulla reale situazione dell'Istituto, giudicando a sua volta opportuno un rinvio dell'esame.



La senatrice SOLIANI (PD) fa presente che l'Esecutivo, nel prendere atto dell'impossibilità di funzionamento dell'Istituto, è intervenuto per sanare tale situazione, anche alla luce delle vicende interne all'ente. Nel valutare positivamente il coinvolgimento del Parlamento, ritiene che si debba procedere al più presto, tenuto conto del rilievo dell'INRIM nel suo settore di ricerca.

Dopo essersi a sua volta soffermata sul problema della corretta menzione del candidato, ritiene che le dimissioni di due membri del consiglio di amministrazione denotino inevitabilmente un contrasto con l'attuale Presidente, che dunque non poteva essere scelto in qualità di commissario. Evidenzia peraltro i dissensi dei ricercatori circa la condizione dell'Istituto per cui occorre assolutamente intervenire con rapidità. Si dichiara perciò conclusivamente d’accordo con la proposta del Presidente relatore.



Il senatore PROCACCI (PD) invita a tener conto della lettera del ministro Profumo al sottosegretario Catricalà nella quale si richiama correttamente il nome del professore Rodolfo Zich. Concorda altresì con la ricostruzione della senatrice Soliani, tenuto conto che le dimissioni di due terzi del consiglio di amministrazione comportano necessariamente un cambiamento dell'intero organo. Ciò implica inoltre l'impossibilità di designare il membro del consiglio di amministrazione ancora in carica come commissario straordinario, in quanto sarebbe preferibile scegliere una terza figura, esterna alle posizioni espresse all'interno dell'Istituto.

Quanto al tema della correttezza formale, propone di esprimere un parere favorevole a condizione che lo schema di decreto sia modificato indicando il nominativo corretto del candidato, invocando coerenza tra la lettera di trasmissione e il provvedimento effettivamente trasmesso alle Camere.



Il senatore VITA (PD) si dichiara d'accordo con la proposta del senatore Procacci, che può offrire una interpretazione autentica di supporto al Governo. Si sofferma poi sul prestigioso curriculum del professor Rodolfo Zich, che rappresenta una personalità indubbiamente qualificata e autorevole. Ribadisce infine la possibilità di manifestare un parere favorevole, condizionato alla correzione del nominativo.



Il senatore RUSCONI (PD) sottolinea il dato politico sotteso al dibattito in esame, segnalando che, oltre ad un aspetto formale, ci sono anche ragioni di opportunità. Pur condividendo le considerazioni giuridiche che richiederebbero una rettifica formale, invita a considerare nella giusta prospettiva il curriculum del candidato, da cui si evince indubbiamente la scelta per il professor Rodolfo Zich.

Rimettendosi alla Commissione circa la scelta di concludere oggi o di rinviare l'esame, anche sulla base di una verifica normativa, giudica a sua volta ineludibile procedere al commissariamento di un Istituto non più in grado di funzionare, per il quale si propone peraltro un candidato dalle valide competenze.



Il sottosegretario Elena UGOLINI informa che è in corso di trasmissione il decreto corretto.



Replica infine il presidente relatore POSSA (PdL), il quale ribadisce anzitutto l'esigenza che l'Istituto goda quanto prima di un consiglio di amministrazione nella pienezza dei suoi poteri. Ripercorrendo indi le date della vicenda, conferma che i due consiglieri di amministrazione hanno presentato le loro dimissioni il 12 dicembre scorso, le quali sono state accettate dal ministro Profumo il successivo 19 dicembre. In quella stessa data, il Ministro ha trasmesso al sottosegretario di Stato Catricalà la richiesta di commissariamento dell'Istituto, per evidente impossibilità di funzionamento dell'ente. Lo schema di decreto è stato indi trasmesso alle Camere l'8 gennaio, senza perciò che sia addebitabile al Governo alcun colpevole ritardo.

