Chiedo scusa a tutti, per primo al Prof. Stremmenos, di essermi perso tra la posta in arrivo, mentre ero in vacanza, la seguente email, che ribadisce un'opinione molto dura nei confronti di Defkalion GT.
In realtà, mentre ero in vacanza la lettera di Stremmenos è già stata pubblicata e discussa sul JONP e ha ricevuto anche una replica da parte di Peter Gluck.
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From: Christos Stremmenos
Date: 2012/7/4
Subject: Un CONSIGLIO A DEFKALION
To: daniele passerini (22passi)
Caro Daniele
“ΠΟΛΛΑΚΙΣ ΕΞΑΜΑΡΤΕΙΝ ΟΥΚ ΑΝΔΡΟΣ ΣΟΦΟΥ"…!: “cadere ripetutamente in peccato, non è da uomo saggio”...!
Poiché l’ultima goccia (della Defkalion GT) ha fato traboccare il vaso… un modesto consiglio…BASTA…!
Non è mia abitudine di intervenire su delle affermazioni di discutibile attendibilità come queste che appaiono su “EGO OUT” in un intervista di Peter Gluck allo DGTG (anonimo?) management (2012-06-25 Via Skype). Lo faccio per due ragioni. La prima, a difesa della dignità della tematica LENR (o cold fusion, cui ho dedicato 20 anni e più della mia vita professionale…) che rischia ancora una volta di essere denigrata, stavolta non a livello (pseudo?) scientifico come nel 1989 al MIT, ma a livello speculativo in generale da dei personaggi incompetenti, ma di solito opportunisti nel campo economico imprenditoriale.
L’infondatezza delle loro affermazioni non avendo dimostrato pubblicamente fin ora niente di tangibile, costituisce un serio pericolo di ulteriore diffamazione del filone LENR.
Trascinare in questo vortice di disinformazione mediatica facendo tutte “ l’erbe un fascio”, chi seriamente promuove con duro lavoro e competenza la nuova era energetica (di cui sono stato testimone oculare in numerose dimostrazioni pubbliche), mi sembra ingiusto e va a scapito del enorme valore che ha per il futuro dell’umanità e del pianeta questa tematica.
La seconda ragione che moralmente mi obbliga a testimoniare (…anche in sede legale…), è il primo quesito posto da Peter Gluck all'anonimo (?) management della DGTG:
“When was your company established and with what purpose?”
Mi sia consentito per inquadrare la risposta in un vero decorso dei fati , riferirmi al 2004.
In un convegno partitico ad Atene sull’energia, ho consegnato all'amico di vecchia data G. A. Papandreou (futuro Primo Ministro greco), un rapporto del mio lavoro di ricerca svolto a Bologna sulla fusione fredda (Pd/D e Ni/H), sottolineando che queste ricerche risultavano scientificamente assai promettenti e a mio parere interessanti anche a livello politico ambientale con possibili risvolti economici importanti specie nello sviluppo dell’economia verde.
Ci siamo lasciati con la promessa di aggiornarci periodicamente, perché anche a suo giudizio il tema era di enorme importanza.
Facendo ancora un passo indietro: all'inizio degli anni ’90 a Bologna sulla scia dell’esperienza di Fleischmann e Pons, ci siamo cimentati con altri colleghi dell’Università, compreso il Prof. Focardi, a occuparci di ricerche in parallelo sulla fusione fredda. Ci scambiavamo pareri, materiali, strumenti... ottimismo e fiducia… insomma una vera collaborazione atipica indipendente durata a lungo, convinti fermamente in base ai nostri risultati sperimentali ottenuti, del esistenza del fenomeno della Fusione Fredda.
E stato Focardi 4 anni fa, a mettermi accorrente del incredibile salto di QUANTITA' che hanno ottenuto per iniziativa, suggerimenti e partecipazione del’ingegner Andrea Rossi, ad una serie di esperimenti dove si passava dai watt ai KW di calore in eccesso.
