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mercoledì 5 gennaio 2011

Le uova fatali

Bloccato a casa con un'insolita febbre, ho deciso di leggermi Le uova fatali, racconto di un centinaio di pagine, amabilmente grottesco e di genere contro-utopico, scritto nel 1924 da Michail Bulgakov (1891-1940), autore del celeberrimo Cuore di Cane (1925).  Me l'ha prestato un'amica qualche giorno fa consigliandomelo. Cito dalla quarta di copertina: 
"La terrificante ipotesi di una pianificazione genetica degli uomini, con il pericolo di un presunto progresso impossibile da controllare, trova nel grottesco racconto Le uova fatali (1942) l'esito di una brillante utopia negativa o "contro-utopia."
"Un racconto satirico e avveniristico [...] in cui l'invincibile, ottuso strapotere burocratico e poliziesco genera i mostri che sono fra noi."

Notare il refuso andato in stampa: 1924 è diventato 1942!

P.S. L'ho letto nel corso della notte. Quale disastro può nascere da uno scambio di uova! Godibilissimo e per nulla datato, direi che lo preferisco al più famoso Cuore di cane. Sarei curioso di vederne una trasposizione cinematografica che ne conservi l'atmosfera sovietica e il finale in stile guerra dei mondi di Wells.

E adesso una piccola divagazione. Addentrandomi nell'introduzione di Giovanna Spendel, nell'edizione Oscar Mondadori che ho tra le mani, c'è un punto in cui si parla di altre opere russe, coeve e di genere analogo a Uova fatali
"...l'interesse del lettore comune non si rivolgeva semplicemente a una vicina e frantumata quotidianità, ma si spingeva oltre, concentrandosi con sempre più dubbiosa insistenza sulle prospettive di un futuro possibile.
Noi, il famoso romanzo di E. Zamjatin, rappresenta nella storia della letteratura sovietica la prima angosciosa risposta ad un interrogativo del genere. Assai più moderati (e talvolta persino apologetici) appaiono i romanzi, anch'essi orientati nella prospettiva del futuro, di Il'ja Erenburg Le avventure di Julio Jurenito e Trust D.E., di Aleksej Tolstoj Aelita, di Valentin Kataev L'isola Erendorf e di Boris Larënov La distruzione della repubblica di Itl', tutti pubblicati fra il 1922 e il 1925."
Per chi come me è abituato a procedere per libere associazioni, l'idea che 80/90 anni fa qualcuno avesse fantasticato della distruzione di una tal repubblica di Itl' suona - facendo i debiti scongiuri! - come una sorta di profezia su quanto capita in Italia in questi anni. Perciò ho curiosato su internet, ma ahimè ho trovato ben poco:
Nient'altro. Temo dunque che la mia inguaribile curiosità stavolta resterà inappagata! 

ALTRI LINK:

3 commenti:

  1. Da non dimenticare di Bulgakov "Il maestro e Margherita".

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  2. ..e guarisci presto...un bacione...

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  3. Grazie, mi sono svegliato sfebbrato, ma è stata una brutta notte. Mi sono alzato solo per andare in bagno (mai quanto stanotte!!!) e farmi un paio di spremute (fortunatamente avevo appena comprato una cassa di arance!), per il resto non riesco a lasciare le coperte.

    P.S. Sì, lo leggerò senz'altro Il Maestro e Margherita.

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