Premessa di Daniele.
Tra i lettori del blog è in corso da circa una settimana una discussione molto serrata nei commenti al post In attesa del 24 novembre.... Tra questi spiccano in particolare quelli del nostro caro Camillo. La discussione s'è fatta ancor più accesa dal 24 novembre in poi, quando è finalmente potuta entrare nel merito della demo dell'E-Cat Qx che Andrea Rossi stava realizzando a Stoccolma di fronte a una ottantina di esperti, il cui video (che dura due ore e mezza) è stato successivamente caricato su YouTube.
Dopo tanti commenti frammentati, per spiegare ai lettori del blog per filo e per segno quanto gli era stato suggerito dalla demo di Rossi, Camillo ha scritto un post dettagliato da mettere on line e me lo ha inviato l'altro ieri. Dopo averlo letto e adattato leggermente ai fini della pubblicazione sul blog, ho chiesto all'autore di correggere solo 4 sue frasi il cui senso mi sembrava non abbastanza chiaro. Per tutta risposta ieri Camillo mi ha inviato una revisione totale. Ho iniziato a leggerla, ma mi sono subito firmato per scrivergli questa email:
Camillo, mannagia a te! :-)
MA NON POTEVI SEMPLICEMENTE CORREGGERMI LE 4 FRASI CHE TI AVEVO MANDATO???
Ho letto l'incipit è francamente mi piaceva molto più come era prima.
Era più sincero, era più tuo, più spontaneo... ora lo sento appartenerti meno.
Per favore, correggimi quelle 4 fasi e lasciatelo pubblicare come era (e con le mie poche correzioni).
Poi potrai farne tutte le versioni successive che vorrai. Ma quella che avevi scritto per 22 passi in prima battuta è quella che voglio... quella che era nata per questo momento, con le caratteristiche del momento, come gli esagrammi dell'I-King.
Ti prego! :)
Daniele
Camillo mi ha risposto che potevo fare tutte le correzioni che desideravo, ricavando il significato dal file nuovo... aveva ormai cancellato il precedente! E si è stupito della "sensibilità" che avevo dimostrato. In effetti - mi ha spiegato - l'ultima versione era il risultato di una mediazione tra la sua parte emozionale e quella razionale di sua nipote, che ne aveva curato la riedizione.
Mi ha chiesto infine di scrivere una premessa come questa, per spiegare la mia preferenza per la stesura di getto e con maggior pathos, anche se più imprecisa, ed invitare chi ama invece l'eleganza dialettica e l'accuratezza a leggere l'altra versione, già on line nel blog della nipote (qui).
Eccovi il testo originale scritto per 22 passi, buona lettura.
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Storia di Qx
di Camillo
Filosofia della ricerca
Lo stolto con cultura di tipo copia-incolla, difende la sua ignoranza nascosta, rifugiandosi dietro le sottane di mamma scienza. Cerca di apparire ciò che non è, non è colto, non conosce per macerazione interiore ciò che legge, semplicemente riferisce per apparire.
Lo stolto ama l'ufficialità, per lui è più importante la fama di chi parla rispetto a ciò che dice.
Nella docenza della Fisica si insite molto sulla rigorosità, riproducibilità, verifica.
Io a scuola sono così.
Lo stolto che vuole apparire si aggrappa a questo atteggiamento rigoroso insegnato, e si erge paladino donchisciottesco.
Ho trovato scritto: “Un Fisico non può raccontare una teoria e poi dire, ma non ve la posso dimostrare, deve tacere.”
Che imbecillità! Chi parla così vorrebbe che gli scienziati ricercassero per conto loro e solo dopo aver verificato per se stessi e solo dopo essere certi di poterlo dimostrare, rivelassero ad altri ciò che stanno studiando!
