Ieri mattina si parlava di 27 morti, il triste bilancio è salito stamattina fino a 179... non ci sono più parole.
Viviamo su un suolo fragile: quanto di unico e speciale il mondo riconosce a noi Italiani è figlio della forza d'animo e del carattere plasmati generazione dopo generazione, secolo dopo secolo, anche attraverso tragedie devastanti come questa.
Ancora una volta coraggio, solidarietà, senso del dovere, oblazione e amore, porteranno aiuto a chi soffre. Con sacrificio e pazienza le costruzione rase al suolo o lesionate verranno riedificate o restaurate, imparando (ci contiamo) dalla lezione di oggi.
Come ho visto avvenire recentemente in Umbria.
Ci vorranno anni, ma dovrà essere così anche in Abruzzo.
Per il dolore delle vite umane perd
ute, silenzio, preghiera e rispetto.



Le foto del terremoto di L'Aquila e dintorni sono state scaricate dalla homepage di www.corriere.it.

immagini che mettono una grande tristezza, a guardarle il pensiero va: se fosse successo a me? Sarei io, con i miei cari in mezzo alla strada?!!! Speriamo che il peggio sia passato anche se continuano a parlare di forti scosse. Un saluto
RispondiEliminaCi pensiamo tutti... questa forte identificazione che scatta di fronte a una devastazione sismica, penso sia anche la molla del desiderio di dare una mano a quelle cittadinanze così duramente colpite.
RispondiEliminaHo negli occhi le immagini che hai postato. E nelle orecchie la voce di Alessandra: http://www.youtube.com/watch?v=1ySjXMqCFFY
RispondiEliminaCiao Giovanni,
RispondiEliminaun abbraccio grande.