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lunedì 1 dicembre 2008

Carramba... che sorpresa dal Belgio!!!

Nella foto la città di Bruges, Belgio

A tutti gli effetti sento che Perugia è la mia città: ci abito dal '73 e qui si è svolta gran parte della mia vita. Dal '67 al '73 ero invece cresciuto a Bologna, dove ricordo le più belle nevicate, i primi compagni di gioco e scuola, i primi baci dati sulle guance delle bambine, l'appartamento al 16° piano del grattacielo di Via Cellini, a ridosso della tangenziale.

Ma non sono nato nemmeno lì, bensì a L'Aquila, nel '65... però com'è volato il tempo! Mio padre è umbro. Per complicare ancora un po' le mie radici, mia madre è nata e cresciuta in Sardegna. Ed è lì, dove lui era stato temporaneamente distaccato (prestava servizio all'ENAOLI), che si conobbero. Ed è lì che si sposarono quando già lui era tornato a lavorare "in continente", a L'Aquila. Lei, insegnante, chiese ed ottenne il trasferimento in una scuola del capoluogo abruzzese. Così il destino ha voluto che, concepito in non si sa quale tappa del viaggio nuziale (mi piace immaginare che sia successo a Venezia), nascessi nella città del novantanove (99 castelli, 99 piazze, 99 chiese, 99 fontane e finanche quella delle 99 cannelle)... mi sarà venuta da qui la fissa per l'11 e i suoi multipli!? :-)

Poiché a L'Aquila non avevano parenti, mamma e papà dovettero trovare una baby sitter...
Tranquillizzo chi legge: non voglio raccontarmi ab ovo, è semplicemente che ieri, ultimo giorno di novembre, ho ricevuto una telefonata piacevolmente inaspettata e sorprendente dal Belgio: era Graziella, la baby sitter adolescente che si prendeva cura di me quando i miei genitori andavano a lavorare, che seguì i miei primi passi e mi fece mangiare tante pappe. Ahimè, non ricordavo più questa persona! Perciò è stato un dono ancora più prezioso sentire - anzi risentire - la sua voce, oggi che ha una sessantina d'anni e una figlia un po' più giovane di me (è stata lei a rintracciarmi nel web), anch'essa sposata in Belgio, e pure una bella nipotina (l'ho già visto in foto!). Le ho chiesto naturalmente come ero da piccolo: un bravo bambino, sorridente e allegro; e mi piaceva tantissimo giocare insieme a lei con il pallottoliere... sarà l'origine della mia passione per i numeri!? :-)

Coincidenze. Un mio carissimo compagno di liceo vive in Belgio insieme alla sua famiglia da una decina d'anni; ho riallacciato i contatti con lui giusto poche settimane fa, grazie a un sogno; mi ha invitato ad andare a trovarlo. Dopo la carrambata di oggi so che vive lì anche la mia baby sitter e certamente mi farebbe piacere riabbracciarla. Insomma, pare che debba decidermi ad andare nelle Fiandre, i segni in tal senso adesso sono inequivocabili. :-)

Buon dicembre a tutti... snif snif, sento aria di Natale!  

P.S. Internet è veramente uno strumento fantastico per tenere in contatto le persone e persino per farle ritrovare; uno strumento né buonocattivo, come ho detto nel post precedente, sta a noi saperlo usare bene o male.

7 commenti:

  1. Che bello!!e si. Internet a volte serve a qualcosa di buono!:) (infatti c'è chi lo sfrutta bene e chi male..peccato che la categoria di questi ultimi sfonda.)

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  2. Ciao Daniele,
    vai dove ti porta il vento!
    Qualcosa di buono quando ci si muove lo si trova sempre...e poi è bello recuperare ricordi e riallacciarsi con persone che sono state vicine alla nostra infanzia.
    Un caro saluto e una buona giornata

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  3. Rileggo della tua carrambata sotto una pioggia scrosciante. Sono contenta per te. :)

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  4. Grazie per i complimenti!!!^^ comunque è facile impantanarsi nelle "Lettere a Milena" ti assicuro che la prima volta che le ho avute in mano ho esclamato (già dalla prima pagina) "A Kafka!ma che voi dì?!" però, per mia fortuna, ero reduce dal mattone "Un altro scrivere- Lettere Brod/Kafka" nonchè da gran parte dei suoi racconti, di conseguenza mi è stato "Facile" carpire da quelle lettere qualcosa. Kafka ha una scrittura molto complessa, i suoi periodi sono lunghi e pesanti a tal punto che ci si perde, e automaticamente perdi di vista il senso della sua logica!. Comunque, non so...credo che le Lettere che mandava a Felice erano leggermente meno ermetiche (devo ancora prendere tra le mani questo libro!). A parte questo: sei del Cancro??non me lo sarei immaginato!in realtà credevo fossi un segno di fuoco...che ne so, un ariete?? incredibile...
    (P.S. Ritornando a Kafka, mi sono ricordata di una cosa che molti critici dicono sulle opere kafkiane, ovvero che non fanno parte di un genere preciso. Però io penso- semplicemente perchè ho avuto questa sensazione- che tutto ciò che lui ha scritto si possa, in un certo qual modo, intendere come uno dei primi esempi di ermetismo letterario e non poetico (Montale ed Unagaretti).)

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  5. Cara MKB, inserisco volentieri il link al pregevole post (del tuo altrettanto pregevole blog) a cui si riferisce il commento (mio) a cui rispondi qui. :)

    Ma come non sapevi che sono del Cancro?? Bastava guardare nel mio profilo: 10/07/1965 (e per la cronaca aggiungo L'Aquila, ore 8.00). Grande trigono d'Acqua pressoché perfetto (mi piace molto vedere quel triangolone equilatero nel mio tema!) tra Sole-Saturno-Nettuno; in Leone l'Ascendente, e Venere-Mercurio congiunti; in Sagittario la Luna. Non per niente uno dei miei nick "storici" (prima che arrivasse 22passi, è stato proprio acquaefuoco.

    P.S. Piuttosto ero io che non avevo fatto mente locale che Kafka fosse del Cancro: ora mi spiego perché con la sua scrittura sia stato amore a prima vista fin da ragazzo, anche se non attrazione sì tanto fatale come la tua! ;)

    A te, a Donnachenina e a Surrealina, un abbraccio e una dolce buonanotte.

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  6. Grazie per il link!^^ comunque ti ho risposto qui perchè almeno non devi passare per il mio blog per vedere se rispondo o meno.XD
    Non avevo fatto caso alla data di nascita nel tuo profilo...inoltre,anche se mi fosse caduto l'occhio non sarei comunque riuscita a ricordarmi il segno zodiacale.^^"

    L'ultima tua frase mi fa tanto sorridere...quando l'ho letta nella mia mente sono passate tutte le assurdità che ho combinato per accaparrarmi i suoi libri, tutti i discorsi che le mie compagne (tanto care)hanno dovuto subire...e inoltre l'ultima pazzia che sto per combinare: ho intenzione di fotocopiarmi alla biblioteca nazionale di roma "i colloqui con gustav janouch" visto che è introvabile.Insomma...si, sono una sua "fan" sfegata...XD

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  7. @MKB

    Ah, l'acqua in cui guazza lo scorpione... che meraviglia! ;)

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