Ma vogliamo scherzare! Esporre teorie, fare verifiche personali, ma non essere in grado di dimostrarle è comunissimo. La ricerca per essere creatività passa attraverso fasi di incertezza continue, dimostrazioni incerte, ipotesi di tutti i tipi. Un conto è dare una scoperta al mondo, un altro è dire ho visto questo fenomeno, non ripetibile, ma ne sono certo. Ci mancherebbe altro!
Un ricercatore che incappa in un fenomeno anomalo, lo valuta e se decide che esiste, si assume la responsabilità di sbagliare ma, coraggiosamente, lo divulga (è un atto di umiltà, altro che superbia!), lo dice anche se non è ripetibile, rischia, si mette in gioco, ammette semplicemente di non essere in grado di ripeterlo, ma segnala di averlo visto; altri ricercatori a quel punto si assumeranno la responsabilità di ripeterlo ben sapendo che non c'è certezza. Questo modo di operare è normalissimo nella ricerca.
Vi faccio un esempio.
Piantelli è un grosso elettrochimico (colleghi mi hanno detto che era una super-mente), un giorno facendo delle elettrolisi con elettrodi di Nichel vede una produzione di calore anomala. Insospettito controlla attentamente, alla fine si accorge che qua e là il fenomeno appare con certezza (per lui), ma sembra imprevedibile quindi non dimostrabile.
Non lo doveva dire dato che non poteva dimostrarlo? No! Lo dice, dice che è certo e avverte i colleghi di fare attenzione a quel fenomeno.
Piantelli decise di approfondire e con Focardi realizzò gli esperimenti che aprirono la strada ad altri come il giapponese Arata e alla fine Rossi.
L'arrivo di Rossi
Rossi con il suo arrivo passò da una quantità modesta di potenza, qualche decina di Watt, a kiloWatt.
Rossi sembrava possedere un fattore nascosto che ingigantiva il fenomeno.
Chiamò il fenomeno E-Cat con chiaro intento di far credere a tutti che ci fosse un misterioso catalizzatore. In alcune dimostrazioni cominciò a comparire un misterioso generatore di impulsi che rimaneva acceso anche quando era in auto-sostentamento.
Alcune riflessioni mi portarono a pensare all'impulso Tesla:
- Quando Rossi passò dall'E-Cat al Hot-Cat a più alta temperatura, emersero incongruenze strane, il calcolo della resistenza interna riscaldatrice usata dava un valore di resistenza che andava bene per una alimentazione con una potenza elettrica sopportata di 6000W, ma l'Hot-Cat mostrato operava con molto di meno (max 900W), come mai? La resistenza interna risultava molto più bassa del dovuto, adatta a ricevere intensi impulsi Tesla.
- Quando andai a misurare l'E-Cat vecchio stampo, oltre agli strani fenomeni, non riuscivo a capire perché l'accensione fosse fatta con treni di impulsi alternati a periodi di riposo con una procedura di spegnimenti e accensioni stranissima.
Insomma tutto portava a dedurre che il catalizzatore non c'entrasse per nulla, il segreto stava negli impulsi. Quel furbacchione di Rossi aveva deviato l'attenzione di tutti nel posto sbagliato. Questo era il suo modo di proteggersi da possibili furti di proprietà intellettuale dell'invenzione.
Cominciai ad indagare su Rossi e in un file scoprii che si era interessato moltissimo a Tesla.
Fino a quel momento tutte le teorie si basavano sull'aspetto chimico, si insisteva che serviva introdurre nel reticolo cristallino di Nichel più protoni possibili.
Ma sopra i 600°C il reticolo comincia a perdere rigidità, per non parlare poi del fatto che a temperature di 1200°C tutte le teorie basate su saturazione dei reticoli con protoni che entravano nelle cellette saltavano.
Esperti in chimica e nuclearisti, che già avevano storto il naso su teorie di adsorbimento, giustamente chiusero il caso come truffa certa e, tutto sommato, avevano ragione.
Risultava a quel punto evidente che: Rossi barava o esisteva una nuova classe di fenomeni LENR relativi a “fusione tiepida”.
