Pagine

lunedì 10 dicembre 2012

Piezonucleare: un grande successo della fisica di frontiera

Il 29 novembre scorso, nella Sala Stampa della Camera dei Deputati è stata presentata una pubblicazione digitale per celebrare il 70esimo anniversario dell'accensione della pila di Fermi: 2 dicembre 1943. Il navigatore italiano è sbarcato nel nuovo mondo.
I più curiosi potranno seguire a questo link di Camera Web TV la registrazione video dell'evento (attenzione, dura un'ora... io non ce l'ho fatta!), ma soprattutto scaricare la pubblicazione (40 MB) da questo link: 

Tra i tanti articoli degni d'interesse, c'è ne uno di tutta attualità - scritto dal Dottor Emilio Santoro Direttore dell'impianto nucleare TRIGA RC1 del Centro Ricerche ENEA della Casaccia - che riporto integralmente (salvo alcune immagini).

“Navigatori” italiani, militari e civili, 
sono sbarcati nel piezonucleare. 
Un grande successo nella fisica di frontiera
di Emilio Santoro

1. Dott. Emilio Santoro

(ENEA Casaccia)
In queste pagine verrà presentata la storia di un fenomeno fisico e di un’idea che hanno aperto una nuova e promettente strada, alternativa a quella nucleare “convenzionale”, nella produzione di energia. E per trattare questo argomento, si inizierà a raccontare l’avventura a partire proprio dagli anni in cui il fervore scientifico diede i maggiori contributi alla conoscenza e all’approfondimento delle nuove idee che stavano sconvolgendo la fisica. Non è a caso, infatti, che la nostra storia prende spunto da uno dei più grandi scienziati del secolo scorso: Enrico Fermi.
Quando questi emigrò negli Stati Uniti, nel 1941 divenne direttore scientifico del Progetto Uranio e nel dicembre del 1942 costruì a Chicago, nell’ambito del Laboratorio Metallurgico dell’Università, il primo reattore nucleare che poi dal suo nome fu chiamato Pila di Fermi, in ricordo della Pila di Volta per l’elettricità. Werner Heisenberg rimase in Germania e divenne il direttore dell’Uranverein, il progetto uranio tedesco, senza riuscire a risolvere in modo efficace il problema della massa critica. Il suo reattore fu completato nell’aprile del 1941 ma non diede buoni risultati fino a tutto il 1942, quando però Fermi aveva ormai realizzato il suo.

2. Uno degli aspetti rilevanti nel successo della ricerca italiana sul piezonucleare consiste nella fruttuosa sinergica collaborazione tra ricercatori civili e ricercatori militari, che ha consentito di raggiungere il successo con uno sforzo congiunto.
In altri settori questa osmosi non viene realizzata anche per l’esistenza in taluni ambienti universitari di preclusioni ideologhe che di fatto impediscono il trasferimento di tecnologia da avanzatissimi settori militari alle applicazioni civili, con danno enorme per la nostra tecnologia industriale, per la competitività sui mercati internazionali, per l’economia nazionale anche in termini di occupazione.

In Germania venne allora tentata una via all’energia nucleare parallela al progetto diretto da Heisenberg. L’idea concepita fu di aggirare il problema della massa critica generando, a partire da un’onda di pressione, un’onda d’urto all’interno di una quantità qualsiasi di uranio, prescindendo così dalla sua massa critica. I principali uomini che tentarono questa via furono K. Diebner, W. Gerlach e W. Trinks i quali, a partire dal 1943, si dedicarono alle reazioni nucleari prodotte o catalizzate con la pressione. Si accorsero però che la pressione applicata all’uranio da sola non bastava a innescare la reazione a catena e quindi passarono dalle onde di pressione alle onde d’urto.

Le onde di pressione hanno un andamento armonico, di tipo sinusoidale come le onde del mare, invece l’onda d’urto è impulsiva e violenta come un’onda del mare che si infrange di colpo contro gli scogli: in ciò consiste la differenza tra un suono armonioso e uno scoppio improvviso. È d’altra parte evidente che un’onda di pressione, in condizioni opportune, può essere trasformata in un’onda d’urto. Lo strumento che essi impiegarono fu la dinamite, ma a forma di sfera cava, contenente uranio nella cavità, perché l’esplosivo cavo era il modo migliore per indirizzare opportunamente l’energia e la pressione dell’esplosione.

Gli ultrasuoni e la cavitazione 

La scoperta della sono-luminescenza arrivò inattesa nel 1989. Era infatti sorprendente che il suono e gli ultrasuoni potessero indurre dei liquidi a emettere luce o più in generale radiazione elettromagnetica. Furono avanzate ipotesi su quale fosse il meccanismo che permetteva alle onde di pressione del suono e degli ultrasuoni di indurre emissione della luce da parte dei liquidi, ma presto ci si accorse che il vero fenomeno scatenante non era unicamente pressione bensì la “cavitazione”.



3. Piccole cavità nel metallo delle eliche 
prodotte dal fenomeno al quale è 
stato dato il nome di cavitazione. 


La cavitazione è un fenomeno che fu scoperto casualmente nell’acqua al principio del ventesimo secolo, quando le prime eliche metalliche delle navi risultavano piene di piccole cavità dopo un certo periodo di funzionamento. Presto si comprese la causa di quelle cavità, che danneggiavano il metallo, risiedeva nelle bolle di gas disciolto nell’acqua le quali, quando l’elica era in rotazione, invece di scoppiare e liberare il gas “implodevano”, collassando su loro stesse contro la superficie metallica, causando alcune cavità, da cui il nome cavitazione. Si comprese che questo processo di collasso era indotto da onde di pressione che riuscivano a concentrare in tempi brevissimi una grande quantità di energia in un volume microscopico. Il suono, e in particolare gli ultrasuoni, con la loro pressione riuscivano a causare il collasso delle bolle dei gas normalmente disciolti nell’acqua a pressione atmosferica e a temperatura ambiente. Questo avveniva in particolare quando le oscillazioni avevano una frequenza alta, da un minimo di 5000 ÷ 8000 oscillazioni al secondo, fino a un massimo di 20000 ÷ 25000 oscillazioni in un secondo.

4. Andamento delle curve di pressione 
da cui ha origine il fenomeno della “cavitazione”.



Fu quindi calcolata la temperatura dell’onda d’urto della cavitazione di una bolla, tale da permettere l’emissione della luce e i risultati furono sorprendenti. Partendo dalle misure della luce emessa, si stimarono temperature dell’onda d’urto dell’ordine di migliaia di gradi, poi di centinaia di migliaia e infine anche di milioni di gradi. Ovviamente, tali temperature hanno effetto solo a livello microscopico sugli atomi dei gas e dell’acqua, stimolandoli a liberare la luce insieme alle cariche elettriche di cui gli atomi sono composti.
La sono-luminescenza dimostrò che era possibile concentrare alte energie e alte temperature in tempi molto brevi e in volumi di spazio microscopici. Successivamente, si ritenne di aver trovato nelle bolle soggette a cavitazione delle “microscopiche cariche cave nucleari”, purché il gas all’interno delle bolle contenesse delle sostanze i cui nuclei potessero provocare reazioni nucleari, una volta sottoposte all’onda d’urto della cavitazione e alla sua alta temperatura. Si pensò di eseguire la cavitazione di acqua pesante contenente un isotopo dell’idrogeno, il deuterio, per verificare la possibilità di produrre reazioni termonucleari a causa delle alte temperature in gioco. In parole povere, si pensò di raggiungere la fusione termonucleare “inerziale” del deuterio partendo dalla temperatura ambiente e dalla pressione atmosferica. Contemporaneamente, si pensò di mescolare all’acqua pesante anche alcune sostanze radioattive (quali il solfato oppure il nitrato di uranile) per promuovere le reazioni indotte dalla cavitazione, ossia dalla sua onda d’urto. Dopo i primi entusiasmi facili e gli inevitabili fallimenti, iniziò un breve periodo di riflessione, alla fine del quale venne coniato il termine con cui indicare le reazioni nucleari indotte o catalizzate per mezzo della pressione: “reazioni piezo-nucleari”.


Il primo modello americano 1992 - 1998

Il primo serio tentativo condotto con successo negli Stati Uniti per realizzare reazioni nucleari mediante la cavitazione fu dovuto a G. Russ, il quale si appoggiò anche all’esperienza dello scienziato giapponese Y. Arata, uno dei più grandi studiosi della fusione termonucleare inerziale all’interno di sistemi fisici costituiti da metalli ed elementi leggeri, tra cui lo stesso deuterio. 

5. Yoshiaki Arata, uno dei più profondi studiosi 
della fusione termonucleare inerziale all’interno di sistemi fisici, 
tra cui quelli costituiti da deuterio.

I risultati di Russ sono stati i primi a fornire un ragionevole indizio che la cavitazione prodotta dagli ultrasuoni potesse dare luogo a reazioni nucleari, anche se le prove di tali reazioni non sono in genere sufficientemente chiare. Il modello di macchina, o se si preferisce di reattore, realizzato da Russ consisteva in una piastra metallica, di un metallo opportuno, il cui reticolo cristallino potesse assorbire il deuterio, e di un contenitore di acqua pesante in cui venivano immessi gli ultrasuoni. Gli ultrasuoni erano prodotti per mezzo di un generatore che inviava una corrente elettrica oscillante a una colonna di piastre piezoelettriche, le quali trasformavano a loro volta l’oscillazione elettrica della corrente in oscillazione meccanica delle singole piastre in modo sincronizzato. Da queste, l’oscillazione meccanica era quindi trasferita all’acqua con opportuni accorgimenti meccanici. Ciò allo scopo di ottenere che bolle contenenti vapori di acqua pesante fossero compresse da oscillazioni ultrasoniche entro l’intervallo che dava luogo alla cavitazione. Le bolle collassavano per effetto della cavitazione proprio in fondo al contenitore dove andavano a incidere contro la piastra metallica che contribuiva ulteriormente a concentrare il deuterio, grazie alla sua capacità di assorbirlo nel reticolo cristallino. Il sistema sembrava funzionare e la piastra su cui avveniva il collasso delle bolle di acqua pesante, dopo un certo periodo di tempo fondeva (in senso termico convenzionale e non nucleare) in alcuni suoi punti e veniva misurata la presenza di gas elio, che all’inizio del processo era assente. Russ propose queste due circostanze come prova che avvenivano reazioni termonucleari del deuterio. Il problema consisteva nel fatto che non vi erano sufficienti evidenze relative a misure associate di neutroni e di raggi gamma, che sono due dei tre prodotti della fusione termonucleare del deuterio. Il neutrone è il componente neutro dei nuclei mentre il protone è quello carico (positivamente) e i raggi gamma sono le onde elettromagnetiche di altissima energia prodotte dai nuclei stessi. Il deuterio è composto da un neutrone e da un protone e quando si fonde con un altro deuterio può generare elio e lasciare libero un neutrone, che è accompagnato da uno o più raggi gamma. La situazione era quanto meno anomala, ma poteva trovare una spiega- zione. In pratica, però, la macchina di Russ era come un motore a scoppio che faceva un solo scoppio e poi si fermava. La fusione della lastra di metallo bloccava infatti il processo allo stadio iniziale e non era possibile produrre un processo continuativo. Con questo modello di macchina non sembrava possibile innescare un processo continuo e questo ne decretò il parziale insuccesso e abbandono.
Il secondo modello americano 1999 - 2002

6. I Laboratori Nazionali di

Oak Ridge (USA)
Il secondo tentativo fu condotto in due dei principali laboratori statali di ricerca nucleare degli Stati Uniti, i Laboratori Nazionali di Oak Ridge e i Laboratori Nazionali di Los Alamos. A Oak Ridge, a partire dal 1999 R. Taleyarkhan, un fisico indiano originario di Madras iniziò gli esperimenti che condussero al secondo modello di reattore nucleare ad ultrasuoni. Egli tentò, con ultrasuoni e cavitazione, di comprimere prima un composto di carbonio e ossigeno (acetone) contenete più atomi di deuterio dell’acqua pesante e poi una miscela liquida di acqua pesante e sostanze radioattive. La macchina fu progettata in modo differente rispetto al modello di Russ.
Per ottenere la cavitazione, Taleyarkhan fece vibrare con gli ultrasuoni l’intero contenitore del liquido. Purtroppo questo sistema si è dimostrato altamente instabile e soggetto a rompersi molto facilmente. L’idea era molto simile a quella di Russ, ma ora si voleva produrre il collasso delle bolle non contro una piastra metallica sul fondo del contenitore bensì direttamente al centro del contenitore e non più in modo limitato, ma in modo continuativo: in poche parole un vero e proprio reattore a funzionamento continuo. Il problema consisteva appunto nella scelta del metodo di oscillazione dell’intero contenitore del reattore, le cui pareti non erano in grado di reggere per lunghi tempi le 20000 oscillazioni al secondo necessarie per generare il fenomeno della cavitazione. Si pensò a due scorciatoie per permettere al reattore di funzionare in modo efficiente anche in tempi limitati. La prima fu ingegnosa: Taleyarkhan sostituì all’acqua pesante, che contiene due atomi di deuterio, l’acetone deuterato che contiene sei atomi di deuterio ma che produce la cavitazione con circa la stessa frequenza di oscillazione degli ultrasuoni usati per l’acqua. In tal modo veniva aumentata di tre volte la quantità di deuterio nelle bolle e quindi, forse, anche il numero di fusioni nucleari tra i nuclei di deuterio compressi nel collasso delle bolle sottoposte a cavitazione. La seconda fu molto controversa perché utilizzava una sorgente a impulsi di neutroni esterna.

