- è stato firmato un contratto di Ricerca con la Ditta EFA srl del valore di € 500.000 (+IVA), della durata di 24 mesi, per effettuare ricerche nel campo della efficienza di produzione di energia degli impianti della Ditta;
- il contratto di Ricerca diverrà attivo nel momento in cui il Dipartimento riceverà il pagamento della prima rata prevista;
- il programma di ricerca (parte integrante del Contratto) prevede sia la misurazione delle prestazioni degli impianti che l’eventuale miglioramento della prestazioni.
Siamo appassionati d’Amore onestà spiritualità arte poesia politica democrazia sostenibilità tecnologia green-energy cold-fusion LENR medicina alternativa cambi di paradigma rivoluzioni scientifiche criptoarcheologia e “tante cose infinite, ancor non nominate”. Siamo uno specchio capovolto della realtà, fuori c’è il patriarcato qui una "società gilanica", fuori c’è ancora la società del petrolio qui dentro siamo pro E-Cat (funzionanti), mobilità elettrica, fotovoltaico, sistemi d'accumulo ecc.
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venerdì 1 luglio 2011
Primo comunicato ufficiale sull'E-Cat del
Dipartimento di Fisica dell'Università di Bologna
43 commenti:
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Un vero e proprio avviso, niente di piu`, niente di meno. Ma e` gia` qualcosa.
RispondiElimina>il contratto di Ricerca diverrà attivo nel momento in cui il Dipartimento riceverà il pagamento della prima rata prevista
Quindi potrebbero paradossalmente non ricevere mai nessuna rata e non iniziare nulla per tale motivo?
Gia' il fatto che le loro attività sono condizionate al pagamento della prima rata mi puzza abbastanza...
RispondiEliminaCmq si tratta di un avviso che non aggiunge nulla (se non questo ennesimo dubbio) alla vicenda.
Si puo' avere una copia del contratto?
Bene, ora vediamo quando Rossi comincia a sganciare i dané... :)
RispondiEliminaSperiamo non paghi coi soldi del Monopoli o in "troll vouchers".
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminanon inziamo con i soliti giri ,può benissimo intedere che l'inzio della sperimentazione o della preparazione del set up sperimentale (che costa) non averrà se non vedono i soldini questo non dimostra nulla non c'è nulla di male o di "anormale" a farsi pagare prima.
RispondiEliminaVabbe', allora se ne riparla nel 2025.
RispondiEliminaIl Santo ha detto
RispondiElimina>Gia' il fatto che le loro attività sono condizionate al pagamento della prima rata mi puzza abbastanza...
Puzza che una ricerca su un invenzione condotta da un Università sia finanziata dall'inventore??? Ma perché, se avessero cominciato a lavorare coi soldi pubblici sarebbe stato tutto più limpido? Già me li vedo i commenti che ci sarebbero stati: «Rossi punta a farsi pubblicità a spese dei contribuenti».
È proprio vero che chi vuole gettare fango lo fa sfruttando qualsiasi argomentazione. Il motto è: lancia sempre fango e vedrai che qualche schizzo rimane.
Ed è davvero ironico che io debba sempre fare il difensore di uno che non mi sta simpatico per niente...
>il contratto di Ricerca diverrà attivo nel momento in cui il Dipartimento riceverà il pagamento della prima rata prevista
RispondiEliminaUn comunicato del tutto inutile.
certo per gli ignoranti che non conoscono le procedure
RispondiEliminaStasera stappo il prosecco .... :)
RispondiElimina@robi ha detto...
RispondiEliminacerto per gli ignoranti che non conoscono le procedure
Io sono IGNORANTE. Se ha un pochino di pazienza me le spieghi ?
500.000 € sanno piu' di sviluppo della tecnologia che di verifica.
RispondiElimina@ Il Santo
RispondiEliminahai veramente rotto le palle. Chi vuoi che cominci degli esperimenti di quel livello in luglio-agosto?
Ma infatti credo anche io che sia una cifra destinata allo sviluppo. Le verifiche se le sono già fatte da loro e non avrebbe senso spendere soldi per confermare quello che già sanno (a maggior ragione se non funzionasse). Lo sviluppo è necessario perché andare avanti a piccoli moduli empiricamente funzionanti è senza senso. La comprensione del fenomeno e dei parametri che lo regolano potrebbe aprire, questa sì, ad un utilizzo intensivo ed esteso con rettori di dimensioni grandi a piacere. E allora i 500.000 euro frutterebbero in maniera esponenziale.
RispondiEliminaDavide ha detto...
RispondiElimina@ Il Santo
hai veramente rotto le palle.Chi vuoi che cominci degli esperimenti di quel livello in luglio-agosto?