Quanto all'indicazione, nelle premesse e all'articolo 1, comma 2, dello schema di decreto, del professor Riccardo Zich in luogo del professor Rodolfo Zich, ritiene che si tratti di un evidente errore materiale, alla luce sia della lettera di trasmissione del Ministro dei rapporti con il Parlamento che di quella di accompagnamento del ministro Profumo, nonché del curriculum allegato. Rispetto all'esigenza di assicurare con sollecitudine la piena funzionalità dell'ente, reputa perciò preferibile non posticipare l'espressione del parere da parte della Commissione, tanto più che il sottosegretario Elena Ugolini ha assicurato che è in corso di trasmissione la correzione dell'errore.

Considerato dunque che il Governo intende nominare il professor Rodolfo Zich quale commissario dell'Istituto, e confermato un giudizio estremamente positivo sulla persona, osserva che il parere parlamentare riguarda comunque solo l'opportunità del commissariamento, non già il candidato, rispetto al quale il Governo ha piena discrezionalità. Ai sensi dell'articolo 1, comma 5, della legge n. 167 del 2007, alle Camere spetta infatti la valutazione se ricorrano effettivamente le condizioni ivi indicate per il commissariamento degli enti di ricerca. In questo caso, le dimissioni di due consiglieri di amministrazione configurano sicuramente una comprovata difficoltà di funzionamento dell'ente. In questo senso, egli propone esprimere un parere favorevole sull'atto in titolo, accogliendo comunque il suggerimento del senatore Procacci di condizionarlo alla correzione dell'errore materiale. Illustra perciò uno schema di parere favorevole condizionato, pubblicato in allegato al presente resoconto.



Il senatore RUSCONI (PD) dichiara il voto favorevole del suo Gruppo.



Si associa il senatore ASCIUTTI (PdL).



La senatrice Vittoria FRANCO (PD) dichiara, a titolo personale, la propria astensione ribadendo che, senza entrare nel merito del giudizio sul candidato, avrebbe ritenuto preferibile attendere la correzione formale dell'errore contenuto nello schema di decreto.



Il senatore CARUSO (FDI-CDN) dichiara il suo voto contrario.



Dopo che il PRESIDENTE ha accertato la presenza del numero legale ai sensi dell'articolo 30, comma 2, del Regolamento, la Commissione approva a maggioranza lo schema di parere favorevole condizionato proposto dal Presidente relatore.

(fonte)

lunedì 14 gennaio 2013

Ad maiora

Cari lettori,


è da mesi che faccio i salti mortali per continuare a occuparmi del blog, ritrovandomi infine nella classica situazione in cui si va a scontentare tutti – qui nel web quanto nella vita – come sempre succede quando cerchi di mediare a ogni costo istanze evidentemente inconciliabili tra loro.

Non posso più dedicare energie e tempo al blog, se in parallelo non riesco più a essere un sostegno e un riferimento per la mia compagna e suo figlio, se in parallelo non riesco più a dare a mia figlia e ai miei genitori l'attenzione che serve. E piove sempre sul bagnato: per avere voluto dare una mano a un amico in difficoltà qualche anno fa (leggi fideiussione) ho finito col trovarmi in difficoltá io stesso e proprio nel momento peggiore in cui ciò poteva capitare (leggi Leggi di Murphy).

Mi fa male prendermi una pausa dal blog e mi fa male vederlo andare alla deriva; ma finché non sarò nuovamente in grado di reggerne bene il timone, preferisco gettare l'ancora. Adesso ho bisogno di ritrovare in me – e nella mia pancia  la tranquillità d'animo che la mia famiglia merita; ho bisogno di sentirmi pienamente libero di potere stare anche una settimana senza aprire internet, se ho altro di più impellente da fare o a cui pensare.

È da mesi che rimando questa decisione.