7. Lo scienziato Rusi Talevarkhan, 
artefice di una ingegnosa soluzione.

Continuò però a rimanere l’incognita relativa ai raggi gamma, perché non era chiaro se venissero o meno prodotti ed eventualmente in che entità. Questo rimase una sorta di mistero irrisolto che continuò ad aleggiare su tutti gli esperimenti. In definitiva, la domanda è questa: la pressione sotto forma di onda di pressione, di onda d’urto o di collasso da cavitazione può o non può produrre o catalizzare reazioni nucleari, e se sì di che tipo, note o nuove?

La via italiana alle reazioni piezo-nucleari 2003 - 2004

Gli studi sulle reazioni piezonucleari procedettero in Italia per via rigorosamente deduttiva, al contrario della via anglosassone euristica o a quella che era stata la via tedesca empirica. In più, si aggiunse la visione di una concezione rigorosamente geometrica dei fenomeni naturali. In parole povere, un modo di considerare i fenomeni molto pragmatico, che univa al rigore della deduzione l’elasticità dell’induzione, tutto questo prima di passare alla via sperimentale. Gli studi teorici che precedettero gli esperimenti furono lungamente dibattuti da vari studiosi di alcune università e istituzioni scientifiche italiane in particolare le Università di Roma La Sapienza, Roma Tre, L’Aquila, Perugia, Messina e Torino insieme alla massima istituzione scientifica d’Italia il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Vi furono poi contributi di colleghi di altre istituzioni quali l’Università di Danzica in Polonia, i laboratori europei di ricerche nucleari (CERN) di Ginevra in Svizzera, le università del Maryland, di Harvard e il Politecnico di Boston (MIT) negli Stati Uniti.

8. Come ai tempi dei “Ragazzi di via Panisperna”, il Consiglio Nazionale delle Ricerche è stato nell’ambito di questa ricerca teorica e sperimentale un riferimento naturale e polo motore di coordinamento. 


9. Sotto il profilo teorico l'ipotesi di
una deformazione dello spazio
intorno ai nuclei atomici ha
consentito di spiegare la ragione
del fenomeno.
L’idea di partenza era che lo spazio attorno ai nuclei atomici non fosse piatto come un foglio di carta posato su di un tavolo ma che fosse possibile per le forze nucleari deformarlo a livello microscopico, almeno entro certi limiti. Questo spazio localmente deformato avrebbe reso ragione delle reazioni nucleari indotte o catalizzate dalla pressione. Non solo di quelle note: avrebbe aperto la via anche a nuove possibili reazioni. Lo spazio deformato attorno ai nuclei atomici era in analogia a quello che avviene attorno al sole con la forza di gravità, la quale deforma lo spazio costringendo la luce delle stelle a seguire traiettorie curve e non più rettilinee. Ci si accorse che questa deformazione microscopica si poteva realizzare solo sotto precise condizioni fortemente vincolate alla energia delle due interazioni fondamentali che sono l’interazione debole responsabile della instabilità dei nuclei (radioattività) e la forza nucleare forte, responsabile della esistenza stessa dei nuclei. In particolare, si scoprì che ciascuna delle due forze deformava lo spazio in modo indipendente, per cui si era obbligati a seguirle separatamente. Lo studio si concentrò quindi sulla forza nucleare e nel giro di alcuni anni si comprese che la deformazione dello spazio da essa indotta era legata a una soglia di energia molto precisa e molto alta: sarebbe stato necessario concentrare energia in tempi brevi e in spazi piccoli per superare tale barriera e accedere a questo nuovo spazio deformato, ove esplorare quali reazioni e trasformazioni divenissero possibili. In precedenza, gli esperimenti erano stati pensati come se la cavitazione trasformasse il collasso delle bolle in tante cariche cave nucleari microscopiche. Questa però è una visione superficiale: se così fosse stato, sarebbe bastato accendere il generatore di ultrasuoni e subito si sarebbe ottenuta la liberazione dell’energia nucleare, per esempio mediante la produzione di neutroni. In realtà, la cavitazione è solo un mezzo per concentrare energia sufficiente a superare la soglia di deformazione dello spazio (per non parlare del tempo) attorno ai nuclei atomici. Per concentrare l’energia, non è importante quanto grande sia la quantità di energia che si focalizza, ma quanto breve sia il tempo in cui essa si concentra e quanto lunga è la durata dell’intervallo di tempo in cui tale concentrazione viene ripetuta più e più volte. In pratica, ciò che è determinante è il rateo di variazione dell’energia e il tempo durante il quale si manifesta tale variazione. La variazione dell’energia null’altro è che la potenza. È fondamentale anche il tempo durante il quale si possa applicare questa potenza.
10. Il volume
pubblicato nel 2004
da F. Cardone e
R. Mignani.
Tutto questo fu riassunto in un volume pubblicato nel 2004 da una delle maggiori case editrici scientifiche internazionali, l’americana World Scientific. Dalla teoria era chiaro in quale modo fosse necessario operare, anche se restavano due problemi da risolvere: a quale sostanza o elemento applicare la potenza mediante ultrasuoni e quale fosse la struttura ottimale della macchina a ultrasuoni. Il primo problema era fondamentale poiché la scelta dell’elemento e della sua forma chimica determinavano la sostanza da usare, che avrebbe poi influenzato la scelta del materiale del contenitore. L’elemento doveva esser tale da poter sopportare il bagno ultrasonico alla massima potenza tecnicamente realizzabile, per la durata di tempo minore possibile, prima di superare la soglia di deformazione dello spazio attorno ai nuclei dell’elemento che avrebbe portato all’innesco delle reazioni piezo-nucleari con la conse- guente liberazione dell’energia nucleare. La teoria aggiunse alcuni dettagli essenziali: innanzitutto la soglia di deformazione dipende da ciascun elemento e in particolare dalla energia di legame di ciascun nucleo. Se il nucleo è quello di un elemento radioattivo oppure inerte, leggero come il deuterio oppure pesante come l’uranio, esso determinerebbe la maggiore o minore durata del tempo di applicazione degli ultrasuoni, influenzando la necessaria resistenza della macchina. L’energia nucleare si sarebbe dovuta liberare sotto forma di neutroni in movimento, la cui emissione però poteva essere discontinua ossia a impulsi variabili nel tempo, sia nella intensità che nella direzione. Ciò creava problemi alla loro rilevazione, necessaria per stabilire in un secondo tempo l’uso più conveniente per scopi industriali. Infine, non si sarebbero dovuti registrare raggi gamma poiché la loro energia sarebbe servita a mantenere la deformazione che avrebbe permesso la reazione piezo-nucleare. Infatti, superata la famigerata soglia, i neutroni sarebbero emersi senza essere accompagnati dai raggi gamma, la cui energia sarebbe rimasta intrappolata nella deformazione.
Per quanto riguarda la miglior struttura della macchina a ultrasuoni, c’è da fare alcune considerazioni. Scartati il primo e il secondo modello americani, è stato necessario considerare le limitazioni imposte dalla tecnologia disponibile sul mercato. La migliore macchina sperimentale, che per giunta era stata realizzata proprio in Italia all’Università di Perugia, aveva un sistema di raffreddamento a liquido talmente ingombrante e delicato, da renderla intrasportabile; inoltre la sua potenza non sembrava essere sufficiente. Era necessaria una macchina di nuova concezione ma che per praticità fosse il risultato della modifica di oggetti commercialmente disponibili con parti elettriche e meccaniche resistenti e ben collaudate. E, prima di tutto, occorreva un buon progetto concettuale dei suoi costituenti principali. La macchina doveva essere costituita da un generatore di tensione elettrica in grado di produrre, in una opportuna colonna di materiali piezoelettrici, 20000 oscillazioni al secondo. Tali oscillazioni meccaniche sarebbero state poi trasferite a un amplificatore di acciaio che a sua volta le avrebbe inviate a un sonotrodo tronco-conico, anch’esso di acciaio, la cui punta avrebbe liberato gli ultrasuoni.

11. Il sonotrodo, l’innovativo dispositivo 
introdotto nella sperimentazione dai ricercatori italiani.

Il sonotrodo è così chiamato poiché libera il suono, in analogia all’elettrodo che invece libera l’elettricità. Gli ultrasuoni si sarebbero liberati all’interno di una camera di reazione di forma e dimensioni opportune in modo che la punta occupasse il centro del volume della camera per rendere massimo l’effetto di concentrazione dell’energia prodotta con gli ultrasuoni.
Questi ultimi poi avrebbero generato la cavitazione nel liquido reattivo contenuto nella camera in quantità opportuna rispetto al volume utile, al netto del volume occupato dalla punta del sonotrodo. Il concetto tecnico nuovo era proprio questo: il sonotrodo e la sua punta dovevano essere separati e distinti dalla camera di reazione contenente il liquido reattivo. Era la punta a vibrare e non la camera, che sarebbe dovuta rimanere ferma. Il tutto sarebbe avvenuto a pressione atmosferica e a temperatura ambiente, anche se poi durante il tempo di funzionamento vi sarebbe stato un riscaldamento dovuto alle vibrazioni meccaniche.
Ora rimaneva da scegliere l’elemento da cui tutto poteva dipendere e tale scelta doveva tenere conto della teoria dello spazio deformato. Sin dal 1939, era stata stilata e poi sempre più perfezionata la tavola periodica dei nuclei atomici usando come criterio la massa del nucleo, data dal numero dei suoi componenti, e l’energia di legame specifica ottenuta dividendo l’energia di legame del nucleo per il numero dei suoi componenti, ovvero l’energia di legame per componente. Tutti i nuclei, a partire dal deuterio, e fino al più grande, l’uranio, erano ordinati secondo il valore crescente di questa energia di legame per componente. Tra i due estremi vi è il ferro che si trova circa a metà tra deuterio e uranio. Il ferro inoltre possiede il valore più alto dell’energia di legame per componente ed è inerte cioè non è radioattivo. Per la proprietà di avere l’energia di legame più alta, il ferro è il più svantaggiato per produrre energia nucleare e anche il meno incline a farlo. Tutto questo in condizioni normali, ossia di spazio piatto. Viceversa, nello spazio deformato delle forze nucleari, il ferro si trova invece in posizione avvantaggiata. Se vi è infatti una soglia di energia da raggiungere, che è al di sopra di tutte le energie di legame, il nucleo con l’energia più alta è certamente il candidato migliore, quello è più vicino alla soglia, che a parità di potenza fornita la supera per primo tra gli altri nuclei e, cosa più importante, nel minor tempo. Questo è un ragionamento di estrema semplicità ed eleganza che riassume una serie di ragionamenti e calcoli alquanto complessi, ed è dovuto al fisico italiano W. Perconti. A questo punto tutto era pronto, vi era una teoria compiuta e completa che formulava delle predizioni precise, quali la produzione di neutroni in assenza di raggi gamma e permetteva con chiarezza di identificare l’elemento da sottoporre alla cavitazione mediante ultrasuoni: il ferro.

