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venerdì 2 marzo 2018
Autodenuncia di violazione del silenzio elettorale da parte del blog 22passi!
63 commenti:
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Nell'occasione ricordo a tutti il pranzo di 22passi il 25 marzo del cuore di Roma, ospiti della "Rimessa Roscioli" di Alessandro Pepe (ULTIMI POSTI DISPONIBILI!):
RispondiEliminahttps://22passi.blogspot.it/2018/02/le-ragioni-sono-di-tutti-torti-compresi.html
Tornando invece alla campagna elettorale, suggerisco la lettura di questo articolo:
RispondiEliminahttps://www.termometropolitico.it/1291217_elezioni-politiche-2018-ultimi-sondaggi-9.html
@Daniele
RispondiEliminaconfessa, non solo hai oscurato l'etichetta del barattolo giallo, con l'insostenibile olio di palma tra gli ingredienti, ma hai pure spennellato il coperchio giallo con grasso di topo, come fanno i produttori di mangimi per far ingurgitare ai gatti gli intrugli più improbabili. 😜
Io mi gioco i 5 stelle al 34%
RispondiEliminaPropongo scommessa elettorale
RispondiElimina@Franco
RispondiEliminaSe fossimo in un sistema elettorale proporzionale perfetto avresti perfettamente ragione, Ma vista la legge truffa con cui andiamo a votare domenica il problema è che il tuo voto antifascista può portare al governo i fascisti tutto lì... È una questione di mera matematica come ti ho provato già a spiegare
@Franco
RispondiEliminaTi giuro su tutto quello che è più caro che la foto è spontanea al 100%. Detto altrimenti l’idea del post m’è venuta dopo la foto, osservandola, e non prima.
La saggia gatta Cloe! ;-)
RispondiEliminaMa il polpo paul é sempre vivo?
RispondiEliminaEra una sentenza! :-D
@ Silvio
RispondiEliminaRilancio la scommessa di Alessandro, mi va bene il Movimento 5 stelle al 34%. più "all in", ovvero tutto quello che possiedo in cambio di tutto quello che possiedi tu nel caso il mio singolo voto determinasse la sconfitta del movimento 5 stelle e la vittoria di Berlusconi, Salvini e Meloni. In fondo cosa ti costerebbe fidarti della tua inoppugnabile ragione di mera matematica che opponi al mio diritto di esprimere liberamente il mio voto di sinistra attribuendogli il potere malefico, sovrannaturale e controintuitivo di far vincere la destra? Sono un po' tardo: ho forse capito male quello che hai (inutilmente) provato a spiegarmi?
@ Daniele
RispondiEliminaIl tuo non era un gioco? Ho risposto giocando.
@ Silvio
Preciso meglio le ragioni di mera matematica per le quali dovresti accettare la mia scommessa. Ci sono zero probabilità su dieci alla centoventesima che la destra vinca a causa di un voto di sinistra. C’e Invece una probabilità su dieci alla centoventesima che il Movimento 5 Stelle perda a causa del mio singolo voto e che questo sia l’unico voto che lo distanzi dalla destra, con la sua stessa percentuale superiore al 40% e la faccia vincere. In fondo potresti anche guadagnarci. Prova ad accettare la scommessa, ti prego. 🤪
@Franco
RispondiEliminaEddaje con questo pseudo-ragionamento (una classica euristica fallace, direi) secondo cui il voto di ciascuno di noi non incide sul risultato finale... ma se ragionassimo tutti così?
Tutti ci asterremmo, o voteremmo l’opposto di quello che vorremmo votare... tanto il nostro voto è ininfluente.
Tutti sappiamo che le possibilità di vincere alla lotteria sono talmente basse da essere approssimabili tranquillamente a 0. Eppure ogni tanto un biglietto lo comprimano.
Tutti sappiamo che il nostro singolo voto è talmente poco influente da renderne il suo valore praticamente nullo, eppure tante persone decidono di andare a votare comunque.
Ecco, francamente penso che un buon cittadino debba votare COME SE il suo voto fosse quello decisivo... direi che questa è la radice stessa della democrazia.
E non è un gioco. :)
No Daniele, ho già spiegato l’elelevata influenza positiva che attribuisco al mio voto. Quella di affermare una chiara volontà antifascista, antirazzista e di difesa dei diritti degli oppressi. Volontà che non riconosco al Movimento 5 Stelle. Punto. In subordine ho solo opposto ai tentativi di demonizzazione tuo e di Silvio l’improbabilità pressoché assoluta che la sua influenza sia negativa. Naturalmente preferirei che il suo valore positivo vincesse e riconoscerei a una maggioranza autenticamente di sinistra e «udite, udite!» anticapitalistica un potenziale rivoluzionario immensamente superiore a quello del Movimento 5 Stelle.
Elimina@Franco
RispondiEliminaGuarda che il mio commento sul mi oconsiderarmi in torto non era ironico. Sono veramente molto confuso.
@Franco
RispondiEliminaNon capisco se non capisci o fai finta di non capire...
Se vuoi facciamo questa scommessa:
Se lunedì la coalizione di centro-destra si rivela la vincitrice di queste elezioni ed il MoVimento 5 Stelle risulterà essere la seconda coalizione e lo scarto tra le due coalizioni sarà sarà Inferiore alla percentuale di liberi e uguali Allora tu mi pagherai una pizza. Altrimenti te la pagherò io.