Scrissi tempo fa che allo scadere di due anni dal 14 gennaio 2011, avrei comunque tirato i remi in barca in mancanza di annunci ufficiali e indubitabili sulla realtà dell'E-Cat, di cui – per inciso – continuo a non avere dubbi, non sulla base dei miei desideri (come gli scettici vogliono credere), ma in base a quanto mi viene riferito da più persone assolutamente degne di stima e fiducia a diretto contatto con il nostro ingegnere. Aspetto pazientemente che i dubbi possano essere fugati anche al mondo intero e tornerò a issare le vele di un nuovo post quando saranno giunte le novità che attendiamo da due anni.
Last but not least, così facendo 22 passi si tira fuori anche dalla campagna elettorale in corso... troppe strumentalizzazioni in agguato.

Ho disattivato i commenti a questo post: non c'è nulla di cui discutere, chiedo solo rispetto per una decisione per nulla facile.

Lascio aperti i commenti agli altri post qualora vogliate continuare a comunicare, in tali spazi web, tra di voi e magari – non si sa mai! – intorno ai rispettivi topic. Ma per un po' non ci saranno nuovi post da leggere e commentare, né miei né di nessun altro. Ovviamente i vostri commenti non saranno sottoposti ad alcuna moderazione (né ex antein itinereex post), altrimenti sarei punto a capo... quindi fate vobis.

Questo comunicato sarà una sorpresa per tutti, a partire dai miei stessi familiari fino a MISTERO, poiché ho preso questa decisione adesso e senza consultarmi con nessuno. Ma sento che va bene così.
Ad maiora.

domenica 13 gennaio 2013

Cold Fusion: Fire from Water

Mi è stato segnalato da uno di voi un documentario di poco più di 60 minuti (in inglese), dove è riassunta a grandi linee la storia della cold fusion (finanche con accenni a cavitazione e trasmutazioni). Per quel che ho visto è costituito da materiale che va dal 1989 ai primi anni del XXI secolo. 


E due ospiti speciali: Sir Arthur C. Clarke (1917-2008), grande sponsor della cold fusion che non ha bisogno di presentazioni, e James Doohan (1920-2005), l'ingegner Scotty di Star Treck.


Link alternativo su Vimeo: http://vimeo.com/12675112


Vedendo il documentario è facile capire che per ogni persona che cerca di dimostrare l'inesistenza delle reazioni LENR, ce ne sono molte più intente a lavorare in laboratorio per controllarle e renderle sfruttabili e competitive... fortunatamente la lotta è impari! E checché se ne dica, per quel che mi risulta, chi è più avanti in questa "corsa all'oro" continua a essere Andrea Rossi.


P.S. Il documentario è stato dedicato a Eugene Mallove (1947-2004), che lo ideò insieme a Jed Rothwell e altri quando era editore di Infinite Energy Magazine. Mallove, come sapete, fu assassinato da ignoti il 14 maggio 2004... qui la sua ultima lettera aperta.

lunedì 7 gennaio 2013

I mercanti di pelle


I mercanti di pelli - foto di pilodapine
Mi scrive l'amico Silvio Caggia:


Ho provato a dare un'occhiata a Cobraf per capire 'sta storia del partner di rossi ipotizzato da nevanlinna... Ma a parte non riuscire a seguire il filo del discorso di quello che scrive, visto che usa un linguaggio criptico - che a confronto il mitico professor Marianini è acqua fresca - mi ha dato l'impressione di uno che bazzichi 22 passi e rubi le battute... Magari è una coincidenza ma...
22 passi
Silvio
05 gennaio 2013 15:23

[...]

Bisogna avere un caos dentro di sé, per generare una stella danzante. (Nietzsche)

[...]


Cobraf
Nevanlinna
05 Gennaio 2013 18:49

[...]

"Ich sage euch: man muss noch Chaos in sich haben, um einen tanzenden Stern gebären zu können."

[...]

Insomma, mi sembra di vivere al tempo delle poleis greche, nelle cui piazze i viaggiatori, che si spostano di città in città, raccontano quello che accade nelle altre città, raccontando anche nelle altre città quello che fai tu qui...