Gli esperimenti italiani 2005 - 2009

Gli esperimenti scaturirono da una collaborazione tra Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e Forze Armate, nel contesto di un accordo quadro stipulato nel 2004 dall’allora Ministro della Ricerca e l’allora Ministro della Difesa. A questi esperimenti dalla fine del 2005 si aggregò come osservatore, con sempre maggior interesse e impegno, la neo ricostituita Ansaldo Nucleare per volontà del suo primo Presidente. Il progetto della macchina a ultrasuoni fu eseguito dal Prof. F. Cardone e dall’ufficiale del Corpo Tecnico ingegnere F. Contalbo. La costruzione della macchina fu diretta personalmente dal Comandante A. Aracu che introdusse una serie di accorgimenti tecnici fondamentali, i quali risultarono particolarmente utili in sede degli esperimenti. Il generatore di ultrasuoni e la colonna di piezoelettrici vibranti furono acquistati presso l’industria tedesca Sonotronic e successivamente collaudati presso un’officina meccanica di Milano. Si trattava di indurre il ferro a emettere energia nucleare per mezzo degli ultrasuoni e per giunta entro un tempo ragionevole di minuti o al più di decine di minuti. La macchina, che fu chiamata “cavitatore”, venne realizzata e collaudata dalle Forze Armate nel 2005: i suoi due punti di forza erano la separazione del sonotrodo (vedere figura 11) rispetto alla camera di reazione e il sistema di raffreddamento. Gli ingegneri militari scartarono molto presto l’idea di usare un raffreddamento a liquido e si rivolsero a progettare un sistema di raffreddamento ad aria forzata di concezione completamente nuova. L’importanza dell’impianto di raffreddamento è dovuta alla necessità di abbinare sonotrodo e camera di cavitazione secondo proporzione geometriche molto precise, che vengono alterate dalla dilatazione termica causata dal riscaldamento prodotto dalle vibrazioni che generano gli ultrasuoni. L’impianto di raffreddamento impedisce che la dilatazione termica alteri la geometria del sonotrodo rispetto alla camera di reazione. Ciò permette il corretto funzionamento della macchina senza limiti di tempo e quindi consente di superare il tempo di attesa causato dall’inerzia del fenomeno a seguito del superamento della soglia di energia dello spazio deformato nucleare. La macchina “cavitatore” fu provata con la camera di reazione e raggiunse la potenza di 100 watt di ultrasuoni trasferiti al centro della camera. Tale potenza corrispondeva a un’ampiezza di oscillazione della punta di 30 micron (milionesimi di metro) alla frequenza di 20000 oscillazioni al secondo. Fu anche scelto il volume definitivo che fu di 300 millilitri e il tempo di applicazione degli ultrasuoni che fu di 90 minuti. L’acqua distillata diventò sostanza di riferimento per la cavitazione. Gli elementi da mettere alla prova furono posti in ordine crescente di massa e di energia nucleare per componente del nucleo e furono il litio, l’alluminio e il ferro. Ovviamente, ci si attendeva che il litio e l’alluminio non dessero neutroni entro 90 minuti, mentre sarebbe dovuto accadere per il ferro. Le sostanze chimiche scelte furono il cloruro di litio, il cloruro di alluminio, il cloruro di ferro e il nitrato di ferro, sempre per un volume di 300 millilitri corrispondente a una massa di circa 300 grammi, allo stato liquido.

12. Immagine dell’energia nucleare 
prodotta dal reattore ultrasonico 
in una gelatina che la rende visibile.

Infine, la scelta dei rivelatori dei neutroni. Mentre era abbastanza facile la scelta dei rivelatori di radiazioni ionizzanti, sia per le radiazioni con carica elettrica, alfa e beta, che per le radiazioni elettromagnetiche d’alta energia, gamma, scegliere i rivelatori di neutroni richiese uno studio a parte. La scelta si orientò sui rivelatori termodinamici. In questi rivelatori l’energia dei neutroni mette in ebollizione gocce di un idrocarburo aromatico immerso in una gelatina che permette di “bloccare le bolle” e renderle visibili e fotografabili, nonché di contarle e quindi di misurare dal loro numero l’energia rilasciata dai neutroni. Nel 2006 furono utilizzati, assieme ai termodinamici, anche lastre fotografiche di policarbonato, denominate CR39, corrette al Boro per consentire un ulteriore riscontro fotografico con cui “vedere” con un altro metodo l’energia rilasciata dai neutroni prodotti. Infine nel 2007 fu affiancato ai termodinamici anche un rivelatore elettronico al trifloruro di boro per poter registrare elettronicamente e riportare in un grafico le emissioni di impulsi di neutroni al passare del tempo.
Nel 2005 gli esperimenti vennero eseguiti nel laboratorio presso il 4° Reggimento Scorpione e vennero messi alla prova sia gli elementi inerti che un elemento radioattivo. Essi furono, nell’ordine degli esperimenti, il ferro, l’alluminio, il litio e il torio. Quest’ultimo è stato utilizzato per verificare il comportamento di un elemento radioattivo rispetto a quelli inerti.
I risultati furono sorprendenti e stupefacenti al tempo stesso. Primo esperimento: la macchina funzionò correttamente e dopo 50÷60 minuti di ultrasuoni i rivelatori termodinamici iniziarono a registrare segnali significativi fino allo scadere dei 90 minuti. I controlli incrociati con differenti rivelatori in differenti condizioni confermarono che si trattava effettivamente di segnali prodotti da neutroni; un esempio è mostrato nella figura in alto a destra nella pagina precedente. Inoltre, non vennero registrate radiazioni alfa e beta al di fuori della camera di reazione né durante i 90 minuti di ultrasuoni né dopo, a macchina spenta. La conferma definitiva arrivò dall’assenza di radiazioni gamma in tutte le condizioni. Gli esperimenti con il litio e l’alluminio diedero risultato negativo entro i 90 minuti di ultrasuoni: niente neutroni, né alfa, beta o gamma. Per ulteriore conferma, furono ripetuti esperimenti sia con il cloruro di ferro che con il nitrato di ferro senza che i risultati della produzione dei neutroni variassero. Ciò confermò che la forma chimica non influenzava la produzione di neutroni: solo la presenza dell’elemento ferro era determinante. Infine, sempre col ferro, il volume fu portato a 500 millilitri e l’emissione di neutroni questa volta si verificò dopo un tempo più lungo di 60 minuti. Questo confermò definitivamente l’esistenza di un’inerzia e quindi di un tempo di attesa nel processo di produzione delle reazioni piezo- nucleari mediante ultrasuoni e cavitazione. Infatti, per volume maggiore, e quindi con massa maggiore, era stato necessario un tempo più lungo.
Gli esperimenti con il Torio furono molto delicati e lunghi poiché richiesero l’uso di lastre fotografiche per misurare in modo incontrovertibile se vi fossero variazioni nel numero delle radiazioni alfa prodotte dal Torio con o senza ultrasuoni e poi misurare con delicate analisi di spettrometria se il contenuto di Torio era variato.
Nel 2006 gli esperimenti vennero eseguiti nei laboratori del CNR a Roma, figura in basso, per verificare la completa riproducibilità del fenomeno e la possibilità di controllare la produzione dei neutroni variando il rapporto geometrico tra punta del sonotrodo e camera di reazione, nonché la costante assenza di radiazioni alfa, beta e gamma durante il processo. Tutti questi sono ampiamente illustrati nel volume Deformed Spacetime (ref. 11)
Figura 13
Nel 2008 iniziò un nuovo capitolo dell’avventura italiana nelle reazioni piezo-nucleari: quello dei materiali solidi. Infatti, se cavitando un liquido con la pressione degli ultrasuoni si erano ottenute reazioni piezo-nucleari, allora fratturando in modo opportuno un solido con la pura pressione meccanica, si sarebbero dovute ottenere ugualmente reazioni piezo-nucleari con emissione di neutroni. Ovviamente, i solidi da comprimere sino a frattura devono contenere ferro, come i liquidi sottoposti a cavitazione. Ma quale frattura era la più adatta? Dopo un attento esame venne scelta la frattura di tipo catastrofico, in termini specifici la “frattura fragile”, quella in cui un materiale solido compresso si spacca repentinamente con una sorta di “scoppio”. Il problema da affrontare era di tipo prevalente- mente tecnico e del tutto nuovo e venne affrontato nel politecnico di Torino dagli ingegneri A. Carpinteri, G. Lacidogna ed Amedeo Manuello. Anche questa volta i risultati furono sorprendenti, primo esperi- mento primo successo. Furono sottoposti a compressione due tipi di materiali: il granito, contenente ferro, e il marmo, del tipo privo di ferro. Il granito sotto pressione si frattura in modo catastrofico. Il marmo invece si frattura in modo non catastrofico, la sua frattura è detta duttile. I rivelatori di neutroni impiegati furono i ben collaudati rivelatori termodinamici, abbinati a un rivelatore elettronico contenete gas elio3. La frattura del granito diede luogo a chiari segnali di neutroni in entrambi i tipi di rivelatori, quella del marmo no, esattamente come ci si aspettava. In particolare, le misure con il rivelatore ad elio3 mostrarono (figura 13) che vi erano singoli picchi di neutroni all’atto della frattura, quando la forza che comprime il materiale crolla.

Le reazioni nucleari ultrasoniche con sostanze radioattive: il Torio

Figura 14
Gli esperimenti con il Torio condotti nell’anno 2005 sono stati ispirati da precedenti esperimenti condotti in Russia sull’uso di onde d’urto da esplosioni elettriche in soluzioni di acqua e sostanze radioattive tra cui il Torio. Infatti, si constatò che il contenuto di Torio variava e poteva diminuire. Considerando l’estrema pericolosità del Torio, sia radioattiva che chimica, vennero preparate soluzioni a bassissimo contenuto dell’isotopo Torio228 per sottoporle a cavitazione alla potenza di 100 watt, alla frequenza di 20000 oscillazioni al secondo, per un tempo di 90 minuti. Fu scelto il Torio 228, il cui nucleo è composto da 90 protoni e 138 neutroni, poiché è un esa-alfa emettitore ossia si trasforma radioattivamente emettendo sei particelle alfa che formano su una lastra fotografica di policarbonato CR39 una immagine come delle dita di una mano aperta. Per questo la sua radiazione specifica si riconosce in modo inequivocabile anche in mezzo ad altre radiazioni ambientali. Il tempo necessario perché la sua radiazione si riduca della metà e il suo contenuto si dimezzi, è di circa due anni. Furono preparati 12 campioni da 300 millilitri di acqua con Torio di cui 4 servirono da riferimento e gli altri 8 vennero sottoposti a cavitazione per 90 minuti. Sul fondo di ciascuna camera di reazione venne posta una lastra fotografica di policarbonato CR39. Al termine, furono analizzati con uno spettrometro di massa ad alta risoluzione (quadrupolare a settore magnetico) i campioni cavitati e non cavitati, riscontrando che sistematicamente il contenuto di Torio si era dimezzato nei campioni sottoposti a ultrasuoni rispetto a quelli non sottoposti (vedere tabella 14). Inoltre, le immagini della radioattività specifica, (figura 15), mostrarono che il numero delle tracce riferibili al Torio era rimasto invariato, sebbene il numero di campioni sottoposti ad ultrasuoni fosse il doppio di quelli non sottoposti; quindi la radioattività specifica si era dimezzata. Nelle foto dei campioni sottoposti a ultrasuoni non vi era variazione delle tracce di altre radiazioni, quindi alla diminuzione delle radiazioni del Torio non corrispondeva una variazione di altre radiazioni. Contemporaneamente, la misura dei neutroni non aveva dato alcun segnale significativo. Tutti questi fatti portano a ritenere che il Torio sottoposto a ultrasuoni e cavitazione si possa essere trasformato, sebbene non sia stato identificato il o i risultati della trasformazione, senza produzione di neutroni e in un tempo di 90 minuti, ossia diecimila volte meno tempo dei due anni collegati al dimezzamento naturale per via radioattiva. L’assenza di neutroni e di variazioni di altre radiazioni registrate dalle foto, porta a escludere che il naturale decadimento del Torio sia stato accelerato di diecimila volte nel tempo. Per confronto, vennero eseguite spettrometrie di massa ad alta risoluzione su tutti i campioni di ferro sottoposti a cavitazione. Le variazioni degli elementi riscontrate portarono a concludere che potevano essersi verificate reazioni in cui i nuclei di elementi si erano divisi dando luogo a fenomeni di nucleolisi (non di fissione), o addirittura nuclei di elementi anche differenti si erano uniti dando luogo a fenomeni di nucleosintesi (non di fusione). Altri hanno proposto anche i nomi di piezofissione e piezofusione nucleari, oppure di fissione piezonucleare e fusione piezonucleare, o anche di nucleosintesi cavitativa e nucleolisi cavitativa. 

15. Nelle immagini fotografiche la radiazione del Torio viene evidenziata
all’interno dei singoli cerchi. Nella prima colonna quattro campioni di Torio 
non sottoposto ad ultrasuoni; nelle successive otto campioni di Torio
sottoposto ad ultrasuoni.
Le immagini evidenziano che il Torio trattato con ultrasuoni presenta una
radiazione dimezzata; inoltre, gli ultrasuoni non generano alcuna altra
tipologia di radiazioni. 