Hai capito qual è il problema?
@tutti
RispondiEliminaIo entro in silenzio elettorale. Ero a cena con un gruppo di stimati amici tutti votanti la qualsiasi ma sicuri che il male assoluto fossero i 5 stelle. Sono veramente confuso e sconfortato. Ma tant’è. Lungi dal dire che Franci sia in errore. Il mio commento nel considerarmi in errore era una provocazione ma sentita. Davvero mi sento in errrore. Quindi appunto torri e ragioni. Credo auspico e spero che tutte queste divisioni siano figlie di giochi e sistemi al di sopra di noi. Auguro a tutti un buon voto, responsabile e appassionato. Ci sentiamo domenica dopo le 23. Un abbraccio a tutti e grazie per questo luogo di sfogo e partecipazione.
@Ale Pepe
RispondiEliminaIo penso che invece scriverò (commenti) più nelle prossime 24 ore che nell’ultima settimana! :)
Un abbraccio e a lunedì
P.S. A me considerare il M5S il male assoluto sembra un chiaro indizio di arroccamento a vecchie chiavi di lettura e difficoltà a interpretare la società presente... direi che la pensiamo in modo molto lato simile (o meglio che arriviamo a medesime conclusioni, tu seguendo la tua “logica politica” e io il mio “istinto politico”.
@Franco
RispondiElimina...ho solo opposto ai tentativi di demonizzazione tuo e di Silvio...
Ecco, è questo che mi lascia veramente perplesso e di stucco: la tua percezione che io “demonizzo” il tuo pensiero. Ti ringrazio per averla esplicitata perché è proprio questo il punto cruciale, secondo me.
Ora se mi vuoi credere bene, se non mi vuoi credere pace (però nella mia testa ci sono io e penso di sapere meglio di te cosa ci sia o non ci sia): ti ASSICURO che sono agli antipodi di quello che dici, non ti demonizzo e penso (e tre!!!) che la tua posizione sia rispettabile e corretta rispetto ai tuoi postulati. Non capisco proprio perché ti sentì demonizzato, mi sembra piuttosto che ti sei messo in una posizione eburnea, un po’ sorda a tutto quello che ti si dice, un po’ vittimistica, un po’ snob come di malcelato senso di superiorità etica rispetto a noi “povera gente confusa” che vota 5stelle.
E a dirla tutta mi sembri uno che si è messo in una strada senza uscita e da una parte dice (orgogliosamente) di essere su una autostrada e dall’altra accusa (vittimisticamente) gli altri di averlo messo spalle al muro. Boh!
Ora tu risponderai che non c’è nulla di tutto questo nella tua testa e avremo l’ennesima controprova della differente reciproca percezione, non tanto del M5S, quanto dell’idea che l’uno ha dell’idea che l’altro ha di lui.
(ehm, furia di dare un colpo al cerchio e uno alla botte la botte fa acqua da tutte le doghe!)
@Ale Pagnini
RispondiEliminaMa il polpo paul é sempre vivo?
Era una sentenza! :-D
Aiuto! Che significa??? :)
@Ale Pepe
RispondiEliminaIo mi gioco i 5 stelle al 34%
Propongo scommessa elettorale
Io vado per esclusione.
Parto dall’idea che PaP, LeU, PVU, CPI ecc. raccolgano tutti insieme il 10% dei voti validi.
Stimo/spero che la quadruplice alleanza capeggiata da Renzi farà flop e arriverà al 25%.
Resta dunque un 65% di voti da spartire tra la quadruplice alleanza capeggiata da Berlusconi e il M5S e dico 32% a quello e 33% a questo.
Movimento 5 stelle al 38%...tsunami in arrivo!!!
RispondiEliminaInizia una nuova era per l’Italia che in un paio di lustri (forse 3)potrà tornare tra i paesi che contano davvero...
@Trizio
RispondiEliminaSpero che il totovoto lo vinci tu... però sinceramente non ho più tutta questa fiducia nella lungimiranza dei miei compatrioti.
@ Daniele
RispondiEliminaEhhhhh.....non ricordi l'infallibile polpo Paul? googla googla, se ne occupa pure wikipedia.
Poerannoi! !! Non c'é memoria, non c'é cultura, per forza poi la gente vota i cinquestelle :-D :-D :-D
Ora scusate ma devo preparare l'attrezzatura da grotta x celarmi sottoterra alla vostra sanguinaria vendetta! :-D
@ale
RispondiEliminaAh ok, senza guardare Google!
Ero troppo concentrato sulla politica per pensare allo sport! :))))
@tutti
RispondiEliminaComunque ho dato un pronostico direi realistico: mi piace immaginare un M5S alle soglie del 40% ma faccio fatica a ipotizzare lo spostamento di voti che dovrebbe esserci per permettere ciò (in parte dal Cntrdx a M5S e PD e in parte dal PD al M5S).
@ Daniele
RispondiEliminaIn pratica hai replicato in ambito politico le imprese del polpo Paul, con la complicità dei tuoi gatti ;-)
in abruzzo 7/7 uninominali al m5s
RispondiEliminaMa è solo Franco a non capire il problema che pongo agli intellettuali di sinistra o non mi capisce nessuno?
RispondiElimina@Silvio
RispondiEliminaMa è solo Franco a non capire il problema che pongo agli intellettuali di sinistra o non mi capisce nessuno?