La notizia mi ha riempito di gioia, perché risultava chiaro che si usciva dalla consueta fase sperimentale dei 4-5 watt in eccesso che con insistenza, senza risorse e incentivi morali abbiamo ottenuto lavorando per lunghi periodi… era una vittoria per noi tutti…! ...ma come pensavo e penso tutt’ora, una vittoria per il genere umano. Conosciuto poi Andrea Rossi di ritorno dagli USA, abbiamo concordato e condiviso l’idea di lanciare in Grecia per motivi culturali ed economici (specie in questa difficile circostanza) la nuova tecnologia energetica a livello Europeo e nello specifico “con esclusiva per Grecia e Balcani”.
Con questo accordo informale, mi sono recato ad Atene per informare G. Papandreou ora Primo Ministro del Governo Greco, il quale ha convocato una riunione ad hoc per pianificare lo sviluppo di questa innovazione energetica.
Eravamo presenti in questa riunione presieduta dal P.M., il Segretario Generale della Ricerca e Tecnologia Prof. Mitsòs, il vice Amministratore Delegato dell'Ente Pubblico di Energia (DEH) Dr. Baratsis e altri collaboratori del P.M.. Dopo un’ ampia informazione e discussione, è stata espressa la volontà del Governo Greco di procedere con un piano di fattibilità anche a livello industriale allo sviluppo della tecnologia Rossi. Tralascio gli scenari dietro alle quinte che hanno avuto seguito, in senso denigrante di questa tematica dai soliti pontificanti “esperti scettici” che non hanno mai avuto nessun contatto con la realtà sperimentale della Fusione Fredda, comunque capaci di influenzare negativamente la sua immagine e di conseguenza ostacolare a livello di investimenti pubblici, l’evoluzione del progetto.
A questo punto, dopo circa due mesi emerge la figura di Alex Xanthoulis, economista che io conoscevo solo marginalmente, propenso a sviluppare imprenditorialmente la tecnologia Rossi.
In accordo con Andrea Rossi lo abbiamo invitato a Bologna per una dimostrazione di un piccolo E-cat (circa 2 KW) con la partecipazione del Prof. Focardi. La prova e le misure calorimetriche sono state eseguite integralmente da J.Hatzihristos e G.Sorticos che accompagnavano Xanthoulis, in presenza e l’occhio vigile di Rossi. In seguito, in mezzo ai consueti entusiasmi di successo della prova, è stata fissata per il mese successivo cioè a Novembre del 2010 la firma del contratto ad Atene con la nascente ad hoc “Defkalion GT” e la Società EFA (che aveva la delega territoriale europea sull'invenzione di A. Rossi).
Il contrato prevedeva anche degli obblighi finanziari della DGT verso EFA, sviluppabili in due fasi di realizzazione del progetto: la prima fase che scadeva il 24-2-2011 prevedeva una certa somma garantita incassabile da EFA a prova avvenuta con successo, da un ente certificatore (Università di Patrasso...), per la licenza sul brevetto pendente di Rossi, con esclusiva di sviluppo per la Grecia e Balcani e diritto di prelazione per il resto del modo eccetto gli USA.
La seconda fase prevedeva l’implementazione entro circa 8-12 mesi, dello sviluppo (R&D) industriale in Grecia, di un modulo domestico (“Hyperìon”). Quindi trasferimento della tecnologia Rossi (Leonardo Corp.) con doveri di assistenza e guida tecnologica, che implicava l’obbligo da parte della DGT di versare una seconda trance all’EFA .
NESSUNO DI QUESTI OBBLIGHI FINANZIARI E STATO RISPETTATO DA PARTE DELLA “DEFKALION GREEN TECNOLOGY”. Come conseguenza logica, dopo 7 mesi di infruttuose e psicologicamente esaustive aspettative, Rossi al AGOSTO 2011 ha impugnato IL CONTRATO CON “DEFKALION GT”
Per quello che mi riguarda, mi sento di riflesso il peso della denigrante inaffidabilità e incoerenza della “DEFKALION GT”, pur avendo interrotto ogni tipo di rapporto con loro dalla sopracitata data di Agosto.
Per concludere mi riesce tutt’ora inconcepibile l’irrazionale audacia di raccontare periodicamente in seguito a questi fatti... delle cose, come il contenuto di questa intervista (a “EGO OUT”), comunicando ripetutamente via internet inconsistenti successi scientifici e tecnologici (plus…!) rispetto a quelli che con duro lavoro, competenza e meno comunicazione Rossi porta avanti…!
