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domenica 30 novembre 2008

Una mattina di serendipità

L'amore è la difficilissima comprensione che qualcos'altro all'infuori di noi è reale.
Iris Murdoch
Questo post vuole essere un esempio di come internet (e Google in particolare) ci offra un nuovo modo di selezionare e aggregare, nel groviglio pressoché infinito di dati e stimoli esistenti tra le sue reti, percorsi che non sai mai a quale sorpresa condurranno; seguendo tali "fili" possiamo infatti trovare non solo ciò che cerchiamo, ma molto più, secondo quel concetto che chiamasi serendipidità (serendipity): capacità di cogliere e interpretare correttamente un fatto rilevante che si presenti in modo inatteso e casuale nel corso di una ricerca. E questo è solo l'inizio delle opportunità che il web 2.0 sta mettendo in campo. Ci sono naturalmente anche aspetti negativi e inquietanti, ma lasciatemi soffermare ora su quelli positivi! E a proposito di percorsi e fili mi viene in mente come potrà cambiare la nostra percezione di muoverci in un territorio - e il nostro stesso rapporto con lo spazio in cui viviamo - per opera di una tecnologia prossima alla commercializzazione, battezzata virtual-cable, di cui ho sentito parlare qualche giorno fa alla radio. L'importante naturalmente è non diventare troppo dipendenti da tali "ausili" tecnologici, saperli usare consapevolmente piuttosto che diventarne schiavi, saperne anche fare a meno insomma!
Veniamo al dunque. Stamattina, curiosando sul sito del Sole 24 ore, sono stato attirato dal titolo di un articolo: "Disegno, dunque sono". Riguardava la carriera di Milton Glaser, un famosissimo grafico-illustratore-designer di cui probabilmente tutti ricordiamo almeno una delle tante creazioni (ad esempio la scritta I love New York, sintetizzata in I N.Y.). Incuriosito da quel che avevo letto, ho trovato su YouTube Art is work, un documentario su Glaser, che credo proprio debba essere stato una delle fonti di chi ha steso l'articolo. A un certo punto del video l'inquadratura si è soffermata su un foglio appoggiato nello studio di Glaser riportava la massima che ho scelto come epigrafe a questo post "LOVE is the extremely difficult realization that something other than oneself is real" nonché nome dell'autrice: Iris Murdoch. Poiché l'unico Murdoch che conoscevo fino ad oggi era il noto magnate delle telecomunicazioni, ho messo in moto Google e ho scoperto che Iris Murdoch (1919-1999) è una scrittrice inglese di origine irlandese, molto celebre nel mondo anglosassone. Tra l'altro è proprio della sua vita e della sua malattia che racconta il film Iris - un amore vero (2001), di cui ricordo di avere sentito parlare e che ora mi riservo di vedere alla prima occasione. A questo punto ho preso un po' di massime tratte dalla produzione letteraria di Iris Murdoch trovate in inglese su wikipedia e le ho tradotte.
  • The chief requirement of the good life... is to live without any image of oneself.
  • Il primo requisito di una vita virtuosa... è vivere senza alcuna immagine di se stessi.
  • We can only learn to love by loving.
  • Possiamo imparare ad amare solo amando.
  • Love is the extremely difficult realisation that something other than oneself is real. Love, and so art and morals, is the discovery of reality.
  • L'amore è la difficilissima comprensione che qualcos'altro all'infuori di noi è reale. L'amore, e così l'arte e la moralità, sono la scoperta della realtà.
  • There is no substitute for the comfort supplied by the utterly taken-for-granted relationship.
  • Non c'è nulla che valga il conforto assicurato da una relazione tale da poter essere completamente data per scontata.
  • I think being a woman is like being Irish... Everyone says you're important and nice, but you take second place all the same.
  • Penso che essere una donna sia come essere Irlandese... tutti ti dicono che sei importante e simpatica, ma allo stesso tempo finisci sempre seconda.
  • Being good is just a matter of temperament in the end.
  • Star bene in fondo è solo una questione di carattere.
  • People from a planet without flowers would think we must be mad with joy the whole time to have such things about us.
