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sabato 31 ottobre 2009

Le grandi pulizie van fatte nel silenzio

Il brano che segue, tratto da Alzaia di Erri De Luca, ben traduce le ragioni del silenzio che avvolge questo blog da un po' di settimane. Desidero che il velo di polvere si trasformi in neve e la neve in concime delle nuove primavere. Buon weekend.
Polvere
Quando gli abitanti di un villaggio della Palestina chiesero a rabbi Yehuda Hanassi di inviare loro per maestro uno dei suoi migliori allievi, questi raccomandò loro rav Levi, profondo erudito e brillante oratore. Il nuovo maestro arrivò e la folla lo ricoprì di elogi, facendolo salire su un palco dal quale pronunciare il suo primo discorso di Torà (Legge). Ma quando rav Levi volle aprire bocca non ne uscì neppure un suono. Il suo cervello era vuoto. La folla cercò di incoraggiarlo con qualche domanda, ma Levi restò muto. Confuso e umiliato tornò dal suo maestro e raccontandogli l'accaduto aggiunse delle parole simili a queste: "Rabbi, mi rendo conto adesso che al momento di salire sul palco ho provato un soffio di fierezza che ha cancellato tutte le mie conoscenze di Torà". È bastato un piccolo inorgoglimento, un soffio di fiato tirato a sollevare il petto in alto e tutta una vita di studio si è ammutolita. Maestro è chi recide ogni giorno il prepuzio di orgoglio che ricresce sulla lingua di chi parla da un pulpito. Già il Trattato dei Padri, nel Talmud, insegna: "Non fare delle parole della Torà una corona per te ingrandendoti con esse". La vicenda di rav Levi mostra che la conoscenza delle scritture sacre non è un possesso neanche dei maestri. Essi la possono soltanto ospitare e tutto il loro studio è solamente il tappetino d'ingresso. La Torà non varca la soglia di chi non l'abbia ben ripulito ogni giorno dalla polvere dell'orgoglio. Altri brani di Alzaia che ho riportato:

3 commenti:

  1. Ciao Daniele, proprio così! ben evidenzia questo post l'atteggiamento che si deve tenere...il silenzio e la ripulitura.
    Ti auguro di cuore una buona Domenica, un abbraccio
    Franca

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  2. Capisco, o almeno, credo di capire!
    ciao
    giuliana

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  3. Come in alto così in basso... dovrebbe essere così! La casa adesso è in ordine, parte del tempo che non sono stato nel web nelle settimane scorse l'ho dedicato a lei; molti dei suoi angoli, vani, cassetti non celano più segreti... magari fosse così anche per i cassetti dell'anima. Eh sì!

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