"Brevi racconti. Quasi minimal non per questo di minor rilievo. Storie raccontate dal punto di vista femminile, mai noiose, alcune volte quasi paradossali che esprimono comunque un punto di vista diverso e anche inaspettato. Si leggono tutti d'un fiato perché incuriosiscono e fanno anche sorridere. Uno sguardo al mondo femminile soffice ma contemporaneamente disincantato."
Paolo Villaggio
Alla Libreria Oberdan, via Oberdan 52, di Perugia, sabato 20 settembre alle ore 18 presentazione di Al Cambio di luna di Paola Merolli, Grimaldi Editore (2007).
"L’autrice sarà introdotta dalla responsabile editoriale Biancamaria Casale, e l’attore di teatro Raffaello Benedetti leggerà ed interpreterà alcuni passi del libro. Interverrà inoltre lo scrittore perugino Daniele Passerini. Come di consueto, al termine della presentazione, seguirà un rinfresco." (dal sito della libreria)
Il 1° settembre, mentre raggiungevo l'aeroporto di Bologna per imbarcarmi alla volta del Cairo, mi ha telefonato Bianca Maria Casale - ex editrice editoriale della Bonanno (con cui ho pubblicato) e ora collaboratrice di altri editori - per invitarmi a intervenire come correlatore alla presentazione dell'ultimo libro di Paola Merolli. M'è parso un ottimo auspicio per il mio viaggio in Egitto con madre e figlia. Martedì scorso, tornato a casa, ho trovato puntuale nella cassetta delle lettere il libro... e tutto il tempo di gustarmelo, visto i 4 giorni di riposo prescritti dal medico per risolvere la lombalgia che mi ha colpito rientrando in Italia.
L'ho letto e riletto, merita davvero: Al Cambio di luna è un caleidoscopio rimescolato dodici volte per dare vita ad altrettante storie, diverse nella trama ma simili quanto lo sono tra loro le discendenti di Eva, figlie della luna e dei suoi ritmi, accomunate dai pezzetti di vetro colorato del linguaggio segreto delle fate. Un filo di scelte stilistiche e contenutistiche lega insieme i dodici racconti come capitoli di un'unica raffigurazione del femminile. L'azione è sempre in prima persona, simile a un copione teatrale. La protagonista è sempre una donna. Attraverso i suoi occhi vediamo la scena, attraverso il flusso dei suoi pensieri e delle sue emozioni - intervallato dai dialoghi con gli altri personaggi - ne ricostruiamo la storia, comprendiamo cosa sia successo nel passato, cosa avvenga nel presente e cosa probabilmente succederà.
Commuovono, sorprendono, divertono, volano piuttosto che cadere le nostre dodici eroine: bibliotecarie, biologhe, commesse, casalinghe, promesse spose, galleriste, funzionarie di banca, mogli e madri, tutte inquadrate in qualche convenzione, finché nel flusso monotono dei giorni lampeggia inaspettato un appuntamento col destino, un segno che riconoscono e seguono. Il deus ex machina che cambia le loro vite è quasi sempre un incontro con un uomo, spesso annuncio di un colpo di fulmine o persino foriero di una vendetta; talvolta a far capolino sono gli animali, antichi messaggeri totemici del nostro inconscio; oppure un'anziana che parla o si comporta come una sciamana.
Ciascuna di queste dodici donne all'improvviso riconosce e accoglie il proprio lato lunare, segreto e selvaggio, non lo nega più, cessa di averne paura, pure in barba alle buone creanze e alle regole con cui è stata cresciuta. Che sia giovane, di mezza età, anziana, affascinante, brutta, magra, obesa, affronta un momento decisivo della vita: vince il complesso di non essere bella o all'opposto si concede di usare la sua bellezza senza più sensi di colpa; supera il trauma di una violenza o affronta un male incurabile; incontra l'amore, segue il proprio cuore, torna a sentirsi attraente e vogliosa anche se sposata, anche se vecchia; ha il coraggio di lasciare chi non la merita e correre verso chi sa comprenderne e cullarne l'anima. Prende in mano il proprio destino. Paola Merolli non svela mai il nome della protagonista, come volesse suggerire ad ogni lettrice di potersi rispecchiare nei dodici volti di luna che intitolano i racconti: Luna nuova dei Fiori, del Lupo, delle Fate; Luna crescente della Lepre, delle Erbe, della Vendemmia; Luna piena della Fragola, della Tempesta, della Quercia; Luna calante dell'Anima, della Nebbia e Blu.
Volutamente non ho accennato ad alcuna delle dodici trame: è troppo bello svelarle per conto proprio, pagina dopo pagina. Aggiungo anche che il sottotitolo del libro potrebbe tranquillamente essere Sussurri, versi di uccelli, miagolii e schiocchi di lingua, senza togliere al lettore la sorpresa di scoprire perché!
Una lettura da consigliare solo a un pubblico femminile? Assolutamente no, anzi. Le trame di Paola Merolli sottolineano quanto Sole e Luna siano molto meno antagonisti che complementari. I racconti di Al Cambio di luna sono percorsi da frusci di gonna, concavità e convessità di conchiglie e chiocciole, acqua che piove dal cielo o ondeggia nel mare, così come da passi, abbracci, sguardi e parole d'uomo, più spesso raffigurato positivamente che negativamente; raccontano una ricerca di senso e felicità che non ha divisioni di genere. Pertanto incantano il lettore di sesso maschile che coltiva in sé il "mago", riconosce e rispetta il potere della donna e cerca la donna che non teme quello del suo bastone.
P.S. A farmi amare ancor di più questo libro è la sua suddivisione in quattro parti legate alle quattro fasi lunari, esattamente come il mio Sospensioni di gravità e Plenilunio d'Autunno di Chicca Morone. Ma questo è un vezzo mio.
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