Le prospettive di sfruttamento delle reazioni nucleari ultrasoniche

Le reazioni piezo-nucleari che sono state esaminate negli esperimenti si possono dividere in due grandi categorie: reazioni ultrasoniche esotermiche e reazioni ultrasoniche endotermiche. Si può affermare, in generale, che tali reazioni ultrasoniche, intese come reazioni piezo-nucleari, siano valide tanto nei liquidi quanto nei solidi.
Le reazioni nucleari ultrasoniche per liberare energia necessitano di sali di ferro e il ferro è molto comune in natura. Questo risolve il problema della dipendenza geopolitica dai produttori delle fonti primarie. Inoltre, gli esperimenti hanno mostrato che le reazioni nucleari ultrasoniche non producono scorie radioattive e nemmeno radioattività residua e questo risolverebbe il problema dei rifiuti pericolosi. Ma qual è il modo migliore di usare questa energia liberata che vediamo nella figura 12. La prima idea sarebbe quella di usare direttamente questa energia per generare corrente elettrica mediante alternatori con turbine mosse dal vapore acqueo ottenuto raffreddando i neutroni. Non è detto che questa sia la maniera più efficiente di sfruttare questo fenomeno. Un altro modo, forse migliore, di sfruttare questi neutroni e la loro energia è di usarli per scatenare reazioni nucleari secondarie in opportuni materiali, quali l’acido borico che è anche molto comune, in cui la generazione di energia venga amplificata. In poche parole, usare i neutroni delle reazioni ultrasoniche come innesco per liberare quantità di energia sempre maggiori. Il massimo traguardo di un futuro prototipo industriale è produrre 3 chilowattora di corrente elettrica per ogni chilowattora di corrente consumata per generare gli ultrasuoni necessari alle reazioni. 
Gli esperimenti hanno indicato un’altra sorprendente possibilità offerta dalle reazioni nucleari ultrasoniche: la distruzione delle sostanze radioattive mediante la trasmutazione in sostanze inerti prive di radioattività.
Ovviamente, i costi per realizzare questi traguardi ambiziosi sono molto alti. È stato valutato che ciascun prototipo industriale può costare 100 milioni di euro per ciascuna applicazione specifica: produzione di energia, distruzione di sostanze radioattive, trasformazione delle sostanze. Certo sarebbe un programma lento e a lungo termine (10, 15 anni) ma col vantaggio di essere economicamente sopportabile nel medio termine (3, 5 anni). In poche parole, si potrebbe pensare di sviluppare prima le possibilità tecniche di eliminazione delle sostanze radioattive. Per pensare di liberare così, in un prossimo futuro, l’industria nucleare dell’energia dal suo costo principale, lo smaltimento dei rifiuti.

Bibliografia essenziale 
  1. Enrico Fermi e i secchi della Sora Cesarina, ed. Di Renzo, 2000
  2. La bomba di Hitler, ed. Lindau, 2006
  3. K. Diebner, Kerntechnik 3, 89, 1962
  4. S. Kaliski, Nature 269, 370, 1977
  5. F. Winterberg, Atomenergie-Kerntechnik 44, 146, 1981
  6. H. Metcalf, Science 279, 1322, 1998
  7. Cavitation and bubble dynamics, ed. Oxford University Press, 1995
  8. G. Russ, www.newenergytimes.com, www.d2fusion.com
  9. R. Taleyarkhan et al., Science 295, 1868, 2002 ; Physical Review E 69, 036109, 2004; Physical Review Letters 96, 034301, 2006
  10. Energy and Geometry, ed. World Scientific, 2004 
  11. Deformed Spacetime, ed. Springer, 2007
  12. F. Cardone et al. Physics Letters A 373, 8-9, 862, 2009
  13. L. Urutskoev, Annales Fondation L.de Broglie 29, 1149, 2004
  14. F. Cardone et al. Physics Letters A 373,22, 1965, 2009
  15. CNR, https://brevetti.cnr.it/brevetti/reports/InfoTrovato.jsp?nsrif=1740&dip=6https://brevetti.cnr.it/brevetti/reports/InfoTrovato.jsp?nsrif=1741&dip=6
  16. Physics Letters A 373, 4158, 2009

86 commenti:

  1. Semplicemente nn ho parole...lo stato dell'arte sembra essere, dietro le quinte, molto avanzato.

    RispondiElimina
  2. Da questo post:

    Il primo modello americano 1992 - 1998
    Il primo serio tentativo condotto con successo negli Stati Uniti per realizzare reazioni nucleari mediante la cavitazione fu dovuto a G. Russ, il quale si appoggiò anche all’esperienza dello scienziato giapponese Y. Arata, uno dei più grandi studiosi della fusione termonucleare inerziale all’interno di sistemi fisici costituiti da metalli ed elementi leggeri, tra cui lo stesso deuterio.
    I risultati di Russ sono stati i primi a fornire un ragionevole indizio che la cavitazione prodotta dagli ultrasuoni potesse dare luogo a reazioni nucleari, anche se le prove di tali reazioni non sono in genere sufficientemente chiare. Il modello di macchina, o se si preferisce di reattore, realizzato da Russ consisteva in una piastra metallica, di un metallo opportuno, il cui reticolo cristallino potesse assorbire il deuterio, e di un contenitore di acqua pesante in cui venivano immessi gli ultrasuoni. Gli ultrasuoni erano prodotti per mezzo di un generatore che inviava una corrente elettrica oscillante a una colonna di piastre piezoelettriche, le quali trasformavano a loro volta l’oscillazione elettrica della corrente in oscillazione meccanica delle singole piastre in modo sincronizzato. Da queste, l’oscillazione meccanica era quindi trasferita all’acqua con opportuni accorgimenti meccanici.


    Da http://www.neo-energy.it/z-doc/CARDONE%20Verso%20il%20Nucleare%20pulito.pdf

    Il primo modello americano 1992 - 1998
    Il primo serio tentativo condotto con successo negli Stati Uniti di realizzare reazioni nucleari mediante la cavitazione fu dovuto a G. Russ, il quale si appoggiò anche alla esperienza di un grande scienziato giapponese Y. Arata, che è stato uno dei più profondi studiosi della fusione termonucleare inerziale all’interno di sistemi fisici costituiti da metalli ed elementi leggieri tra cui lo stesso Deuterio. Arata è riconosciuto come uno dei caposcuola e degli iniziatori di quella nuova branca della fisica nucleare che è stata infine denominata delle “reazioni nucleari a bassa energia” e che, nelle intenzioni dei suoi massimi esponenti e studiosi, dovrebbe comprendere anche le reazioni piezonucleari. Sfortunatamente la scelta di questo nome per tale nuova branca della fisica nucleare non è stato molto felice e risulta portatore di fraintendimenti e confusioni, tuttavia è almeno servito a mettere un po’ di ordine nelle discussioni scientifiche, pertanto è bene per chiarezza restringersi alle reazioni piezonucleari o, ancor più semplicemente, alle reazioni nucleari ultrasoniche. Ad ogni buon conto i risultati di Russ sono stati i primi a fornire un ragionevole indizio che la cavitazione prodotta dagli ultrasuoni
    poteva dare luogo a reazioni nucleari, anche se le prove di tali reazioni non sono in genere sufficientemente chiare. Il modello di macchina, o se si preferisce di reattore, realizzato da Russ consisteva in una piastra metallica, di un metallo opportuno il cui reticolo cristallino potesse assorbire Idrogeno o meglio il Deuterio, e di un contenitore di acqua pesante in cui venivano immessi gli ultrasuoni. Gli ultrasuoni venivano prodotti con un generatore elettrico che inviava una corrente elettrica variabile in modo oscillante ad una colonna di piastre piezoelettriche, che trasformavano l’oscillazione elettrica della corrente in oscillazione meccanica delle singole piastre tutte in modo sincronizzato, e da esse l’oscillazione meccanica veniva trasferita all’acqua con vari accorgimenti meccanici.

    Il Dott. Santoro ha pubblicato una versione sforbiciata, ma non troppo, del discorso di Cardone ai Lions Club di Sulmona.

    Se perdeva un po piu' di tempo e "lo diceva con parole sue" ci faceva una figura meno barbina.

    RispondiElimina
  3. @neutrino
    Cavolo, ma allora sei Capitan Ventosa in persona! :D
    Chissà quanti professoroni fanno altrettanto senza che nessuno gli sgami. Dai, coglili in fallo tutti, prorettori compresi!
    Però, sai, sarò fatto all'antica, ma trovo altrettanto rimarchevole che non mi sei venuto a salutare il 4 dicembre giacché eri anche tu al Pirelli. :(((
    Timidezza???

    RispondiElimina
  4. @neutrino
    Perche'? Che c'e' di male a riportare frasi altrui se le si reputa efficaci e le si condivide?
    In occidente abbiamo questa mania dell'originalita', ci fanno allenare da piccoli a dire la stessa cosa di un altro ma in modo diverso, altrimenti "abbiamo copiato", l'artista e' bravo se si inventa sepre qualcosa di diverso...
    Lo sai che in oriente ragionano al contrario? L'artista ripete la stessa cosa all'infinito fino a raggiungere la perfezione della copia!
    Riflettiamoci sopra...

    RispondiElimina
  5. @Daniele

    Non ti preoccupare, ho sulla "tacca del mio fucile" molti onorevoli colleghi.

    Per il 4, sono stato poco, fino alla fine del talk di francesco celani, c'era' troppa gente e ho seguito da fuori la porta (ho un certo disagio per i posti chiusi troppo affollati e poi sono un fumatore di pipa incallito, ho bisogno di "respirare" ogni tanto). Sara' per la prossima ....

    gae

    RispondiElimina
  6. Io non capisco come si faccia a citare ancora Taleyarkhan.
    E' stato dimostrato dalla sua università che falsificava gli esperimenti, è stato anche condannato per questo (accettando la pena).
    E ancora si riportanoo i suoi risultati a sostegno della tesi piezonucleare? Ma che è autolesionismo?

    RispondiElimina
  7. @Silvio

    Abbiamo sensibilita' diverse ...

    RispondiElimina
  8. Con riferimento alla storica pagina di Libero, il direttore di "Le Scienze" commentò sagacemente il grande passo per l'umanità:
    http://cattaneo-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2007/11/20/pensatori-contemporanei-2/
    Da non perdere

    RispondiElimina
  9. Come arrivano di corsa le piattole ogni qual volta si presenta la parola piezonucleare; Daniele ti dimentichi sempre di attivare il sistema ad ultrasuoni per tenerle lontano senza ucciderle...:-)))

    x Tutti
    commenti per il video?

    RispondiElimina
  10. @neutrino
    Azz 'sto iPhone! Prima che mi sgami Shine, lo Zorro della grammatica!
    ERRATA CORRIGE: "li sgami" non "gli sgami" OVVIAMENTE. ;)

    RispondiElimina
  11. Sono stupefatto... tanto di cappello. Ora occorrerebbero i finanziamenti ma in tempo di risparmio bisogna tagliare qualcosa. La butto li: Iter, F35 e TAV. Una 50ina di miliardi di euro salterebbero fuori così Ansaldo Energia ragionevolmente potrebbe tornare a fare il suo mestiere, fare le macchine per PRODURRE ENERGIA. Se è vero che il Time To Market è inversamente proporzionale al denaro investito, in teoria basterebbero pochi mesi... ma invece i banchieri hanno altre idee, sopratutto se sostenuti da certi ambienti accademici. I "nostri" fanno bene segnare la tacca di mira, l'apertura della caccia è imminente.

    Ps. Serve un documentarista televisivo per realizzare il documentario "La caccia ai professori" per Rai Educational...

    RispondiElimina
  12. guarda ke non sono mica un grammar nazi..kualke erore lo faccio anck'io. Ma la tua ammenda?

    RispondiElimina
  13. @ conRed
    "Una 50ina di miliardi di euro salterebbero fuori così Ansaldo Energia ragionevolmente potrebbe tornare a fare il suo mestiere..."

    E a noi, con 50 miliardozzi di più in cassa, toccherebbe una manovra meno gravosa ! :)

    RispondiElimina
  14. "Ci sono una serie di utenti, tra cui te e Valeria, che introducono continuamente OT sui piu' disparati argomenti, purche' controversi, all'interno di qualsiasi post..."

    Quindi...

    Arrestato Ambrosio, capo della segreteria del sottosegretario Braga alle Politiche agricole...

    "Dall'ottobre 2001 presidente del comitato ministeriale per le biotecnologie e gli OGM in agricoltura"

    http://old.politicheagricole.it/operazionetrasparenza/cv_ambrosio.pdf

    http://www.ilmattino.it/italia/cronacanera/arrestato_ambrosio_capo_della_segreteria_del_sottosegretario_braga_alle_politiche_agricole/notizie/237290.shtml
    _______________________

    http://www.freegratisonline.com/wp-content/uploads/2008/04/smile.jpg

    RispondiElimina
  15. Avrà preso chissà quali mazzette per far favori alle multinazionali alimentari....
    In italia oramai funziona tutto cosi'...stanno vendendo il paese pezzo pezzo...al miglior offerente...mettendo in crisi la media e piccola impresa che fino ad oggi ha rappresentato l'ossatura portante dell'economia italiana...
    Chiaro...l'obbiettivo è proprio quello...il piccolo che andrà a lavorare col grande...cosi' il grande nn avrà piu' concorrenti sul mercato...

