Forse il motivo principale per cui mi piace scrivere i libri - al di là del daimon più o meno elevato che spinge a farlo - è che portano, per vie spesso magiche e sorprendenti, a incontrare e conoscere in particolare lettori e altri scrittori. Lettori come Betty, che ha organizzato per me una fabulosa presentazione a Venezia, grazie alla quale per caso la poetessa Dania Lupi, di passaggio nel capoluogo Veneto, ha scoperto poche settimane dopo i miei libri alla Libreria Studium, li ha comprati e apprezzati, dopodiché ha voluto parlarmi.
In effetti dopo aver letto Incantamenti e Luoghi - ultima opera pubblicato da Dania nel 2006 per Edizioni Tracce, Pescara - anche io come lei ho notato davvero tante similitudini nella forma e nei contenuti nel nostro modo di fare poesia così come nella ricerca spirituale che anima entrambi.
E' stato un grande piacere incontrarla in questi giorni ad Assisi, dove si è trattenuta qualche giorno, e ancora continuare a chiacchierare riaccompagnandola verso Roma, per di più insieme a una persona a cui sono molto legato (e il bello di avere una Multipla è che in tre si può stare tutti insieme sui sedili davanti!), passando con animo da viaggiatore per una serie di luoghi pieni d'incantamenti, da Assisi a Monteleone di Spoleto, da Leonessa fino alla dolce valle di Rieti, maternamente ricca di acque, regalmente sormontata dal massiccio del Terminillo e incoronata di paesi sulle alture circostanti.
Leggerò sicuramente gli altri libri di Dania... e non sono pochi! Cito dalla quarta di copertina di Incantamenti e Luoghi: " Dania Lupi è nata a Roma. Vive tra Assisi e la sua città natale. Le raccolte di poesia pubblicate sono: Percorso n. 2 (1978), Capo solare (1985), In stato di presenza (1987), La stanza delle rose (1992), Medicamenta in Rosa (1999). Tra gli scritti dedicati all'infanzia Ninne Nanne - Terra e Luna (1988, con varie edizioni fino al 2005). Ha allestito diverse mostre e performance di poesia visiva, tra le quali Festival di Spoleto (1977, 1992) e Notte di Poesia, Assisi (1998). Segue per la RAI trasmissioni su natura, poesia e meditazione, curandone testi e regia." Per adesso copio qui una breve selezione di alcune sue poesie - che mi hanno folgorato alla prima lettura - tratte da Incantamenti e Luoghi.
Prova, mi disse lui "Entra in un roseto potrai sentire i racconti del mare". Solo occhi abituati all'immagine di un tempio potranno trovarlo ovunque. .............................................. Se hai paura del dolore l'amore non ti cerca. Ricordi l'abbraccio del mare alla riva? Così fa il giardiniere con le rose anche se tutte le spine provano a toccarlo. .............................................. Da sempre cammino in compagna degli alberi, del vento. Ma tu mi vedi solo spettinata. .............................................. Come in un roseto spicca una Rosa così tra la folla mi appari tu fiorito e attento. Re dei Re. Dunque dove vuoi che io posi la mia veste? .............................................. Arrampicarsi arrampicarsi sugli alberi e scendere fioriti. .............................................. Mani ornate di merletti. Merletti e mani s'intrecciano nel tratto. Non c'è più distanza. Chi canta e chi è cantato?La poesia di Dania Lupi ruota attorno all'immagine e al simbolismo della rosa, come spiega Maria Luisa Spaziani nella prefazione di Incantamenti e Luoghi: "La rosa, si è detto, domina in tutta la poesia di Dania Lupi. Ci sono belle parole fuori moda come anima e cuore, e altre come le due del titolo, dove i "luoghi" sono luoghi di incantamento. Inserisco un ricordo personale: anni fa, parlando con Jorge Luis Borges, ho avuto occasione di domandargli se per lui, sulla terra, ci fossero dei luoghi personalmente consacrati. Mi rispose che i luoghi che ognuno di noi consacra al ricordo, non sono quelli dove ci siamo innamorati, dove nostra madre è morta, dove abbiamo avuto un grande premio, ma sono esclusivamente quelli che ci hanno ispirato una poesia. Dania Lupi è senz'altro d'accordo. Dunque "l'incantamento della rosa in certi luoghi" convoglia sulla rosa il significato essenziale dell'insieme, qui e nelle precedenti raccolte, perché evidentemente per lei la rosa è una direzione e un archetipo. La diranno "la poetessa delle rose"..."
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