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domenica 28 dicembre 2008

J.S. Bach, Concerto per piano e orch. #5 / K. Vonnegut, Mattatoio #5

"Dio mi conceda la serenità di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio di cambiare quelle che posso, e la saggezza di distinguere sempre tra le une e le altre."
(Kurt Vonnegut)
Questo video dura 10 minuti: perciò aspettate il momento giusto per ascoltarvelo tutto, anche se sono soprattutto i 3 minuti del secondo movimento (inizia a 3:32) - dove melanconia e speranza, tristezza e serenità si fondono insieme - a rendere questo brano immortale. Miracoli che solo la grande musica sa compiere.
Per me questo movimento di Bach resta indissolubilmente legato a un film del 1973, Mattatoio n. 5 (Slaughterhouse-five) tratto dall'omonimo romanzo di Kurt Vonnegut scomparso un anno fa. Un libro e un film assai particolari che consiglio di leggere e vedere: una storia di fantascienza che può piacere anche a chi non ama tale genere letterario, una critica feroce alla società moderna e ai suoi crimini, un inno al pacifismo, la testimonianza autobiografica dell'autore che, prigioniero di guerra dei tedeschi, nel 1945 visse in prima persona il bombardamento di Dresda, uno degli episodi più tristi della seconda guerra mondiale. Ho scelto un'esecuzione col grande Glenn Gould al piano, infatti proprio lui era l'interprete della colonna sonora del film.
BIBLIOTECA:

11 commenti:

  1. Tornerò ad ascoltarlo stasera. Adesso si mischierebbe con il Charleston che viene dalla strada, spettacolino da burattinaio. Carino, però. ;)

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  2. Che flash back Daniele! 19 anni fa un ragazzo americano mi regalò questo libro per introdurmi alla letteratura doc statunitense. Era un bel tipo lui; un aspirante compositore che quando l'ho conosciuto stava leggendo Anna Karenina. Confesso però che non mi ricordo niente di Mattatoio n. 5 :-). Lo riprenderò in mano.
    Saluti,
    Amina

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  3. @Surrelaina

    Ma non sei più passata poi?

    @Amina

    Ciao, ben ritrovata!
    La nostra è proprio un'amicizia letteraria dunque! :)
    Se lo rileggi fammi sapere le tue impressioni di oggi... ricordo giusto che mi piacque: è passato troppo tempo; le immagini del film si sono sovrapposte a quelle suscitate dalla lettura; non ho il libro con me, me lo avevano prestato.

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  4. Certo che sono passata e l'ho ascoltato fino in fondo stamattina. Dubitavi? Adoro Glenn Gould che suona Bach. C'è un video in particolare che adoro. Vado a cercarlo e poi ti vengo a lasciare il link anche se non è improbabile che tu l'abbia già visto. ;)

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  5. Eccolo qui:
    http://www.youtube.com/watch?v=qB76jxBq_gQ

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  6. @Surrealina

    Fantastico! Penso che c'è una sola categoria di persone al mondo che invidio: quelli come lui che sono riusciti a fare dell'arte la loro sacra follia, o della follia la loro arte sacra, alla fine è lo stesso.
    Grazie

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  7. Li invidio molto anch'io. Brrrrr ... che freddo che c'è stamattina! Sono sveglia dall'alba ma non sono ancora riuscita a muovermi. Come se mi fosse venuta una sorta di paralisi. Chissà perché!!! Stasera avrò le occhiaie che mi arriveranno fin sotto i piedi, temo. Dovranno tenermi sveglia apposta e chi ci arriva fino a mezzanotte ed oltre?
    Buona giornata. ;)

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  8. Ciao Daniele,
    queste sono musiche che mi fanno sentire troppo piccola, nel senso che forse non riesco ad apprezzarle in tutta la loro grandezza, non sono addestrata a questo genere anche se mi può piacere ascoltarlo.
    Un Ottimo Capodanno!!
    ciao

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  9. @Surrealina

    Pure io temevo di non arrivare manco alla mezza e invece ho fatto le quattro... ma per l'anno prossimo mi sono ripromesso di far l'alba, come ai bei tempi! ;)

    @Moloch981

    Ciao Chiara, un bacione!!!
    E speriamo che il 2009 ci porti tanti bei concerti e una bella tournée.

    @Donnachenina

    La bella musica è bella colta, è bella popolare, è bella di qualsivoglia genere, basta che sia suonata col cuore... Glenn Gould ci metteva oltre al cuore tutta la propria vita e la propria anima. Provaci comunque ad ascoltare più spesso anche la classica, Bach in particolare ha una sua autonomia, una sua completezza e coerenza intrinseca (la sua produzione è immensa, per organo, clavicembalo, pianoforte, chitarra, archi e anche orchestra) e un fascino tutto particolare. La musica è anche matematica (rapporti tra note di diversa frequenza) e in Bach questo diventa quasi acusticamente visibile.

    @Stelllare

    Credo sia la prima cosa carina che mi sia stata detta dall'ambiente che gira attorno a quel simpatico blog che è numero22... grazie 1000, lo apprezzo ancora di più per questo! :)

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