Pagine

martedì 24 febbraio 2009

Mi tuffo nel Medioevo!

Il Medioevo è il periodo che, iniziando mentre l'Impero romano si dissolve, fondendo la cultura latina con quella dei popoli che hanno gradatamente invaso l'impero, con il cristianesimo come collante, dà vita a quella che chiamiamo oggi Europa, con le sue nazioni, le lingue che ancora parliamo, e le istituzioni che, sia pure attraverso cambiamenti e rivoluzioni, sono ancora le nostre.
(Umberto Eco)

Non ho resistito alla tentazione di acquistare il primo volume dell'Enciclopedia su Il Medioevo a cura di Umberto Eco, da oggi in edicola assieme a La Repubblica o a L'Espresso. Preso visione del piano dell'opera, lette le prime 50 pagine, mi sono convinto a leggere, mano a mano che usciranno, tutti i 12 volumi previsti per un totale di circa ottomila pagine impreziosite da una ricca iconografia.
L'Alto Medioevo va dalla caduta dell'Impero romano nel 476 d.C. all'anno 1000, il Basso Medioevo dal 1000 fino alla scoperta delle Americhe nel 1492. Si tratta dunque di un periodo storico immenso che mi ha sempre affascinato pur avendo avuto occasione di approfondirlo meno dell'Evo Antico (dai poeti pre-omerici fino all'inizio del MedioEvo) studiato al Liceo Classico, meno dell'Evo Moderno (dalla fine del Medioevo fino alla Rivoluzione Francese) studiato a Scienze Politiche, meno della Storia contemporanea (il XIX e il XX secolo) che ho comunque avuto modo di affrontare qui e là nel corso degli studi scolastici o per mio personale interesse (le due guerre mondiali per esempio). Mi sono sorpreso io stesso a scoprirmi tanto bramoso di una lettura di argomento storico, ritrovando in essa l'interesse che da un po' di anni non sentivo più né per altri tipi di saggi né per la narrativa che un tempo divoravo. Credo che il Medioevo mi piace perché contiene i germi di quella consapevolezza della complessità sociale che è ormai un punto fermo delle persone più sagge, un periodo pieno di abissi, come di vette artistiche, scientifiche, filosofiche di cui il mondo attuale è debitore, ricco di contraddizioni, dunque più autentico di quello degli Antichi prima o degli Illuministi dopo, quando i primi riconducevano ogni fenomeno del cosmo alle divinità che abitavano i loro Pantheon, i secondi soltanto alle fredde leggi della Ragione.  

P.S. Il semiologo più famoso d'Italia non ha certo bisogno di presentazioni, però per chi vuole ecco il link alla scheda di Umberto Eco su Wikipedia e un altro al centinaio di suoi saggi e romanzi in vendita sul sito Feltrinelli.

7 commenti:

  1. Ciao Daniele, io molte volte ho fatto addirittura fantasie di vivere in quell'epoca il MEDIOEVO, anche se tra le fantasie e quello che sarebbe stato un viverci realmente è meglio non soffermarsi a pensarci con larazinalità...ma la fantasia c'era e pure a volte mi prende ancora!
    Quindi buona lettura e anche buona notte
    Franca

    RispondiElimina
  2. Il Medioevo è un'età affascinante. Buona lettura.

    RispondiElimina
  3. Storia dell'impero bizantino è di einaudi gran libro . Non ricordo l'autore però :-( ciao arzach

    RispondiElimina
  4. Amici, il modo "fantastico" di guardare il mondo, il cercare in ogni fenomeno terreno un segno di qualcosa di trascendente, il credere a visioni della vita negate dalla ragione... fanno di me un animo molto "medioevale". ;)

    Ma mi sento più vicino al Basso che all'Alto Medioevo... l'epoca delle cattedrali gotiche, l'età dei Comuni, il Rinascimento, Leonardo... che secoli quelli!

    RispondiElimina
  5. Ciao,visto che sono interessato all'opera volevo farle una domanda.Ho visto che il primo volume concerne la storia dell'Alto Medioevo e volevo sapere come è strutturata l'opera.Cioè come è divisa?Argomenta prima sulla storia e poi sulle richezze culturali,artistiche etc...in altri volumi o viene proposto tutto come un surrugato in ambiti di conoscenza diversi(artistiche,tecniche etc)?Perchè a me interesserebbe solo la storia dell'Alto e del Basso medioevo e non gli altri volumi.

    Grazie in anticipo

    RispondiElimina
  6. Io avrei dovuto vivere nel Rinascimento (a Firenze, naturalmente). Mi ci vedo, a passeggiare con Pico e Lorenzo nel Giardino dei Semplici
    (a proposito di fantasie)

    :D

    RispondiElimina
  7. @Anonimo

    Da quel che leggo sulle "avvertenze per la consultazione" all'inizio del primo volume l'opera è suddivisa secondo due criteri: per periodi e per discipline (tenute distinte).

    I periodi sono:
    - Alto Medioevo (V-X sec.)
    - Medioevo Centrale (XI-XII sec.)
    - Basso Medioevo (XIII-XIV sec.)
    - Il Quattrocento (XV sec.)

    Le discipline sono:
    - Storia
    - Filosofia
    - Scienze e tecnica
    - Arti visive
    - Musica
    - Letteratura e teatro

    A seconda dei periodi più discipline possono essere aggregate in uno stesso volume.

    Spulciando tra i rimandi (pur cartacea l'opera è concepita come una sorta di ipertesto virtuale) ho ricostruito in questo momento la suddivisione dei volumi e almeno alcune delle discipline in essi contenute:
    1. Alto Medioevo - Storia
    2. Alto Medioevo - Filosofia - Letteratura e teatro - Scienza e tecnica
    3. Alto Medioevo - Arti visive
    4. Medioevo Centrale - Storia
    5. Medioevo Centrale - Letteratura e teatro
    6. Medioevo Centrale - Arti visive
    7. Basso Medioevo - Storia
    8. Basso Medioevo - Filosofia
    9. Basso Medioevo - Arti visive
    10. Quattrocento - Storia
    11. Quattrocento - ...
    12. Quattrocento - Arti visive

    Dunque 3 volumi per ogni periodo e 4 volumi (che ho evidenziato in neretto) dedicati solo alla sua storia.

    Spero di essere stato utile.

    @Artemisia

    Gli ultimi 3 volumi allora sono per te! ;)

    RispondiElimina

N.B.PER LASCIARE COMMENTI È NECESSARIO REGISTRARSI CON LA PROPRIA GMAIL
22passi è un blog non una rivista on line, pertanto la responsabilità di quanto scritto in post e commenti dovrebbe appartenere solo ai rispettivi autori. In ogni caso (cfr. Sentenza Corte di Cassazione n. 54946 del 27 dicembre 2016), le persone fisiche o giuridiche che si reputassero diffamate da determinati contenuti, possono chiederne la rimozione contattando via email l'amministratore del blog (vd. sezione "Contatti") e indicandone le "coordinate" (per es. link, autore, data e ora della messa on line).