    RispondiElimina
  16. Come già evidenziato da molti questo articolo di Santoro sembrerebbe essere un collage di vari documenti già visti che non pare aggiungere nulla a quello che già si sapeva.

    Ad ogni modo alla fine si parla di una stima di 100 milioni di Euro che sarebbero necessari per la realizzazione di ognuno dei singoli prototipi pensati per l'industrializzazione del Piezo in vari ambiti.

    Prima di ipotizzare (chiedere??) stanziamenti di questo spessore, non sarebbe forse più corretto arrivare ad una dimostrazione incontrovertibile del fenomeno su scala più ridotta, e quindi più economica?

    E' lampante che chi ha scritto l'articolo sembra assolutamente convinto dell'esistenza dei fenomeni piezonucleari, visto però che gran parte della comunità scientifica non sembra pensarla allo stesso modo, non sarebbe il caso di cercare di dimostrare ciò che si afferma prima di pensare a (chiedere??) finanziamenti di questo spessore?

    *
    ***
    *****
    *******
    *
    *

    Ragazzi anche quest'anno si avvicina il Natale e con esso la fine dell'anno solare, per quel che mi riguarda il 2012, fino a questo momento, è stato un anno piuttosto deludente per quel che riguarda il settore delle cosiddette LENR.

    A discapito di quanto sostengono i più ottimisti non ho visto niente di sostanzialmente differente rispetto all'anno precedente. Ma il Natale si sa è un momento speciale, chissà che Babbo Natale non ci riservi qualche sorpresa sotto l'albero... magari anche a quelli come me che non credono alla sua esistenza ormai da molto tempo.

    E intanto la sezione News del sito Hydrofusion rimane cristallizzata a quell'infausto 9 settembre 2012...

    RispondiElimina
  17. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  18. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  19. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  20. @AC/DC

    A chi dovremmo da retta secondo te?Agli scienziati che sostengono informazioni sulla veridicità ed autenticità dei fenomeni piezo,che fanno o hanno fatto parte di gruppi come ansaldo nucleare,esercito italiano,università varie,oppure ai detrattori dell'ultim'ora, sconosciuti o quasi che sui blog si oppongono a tali ricerche definendole patologiche?
    O che eggio ancora firmano improbabili documenti che oramai risulta a tutti evidente scaturiti da una nn sufficente conoscenza degli argomenti in questione?
    Io do piu' credito ai primi...

    RispondiElimina
  21. @Trizio
    Non siamo certo noi che dobbiamo/possiamo decidere sui finanziamenti, ma chi è preposto a farlo deve farsi queste domande perchè ha una responsabilità enorme sulle proprie spalle.

    RispondiElimina
  22. OTTI... http://www.caltech.edu/content/new-tool-secret-agents-and-rest-us

    RispondiElimina
  23. @comRED
    Ho letto e giudico molto interessante e potenzialmente promettente questa innovazione tecnologica, per altro basata su una tecnologia oramai ben consolidata quale quella CMOS. Ben vengano continue e stravolgenti scoperte, d'altra parte se ne facevano molte e con pochi mezzi già nel 1800, oggi nel 2012 mi sembra giusto che se ne facciano in continuazione...

    RispondiElimina
  24. @Daniele

    Viste queste polemiche sul piezo, organizziamo un secondo pranzo/evenzo da me ed invitiamo anche i principali attori protagonisti della vicenda a disquisire di queste tematiche?

    RispondiElimina
  25. @Valeria
    Valeria: Torna, fai la brava! :-)

    Capita a tutti di alzare i toni, a volte, magari raramente.

    Nel complesso però manchi, almeno a me.
    Cordialmente.

    RispondiElimina
  26. @Salvatore

    non puoi farti dare il numero di cellulare così vi parlate in privato?

    RispondiElimina
  27. >magari raramente

    Valeria raramente non alza i toni

    RispondiElimina
  28. per par condicio ... a me miss 152 non manca x nulla

    RispondiElimina
  29. Prima di ipotizzare (chiedere??) stanziamenti di questo spessore, non sarebbe forse più corretto arrivare ad una dimostrazione incontrovertibile del fenomeno su scala più ridotta, e quindi più economica?

    Bravo, IPOTIZZARE, e per questo subire un processo sommario, un processo alle intenzioni?
    Tu sei convinto (e non solo tu) che 100 milioni di euro vengono erogati con queste premesse?
    Te lo scrivo bene in cifre così capisci meglio, 100.000.000 di euro.
    Senza offesa ma solo un/a idiota può pensare che la ricerca piezonucleare e i suoi attori ricevano 100.000.000 (vedi quanti zeri) milioni di euro così "sulla fiducia" senza tutti i passaggi intermedi di verifica.
    Non ti sembra corretto il percorso dimostrativo in atto?
    Non ti sembra che il fenomeno in questo momento viene dimostrato in scala ridotta e molto più economico (fondi strutturali)?
    Non ti sembra che l'esposizione di persone del calibro del vice-presidente dell'Enea, il direttore dell'impianto nucleare TRIGA RC1 più tutti gli altri che vengono menzionati solo nelle pubblicazioni, ma che partecipano quotidianamente alle sperimentazioni e alla verifica dei risultati non abbiano avuto "dimostrazioni incontrovertibili"?

    AC/DC ma di che cosa stiamo discutendo?
    Ah si, del commento di Cattaneo, il direttore delle Scienze, con tutto rispetto, a fronte degli attori coinvolti non me ne può fregà de meno!
    Qui a Padova si direbbe: "scettico, certamente, ma no mona".

    RispondiElimina
  30. Viste queste polemiche sul piezo, organizziamo un secondo pranzo/evenzo da me ed invitiamo anche i principali attori protagonisti della vicenda a disquisire di queste tematiche?

    Scusa Sandro sarò abbastanza crudo e rude.
    Hai visto e vissuto personalmente l'evoluzione a seguito delle prime polemiche partite sul Sole24Ore, il blog di Ocasapiens, il blog di Franchini e Repubblica; che cosa hanno ottenuto oltre alla petizione e che cosa ha ottenuto la petizione?
    Nulla, anzi forse è stato un bene che siano partite delle polemiche, ha permesso di individuare da subito chi era contro, i motivi e i percorsi che hanno intrapreso e che possono intraprendere. ;-)
    Quindi l'attività ha proseguito e prosegue indipendentemente dalle polemiche e dalle opposizioni.
    Conosci bene le prossime evoluzioni..:-)))
    Gli incontri con gli attori protagonisti in questa ottica non servono a nulla, ma se si tratta di fare una bella mangiata e bevuta tra amici e conoscenti ben venga.
    Scordati però un Franchini, un'Ocasapiens, un Guglielmi, forse Gianfranco se non è troppo impegnato, non verranno mai!!

    RispondiElimina
  31. Seeeee...ocasapiens....franchini...gente in malafede che piu' in malafede nn si puo'.Quello che hanno tentato di perseguire con le continue offese e denigrazioni varie, verso coloro che oramai sembra proprio svolgano ricerche che porteranno nel breve termine a risultati concreti nel piezonucleare,dicevo che quello che hanno tentato con i loro modi spicci e calunniatori ha del criminale...

    RispondiElimina
  32. @Mistero

    La petizione ha ottenuto tre risultati importanti:

    1) Cardone non è stato nominato all'inrim, in modo da evitare un deleterio monopolio piezonuclearista. Dovresti esserne contento anche tu... la ricerca dell'INRIM sarà più imparziale!

    2) Fa capire anche alle persone non tecniche che articoli come quello postato da Daniele parlano di "successo" in maniera inappropriata. Anche questo e' importante, sai?

    3) Infine mette sul chi va la chi deve destinare soldi pubblici alla ricerca. In tal modo si evita di buttare nel cesso una risorsa limitata.

    RispondiElimina
  33. @neutrino
    Ci diamo un nuovo appuntamento il 14? Non è mica giusto che io consumi i miei giorni di ferie per andare a convegni e chi è scettico preferisca stare dietro la tastiera piuttosto che sul campo! ;)

    @sandro75k
    Sono d'accordo con Mistero, facciamo una bella tavolata tra persone che amano la scienza, senza partigianerie politiche, e che siedono e chiacchierano insieme anche se sono di diverse idee politiche.

    @Il Santo
    Una volta per tutte.
    Tia, Neutrino, Nessuno, Shine (i primi pseudo-scettici che mi vengono in mente) hanno avuto la cortesia di farmi sapere chi sono realmente, magari privatamente e va benissimo.
    In altre parole, o fai altrettanto o per me i tuoi "profusionanti" commenti valgono quanto le esternazioni di Berlusconi, meno di mezza cacca insomma.

    @Tutti
    Qua dentro, e altrove, si continua assurdamente e sciaguratamente a mescolare politica e scienza. Sono orgogliosamente di sinistra, da sempre, ma se una ricerca interessante è sponsorizzata dalla destra non è che l'affosso per questo motivo, come sembrano davvero fare in troppi. Se una ricerca interessante è mal vista dalla sinistra (sono di sinistra - come me!!! - Ocasapiens, Bardi, Guglielmi, Franchini, Ruocco ecc.) non è che dico "ubbidisco" e mi schiero contro anche io per ideologia! È pazzesco! La scienza DEVE essere apolitica. E la ormai tristemente famosa petizione dei 1000 non si regge su questioni scientifiche, ma politiche. E questo è senza mezzi termini vergognoso e scandaloso.

    RispondiElimina
  34. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  35. >ma se una ricerca interessante è sponsorizzata dalla destra

    Cosa che non deve accadere, ma che C&C hanno fatto (o tentato) per finanziarsi.
    La ricerca passa per i normali canali scientifici, non si usa la scorciatoia politica o la carta "presidente dell'inrim" per ottenere fondi. Che è esattamente il succo dell'appello dei 1000, ma che ben pochi hanno capito.

    RispondiElimina
  36. @Mistero
    Le mie erano solo domande, comunque ormai mi son stufato di tutte queste polemiche. Dal mio punto di osservazione non ho modo di capire come stiano effettivamente le cose e quindi mi chiamo fuori dal dibattito e aspetto di vedere quel che succede, sempre che succeda qualcosa.

    RispondiElimina
  37. Notizie di gatti in giro per il mondo?

    RispondiElimina
  38. @Mistero
    @Daniele

    Io per principali attori intendevo: Cardone, Mignani, Albertini, Ridolfi... e naturalmente i lettori di 22 Passi!!!! Cosa avete capito???? :P

    RispondiElimina
  39. @Il Santo
    1) In verità ha messo in luce la lobby sinistrorsa che regna all'INRIM da più di 30 anni, non solo, la cosa più grave è la partigianeria emersa in merito all'operatività di una buona parte dei dipendenti, fancanziani.
    Sono d'accordo sul'imparzialità, ma converrai con me che dimostrato il fenomeno, ed è stato da più parti dimostrato, la persona più idonea al servizio della ricerca è sicuramente il prof. Cardone, lo stesso scopritore del fenomeno e fino a prova contraria della teoria che lo ha anticipato. E' come dire che Fermi dopo aver scoperto il modo di controllare le reazioni nucleari non avrebbe dovuto essere a capo degli sviluppi che ne sono seguiti. Per finire, dovresti conoscerlo in ambito di laboratorio di ricerca e ti posso garantire che capirai perché molti all'INRIM si sono messi di traverso; avrebbero cominciato a lavorare finalmente (una mia opinione personale non supportata da prove ovviamente).

    2) Il successo e la ripetibilità sono stati dimostrati, questo punto è superfluo.

    3)Sul chi va la ci sono già in molti e nei posti giusti, rileggiti bene la mia risposta ad AC/DC, 100.000.000 di euro non si finanziano così, diciamo "con leggerezza" e solo un idiota (senza offesa) può pensare ed avere questa preoccupazione con la convinzione di mettere in guardia chi è preposto a tale responsabilità.
    Chi pensa questo guarda caso non è che ha ottenuto in passato finanziamenti "con leggerezza"??
    Leggi in merito agli arresti di ieri in alcuni ministeri, certo 10 anni di lobby truffaldina, ma presto o tardi saltano fuori ed esempi di questo tipo in Italia purtroppo sono troppi e guarda caso nella maggior parte sempre dalla stessa parte politica, è un caso?