Ma una cosa è parlare in una città sapendo con chi stai parlando ed ascoltando i commenti dei tuoi concittadini, altra cosa è venire a sapere che si chiacchiera di te altrove, chissà in quante altre città... non puoi certo essere ovunque! :-)
Buffi comunque certi "mercanti di pelli" che adeguano il proprio pettegolezzo a ogni città in cui vanno a mercanteggiare...

Un soprannome diverso ogni città è il loro lasciapassare... oggi so come riconoscerli! :-)

domenica 6 gennaio 2013

I Re Magi portano doni

Pubblico una email arrivatami ieri sera da Andrea Rampado. Attenzione, non si confonda e mescoli 1) la difesa della legittimità e opportunità delle ricerche sulle reazioni piezonucleari (cosa che chi le contesta fa in continuazione), di cui si parla nella presente lettera, con 2) la difesa del prof. Carpinteri in quanto dirigente di un ente scientifico Nazionale (INRIM) che ha amministrato con scrupolo, ma che si vuole defenestrare per questioni meramente politiche, di spartizione di potere e di poltrone (come ha magistralmente evidenziato il prof. Franco Pavese).

***
da: Andrea Rampado
a: Daniele Passerini
data: 05 gennaio 2013 19:41
oggetto: Lettera



Carissimo Daniele,

voglio ringraziarti per la disponibilità che fino ad oggi hai dimostrato nel concedere spazio e tempo alle vicende piezonucleari. Hai seguito e riportato le contumelie e calunnie, denigrazioni e diffamazioni riguardo la scoperta piezonucleare con dovizia e puntigliosità nonostante i ripetuti attacchi alla tua persona, denigrazioni e burle che ben rappresentano le persone con vario titolo e grado che in qualche modo cercano di ostacolare la ricerca, quella vera.

In particolare ti ringrazio per il gran lavoro svolto assieme a me che ha prodotto 3 post poi uniti in un unico articolo pubblicato su NEXUS; la contabilità che ha enumerato in media una calunnia ogni tre giorni. Un vero e proprio lavoro indefesso che è stato uno spreco di soldi e di tempo per chiunque l'abbia condotto.

Come giusto ringraziamento ti comunico le seguenti notizie di cui sono venuto a conoscenza da tempo, ma che solo oggi trovano una conferma definitiva.

In questi 10 mesi sono stati pubblicati o in corso di pubblicazione, su riviste internazionali ed atti di congressi e simposi internazionali, non meno di 30 articoli sul piezonucleare, in media 3 articoli al mese. Di questi 30 articoli ti cito i seguenti 3 che reputo i più importanti, per ora, mentre sono informato che procedono le verifiche sperimentali della statistica delle reazioni piezonucleari presso laboratori sia universitari sia di industrie private:
  1. Piezonuclear Neutrons from Iron, F.Cardone e 4 coautori;
  2. Ultrasonic Piezonuclear Reactions in Iron, F.Cardone, A.Carpinteri e 4 coautori;
  3. Possible evidence of Piezonuclear Alfa Emissions, F.Cardone e 2 coautori.
Il primo ed il terzo annunciano la scoperta di neutroni e raggi alfa dal ferro prodotti da reazioni piezonucleari. Il secondo, scritto in collaborazione anche da Fabio Cardone ed Alberto Carpinteri, dimostra la verifica degli esperimenti condotti per la prima volta a Milano nel 2009 e confermati a Torino nel 2010.

Tutto ciò ci dimostra che nessuna inutile nullità può impedire ad alcuno di studiare, sperimentare e scoprire: non si può fermare il progresso della scienza. Se non altro in omaggio al dettato della nostra Costituzione della Repubblica Italiana: "...le scienze e le arti sono libere e libero ne è il loro insegnamento".
Ma anche tutto questo non è importante, poiché l'unica cosa che conta è che nel 2013 è pronto il "prototipo pilota" di reattore piezonucleare, ed anche questo è proprietà dello Stato Italiano.