Christos Stremmenos
(Prof. UniBo in pensione, già Ambasciatore di Grecia a Roma)
TRADUZIONE IN INGLESE:
I USUALLY DO NOT RESPOND TO STATEMENTS OF QUESTIONABLE RELIABILITY LIKE THE FOLLOWING ONES, WHICH APPEAR IN “EGO OUT” IN AN INTERVIEW BY PETER GLUCK: Interview.
I’m doing it for two reasons. The first is in defense of the dignity of LENR or COLD FUSION, AN ISSUE TO WHICH I HAVE DEDICATED 20 YEARS AND MORE OF MY PROFESSIONAL LIFE, AND WHICH IS, ONCE AGAIN, AT RISK OF BEING DISPARAGED. THIS TIME, THE ATTACK IS NOT CONDUCTED ON THE (PSEUDO-?) SCIENTIFIC LEVEL, LIKE AT MIT IN 1989, BUT IN A GENERAL PERSPECTIVE OF SPECULATION, on the part of characters, who, though incompetent, are usually opportunists in the economic and entrepreneurial field.
The groundlessness of their statements — due to the fact that up to now nothing substantial has been publicly demonstrated by them — constitutes a serious threat in terms of further defamation for LENR-related work.
Sweeping generalizations — drawing into the maelstrom of media misinformation even those who, with their hard work and competence, are seriously intent on promoting the new energy era (a fact to which I have been eyewitness on numerous public occasions) — are in my opinion unfair, and come at the expense of the enormous value that this issue has for the future of humanity and of the planet.
The second reason, which places me under the moral obligation to bear witness (...even in a courtroom...), is the first question put forth by PETER GLUCK TO THE (ANONYMOUS?) MANAGEMENT OF DGTG:
“WHEN WAS YOUR COMPANY ESTABLISHED AND WITH WHAT PURPOSE?”.
Allow me, in order to fit my reply within a proper sequence of events, to refer to a Party conference on energy held in Athens in 2004, in the course of which I presented my old friend G[eorge]. A[ndreas]. Papandreou (future Prime Minister of Greece) with a report on my research work in Bologna on Cold Fusion (Pd/D and Ni/H), emphasizing that such research was not only scientifically extremely promising, but, in my opinion, interesting on the political and environmental level as well, with possible important economic implications especially in the development of a Green Economy.
We parted with the promise of bringing each other up to date periodically, as he also felt that that the issue was of utmost importance.
Going a step further back in time to the early nineteen-nineties in Bologna, and in the wake of Fleischmann and Pons’s experience, we were striving, together with other colleagues of the University including Prof. Focardi, to conduct parallel research on Cold Fusion. We would exchange opinions, materials, instruments ... optimism and trust... a veritable and atypical independent collaboration which continued for quite some time, convinced as we were, on the basis of the experimental results obtained, that the phenomenon of Cold Fusion was real.
It was Focardi who, four years ago, informed me of the formidable QUANTITY leap which had been achieved through the initiative, suggestions and participation of Dr. A. Rossi, in a series of experiments in which the amount of excess heat leapt from watts to Kilowatts.
I rejoiced at the news, because it was clear that the usual experimental phase of 4-5 watts in excess that we had obtained, working doggedly and for a long time without resources or moral incentives, was over. It was a victory for all of us ...! But, as I believed then and still believe now, it was a victory for mankind.
After meeting Andrea Rossi on his return from the USA, we agreed with and shared the idea of launching the European level of the new energy technology in Greece — for cultural as well as economic reasons (especially in view of the current critical contingency) — and, specifically, “with exclusive rights for Greece and the Balkans”.
With this informal agreement, I went to Athens to inform G. Papandreou, who had by then become Prime Minister of the Greek Government. Papandreou called for an ad hoc meeting to plan the development of this energy innovation.