    RispondiElimina
  40. @AC/DC
    Le mie erano solo domande

    Le mie sono solo risposte, un po' retoriche e riflessive, ma risposte.

    RispondiElimina
  41. @Sandro
    Cosa avete capito????

    Che come al solito vuoi fare il pacificatore tra gli squali e i tonni (non che io sia da meno)..
    Ho capito male scusa :-)))

    RispondiElimina
  42. >100.000.000 di euro non si finanziano così, diciamo "con leggerezza"

    Vero, ci vorrebbe uno come Aracu ad oliare certi meccanismi, facendo approvare un emendamento nel piano di legge energetico nazionale nel lontano 2009 o di Aldo Patriciello che va al parlamento europeo sempre per fondi per il piezonucleare.
    Il tutto mentro permangono pesanti dubbi sul 100% dei claims di C&C.

    RispondiElimina
  43. "Qua dentro, e altrove, si continua assurdamente e sciaguratamente a mescolare politica e scienza"

    Giusto! Non deve entrarci niente. E poi bisognerebbe essere in grado di non contrapporsi obbligatoriamente anche fuori dell'argomento 'scienza'. Se si presume di avere davanti persone dabbene, si possono avere idee diverse senza saltarsi addosso, contando sul rispetto per la rettitudine della persona che si ha davanti.
    Io sono sempre stato di area radicale, come orientamento politico, anche se diserto le urne da più tornate. I miei migliori amici sono un comunista, figlio di un ex parlamentare, ex sindaco ed ex assessore regionale comunista, quindi un figlio d'arte :); un moderato di centro sinistra e l'ultimo, purtroppo scomparso, era un liberale di destra, un filo malagodiano, per capirsi. Un altro amico che per motivi di distanza e di cessata attività motociclistica ormai vedo pochissimo, è un sinistrorso stile lotta continua, ma una persona 'specchiata' e ammirevole, anche se lontana dalle mie idee politiche. Mia moglie era comunista, eppure andavamo d'accordo e se pensate che lei era anche tifosa fiorentina e io (moooolto tiepidamente perchè il calcio quasi non lo seguo)sono juventino (quindi quasi un miracolo andare d'accordo ;) ), capite che se si cercano i lati buoni delle persone e si guardano con spirito positivo, molte differenze diventano veramente poca cosa e tante distanze si annullano :)

    RispondiElimina
  44. @Silvio
    Ti riporto un commento di Ocasapiens nell'ultimo suo post:

    ignaro del fatto che i professoroni e rini che lo fanno sono regolarmente sgamati e puniti. Fatto che dovrebbe indignare il “giudice onorario di Tribunale“, fiero della moralità media dei suoi lettori (ma non di questi due) e che, al pari dei suoi fedeli e del dott. Santoro, trova giusto rubare.

    Il commento è rivolto a Daniele, come al solito Ocasapiens sotto le parole aggiunge dei link.

    Sotto la parola "pari" mette questo link:
    http://www.blogger.com/profile/10961080501940811656

    Sotto la parola "fedeli" mette il link al mio precedente intervento sulle piattole.

    Puoi aiutarmi a capire che cosa vuole dire?
    Che ammettiamo sia corretto rubare?
    Che siamo dei ladri?
    Che cosa, sono confuso!

    RispondiElimina
  45. La mia attività politica si fermò nel lontano '89 con il scioglimento del glorioso PCI. Di li ho capito che forse vale la pena abbandonare qualsiasi ideologia e pensare con la propria testa. Per questo non posso concepire neanche lontanamente mescolare la politica con la scienza. Men che meno se a farlo porta il bollino della sinistra sulla fronte.

    RispondiElimina
  46. Edf: nucleare a rischio senza Enel (MF)



    MILANO (MF-DJ)--Il dietrofront di Enel e l'impennata dei costi dell'Epr rischiano di rappresentare un de profundis per il nucleare francese di nuova generazione, il colpo di grazia che nemmeno il collasso del reattore giapponese di Fukushima aveva impartito.

    L'allarme, scrive MF, e' arrivato dagli analisti di Ubs, all'indomani dell'uscita del gruppo italiano dal consorzio a guida transalpina che sta realizzando a Flamanville il primo Epr (European pressurized reactor), i cui costi sono ormai lievitati a 8,5 miliardi. L'uscita di Enel, in base agli accordi comunicati al mercato il 4 dicembre scorso, obblighera' Edf a rimborsare quasi 700 milioni di euro, ma il conto piu' salato e' un altro: l'intero programma Epr rischia di subire un drastico ridimensionamento e altri gruppi alleati del campione nazionale francese potrebbero seguire l'esempio dell'ormai ex partner italiano. L'indiziato numero uno e' la britannica Centrica, che ha l'opzione per una quota del 20% nella centrale in via di realizzazione a Hinkley Point (Somerset) con Edf Energy. Il gruppo britannico gia' starebbe spingendo sul freno. Secondo fonti di mercato, il ceo di Centrica, Sam Laidlaw, potrebbe addirittura annunciare entro la fine dell'anno la scelta di fare marcia indietro rispetto al progetto, sul quale deve ancora essere presa la decisione finale dell'investimento, che era prevista per fine anno e ora potrebbe slittare alla primavera del 2013. red/lab


    (END) Dow Jones Newswires

    December 11, 2012 02:10 ET (07:10 GMT)

    RispondiElimina
  47. Daniele22 ha detto:"...non è che dico "ubbidisco" e mi schiero contro anche io per ideologia! È pazzesco! La scienza DEVE essere apolitica. E la ormai tristemente famosa petizione dei 1000 non si regge su questioni scientifiche, ma politiche."

    Purtroppo negli ultimi 20 anni la politica mi sembra sia divenuta sempre più un modo per metter le mani sui soldi pubblici assieme agli amici di parte e con essi conquistare il potere di gestire i fondi in quell'ambiente.. Un tempo forse fare politica significava riconoscersi in un pensiero comune di parte per sviluppare in un dato modo la società . In tal caso è evidente che vi dovevano essere delle scelte politiche per indirizzare i finanziamenti pubblici verso ricerche scientifiche più compatibile con un certo sviluppo sociale di parte . Sanitario vs militare ad es.

    Purtroppo con la moderna ricerca tutto si fa molto più confuso la ricerca spaziale e verso la luna ha in effetti prodotto i lanciatori atomici intercontinentali, la riceca medica, batteriologica poi è stata la base per lo sviluppo delle armi batteriologiche, ma anche viceversa la ricerca militare di Fermi poi alla fine... Forse consapevoli di ciò i politici mi immagino, abbiano incominciato a lasciare via libera alla grande ricerca di base fidandosi dell'intuizione degli "scienziati" sperando poi di sfruttare concretamente aspetti parziali, le ricadute nei vari ambiti della ricerca di base...

    Conclusione: forse mi sono un po' perso... comunque , scoprendo l'acqua calda, diciamo che la politica e lo stato, eliminata l'attuale guerra per bande , forse dovrebbero indirizzare i maggiori fondi alla ricerca di base non commercializzabile e soprattutto controllare e filtrare un adeguato intervento di finanziamenti privati anche di grandi imprese per ricerche commerciali settoriali, magari da ricadute ... In questi ambiti la politica può scegliere dove intervenire con finanziamenti integrativi e universitari per sviluppare commercializzazioni utili alla produzione industriale di punta... come sta avvenendo in germania.

    Quando mancano i fondi per gestire gli ospedali forse la ricerca piezo dovrebbe riuscire ad attrarre attraverso le università anche il finanziamento privato dimostrando così di esser valida e potersi sviluppare su sue gambe... facile a dirsi ma..

    RispondiElimina
  48. @mistero
    Mi spiace ma non sono cosi' masochista da leggere il blog della ocasapiens o di franchini, per cui non ho la piu' vaga idea di che cosa stai parlando.
    Se davvero mi ha citato ne sono onorato, del resto di recente ho scoperto di essere stato citato anche su pesn quindi... :-)
    Se grazie a lei anche solo una piccola percentuale dei suoi lettori leggera' i miei commenti qui e scoprira' che delle rocce pressate emettono neutroni, che l'e-cat e' in vendita da tempo, che conoscendo le 5 leggi biologiche di hamer si puo' guarire da ogni malattia o si sara' fatta semplicemente due risate con le mie strisce o con le mie battute non posso che esserne contento!
    Chissa' che scrivera' quando, superata la "purr review", pubblichero' su questa "rivista scientifica" che e' 22 passi il mio "paper" che rimettera' in discussione le interpretazioni della MQ e la relativita' stessa! :-D

    @alessandro pagnini
    Adesso mi spiego i tuoi interminabili commenti... :-)
    Quando vuoi organizziamo un bel satyagraha' per le lern... :-)

    RispondiElimina
  49. Quindi è così? la Sindone è reale e la sua datazione non conforme dipende dal terremoto che all'epoca produsse sufficiente energia piezonucleare da flashare il Signore sul lenzuolo senza produrre leucemia alcuna presso centurioni e astanti? E' questo il nuovo volto della Scienza?

    RispondiElimina
  50. @comred
    Che bello leggere delle buone notizie ogni tanto... Chissa' che qualche riduzionista non venga folgorato sulla via di damasco leggendo la conclusione: "Our chips are an example of the kind of innovations that can be unearthed if we blur the partitions between traditional ways of thinking about integrated circuits, electromagnetics, antennae, and the applied sciences. It is a holistic solution."

    Guardate l'insieme, non i singoli dettagli! Chi sa che a forza di ripeterlo tante volte...

    P.s. Ed io che al caltech pensavo ci fossero solo Leonard Hofstadter, Sheldon Cooper, Howard Wolowitz, e Rajesh Koothrappali! :-D

    RispondiElimina
  51. @Mistero
    @tutti
    L'Oca ha letto questo mio commento rivolto a neutrino: "Cavolo, ma allora sei Capitan Ventosa in persona! :D
    Chissà quanti professoroni fanno altrettanto senza che nessuno li sgami. Dai, coglili in fallo tutti, prorettori compresi!
    Però, sai, sarò fatto all'antica, ma trovo altrettanto rimarchevole che non mi sei venuto a salutare il 4 dicembre giacché eri anche tu al Pirelli. :(((
    Timidezza??? "

    E lo ha contro commentato con questa ehm uscita "ignaro del fatto che i professoroni e rini che lo fanno sono regolarmente sgamati e puniti. Fatto che dovrebbe indignare il “giudice onorario di Tribunale“, fiero della moralità media dei suoi lettori (ma non di questi due) e che, al pari dei suoi fedeli e del dott. Santoro, trova giusto rubare."
    Roba da matti.
    Ciò dimostra per l'ennesima volta che l'Oca ha ben poco a che fare con la scienza e tanto col gossip e l'offesa gratuita, e avrebbe molto più a che fare con gli studi degli psichiatri che con le aule di tribunale.
    Ahimé, che personaggi come lei abbiano trovato accoglienza e plauso nei salotti bene di una certa intellighentia dimostra solo che non è necessario avere una laurea per scimmiottare il linguaggio della scienza ed abbindolare i polli.

    @Mistero
    Ciò detto quando è troppo è troppo e anche la mia pazienza "buddista" ha un limite. Non mi sento di andare a ribattere ai deliri di una persona che si comporta come se fosse mentalmente disturbata, tanto più in un blog dove commentano in 4. Toccherà rispondere in sedi più idonee.

    @Piero41
    Purtroppo negli ultimi 20 anni la politica mi sembra sia divenuta sempre più un modo per metter le mani sui soldi pubblici assieme agli amici di parte e con essi conquistare il potere di gestire i fondi in quell'ambiente...
    Detto terra, terra, la sinistra negli ultimi decenni ha GIUSTAMENTE appoggiato fotovoltaico ed eolico (e quando dico appoggiare parlo naturalmente anche di persone che con quel business si sono arricchite, GIUSTAMENTE se lo hanno fatto onestamente e legalmente). Ciò è logico vista la posizione contro il nucleare civile da fissione. Non a caso anche io sono sempre stato contro il nucleare e a favore delle rinnovabili: sono di sinistra!
    Le ricerche sulla fusione fredda si sono trovate a lungo in una sorta di terra di nessuno politica, ma in quanto in odore comunque di "reazioni nucleare" (sia pure a bassa energia e pulite) sono state viste con diffidenza a sinistra e con più favore a destra.
    Cancellato il nucleare a fissione dai programmi energetici di mezzo mondo (e la Francia con Areva non ride) la destra ha spostato velocemente il suo interesse dal nucleare sporco della fissione al nucleare pulito delle LENR. La sinistra ha schierato tutte le sue armi contro ciò perché ormai troppo collusa con gli interessi economici sulle rinnovabili.
    Ora, fermo restando che c'è mercato per tutti, io da uomo di sinistra quale sono e mi sento, osservo come un marziano tutto questo. E a chi dà il mangime alle oche affinché becchino e starnazzino contro chi parla a favore di cose che vanno a danneggiare il proprio business, dico semplicemente che spende molto male le sue energie. :)

    RispondiElimina
  52. @Silvio
    Se davvero mi ha citato ne sono onorato, del resto di recente ho scoperto di essere stato citato anche su pesn quindi... :-)
    Con lo stesso metro dovrei essere onoratissimo anche io di essere citato spesso dall'Oca allora... :)))
    Diciamo che come prende me a esempio di blogger "nemico" (sic!) della scienza (è come se una piromane gridasse contro uno che accende il fornello per farsi un caffè, la proporzione è la stessa!), come esempio di lettore tipo di questo blog ha scelto te: http://www.blogger.com/profile/10961080501940811656
    Ringraziamo sentitamente? :)

    @Go Katto
    Quindi è così? la Sindone è reale e...
    No. Quell'articolo può essere visto in tanti modi, come un lusus intellettuale, come una commistione (difficile, anzi pressoché impossibile) tra scienza e fede in un terreno arduo di per sé per entrambe (figuriamoci messe insieme!) o semplicemente come un passo falso... ma non aggiunge una virgola né pro né contro le ricerche sul piezonucleare. A meno che appunto non si voglia uscire dall'ambito della scienza e cavalcare temi politici e gossip a tutto spiano.