Cosa questo prototipo diventerà, sarà un problema del governo che verrà.

Ti ringrazio ancora, e metto questa mia lettera a tua disposizione, per qualsivoglia uso ne vorrai fare ad ogni buon fine, nelle sedi e nei siti che riterrai più consoni ed opportuni.

Andrea Rampado

venerdì 4 gennaio 2013

Contro l'intolleranza rogaiola degli scientisti

Finalmente! Finalmente quello che questo blog sta cercando di far capire a tutti da mesi e mesi comincia a trapelare anche per voce di un "insider" super partes: gli attacchi al prof. Carpinteri nulla hanno a che fare con le ricerche piezonucleare (che vanno dibattute e contestate nell'ambito della scienza) e tanto a che fare con maneggi politici e di potere).

Non avrei mai pensato che uno di sinistra come me (e non ho mutato le mie idee politiche, ho mutato la mia opinione su chi si "predica" di sinistra, ma razzola molto male) si sarebbe trovato a difendere con tanta energia un uomo di destra (perché questo è l'orientamento politico del Prof. Carpinteri, nessun mistero): un presidente INRIM va giudicato per come ha svolto le proprie funzioni di presidente, punto. Non basta attaccarlo (per tutt'altri "motivi") dalle colonne di blog ospitati su Repubblica.it, non basta trovare amici/colleghi compiacenti che riecheggiano tali "notizie", non basta riprendere ancora tali "false notizie" sulle bacheche di qualche ateneo per trasformare in verità. Non basta, per fortuna.

Non aggiungo altro, leggetevi attentamente la lettera del Prof. Franco Pavese, pubblicata sul blog iononfaccioniente


***

Leggo ora sul blog del 27-12-2012 delle dimissioni dei due membri del CdA INRIM (uno è quello eletto dai ricercatori INRIM) che porta di default al commissariamento dell’INRIM, unica soluzione che non dipendesse dalle azioni del Presidente Carpinteri, che quindi suppongo verrà “dimesso” per ragioni tecniche.

E’ la conclusione di una penosa vicenda che ho seguito da vicino quale ex Dirigente di ricerca INRIM, seppure ora in pensione, ed il mio giudizio, talora erronemente scambiato per una scelta di campo (quella di difensore del Presidente o della sua area politica), non cambia.

Ribadito quanto ho già detto anche su ArXiv, che ritengo i dati pubblicati da Carpinteri et al. sul piezonucleare non sufficienti per la dimostrazione scientifica di quanto affermato dagli autori, il mio giudizio nel merito, come persona che si è occupata di misure di precisione per oltre quarantanni, è che però non si possa nemmeno trovarvi l’evidenza che tali dati siano stati falsificati dagli autori: sono gravemente insufficienti sotto molti aspetti, ma da questo a proclamare con gran clamore pubblico che sono stati falsificati c’é una radicale e sostanziale differenza, che chiunque in questo blog che si occupi di ricerca scientifica non avrà difficoltà a capire.

La vicenda è stata dunque penosa non tanto per il comportamento del Presidente e dei suoi coautori, quanto per i metodi inqualificabili che sono stati usati da una comunità scientifica in una campagna oltraggiosa ed impostata sulla denigrazione: insulti di un’incredibile violenza, scritti anonimi, gossip, pubblicizzazione sfrenata degli aspetti più appetitosi per i media, politicizzazione della vicenda che ha contato più sull’appartenenza del Presidente all’area AN che sulla contestazione scientifica - la quale di per sé non avrebbe richiesto una tale enorme ed assillante esposizione mediatica.