Forse mi sono perso, non è la stessa cosa che diceva Ale Pepe degli intellettuali?
@bertoldo
in abruzzo 7/7 uninominali al m5s
SPERIAMO!
@Ale Pagnini
In pratica hai replicato in ambito politico le imprese del polpo Paul, con la complicità dei tuoi gatti ;-)
È vero! :D
Ma ribadisco, quando ho fatto le foto era un gioco innocente suggeritomi dalla miniature della nutella.
È riguardando le foto e associando a posteriori i colori ai partiti che mi è venuto in mente l'idea che poteva essere visto come un sondaggio.
Un sondaggio alla polpo Paul! :)))
ERRATA CORRIGE
RispondiEliminaLo spostamento di voti che avevo in mente non è in parte dal Cntrdx a M5S e PD e in parte dal PD al M5S ma in parte dal Cntrdx a M5S e CntrSx e in parte dal CntrSx al M5S. Mi sembra che il grosso dei flussi potrebbe essere solo questi... se venisse fuori un risultato storico del M5S verso il 40%.
@ Silvio
RispondiEliminaLa successione dei tuoi apprezzamenti alle mie libere, legittime e fondate opinioni è stata: offesa all’intelligenza, schizofrenico, incapace di capire. Per completare l’opera hai appiccicato la somma di tali pregiudizi all’etichetta di intellettuale di sinistra. E sei riuscito a darti ragione attribuendo alla mia scelta una valenza, una motivazione e un risultato esclusivamente negativi. Perfetto ma se l’unico modo per darti ragione è ritenere che le opinioni di tutti quelli che la pensano diversamente da te non siano degne di rispetto e siano frutto della loro incapacità di capire sei messo piuttosto male. Dubito che su tale base riuscirai a far comprendere le tue ragioni agli intellettuali di sinistra, a quelli né di destra né di sinistra, a quelli di destra e di sinistra insieme, a quelli di destra e ai non intellettuali. Ciò detto ti do pienamente ragione: non ti capisco.
Se nessuno capisce quello che scrivo sull'argomento direi che è inutile perdere altro tempo a scrivere su questo tema.
RispondiEliminaLunedi qualcuno capirà, qualcuno no...
@ Franco
RispondiEliminaAnche se vedo nel M5S e nei suoi programmi una prevalente collocazione a sinistra, condivido il tuo giudizio che – per chi si sente eticamente chiuso alla sopraffazione, ai fascismi e anche alla dittatura del liberismo finanziario – alcune posizioni assunte dal M5S possono non essere così radicali come tu, io e altri ci augureremmo. Credo però che la cosa sia riferibile ad un approccio più raffinato e concreto.
Le posizioni radicali di destra e soprattutto di sinistra, nella politica italiana, sono sempre state e anche autorevolmente rappresentate. Ciò non ha impedito che in settant'anni di democrazia mai siano riuscite ad incidere sulla politica nazionale. Ne' oggi che l'Italia, per colpa dei governi che si sono ultimamente succeduti, si trova ad arrancare agli ultimi posti in Europa si intravvede come possibile soluzione l'affermazione di posizioni radicali che intendano sovvertire i fondamenti del fallimentare sistema del liberismo selvaggio. Se qualcosa si può fare per il bene del paese, che di tanta serietà e onestà ha bisogno, prima dei massimi sistemi, è quindi necessario pescare consensi là dove gli elettori sono potenzialmente raggiungibili. Connotarsi troppo su un estremo (verso il quale comunque è orientato il programma) non faciliterebbe assolutamente l'affermazione del movimento, ne limiterebbe la forza rifondatrice e solleverebbe ulteriori “paure” da parte di quei (tantissimi) italiani, interessati e non, che hanno paura del nuovo.
Secondo il mio giudizio, mantenersi non troppo schierati è quindi un'esigenza imprescindibile per non fornire alibi (abilmente sfruttati da decenni) e raggiungere una massa critica sufficiente a poter guardare a scenari più ampi.
Per errore ho pubblicato questo commento sul post precedente, quindi lo reinserisco.
RispondiEliminaFranco Sarbia
“il post non è forse intitolato «Le ragioni sono di tutti, torti compresi»? Come spieghi allora una visione manichea per la quale un punto di vista diverso dal tuo equivarrebbe necessariamente al torto o alla ragione totali? “
Ecco come leggo il post di Alessandro.
I torti e le ragioni sono di tutti, ma non nella stessa misura, altrimenti Stalin e Hitler hanno avuto le loro giuste ragioni per aver fatto ciò che hanno fatto. Ciò significa che anche in torti così evidenti esiste un’infinitesima ragione che ha dato modo alla loro follia di esprimersi e crescere a dismisura producendo i danni che “quasi tutti” conosciamo. Nel santo e nel criminale albergano sia seme della santità sia il seme della criminalità, ma con un peso immensamente differente.
Quello che ho portato è un esempio limite e quindi il confronto con l’attuale situazione politica vi prego di leggerlo come metodologico.