    RispondiElimina
  53. @ Silvio
    "Adesso mi spiego i tuoi interminabili commenti... :-)"
    Le tue interpretazioni del mio pensiero mi inquietano. Non so quale spiegazione tu ti sia dato, ma forse preferisco non saperlo...come per Defkalion ;)

    Quando vuoi organizziamo un bel satyagraha' per le lern... :-) "
    Satyagraha' sarai tu e satyagrahaini saranno i tuoi bambini! Poi m'informo su cosa vuol dire e se è un'offesa grave ti do anche il resto ;)))

    @piero41
    "Quando mancano i fondi per gestire gli ospedali forse la ricerca piezo dovrebbe riuscire ad attrarre attraverso le università anche il finanziamento privato dimostrando così di esser valida e potersi sviluppare su sue gambe... "
    Questa è una posizione di buon senso e che metterebbe, o dovrebbe mettere, tutti d'accordo. Del resto è quello che fa Rossi, infischiandosene altamente delle critiche e delle esigenze di validazione che a noi, a me per primo, farebbe tanto piacere se venissero assolte. Va con mezzi suoi, o di suoi partner. Comunque, una volta verificata la consistenza di un'idea, c'è anche da dire che se questa è potenzialmente foriera di soluzioni al problema energetico, qualche soldino gli si può anche trovare.

    RispondiElimina
  54. @daniele
    Sono stato scelto lettore tipo dell'anno di 22 passi? Wow! Voglio il diadema, la fascia e lo scettro! Davvero ne sono onorato, del resto me lo sono meritato perche' in tutto il 2012 ho letto davvero tutti i post e tutti i commenti apparsi qui, ed anche quasi tutti i link! Ora non mi resta che piangere ed abbracciare la seconda classificata. :-)
    Andy Warhol lo diceva che in futuro ognuno avrebbe avuto il suo quarto d'ora di celebrita'!

    @alessandro pagnini
    Uhm... mi sa che ho frainteso cosa intendevi per "area radicale", sono saltato troppo entusiasticamente a facili conclusioni? O stai ruzzando?
    Alla peggio vuol dire che lo faro' da solo questo satyagraha delle lern... Ma mi auguro che anche tu diventi presto satyagrahi delle lern!

    RispondiElimina
  55. @Daniele22
    Penso che la Sx cercasse di distribuire finanziamenti sul territorio per favorire lo sviluppo nei comuni anche periferici per diffondervi ricchezza/sviluppo ed acquisire voti . Purtroppo spesso in tal gioco è stata spesso surclassata dalla mafia/malavita che aveva molto più esperienza ... Penso che la Dx che controllava la maggioranza dei finanziamenti abbia messo sempre più radici nella ricerca di base (Iter ecc) specialmente al nord con la lega per intrallazzar con le grandi banche e con l'industria di stato dove era molto più facile ritagliarsi enormi mazzette personali ... In quest'ottica una piccola parte dei finanziamenti possono esser finiti come dici verso le Lenr. Però almeno fino ad una diecina d'anni fa i militari non credo fossero politicamente schierati e probabilmente hanno mirato a sviluppare una buona ricerca nazionale con i loro finanziamenti . La linea dei precedenti caccia e bombardieri era sviluppata dalle ricerche di industrie nazionali ed europee. I famosi attuali F35 sono ricerca americana , in It solo montaggi e parti periferiche... qualcuno e non tanto i militari ci ha mangiato le solite enormi mazzette da nazione colonia..

    Ora che non c'è più trippa da gatti da distribuire la Sx dovrebbe seguire un po' il pensiero di Renzi: ridurre i finanziamenti statali a pioggia sulle rinnovabili introducendovi più mercato richiamando finanziamenti privati anche esteri per favorire la ricerca anche universitaria e lo sviluppo di nuove più efficienti e durevoli tecnologie ed imprese nel ramo, Lenr comprese. Ove è il caso magari spingendole vs Cina con finanziamenti alla rottamazione delle precedenti .. Comunque merito ed mercato per una maggior efficienza e ridurre lo stato...,

    Personalmente ritengo la sig.ra Oca una buona "professionista" che sta svolgendo un ben preciso incarico di mistificazione come richiestole in redazione. Non si sta a quel livello in un'impresa privata , sceme e per raccomandazioni! Questione di coscienza invece... credo che tu abbia per questo rinunziato a quel ruolo professionale...

    RispondiElimina
  56. ottì! il brevetto unico europeo. Peccato proprio ora ho deciso di mandare a ca...stagne l'UBI e qualunque altro ufficio brevetti, non vedranno mai più neppure l'ombra di 1 solo cent. http://www.youtube.com/watch?v=wrHLBtfOw6A&feature=g-subs-u

    RispondiElimina
  57. gli attori di questo blog sono chi scrive gli articoli e chi commenta, su cosa e' secondario.
    cosa spinge a scrivere e a commentare? questo e' il fulcro.
    la stessa cosa per uno scienziato od un politico: cosa li spinge a fare quello che fanno? non certo le leggi della fisica, quindi?

    questo "quindi" e' il centro di ogni cosa, purtroppo ai piu' sconosciuto e sarebbe proprio questo da studiare per evolvere verso una situazione in cui non ci sono piu' problemi. il perche' non si abbia voglia di studiarlo risiede ancora una volta nel soggetto e non la' fuori nelle leggi della fisica.

    lo stallo risiede nel soggetto che ha deciso di non prendersi in considerazione nell'analisi della vita, cosa strana poiche' lui e' sempre presente mentre il resto passa e va, oltretutto ci sono cose come le emozioni, l'amore, la paura non osservabili "la' fuori", nonostante ne siamo coscienti decidiamo di ignorarle.

    perche'?

    chi ignora una parte della vita vive una illusione, una realta' limitata che non e' tutto quello che c'e' e non e' sicuramente dalla sola analisi di questa realta' limitata che si puo' comprendere tutta la vita e cercare cosi' di controllarla secondo il proprio desiderio (anche il desiderio non esiste "la' fuori" eppure e' cio' che spinge ognuno a fare cio' che fa).

    dal mio punto di vista siete fuori strada, quello che state facendo serve ad appagare un desiderio vostro che non e' quello di conoscenza ma quello di scontro con una parte della vita che non la pensa in accordo coi vostri pregiudizi. per la conoscenza occorre collaborare, lo scontro distrugge.

    questo per entrambe le fazioni.....


    RispondiElimina
  58. @ Silvio
    da wikipedia:
    "Il satyagrahi (colui che pratica il satyagraha) aderisce a undici principi che osserva in spirito di umiltà: non violenza, verità, non rubare, castità, rinuncia ai beni materiali, lavoro manuale, moderazione nel mangiare e nel bere, impavidità, rispetto per tutte le religioni, swadeshi (uso dei prodotti fatti a mano), sradicamento dell'intoccabilità."

    Allora...rinuncia ai beni materiali...mah...dipende in che misura, mica sono Diogene, io :)

    Uso dei prodotti fatti a mano; direi che mi pare eccessivo, viviamo in una società industriale.

    Castità, TE LA SCORDI!!!! La lascio tutta a te, se ci tieni! Toglimi anche quel po' di soddisfazione e che mi rimane, in questi tempi di crisi? ;)

    Area radicale, intendevo che senza alcuna tessera in tasca, mi sono trovato spesso vicino a certe istanze portate avanti dal partito radicale, ma non ho sempre votato quello, perlomeno finchè ho votato. Ora sono a riposo, come elettore ;)

    Già che ormai sono in OT, vorrei sottolineare che se in Italia anzichè inseguire velocità supersoniche, i treni cominciassero ad essere pntuali, forse sarebbe un ottimo segno e vorrebbe dire che stiamo guarendo da una italica cialtroneria che tanto ci viene rinfacciata in Europa e non solo. In teoria dovrei essere sul binario a prendere l'intercity per Arezzo, ma per fortuna il sito viaggiatreno mi informa che il convoglio viaggia con un'oretta di ritardo!!!
    Inutile aggiungere che questa non è certo una circostanza eccezionalissima. Possibile che non ci riesca fare le cose con un minimo di serietà, affidabilità e senso del dovere? Dovremmo esercitare di più queste virtù, anche per quanto riguarda i finanziamenti alla ricerca e le cose andrebbero senz'altro meglio.

    RispondiElimina
  59. "Possibile che non ci riesca fare le cose con un minimo di serietà, affidabilità e senso del dovere? "

    serieta' e senso del dovere non esistono nella realta' 3D per cui, se vogliamo analizzarle e svilupparle nella direzione che desideriamo, occorre farlo usando i termini giusti e analizzando la parte interessata, cioe' il soggetto. a meno che non sappiamo per certo che a deciderli siano le leggi della fisica, il che non mi sembra.....

    mi sembra invece che siamo allo sbando perche' si cerca sempre la soluzione nella realta' oggettiva quando chi e' interessato a questa soluzione e' invece il soggetto, che non viene mai preso in considerazione. perche'?

    in definitiva, se non vi va bene una cosa e' a voi che non va bene e non alle leggi della fisica, che senso ha quindi cercare nel luogo sbagliato? cosa lega la scoperta di una nuova energia con la vostra felicita'? siete sicuri che ci sia una correlazione? saremo felici con una nuova energia?

    RispondiElimina
  60. @indopama
    Cavalieri... Chi li spingeva?
    "Spingitori di cavalieri" su raieduchescional!
    Te lo ricordi? :-D

    RispondiElimina
  61. certo che me lo ricordo, a spingere era la conservazione della quantita' di moto! hahaha

    stop fighting, let it flow....
    (kung fu panda 1, cartone scritto da gente al massimo livello di conoscenza).

    RispondiElimina
  62. @Daniele
    @Mistero
    Ragazzi ormai qui siamo alle comiche, tutte le critiche che piovono addosso ai vostri "begnamini" (spesso e volentieri nel merito scientifico) vengono giustificate attaccandosi ai più disparati complotti: Krivit che vuole affossare Rossi perché foraggiato non si sa da chi che spinge per la teoria W&L, i bolscevichi che osteggiano l'avanzata del Piezo per tutelare gli interessi dei loro amici padroni assoluti delle rinnovabili e chi più ne ha più ne metta.

    Come al solito poi si tratta di complotti non dimostrabili ma chiaramente voi avete informazioni super segrete che ve lo dimostrano ma che non potete divulgare nemmeno sotto tortura.

    Mai che chiediate trasparenza e concretezza a chi fa proclami da salvatore del mondo, sempre colpa degli altri che cercano di mettergli i bastoni fra le ruote.

    Io sono per supportare la ricerca di frontiera ma a patto che sappia dimostrare di non essere patologica grazie ai risultati e non a forza di piagnistei e lamenti di complotto... e non crediate che anche a me non piacerebbe vedere almeno una di queste grandi promesse di progresso diventare realtà.

    Penso non valga assolutamente più la pena prendere sul serio il vostro punto di vista su questi argomenti e spero che altri lettori del blog se ne rendano conto.

    Poi magari un giorno vien fuori che mi sbaglio, nel caso non mancherò di porgere le mie scuse, ma per il momento vi considero dei disinformatori, magari non consapevoli ma pur sempre disinformatori.

    Niente di personale.

    RispondiElimina
  63. certo che me lo ricordo, a spingere era la conservazione della quantita' di moto! hahaha

    stop fighting, let it flow....
    (kung fu panda 1, cartone scritto da gente al massimo livello di conoscenza).