  • Gli abitanti di un pianeta senza fiori penserebbero che noi dovremmo essere sempre pazzi di gioia, ad avere tali cose intorno a noi.
  • Almost anything that consoles us is a fake.
  • Quasi tutto ciò che ci consola è falso.
  • Writing is like getting married. One should never commit oneself until one is amazed at one's luck.
  • Scrivere è come sposarsi. Uno non dovrebbe mai impegnarsi finché si stupisce della fortuna di qualcuno.
  • All art is the struggle to be, in a particular sort of way, virtuous.
  • Tutta l'arte è la lotta per essere, in un certo particolar modo, virtuoso.
  • Bereavement is a darkness impenetrable to the imagination of the unbereaved.
  • Il lutto è un'oscurità impenetrabile per l'immaginazione di chi non ha mai perso qualcuno.
  • The sin of pride may be a small or a great thing in someone's life, and hurt vanity a passing pinprick or a self-destroying or even murderous obsession. Possibly, more people kill themselves and others out of hurt vanity than out of envy, jealousy, malice or desire for revenge.
  • Il peccato d'orgoglio può essere una piccola o una grande cosa nella vita di qualcuno, e la vanità ferità un'effimera puntura di spillo o un'auto-distruzione o perfino un'ossessione omicida. Probabilmente le persone uccidono se stesse e altre più a causa della vanità ferita che dell'invidia, della gelosia, del rancore o del desiderio di vendetta.
  • Art is the final cunning of the human soul which would rather do anything than face the gods.
  • L'arte è l'ultimo espediente dell'anima umana, che farebbe qualsiasi cosa pur di non affrontare gli dei.
  • Perhaps misguided moral passion is better than confused indifference.
  • Forse una passione immorale è meglio che una confusa indifferenza.
  • The cry of equality pulls everyone down.
  • Il lamento dell'uguaglianza trascina giù chiunque.
  • But fantasy kills imagination, pornography is death to art.
  • Solo i prodotti della fantasia uccidono l'immaginazione, la pornografia è morte per l'arte.
  • I daresay anything can be made holy by being sincerely worshipped.
  • Oso dire che qualunque cosa può essere resa sacra dall'essere venerata con tutto il cuore.
  • Perhaps when distant people on other planets pick up some wave-length of ours all they hear is a continuous scream.
  • Forse quando i lontani abitanti di un altro pianeta captano qualcuna delle nostre frequenze tutto ciò che ascoltano è uno strillo ininterrotto.
  • The notion that one will not survive a particular catastrophe is, in general terms, a comfort since it is equivalent to abolishing the catastrophe.
  • La nozione che qualcuno non sopravviverà a una certa catastrofe è, in generale, un sollievo da quando corrisponde a impedire il vericarsi della catastrofe.
  • A bad review is even less important than whether it is raining in Patagonia.
  • Una cattiva recensione è molto meno importante che se piovesse in Patagonia.
  • Happiness is a matter of one's most ordinary everyday mode of consciousness being busy and lively and unconcerned with self. To be damned is for one's ordinary everyday mode of consciousness to be unremitting agonising preoccupation with self.
  • Essere felici è una questione che riguarda un nostro consueto quotidiano livello di consapevolezza nell’essere attivi, energici e indifferenti al nostro sé. L'inferno, per il nostro consueto quotidiano livello di consapevolezza, è preoccuparsi incessantemente e tormentosamente del nostro sé.
P.S. Ringrazio la cara Surrealina per la consulenza sull'ultima traduzione: io m'ero un po' impantanato! Buona domenica.

3 commenti:

  1. Se arriva Stella da te (un'amica storica) e può essere già arrivata (ieri ha avuto il mio indirizzo) tranquillo che ti dà un'altra traduzione e Stella è una pignola quindi è affidabile. Buona domenica.

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  2. ci credi che arrivo da te PER L'ESATTO ITER da Glaser alla citatio di Iris Murdoch?
    per cui piacere! :)
    nina

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  3. Davvero fantastico Nina!!!
    Piacere di averti a bordo e un serendipitoso saluto ;-)

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