Questo per dire, entrando nell’attuale momento storico, che, tra le diverse opinioni, alcune sono più corrette e altre meno corrette o, se preferisci, alcune sono più scorrette e altre meno scorrette. Quindi non tutte le opinioni sono uguali e eticamente corrette. Ognuno ha il dovere di seguire la sua visione etica e questo dovere implica il giudizio su chi esprima un pensiero che vada e diriga gli altri verso un’etica ritenuta pericolosa. Abdicare a questo dovere, e manifestarlo, significa entrare nel mondo dell’irresponsabilità e dell’indifferenza, camuffandolo in mille modi, usando, a volte, trucchi rozzi e stupidi, a volte, ragionamenti straordinariamente raffinati e intelligenti.
Sarà la storia il vero giudice su chi avrà pensato e agito bene.
Caro Sarbia quando tu, nel post precedente, hai marchiato di fideismo chi, come Silvio ha espresso opinioni (che io penso ben argomentate), ma diverse dalle tue , non gli hai forse dato, in forma un po mascherata, dell’ignorante? E allora perché ti sei indignato, quando a torto, hai pensato che io avessi rivolto a te questo epiteto?
“La successione dei tuoi apprezzamenti alle mie libere, legittime e fondate opinioni... “.
Concordo sul fatto che le tue opinioni sono libere e legittime, ma che siano fondate direi che è una parola impropria, userei piuttosto il termine argomentate: è meno massimalista.
Poi, diverso è rispettare la libertà di pensiero e diverso è rispettare il pensiero che da quella libertà discende. Il tuo ragionamento porta a un fondamentalismo che ostacola la dialettica e quindi inaridisce la vita.
Non vorrei che quanto scritto possa offendere la tua sensibilità. Questa è l’ultima cosa che desidero; vorrei invece che mi dicessi dove sbaglio, quando affermo che qualunque pensiero contiene torto e ragione, ma non nella stessa misura e che è ognuno di noi ha il dovere e la responsabilità non solo di non rispettarlo, ma anche di combatterlo con tutte le forze della passione e della ragione, altrimenti non solo saremmo degli irresponsabili, ma anche gli alfieri dell’irresponsabilità.
Poi, fuori dalle ipocrisie, qualcuno veramente, nei fatti, ammira il pensiero di chi la pensa diversamente?, può accadere, ma allora significa che abbiamo cambiato idea. Cerchiamo almeno di trattare le opinioni contrarie alle nostre cogliendone la direzione etica e di farlo nel miglior modo possibile.
Ti prego Franco perdi due minuti a leggere questo appello di Di Maio e dimmi in che cosa non corrisponde ai tuoi valori:
RispondiEliminahttps://www.ilblogdellestelle.it/m/index.html
L’ultimo appello di ieri di Luigi Di Maio, candidato premier del MoVimento 5 Stelle.
RispondiEliminaVoglio leggervi una lettera. Una lettera che parla della mia generazione, tutte quelle persone che sono nate tra la metà degli anni '70 e la fine degli anni '90, quelli che oggi hanno grossomodo tra i 20 e i 40 anni, ed è indirizzata a tutti quelli che ci guardano perchè noi siamo il futuro del Paese, ma che ancora non si fidano del tutto di noi.
Noi siamo stati chiamati in tanti modi. Generazione y, millennials, tanti nomi perchè in fondo chi ci guardava da fuori non ci ha mai capito. La realtà è che siamo la generazione del "nonostante tutto".
Perché noi siamo quelli che nonostante tutto ce la stanno facendo.
All’inizio sembrava tutto perfetto. I nostri genitori avevano un lavoro e il futuro sembrava assicurato. Poi mentre crescevamo tutto è cambiato all'improvviso e lì per lì non ce ne accorgemmo. Il muro di Berlino che cadeva in diretta Tv. Tangentopoli e Mani Pulite. Il rumore del modem 56k che si diffondeva in casa. L'11 settembre del 2001. Un ordine che era lo stesso da 50 anni si stava sgretolando.
Poi siamo cresciuti e abbiamo fatto l’università perchè ci avevano raccontato che bastava prendere una laurea per avere un posto fisso, guadagnare dei soldi, fare un mutuo e mettere su famiglia. Invece no, non è stato così. Ci siamo trovati ad affrontare un mondo che non eravamo stati preparati ad affrontare. Non è stato facile, anche perchè mentre ci attrezzavamo per prendergli le misure dovevamo sorbirci pure quelli che ci dicevano che era colpa nostra se non riuscivamo ad avere "successo", se non compravamo la casa, se non ci sposavamo. Ci davano dei bamboccioni.
Non ci siamo abbattuti. Ci siamo evoluti. Abbiamo cambiato mentalità. Ci avevano detto che dovevamo seguire dei binari prestabiliti, ma poi ci siamo accorti che era un binario morto. E allora abbiamo spiccato il volo. Abbiamo mollato i vecchi metodi e abbiamo cominciato a cercare nuove informazioni su internet e le abbiamo trovate. Abbiamo fatto i camerieri per pagarci gli studi. Abbiamo speso un sacco di soldi in affitto, pubblici e cellulari. Ci siamo inventati nuove professioni. Abbiamo creato startup. Abbiamo fallito innumerevoli volte. Abbiamo viaggiato come mai nessuna generazione prima di noi. Abbiamo imparato le lingue. Siamo andati all'estero a fare esperienza perchè qui le porte erano aperte solo per i “figli di” o per quelli che avevano il doppio dei nostri anni e non avevano nessuna intenzione di mollare il loro posto.
(segue)
Il mondo è cambiato e allora noi siamo cambiati assieme al mondo, adattandoci ai nuovi contesti. E ora siamo diventati grandi. E vogliamo rivendicare il diritto a guidare il cambiamento di cui il Paese ha bisogno.