Ma come era possibile? Si fa prima a liquidare il tutto come bufala, d'altronde le prove messe in campo da Rossi mostravano spesso lacune e prestavano il fianco a critiche spesso anch'esse esagerate.
Per esempio, in una prova a mio giudizio buona, a causa di una valvola o sensore posizionato male si squalificava tutto l'esperimento. A ben guardare, pur essendo vero il difetto, il suo peso nel calcolo era modesto.
Infine prove fatte a Lugano da terze parti, dimenticate perché... le terze parti erano di presunti amici? L'uomo della strada, non potendosi fare una sua idea, ad un certo punto, esasperato dalle mancate realizzazioni, smise di avere fiducia e ci fu un travaso verso i “negazionisti”.
Qualcuno capì che funzionava e Rossi alimentò per un anno un impianto industriale con un container pieno di E-Cat che fornivano 1 MW di potenza in calore. C'è gente che pensa che un industriale che investe milioni di dollari per un "un proviamo se va" sia un approssimativo! Scherziamo? Quello prima di firmare un contratto avrà stra-controllato avvalendosi di tutto e tutti; se ha rischiato è perché aveva prove valide.
I report dell'intero anno sono stati pubblicati giorno per giorno, ma liquidati perché forniti da parti coinvolte, liquidati con una risata e un "e chi si fida!". Il ritornello delle "parti coinvolte" è stato usato e abusato fino alla nausea.
Si arrivò in tribunale in quanto il committente si rifiutò di pagare, ma, si badi bene, non contestò i dati: contestò il fatto che il prodotto non avesse i requisiti di industriabilità prospettati. La produzione aveva continuamente bisogno di aggiustamenti imprevisti e imprevedibili. Ci fu un patteggiamento: credo una decina di milioni di dollari a favore di Rossi e la proprietà del brevetto che rimaneva in mano a lui. Se il committente fosse stato sicuro che non c'era stata emissione di calore adeguata o COP inferiore al 6 avrebbe preferito continuare il processo e non pagare.
Analizzando i fatti, io e altri, troviamo che le prove a supporto dell'esistenza del fenomeno siano decisamente molto più concrete di quelle a supporto del contrario.
Spezziamo anche una lancia a favore dei critici: da un punto di vista chimico-fisico il fenomeno non quadra e quindi gli scienziati nuclearisti e chimici, visti tra l'altro gli errori che ci sono stati nelle demo pubbliche, hanno enfatizzato soprattutto questo aspetto.
Rossi ad un certo punto propose fenomeni LENR a temperature così alte che tutto era fuso e in probabile stato di plasma. Già la storia del fenomeno per adsorbimento nel cristallo di nichel era fuori schema, ma ora non c'era più nemmeno il cristallo. Che baggianata! Neppure Piantelli, immagino, sarà disponibile a credere al fenomeno E-Cat sopra 600°C.
SUPPONIAMO che l'E-Cat Qx funzioni, come la mettiamo?
Dove trovare la spiegazione? Sicuramente vedrete che nasceranno formulazioni matematiche, con alta matematica incomprensibile ai più.
A questo punto provo ad intervenire dando una visione che potrebbero comprendere anche i poveracci che odiano la matematica astrusa. Gli scienziati, i dotti, i radicati nella realtà, non leggano quanto segue, così dormiranno tranquilli.
Immaginate che stia scrivendo fantascienza...
Chiamerò “LENR plasmatico” ciò che avviene entro l'E-Cat Qx
In fisica e chimica, il plasma è un gas ionizzato, costituito da un insieme di elettroni e ioni e globalmente neutro (la cui carica elettrica totale è nulla). Il plasma è considerato come il quarto stato della materia, quindi stato solido, liquido, aeriforme e plasmatico.
Il quarto stato della materia è il più diffuso nell'universo e si ha ad altissime temperature. Le stelle hanno la materia in quello stato.
