notizia splendida!
La preghiamo di ringraziare per noi (lo faremo poi di persona) il Presidente della
Inoltre, poiché questo è un momento "caldo", in cui tantissimi fatti si succedono e si sovrappongono, nonostante occorra molta calma per gestire al meglio le opportunità che emergono, con i tempi che le contraddistinguono, la presente opportunità va immediatamente portata avanti.
Vediamo un po':
1 - il gruppo "Istituto Pirelli" sta già definendo accordi (si comprenda come la indispensabile trasparenza non possa rallentare la sperimentazione) per una sede di sperimentazione autonoma in cui possano portare avanti la ricerca continuativamente (non limitandosi ai soli test di verifica), effettuando per prima cosa le repliche delle prove più interessanti della campagna "Pirelli", col reattore vecchio ma utilizzando il protocollo ridondante condiviso che è emerso dal confronto con i tanti esperti sul blog 22passi ed esperti esterni a tale area; e successivamente eseguire le stesse prove col reattore nuovo (migliore per la determinazione della potenza in output), sempre col protocollo condiviso.
2 - contemporaneamente, si è già accettato (e si è anche ringraziato l'Ing. Domenico Cirillo pubblicamente, come merita, su 22passi) l'invito a Caserta, ove verranno effettuati alcuni controlli con Cirillo la cui esperienza è assodata;
2 - [...];
4 - la tabella di marcia che il gruppo "Istituto Pirelli", d'ora in poi chiamato "gruppo ATHANOR", si è dato, prevede:
- replica autonoma delle vecchie prove (vecchio reattore) con il nuovo protocollo condiviso, e col nuovo reattore, sempre col protocollo condiviso;
- messa in rete dei risultati, col completo dettaglio delle condizioni operative e delle risultanze, corroborate dai commenti necessari;
- supporto materiale a chi volesse costruire un clone del vecchio reattore, sia per replicare indipendentemente le prove di verifica che per portare avanti individualmente la sperimentazione; in tali eventualità gli sperimentatori indipendenti potrebbero contare sull'appoggio del gruppo Athanor per l'individuazione di eventuali malintesi in cui dovessero incorrere nella replica;
La circolazione di tali dati aggiungerà certamente impulso alla sperimentazione nel complesso, facendola uscire dalla fase embrionale del tipo "uno fa e 100 controllano", portandola a "101 si scambiano risultati e proposte di miglioramento".
Può darsi che sia necessario un po' di tempo per condividere appieno l'impostazione espressa, ma noi crediamo fermamente che essa sia il miglior modo di coniugare equilibratamente trasparenza e operatività; né temiamo che qualcuno possa vedere nebbie in questa impostazione: spariranno al primo buon vento, che soffierà provenendo da chi ci replica.
I risultati ci daranno o ragione o torto.
P.S. Si prega il Dott. Daniele Passerini di voler gentilmente pubblicare questo piano su 22passi, raccomandandogli di omettere il riferimento a [omissis]
Rinnovo i ringraziamenti a quanti ci stanno mettendo, come noi, l'anima.
Ugo Abundo - gruppo Athanor
Che bello...mi fa venire voglia di rimettere piede in laboratorio, dopo aver abbandonato ormai da 12 anni un dottorato di ricerca in chimica....biomateriali....a Siena....
RispondiEliminaQuasi quasi mi faccio una replica dell'Athanor in garage!!!!
Ciao Daniele hai già i progetti di tutto l'insieme?
RispondiEliminaNon solo il reattore ma anche il circuito di alimentazione e di misura?
Molto bello lo spirito della e-mail. Contagiasse anche altri ricercatori... :-)
RispondiElimina@Guido310
RispondiElimina@GabriChan
Se volete replicare fatelo pure, non sarò certo io a sconsigliarvelo. Anzi se non abitate troppo lontano, se lo farete e se riterrete di avere dei risultati sappiate che sono sempre pronto a venire con strumentazione per verifiche condivise.
La mia opinione comunque è che prima si verifica presso l'inventore, poi si iniziano le repliche.
Non concordo per nulla con la frase di Abundo "meglio 101 che lavorano che 1 che lavora e 100 che controllano". Questa frase è certamente condivisibile dopo che 5-6 persone qualificate(non 100)tra cui almeno qualche scettico hanno verificato.
Nella fase iniziale chi suppone di avere dei risultati dovrebbe mettere a disposizione il sistema per verifiche: questo era quanto promesso da Abundo (e per questo è stato giustamente elogiato), questo è quanto ci aspettiamo che si possa fare appena trovato un luogo ove effettuare i test.