RispondiEliminaPerchè il mondo è cambiato, noi siamo cambiati, ma l'Italia è sempre la stessa. Quelli che comandano, quelli che si candidano a governare sono sempre gli stessi da 20 anni. La mobilità sociale non esiste, i più ricchi di oggi sono gli stessi del secolo scorso. E questo succede solo in Italia. Questo Paese non cambia e non si adatta al mondo perchè chi comanda non vuole cambiare e ci sta portando sempre più giù. Per una evoluzione della specie devono cedere il passo. Non è una minaccia, è una legge biologica, ed è la storia a dircelo.
Noi abbiamo il dovere di cambiare questo Paese, abbiamo la responsabilità di dotarlo delle nostre competenze per farlo entrare dalla porta principale nel mondo che è cambiato. Perché così com'è non si va da nessuna parte. Chiedete a un burocrate di scrivere una poesia. Non ci riuscirà mai.
Il mondo di oggi è caratterizzato dall'incertezza, ma quello che lo rovina è l’assenza di solidarietà. L'orologio dell'apocalisse oggi segna 2 minuti. Vuol dire che ci vogliono 2 minuti per distruggere tutto il mondo. Noi viviamo in quest'epoca di precarietà estrema. Ci siamo adattati, sappiamo cavalcare questa tigre e vogliamo farlo con due obiettivi fondamentali: la massima qualità della vita e il massimo senso della comunità. Vogliamo un lavoro, vogliamo una famiglia, vogliamo una casa. Ma con il Sistema che c’è adesso non lo avremo mai. Bisogna cambiare e adattare al mondo che è cambiato. Noi sappiamo come farlo. La nostra parola d'ordine è una: solidarietà.
Ricordo una famiglia, giovane, una coppia con una bambina che ha una malattia rara. Li ho incontrati mesi fa, in un paese in Lombardia. Per andare al lavoro usavano ogni giorno un ponte sul Po, un ponte a cui una classe politica indegna non si è nemmeno mai curata di fare manutenzione. Quel ponte è stato chiuso e ha peggiorato la vita di decine di migliaia di persone. Devono fare i salti mortali per recarsi al lavoro, per andare a prendere la bambina, hanno costruito una rete di solidarietà tra amici e famigliari, perché è questo che succede in un Paese dove non è mai lo Stato a essere solidale. Questo lo vogliamo e lo dobbiamo cambiare.
(segue)
Abbiamo lo spirito degli imprenditori, dei commercianti, dei grandi inventori! Che sono quelli che hanno reso grande questo Paese. Gli Olivetti, i Marco Polo, gli Enrico Fermi! Sappiamo che il mondo non è stabile, ma sappiamo anche che è ricco di opportunità che possono essere colte. Guardare il futuro non ci spaventa, ma ci esalta! Gli altri guardano il futuro e vedono il buio, noi vediamo la luce. Siamo noi che dobbiamo aprire l'Italia al mondo. Dimenticheremo la retorica della crescita dello zerovirgola. La stabilità del più zero virgola è una truffa.
RispondiEliminaE’ una media tra l’1% ricchissimo che diventa sempre più oscenamente ricco senza prendersi nessun rischio e il 99% che rischia ogni giorno ma che diventa meno ricco, o rimane povero o diventa ancora più povero.
Basta tagli e politiche di austerità che ci hanno distrutto la vita. Rovesciamo il paradigma. Noi vogliamo crescere, vogliamo raddoppiare, triplicare, decuplicare, giungere a livelli mai visti prima, non solo nei parametri economici ma nella qualità della nostra vita. Dicono che non lo possiamo fare, ma siamo noi a fissare l’asticella dove vogliamo. L’indicatore non sarà più il PIL, che ormai non è preso più in considerazione nemmeno dagli economisti, ma solo dai vecchi politici che lo usano per giustificare i loro fallimenti. Per loro se il PIL sale dobbiamo essere tutti felici. Questo è il loro ragionamento. Io non capisco questo pensiero, non lo voglio capire. Lo voglio ribaltare. Vogliamo prendere come indicatore la felicità e la qualità della vita. La politica economica che per noi è naturale è quella espansiva, che non significa solo mettere soldi pubblici nell’economia, ma è un modo per rischiare e iniziare finalmente a scommettere sul futuro. Il nostro futuro.
In questi mesi io ho girato tutta l’Italia, in un pulmino, da Nord a Sud. Ho incontrato tantissime persone, studenti, imprenditori, giovani che ce l’hanno fatta, nonostante tutto. Sono persone che mi hanno guardato negli occhi e mi hanno detto che non vogliono demordere, per niente al mondo!
(segue)
Pretendiamo un ricambio veloce e vogliamo che sia mantenuto costante. La flessibilità deve essere massima per chi prende le decisioni. Io ho il diritto di sapere cosa fa chi ha un incarico. Trasparenza! Se uno non è in grado se ne va. Competenza! Se uno è bravo va avanti. Meritocrazia! Questo è quello che pretendiamo!