Perciò, facendo riferimento alla lettera al Sole24Ore che trovo sul blog sotto la notizia data da Valente, io ritengo che il Presidente ha perfino dimostrato grande moderazione nell’attendere così a lungo prima di avviare le querele, a mio avviso assolutamente giustificate: a nessuno può essere concesso di insultare impunemente. Nel contesto in cui tutto ciò è avvenuto, tale lettera, in cui si afferma che il metodo della querela è indegno per uno scienziato e dimostrerebbe il difetto, è superficiale, se non un’ulteriore obliqua occasione di attacco, ed il mio giudizio personale è che indegna è stata piuttosto un’aggressione che in larghissima parte nulla ha avuto a che vedere con la scienza.
Quanto è avvenuto supera in gravità l’indubbio difetto degli autori di quegli articoli nel fornire dati più convincenti o nel non aderire al suggerimento di un arbitrato sul metodo e sui risultati; e rende “altra” la questione della compatibilità di quanto asserito dagli autori rispetto alla teoria fisica corrente.

Nonostante in 40 anni di attività scientifica io ne abbia viste di cotte e di crude, non mi era mai capitato di assistere ad una tale orchestrata gazzarra da suburbio. Non ho osservato questo tipo di atteggiamento in precedenti casi che considero analoghi, da quello della “fusione fredda” di Pons e Fleischman a quello dei neutrini più veloci della luce del CERN (ne conosco ancora almeno un altro paio). Trovo anche che troppi Colleghi INRIM si sono lasciati trascinare da alcuni facinorosi che hanno usato metodi “fascisti” o “sovietici”, a scelta secondo le preferenze personali. Metodi che una lunga sperimentazione ha dimostrato peraltro di essere efficacissimi, considerate ad esempio le adesioni bulgare alle varie lettere di “sfiducia”. Quanto alla raccolta di un migliaio di firme su un appello, per mia diretta esperienza derivante da una lunga pratica sindacale, non mi impressiona: nel contesto in cui sono state raccolte, si ottengono in un giorno e significano ben poco.

Concludo dicendo che sono veramente allarmato, oltre che dispiaciuto, che una comunità scientifica (non solo INRIM) possa affrontare il problema sempre molto delicato del giudizio sull’operato di un Collega con un tale apodittica aggressività e, soprattutto, con metodi incompatibili con quello scientifico. Un ultimo esempio dello stile di chi così si è comportato lo si può ora misurare dall’immediata scomparsa dalla pagina Facebook “INRIM” del messaggio di Margherita Carpinteri, e dall’immediata soppressione dalla home page del sito INRIM dell’immagine del Presidente. Più veloci della luce ! Siamo ancora all’iconoclasia medievale? Mutatis mutandis, l’intolleranza dimostrata in questa occasione mi ricorda le reazioni sopra le righe alle dichiarazioni di Mattei sul creazionismo.

Spero di trovare sul blog queste mie considerazioni.

Cordialmente
Franco Pavese


Dr. Franco Pavese
Senior Scientist

mercoledì 2 gennaio 2013

"Pressioni addominali oblique"


Dedicato in particolare a chi crede che la Fusione Fredda sia una maialata pazzesca.


Un lettore del blog mi ha inviato una storiella, parabola, metafora che dir si voglia, della ricerca sulla FF, da Fleischmann e Pons fino agli ultimissimi sviluppi consolidati nel 2012. Può essere interpretata in diversi modi e offre parecchi spunti su cui riflettere...
***

Primi ricercatori FF: abbiamo osservato che tirando la coda a un maiale, ne piove giù un altro dal cielo nelle vicinanze. Non sappiamo spiegarci perché ciò accada; possiamo solo immaginare che ciò voglia dire che i maiali possano in qualche modo volare.

Scettico: è impossibile, i maiali non possono volare. Qualsiasi banca dati riporta che i maiali non sono dei volatili e quindi per definizione non possono volare. Torni quando i maiali saranno classificati come volatili, in tal caso sarò felicissimo di assistere all'evento, qualora avvenga.