La fase delle repliche dà origine, come è noto, a un certo numero di falsi positivi. Ciò è dovuto al fatto che è molto più facile che faccia dei proclami chi ritiene di avere risultati positivi rispetto a chi li ha avuti negativi.
Mi auguro che il lanciare subito le repliche non sia come si suol dire un tentativo di buttar tutto in caciara.
@ Mario Massa
RispondiElimina"il gruppo "Istituto Pirelli" sta già definendo accordi(...)per una sede di sperimentazione autonoma"....."non saranno previste verifiche con esterni presso il laboratorio del gruppo Athanor"
Allora questi promessi test di verifica indipendente dove si faranno?
Non è che questo sia solo un modo per evitarli?
Io un luogo adatto non ce l'ho altrimenti lo avrei già messo a disposizione.
In ogni caso se si faranno a Roma sono interessato a parteciparvi e a dare il mio contributo tecnico sotto la direzione del gruppo che state costituendo.
Ho letto tutti i tuoi post e concordo con te praticamente al 100%. Occorre essere rigorosi ma anche aperti mentalmente. La speranza di esiti positivi è importante ma non bisogna aver paura di che siano negativi. Meglio risultati minimi ma certi che risultati fasulli e illusori.
Un cordiale saluto a tutti.
Espressioni del tipo "i disegni saranno resi pubblici" mi inquietano. Perché non rendere pubblico subito tutto?
RispondiEliminaMi sia consentita una boutade .
RispondiEliminaOra et Lab-Ora
Ovvero
Prega e fa sperimentazione ora :-)
Saluti
E.Laureti
Ciao Mario, per adesso non ho nessuna intenzione di replicare, volevo solo vedere come era strutturato il sistema per capire se c'erano dei punti deboli.
RispondiEliminaProve con il plasma elettrolitico ne ho fatte tante e un po di esperienza me la sono fatta, il COP non è mai stato superiore al 3 pero un rendimento OU c'è ed è un interessante punto di partenza, interessante è l'uso delle polveri, ma credo servano prove ben più lunghe per ottenere un contributo notevole da queste.
@GabriChan
RispondiElimina"il COP non è mai stato superiore al 3"
Anche 1 non è superiore a 3! A parte gli scherzi, che valori pensi di avere ottenuto e che attendibilità dai alle tue misure (cerca di essere obiettivo). Saresti in grado di replicarli?
Franco Morici, Ilio Sebastiani ed io non andiamo a caccia di errori: cerchiamo di indagare i test che potrebbero essere positivi. Ma siamo tre scettici che credono solo alle misure. Quando qualcuno è ragionevolmente sicuro e ce le lascia fare veniamo con piacere. Purchè non sia troppo lontano.
Ciao Mario, ho chiesto lo schema di progetto del reattore perché sono convinto che alcuni elementi introducano un errore di misura, già inserire un variak per me può dare dei problemi.
RispondiEliminaProprio per la natura del fenomeno, che a volte si comporta come un corto netto e con una induttanza in ingresso sono guai.
La mia configurazione era abbastanza semplice, lavoravo in regime impulsivo così non si consumano gli elettrodi perché hanno tempo di raffreddarsi, la tensione di rete era parzializzata direttamente tramite un circuito a SCR, la corrente letta tramite una resistenza di shunt, e la tensione letta direttamente dalla cella il tutto con un oscilloscopio analogico con banda passante di 3.6MHz, la potenza media erogata era di circa 80W, la configurazione della cella era abbastanza particolare, http://www.energeticambiente.it/members/gabrichan-albums-foto-esperimenti-picture17856t-schemareattore.jpg
Ovvero ho usato come anodo 2 candele per motori messe in asse in modo che le onde d'uro generate dal plasma si scontrassero al centro.
Il catodo in acciaio messo sopra.
La cella non era coimbentata e aveva una capienza di 1.5l e la temperatura misurata con una sonda digitale.
Alla fine facendo 2 calcoli calorimetrici l'elettrolita, acqua + bicarbonato di potassio si scaldava nella metà del tempo considerata la potenza assorbita.
Ora il sistema l'ho smontato perché oramai la cella non era più in grado di lavorare, era in plastica e il calore la deformata tutta.
Comunque un po di esperienza me la sono fatta.
Ciao, se hai domande chiedi pure :-)
@GabriChan
RispondiEliminaCiao Gabri, peccato che tu l'abbia smontata. Inutile parlare di misure non più verificabili, ma l'utilizzo della parzializzazione di fase può introdurre grossi errori se no si sta attenti e non si usa la strumentazione giusta.
Dal momento che comunque ti sei fatto una esperienza spero che Abundo mantenga le promesse iniziali e permetta a persone come te e come me di andare a verificare.
@E.Laureti
RispondiEliminaOra et Lab-Ora
Fantastica! :))