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lunedì 6 aprile 2009

L'Aquila, 6 aprile 2009

Stanotte l'ho passata in gran parte in bianco...
A mia figlia faceva molto male un orecchio e io a coccolarla e cercare di farla riaddormentare... non ho guardato l'ora, ma eravamo nel cuore della notte.
Stamattina Ari mi sveglia presto: "Dai, lasciami dormire!" dico io.
"Papà ho fatto un sogno strano..."
"Che cosa" "Era brutto... ero in vacanza... perdevo la valigia..."
Poi mi riaddormento e faccio io uno dei sogni più strani della mia vita... senza entrare nei particolari: mi trovo in una chiesa con molte persone... a un certo punto osservo alla mia sinistra qualcuno (un prete? un parrocchiano? non so) che parla con una figura alle sue spalle... guardo meglio... è una sagoma scura, una donna, ne vedo le labbra muoversi mentre parla, tutto il corpo si muove fluidamente come quello di una persona vera... ma non lo è... è una statua di bronzo... "no, non può essere," mi dico... e penso "se è tutto vero, guardami, dammi un segno," e in risposta Lei si volta verso di me e sorride. Sia ben inteso, non avevo mai sognato (né visto) la Madonna finora! Ma è esattamente quello che mi è successo stanotte.
Stamattina mi ritrovo a casa con un giorno di ferie, per stare con mia figlia che ha ancora un po' di febbre... stiamo giocando... quando mi telefona mia madre... terremoto a L'Aquila? No, non so niente. Accendo la TV, la mia città natale... in ginocchio... già 27 morti... Ora sto provando a chiamare la protezione civile del Comune di Assisi, nel caso si stessero organizzando per andare in Abruzzo e facesse comodo un volontario in più nei prossimi giorni.

P.S. 10:30 - Guardavo con Arianna in TV le immagini dei palazzi lesionati e crollati, una voragine apertasi nell'asfalto, le macerie sui marciapiedi, e mi sembrava di riconoscere quelle strade... finalmente riesco a parlare con una mia amica qui a Perugia che ha la famiglia a L'Aquila e me lo ha confermato: sì, proprio nella zona di Via XX Settembre ci sono stati parecchi danni. A L'Aquila ci sono "solo" nato, ci ho vissuto poco più di un anno, ci sono tornato in poche occasioni, l'ultima la scorsa estate, però il collegamento che sento con quel luogo è fortissimo.

P.S. 11:15 - Non è certo il momento di fare polemiche, ma imparare dall'esperienza sì: se un ricercatore dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, ritiene di essere in grado, con i rilevatori di radon da lui messi a punto, di prevedere con ragionevole margine di certezza il verificarsi di un sisma di grandi proporzioni, la comunità scientifica dovrebbe almeno occuparsene.

http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/cronaca/terremoto-nord-roma/intervista-giuliani/intervista-giuliani.html http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/cronaca/terremoto-nord-roma/giulianigiampaolo/giulianigiampaolo.html http://www.ecoblog.it/post/6186/terremoti-si-possono-prevedere-secondo-un-italiano-si

3 commenti:

  1. Parliamo,giochiamo, ci arrabbiamo...e poi un fatto come questo sconvolge la nostra vita e destabilizza tutte le nostre certezze. Sono veramente dispiaciuta per le persone che stanno vivendo questo brutto momento...un abbraccio

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  2. Un piccolo sussulto mi sveglia nella notte... Ed il ricordo di quel lontano 1980 si trasforma in paura, anche qui in Campania, scossa da scosse del presente e del passato ... Sono senza parole;
    Fata - Salerno

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  3. Il terremoto è la calamita che più incide sulle nostre coscienze... troppo forti le conseguenze reali e i valori simbolici in gioco. Ma ci dà anche il polso di quanto possa essere forte la catena della solidarietà.
    Un abbraccio a entrambe.

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