RispondiEliminaNoi vogliamo volare, ma con la tranquillità di sapere che puoi osare perché c'è lo Stato che ti protegge se cadi. Mai più soli e sempre liberi di volare e di rischiare. Uno Stato solidale, ma liberale. Uno Stato a misura di chi vuole il massimo dalla vita. Di chi è disposto a rischiare per dare il massimo alla sua famiglia. Perché sappiamo bene e lo abbiamo vissuto sulla nostra pelle quando siamo andati all’estero, quando abbiamo fatto i camerieri per pagarci gli studi, quando siamo stati accolti da una università straniera perché in Italia non trovavamo spazio, quando ci siamo inventati un lavoro, quando abbiamo fatto una startup, quando abbiamo portato all’estero una idea perché qui non era possibile realizzarla, quando abbiamo aperto la partita iva, che se non rischi non vai da nessuna parte. L’apatia vogliamo combatterla con l’entusiasmo. L’immobilità l’annienteremo con il dinamismo. La precarietà sarà vinta dalla solidarietà!
Non vogliamo più sentire promesse di falsa stabilità da elettrocardiogramma piatto, non vogliamo più sentirci dire che “andrà tutto bene ma fa come ti dico io”. Adesso le promesse vogliamo farle noi perché sappiamo che possiamo mantenerle. Non vi possiamo promettere che andrà sempre tutto bene, anzi ve lo assicuriamo che non sarà così. Il nostro sforzo sarà per ottenere il massimo possibile, per consentire a tutti di avere il massimo di quello che questo Paese offre a ognuno. Ci saranno dei momenti belli e dei momenti difficili. Ma vi prometto che nessuno sarà mai lasciato solo dallo Stato.
La connessione fa la forza è il nostro motto. L’intelligenza collettiva è il nostro conforto. La partecipazione è il nostro stimolo. Noi siamo quelli che nonostante tutto ce la stanno facendo. E, nonostante tutto, questa volta possiamo farcela davvero. Se tutti partecipiamo e scegliamo, allora davvero cambiamo l’Italia. Grazie a tutti!
Focalizzerei su queste semplici frasi che spiegano il movimento:
RispondiEliminaLa connessione fa la forza è il nostro motto. L’intelligenza collettiva è il nostro conforto. La partecipazione è il nostro stimolo. Noi siamo quelli che nonostante tutto ce la stanno facendo.
Un ragazzo di 31 anni che parla con la testa e con il cuore e che ha messo insieme una squadra di governo con eccellenze internazionali.
RispondiEliminaMa quando si è mai vista una cosa del genere ?Da vedere assolutamente l’intervista di ieri sera a Di Maio:
https://youtu.be/DfksAiD5DZY
Cinque Stelle al 40% è troppo? Io dico di no. Caro Daniele, non ti preoccupare per eventuali denunce, ti porterò le arance:)
RispondiEliminaCarissimi tutti, se siamo in questo gruppo è perchè condividiamo lo stesso meraviglioso sogno!!
RispondiEliminaOggi si potrebbe scrivere una nuova grande pagina di storia!!
Non è facile, non è assolutamente facile schierarsi. Non lo è in un paese come il nostro dove la politica è vista come qualcosa di subdolo, di corrotto e di sporco. Non lo è ancora di più se lo fai con il Movimento, perchè chi ha reso la politica sporca cercherà di renderti la vita difficile...cercherà di isolarti...cercherà di schiacciarti. Lo farà nel lavoro, nel quotidiano, nella tua famiglia!! E' per questo che noi siamo coraggiosi, è per questo che noi siamo dei guerrieri! Lo siamo quando stiamo ai banchetti, quando andiamo a svolantinare, quando la mattina al bar cerchiamo di difendere con le unghie e i denti le nostre posizioni!! Lo siamo quando entriamo nelle istituzioni e non ci pieghiamo alle lusinghe ma anzi attacchiamo senza timori i potenti di turno o la porcata del momento ...Quando i nostri portavoce soprattutto nei comuni spesso lasciati soli affrontano caparbiamente le cupole corrotte formatesi in decenni di immobilismo!! Per questo dobbiamo essere orgogliosi, orgogliosi di ciò che siamo e di ciò che trasmettiamo.
La campagna elettorale, soprattutto per noi che prestiamo gratuitamente il nostro tempo rubandolo alla famiglia, agli hobby, al lavoro, è stata faticosa, a tratti snervante ma solo l'aria che si respira ci ripagati ampiamente. Non accontentiamoci di puntare alla luna...andiamo dritti verso le stelle. Grazie a tutti coloro che hanno dedicato anche un solo minuto alla realizzazione di questo magnifico sogno che è il Movimento, grazie ai nostri portavoce in comune, grazie alle persone che instancabilmente si sono dedicati al volantinaggio, ad attaccare i manifesti, ad organizzare eventi. Grazie a tutti quelli che ci hanno incrociato e ci hanno incoraggiato...a quelli che prendendo i volantini che gli porgevamo ci hanno riempito il cuore con un grande sorriso. E' difficile vincere con chi non si arrende mai...e noi non ci arrenderemo!!
In alto i cuori
A riveder le Stelle!!
Alessandro Naticchioni
Meetup 53 Perugia
Rispondo all’appello del Ministero dell’Interno.
RispondiEliminaIMPORTANTE FATE GIRARE...
Quest'anno ai seggi elettorali troveremo una novità della quale nessuno parla: il tagliando antifrode.