Ti quoto al 100%. Chi è quel pazzo che si metterebbe a fare prove calorimetriche con sto caldo ? Sarebbe molto più saggio aspettare come minimo ottobre o meglio novembre.
@ Miglietto
RispondiEliminada ex-ricercatore ti posso dire che non si vive in funzione della ricerca o dei post che tu scrivi in questo forum, datti una svegliata e comincia a vivere
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiElimina@David
RispondiEliminaNon ho capito. A quale dei miei ultimi 3 commenti stai rispondendo ? Quello del prosecco forse ?
Comunque qui i posti li scrive solo Daniele. Questo è un blog !
Non-notizia, tutti i lavori su commissione vanno pagati.
RispondiElimina@ Miglietto
RispondiEliminaPremetto che non sai neanche la differenza fra post e articolo.
Comunque in generale trovo fastidiosi commenti del tipo:
"il fatto che le loro attività sono condizionate al pagamento della prima rata mi puzza abbastanza"
"allora se ne riparla nel 2025"
+ i vari commenti che hai fatto tu supponendo che per lavorare come ricercatore si debba sacrificare la propria vita in nome della scienza.
Rossi ha specificato dei tempi, l'università ha fissato i suoi, tutti sono stati specificati nell'abito di un contratto.
Se i tempi non vi vanno bene, potete anche smettere di lamentarvi tanto non cambiano.
Tutte le malignità e le frasi tendenziose che scrivete contro i protagonisti della vicenda sono vergognose.
Tempo fa si metteva in dubbio l'accordo, una volta che si è accertato che l'accordo c'era si è messo in dubbio il contratto, adesso che c'è il contratto si mette in dubbio il suo rispetto. Il passo successivo quale sarà? Metterete in dubbio i risultati dei test? Ho idea che l'obiettivo prossimo sia proprio quello. L'importante è rompere le palle e far perdere tempo alla gente!
@Mahler
RispondiEliminaTrovi pretestuoso obiettare che Rossi e' da sei mesi che ci dice della collaborazione con l'unibo ma non ha ancora versato manco la prima rata? Ti ricordo che stiamo parlando di fatti, non di chiacchiere o cavilli.
@Davide
RispondiEliminaDimenticavo che esiste solo una cosa che puo' smuovere una uni dal conquistare il premio Nobel: le vacanze!
>Chi vuoi che cominci degli esperimenti di quel livello in luglio-agosto?
RispondiEliminaDi certo non Rossi, visto che ha lasciato a decantare il contratto per 1 mese prima di firmarlo.
Del resto non stupisce visto che l'e-cat, prima di ottobre, non arriva a bologna, quindi perchè pagare prima?
Come sta il 90enne che prepara le polveri per Rossi?
Se tanto mi da tanto, ad aspettare il versamento della prima rata si va molto per le lunghe.
RispondiEliminaSe c'è una cosa che condivido con quanto scritto da Krivitsky è che a Rossi interessa solo il marketing, ed infatti dice chiaro e tondo a importare sarà la risposta del mercato.. ma quale mercato? se il cliente finale è la stessa defkalion?
Prima vuole riscontri scientifici, cercando tra l'altro il parere di fisici svedesi, su test condotti in ogni caso sempre alle sue condizioni. ma poi, alle prime obiezioni si sottrae al confronto, e rimanda tutto a sto "1MW plant".
Unibo per ora non è criticabile, anzi con questo contratto ha messo in chiaro la sua posizione che è corretta.
Ha si dovuto stare sino ad ora alle condizioni del rossi, ma in via ufficiale non si è esposta per nulla e quello che farà d'ora in poi è ciò che conta.
Poi se qualcuno vuole fare propaganda solo su un contratto che è stato firmato ma non ha ancora dato alcun responso ufficiale, è lui a sbagliare e chi lo ascolta.
Tra l'altro anche se dalle eventuali analisi, unibo verificasse che si tratta di una patacca non vedi in che maniera l'ateneo ci rimetta:
è come se analizzasse che l'acqua di una sorgente non è potabile.
Certifica, si prende i suoi soldi e basta.
a1. e-cat funziona e uscirà sul mercato in un prodotto commerciale
RispondiEliminaa3. quando sarà sul mercato chiunque potrà comprarlo
a2. il suo inventore non vuole rivelarne il funzionamento, per tutelare il segreto industriale
b1. e-cat mostra un fenomeno fisico contrario alle leggi note
b2. per qualunque istituto scientifico, l'esistenza di un tale fenomeno fisico è stimolo sufficiente a studiarlo
b3. qualunque istituto scientifico potrà comprare l'apparecchio
c. l'inventore finanzia un istituto scientifico per svelare il funzionamento del proprio apparecchio
@Tia
RispondiEliminaMa ci tieni davvero così tanto a essere sbugiardato? È proprio un sindrome la tua! :)
La PAZIENZA è la virtù dei forti, e a quanto pare non la tua, cioè non la tia! :)))
@tutti
Il mio commento generale ai commenti di questo post è: La dura vita del negazionista: "Ok, ma..."