Present at the meeting, presided over by the Prime Minister, were the Secretary General for Research and Technology, Prof. Mitsòs, the Deputy CEO of the State Energy Agency (DEH), Dr. Baratsis, and other collaborators to the Prime Minister, as well as myself. After ample information and discussion, the Greek Government expressed its intention to proceed with a feasibility plan, extending to the industrial level, of Rossi’s technology. Allow me to omit the subsequent behind-the-scenes scenarios, in terms of denigration of this issue, which were brought about by the usual “skeptical experts” who, though never having had any contact with the experimental reality of Cold Fusion, were nonetheless successful in exerting a negative influence on its image, thereby hindering the evolution of the project on the public investment level.
About two months later, Alex Xanthoulis, an economist I was only slightly acquainted with, comes to the fore, with a view of developing Rossi’s technology entrepreneurially.
In concert with Andrea Rossi, we invited him to Bologna for a demonstration of a small E-Cat reactor (about 2 Kw), in the presence of Prof. Focardi. Test and relevant calorimetric measurements were entirely performed, under Rossi’s vigilant eye, by J. Hatzihristos and G. Sorticos, who had accompanied Xanthoulis. Subsequently, in the midst of the usual enthusiasm for the test, a date was set for the following month, November 2010, for signing the contract in Athens between the brand-new ad hoc corporation “Defkalion GT”, and EFA, the firm holding the territorial rights for Europe over Rossi’s invention.
The contract provided for, among other things, financial obligations to EFA on the part of DGT, to be met in two phases of the project: the deadline for the first phase was set for Feb. 24th, 2011, when a certain sum would have been guaranteed for collection on the part of EFA, subsequent to the success of a test performed by a certifying body (the University of Patras), in return for a license on Rossi’s pending patent, with exclusive development rights for Greece and the Balkans, and rights of pre-emption for the rest of the world with the exclusion of the USA.
The second phase provided for the implementation, within an 8-10 month period of industrial R&D in Greece, of a domestic module (“Hyperìon”). At this point, Rossi’s technology (Leonardo Corp.) would have been transferred [to DGT], with obligations for technical assistance and guidance, placing DGT under the obligation to pay a second installment to EFA.
NOT ONE THESE FINANCIAL OBLIGATIONS WAS EVER MET BY “DEFKALION GREEN TECHNOLOGY”. As a logical consequence, after seven months of fruitless and psychologically exhausting expectations, in AUGUST 2011 Rossi challenged THE CONTRACT WITH “DEFKALION GT”.
On a personal level, I am indirectly burdened by the weight of DEFKALION GT’s disparaging unreliability and inconsistency, despite the fact of my having interrupted all contact with that party as of said August date.
In a manner of conclusion, I find to this day that the irrational brashness of periodically relating, as a result of these facts, ... things such as the contents of that interview, and communicating over the Internet inconsistent scientific and technological achievements, is inconceivable.
(Moreover...!!!) Respect is due to what, through hard work, competence, and less communication Rossi is striving to accomplish...!
Ch. Stremmenos
(Retired Prof. University of Bologna,
Former Ambassador of Greece in Rome).
testimonianza notevole!
RispondiEliminaAnd, please do not forget, Prof Stremmenos has answered
RispondiEliminaagain to me, on Andrea Rossi's blog. Differences in opinion attract nice people and repel only those who are not so.
My second writing on DGTG is technical, about their process and who knows Rossi's process can decide if they are different processes.
Hi Peter nice to see you here!
RispondiEliminaBottom line question: beside tech speculations or interviews have you either seen the stuff working and/or have been you invited (if yes when it is planned) to do so?
Tnks in advance if you will find time to reply on this post.
A chi interessa:
RispondiEliminaPeter nel suo blog ha risposto e dice che non ha visto di persona ma si fida molto di qualcuno che lo ha fatto e gli ha confermato i risultati...
Direi un Daniele versione DFK!
Spero sinceramente che almeno uno dei due abbia l'amico affidabile, competente e veritiero :)
Noi umani rimaniamo in attesa di test indipendenti...
Se c'ha raggione l'amico di Peter allora c'ha torto a Stremmenos. O viceversa. Tuttedduio è impossibile.
RispondiEliminaRagazzi che famo? Chiamamo a'rre salamone e li affettammo ammezzo?
Uha ... uha ... uha ...