Si tratta di un bollino con un codice alfanumerico che verrà applicato su una appendice di ciascuna scheda. Al momento della consegna delle schede agli elettori, i presidenti devono far prendere nota del codice sulle liste elettorali. Quando gli elettori escono dalle cabine
NON DEVONO ASSOLUTAMENTE INSERIRE LE SCHEDE NELLE URNE ma le devono consegnare al presidente del seggio, il quale deve prima controllare che il codicee corrisponda a quello annotato poi deve staccare l'appendice contenente il codice, quindi imbussolare le schede nelle urne.
NON BISOGNA PER NESSUN MOTIVO STACCARE L'APPENDICE CON IL CODICE, PENA L'ANNULLAMENTO DELLA SCHEDA E DEL VOTO.
Di tutto questo non si parla e c'è da temere che si verifichino episodi incresciosi ai seggi.
Per questo si invita ciascuno a diffondere questo messaggio a tutti i propri contatti.
http://www.interno.gov.it/it/galleria-video/tutorial-ufficiale-elezioni-politiche-2018-nuove-schede-tagliando-antifrode
Dedicata a tutti coloro che vanno a votare con consapevolezza e sensa PAURA!
RispondiEliminahttps://m.youtube.com/watch?v=O5UejY-iGRc&client=mv-google&layout=tablet
In alto i cuori
Perché conviene andare a votare
RispondiEliminaOgni astensione aumenta il peso percentuale della più grande coalizione: quella della destra affarista, razzista e fascista. E non conviene, l’ultima volta che ha governato Berlusconi ha stipulato con Putin contratti capestro per la fornitura di gas in cambio di affari per le sue televisioni in Russia. Così oggi noi e le nostre imprese paghiamo il gas e l’elettricità più care d’Europa. Questa è una delle principali ragioni della nostra minore competitività e minore crescita. Ha depenalizzato il falso il bilancio e aperto la strada ai fallimenti delle banche e ai paradisi fiscali. Ha allungato i tempi dei processi e accorciato la prescrizione rendendo i ricchi speculatori sicuri di farla franca. E nessuno investe in un paese ove v’è certezza dell’ingiustizia. Ha pagato la mafia ed evaso il fisco legittimando la corruzione e l’evasione fiscale. Ora propone una tassa piatta facendo credere che le tasse per i poveri non aumenteranno. Ammesso che attraverso le detrazioni questo avvenga è sicuro che pagheranno di meno i ricchi, le entrate fiscali diminuiranno con un loro contributo ancora minore. Conseguentemente diminuiranno i fondi per i servizi, scolastici, sanitari, assistenziali, per i trasporti pubblici, la cassa integrazione e le pensioni. I poveri che senza servizi pubblici non possono sopravvivere, e già ora soffrono della maggiore disuguaglianza e povertà tra tutti i paesi fondatori dell’Europa, saranno ancora più poveri.
Se guadagnate meno di 300.000 euro l’anno non conviene neppure votare nessun partito della stessa coalizione, in particolare Salvini che vuole le stesse cose. Inoltre la lega razzista, avendo imposto il reato di immigrazione clandestina è la causa delle migliaia di immigrati in attesa e inattivi per anni nei campi di accoglienza, perché i loro procedimenti penali intasano la giustizia, allungano i tempi della permanenza anche dei non aventi diritto e impediscono il loro impiego anche in sevizi socialmente utili, in attesa dell’eventuale rimpatrio. La sua alleanza con i fascisti Ungheresi, Polacchi, Austriaci, Francesi impedisce che i rifugiati vengano redistribuiti. E il razzismo contro gli stranieri incentiva il razzismo e legittima la discriminazione nei confronti dei nostri giovani costretti a lavorare all’estero. Non conviene, infine, votare la destra fascista di Fratelli d’Italia, perché non può dirsi patriota chi si richiama ai principi delle leggi razziali, della corruzione, della devastazione dell’Italia e del fallimento del regime fascista. Non è vero che il fascismo è morto: sta risorgendo nelle varie forme del nazionalismo, oggi camuffato dal cosiddetto "sovranismo", in Italia, in America, in Europa, in Africa, nel vicino Oriente. Tutte le economie dei regimi fascisti del secolo scorso sono fallite perché non c’è sviluppo nel mondo globalizzato senza libera circolazione delle idee. C’è un solo modo per rendere conveniente il fascismo e il nazionalismo: sottomettere altri popoli, derubarli delle loro ricchezze, corrompere i loro governi perché facciano i nostri interessi anziché quelli della loro gente e del loro ambiente naturale, devastare i loro ecosistemi per depredare le loro risorse naturali. E tutto questo ha un solo nome: guerra. Significa morte, distruzione e devastazione ambientale come già fu finché il fascismo e il nazismo non furono sconfitti, e come sarebbe di nuovo oggi con un numero di morti e una devastazione dell’intero pianeta incommensurabilmente maggiore.
@Franco
RispondiEliminaBravissimo!
Ora però, se davvero non vuoi il governo della prima coalizione politica indicata dai sondaggi, cosa devi votare?
A) la seconda coalizione indicata dai sondaggi, composta nello specifico da un movimento solo, che è molto vicina a battere la prima coalizione?
B) un partitino bello e simpatico ma con circa il 5% di preferenze?
Poniamo che m5s non arrivi al 35, ma che risulti il primo PARTITO (la prima coalizione sarà certamente la destra senza il 40%). Se Di Maio fosse chiamato a cercare di fare il governo, chi cercherebbe di convincere?