Sbugiardato? SOn tutte dichiarazioni di Rossi&co.
RispondiEliminaBene le cose procedono. Alla fine la verità verrà fuori. Rossi è, o si comporta, come un ingegnere e un imprenditore per lui la scienza è un mezzo, non un fine, ed è fuor di dubbio che dall'università di Bologna vuole che si comprenda il funzionamento del gatto per poterlo sviluppare.
RispondiEliminaA proposito tra pochi giorni ci dovrebbe essere il test per il governo Greco, qualcuno sa qualcosa di questo test?
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RispondiEliminaTrementina
RispondiEliminascusa per prima,ma ho perso la pazienza a sentir tutte queste puerili insinuazioni (chissà se paga,se aspettiamo che paghi arriva il 2025etc).
Come azienda abbiam fatto dei contratti di ricerca con università e scuole professionali.Al contratto viene esposto anche un avviso (non so dirti se è obbligatorio,non mi sono mai interessato)in cui si comunicano gli estremi del contratto.
ciao
@ Il Santo
RispondiEliminaAncora con questa storia del nobel all'Università di Bologna?
Non so se avete capito la storia, ma l'università di Bologna è chiamata a fare una verifica come terza parte, non può in alcun modo prendere il Nobel, non hanno nè progettato, nè costruito l'e-cat.
@Anonimo ha detto...
RispondiEliminaMiglietto su FOL sei più simpatico
Grazie anonimo, spero non sia un complimento alla rovescia per dire che qui sono antipatico :)
Comunqe mi adeguo alla platea. E' come gridare forza inter nella curva sud al meazza. Qui sto cercando di scrivere il meno possibile, il più delle volte lo faccio solo per agganciarmi alle notifiche.
@Anonimo
RispondiEliminaCANCELLATO COME DA REGOLA VIGENTE. Sorry.
Firmati se non vuoi essere cancellato.
Anonimo ha detto...
Miglietto su FOL sei più simpatico
01 luglio 2011 16:27
@Tutti
RispondiEliminaAhimé, per lo stesso motivo cancello anche questo (non faccio figli e figliastri):
Anonimo ha detto...
Ottimo! E' arrivata la conferma del contratto.
Nei contratti di ricerca si fa proprio così esattamente come si fa con i pagamenti vincolati allo stato di avanzamento dei lavori.
01 luglio 2011 13:00
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RispondiElimina@Daniele:
RispondiElimina1) Un consiglio: o ci metti un forum , o chiudi i commenti. Così è ingestibile la cosa;
2) La tua email non la guardi? Ho scritto 3 gg fa a quella della pagina contatti, ma non ho avuto alcuna risposta;
3) Quindi Rossi ha già pagato la prima tranche? (lo deduco dall'altro tuo post).
Grazie.
@ Daniele
RispondiEliminaTi imploro!!!
Vai con la mannaia! Ché di questi quaquaraquà nullafacenti, con la PUZZA sotto il naso, ne ho fin sopra al "buco dell'ozono".
Quanto gioverebbero all'agricoltura i kW delle vostre braccia!
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RispondiEliminaE' un'altra ditta.
RispondiElimina@Fabio
RispondiElimina1) Questo è un blog non un forum.
2) Ho ritrovato la tua email e ti ho risposto... scusa ma mi era sfuggita.
3) Conosco la data (vicina) entro cui Rossi ha dato la sua parola di versare la prima trance. Finora ha sempre mantenuto le sue promesse e lo farà anche questa volta: tanto più che è nel suo stesso interesse.
@Davide
Chi non si firma sa che qui dentro non riceve risposta e vine cancellato...
Anonimo ha detto...
La società di Rossi si chiama EFA?
è certo? il sito www.EFA.it non mi pare che tratti e-cat e Rossi. mi sbaglio?
01 luglio 2011 22:31
La risposta che hai dato è comunque giusta: la EFA srl di Rossi ha sede a Bologna e non c'entra nulla col sito indicato dall'anonimo.
Siamo uomini o.. baroni ?
RispondiEliminaSpero che non siamo alle solite vicende da italietta.
Università, duemila dipendenti bocciano lo Statuto proposto dal rettore Dionigi
@Daniele
RispondiElimina>1) Questo è un blog non un forum
Appunto.
@Fabio
RispondiEliminaQuindi? :)