    RispondiElimina
  64. certo che me lo ricordo, a spingere era la conservazione della quantita' di moto! hahaha

    stop fighting, let it flow....
    (kung fu panda 1, cartone scritto da gente al massimo livello di conoscenza).

    RispondiElimina
  65. mi e' partito un vecchio commento, il nuovo era questo:

    @ac/dc

    pensa se ognuno mettesse in rete una webcam e tutti i documenti di quello che sta facendo, oggi si potrebbe fare.

    prova a vedere questi due punti di vista:

    1- io cerco di dargli tutto il mio contributo per aiutarlo in quello che sta facendo.

    2- se gli dico quello che so lui mi fa le scarpe, lui ha e io no, quindi mi tengo tutto quello che so e cerco di venderlo caro.

    dietro questi due punti di vista ci stanno due cose, altruismo ed egoismo ed ancora dietro coraggio e paura. come vedi gli sviluppi non risiedono nella realta' oggettiva ma dentro il soggetto stesso.

    RispondiElimina
  66. @alessandro pagnini
    Eh... Tu stai a cercare il PELO nell'OVULO!

    @ac/dc
    Interessante il tuo concetto di amore di verita': intanto osteggio con tutte le mie forze chi vuole ricercare idee alternative, poi se proprio ci riuscissero mi scusero' perche' mi ero sbagliato. Complimenti!
    Sei consapevole che e' questo il succo della tua posizione in tutti gli interventi che fai qui? O pensavi di esprimere un concetto diverso? Magari ho sempre capito male io... Spiegami... Cerco di capire cosa ti spinge come dice indopama...

    RispondiElimina
  67. @Silvio
    Io non osteggio proprio nessuno, e sono pure a favore della ricerca di frontiera ma pretendo limpidezza e mi aspetto che prima o poi arrivino risultati che possano essere riconosciuti dal resto della comunità scientifica... altrimenti si passa ad altro.

    Qui sta passando il concetto che la maggior parte della comunità scientifica (compresa quella privata) remi contro al progresso per proteggere i propri interessi, questo può anche essere vero in alcuni casi ma mi rifiuto di pensare che ciò rappresenti la regola.

    RispondiElimina
  68. Finmeccanica, Fondazione Carige aderisce alla cordata per Ansaldo Energia

    FTA Online News
    Anche Fondazione Carige aderisce alla cordata italiana per Ansaldo Energia. Secondo in quotidiano "Milano Finanza", il Cda dell'ente ha deciso di intervenire accanto al Fondo Strategico Italiano della Cassa depositi e prestiti e agli imprenditori nostrani per rilevare da Finmeccanica una quota del produttore di turbine genovese. La Fondazione metterà inizialmente 10 milioni di euro, anche se l'investimento è destinato a salire gradualmente. Si aspetta a breve anche il via libera di banca Carige.

    (EP)

    http://finanza.lastampa.it/Notizie/0,489830/Finmeccanica_Fondazione_Carige_aderisce_alla.aspx

    RispondiElimina
  69. @ac/dc
    Io voglio crederti, perche' sono un inguaribile ottimista specie riguardo l'animo umano, ma credimi: non e' quello che appare dal tono e i modi degli interventi. Prendi un post a caso qui e prova a leggere con occhi diversi i commenti delle persone "contro", leggili con il cuore non solo con la mente, chiediti cosa stanno trasmettendo, cosa stanno facendo... Chiediti se davvero ti senti parte di questo... Io penso che singolarmente inorridite tutti e vi sentite estranei al "gruppo" che inconsciamente formate, pero' lo state facendo. E la storia e' frutto di queste cose, di battiti d'ala di farfalle. Ti chiedo solo di esserne consapevole, perche' quando poi emergono effetti macroscopici e spiacevoli, per tutti, non ci si puo' poi nascondere a se stessi con dei "ma io non...".

    Un bel satyagraha? :-)

    RispondiElimina
  70. no scusate,
    un breve OT ma ci vuole
    AC/DC uno SVILUPPATORE DI SOFTWARE!???

    e io AVREI discusso, letto, ribattuto E FINANCO VALUTATO SERIAMENTE le elucubrazioni di UNO SVILUPPATORE DI SOFTWARE in materia di SCIENZA DI CONFINE?!

    ahahahaha....un circo!!...QUESTO è UN CIRCO!

    RispondiElimina
  71. CHIEDE ASILO?....

    ha provato da TRONY?

    RispondiElimina
  72. HAHAHAHAHHA mo' me la rido pure io!
    Essce dalla porta e rientra dalla finestra con 3 ppuntini!
    Questassi ch'eddaride!
    Che cce' dde mala a sviluppà er software? Qua ce sta ggente con la terza media, agricoltori, cuochi, beccamorti, filosofi, pissicologhi, allevatori de cani, attori, santoni, predicatori, imbalsamatori, professori di ginnastica, avvocati (quello che sta a pizzicà chi parla male de Rossi) e qurcuno se scandalizza per nu sviluppatore de software?
    Stammo proprio freschi!

    RispondiElimina
  73. @..Valeria
    E tu che fai nella vita per avere le competenze per argomentare su tutto?

    Io non mi sono mai addentrato in argomenti tecnici specifici a sproposito ed ho sempre ammesso la mia ignoranza in materia, mi sono semplicemente limitato ad osservare a domandare e ad esprimere il mio opinione sui macro aspetti di queste vicende.

    RispondiElimina
  74. @AC/DC
    "Qui sta passando il concetto che la maggior parte della comunità scientifica (compresa quella privata) remi contro al progresso per proteggere i propri interessi, questo può anche essere vero in alcuni casi ma mi rifiuto di pensare che ciò rappresenti la regola."

    Progresso scientifico o resta confinato inutilmente fra le chiacchere di tale comunità o concretamente si estrinseca sul mercato con l' introduzione di novità che vanno a rompere precedenti equilibri ed interessi commerciali ormai stratificati. Per questo viene ostacolato dai concorrenti che devono poi adeguarsi con nuovi grossi investimenti se non vogliono uscire dal mercato.. Purtroppo in Italia anche tra privati magari si preferiscono accordi sottobanco se possibili per non danneggiar pesantemente nessuno . In alternativa vi dovrebbero esser in teoria feroci scontri economici vendite sottocosto ecc !!!... Tempo fa Marchionni si lamentava con Wolw. di vender sottocosto per metterlo fuori dal mercato Eu...

    Io penso invece che i tedeschi riuscissero a ridurre i prezzi propio grazie alla ricerca e al progresso scentifico..che in definitiva seleziona i più forti ed organizzati... (da un articolo sulle Scienze..) La Fiat se le sognerà le nuove mercedes elettriche in fibra di carbonio a prezzi competitivi!!

    RispondiElimina
  75. E' tanto bello e creativo il circo con tanti clowns colorati a interloquire e a sproloquiare, e poi il domatore e i poveri animali impettiti in parata... è difficile restarci lontano...ehh Vale!!... o per mettersi in punizione zitto dietro la lavagna a sentir i grandi... A./..C ??

    RispondiElimina
  76. @Daniele
    @Mistero
    Dunque.
    Vincenzo Valenzi pare abbia ricevuto soldi per corsi mai svolti.
    Non lo dico io e nemmeno una sentenza: lo dice lui stesso di fronte al PM:
    "Sono stato pagato per un corso non svolto? È vero. Ma mi fa ridere la cosa. Io faccio parte del sottoproletariato dell’Università, lavoro da anni gratis. Si può dire? Sono uno sfigato dell’università. Ma le università italiane si tengono grazie agli sfigati come me."

    Quando fanno notare la cosa a Daniele (contestualmente alla pubblicazione su 22passi di quella che si rivelerà sostanzialmente un'inconsapevole marchetta a un convegno a pagamento dello stesso Valenzi), lui risponde:
    "Guarda, da dipendente pubblico che per lavoro in ufficio usa il proprio cellulare coi propri soldi (perché sto fresco se sto ad aspettare che il centralino mi passa i cellulari) e che spesso e volentieri, sempre per lavoro, usa la propria auto/moto e il proprio metano/benzina... leggendo bene quello che ha detto al giudice Valenzi, gli do tutta la mia solidarietà e stima."

    Ora: ognuno può approfondire ragioni e torti (oltre alle eventuali giustificazioni) della vicenda e trarre le conclusioni morali che vuole.
    Mi pare però che se prendere soldi per corsi mai svolti, tecnicamente parlando, si possa definire come "rubare", allora "tutta la solidarietà e stima" di Daniele possa essere tranquillamente tradotto, forse un po' ellitticamente ma senza stravolgerne il senso, come "trova giusto rubare".

    Saluti;
    Matteo

    RispondiElimina
  77. @ Valeria

    Pensa che c'è qualcuno che ha discusso, letto, ribattuto con te che te ne esci con teorie su storie inquietanti di alieni per incantare il genere umano e creare un governo mondiale masso-sionista. Parli di iraniani che hanno l'antigravità applicata su droni con le ali. Parli di argento colloidale assunto per diventare immuni alle scie chimiche. Altro che circo......

    RispondiElimina
  78. http://t2.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQRNBAa1SuZQzFXfXLDzkqbG-oI3DmU6QMMVUStktK19mNqWgBXv6oE-jfF

    RispondiElimina
  79. http://www.desideratadomus.it/wp-content/uploads/Bla_Bla_Bla.jpg

    RispondiElimina
  80. @"pero41"

    http://us.123rf.com/400wm/400/400/ihor_seamless/ihor_seamless0905/ihor_seamless090500011/4818905-senza-soluzione-di-fondo-con-i-segni-di-punteggiatura.jpg

    RispondiElimina
  81. aspettando rossi:

    http://ecatreport.com/andrearossi/swedish-tv-to-feature-rossi-and-his-e-cat

    17 dicembre ......chissà che non sia una giornata importante anche per il partner di rossi

    RispondiElimina
  82. @misoginia endemica

    http://femminismo-a-sud.noblogs.org/gallery/77/maschio_web.jpg

    RispondiElimina
  83. @studiobps
    ... forse un po' ellitticamente ma senza stravolgerne il senso, come "trova giusto rubare".
    Altro che ellitticamente! Iperbolicamente l'Oca ha stravolto totalmente il senso di quello che ho scritto, come fa con qualsiasi argomento che tratta.
    Finché un Berlusconi, da capo del Governo, profferiva parole e mostrava comportamenti indegni al suo ruolo, ero il primo a invocarne l'impeachment senza aspettare il corso della magistratura. Ma un cittadino normale come Valenzi deve essere giudicato dalla magistratura non dal popolino del web: se i suoi comportamenti sono sanzionabili per un danno all'erario la magistratura né prenderà atto e lo sanzionerà, viceversa archivierà. Punto. Qualsiasi altra discussione è meramente strumentale e vacua.

    RispondiElimina
  84. @Studiobps
    Ora: ognuno può approfondire ragioni e torti (oltre alle eventuali giustificazioni) della vicenda e trarre le conclusioni morali che vuole.
    Mi pare però che se prendere soldi per corsi mai svolti, tecnicamente parlando, si possa definire come "rubare", allora "tutta la solidarietà e stima" di Daniele possa essere tranquillamente tradotto, forse un po' ellitticamente ma senza stravolgerne il senso, come "trova giusto rubare".


    Dalla ricostruzione che fai risulta chiaro il volo iperbolico di Ocasapiens sulle parole scritte da Daniele.
    Ne io ne penso Piero ci siamo mai espressi in tal senso, sia nei confronti di Valenzi sia nei confronti di quanto scritto da Daniele.
    Per quale motivo Ocasapiens si permette di darmi del ladro mi è del tutto ignoto.
    Comunque ormai non mi stupisco più, dopo avermi dato del fascista e mille altri "aggettivi" non certo positivi, mi aspetto anche di peggio.

    Immagina una che non è neppure dottoressa che critica le ricerche scientifiche, che cosa può criticare?
    Quello che le passano i suoi "esperti" ovviamente e questo dice tutto.

    RispondiElimina
  85. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina

N.B.PER LASCIARE COMMENTI È NECESSARIO REGISTRARSI CON LA PROPRIA GMAIL
22passi è un blog non una rivista on line, pertanto la responsabilità di quanto scritto in post e commenti dovrebbe appartenere solo ai rispettivi autori. In ogni caso (cfr. Sentenza Corte di Cassazione n. 54946 del 27 dicembre 2016), le persone fisiche o giuridiche che si reputassero diffamate da determinati contenuti, possono chiederne la rimozione contattando via email l'amministratore del blog (vd. sezione "Contatti") e indicandone le "coordinate" (per es. link, autore, data e ora della messa on line).