RispondiEliminaOps.. senZa paura :-( (e senza fretta nello scrivere).
RispondiElimina@Franco
Concordo perfettamente con quanto hai scritto sopra e ti rispetto anche se le mie conclusioni sono un pó diverse dalle tue
@ Franco
RispondiEliminaCondivido tutto!
(tranne la tua soluzione elettorale).
Comunque ottimo intervento!
@Barney
RispondiEliminaL’unica alleanza possibile che ho intravisto col M5S sarebbe con LeU, con nessun quarto dell’armata Berlusconi potrebbe allearsi mai.
Già che ci sei, spiegami su quale elemento Renzi ha lanciato negli ultimi giorni la BUFALA mille volte più grande delle sue chiappe (sempre più in bilico) secondo cui non si sarebbe dovuto votare il M5S se no si sarebbe alleato con Salvini. Di idiozie e menzogne a Renzi gliene ho già riconosciute tante, ma questa le batte tutte.
@Franco
RispondiEliminaMi unisco a quello che ti hanno detto Yoda e Claudio. Sono pienamente d’accordo con loro: bellissimo discorso... ma anch’io - proprio da quelle tue stesse considerazioni - traggo conclusioni diverse.
Faccio il tifo per il buon senso e il coraggio degli italiani.
@Barney
RispondiEliminaCorreggimi se sbaglio, ma con questa legge elettorale conta di più il numero di seggi preso dalla coalizione che il numero di cittadini che ha votato la lista...
Quindi mi aspetto che Mattarella dia l'incarico al candidato Premier della coalizione vincente...
Qualora il movimento superasse il risultato della coalizione non ci sarebbe bisogno di nessuna alleanza, ma un dialogo con tutti i gruppi parlamentari sul programma del movimento per trovare sui singoli punti l'appoggio dei vari gruppi.
Tecnicamente un governo monocolore con l'appoggio esterno vario diverso per ogni contenuto.
Mah, direi che l’affluenza sarà più bassa che nel 2013... 19,43% alle 12 se non ci sono impennate porterà a superare il 60%, ma dubito si arriverà massimo oltre il 65%... -10% rispetto a 5 anni fa... ora tocca solo vedere chi bastonerà e chi favorirà l’astensione.
RispondiEliminaOre 19
RispondiEliminaItalia: 57,76%
Umbria: 62,98%
Se non ci sono cali o aumenti eclatanti del trend il risultato finale sarebbe questo:
Italia: 77%
Umbria: 84%
Ma considerato che rispetto alle 12 il trend è in crescita potrebbe esserci una affluenza come non si vedeva da parecchi anni! 👍🏻
GIÀ superata l’affluenza del 2013, SIAMO GIÀ ORA al dato del 2008.
RispondiEliminaGRANDISSIMA AFFLUENZA!!!
L’impressione dei seggi affollati era giusta! 😀
Troppi ultra 65enni in Italia per sperare in un boom 5stelle. Hainoi.
RispondiElimina@ssS
RispondiEliminaQualche settimana fa, per lavoro, ho avuto modo di chiacchierare un po’ con un’anziano (direi sui 75) di una bocciofila della zona. Vota M5S convintissimo e stava facendo opera di convinzione tra tutti i suoi amici... mi ha rincuorato molto! :)
P.S. Mia madre (86 anni), credo per la prima volta in vita sua, non è andata a votare... il M5S non lo capisce, niente da fare... avrebbe votato la Bonino, ma quando le ho spiegato che alla fin fine era come votare per Renzi ha cambiato idea... cosi per esclusione avrebbe votato LEU, ma quando mi sono messo ha spiegarle come funzionava la scheda è caduta nell’ansia di confondersi e sbagliare e ha preferito non andare al seggio.
RispondiEliminaA vedere i primi exit poll (di Mentana) è uno 0-0-0... Italia spaccata in 3 ma con M5S primo partito indiscusso. Se non era per il Rosatellum...
RispondiEliminaper sine sole:
RispondiEliminain coppia mio marito ed io facciamo 146 anni e abbiamo votato CONVINTI 5 stelle. Ci è bastato seguire giornali e talk show per un paio di mesi e capire che se tutti li denigravano... Ti auguro di arrivare alla mia età ed accorgerti che il cervello funziona lo stesso! Un bacio
@machtub
RispondiEliminaConfermo: il 75enne di cui ho parlato sopra è più lucido di me! :)
E ora?
RispondiEliminaSalvini ha fatto il pieno di razzisti, fascisti e poveracci che sperano nelle terapie di Vanna Marchi per sfamare i loro figli dando in pasto ai pesci quelli di colore diverso. Con sollievo ne contiamo una minoranza. Il Movimento 5 Stelle ha conquistato il sud diseredato, forse con la promessa del reddito di cittadinanza in cambio del lavoro che non c'è e non ci sarà, mi auguro senza i voti della mafia. Di sicuro ci ha svelato una gran voglia di onestà in molti giovani e diseredati. La volontà di cambiamento di questa parte dell'Italia è la più grande novità. Spero ardentemente che le spoglie del PD e i quattro vecchi compagni di Liberi e Uguali si "sciolgano nel movimento", come si diceva una volta, e consentano al Movimento 5 Stelle di iniziare a governare. Comunque vada è da questo epicentro che scaturirà il rinnovamento della politica, anche se dovesse fallire la prova. E forse proprio grazie al suo fallimento.