[passa del tempo]

Nuovi ricercatori FF: è vero, abbiamo osservato anche noi tale fenomeno. Però non succede spesso. Non sembra esserci una correlazione perfetta fra il tirare la coda a un maiale e vedere pioverne uno dal cielo. In compenso abbiamo notato che quando proviamo a tirare la coda a un maiale, la concentrazione di gas metano nel nostro laboratorio aumenta di qualche frazione. Siamo in grado di dimostrare il fenomeno con un buon grado di riproducibilità e certamente ciò è più facile da misurare che aspettare che un maiale cada chissà dove.

Scettico: è impossibile, i maiali non possono volare. Qualsiasi banca dati riporta che i maiali non sono dei volatili e quindi per definizione non possono volare. Torni quando i maiali saranno classificati come volatili, in tal caso sarò felicissimo di assistere all'evento, qualora avvenga.

[passa un bel po' di tempo]

Ricercatore FF: ho assistito alla dimostrazione di Verdi, noto imprenditore milanese che afferma di poter generare tonnellate di gas metano da maiali opportunamente allevati, ben oltre i limiti biologici conosciuti. Purtroppo i dettagli sulle modalità di allevamento sono ancora segreto industriale. È interessante notare che a differenza dalla tecnica da Noi usata durante tutti questi anni, il suddetto inventore usa la tecnica della pressione addominale obliqua. Essa fu studiata a partire dai primi anni '90 da un gruppo di professori italiani con risultati promettenti, ma non ulteriormente sviluppati.
Fuochista, uno dei membri di quel gruppo, lavora attualmente con Verdi. Entrambi asseriscono di non aver mai visto maiali piovere dal cielo. Forse non li hanno cercati bene.
In ogni caso questa potrebbe essere la prova decisiva del fenomeno che stiamo studiando da quasi 25 anni. Di fondamentale rilevanza è l'aspetto pratico che permetterebbe di rivoluzionare il mercato energetico mondiale. Inoltre...

Scettico: la cosa non è degna di nota, wannamarchismo allo stato puro. D'altronde sappiamo già che i maiali non possono volare.

[un anno e mezzo dopo]

Ricercatore FF: colleghi, sono lieto di annunciare, grazie anche al fondamentale aiuto tecnico e scientifico di Pinco e Pallino, che sono attualmente in grado anche io, usando la promettente tecnica della pressione addominale obliqua dei maiali, di generare gas metano oltre i limiti biologici conosciuti. Quantitativamente parlando i miei risultati non sono eclatanti come quelli di Verdi (le cui dichiarazioni purtroppo, fino a che non accetta di sottoporsi ad una verifica indipendente, devono essere prese con le pinze), ma se teniamo conto della densità di gas generato per chilogrammo di massa grassa dell'animale, i risultati sono ragguardevoli. Per praticità e sicurezza (che viene prima di tutto) uso solo maialini da laboratorio. Verdi, usando maiali sovradimensionati da allevamento intensivo, rischia veramente troppo. Io stesso durante la dimostrazione di diversi mesi fa mi sono avvicinato al suo esemplare con timore. A proposito, nel mio caso sono cascati maiali dal cielo un paio di volte, mentre provavo la stimolazione obliqua addominale bassa (invece che quella centrale come si usa fare di norma). Purtroppo non li ho visti direttamente: ho usato dei rilevatori sonori ed il tonfo è stato chiaro. È che in questo momento sono focalizzato sulla produzione di gas metano.

Scettico: questi ricercatori FF, se ne inventano una più del diavolo. Non sono stati in grado di dimostrare che i maiali volano, dunque ora si attaccano alla canna del gas, letteralmente. Sono senza speranza, vanno boicottati. In ogni caso ribadisco, sempre che ce ne fosse ancora necessità, che è impossibile: i maiali non possono volare. Qualsiasi banca dati riporta che i maiali non sono dei volatili e quindi per definizione non possono volare. Torni quando i maiali saranno classificati come volatili, in tal caso sarò felicissimo di assistere all'evento, qualora avvenga.


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Chi avrà mai fatto da modello alla figura dello scettico così emblematicamente tratteggiata dal presente racconto? Doctor Cold Fusion ovviamente! :-)