Consideriamo i vari tipi di modalità in cui sembrano avvenire le LENR:
- per elettrolisi: gas idrogeno o deuterio vengono adsorbiti in un metallo adeguato usando l'elettrolisi di Fleischmann;
- adsorbimento come gas (Piantelli, Arata...);
- ora aggiungiamo il nuovo arrivato: “LENR plasmatico”.
La teoria dell'adsorbimento nel cristallo salta in strutture cristalline, non può essere una spiegazione valida per il plasma con temperature fino a 2500°C.
Proviamo ora a dare una spiegazione sfruttando le conoscenze dell'alchimia moderna.
L'alchimia ha dei principi base che vengono sintetizzati con frasi, o immagini allegoriche:
- l'universo è mentale
- tutto vibra
- tutto è fatto con opposti
- l'universo mantiene l'equilibrio in modo che la sommatoria sia sempre = 0
e così via.
Nella moderna alchimia per spiegare cosa significhi “universo mentale” non usiamo più l'esempio del sogno, preferiamo l'esempio di realtà virtuale (Matrix) e computer.
Precisato che l'esempio allegorico del computer è molto calzante, ma è sempre e solo un modello, vado a esporre il modello stesso.
Esiste un'onda portante che supporta questo universo di 400 miliardi di galassie, quest'onda portante è modulata. Ogni modulazione crea un oggetto. Ogni oggetto ha una sua frequenza e una sua intensità. In alchimia si dice che si può trasmutare gli elementi da uno all'altro, ma io ho visto addirittura oggetti complessi trasmutarsi in mano mia. Per trasmutare un elemento in un altro occorre avere una frequenza giusta (non si pensi ad un'onda a frequenza costante, gli alchimisti dicono che occorre “sentire” l'essenza, si tratta di una percezione allargata). Una volta “percepita” quella che chiamiamo la modulazione sull'onda portante, per cambiarla occorre entrare in risonanza con essa e "imprintarla" sovrapponendo la modulazione che vogliamo usando un'intensità di volume maggiore a quella che possiede.
In generale non è possibile cambiare un oggetto in un altro, o perché non si sa la sua modulazione, o perché non si ha sufficiente energia.
Quando un uomo riesce nell'operazione di cambiare una cosa in un'altra viene chiamato “attivatore” in alchimia si dice che ha realizzato la “grande opera”.
In genere gli adepti si dedicano ad ottenere l'oro. L'arte relativa implica un lavoro su se stessi. Un innalzamento della capacità attentiva, un atteggiamento impeccabile e una volontà notevole sono alcuni dei requisiti, poi c'è la pulizia interiore, l'arresa, il raggiungimento di uno stato di vigile NON pensare detto fermare il dialogo interno.
Questi concetti non sono bagaglio comune alla scienza contemporanea, e riguardo ad essi mi trovo in una posizione di NON accordo con la grandissima totalità delle persone. Solo tra alchimisti, o sciamani o altre scuole esoteriche ci si ritrova.
Per me dunque c'è certezza che un essere umano iper-energetico può modificare la materia con la sua volontà, trasmutando oggetti in altri, purché sia in grado di percepire l'essenza di quella materia e abbia in quel momento adeguata energia di tipo particolare. Esattamente come un abile programmatore può cambiare un oggetto che appare sullo schermo in un altro, purché sappia entrare nel computer e sappia ritrovare il file con la stringa numerica binaria.
Io propongo questo modello.
Come detto, in alchimia l'universo conosciuto ha per base un'onda portante, e gli elementi materiali sono come segmenti di modulazione se l'onda portante fosse vista come una retta.
Ogni elemento chimico è caratterizzato da una particolare modulazione fatta sull'onda portante di quell'universo. Per chiarire il modello diciamo che questa modulazione veniva descritta nei tempi antichi come un suono particolare abbinato all'oggetto, si potrebbe dire che rappresenta la forma d'onda complessiva della modulazione. Possiamo pensare per esempio all'idrogeno abbinato al suono ottenuto pronunciando la vocale “i”, mentre l'alluminio sia abbinato alla vocale “a” , Nichel alla vocale “o”, e così via.
Un impulso Tesla (fatto da un altissimo voltaggio per un tempo brevissimo), crea uno scossone su tutta l'onda portante, una sorta di brevissimo terremoto che fa oscillare gli oggetti presenti. Per una legge primaria che impone che si tenda sempre a ripristinare l'equilibrio, dopo lo scossone il sistema si riequilibra da solo, va lasciato in quiete per un tempo adeguato. Immaginiamo ora di introdurre un un treno d'onde, che agisca come catalizzatore in quanto dotato con un suono particolare, per esempio un suono intermedio tra “a” e “o”
Mentre il treno d'onde sta interferendo inviamo un impulso Tesla creando una destabilizzazione.
L'universo cercherà la strada più breve per ripristinare l'equilibrio, e noi gliela forniamo con il treno d'onde introdotto quale catalizzatore. Possiamo favorire la formazione del suono “a” o del suono “b”, o la formazione di un altro suono corrispondente ad un altro elemento chimico. Se in questa variazione serve eliminare energia in surplus la possiamo ritrovare come calore, luce, elettricità, suono.
Per via sperimentale si cerca la condizione di miscele opportune di elementi, per ogni miscela si ha un treno d'onda che rende al massimo, cioè produce il massimo calore.
Se vogliamo possiamo cercare il treno d'onda che produce la massima luce. Non c'è limite alla sperimentazione di miscele e treni d'onda. Tutto dipende da cosa si vuole ottenere.
L'impulso Tesla è invece costante, deve essere solo stretto e intenso.
Una volta che si comincia ad entrare in questa strana logica si possono aggiungere varianti con nuove comprensioni.
Un grosso problema è dato dal fatto che quando la realtà degli elementi si “rammollisce” sotto l'azione combinata di impulso Tesla e treno d'onda catalitico, occorre considerare che sono presenti molte altre treni d'onda catalitici, infatti in linea di principio tutti gli oggetti nelle vicinanze sono presenti in misura variabile come onda catalitica di disturbo. Esiste un'onda catalitica importantissima generata consciamente o inconsciamente da un essere umano con molta energia chiamato “iper-energetico” o “attivatore”.
Questa che sembra la cosa più incredibile è la cosa che mi è stata mostrata per prima. Io ho visto molte volte trasmutare in mano mia oggetti, con foto, bilance e quant'altro. Nessuno mi era vicino, le macchine fotografiche dimostravano che non avevo visioni, usai anche un videoregistratore in bianco e nero anni '75 o giù di lì. Non c'erano macchinari, polveri, nulla, solo volontà e arresa.
Il mio Maestro di alchimia fece in modo di soddisfare questa esigenza, per scardinare completamente la cristallizzazione dovuta alla cultura scientifica che amo moltissimo. Fu durissima: ti senti crollare il mondo addosso e lo dissi al mio Maestro. Mi diede l'incarico di una vita: “Comprendi e trova il modo di donare intelligentemente l'informazione.” Sembra una favola, vero? Sembra un vaneggiamento, vero? Sembra una fantasia di un sognatore, vero? Ho un sacco di testimoni, ma conta poco. Difficile anche solo ipotizzare che sia tutto vero, ma è così. Mi spiace per voi, gente là fuori. Intendo dire che è tutto vero quello che ho sperimentato. Non posso essere certo per il resto della teoria sull'E-Cat Qx, ma quadra tutto così bene che mi sembra impossibile esistano altre spiegazioni.
Tornando all'E-Cat Qx e all'impulso Tesla, mi chiedo come avrà fatto Rossi a generarlo e/o mascherarlo.
Quando si pilotano apparati con tensioni altissime si verificano scariche notevoli e sviluppo di luce e calore da smaltire. Forse sta qui la spiegazione della necessità di raffreddare l'apparato di pilotaggio del Qx.